In vendita una casa nel West Village con un cortile recintato. Alla scoperta della New York segreta

In vendita una casa nel West Village con un cortile recintato. Alla scoperta della New York segreta

Per il fotografo Robert J. Stern, una delle cose migliori della sua casa di fine Ottocento nel West Village è che “nessuno se ne accorge davvero”. La struttura a quattro piani, in mattoni e stucco, al 54 della Seventh Avenue South, a pochi isolati da Washington Square Park, “è una specie di giardino segreto”, ha detto Stern al The New York Times. “È un edificio trapezoidale, quasi indipendente, nel mezzo dell’isolato. Entri in un parcheggio per raggiungerlo.”

Ma la casa, tra Morton e Commerce Street, ha acqusitato una certa fama negli ultimi tempi. L’inquilino commerciale al piano terra è Markarian, il marchio di moda che ha disegnato il vestito indossato all’Inauguration Day da Jill Biden, un abito blu acqua con cappotto abbinato. Tuttavia, Markarian e un inquilino di un piano superiore potrebbero dover presto trovare un’altra sistemazione. Il signor Stern, che ha acquistato l’edificio nel 1993 dalla proprietà della scrittrice June D. Arnold, sta mettendo in vendita l’intero edificio per 11,95 milioni di dollari, con circa 19.000 dollari di tasse annuali sulla proprietà.

Lo spazio commerciale al piano terra – con uno showroom, un angolo cottura, un bagno di servizio e un ufficio – ha un ingresso separato nella parte anteriore dell’edificio e si apre anche su un giardino sul retro. Lo spazio esterno è di circa 3.500 metri quadrati e comprende un ampio spazio aperto a lato del palazzo e un cortile antistante recintato, dove è possibile parcheggiare fino a due auto. È un miracolo se hai un parcheggio per un’auto a New York City, per non parlare di due auto!

Noi vi mostriamo gli esterni dalla Seventh Avenue South, invitandovi a buttarvi un occhio quando passate per il Village.

 

Downtown

La fine dell’ufficio? Brooklyn risponde aprendo la più alta torre per impiegati a Downtown

La fine dell’ufficio? Brooklyn risponde aprendo la più alta torre per impiegati a Downtown

La torre per uffici più alta nel centro di Brooklyn apre ufficialmente i battenti. Sviluppato da JEMB Realty e progettato da FXCollaborative, One Willoughby Square si sviluppa su 34 piani. Abbreviata come 1WSQ, la torre è anche il primo nuovo edificio per uffici di classe A costruito nell’area dalla riqualificazione del centro di Brooklyn nel 2004.

“L’apertura di One Willoughby segna un enorme punto di svolta nella nostra ripresa”, afferma il sindaco Bill de Blasio. “Più di un anno fa, mentre la città chiudeva per salvare vite umane, potevamo solo sognare l’apertura di una nuovissima torre per uffici. One Willoughby mostra come la città può lavorare con successo in collaborazione con le comunità e il settore privato per creare posti di lavoro e favorire la ripresa di New York”.

L’edificio per uffici ha una hall con soffitti altissimi e di vetro, dal pavimento al soffitto. I servizi per gli inquilini includono una lounge, strutture per conferenze, uno spazio esterno comune, 250 posti per biciclette, spogliatoi e docce.  FXCollaborative prevede di trasferire 100 dipendenti da Manhattan a 1WSQ già a partire da questa estate.  Una scuola pubblica da 300 posti occuperà parte dei primi sei piani dello sviluppo e avrà un ingresso dedicato. Gli uffici si affacciano sul parco pubblico, Willoughby Square Park, un elemento chiave della riqualificazione del centro di Brooklyn proposta dal sindaco Michael Bloomberg quasi 20 anni fa.

I progetti precedenti, riporta 6sqft, prevedevano che il nuovo parco fosse costruito sopra un parcheggio ad alta tecnologia. Ma quando lo sviluppatore non è riuscito a ottenere il finanziamento, la città ha abbandonato il progetto. L’EDC ha poi annunciato che la divisione del capitale dell’agenzia avrebbe preso l’incarico senza un partner privato, abbandonando così la proposta di parcheggio sotterraneo. I piani per rinominare Willoughby Square come Abolitionist Place Park sono emersi per la prima volta due anni fa, in seguito alla nomina di Willoughby Street come Abolitionist Place nel 2007. Dopo che la Landmarks Preservation Commission ha designato la proprietà come punto di riferimento, la città ha acquistato il sito per 3.2 milioni di dollari. A seguito di un lungo dibattito tra funzionari della città e gruppi locali, il mese scorso il parco è stato ribattezzato Abolitionist Place. La costruzione del parco inizierà prima di settembre.

Foto via 1wsq

Milano Fashion Week

Milano Fashion Week, Giorgio Armani ritorna alle origini: “È la mia rivoluzione nel segno della ripartenza”

Milano Fashion Week, Giorgio Armani ritorna alle origini: “È la mia rivoluzione nel segno della ripartenza”

Nella sede di via Borgonuovo a Milano, Giorgio Armani torna a far sfilare la collezione maschile dal vivo. Ma, come scrive Style Magazine del Corriere della Sera, non tutto è come prima. E il concetto di trasformazione è molto presente nella sua collezione Uomo primavera estate 2022 e non lo riferisce soltanto ai suoi abiti ma lo estende al mondo della moda.

In pole position, oltre al mercato immobiliare, a Milano c’è il menswear, protagonista della Milano Fashion Week che è tornata ad animare la capitale meneghina. Sono 48 gli show, per la maggior parte digitali, 12 presentazioni ed eventi che vedranno il coinvolgimento di 65 brand. Un appuntamento all’insegna della ripartenza, motto della nostra Newsroom.

Ottimismo, per Giorgio Armani, quest’anno significa guardare indietro, con una ambientazione del suo fashion show negli spazi di via Borgonuovo 21, gli stessi che hanno ospitato i suoi uffici “di esordio” e le sfilate del brand dal 1984 al 2000. “Torno alle origini immaginando, ancora una volta e a distanza di anni, un modo di vestire legato al momento, come specchio dei tempi che stiamo vivendo. La mia ‘rivoluzione’ è iniziata in questo modo e va coerentemente nella stessa direzione” fa sapere ‘Re Giorgio’.

Foto via Instagram

Baccarat Residences Brickell al debutto a Miami nel 2024: “Sarà il progetto residenziale più lussuoso”

Baccarat Residences Brickell al debutto a Miami nel 2024: “Sarà il progetto residenziale più lussuoso”

La famosa cristalleria francese Baccarat apre la sua seconda torre residenziale, questa volta nel quartiere Brickell di Miami. Baccarat Residences Brickell è la prima collaborazione in assoluto tra Related Group e SH Hotels and Resorts; studi di architettura e design di fama mondiale, tra cui Arquitectonica, Meyer Davis ed Enzo Enea, hanno firmato per il progetto.

Il completamento del grattacielo di 75 piani è previsto per il 2024 e vanterà 360 unità di lusso, tra cui condomini, attici e ville in diversi layout. La torre sul lungomare offre ai residenti l’accesso diretto alla baia di Biscayne, oltre a splendide viste sull’acqua e sullo skyline di Miami. Non solo la posizione è una delle più ambite di tutta Miami, ma Brickell è l’ultimo quartiere di Miami ad accogliere uno sviluppo di fascia alta, incluso un nuovissimo centro città e altro ancora.

“Man mano che i proprietari di case diventano sempre più esigenti, continuiamo a trovare nuovi modi per alzare la posta”, dice a Forbes Jorge Perez, CEO e presidente di Related. “Mentre ci sforziamo sempre di superare noi stessi quando si tratta di servizi, sono i servizi di alto livello offerti da Baccarat Brickell che lo distingueranno davvero. Allineandosi con SH Hotels & Resorts su Baccarat Residences Brickell, i nostri residenti sanno che il loro stile di vita sarà incentrato sulla semplicità, con un elenco infinito di servizi curati per rendere la vita facile e piacevole. Abbiamo affinato questo approccio per le ultime generazioni di condomini e siamo pronti a renderlo il nostro prodotto più lussuoso fino ad oggi”.

Foto via Baccarat

Estate a Firenze

Estate a Firenze: festival, rassegne e nuovi luoghi da scoprire. Così va avanti la ripresa in Toscana

Estate a Firenze: festival, rassegne e nuovi luoghi da scoprire. Così va avanti la ripresa in Toscana

Firenze + Estate = Ripresa. Da giugno a settembre, gli eventi fiorentini, sostenuti da Toscana Energia e Gucci, riprendono in formato più “ristretto” ma con grande energia. Come riporta Firenze Today, ci attendono tre mesi e 146 eventi che avranno due protagonisti Dante e le periferie. “Ci lavoro da quattro anni e quest’anno posso dire che avremo un’Estate davvero diffusa, gli spazi estivi sono ben organizzati. Non sarà l’estate dei grandi numeri, agiremo con prudenza e nel rispetto delle regole, ma non mancheranno gli appuntamenti” ha dichiarato l’assessore Tommaso Sacchi durante la conferenza stampa di presentazione al teatro della Pergola. “Tutti noi ci aspettiamo che grazie al piano vaccinale non ripiomberemo nell’emergenza, ricordo che tutti gli eventi saranno con prenotazione obbligatoria, quindi no a qualsiasi tipo di assembramento”.

Confermati i 15 festival già selezionati: tra questi, il festival letterario La città dei lettori (dal 26 al 29 agosto a Villa Bardini); la rassegna dei Sagrati in musica sotto le stelle; il festival Musart in piazza Santissima Annunziata (17-27 luglio); la rassegna di danza Future Perfect (26 giugno-29 luglio a Santa Maria Novella); il festival degli ottoni Italian Brass Week (agosto, vari luoghi); Secret Florence alla scoperta dei luoghi insoliti (10-23 giugno); la musica popolare urbana del Florence Folks Festival (a luglio al Varlungo); gli eventi sulle terrazze di Firenze dall’alto (varie date in luoghi come il Forte di Belvedere, Giardino delle rose, Arcetri e altri); le atmosfere internazionali del Festival au desert (30 giugno-2 luglio alle Cascine e chiostro di Santa Maria Novella); la rassegna multidisciplinare Copula mundi (2-5 settembre al Parco del Mensola); il Florence Jazz Festival (9-12 settembre, vari luoghi dell’Oltrarno).

Aria di novità: uno dei nuovi luoghi dell’estate è sicuramente piazza del Carmine: pedonalizzata, per la prima volta ospiterà Oltrarno libro aperto, dal 22 giugno all’8 agosto, un salotto letterario in un luogo inedito con Fabio Genovesi, Ernesto Ferrero, Walter Veltroni, Marco Vichi, Gennaro Della Volpe. Tra le novità anche sei location per le quali è ancora in fase di assegnazione il bando: Parco dell’Anconella, Giardino dell’Orticoltura, Giardino delle Rose, Parco dell’Argingrosso, l’Anfiteatro delle Cascine e il Prato delle Cornacchie.

Avere un mobile di pregio a Milano non sempre è un vantaggio. Immobiliare.it spiega il perché

Avere un mobile di pregio a Milano non sempre è un vantaggio. Ecco perché

Basta leggere il resoconto di Monitor Immobiliare per farsi un’idea del valore del mattone a Milano: una città, da una parte, che continua a dominare come una delle piazze più attrattive per chi è alla ricerca di un investimento e, dall’altra, un’unità di misura per chi vuole acquistare una casa e metterla a reddito. La novità? Se si guarda alle abitazioni non di pregio, l’Ufficio Studi di Immobiliare.it ci dice che potremmo avere sorprese inattese.

Da una analisi sulla redditività per il 2021, al netto dell’imposizione fiscale, degli immobili, di pregio e no, collocati nel capoluogo lombardo, dal centro alle zone periferiche, emerge che è più conveniente investire sulle case non di pregio, la cui redditività media supera di circa 1,6 punti percentuali quella delle abitazioni considerate di pregio.

La zona periferica di Milano vanta opportunità che prima della pandemia non erano prese in considerazione, con una redditività media che supera il 4%. Si ferma al 3,4% la zona semi-centrale della città. Per gli immobili considerati di pregio la redditività media si mantiene al 2,2% dal pieno centro alla periferia di Milano. Rispetto allo stesso periodo del 2020, le case di pregio hanno resistito alla crisi, facendo registrare un decremento nella redditività pari a circa l’1,5%, a fronte del -6,5% totalizzato dalle abitazioni non di pregio.

Dal rapporto si evince quindi che il lusso resta comunque un asset sicuro ma non va preso per scontato. Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it commenta: “Investire nel mercato immobiliare di una città significa contribuire alla sua crescita e alla sua espansione, economica e sociale a Milano si conferma una città sempre viva da questo punto di vista, che offre opportunità interessanti dal centro alla periferia, soprattutto in quartieri di nuova costruzione, come ad esempio City Life, e in quelli che fanno parte della cerchia cittadina più esterna, spesso oggetto di importanti interventi di riqualificazione urbana. La campagna vaccinale in atto e le graduali riaperture preludono ad un prossimo ritorno del mercato degli affitti ai livelli pre-pandemia, invogliando i risparmiatori, il cui capitale è cresciuto in quest’ultimo anno, a tornare ad investire sul mattone”.

La Florida è il posto in cui tutti ora vogliono abitare. Vi spieghiamo le ragioni del boom

La Florida è il posto in cui tutti ora vogliono abitare. Vi spieghiamo le ragioni del boom

Dopo anni di consulenza a clienti provenienti da tutto il mondo, il team di Columbus International ha visto crescere rapidamente la tendenza a trasferirsi in Florida, in particolare nell’ultimo anno. Partiamo dagli Stati Uniti: i newyorkesi hanno gradualmente aggiunto al loro portfolio immobiliare proprietà di diverso tipo in Florida – dai monolocali ad appartamenti con due camere da letto, da abitazioni per famiglie ad attici nelle nuove costruzioni sulla spiaggia – sfruttando alleanze strategiche all’interno del mercato e tentando di soddisfare al meglio le loro esigenze.

Il sud della Florida è sempre stato un interessante mercato di seconda o terza casa per chi vive nel nord-est. L’esodo di massa ha cambiato tutto ed è stato piuttosto massiccio durante la pandemia. Con il lancio del vaccino, molti acquirenti hanno riacquistato fiducia nel mercato e stanno ancora trattando il sud della Florida come una seconda destinazione di casa. Ma secondo i nostri dati, la seconda più grande contingenza di acquirenti nel mercato della Florida meridionale raccoglie quelli che hanno beneficiato del fatto che le loro aziende sono rimaste in un “cloud”, virtuali, o si sono adattate a strutture di lavoro flessibili a lungo termine, ovvero giovani professionisti di New York. Questi acquirenti hanno trovato il mercato di Miami una base molto più attraente per i propri vantaggi.

E per chi arriva dall’Europa, Miami ha molti quartieri distinti e affascinanti, impostati per stili di vita e personalità differenti. Questo è un altro fattore che ha determinato il boom di Miami: i vari quartieri si rivolgono a un ampio bacino di acquirenti. Brickell, ad esempio, è l’area con i più alti edifici residenziali, uffici, ristoranti e locali notturni. Dato l’assetto generale del quartiere, è diventato il punto di riferimento per chi cerca un pied-à-terre.

Sag Harbor

La New York della porta accanto: a Sag Harbor una ex chiesa diventa il centro per le arti del futuro

Sag Harbor, la New York della porta accanto: una ex chiesa diventa il centro per le arti del futuro

The Church/La Chiesa, un centro artistico senza scopo di lucro a Sag Harbor, New York, fondato dagli artisti Eric Fischl e April Gornik, ha già iniziato ad accogliere i suoi visitatori. Ora che le misure di sicurezza sono state decisamente allentate nello stato di New York, ogni giorno verranno offerti due tour all’interno di questa ex chiesa metodista costruita nel 1832.

“Questa apertura è il culmine della visione di una vita”, ha detto Fischl, un residente di lunga data della zona. “Vogliamo che la Chiesa sia un faro di speranza e rinnovamento attraverso una continua esplorazione e reinterpretazione, che è il dominio delle arti”. Tra i primi artisti accolti, Kerry James Marshall e Awol Erizku. I due pezzi, “Untitled” (2008) di Marshall e “Teen Venus” (2012) di Erizku, sono stati allestiti da Fischl e Sara Cochran, direttore esecutivo e curatore capo della Chiesa, come un’installazione destinata a stimolare il “dialogo sulla natura , bellezza, storia e razza.” Sulle finestre dell’edificio è esposta una collezione di ritratti di Fischl, di 20 luminari culturali che avevano forti legami con Sag Harbor, cittadina situata nell’East End di Long Island. I soggetti includono Betty Friedan, Langston Hughes e Herman Melville. “Questo è un modo per celebrare una tradizione in corso e l’eredità di Sag Harbor”, ha detto Cochran al NYTimes. “Eric li chiama i nostri santi, mi piace pensarli come la nostra galleria di canaglie”.

“I sogni si avverano”. Chiara Ferragni apre il suo primo Cafè a Milano firmato con Nespresso

“I sogni si avverano”. Chiara Ferragni apre il suo primo Cafè a Milano firmato con Nespresso

Non le occorre certo un ufficio stampa. Qualunque cosa faccia, nel giro di pochi secondi rimbalza dall’Italia agli Stati Uniti. E ha proprio ragione quando, tra il cartoon e il divismo anni Sessanta, esclama: “I sogni si avverano”. Potrebbe essere il motto di Columbus International che vanta quattro mercati di riferimento nell’immobiliare, tra cui Milano, e invece è frutto di Chiara Ferragni, l’icona dell’imprenditoria che annuncia la nascita del suo primo Cafè in centro a Milano, uno spazio dove aperitivo, pranzo, cena e “caffè al volo” hanno la stessa sostanza dei sogni della popolare influencer. Occhi aperti su modo e business, sempre. E ad unirsi al sogno è Nespresso con un apertura temporanea dal 10 giugno al 18 luglio in piazza del Carmine 1, proprio a due passi dal Duomo.

Il caffè non è quello che trovate nei soliti bar ma vanta una ricetta segreta firmata Chiara Ferragni. E lo spazio, con quei colori pastello, iperestivi e sbarazzini, abbraccia in pieno lo spirito della Limited Edition Nespresso X Chiara Ferragni. Un altro brand assicurato. “La sostenibilità è un valore fondante della nostra azienda” ha sottolineato Stefano Goglio, Direttore Generale di Nespresso Italiana. “Da sempre siamo attivi in questo campo e abbiamo l’ambizione di diventare carbon neutral entro la fine del 2022”.

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Venduto attico di Miami da 22.5 milioni. È il più grande acquisto immobiliare di criptovalute

Venduto attico di Miami da 22.5 milioni. È il più grande acquisto immobiliare di criptovalute

Criptomonete e mercato immobiliare si comportano sempre più come due magneti. Come vi avevamo già raccontato qui, gli agenti immobiliari del Sud della Florida sostengono che ci sia un vero e proprio “risveglio” del cosiddetto cryptocurrency real estate. Il real estate è così competitivo, soprattutto a Miami, che gli acquirenti del nord-est stanno facendo offerte utilizzando criptovalute.

Qualche giorno fa, un attico di lusso a Miami è stato acquistato per 22,5 milioni di dollari in criptovaluta, in quello che è stato considerato il più grande acquisto immobiliare di criptovaluta conosciuto fino ad oggi. L’unità di 5.067 piedi quadrati copre l’intero nono piano e offre una vista a 360 gradi sull’oceano, sulla costa e sul paesaggio urbano di Miami. La transazione si è conclusa poche settimane dopo che il developer ha annunciato di accettare risorse digitali come pagamento per i suoi condomini. Miami di recente si è autodefinita un hub in crescita per il mercato delle criptovalute. Arte di Antonio Citterio, situato nel quartiere di Surfside in Florida, ha avviato, non a caso, una proficua collaborazione con la piattaforma blockchain e di scambio di titoli SolidBlock. SolidBlock assisterà nella transazione e fornirà consulenza legale e fiscale.

Sebbene questa non sia la prima proprietà pagata in criptovaluta, è certamente la più grande. L’acquirente rimane anonimo e la società ha affermato di non poter rivelare il tipo di criptovaluta utilizzata per l’acquisto. “Siamo stati sopraffatti dalla quantità di chiamate che abbiamo ricevuto da acquirenti qualificati”, ha dichiarato in una nota Alex Sapir, presidente di Sapir Corp LTD, la cui sussidiaria ha sviluppato Arte. “Le transazioni crittografiche del mondo reale non si sono ancora fatte completamente strada nel mainstream, quindi è chiaro che i migliori detentori di tutto il mondo prestano attenzione quando si aprono nuove opportunità di transazione”.

La vendita arriva anche pochi giorni dopo una conferenza sui bitcoin a Miami, tenuta dal CEO di Twitter Jack Dorsey e dal CEO di MicroStrategy Michael Saylor. L’evento (sold out) ha visto la partecipazione di oltre 12mila persone, con altre migliaia di spettatori online. Il sindaco di Miami ha già cercato di trasformare la città nella prossima Silicon Valley abbracciando bitcoin e altri innovatori tecnologici. “Se a dicembre mi avessero detto che avrei avuto una conversazione con Elon Musk o pranzato con Peter Thiel, non ci avrei mai creduto. E invece devo ricredermi”, ha detto Francis Xavier Suarez a Business Insider.

Fotogramma tratto da Arte Surfside