Scheda
West Gate è la prima parte dello sviluppo privato di MIND Milano Innovation District nell’area ex Expo di Milano ad opera dello sviluppatore urbano Lendlease. Si tratta di un’area di sviluppo mixed-use, di cui 190.000 mq saranno destinati ad uso uffici, 80.000 mq ad uso residenziale, 13.000 ad uso retail, a cui si aggiungono la realizzazione di un hotel con servizi accessori e di una componente di common ground, ovvero di spazi verdi e pubblici che saranno centrali e trasversali all’intera area di MIND.
West Gate è collocato nella parte occidentale del sito di MIND, vicino alle fermate della metro M1 e della ferrovia ad alta velocità dove, a partire dalla seconda metà del 2021, saranno avviati i lavori di scavo e costruzione in altezza. La prima fase di sviluppo sarà ultimata nel 2023, con la realizzazione di circa 65.000 mq di uffici, 5.000 mq di spazi retail e circa 300 unità abitative in modalità built-to-rent, rivolte sia alla domanda locale del bacino di Milano e del Sempione sia all’indotto interno del sito di MIND. I lavori proseguiranno con una seconda fase di rilascio prevista nel 2024 e una terza ed ultima fase entro la fine del 2026. L’investimento complessivo di West Gate è di circa 1 miliardo di GDV (Gross Development Value).
Gli spazi di West Gate sono progettati per rispondere ai più elevati standard di innovazione, tecnologia e sostenibilità e per ricevere le certificazioni LEED Platinum, WELL Gold e WiredScore Platinum. Sul piano dell’innovazione e della tecnologia, gli edifici che Lendlease sta progettando si basano su un’infrastruttura digitale che combina intelligenza artificiale, robotica e tecniche di advanced analytics. Questa combinazione permette di ottenere spazi modulari e flessibili, in grado di adattarsi alle esigenze e ai comportamenti degli utilizzatori, garantendo i massimi livelli di wellness, comfort e sicurezza. Sul piano ambientale, West Gate sarà realizzato senza l’impiego di combustibili fossili di carbonio e con un design degli asset resiliente e capace di adattarsi e rispondere a diversi possibili scenari causati dal cambiamento climatico.
Testo: Il Quotidiano Immobiliare
Foto: Carlo Ratti Associati