Manhattan immobiliare

La grande svolta immobiliare: inizia l’esodo dalla Florida alla Grande Mela. Richard Tayar vi spiega tutte le ragioni

In una sorprendente svolta nelle dinamiche immobiliari, i residenti della Florida stanno sempre più “barattando” i loro paradisi baciati dal sole per la giungla di cemento di New York City. Questa tendenza, emersa come contrappunto alla consolidata migrazione New York-Florida, sta rimodellando il panorama degli investimenti immobiliari di fascia alta nell’Empire State.

Secondo un recente studio di PropertyShark, i “Floridians” si sono affermati come formidabili contendenti nel mercato immobiliare di New York. Solo nella prima metà del 2024, hanno acquisito 219 proprietà valutate a uno sbalorditivo $315 milioni—un aumento di $30 milioni rispetto a un decennio fa. Questa impennata negli investimenti “Florida-orirnted” è particolarmente pronunciata nel settore del lusso, con $141 milioni dedicati a proprietà dal prezzo di $3 milioni e oltre.

Diversi fattori stanno guidando questa migrazione inversa. I tassi assicurativi alle stelle della Florida, ora quasi il triplo della media nazionale, uniti a modelli meteorologici sempre più imprevedibili, hanno spinto molti residenti a riconsiderare il loro paradiso tropicale. Mentre la Florida ha accolto 739.000 nuovi residenti nel 2022, ha contemporaneamente salutato 490.000 partenze, con 21.300 di questi espatriati diretti verso New York.

Questo afflusso di capitale dallo Stato del Sole sta rimodellando il panorama competitivo del mercato immobiliare di New York. Mentre il New Jersey rimane il principale investitore fuori stato con 345 affari, la sua quota di mercato è diminuita dal 27,6% nel 2014 al 19% oggi. Contemporaneamente, la California ha consolidato la sua posizione, espandendo la sua presenza sul mercato da poco meno del 10% al 13,4% nell’ultimo decennio, con investimenti totali di $352 milioni nella prima metà del 2024—un aumento di $107 milioni dal 2014.

Nonostante l’impennata di acquirenti da fuori stato, i newyorkesi locali rimangono partecipanti attivi nel loro mercato domestico. Il Bronx, in particolare, ha assistito a un notevole aumento del 20% negli acquisti di case, contrastando le tendenze più ampie.

Questo paradigma in evoluzione negli investimenti immobiliari riflette considerazioni economiche e ambientali più ampie. Mentre le preoccupazioni per il cambiamento climatico e i costi assicurativi rimodellano il calcolo della proprietà immobiliare nelle aree costiere, le destinazioni di pensionamento tradizionalmente popolari come la Florida potrebbero trovarsi a competere con rivali inaspettati. Il fascino duraturo di New York come centro di cultura, finanza e opportunità sembra attirare una nuova generazione di trapiantati stanchi del sole, desiderosi di scambiare viste sul mare con panorami dello skyline.

Mentre questa tendenza continua a svilupparsi, sarà cruciale monitorare il suo impatto sui valori immobiliari, lo sviluppo urbano e la composizione demografica sia della Florida che di New York. L’inversione di questo modello migratorio di lunga data potrebbe preannunciare una nuova era nelle dinamiche urbane americane, con implicazioni di vasta portata per i mercati immobiliari, la pianificazione urbana e le economie regionali.

Fonte principale: New York Post

L’impero immobiliare da 250 milioni di dollari di Tom Ford. Da Magnate della Moda a Tycoon Immobiliare

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il designer di moda diventato magnate immobiliare Tom Ford ha silenziosamente accumulato un portafoglio immobiliare del valore di oltre 250 milioni di dollari. In seguito alla vendita del suo marchio di moda omonimo a Estée Lauder per 2,8 miliardi di dollari all’inizio del 2023, Ford si è lanciato in una serie di acquisti immobiliari, aggiungendo almeno tre case trofeo alla sua già impressionante collezione.

“Ford presiede un impero immobiliare che include case a New York, Los Angeles, Palm Beach, Florida e negli Hamptons,” riporta il Wall Street Journal. La pubblicazione rivela anche che Ford ha recentemente acquisito una villa ad Aspen, Colorado, per 42,25 milioni di dollari in un affare precedentemente non divulgato.

La predilezione del designer per proprietà architettonicamente significative è evidente nel suo portafoglio. Il Wall Street Journal nota che Ford ha “comprato e venduto numerose case architettonicamente significative, tra cui proprietà a Londra e Parigi, un ranch progettato da Tadao Ando vicino a Santa Fe, New Mexico, e una casa mid-century a Los Angeles progettata da Richard Neutra.”

L’acume immobiliare di Ford può essere attribuito al suo background. Come riporta il Wall Street Journal, “Cresciuto a Santa Fe, i suoi genitori erano entrambi agenti immobiliari e in seguito ha studiato architettura d’interni alla Parsons School of Design di New York.”

Howard Morrel di Christie’s International Real Estate, che ha venduto a Ford l’iconica casa di Halston a Manhattan, descrive il portafoglio del designer come “sottile e sofisticato”, mescolando case storiche con proprietà architettoniche più moderne. “Non è ostentato, ma è ad alto impatto drammatico,” ha detto Morrel al Wall Street Journal.

Dalla moda alla regia cinematografica e ora all’immobiliare, Tom Ford continua a dimostrare il suo occhio acuto per lo stile e il valore in molteplici settori. Mentre il suo impero immobiliare cresce, è chiaro che l’acume imprenditoriale di Ford si estende ben oltre la passerella.

Foto via Instagram

Nuovo hub culturale a Milano Santa Giulia: nasce Scirocco, grazie all’accordo Lendlease-Mare culturale urbano

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il quartiere Milano Santa Giulia si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alla cultura grazie all’accordo tra Lendlease e Mare culturale urbano. Il progetto, denominato Scirocco, sarà un hub ibrido di oltre 500 metri quadrati situato nello Spark Business District. L’hub troverà posto all’interno dell’edificio Spark 3 e offrirà un palinsesto di eventi culturali, musicali e sportivi aperti a tutta la cittadinanza.

Andrea Capaldi, co-founder e direttore artistico di Mare culturale urbano, ha sottolineato l’importanza di Scirocco come presidio sociale e culturale per la comunità esistente e futura del quartiere. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana di Milano Santa Giulia, che copre un’area di oltre un milione di metri quadri.

Lendlease, il gruppo internazionale che sta sviluppando l’intervento, prevede la creazione di un grande parco urbano circondato da servizi per persone e imprese. Claudia Imparato, head of fund & asset management di Lendlease Italy, ha espresso entusiasmo per la partnership, evidenziando come Scirocco non sarà solo uno spazio artistico e commerciale, ma un punto di incontro per promuovere inclusione e coesione sociale nel quartiere.

Il Sole 24 Ore riporta che questo progetto è solo uno dei tanti previsti per rivitalizzare Milano Santa Giulia, destinata a diventare un nuovo centro nevralgico nella zona sud-est della città, ridefinendo il concetto di vita urbana.

Investimenti immobiliari a Milano

Il mattone regna incontrastato a Milano. È l’investimento preferito delle famiglie che pagano in contanti

Il Mattone Continua a Essere l’Investimento Preferito a Milano

Quando si parla di investimenti sicuri, il mattone rimane un punto fermo per gli italiani, specialmente a Milano. La città meneghina si conferma una piazza altamente attraente per gli investitori immobiliari, posizionandosi al terzo posto nazionale con il 35% degli acquisti destinati a investimento, superata solo da Pavia e Mantova. Un dato in netta crescita rispetto al 2022, quando la percentuale si fermava al 23,5%. E l’85% di questi investitori paga in contanti, dimostrando una solida capacità finanziaria.

L’Appetito per gli Immobili a Milano

Sebbene la maggioranza degli acquirenti milanesi (65%) acquisti case per viverci, la restante parte abbraccia la filosofia del mattone come miglior investimento. Comprare appartamenti per affittarli è una strategia consolidata, soprattutto in una città come Milano, crocevia di studenti e lavoratori in cerca di sistemazioni temporanee. Nel 2023, il 16,6% delle compravendite in Lombardia è stato finalizzato da investitori, con un aumento di circa il 2% rispetto all’anno precedente. La fascia d’età più attiva in queste operazioni è quella tra i 45 e i 54 anni, rappresentando il 31% degli investimenti immobiliari. Questa categoria gode di una maggiore stabilità economica e accesso più agevole ai mutui, anche se solo il 15% degli investitori lombardi sceglie questa modalità di pagamento.

Le Famiglie al Centro degli Investimenti Immobiliari

Quasi il 70% degli investitori immobiliari in Lombardia sono famiglie, a dimostrazione dell’importanza del mattone come asset strategico per molti nuclei familiari. La tipologia di abitazione più gettonata dagli investitori è il bilocale, scelto dal 47% delle persone, seguito dal trilocale con il 23,3% delle preferenze. Queste dimensioni rispondono alla domanda di soluzioni abitative compatte e accessibili per studenti e lavoratori in città.

Il Mattone Resta un Investimento Solido

Nonostante le fluttuazioni del mercato immobiliare, l’investimento nel mattone continua a rappresentare una scelta prudente per molti italiani, soprattutto a Milano. La città offre un ambiente favorevole per gli investitori, con una domanda costante di alloggi in affitto e la possibilità di generare rendite stabili nel tempo. Mentre alcuni optano per l’acquisto cash, altri sfruttano l’accesso ai mutui per diversificare il proprio portafoglio. In ogni caso, il mattone rimane un investimento tangibile e rassicurante per molte famiglie italiane.

Fonte: Milano Today

posto più costoso d'America

Rinascita del settore commerciale: gli acquisti in America sfidano le previsioni e gli investimenti crescono

Tra incertezze globali e caute aspettative al Big Show della National Retail Federation, gli acquirenti statunitensi continuano a sfidare le previsioni, spingendo le vendite al dettaglio e ispirando fiducia tra i principali rivenditori globali. Il recente rapporto del Dipartimento del Commercio ha rivelato un aumento delle vendite a dicembre superiore alle aspettative, alimentato dagli acquisti online e dalle transazioni di veicoli a motore. Gli alti dirigenti, riuniti all’annuale expo, stanno spostando l’attenzione da un decennio di contrazione per discutere dell’espansione dei portafogli di negozi. Nonostante le preoccupazioni sull’economia e sulle conseguenze della pandemia, si prevede che i fondamentali dell’immobiliare commerciale rimangano solidi nel 2024.

CBRE prevede una diminuzione del tasso di disponibilità al dettaglio e un aumento della crescita delle richieste di affitto, segnalando una prospettiva positiva per il settore. Mentre le famiglie a basso reddito affrontano sfide finanziarie, gli economisti prevedono una spesa dei consumatori sostenuta, a condizione che il mercato del lavoro rimanga stabile. I rivenditori tradizionalmente basati nei centri commerciali si stanno adattando chiudendo negozi non performanti e puntando su centri suburbani più piccoli e all’aperto per l’espansione.

Tra le previsioni di CBRE, inoltre, il fatto che centri di quartiere e centri commerciali manterranno un’occupazione stabile. Il veterano del settore Stephen Sadove prevede una “reversione alla media” nel 2024, immaginando un mondo post-pandemico con l’e-commerce che ritorna a modelli di crescita pre-COVID. Nonostante l’aumento di AI e altre tecnologie, Sadove rimane ottimista riguardo ai negozi fisici, citando un aumento netto delle aperture di negozi nel 2023. Il Big Show della NRF ha evidenziato la fascinazione del settore per l’intelligenza artificiale, con soluzioni di AI che permeano le discussioni e le esposizioni dell’expo. Amy Eschliman di Google Cloud vede l’IA generativa come una forza trasformativa simile a Internet e ai telefoni cellulari, in grado di rivoluzionare le esperienze dei clienti e degli associati. Il CFO e COO di Macy’s, Adrian Mitchell, sottolinea l’impatto positivo dell’IA sulla scienza dei prezzi e sull’allocazione dell’inventario, sottolineando la necessità per i rivenditori di abbracciare attivamente l’innovazione. Il CEO di Ulta Beauty, Dave Kimbell, vede l’IA come uno strumento per integrare le connessioni umane, migliorando i servizi agli ospiti e la personalizzazione senza sacrificare il tocco umano essenziale nel commercio al dettaglio. In conclusione, il panorama del commercio sta vivendo una rinascita, con investimenti in crescita, l’IA che ridefinisce le strategie e una prospettiva positiva per il mercato immobiliare nel 2024.

Fonte: Bisnow

Corsa dei prezzi nel residenziale: Arcano Partners prevede un aumento graduale dell’1-5% annuo (Il Sole 24 Ore)

Arcano Research prevede un costante aumento dei prezzi delle abitazioni in Italia. La società di ricerca, recentemente su mercato, si aspetta un incremento annuale compreso tra l’1% e il 5%, trainato dalla ripresa della domanda, dalla migliorata capacità di acquisto delle famiglie e da un’offerta immobiliare persistentemente bassa nonostante il rimbalzo dell’attività edilizia. Rispetto ad altri importanti Paesi europei, il numero di nuove abitazioni costruite in Italia rimane relativamente basso, anche con l’aumento delle concessioni edilizie. Ciò contribuisce a mitigare l’aumento dei costi delle materie prime che normalmente incide sull’attività edilizia.

Ignacio de la Torre, Economista Capo di Arcano Partners, ha evidenziato segnali positivi di ripresa sia nel sentiment del settore edilizio sia nell’attività, i quali, uniti alla diminuzione dei costi di costruzione, dovrebbero portare a un’accelerazione dell’avvio di nuovi progetti edilizi nei prossimi dodici mesi. Tuttavia, questa velocità potrebbe non essere sufficiente per colmare il divario con gli altri principali Paesi europei. Nel lungo termine, l’analisi di Arcano suggerisce che i prezzi delle abitazioni tendono a seguire le tendenze salariali e la crescita nominale del PIL, con l’Italia ben posizionata per ridurre il divario negativo con il resto dell’Europa. Secondo l’analisi, le stime per l’anno prossimo indicano una crescita reale del PIL italiano dello 0,5% rispetto allo 0,7% del 2023, prima di accelerare all’1,2% nel 2025, una traiettoria inferiore alla prevista crescita media europea per il 2025.

Le sfide a medio termine includono la gestione delle finanze pubbliche e del mercato del lavoro, ambiti in cui saranno necessarie ulteriori riforme strutturali per allineare l’Italia ai Paesi con reddito pro capite elevato. Nel breve termine, tuttavia, Arcano Research suggerisce che la crescita economica rallenterà, ma non in modo significativo. Inoltre, in questo ciclo economico attuale, l’Italia sembra posizionata in modo migliore rispetto ad altri Paesi come la Germania, grazie a una minore esposizione alla debolezza della Cina e a una maggiore presenza in settori dei servizi robusti come il turismo. I consumi privati rimarranno il principale motore della crescita nel medio termine.

Le famiglie avranno maggiore capacità di spesa, attingendo ai risparmi accumulati in eccesso durante la pandemia e beneficiando di un parziale recupero del loro potere d’acquisto, con salari che dovrebbero aumentare più dell’inflazione nel 2024. Strutturalmente, si legge nella ricerca, il costo del lavoro aggiustato per la produttività in Italia resta competitivo, e ci sono ampie opportunità di crescita in termini di potenziale offerta di lavoro con l’implementazione delle necessarie riforme strutturali.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Richard Tayar

Ecco il quadro del mercato immobiliare italiano del 2024: aumenti e sfide tra Milano e Firenze (Immobiliare.it)

Quale sarà il destino del mercato immobiliare italiano nel corso del 2024? Si prospetta un potenziale aumento nei valori degli immobili, segnando una svolta rispetto al 2023 caratterizzato da una relativa stabilità. Questa previsione emerge da un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, che identifica Milano come la città con le transazioni di compravendita più costose, mentre Firenze si distinguerà per i prezzi più alti degli affitti. Per quanto riguarda le vendite, il rapporto prevede un incremento del 6% a Catania, del 4,1% a Verona, del 2% a Milano e dell’1,1% a Roma. Per quanto riguarda gli affitti, invece, si prevede un notevole aumento a Napoli (+16,8%) e a Firenze, dove si prevede un incremento del +18%.

Nonostante non registri la crescita percentuale più elevata, Milano manterrà la sua posizione di città con i prezzi di vendita più elevati. Nel capoluogo lombardo, l’acquisto di un immobile richiederà mediamente quasi 5.500 euro al metro quadro, rappresentando un incremento di circa 100 euro al metro quadro rispetto ai valori attuali. Si prevedono oscillazioni positive, intorno al +3%, anche per Napoli, Genova, Bari, Venezia e Torino. I prezzi al metro quadro previsti si collocano su fasce di prezzo molto diverse, variando dai 3.415 euro al metro quadro di Venezia ai 1.707 euro al metro quadro di Genova. Bari e Torino, inoltre, supereranno i 2.000 euro al metro quadro entro la fine del prossimo anno, rappresentando una novità per entrambe le città.

La situazione è diversa per quanto riguarda gli affitti. Nel 2024, Milano potrebbe perdere la sua posizione di città con gli affitti più costosi. Secondo l’analisi di Immobiliare.it, Firenze si avvicinerà ai 29 euro al metro quadro entro la fine dell’anno successivo, in aumento rispetto agli attuali 24,5 euro al metro quadro. Milano, nonostante un aumento a 25 euro al metro quadro, si posizionerà dietro il capoluogo toscano, ma comunque in salita rispetto agli attuali 24,7 euro al metro quadro. Secondo il rapporto, in termini di volumi di compravendite, sia il 2023 che il 2024 si discosteranno dalle prestazioni eccezionali registrate nel 2022, e l’andamento tornerà a seguire un ritmo più regolare, simile a quello che si sarebbe avuto in assenza della crisi legata alla pandemia.

Comprare casa in Toscana

Mercato immobiliare e case di lusso. Nuovo proprietario per la storica Villa Michelangelo sulle colline fiorentine

Nuovo acquirente per la storica Villa Michelangelo sulle colline fiorentine.

Villa Michelangelo, l’unico edificio rimasto intatto sulle colline di Firenze, noto per essere stato la dimora e il luogo di lavoro di Michelangelo Buonarroti, ha un nuovo proprietario, si apprende da La Repubblica.

Costruita tra il XIV e il XV secolo, la storica dimora è stata recentemente acquisita per 8 milioni di euro da un fondo di investimenti straniero. Posizionata nella parte alta di Settignano, a breve distanza dal cuore di Firenze, la villa era originariamente di proprietà della famiglia Buonarroti. Secondo le biografie di Michelangelo, dopo la sua nascita a Caprese, si trasferì sulla collina fiorentina, dove fu allattato con “latte impastato con la polvere di marmo”, alimentando così la sua precoce passione per la scultura. La dimora, che si estende su quattro livelli per circa 900 metri quadrati, conserva ancora la struttura originale, compresa una torre interna quadrata utilizzata come corpo di guardia. Il terreno circostante, che comprende un piccolo frutteto e una piantagione di 200 ulivi su quasi un ettaro, aggiunge ulteriore valore alla proprietà. La villa presenta una facciata principale con due terrazze esterne ad arco aperte, mentre al piano terra si trova un terrazzo scoperto con tre volte a crociera con archi semicircolari.

La particolarità di questa vendita segue di poco la cessione di un prestigioso Boutique Hotel a Firenze, che è stato venduto per 28 milioni di euro.

La scena culturale di New York non dorme mai. Il Perelman Performing Arts Center aprirà a settembre

Il Perelman Performing Arts Center (PPAC) a New York City aprirà le sue porte a settembre. Questo nuovo centro artistico, situato nel World Trade Center, sarà un’aggiunta significativa alla scena culturale di New York. Il PPAC è stato progettato dallo studio di architettura REX ed è stato finanziato principalmente da Ronald O. Perelman, un imprenditore e filantropo americano.

Il centro per le arti è stato concepito come uno spazio multifunzionale che ospiterà concerti, spettacoli teatrali, danza e molto altro ancora. L’edificio si estende su una superficie di oltre 90mila metri quadrati ed è stato progettato con l’obiettivo di offrire un ambiente accogliente e inclusivo per gli artisti e il pubblico.

Sarà dotato di moderne tecnologie audiovisive e di un’acustica eccezionale per garantire esperienze performative di alta qualità. Il PPAC sarà inoltre composto da diverse sale, tra cui una principale con una capacità di oltre 1.000 posti a sedere, una sala da concerto più intima e uno spazio per spettacoli di danza. Inoltre, il centro avrà spazi dedicati per mostre d’arte ed eventi speciali.

La data esatta di apertura non è ancora stata annunciata, ma si prevede che avverrà entro settembre. Questo nuovo centro artistico ha l’obiettivo di affiancare l’offerta culturale di New York offrendo al pubblico una varietà di spettacoli ed eventi internazionali. Siamo tutti in attesa di esplorare il Perelman Performing Arts Center. Sarà un importante contributo alla già vibrante scena culturale della città, oltre che un luogo di scambio tra artisti e pubblico di tutto il mondo.

Foto via PacNyc

Stile e immobiliare: Aston Martin svela il suo primo fiore all’occhiello di ultra-lusso, Q New York

È il momento di sfoggiare il vostro lato James Bond presso il nuovo fiore all’occhiello ultra-lusso di Aston Martin, Q New York, che ha appena aperto le sue porte ad ali di gabbiano su Billionaires’ Row. Come riporta The Post, potrebbe servirvi un Goldfinger per ottenere l’accesso e ammirare il mezzo preferito del 007, ma fuori dallo showroom al 450 Park Avenue è sempre consentito “guardare e non toccare” (al 450 Park, per ora, è esposta per la prima volta in Nord America l’agguerrita e nuovissima DB12 super tourer, dal prezzo di oltre 300.000 dollari). La stessa cosa vale per una delle 40 hypercar Aston Martin Valkyrie AMR Pro, che nasconde mille cavalli sotto il cofano ed è indicata per coloro che amano emulare Licenza di uccidere. I curiosi potranno trovare i veicoli in un impressionante installazione, chiamata il Telaio dello Champagne, the Champagne Frame, ideata per esporre la serie Aston Martin dell’azienda, con macchine illuminate da un immenso lampadario composto da 2.100 lampadine.

La sala verde presenta un muro LED ultra-HD a grandezza naturale, con un collegamento video diretto al team di design della sede di Aston Martin Lagonda a Gaydon, Warwickshire, in Inghilterra, consentendovi di pianificare ogni dettaglio su misura nel lusso e nel comfort. Un muro pieno di campioni di colore arricchisce le sensazioni sia visive che tattili. Mentre Aston Martin celebra il suo 110º anniversario, l’azienda ha registrato un aumento delle vendite del 51 per cento su base annua a livello mondiale, con le Americhe che rappresentano un aumento del 92 per cento su base annua per la personalizzazione Q by Aston Martin. Nel 2022, dopo aver affittato la maggior parte dell’ex Philips Auction House, un portavoce ha dichiarato che l’obiettivo dell’azienda era “creare un’esperienza di lusso davvero affascinante per i nostri clienti in uno degli angoli più importanti di Midtown Manhattan”. Con una facciata di 192 piedi e grandi finestre che si estendono lungo l’intero angolo sud-ovest tra East 57th Street e Park Avenue, l’azienda britannica occupa ora circa 15.000 piedi quadrati al piano terra, al piano inferiore e in un sotterraneo.

Inoltre, l’azienda offrirà “esperienze culinarie di alto livello e viaggi di una notte attentamente selezionati”, in modo che i clienti possano immergersi completamente nella personalizzazione della propria Aston Martin.

Alcuni dicono che “I diamanti sono per sempre”, ma se “Si vive solo due volte”, un’Aston Martin è sufficiente. Come altri marchi di lusso, Aston Martin si è anche associata a progetti residenziali, inclusa la struttura al 110 di William St. nel Financial District, dove ha dato il suo nome a alcune penthouse. C’è anche l’intero Aston Martin Residences di 66 piani a Miami, che comprende 391 condomini e penthouse di lusso, tra cui una suite con sette camere da letto che si estende su quasi 20.000 piedi quadrati, disponibile per 59 milioni di dollari.

Foto per uso non commerciale e solo a scopo editoriale via Aston Martin Media