Inizia a prendere forma un ambizioso progetto architettonico nel cuore di Milano: la creazione della nuova Torre di A2A. Nei prossimi mesi, o forse già entro la prossima stagione autunnale, si legge, avrà inizio la fase di costruzione di questa maestosa struttura, destinata a ridefinire l’aspetto di Porta Romana, ergendosi con imponenza su 28 piani e raggiungendo l’altezza di 145 metri.
L’incarico di plasmare la torre è stato affidato allo studio di architettura guidato da Antonio Citterio e Patricia Viel. Il design sarà una sinfonia di modernità e eleganza: una base dalla forma ovoidale, avvolta da pareti in vetro, abbraccerà una superficie totale di 37.000 metri quadrati, includendo anche gli spazi della base. L’edificio sarà senza dubbio uno dei più alti della città, e la sua struttura ospiterà una serie di destinazioni. I primi dodici piani, per esempio, si trasformeranno in spazi adibiti ad uffici, creando un ambiente lavorativo stimolante e innovativo. Tuttavia, a un’altezza di circa 60 metri, intorno al ventesimo piano, sorgerà un autentico giardino sospeso, offrendo un’atmosfera di tranquillità e natura che si mescolerà con l’energia urbana circostante. Questo paradiso verde sarà accessibile da uno dei suoi lati, aprendo le porte alla contemplazione e alla ricreazione. Mentre ci si eleva verso il cielo, ulteriori otto piani di spazi per uffici si staglieranno, coronati da un suggestivo “belvedere” che offrirà una vista mozzafiato sulla città ai cittadini milanesi e ai visitatori. In termini numerici, si stima che la torre possa accogliere una comunità lavorativa di circa 1.500 individui, tutti parte integrante dell’azienda. Ma l’impatto della Torre di A2a va ben oltre la sua funzione lavorativa.
Questo gioiello architettonico trasformerà il panorama urbano circostante, una rivoluzione verticale che getterà nuove luci sull’intero quartiere. Circondata da un’atmosfera di acqua e incorniciata da spazi verdi, la struttura in vetro incanterà gli spettatori e darà vita a una nuova identità paesaggistica. L’inaugurazione di questa magnifica creazione sembra essere progettata in coincidenza con l’atteso evento dei Giochi Olimpici Invernali del 2026. Nonostante i dettagli finanziari non siano stati ancora diffusi, il precedente CEO di A2A, Luca Valerio Camerano, aveva suggerito nel giugno del 2019 che il progetto avrebbe trovato il suo sostegno finanziario, offrendo anche opportunità di valore aggiunto per gli azionisti. Un aspetto importante del processo di costruzione della nuova torre coinvolge la razionalizzazione delle proprietà immobiliari dell’azienda energetica. Sette edifici a Milano, tra cui la sede attuale a Porta Vittoria, saranno ceduti, permettendo di concentrare i 1.500 dipendenti all’interno della spettacolare nuova sede. Le sedi esistenti rimarranno intatte per coloro che sono direttamente coinvolti nelle operazioni fondamentali, come Amsa e l’intervento immediato di Unareti.