A Milano arriva il Super Salone del Mobile, un grande evento pubblico “in presenza” e un nuovo inizio

A Milano arriva il Super Salone del Mobile, un grande evento pubblico “in presenza” e un nuovo inizio

Già sul podio del mercato immobiliare come città più dinamica per le compravendite e con prezzi sempre in salita, Milano non scherza anche quando il suo fermento e la sua creatività investono il campo del design e del lusso. È attesissima infatti l’edizione 2021 del Salone del Mobile (5-10 settembre, Rho Fiera) dopo il rischio di una nuova soppressione dai calendari degli eventi italiani. Il Salone rilancia e si presenta in versione Super con un nuovo nome e un nuovo logo.

È stato il giardino della Triennale a fare da sfondo alla presentazione dell’evento speciale, nella lunga scalinata che collega l’ala meridionale del Palazzo dell’Arte al parco. Cosa succederà a settembre? Come si fa a far ripartire Milano e l’Italia, riaffermando il primato nel design del Salone del Mobile? Milano è l’auspicio di tutti. Come ricorda Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, il coraggio delle imprese nell’organizzare una manifestazione in un anno così difficile e complicato è già un segnale di ottimismo. Un evento che si configura come edizione di transizione, un ponte – proprio come noi di Columbus International – verso il futuro per accogliere, tra sette mesi, l’esposizione numero sessanta.

Sarà, come si legge nel comunicato stampa ufficiale, un unicum fatto di professionalità, capacità sartoriale di pensare e immaginare nuovi spazi, esposizioni, esperienze. Maria Porro, presidente di Assarredo, ha commentato come, in un momento di grande cambiamento, la capacità di reinventarsi e il desiderio di fare squadra siano stati il motore principale di questa iniziativa che, ancora una volta, saprà esprimere al meglio la qualità del settore arredo e dell’intera filiera. Un evento finalmente in presenza, che sarà supportato dalla piattaforma digitale del Salone (al suo debutto il 30 giugno), pensata non solo per presentare prodotti ma per offrire servizi unici a tutti gli addetti al settore.

Per l’architetto Stefano Boeri, curatore designato, il nome dell’evento è uno sguardo verso l’innovazione. Sarà un “supersalone”, un momento unico, una piattaforma di lavoro corale che rileggerà la grammatica del Salone stesso; un appuntamento che uscirà dai confini di un incontro puramente commerciale per guardare a inedite contaminazioni, aperture, fusioni ed estroversioni nel rispetto delle regole e dei protocolli sanitari contro la diffusione del coronavirus. Infine il format: una grande biblioteca del design che celebrerà la rinnovata attenzione per gli spazi dell’abitare contemporaneo e la cui scenografia valorizzerà le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi mesi dalle aziende con i loro prodotti storici.

Foto: Salone del Mobile

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Vi mostriamo da dove arrivano gli acquirenti che comprano casa a Milano (Ufficio Studi Tecnocasa)

Vi mostriamo da dove arrivano gli acquirenti che comprano casa a Milano (Ufficio Studi Tecnocasa)

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate nel primo semestre dello scorso anno nel comune di Milano. L’obiettivo? Capire da dove arrivano gli acquirenti che acquistano nel capoluogo lombardo e quali sono le loro scelte. Nella prima parte dell’anno precedente, si legge nel report, il 92,0% delle persone che ha comprato casa a Milano ha cittadinanza italiana, mentre nell’8,0% dei casi si tratta di stranieri (comunitari ed extracomunitari). La percentuale di compravendite da parte di stranieri si dimostra in calo negli ultimi anni: si passa dall’11,0% del 2018 all’8,9% del 2019, fino a toccare l’8,0% di quest’anno. Nel post-Covid, però, la tendenza sta cambiando giorno dopo giorno, con una risalita dell’interesse da parte dei clienti stranieri.

Da dove arrivano gli italiani che acquistano a Milano
“Per quanto riguarda gli acquirenti italiani, chi compra a Milano nell’82,7% dei casi è già residente in città, il 5,2% arriva dalla provincia di Milano ed il 12,1% proviene da altre province e da altre regioni. Si tratta di percentuali molto simili a quelle registrate un anno fa, con un lieve aumento della percentuale di coloro che arrivano da altre province italiane, si passa infatti dal 10,9% all’attuale 12,1%”.

Motivo dell’acquisto per chi è straniero
L’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa si sofferma sul motivo dell’acquisto da parte di chi proviene da fuori città: “Nel primo semestre del 2020 un terzo di queste compravendite riguardavano l’investimento, mentre nel 66,7% riguardavano la prima casa. Un anno fa, nel primo semestre del 2019, la percentuale di acquisti di prima casa da parte di acquirenti in arrivo da fuori Milano era più alta ed arrivava al 74,6%, gli acquisti per investimento si fermavano invece al 25,4%”.

Gli effetti della pandemia su Firenze

Gli effetti della pandemia su Firenze: ecco il ritratto di chi compra casa per investimento nel post-Covid

Gli effetti della pandemia su Firenze: ecco il ritratto di chi compra casa per investimento nel post-Covid

Gli effetti della pandemia su Firenze, come cambia l’Italia e come cambiano gli acquirenti e i venditori italiani nel giro di un anno terribile, ce lo dicono i dati dell’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato le transazioni nell’anno dello scoppio della pandemia e in quello precedente, attraverso le agenzie affiliate in Italia, come riporta Immobiliare.it.

Secondo il report, “gli effetti del Covid-19 hanno infatti rallentato le compravendite e frenato sia gli acquisti per mettere a reddito sia quelli per l’avviamento di attività turistiche come B&B e case vacanza”. A partire dal 2017 la percentuale di acquisti per investimento si era fermata intorno al 18%, ma la recente discesa li riporta ai livelli del 2015 (con quei valori rimasti fissi al 16,3%).

A Milano gli acquisti per investimento coprono circa un quarto delle transazioni, il 24,1%. Un andamento simile a Firenze a quota 25,6%.

La fetta di popolazione più attiva sul mercato dell’investimento immobiliare è quella di età compresa tra 45 e 54 anni. Rispetto a due anni fa, si registra un calo della percentuale di acquisti da parte degli over 65: si passa dal 15,1% all’attuale 12,8%. Inoltre, a investire sul mattone, prosegue il report, sono in maggioranza coppie e famiglie, che compongono il 73,9% sul totale degli acquirenti. È single il rimanente 26,1% degli investitori.

L’ippodromo di San Siro

Siete pronti per San Siro? L’ippodromo del galoppo si appresta a diventare la “Scala dell’ippica”

Siete pronti per San Siro? L’ippodromo del galoppo si appresta a diventare la “Scala dell’ippica”

San Siro ora ha due stadi. Dopo quello destinato al calcio, arriva l’impianto che siede davanti al Meazza: l’ippodromo del galoppo, destinato a diventare, secondo i piani della proprietà, la “Scala dell’ippica”. Lo riporta il Corriere della Sera, che aggiunge: “Non più solo galoppo, fino ad oggi praticato con cadenza stagionale, ma sta per nascere un vero stadio dedicato agli sport equestri per tutto l’anno, grazie alla futura nuova pista che permetterà le corse in ogni condizione atmosferica, e ai nuovi campi per il cross country oltre che per le gare di equitazione. Un progetto che contribuirà a ridisegnare l’intero quartiere di San Siro, su cui stanno convergendo una serie di investimenti internazionali, non ultimo quello da oltre 30 milioni di euro per realizzare un Teatro Termale”.

Il gruppo Snaitech, concessionario di giochi, e proprietario dell’ippodromo di San Siro, oltre ai nuovi tracciati per le piste siepi-ostacoli e Cross Country, avvia un un progetto che prevede la creazione di un nuovo impianto per il trotto, con le due piste e il tondino, di una pista per il galoppo e di una area dedicata ai concorsi internazionali di equitazione, con campo gara in erba e campo prova in sabbia. L’impianto sarà dotato di un sistema di illuminazione per le corse in notturna e gestione dei proiettori per “scenari” illuminotecnici.

L’ippodromo Snai San Siro diventerà un punto di riferimento per tutte le discipline equestri e potrà ospitare 5 giornate di corse a settimana (due al trotto e tre al galoppo) nel corso dell’anno. Grazie al tracciato all weather, la stagione del galoppo di Milano, tradizionalmente prevista da marzo a novembre, proseguirà senza sosta nel corso di tutto l’anno.

Un nuovo volto per il distretto dell’ippica e “un unicum in Italia, sia per quanto riguarda il valore dell’investimento, che per l’obiettivo finale, creare uno stadio dell’ippica completo, funzionale e moderno, che non ha eguali in Italia, e forse in Europa”, fa sapere Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech. “Sei anni fa abbiamo avviato un progetto di rilancio dell’ippodromo che ha portato quasi un milione di visitatori, numeri che ci hanno convinto a investire ulteriormente in questa struttura”.

Le novità, oltre ai 1.800 metri di pista all weather composta di un materiale (un mix di sabbia, resine naturali e siliconi) che permette l’utilizzo anche a temperature rigide, comprendono inoltre il nuovo percorso del trotto (negli ultimi anni si correva alla “Maura”). Restano l’area concerti da 25mila posti e le iniziative un pubblico più ampio: “Abbiamo fatto scoprire ai milanesi un posto bello della loro città, e vogliamo attrarne ancora di più”.

Foto: Ippodromo Snai San Siro

Milano superlusso

A Milano il superlusso non muore mai. È caccia a case con giardini, terrazze e cortili antichi

A Milano il superlusso non muore mai. È caccia a case con giardini, terrazze e cortili antichi

Abitazioni da 10mila euro al metro quadro, priorità a case con giardini e terrazze (con il Covid, le proprietà dotate di diverse boccate d’ossigeno, dai cortili ai balconi, sono la carta vincente del real estate) ed impennata di progetti che recuperano antichi complessi di ringhiera ed ex edifici industriali. È questo il quadro che emerge analizzando gli ultimi trend del mercato immobiliare a Milano, secondo i reportage di Repubblica e Il Sole 24 Ore. Il lusso non conosce battuta d’arresto in Lombardia.

In primis, le nuove costruzioni: il progetto ecosostenibile “Isola Verde” punta a congegnare una comunità indipendente, con servizi come palestra, sauna, area co-working da 40 posti e spazi verdi. Un vero e proprio recupero integrale di un’area produttiva nel quartiere Isola, di cui Italy Sotheby’s International Realty commercializza 11 appartamenti. Il progetto, curato dallo Studio Florulli, nasce dalla totale riqualificazione della costruzione di inizio 900 in via Porro Lambertenghi, costituita da un edificio di abitazione sul fronte strada e una palazzina all’interno, all’epoca destinata alla produzione.
Poi ci sono le dimore storiche, appartenute ad eccellenze e famiglie nobili, ad attrarre l’attenzione di stranieri e non solo. Un caso esemplare è l’appartamento di San Babila della coppia Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani: un attico di 1.800 metri quadrati, con 37 vetrate e una piscina sul tetto. L’agenza Milano Immobili, che in sei mesi ha concluso la metà delle trattative pendenti sugli appartamenti di maggiore prestigio, parla di un un prezzo che si aggira sui 22mila euro al metro quadro.

Stando a MutuiOnline.it, la coppia Fedez e Chiara Ferragni, meglio nota come Ferragnez, dopo la nascita della seconda figlia sembra abbia già opzionato uno spazio più grande dove andare ad abitare, sempre all’interno di Citylife, uno dei quartieri residenziali più in espansione di Milano, dove Generali Re ha già dato inizio alla costruzione di un nuovo immobile con 108 appartamenti.

Foto via Unsplash/Vitaliy Zamedyanskiy/ 
http://instagram.com/zamedianskyi

Milano

Milano in pole position: prezzi case in aumento, affitti record. Ecco perché la Lombardia non si ferma

Milano in pole position: prezzi case in aumento, affitti record. Ecco perché la Lombardia non si ferma

Nothing’s Gonna Stop Us Now, cantava la band degli Starship. Per Milano si può dire lo stesso. Il mercato immobiliare delle case di lusso sembra non conoscere freni. Neppure lo stop imposto dalla crisi sanitaria nel 2020 ha impedito al settore del real estate nel Nord di espandersi. Lo rivela l’Osservatorio sulle Residenze Esclusive relativo ai dati del secondo semestre dello scorso anno. Lo studio (QUI un nostro approfondimento) dimostra che, nonostante la volatilità, la domanda di immobili esclusivi continua ad essere elevata. La quota di case vendute rispetto a quelle in offerta è ancora in crescita e supera il 24%. La richiesta si affina e diventa piuttosto selettiva in tutte le zone della città meneghina. È, in fondo, il motto di Columbus International: favorire la qualità sulla quantità.

I valori assoluti più in crescita sono quelli delle aree Brera e Magenta. E se sul fronte dei prezzi si registra una leggera diminuzione, secondo il report il lieve ribasso sarebbe dovuto a due fattori in particolare: l’uscita dal mercato dei pezzi migliori e la costante riduzione dei prezzi richiesti per le case invendute.

Dalla sezione NEWSROOM – Leggi anche: 
Lusso e Milano, una storia d’amore. Ecco come cresce la domanda di residenze esclusive

La situazione diventa ancora più interessante quando si tratta di comprare casa in Lombardia o affittarla: nel primo caso i prezzi di vendita degli immobili residenziali sono aumentati del 3,6%, mentre nel secondo si assiste a una flessione dello 0,7%. L’Osservatorio sul primo trimestre del 2021 rivela che alla fine del mese di marzo le cifre richieste per gli affitti, sono appena superiori ai 14 euro al metro quadro, mentre la richiesta media di chi vende casa nella regione è di 2.225 euro al metro quadro.

Milano è di fatto la piazza più cara (e la più redditizia) per comprare casa in Lombardia. Con i 4.782 euro al metro quadro in media richiesti da chi vende casa, la capitale italiana della moda registra un aumento che tocca il 2% sui prezzi delle abitazioni e fa da traino anche per la crescita della provincia.

La primavera milanese all’insegna del design e dell’arredamento con Milano Design City

La primavera milanese all’insegna del design e dell’arredamento con Milano Design City

Immobiliare e design non sono mai andati così d’accordo. Da lunedì 12 aprile è tornato il Fuorisalone, per il secondo anno consecutivo in formato digitale in occasione di Milano Design City, segnando di fatto un nuovo punto a favore per il settore del real estate. L’evento, come si legge dal sito ufficiale, anticipa l’appuntamento in programma dal 4 al 10 settembre, per confermare Milano quale capitale del design internazionale.

Il tema dell’edizione 2021, supportato dai partner Hyundai e Rado, è “Forme dell’Abitare”, un momento di confronto sulle esigenze abitative e sugli spazi domestici, sempre più centrali nelle nostre vite “da remoto”, dall’inizio della pandemia.

Fino al 18 aprile si parlerà anche di ambiente e di trasformazioni urbane in una serie di tavole rotonde e talks per capire quanto il design contemporaneo sia sempre più al servizio dell’immobiliare, dell’ambiente e della salute. Noi siamo già collegati!

Tutti gli appuntamenti QUI

Manifattura Tabacchi

Arte e moda si riprendono Firenze: l’ex Manifattura Tabacchi diventa una Factory

L’ex Manifattura Tabacchi diventa una Factory: Arte e moda si riprendono Firenze

Sincronizzate gli orologi: entro il settembre 2022 sarà realizzata la nuova Factory negli spazi della ex Manifattura Tabacchi di Firenze. Stando a quanto divulgato dall’agenzia Ansa, il cantiere per un nuovo polo creativo è stato presentato in un evento online. Il nuovo sviluppo fa parte di un progetto di riqualificazione da 250 milioni di euro complessivi, da destinare al recupero della storica area industriale composta da 16 edifici per un totale di 110mila mq.

La nuova Factory di Manifattura Tabacchi si compone di sei edifici, prosegue l’Ansa: 7.720 mq di superficie destinata al retail, 1.000 mq di spazi espositivi, 3.440 mq di loft industriali, 1.740 mq di brewery, 6.700 mq di formazione, 11.220 mq di co-working e uffici, 7.240 mq di aree pubbliche.

Foto via ManifatturaTabacchi.com

Investimenti immobiliari a Milano

Lusso e Milano, una storia d’amore. Ecco come cresce la domanda di residenze esclusive

Lusso e Milano, una storia d’amore. Ecco come cresce la domanda di residenze esclusive

Pensavo fosse amore… invece era un calesse. Che cosa ne penserebbe Massimo Troisi del legame che si sta instaurando da qualche anno tra Milano e il mondo delle case di lusso? Forse dovrebbe guardare i dati e aiutarci a capire. Già, perché il mercato immobiliare delle residenze esclusive – ma fa più chic chiamarle case di lusso e noi di Columbus International non ci sottriamo certo alla “sciccheria”… – sembra non conoscere crisi o ostacoli. Nemmeno davanti ad una crisi sanitaria senza precedenti.

I numeri arrivano dall’Osservatorio sulle Residenze Esclusive pubblicato da Tirelli & Partners Società Benefit e relativo ai dati del secondo semestre 2020. Stando al report, nonostante la forte instabilità, la domanda di quel preciso tipo di immobili continua ad essere sostenuta e di tendenza. Dal sito Immobiliare.it apprendiamo che l’indice di assorbimento medio, cioè la quota di case vendute rispetto a quelle in offerta, supera il 24 per cento. Mica male. La richiesta si fa molto selettiva e in tutte le zone della città meneghina a farla da padroni sono gli immobili di qualità, in particolare in zone come Brera e Magenta. Mentre sul fronte dei prezzi si registra una leggera diminuzione.

Infine, il leggero ribasso che notiamo dallo studio dell’Osservatorio fa rima con due componenti: la rapida uscita dal mercato dei pezzi migliori e la riduzione dei prezzi richiesti per le case rimaste invendute.

mercato immobiliare Milano

A Milano prezzi in aumento e boom del mercato delle case, il Covid non arresta il real estate

Il mercato immobiliare Milano prezzi in aumento e boom delle case, il Covid non arresta il real estate

Il mercato immobiliare di Milano ha una vita tutta sua, lo dicono numeri, report e statistiche. E il Covid non ha certo invertito la tendenza, anzi. Per ciò che riguarda il mercato degli investimenti, scrive il Corriere della Sera (L’Economia), il capoluogo lombardo vale da sé quasi la metà di tutto il mercato italiano: in modo particolare, a dare ossigeno al real estate nel Nord sono le operazioni effettuate da soggetti istituzionali come i fondi, dal valore con un minimo di sette fino a un massimo di nove cifre (generalmente i fondi ruotano attorno ad immobili non residenziali). Le variazioni dei prezzi sono di norma migliori rispetto a quelli delle medie nazionali anche per le case: il capoluogo lombardo è l’unica grande città a vantare valori perfettamente in equilibrio e, in alcuni casi, più alti rispetto a quelli registrati nel 2007-2008, l’anno del grande crollo.

L’Ipab – tranquilli, non è una paraloccia, sta per “indice dei prezzi delle abitazioni” – rivela che, nell’anno del Coronavirus, il mercato della casa di Milano ha registrato una performance superiore rispetto a quella del resto dell’Italia: + 7,4%, contro una media nazionale ferma all’1,9%. Ciò nonostante, l’Agenzia delle Entrate ci riporta con i piedi per terra, dando una panoramica sull’andamento delle compravendite a Milano non molto rassicurante; di fatto, le compravendite sono diminuite del 17,5% a fronte del -5,5% registrato in Italia e, nel quarto trimestre 2020, le transazioni in città sono diminuite dell’8,9% (mentre a livello nazionale si registrava un +8,8%).