Il mercato immobiliare degli uffici di New York sfida le aspettative e supera i livelli pre-pandemia (da CoStar News)

Il mercato degli uffici di New York City sta sorprendentemente dimostrando una notevole resilienza, superando il suo valore pre-pandemia nonostante tassi di sfitto record. Questo sviluppo inatteso, rivelato in un recente studio dell’ufficio del New York State Comptroller Thomas DiNapoli, dipinge un quadro complesso del panorama immobiliare commerciale della città.

I Numeri Raccontano una Storia

Il valore totale stimato del mercato degli uffici di New York City è salito a un impressionante 205 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2025, segnando un aumento del 4,4% rispetto ai 196,2 miliardi di dollari registrati nell’anno fiscale 2020. Ancora più sorprendente è l’aumento del 7% del valore imponibile totale, che ha raggiunto quasi 72 miliardi di dollari nello stesso periodo.

Queste cifre, principalmente derivate dai registri del Dipartimento delle Finanze della città, sottolineano il ruolo critico del mercato degli uffici nell’ecosistema economico di New York. Il settore immobiliare commerciale, con gli uffici in prima linea, rappresenta un sostanziale 22% di tutto il valore immobiliare della città nell’anno fiscale 2025.

Un Cambiamento nello Skyline

È interessante notare che questa crescita non proviene dalle tradizionali roccaforti di Midtown Manhattan. Aree come Midtown East, Grand Central e Times Square hanno in realtà visto i loro valori diminuire dall’anno fiscale 2020. Al contrario, l’espansione è guidata da distretti più nuovi e dinamici.

L’Effetto Hudson Yards

A guidare la carica è lo sviluppo di Hudson Yards sul lato ovest di Manhattan. Questo distretto in crescita ha contribuito da solo a un sorprendente aumento di valore di 6 miliardi di dollari, rappresentando circa il 70% della crescita totale. Rahul Jain, vice controllore dello stato di New York, descrive la crescita di Hudson Yards come “enorme”, citando nuovi edifici di sviluppatori come Related Cos., Brookfield e Tishman Speyer come fattori chiave.

“Stiamo assistendo a locazioni in quegli edifici. I locatari che stanno portando sono grandi conglomerati come Pfizer e BlackRock,” ha notato Jain, evidenziando uno spostamento dai tradizionali cluster di uffici a questo nuovo hub di attività commerciale.

Hotspot Emergenti

Oltre a Hudson Yards, altre aree che mostrano una crescita significativa includono:

  1. Union Square: crescita del 19%
  2. SoHo: aumento del 28%
  3. Downtown Brooklyn e Dumbo: crescita di quasi il 20%
  4. Long Island City, Queens: un impressionante aumento del 65%

La Corsa alla Qualità

Lo studio rivela una chiara tendenza verso edifici più nuovi e ricchi di servizi. Gli uffici costruiti dopo il 2010 stanno guidando la crescita del valore di mercato, riflettendo le preferenze dei datori di lavoro per spazi moderni che possono attrarre e trattenere talenti in un mercato del lavoro competitivo.

Sfide in Mezzo alla Crescita

Nonostante le tendenze generalmente positive, il mercato degli uffici di New York non è privo di sfide. Il tasso di sfitto degli uffici a Manhattan ha raggiunto un record del 24% nel secondo trimestre, in aumento rispetto a circa l’11% del quarto trimestre del 2019. Molte aziende continuano a rivalutare le loro esigenze di spazio alla luce degli accordi di lavoro remoto e ibrido.

Guardando al Futuro

Mentre il valore del mercato degli uffici ha superato i livelli pre-pandemia, il tasso di crescita ha rallentato considerevolmente. La crescita media annua del valore pre-pandemia del 6-7% è rallentata a meno dell’1,5% annuo dall’inizio del COVID-19.

Il mercato degli uffici di New York City sta dimostrando una notevole adattabilità e resilienza di fronte a sfide senza precedenti. Mentre i distretti commerciali tradizionali potrebbero affrontare una strada più lunga per la ripresa, le aree emergenti e gli spazi di alta qualità stanno guidando la crescita e rimodellando il paesaggio commerciale della città. Mentre il mercato continua a evolversi, investitori e imprese dovranno rimanere sintonizzati su queste dinamiche in cambiamento per capitalizzare le opportunità che presentano.

Mercato immobiliare New York

Uniqlo si riappropria del suo flagship di Fifth Avenue a New York. Tutte le ultime notizie da Manhattan (CoStar News)

Il gigante dell’abbigliamento giapponese Uniqlo sta rafforzando la sua presenza a New York City e annuncia un accordo per acquisire la proprietà del suo flagship store di Fifth Avenue. La mossa sottolinea una tendenza più ampia tra i principali marchi retail che cercano di controllare il proprio patrimonio immobiliare nel distretto dello shopping più prestigioso del mondo.

Uniqlo sta eseguendo, infatti, una transazione in due parti per acquisire la proprietà dell’immobile. In primo luogo, l’azienda sta acquistando la quota detenuta da una joint venture retail tra Vornado Realty Trust e un partner non specificato. Vornado, che possiede il 52% della joint venture, incasserà 340 milioni di dollari dalla vendita della sua quota.

Uniqlo acquisterà il resto della proprietà da Brookfield Properties, che possiede il più ampio edificio di uffici a 39 piani al 660 di Fifth Avenue che ospita il negozio Uniqlo. I termini dell’accordo con Brookfield non sono stati resi noti.

Le transazioni, previste per chiudersi entro il primo trimestre del 2025, sottolineano la fiducia di Uniqlo nelle prospettive a lungo termine del suo flagship di New York. Il negozio di 90.732 metri quadrati, situato tra la 52esima e la 53esima strada, è stato un elemento cruciale per l’espansione del marchio negli Stati Uniti sin dalla sua apertura nel 2011.

La mossa di Uniqlo segue una serie di importanti operazioni immobiliari retail su Fifth Avenue. Anche i colossi del lusso Prada e Kering hanno recentemente acquistato proprietà lungo l’iconico corridoio dello shopping, cercando un maggiore controllo sulle esperienze dei loro flagship store.

Per Vornado, la vendita consente al real estate investment trust di ripagare 390 milioni di dollari di equity preferenziale sulla proprietà di 666 Fifth Avenue. Il REIT manterrà la proprietà di diversi altri asset retail lungo Fifth Avenue attraverso la sua joint venture.

Le transazioni arrivano mentre il mercato retail di New York mostra segni di ripresa post-pandemia, sostenuto dalla rinascita del turismo e dall’occupazione degli uffici. Vornado ha riferito un aumento del tasso di occupazione retail a New York al 77% nel secondo trimestre, rispetto al 75% dell’anno precedente.

La mossa strategica di Uniqlo sul fronte immobiliare sottolinea la fiducia a lungo termine dell’azienda nella Grande Mela. Diventando proprietaria esclusiva del suo iconico negozio di Fifth Avenue, la società si posiziona per una crescita continua nella destinazione di shopping più prestigiosa al mondo.

Fonte: CoStarNews
Una foto di Uniqlo potete trovarla su Unsplash | Howen

La rinascita del retail a Manhattan. I negozi prosperano nonostante le sfide economiche (fonte ufficiale: REBNY)

Secondo un recente rapporto del Real Estate Board of New York (REBNY), il settore retail di Manhattan sta vivendo una robusta ripresa, dimostrando una notevole resilienza. La prima metà del 2024 ha visto un’impennata nell’attività dei negozi, in particolare nel mercato di piccole e medie dimensioni, con l’industria alimentare e delle bevande in prima linea.

Questa rinascita giunge come una notizia benvenuta per una città ancora alle prese con le conseguenze della pandemia. Nonostante gli affitti rimangano del 20-30% inferiori ai livelli pre-COVID, la domanda di spazi commerciali resta forte, trainata da una potente combinazione di turismo in ripresa e graduale ritorno dei lavoratori in ufficio.

Keith DeCoster, direttore dei dati di mercato e delle politiche del REBNY, osserva: “Il turismo in crescita ha rivitalizzato il retail di Manhattan nel 2022 e 2023”. Questa tendenza non mostra segni di rallentamento, con New York City che consolida la sua posizione come destinazione principale per il turismo sportivo, rafforzata da eventi come la Coppa del Mondo di Cricket 2024.

Il panorama retail si sta evolvendo, con aziende astute che si adattano alle nuove realtà di mercato. Mentre le location di pregio a SoHo e Madison Avenue diventano scarse, i rivenditori esplorano opportunità in corridoi meno tradizionali. Il Penn District e l’Avenue of the Americas beneficiano dell’aumento dell’attività degli uffici, mentre i quartieri residenziali come l’Upper East e West Side vedono un afflusso di attività diverse, dai negozi di abbigliamento ai comedy club.

Tuttavia, la ripresa non è uniforme in tutto il borgo. Times Square, un tempo cuore pulsante dell’economia turistica di New York, continua a faticare. DeCoster avverte: “Il turismo e il ritorno in ufficio rimangono al di sotto dei picchi pre-Covid, e i quartieri in ritardo e le sacche di spazi vuoti sottolineano la realtà che le imprese retail affrontano ancora ostacoli significativi”.

La città non resta inerte di fronte a queste sfide. Iniziative come il piano City of Yes: Economic Opportunity mirano a semplificare le norme urbanistiche e le ordinanze, potenzialmente accelerando l’occupazione dei negozi vuoti e rivitalizzando il paesaggio urbano.

Mentre il settore retail di Manhattan naviga in questo complesso panorama, una cosa è chiara: la leggendaria resilienza e adattabilità del borgo sono ancora una volta in piena mostra. Con continua innovazione e supporto, i negozi di New York sono pronti a scrivere il prossimo capitolo nella duratura storia retail della città.

L’impero immobiliare da 250 milioni di dollari di Tom Ford. Da Magnate della Moda a Tycoon Immobiliare

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il designer di moda diventato magnate immobiliare Tom Ford ha silenziosamente accumulato un portafoglio immobiliare del valore di oltre 250 milioni di dollari. In seguito alla vendita del suo marchio di moda omonimo a Estée Lauder per 2,8 miliardi di dollari all’inizio del 2023, Ford si è lanciato in una serie di acquisti immobiliari, aggiungendo almeno tre case trofeo alla sua già impressionante collezione.

“Ford presiede un impero immobiliare che include case a New York, Los Angeles, Palm Beach, Florida e negli Hamptons,” riporta il Wall Street Journal. La pubblicazione rivela anche che Ford ha recentemente acquisito una villa ad Aspen, Colorado, per 42,25 milioni di dollari in un affare precedentemente non divulgato.

La predilezione del designer per proprietà architettonicamente significative è evidente nel suo portafoglio. Il Wall Street Journal nota che Ford ha “comprato e venduto numerose case architettonicamente significative, tra cui proprietà a Londra e Parigi, un ranch progettato da Tadao Ando vicino a Santa Fe, New Mexico, e una casa mid-century a Los Angeles progettata da Richard Neutra.”

L’acume immobiliare di Ford può essere attribuito al suo background. Come riporta il Wall Street Journal, “Cresciuto a Santa Fe, i suoi genitori erano entrambi agenti immobiliari e in seguito ha studiato architettura d’interni alla Parsons School of Design di New York.”

Howard Morrel di Christie’s International Real Estate, che ha venduto a Ford l’iconica casa di Halston a Manhattan, descrive il portafoglio del designer come “sottile e sofisticato”, mescolando case storiche con proprietà architettoniche più moderne. “Non è ostentato, ma è ad alto impatto drammatico,” ha detto Morrel al Wall Street Journal.

Dalla moda alla regia cinematografica e ora all’immobiliare, Tom Ford continua a dimostrare il suo occhio acuto per lo stile e il valore in molteplici settori. Mentre il suo impero immobiliare cresce, è chiaro che l’acume imprenditoriale di Ford si estende ben oltre la passerella.

Foto via Instagram

CityLife Milano: ridefinire la vita urbana nel cuore della capitale della moda Italiana (Neighborhood Spotlight)

Nella frenetica metropoli di Milano, uno sviluppo urbano rivoluzionario sta ridisegnando lo skyline della città e ridefinendo il concetto di vita moderna. CityLife Milano, un progetto ambizioso che si estende su un’impressionante area di 366.000 metri quadrati, sta stabilendo nuovi standard nella pianificazione urbana e nell’innovazione architettonica.

Il Futuro dello Sviluppo Urbano

Nel suo nucleo, CityLife Milano rappresenta una visione audace per il futuro degli spazi urbani. Questo sviluppo meticolosamente pianificato fonde armoniosamente settori pubblici e privati, creando un ecosistema equilibrato che soddisfa le esigenze sia dei residenti che delle imprese. L’approccio innovativo del progetto sfida le norme tradizionali della pianificazione urbana, offrendo uno sguardo sul futuro dell’abitare in città.

Uno Skyline Trasformato

I gioielli della corona dello sviluppo sono tre imponenti strutture commerciali che dominano lo skyline di Milano. Questi prodigi architettonici servono a più che semplici spazi per uffici; sono il cuore pulsante di CityLife, attorno al quale ruota l’intero progetto. I loro design accattivanti non solo simboleggiano la modernità, ma fungono anche da faro per le ambizioni economiche di Milano.

Ridefinire l’Abitare Residenziale

Circondando questi giganti commerciali ci sono gruppi di edifici residenziali che ridefiniscono il concetto di abitare di lusso. Queste abitazioni non sono mere aggiunte, ma componenti integrali della visione di CityLife. Ogni complesso residenziale è una testimonianza del design contemporaneo, offrendo ai residenti un’esperienza abitativa unica che si integra perfettamente con gli spazi commerciali e pubblici dello sviluppo.

Spazi Verdi: I Polmoni di CityLife

In una rinfrescante deviazione dagli sviluppi urbani tipici, CityLife Milano pone una significativa enfasi sugli spazi verdi pubblici. Queste aree non sono solo aggiunte estetiche, ma sono cruciali per l’approccio olistico del progetto alla vita urbana. Parchi lussureggianti e giardini accuratamente paesaggistici fungono da ritiri comuni, offrendo ai residenti e ai visitatori una fuga tanto necessaria dalla vita cittadina.

Le Implicazioni Economiche

CityLife Milano è più di una semplice impresa architettonica; è un investimento strategico nel futuro di Milano. Il progetto è destinato ad attrarre imprese internazionali, rafforzando lo status economico già formidabile della città. Inoltre, è probabile che inneschi un boom immobiliare nelle aree circostanti, potenzialmente ridisegnando il mercato immobiliare di Milano.

Un Modello per le Città Future

Con la continua crescita delle popolazioni urbane a livello globale, sviluppi come CityLife Milano offrono preziose intuizioni sulla pianificazione urbana sostenibile. Il suo approccio integrato nel combinare spazi commerciali, residenziali e pubblici potrebbe servire da modello per futuri sviluppi urbani in tutto il mondo.

Il Bilancio Finale

CityLife Milano rappresenta un passo audace nel futuro dello sviluppo urbano. Reinventando la relazione tra spazi commerciali, aree residenziali e domini pubblici, stabilisce un nuovo standard per la pianificazione urbana. Mentre il progetto continua a evolversi, cementerà indubbiamente la posizione di Milano come leader nel design urbano innovativo e nella vita sostenibile.

Per investitori e urbanisti, CityLife Milano è un progetto da osservare attentamente. Potrebbe ben essere il precursore di una nuova era nello sviluppo urbano, una che privilegia esperienze di vita olistica rispetto alla mera funzionalità. Mentre le città di tutto il mondo affrontano le sfide dell’urbanizzazione, CityLife Milano si erge come un esempio brillante di ciò che è possibile quando la visione incontra l’esecuzione nel regno della pianificazione urbana.

Foto via City-Life

La proprietà di Manhattan di Ivana Trump: un’eredità dorata che affronta la realtà del mercato (New York Post)

Nel mondo degli immobili di lusso di New York, poche proprietà catturano l’immaginazione quanto la residenza sulla East 64th Street della defunta Ivana Trump. Due anni dopo la scomparsa dell’imprenditrice e socialite ceco-americana, la sua opulenta dimora di Manhattan rimane sul mercato, ora con un prezzo significativamente ridotto.

Secondo i recenti dati di StreetEasy, il prezzo richiesto per l’ex casa di Trump è stato ridotto a 19,5 milioni di dollari—un considerevole calo di 7 milioni rispetto alla quotazione iniziale di 26,5 milioni di dollari nel novembre 2022. Questo ultimo adeguamento segue una precedente riduzione a 22,5 milioni di dollari l’anno scorso, segnalando un panorama immobiliare di lusso in evoluzione in seguito alle incertezze economiche.

La casa in pietra calcarea di 811 metri quadrati, acquisita da Trump per 2,5 milioni di dollari nel 1992 dopo il suo divorzio ad alto profilo dall’ex presidente Donald Trump, si erge come testimonianza della sua personalità più grande della vita e dell’abbraccio senza scuse del lusso.

Entrare nella residenza di cinque camere da letto e 5,5 bagni è come entrare in una capsula del tempo degli eccessi degli anni ’80, reimmaginata attraverso la lente distintiva di Trump. L’ingresso principale, caratterizzato da un lampadario di cristallo e pannelli dorati su misura, dà il tono al resto della proprietà di 17 stanze.

Forse lo spazio più sorprendente è la biblioteca con stampa leopardata al terzo piano—una stanza che racchiude le audaci scelte estetiche di Trump. Qui, carta da parati e tappezzeria maculata creano uno sfondo drammatico per accenti dorati e ricordi personali, inclusa una fotografia di Trump con sua figlia Ivanka.

La sala da pranzo, descritta dalla stessa Trump come “come avrebbe vissuto Luigi XVI se avesse avuto soldi”, mostra pareti drappeggiare in tessuto dorato e un imponente lampadario. Questo spazio, insieme al resto della casa, ha ospitato numerosi incontri di alto profilo, con ospiti che andavano dalle star di Hollywood alla royalty.

Eric Trump, in una precedente intervista al Wall Street Journal, ha condiviso affettuosi ricordi della vita familiare nella residenza. “Mia madre amava assolutamente quella casa,” ha ricordato, notando che lui e i suoi fratelli hanno trascorso i loro anni formativi tra le sue pareti ornate.

Gli spazi esterni della proprietà offrono un sereno contrasto con gli interni sontuosi. Un giardino esposto a sud e una terrazza collegata alla camera da letto principale forniscono ritiri tranquilli nel cuore dell’Upper East Side di Manhattan.

Mentre il mercato immobiliare continua a evolversi, il futuro di questa proprietà iconica rimane incerto. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che la residenza di Manhattan di Ivana Trump rappresenta più di un semplice listino di lusso—è un capitolo dorato nella storia sociale di New York City, in attesa del suo prossimo custode.

Mentre la proprietà entra nel suo terzo anno sul mercato, gli osservatori del settore saranno ansiosi di vedere se questo ultimo adeguamento di prezzo attirerà finalmente un acquirente disposto ad abbracciare la stravagante visione di Trump della vita a Manhattan.

Fonte: New York Post
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Il mercato immobiliare in Lombardia

Il mercato immobiliare di lusso in Italia: tendenze e prezzi. Milano e Roma in prima linea (analisi di Immobiliare.it)

Il panorama immobiliare di lusso in Italia mostra una concentrazione significativa nelle grandi città, con Milano e Roma in prima linea. Secondo un’analisi recente di Immobiliare.it, queste due metropoli raccolgono oltre un quarto dell’offerta di immobili di pregio del paese.

Milano emerge come leader indiscusso, con circa il 16% dello stock di lusso nazionale, un trend in crescita negli ultimi anni. Roma segue con quasi l’11%, ma mostra segni di contrazione. Firenze, pur essendo terza, rappresenta solo il 3% dell’offerta totale.

A livello regionale, Lombardia e Toscana dominano il mercato, con rispettivamente il 29% e il 22,4% dell’offerta di alta gamma. Il Lazio si posiziona terzo con il 14,8%.

Le località turistiche giocano un ruolo chiave nel segmento di lusso. Como ha visto un aumento dell’offerta, mentre destinazioni come Forte dei Marmi hanno registrato un calo.

In termini di prezzi, Portofino si distingue come il comune più costoso, con una media di 19.074 euro/mq. Seguono Villasimius in Sardegna e Capri. Le mete turistiche generalmente superano i grandi centri urbani per costi al metro quadro.

Tra le regioni, la Valle d’Aosta guida la classifica con prezzi medi di 9.173 euro/mq, seguita da Sardegna e Campania. La Lombardia, nonostante la forte presenza di immobili di lusso, si posiziona solo quinta in termini di prezzi medi.

Questa analisi evidenzia un mercato di lusso dinamico e geograficamente diversificato, con una chiara preferenza per le località costiere e turistiche in termini di valutazioni immobiliari.

Fonte: Monitor Immobiliare

Il miliardario Vladislav Doronin acquista il proprio attico Aman per 135 milioni di dollari (fonte: Wall Street Journal)

Il miliardario di origine russa Vladislav Doronin ha acquistato il gioiello della corona del suo stesso sviluppo immobiliare, l’attico dell’Aman New York, per 135 milioni di dollari. Questa rivelazione arriva cinque anni dopo che Doronin aveva inizialmente affermato che un acquirente asiatico avrebbe acquisito la proprietà per 180 milioni di dollari.

Il lussuoso attico, che occupa i cinque piani superiori dello storico Crown Building, vanta circa 1.229 metri quadrati di spazio interno e ulteriori 414 metri quadrati di aree esterne. Con sette camere da letto, l’unità è stata venduta in condizioni non finite, permettendo la personalizzazione da parte del suo nuovo proprietario.

L’OKO Group di Doronin ha guidato la conversione del Crown Building degli anni ’20, trasformando i suoi piani superiori in 22 unità condominiali esclusive. Il progetto, che ha iniziato le vendite nel 2018 e si è completato nel 2022, ha ora esaurito tutte le unità. Tra le transazioni notevoli, una residenza al 24° piano è stata venduta per 61,58 milioni di dollari a febbraio e un’unità al 20° piano è stata venduta per 75,8 milioni di dollari nel 2022.

A 61 anni, Doronin possiede già un impressionante portafoglio immobiliare, che include case a Miami Beach, Londra, Ibiza e una residenza progettata da Zaha Hadid vicino a Mosca. Nel 2019, aveva espresso interesse nell’acquistare un’unità all’Aman New York, citando il desiderio di avere servizi come un caminetto e una terrazza che mancavano nel suo appartamento nel Time Warner Center.

Sebbene non sia insolito per gli sviluppatori investire nei propri progetti, l’acquisizione di Doronin si distingue per la sua scala e il prezzo. Fonti vicine all’accordo indicano che un precedente accordo con un acquirente asiatico per un’unità completamente arredata è saltato, spiegando la differenza tra la cifra iniziale di 180 milioni di dollari e il prezzo finale di vendita di 135 milioni di dollari per lo spazio grezzo.

Doronin aveva riconosciuto nel 2019 di entrare in un mercato saturo di condomini di ultra-lusso, in particolare lungo la Billionaires’ Row di Manhattan. Tuttavia, è rimasto fiducioso nell’attrattiva unica del progetto, affermando la sua speranza che avrebbe “volato sopra le nuvole” nel competitivo panorama immobiliare di New York.

La mossa audace dello sviluppatore riflette la sua fiducia nel valore del progetto, facendo eco alla sua dichiarazione del 2019: “Se non si rischia, non si beve champagne.”

Al momento, né Doronin né i rappresentanti di Aman hanno risposto alle richieste di commento su questa significativa transazione.

Fonte: WSJ

Foto: Aman New York

Svolta orientale per il lussuoso progetto immobiliare nell’ex ospedale San Gallo di Firenze (da Repubblica di Firenze)

Il panorama immobiliare di Firenze sta per arricchirsi di un nuovo gioiello di lusso, con una svolta imprenditoriale che porta il profumo dell’Oriente nel cuore della città toscana. Come rivelato da un recente articolo di Matteo Lignelli e Ernesto Ferrara su Repubblica Firenze, il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale militare di San Gallo ha visto un significativo cambio di proprietà, con un gruppo di Singapore che ora detiene la maggioranza delle quote.

Il progetto, avviato a marzo scorso e ora entrato nella sua fase cruciale, prevede la creazione di un quartiere extralusso che, secondo le fonti, non avrà “nulla di popolare”. Il complesso ospiterà alberghi di altissima fascia, residenze di pregio e ristoranti esclusivi, trasformando radicalmente l’area dell’ex ospedale militare.

La novità più rilevante riguarda la proprietà e la gestione dell’operazione immobiliare. Il gruppo Gb Invest Holding, guidato dall’imprenditore toscano Stefano Nesti, noto nel settore delle scommesse online e oggi a capo di un impero nel settore alberghiero e della ristorazione, ha ridotto la sua partecipazione al 20% delle quote della San Gallo Development (Dvp), la società che gestisce l’investimento.

Il controllo maggioritario è passato nelle mani di un gruppo di Singapore, la “Liaigre Hospitality Ventures Limited”, che ha aumentato la sua partecipazione dall’iniziale 10% all’attuale 80%. Questo cambio di proprietà segna un’importante svolta nella direzione del progetto, portando una prospettiva internazionale e potenzialmente nuove risorse al tavolo.

L’ingresso massiccio di capitali asiatici in un progetto di tale portata nel centro storico di Firenze solleva interrogativi sulle future dinamiche del mercato immobiliare di lusso nella città. Potrebbe segnalare un crescente interesse degli investitori orientali per il patrimonio immobiliare italiano di pregio, aprendo potenzialmente la strada a ulteriori investimenti nel settore.

Mentre i lavori procedono, resta da vedere come questa nuova gestione influenzerà il progetto finale e quale impatto avrà sul tessuto urbano e sociale di Firenze. Ciò che è certo è che l’ex ospedale San Gallo si appresta a diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama del lusso fiorentino, con un tocco distintamente internazionale.

Broker immobiliari

Secondo Tecnocasa, il mercato immobiliare a Firenze e Milano si adatta alle esigenze dei compratori (fonte: Il Sole 24 Ore)

Il settore immobiliare sta attraversando una fase di transizione che offre nuove opportunità per gli acquirenti. Secondo i recenti dati dell’Agenzia delle Entrate, si sta assistendo a un riequilibrio del mercato che favorisce una maggiore flessibilità nei prezzi. Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, ha evidenziato come la scontistica media applicata sia aumentata all’8,3%, segnalando un periodo di riflessione dopo un’intensa fase di euforia. Questa tendenza rappresenta un’opportunità per i potenziali acquirenti di negoziare condizioni più vantaggiose.

L’analisi delle diverse tipologie immobiliari rivela interessanti dinamiche. Gli immobili usati, con uno sconto medio dell’8,5%, offrono maggiori margini di trattativa, permettendo agli acquirenti di investire in ristrutturazioni personalizzate. Le abitazioni già ristrutturate (7,5% di sconto) e quelle nuove (4,5%) rimangono attraenti per chi cerca soluzioni pronte all’uso. Particolarmente vantaggiose sono le opportunità per gli investitori, con ribassi fino al 12% sugli immobili destinati a questo scopo.

Anche le soluzioni economiche, con uno sconto del 10,2%, diventano più accessibili, ampliando le possibilità per i primi acquirenti o per chi cerca abitazioni a prezzi contenuti. Il mercato sta dimostrando una maggiore sensibilità alle esigenze dei compratori, con sconti più consistenti per le abitazioni ai piani terra (8,5%) e riduzioni più contenute per gli ultimi piani (7,7%), adattandosi così alle diverse preferenze. Sebbene si registri un rallentamento nelle compravendite nel primo trimestre del 2024, questo può essere interpretato come un segnale di un mercato che si sta stabilizzando, offrendo agli acquirenti più tempo per valutare le opportunità e negoziare condizioni favorevoli.

In conclusione, il settore immobiliare sta evolvendo verso un equilibrio più sostenibile, dove la flessibilità dei prezzi e la varietà dell’offerta creano un ambiente favorevole per chi desidera investire nel mattone, sia per uso personale che per investimento.

Fonte: Il Sole 24 Ore