La Florida è il posto in cui tutti ora vogliono abitare. Vi spieghiamo le ragioni del boom

La Florida è il posto in cui tutti ora vogliono abitare. Vi spieghiamo le ragioni del boom

Dopo anni di consulenza a clienti provenienti da tutto il mondo, il team di Columbus International ha visto crescere rapidamente la tendenza a trasferirsi in Florida, in particolare nell’ultimo anno. Partiamo dagli Stati Uniti: i newyorkesi hanno gradualmente aggiunto al loro portfolio immobiliare proprietà di diverso tipo in Florida – dai monolocali ad appartamenti con due camere da letto, da abitazioni per famiglie ad attici nelle nuove costruzioni sulla spiaggia – sfruttando alleanze strategiche all’interno del mercato e tentando di soddisfare al meglio le loro esigenze.

Il sud della Florida è sempre stato un interessante mercato di seconda o terza casa per chi vive nel nord-est. L’esodo di massa ha cambiato tutto ed è stato piuttosto massiccio durante la pandemia. Con il lancio del vaccino, molti acquirenti hanno riacquistato fiducia nel mercato e stanno ancora trattando il sud della Florida come una seconda destinazione di casa. Ma secondo i nostri dati, la seconda più grande contingenza di acquirenti nel mercato della Florida meridionale raccoglie quelli che hanno beneficiato del fatto che le loro aziende sono rimaste in un “cloud”, virtuali, o si sono adattate a strutture di lavoro flessibili a lungo termine, ovvero giovani professionisti di New York. Questi acquirenti hanno trovato il mercato di Miami una base molto più attraente per i propri vantaggi.

E per chi arriva dall’Europa, Miami ha molti quartieri distinti e affascinanti, impostati per stili di vita e personalità differenti. Questo è un altro fattore che ha determinato il boom di Miami: i vari quartieri si rivolgono a un ampio bacino di acquirenti. Brickell, ad esempio, è l’area con i più alti edifici residenziali, uffici, ristoranti e locali notturni. Dato l’assetto generale del quartiere, è diventato il punto di riferimento per chi cerca un pied-à-terre.

mercato immobiliare Milano

A Milano prezzi in aumento e boom del mercato delle case, il Covid non arresta il real estate

Il mercato immobiliare Milano prezzi in aumento e boom delle case, il Covid non arresta il real estate

Il mercato immobiliare di Milano ha una vita tutta sua, lo dicono numeri, report e statistiche. E il Covid non ha certo invertito la tendenza, anzi. Per ciò che riguarda il mercato degli investimenti, scrive il Corriere della Sera (L’Economia), il capoluogo lombardo vale da sé quasi la metà di tutto il mercato italiano: in modo particolare, a dare ossigeno al real estate nel Nord sono le operazioni effettuate da soggetti istituzionali come i fondi, dal valore con un minimo di sette fino a un massimo di nove cifre (generalmente i fondi ruotano attorno ad immobili non residenziali). Le variazioni dei prezzi sono di norma migliori rispetto a quelli delle medie nazionali anche per le case: il capoluogo lombardo è l’unica grande città a vantare valori perfettamente in equilibrio e, in alcuni casi, più alti rispetto a quelli registrati nel 2007-2008, l’anno del grande crollo.

L’Ipab – tranquilli, non è una paraloccia, sta per “indice dei prezzi delle abitazioni” – rivela che, nell’anno del Coronavirus, il mercato della casa di Milano ha registrato una performance superiore rispetto a quella del resto dell’Italia: + 7,4%, contro una media nazionale ferma all’1,9%. Ciò nonostante, l’Agenzia delle Entrate ci riporta con i piedi per terra, dando una panoramica sull’andamento delle compravendite a Milano non molto rassicurante; di fatto, le compravendite sono diminuite del 17,5% a fronte del -5,5% registrato in Italia e, nel quarto trimestre 2020, le transazioni in città sono diminuite dell’8,9% (mentre a livello nazionale si registrava un +8,8%).