Vigneti e Paesaggi d’Eccellenza: Il Nuovo Motore del Mercato Immobiliare Italiano (Il Sole 24 Ore)

Vigneti e Paesaggi d’Eccellenza: Il Nuovo Motore del Mercato Immobiliare Italiano (Il Sole 24 Ore)

La Toscana Guida la Crescita

La Toscana si conferma protagonista assoluta di un fenomeno che sta ridefinendo il mercato immobiliare italiano: la valorizzazione delle zone vinicole di qualità. Con incrementi dei prezzi immobiliari fino al +162%, la regione rappresenta un modello perfetto di come l’eccellenza enologica e la bellezza paesaggistica possano trasformare un territorio.
Dal Chianti storico, meta di turismo enologico da oltre un secolo, alla Maremma emergente, passando per il prestigioso Brunello di Montalcino e il ricercatissimo Bolgheri, la Toscana offre un ventaglio di denominazioni che attraggono investitori internazionali e amanti del bel vivere. I vigneti di Brunello di Montalcino e Bolgheri raggiungono valori fino a un milione di euro per ettaro, testimoniando la solidità di questo mercato.
La qualità della vita toscana si intreccia perfettamente con quella del vino: borghi medievali restaurati, paesaggi tutelati, infrastrutture moderne e un patrimonio culturale senza eguali. Questo connubio attrae non solo turisti, ma anche chi cerca una residenza primaria o secondaria immersa nella bellezza e nell’autenticità.

Un Fenomeno Nazionale in Espansione

Negli ultimi dieci anni, scrive Il Sole 24 Ore, i prezzi e le compravendite immobiliari nelle località di produzione vinicola d’eccellenza sono cresciuti in media dell’82,4%, superando significativamente la media nazionale. “Le nostre rilevazioni dimostrano che qualità del vino e qualità della vita stanno creando una nuova nicchia di mercato destinata a durare”, sottolinea Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
Il fenomeno interessa principalmente Piemonte, Toscana e Veneto, ma si estende anche a Sardegna e Sicilia. La Sardegna registra incrementi fino al +200%, mentre il Piemonte raggiunge il +142%. Secondo Alberto Vigada, Consumer Goods & Retail Leader di PwC Strategy & Italia, “gli investitori puntano su denominazioni prestigiose e limitate per speculazioni a lungo termine, nonostante il calo globale del consumo di vino”.

Le Zone di Maggiore Crescita

I dati Crea evidenziano le aree con performance eccezionali:

  • Chambave (Valle d’Aosta): +13%, fino a 170.000 €/ettaro
  • Etna DOC e Rosso di Montalcino: circa 200.000 €/ettaro
  • Brunello di Montalcino e Bolgheri: fino a 1 milione €/ettaro
  • Barolo, con la prestigiosa zona Cannubi: fino a 4 milioni €/ettaro

Il turismo enologico in forte sviluppo genera flussi significativi verso le cantine più rinomate, aiutando il marketing territoriale e valorizzando borghi intatti con un patrimonio immobiliare ben servito dalle infrastrutture.

L’Importanza del Paesaggio e della Sostenibilità

La bellezza paesaggistica e la biodiversità sono fattori sempre più determinanti nella valutazione dei terreni. Le pratiche sostenibili, incluse quelle biologiche e biodinamiche, aggiungono valore significativo. L’attrattività turistica è cresciuta ulteriormente da quando i paesaggi viticoli delle Langhe, Roero e Monferrato, e le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono diventati siti UNESCO.

Arte e Vino: Il Progetto Metodo Contemporaneo

Sostenibilità, paesaggio e arte si fondono in Metodo Contemporaneo, primo osservatorio scientifico dell’Università di Verona che mappa 60 realtà italiane che investono nella relazione tra arte, paesaggio vitivinicolo e comunità, attraverso collezioni permanenti, residenze d’artista e installazioni site-specific.
Tra gli esempi eccellenti, La Raia a Novi Ligure lavora da oltre 20 anni al connubio tra viticoltura e biodiversità. “Abbiamo stretto un patto con questo territorio del Gavi: restituirlo alle prossime generazioni più fertile e con maggiore biodiversità”, spiega Piero Rossi Cairo. Nel 2013, la Fondazione La Raia ha coinvolto artisti, filosofi e architetti per valorizzare il territorio.

La Storia della Famiglia Ceretto nelle Langhe

Nelle terre del Barolo, la famiglia Ceretto rappresenta un esempio di eccellenza e continuità. Fondata nel 1937 da Riccardo Ceretto e sviluppata dai figli Bruno e Marcello, l’azienda si estende oggi su 180 ettari con boschi e noccioleti annessi.
“Da 30 anni ristrutturiamo cascine e casali sui nostri terreni per i nostri collaboratori, oltre 40 abitazioni”, racconta Roberta Ceretto, presidente della società. “Un ettaro di Barolo nei terreni migliori costa ormai quasi quattro milioni di euro, e non si trovano terreni in vendita. Barolo è una zona molto piccola, circa 2.000 ettari totali”.
La famiglia ha aperto nuove frontiere nell’Alta Langa con la cantina Monsignore a Vicoforte, a 600 metri di altitudine. Il legame con il territorio passa anche attraverso il ristorante tre stelle Michelin Piazza Duomo, dove lo chef Enrico Crippa celebra il territorio con ingredienti dall’orto di tre ettari della Tenuta Monsordo Bernardina, e attraverso progetti artistici come la Cappella colorata di Sol LeWitt e David Tremlett.

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Fonte: Il Sole 24 Ore