Comprare casa in Toscana

Columbus International, real estate boutique con sede a New York, Miami, Milano e Firenze, rappresenta il ponte ideale tra investitori stranieri e il prestigioso mercato immobiliare toscano.

Le seguenti statistiche riguardano esclusivamente Columbus International: tra il 5 aprile e il 4 maggio 2025, 7.000 potenziali acquirenti da New York hanno contattato l’agenzia per proprietà toscane, tra cui spiccano la prestigiosa Villa Covoni e una casa storica a Settignano.

Nel panorama dell’immobiliare di lusso globale, la Toscana emerge come una destinazione impareggiabile, rappresentando il 20% delle ricerche internazionali secondo LuxuryEstate.com. Questa leadership non è meramente statistica: è il riflesso di un territorio che continua a sedurre gli investitori con un mix unico di storia, cultura e bellezza naturale.

La supremazia toscana non è casuale. “La Toscana rappresenta l’essenza dell’eccellenza italiana,” spiega Paolo Giabardo, CEO di LuxuryEstate.com. “Firenze offre un patrimonio culturale inestimabile, mentre la Versilia combina eleganza costiera e paesaggi mozzafiato, creando un investimento che trascende il valore monetario.”

Dietro alla Toscana, Lombardia e Lazio occupano rispettivamente il 17% e l’11,5% delle preferenze internazionali. Milano e Roma, i motori economici di queste regioni, attraggono investitori che considerano l’immobiliare di lusso non solo una residenza, ma un asset strategico. La Sardegna, con l’8,5%, completa il quartetto delle destinazioni più ambite, mentre Liguria e Sicilia mantengono un forte appeal per gli acquirenti di seconde case (7,1% e 6,5%).

La geografia degli investitori rivela pattern interessanti. La Germania domina il mercato in otto delle dieci regioni principali, raggiungendo picchi notevoli in Trentino-Alto Adige (oltre 50%) e mantenendo una presenza significativa in Toscana (23%). La Francia assume invece un ruolo preminente solo in Lazio e Piemonte (14% ciascuno), mentre la Polonia emerge come terzo player nelle ricerche per Sardegna e Sicilia.

Analizzando le tre metropoli italiane, emergono dinamiche uniche: a Firenze, la Germania domina con il 24,4%, quasi raddoppiando la Francia (12,4%). A Roma e Milano, invece, l’interesse franco-tedesco è più equilibrato, con leggeri margini per la Francia (14,7% vs 14,2% a Roma, 11,2% vs 10,2% a Milano).

Questi dati confermano una verità immutabile: la Toscana non è semplicemente una destinazione immobiliare, ma un’investment sanctuary dove storia e modernità convergono in un’alchimia irresistibile per gli investitori più sofisticati del mondo.

Fonte: Forbes

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