Tour dei più bei vigneti della Toscana. Sorpresa: hanno tutti radici nel mondo della moda

Tour dei più bei vigneti della Toscana. Sorpresa: hanno tutti radici nel mondo della moda

Chi meglio di noi della Columbus International conosce vino e real estate come le proprie tasche? Il vino è prodotto in quasi ogni angolo d’Italia, ma la Toscana, uno dei nostri mercati immobiliari fiori all’occhiello nel mondo, è un caso speciale e di pregio. Lo testimonia un lungo articolo del New York Post, secondo cui il vino, sebbene determini solo il 5 per cento del volume del paese, rappresenta il 10 per cento del valore del settore. I vigneti sono specializzati in produzione di rossi di prima qualità pronti per la cantina. Non c’è da meravigliarsi che il fash-pack li ami così tanto.

Il dio regnante del Geek-chic, Alessandro Michele, è nato a Roma, ma come capo di Gucci con sede a Firenze, ha abbracciato con gusto la sua casa adottiva toscana. Michele ha iniziato con alcuni locali selezionati in tutto il mondo come Gucci Places, tappe imperdibili che catturano l’atmosfera distintiva del suo marchio.

Il Gucci Place più vicino al quartier generale è il vigneto di produzione del Chianti, Castello Sonnino, a circa 20 chilometri a sud di Firenze. Più di un quarto della tenuta della famiglia de Renzis Sonnino è coltivato a vigneto, per lo più uve chiantigiane tradizionali come Sangiovese e Canaiolo; il meglio dei primi è riservato al Cantinino, una gemma della produzione di famiglia. Ci sono stanze disponibili se optaste per bere un po’ più a fondo nelle cantine della famiglia invece di tornare a Firenze alla fine della giornata.

Non è l’unico vigneto alla moda della zona. Diciassette anni fa, Giovanni Bulgari acquistò una tenuta di 50 acri nel sud della Toscana vicino a Siena, chiamata Podernuovo. Nel 2009 sono arrivate le prime annate approvate da Bulgari del vigneto e, non molto tempo dopo, la famiglia ha venduto la sua quota di controllo della loro omonima azienda alla compagnia di lusso LVMH. Ora si concentrano sulla vinificazione. Intelligentemente, i Bulgari hanno ingaggiato Riccardo Cotarella, un enologo soprannominato “Il Mago” per supervisionare la produzione qui. L’elegante azienda vinicola in cemento, progettata da Alvisi Kirimoto, con sede a Venezia, si basa in parte sull’energia geotermica come fonte di energia, cenno alla reputazione della regione per le sorgenti termali.

Nel frattempo, due rami della famiglia Ferragamo con sede a Firenze possiedono vigneti separati nella regione. Il Borro, una tenuta di 2.700 acri che un tempo era di proprietà dei Medici, è ora un hotel, un centro equestre e un centro vinicolo, dopo che Ferruccio Ferragamo lo acquistò nel 1993.

Qui, il pezzo forte non è un Chianti – questa è la valle del Valdarno tra Firenze e Arezzo, dopotutto – ma bottiglie di Alessandro Dal Borro, una bellezza tutta Syrah che costa circa 350 dollari negli Stati Uniti e prende il nome da uno degli storici buongustai italiani. Il fratello di Ferruccio, Massimo, non doveva essere superato da quegli sforzi: dieci anni dopo, acquistò un appezzamento di terreno ancora più grande, i 4.300 acri di Castiglion del Bosco. Potete venire qui per assaggiare uno dei suoi tre superbi Brunello, imparare a cucinare nella sua scuola in loco o giocare una partita a golf nel campo da campionato progettato da Tom Weiskopf.

Infine, gli interessi della famiglia Antinori risiedono interamente nella produzione di vino: sono stati i principali produttori qui dal 14mo secolo e hanno svolto un ruolo fondamentale nell’emergere dei vini Super Tuscan vicini alla costa negli anni Settanta, principalmente attraverso il loro vino più noto, Tignanello, una miscela robusta di Sangiovese. Ma la famiglia  ha anche profondi legami con il mondo della moda e della gioielleria: la linea Alta Gioielleria di Dolce & Gabbana è stata presentata l’anno scorso nella sua azienda vinicola del Chianti classico in un esclusivo evento privato. I gioielli non erano solo esposti in vetrine, ma su spaventapasseri progettati su misura e tempestati di diamanti e seminascosti tra le viti.

Firenze è tra le prime location a spiccare per capacità di attrarre investimenti

Firenze è tra le prime location a spiccare per capacità di attrarre investimenti

Che risultati! Il mercato immobiliare in Italia sta avendo un momento d’oro, con più di 700mila compravendite previste per fine anno e il sorpasso dei livelli pre-Covid che riporta alle cifre del 2007. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare, che fa luce sulle ragioni del traino legate alle “sostituzioni immobiliari” (chi compra una prima casa più grande), mentre il fattore “investimento” si ferma al 10 per cento a causa di diffidenza socio-economiche.

In testa, le zone periferiche rispetto ai capoluoghi, per costi più contenuti e maggior dotazione infrastrutturale. Ma, come riportano Toscana 24Firenze Today, l’andamento del mercato non è omogeneo né per dinamica di crescita né nei prezzi. Tra le grandi città, Firenze registra una crescita meno vigorosa nel secondo semestre 2021 che “la differenzia dalla performance media dei maggiori mercati italiani, contrassegnata dal recupero delle posizioni perse a seguito degli effetti della pandemia”.

Inoltre, la variazione dei prezzi a Firenze “si attesta in media al -0,2 per cento su base semestrale con picchi positivi +2,3 per cento nelle zone di pregio”. Il mercato abitativo di Firenze è l’unico, insieme a Torino e tra i grandi mercati, a far registrare una variazione negativa dei prezzi medi di acquisto delle abitazioni nel secondo semestre del 2021, dopo una prima parte dell’anno caratterizzata dall’aumento.

AAA Cercasi americani. In Toscana aumentano le presenze turistiche ma non dobbiamo illuderci troppo

AAA Cercasi americani. In Toscana aumentano le presenze turistiche ma non dobbiamo illuderci troppo

In Toscana aumenta il turismo. Lo riporta l’Irpet – Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana – nel documento dedicato all’andamento turistico 2021, che disegna un settore ancora in difficoltà, nonostante il trend positivo registrato durante la scorsa estate. Il report, ripreso dal Sole 24 Ore,  lancia anche un avvertimento: se a breve non rientreranno gli americani in Toscana, il recupero resterà una mera illusione.

Le spiagge gremite di persone l’estate scorsa, dalla Versilia alla Maremma, dall’Elba all’Argentario, sono certamente un segnale di rinascita ma l’ombra del Covid nella regione più amata dai turisti extraeuropei non è ancora arretrata. Il rimbalzo del turismo toscano nel 2021, soprattutto tra maggio e agosto, porta una nota di ottimismo al nostro paese ma i cali di presenze registrati nel 2020 (persi oltre 22 milioni di pernottamenti) restano difficili da sanare.

Dal report, si legge, che nei primi otto mesi dell’anno le presenze turistiche in Toscana sono aumentate del 24,8 per cento sullo stesso periodo del 2020. Ma “rispetto al periodo prepandemia, cioè confrontandoci con il 2019 – scrive l’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana – si resta comunque sotto del 44 per cento se consideriamo i primi otto mesi del 2021, e del 32 per cento se si considerano i mesi da maggio ad agosto”. I pernottamenti mancanti sono in gran parte quelli dei visitatori extraeuropei (i cosiddetti big spenders), in primis americani e orientali.

Le città d’arte toscane sembrano le più colpite dalla crisi turistica, anche se, a partire dalla domanda immobiliare in crescita riscontrata dai nostri broker, Firenze, Pisa, Lucca, Siena e Arezzo sono sulla strada del recupero. La vera scommessa ora resta lo scenario delle località balneari, prese d’assalto in estate dai turisti italiani e europei.

Secondo l’Irpet, “non sarà una prova di velocità sui 100 metri piani, ma piuttosto una maratona”. Noi di Columbus International rispondiamo proponendo il progetto “Residenze Isole di Toscana” a Marina di Scarlino. Perché crediamo che mare e Toscana siano l’elisir mancante per una completa ripresa economica e turistica.

Donatello, il Rinascimento. A Firenze arriva una mostra senza tempo tra arte e storia

Donatello, il Rinascimento. A Firenze arriva una mostra senza tempo tra arte e storia

Dal 19 marzo 2022 Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello presentano Donatello, il Rinascimento, una mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo.

A cura di Francesco Caglioti e concepita come un’unica mostra su due sedi, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, il progetto nasce come una celebrazione di Donatello in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze e di tutto il territorio italiano oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali, mirando ad allargare la riflessione su questo maestro nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo donatelliano.

Foto-copertina: Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi), 1420-1425 circa, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst. Photo Antje Voigt

Foto e Comunicato stampa ufficiale

A Magazzino Italian Art, Cristian Chironi: New York Drive (tra Sardegna e Toscana)

A Magazzino Italian Art, Cristian Chironi: New York Drive (tra Sardegna e Toscana)

Nell’ambito della sua missione di promuovere l’arte contemporanea italiana, Magazzino Italian Art presenta una serie di performance dell’artista Cristian Chironi che si svolgeranno in varie località di New York dal 12 al 17 ottobre 2021.

New York Drive di Cristian Chironi è una serie di spettacoli che hanno origine e sono stati ispirati dall’artista sardo Costantino Nivola, con il quale Chironi condivide il luogo di nascita (la città di Orani in Sardegna, Italia). Il programma è stato quindi organizzato in concomitanza con l’attuale exhibit in mostra al museo, Nivola: Sandscapes, che esplora il corpo unico di opere sandcast di Nivola dai primi anni ’50 agli anni ’70.

Per il contributo di Richard Tayar su Magazzino, potete leggere Il Sole 24 Ore a questo link.

New York Drive invita il pubblico a salire a bordo della colorata Fiat 127 di Chironi, un veicolo strettamente legato alla storia della vita di Nivola. Nei primi anni ’80, vicino alla fine della vita dell’artista, Nivola si ammalò. Viveva a Springs, New York – dove lui e sua moglie, Ruth Guggenheim, si erano trasferiti insieme nel 1948 – e iniziò a preoccuparsi che le cose che aveva lasciato nella sua casa in Toscana non sarebbero mai tornate al suo luogo di nascita. Nivola decise così di chiedere aiuto a suo nipote Daniele. È proprio lui a consigliare all’artista di portare con sé il più possibile, inclusa la Fiat 127 di Nivola, la stessa marca e modello dell’auto che Chironi utilizza per le esibizioni di New York Drive. Daniele ha fatto del suo meglio per riempire l’auto il più possibile – Nivola aveva lasciato le sue sculture e dipinti, nonché opere di artisti come Maria Lai, Giovanni Pintori e Salvatore Fancello. La New York Drive di Chironi rende omaggio a questo importante viaggio celebrando inoltre l’amicizia e le collaborazioni artistiche tra Nivola e il famoso architetto Le Corbusier.

Chianti, in vendita 45 tenute del vino per 400 milioni: “L’offerta sale, la domanda ripartirà”

Chianti, in vendita 45 tenute del vino per 400 milioni: “L’offerta sale, la domanda ripartirà”

I più ricercati sono casolari con un fazzoletto di vigne: quanto basta per dare sfogo al gusto di crearsi una propria etichetta di vino da regalare agli amici e ricavarsi un rifugio in campagna lontano dagli assembramenti. Prezzo due-tre milioni di euro. Ma in vendita, nel cuore del Chianti Classico, ci sono anche proprietà più grandi, di 10-14 ettari di viti, che si comprano a 4,5-6,5 milioni di euro, e aziende vitivinicole di prim’ordine valutate fino a 50 milioni di euro.

Scoprite le proprietà di Columbus International:
Azienda vitivinicola – Greve in Chianti
La fattoria di Vignole
Maniero in Val d’Orcia

In totale – stime a cura di Columbus International rilasciate in un’intervista a Repubblica – nel primo semestre di quest’anno sul mercato sono state messe in vendita 45 tenute con vigneto nelle aree di Chianti, Siena, Cortona e Colline Fiorentine, per un valore complessivo che oscilla tra 300 e 400 milioni di euro. “L’offerta aumenta più della domanda, anche per effetto di un cambio generazionale a cui molti eredi preferiscono sottrarsi, per chi compra c’è l’occasione di fare buoni affari” sostiene Richard Tayar, fondatore nel 2006 della Columbus International.

Leggete QUI il contributo integrale.

Gli effetti della pandemia su Firenze

Lotteria immobiliare: villa in Toscana da mezzo milione in palio per soli 35 dollari a biglietto

Lotteria immobiliare: villa in Toscana da mezzo milione in palio per soli 35 dollari a biglietto

La coppia britannica che lo scorso anno ha messo in palio due case da sogno italiane – una per le vacanze da 517.000 dollari in Toscana e una casa a schiera completamente arredata da 250.000 dollari in Piazza Calabro – ne ha un’altra da regalare, tutto in nome della beneficenza.

La loro ultima casa, con quattro camere da letto e quattro bagni, in Garfagnana, Toscana, è circondata da un enorme giardino e dispone di una piscina e di una vista mozzafiato. La casa, appena ristrutturata, nella parte settentrionale della regione, vanta anche una nuova cucina e camino con finestre a doppio aspetto, doppie porte che conducono alla terrazza inferiore con vista sulle montagne circostanti.

I biglietti del 22 gennaio 2022 (35 dollari ciascuno) possono essere acquistati su www.winhousesinitaly.com e quello vincente includerà l’atto di proprietà, il costo delle tasse di trasferimento e le spese legali, volo, auto e breve alloggio per firmare i documenti. “Nessun vincolo sull’uso della casa”: può essere per uso personale, rivenduta o utilizzata come proprietà in affitto, secondo le regole del concorso.

Marina di Scarlino sceglie Columbus International per la vendita esclusiva di residenze di lusso

Marina di Scarlino sceglie Columbus International per la vendita esclusiva di residenze di lusso

 

Marina di Scarlino, rinomato porto turistico e destinazione di lusso nel cuore della Maremma Toscana, ha scelto Columbus International – società immobiliare internazionale, specializzata in consulenza, intermediazione e gestione – per l’incarico in esclusiva della commercializzazione del progetto di sviluppo “Residenze Isole di Toscana”.

Grazie all’esperienza acquisita in diversi anni e alla duplice e vantaggiosa presenza sia sul mercato italiano che americano, Columbus International agirà come broker esclusivo sul territorio e all’estero, con particolare attenzione ai mercati americani ed europei, coordinando le attività dalle sue sedi principali: New York e Firenze, seguite da Miami e Milano. È il risultato di una strategia avviata da lungo tempo dal team di Columbus International che, a partire dal suo approdo in Italia lo scorso aprile, si impegna a portare un modello operativo americano nel ramo del real estate in Italia, ed ora si conferma leader nel posizionamento nel settore delle nuove costruzioni.

“Residenze Isole di Toscana” è un importante progetto di sviluppo di un nuovo complesso residenziale di oltre 10.000 mq, adiacente a “Marina di Scarlino Resort”. Il piano prevede la realizzazione di 36 abitazioni di design, dotate di ampie finestre, terrazze panoramiche e giardini privati che si affacciano su un paesaggio spettacolare sullo sfondo dell’isola d’Elba e dell’arcipelago toscano, integrandosi perfettamente nel contesto e creando un’unione armonica tra gli interni e gli esterni.

Nel dettaglio, la nuova struttura residenziale sarà composta da nove blocchi indipendenti di quattro unità immobiliari, due al piano terra e due al primo piano. I 36 nuovi appartamenti sono accomunati da un unico filo conduttore architettonico, ma differiscono per dimensioni che rispondono a diverse esigenze offrendo spazi dai 104 ai 160 mq con aperture, corpi scala e distribuzione interna. “Residenze Isole di Toscana”, tecnologiche e sostenibili, dialogano naturalmente con il porto e i servizi della Marina dando la possibilità di usufruire di comfort esclusivi, come l’opportunità di acquistare o affittare un posto barca e di accedere ai molteplici servizi offerti dal cantiere e dal prestigioso centro nautico presente nell’area della marina.

“Siamo entusiasti di poter rappresentare un progetto così prestigioso che si iscrive, in aggiunta, in una importante riqualificazione della Toscana, andando ad ampliare la visione che si ha del territorio ed il rapporto tra mare e mercato immobiliare. Un incarico di questo calibro ci permette di portare anche in Italia il know how maturato a Miami e New York come broker di importati progetti di sviluppo immobiliare. Le residenze sorgeranno in prossimità della Marina di Scarlino e a pochi passi dal parco delle Bandite: 6.000 ettari di parco naturale in un paesaggio straordinario, con all’interno alcune tra le più belle spiagge d’Italia, come ad esempio Cala Violina – ha commentato Richard Tayar, fondatore e Ceo di Columbus International. “La connessione e accessibilità sono sicuramente asset rilevanti delle nostre proprietà. Per questo motivo, la vicinanza di tre aeroporti internazionali – Pisa, Firenze e Roma – e di uno per jet privati a meno di 30 minuti rendono il complesso attraente anche per un pubblico internazionale, appassionato alla nautica e al mare, in grado di attivare un indotto turistico altamente qualificato con beneficio per l’intero territorio” – ha concluso Tayar.

Marina di Scarlino nasce da una visione innovativa che unisce nautica ed ospitalità, un hub di alto livello del Made in Italy e, più in particolare, del Made in Tuscany, contraddistinto dall’unione di un’esclusiva esperienza nautica e velica, con quella paesaggistica, artistica, culturale ed enogastronomica che offre il territorio toscano.

La mostra su Jeff Koons, “Shine”, a Palazzo Strozzi. La Firenze immobiliare è anche culla della pop art

La mostra su Jeff Koons, “Shine”, a Palazzo Strozzi. La Firenze immobiliare è anche culla della pop art

Dal 2 ottobre 2021 Palazzo Strozzi ospita una nuova grande mostra dedicata a Jeff Koons, una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale. A cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, l’exhibit porta a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.

Sviluppata in stretto dialogo con l’artista, la mostra Jeff Koons – Shine ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura dell’arte di Jeff Koons il concetto di “shine” (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire.

Autore di opere entrate nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Jeff Koons trova nell’idea di “lucentezza” (shine) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda. Come afferma lo stesso Koons: “Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte”. E se arte e real estate possono sembrarvi due pianeti distanti, a volte, in particolare nella Toscana in salita nella domanda del mercato residenziale, sanno condividere la stessa “lucentezza”.

Foto via Palazzo Strozzi

Firenze: nascono 160 appartamenti dalle ceneri del teatro Comunale. Le foto sono virali

Firenze: nascono 160 appartamenti dalle ceneri del teatro Comunale. Le foto sono virali

Cento anni di musica pronti a diventare investimento immobiliare. Come dimostrano le foto di Enrico Ramerini/CGE pubblicate sull’account Instagram di Repubblica Firenze, la demolizione dell’ex teatro storico fiorentino, il Comunale, è ormai un dato di fatto e tutti, ora, la possono vedere e fotografare. Come riportato dal quotidiano di Firenze, foto e video impazzano sui social, i resti (o le ceneri) del Comunale sono diventati virali. Anche il tetto ormai è stato tirato giù. “Se ne vanno così i ricordi del primo Festival del Maggio musicale nel 1933, la sala con il cielo di stelle inaugurata nel 1862 che ha visto da Richard Strauss a Maria Callas a Igor Stravinskij e vibrato sotto le bacchette di von Karajan,Muti, Giulini, Abbado, Mehta, Ozawa, per dirne solo alcuni, il foyer con i famosi lampadari splendenti” si legge.

E di 15mila metri quadrati ne restano in piedi soltanto 3.500 da restaurare perché vincolati dalla soprintendenza, a partire dalla facciata. È l’unico edificio del centro demolito, dalla testa ai piedi, per essere completamente ricostruito. In seguito alla messa in vendita nel 2000, riporta Repubblica, una serie di fallimenti poi interrotti dall’entrata in campo, per 25 milioni, di Cassa Depositi e Prestiti, fino al passaggio alle società di investimenti Blue Nobke e Hines: “Il piano di recupero da 75 milioni con la nascita di tre nuovi edifici prevede che il vecchio teatro si trasformi in un vero e proprio isolato con 160 appartamenti da mettere in vendita, negozi, palestra, parcheggio interrato. Ci vorrà più o meno un anno e mezzo” scrive Ilaria Ciuti. Oltre a confermare la destinazione a prevalenza residenziale dell’intero complesso, il piano di recupero prevede uno spazio aperto interno all’isolato e la realizzazione delle opere di riqualificazione del contesto, come il rifacimento del parterre centrale di via Solferino. Il progetto prevede infine la demolizione della sala teatrale, incluso il ridotto e le varie aggiunte realizzate nel corso degli anni, le stesse che avevano intasato l’intero isolato.