Estate a Firenze

Immobiliare di lusso: Firenze si afferma come hub d’investimento per i grandi patrimoni (terzo posto per investimenti)

In una notevole evoluzione del panorama immobiliare di lusso italiano, Firenze sta consolidando la sua posizione come terzo mercato più attraente del paese per gli individui con elevato patrimonio netto (HNWI), preceduta solo dai colossi economici Milano e Roma. Questa rivelazione emerge da un nuovo studio completo di LuxuryEstate.com, portale immobiliare premium partner di Immobiliare.it, pubblicato poco prima del G7 sul Turismo.

Leadership di Mercato: Milano Mantiene il Primato

I dati rivelano una chiara gerarchia nel mercato immobiliare di lusso italiano:

  • Milano guida con il 17,3% della domanda totale di immobili di lusso
  • Roma segue con il 13,3%
  • Firenze cattura il 5,2% del mercato
  • Forte dei Marmi, sorprendente concorrente, si aggiudica il 4° posto con il 3%

“L’Italia offre diverse opportunità per gli investitori immobiliari di lusso”, spiega Paolo Giabardo, CEO di LuxuryEstate.com. “Mentre i centri economici e politici come Milano e Roma mantengono la loro forza, osserviamo un crescente interesse per località rinomate per il loro significato storico e la bellezza naturale, con eccellente accessibilità.”

Potenze Regionali: L’Influenza Crescente della Toscana

L’analisi regionale rivela una dinamica interessante:

  • La Lombardia mantiene la prima posizione, trainata dalle forti performance di Milano
  • La Toscana si assicura il secondo posto con il 16% delle ricerche di immobili di lusso
  • Il Lazio segue al 10%, nonostante la forza individuale del mercato romano
  • Sardegna (9%), Liguria (7%), e Veneto e Piemonte (entrambi al 6%) completano le prime posizioni

Origine degli Acquirenti: Focus Domestico

Lo studio ha anche tracciato la provenienza di questi acquirenti facoltosi, rivelando:

  1. Milano (20% delle ricerche totali)
  2. Roma (13,8%)
  3. Napoli (7,5%)
  4. Torino (4,7%)
  5. Firenze (3,9%)

I mercati emergenti includono contendenti inaspettati come Jesi (1,8%), Ascoli (1,4%) e Padova (1,36%), suggerendo un ampliamento del panorama immobiliare di lusso italiano.

Implicazioni per gli Investimenti

Questo panorama in evoluzione presenta diverse implicazioni chiave per gli investitori:

  • L’ascesa di Firenze indica una crescente fiducia nei mercati di lusso secondari
  • La forte presenza di città più piccole suggerisce opportunità di diversificazione
  • La performance complessiva della Toscana dimostra il fascino duraturo degli investimenti immobiliari orientati allo stile di vita

Guardando al Futuro

Mentre il mercato immobiliare di lusso italiano continua a evolversi, la posizione di Firenze come destinazione d’investimento di primo livello appare sicura. Il mix di patrimonio culturale, qualità della vita e solidi fondamentali immobiliari la rende un’alternativa sempre più attraente rispetto ai mercati principali tradizionali come Milano e Roma.

L’emergere di concorrenti inaspettati nella top 10 suggerisce che il mercato immobiliare di lusso italiano sta diventando più sofisticato e diversificato, offrendo nuove opportunità per investitori esigenti che cercano sia rendimenti che benefici legati allo stile di vita.

Immobili a Firenze

Lusso Toscano: Yves Saint Laurent inaugura un atelier di pelletteria a Scandicci. Qui gli aggiornamenti

Un imponente edificio dismesso dell’Agenzia delle Entrate, ora di proprietà di Cdp Real Asset, si trasforma nella nuova sede della pelletteria Yves Saint Laurent a Scandicci, nel cuore del rinomato distretto fiorentino delle borse di lusso. In prossimità delle manifatture di prestigiosi marchi come Gucci, Prada, Montblanc e Dior, ha ufficialmente aperto le porte l’Atelier Maroquinerie di Saint Laurent, una struttura di 28.000 metri quadrati dedicata allo sviluppo produttivo, alla modellistica, alla prototipia, alla ricerca di materiali e tecnica, al taglio, alla produzione e al magazzino per borse, valigie e piccola pelletteria.

L’investimento di 30 milioni di euro, effettuato da Cdp per trasformare l’edificio in uno stabilimento luminoso e funzionale con vista sulle colline, ha reso possibile l’affitto da parte di YSL per 15 anni, estendibili fino a 27, con un’opzione d’acquisto. Attualmente, 500 persone (con un’età media di 37 anni e il 53% di donne) lavorano nell’atelier, di cui 200 sono state assunte negli ultimi due anni. Altri 200 dipendenti sono previsti essere reclutati entro il 2025, come ha spiegato Francesca Bellettini, presidente e CEO di YSL e responsabile dello sviluppo del marchio per l’intero Gruppo Kering. La maison francese definisce la struttura come un “centro di eccellenza” per l’alto livello di abilità concentrato qui, ma anche un “centro di competenza” perché ospita una scuola aziendale per formare artigiani e tecnici, diventando un canale strategico per le future esigenze occupazionali.

Saint Laurent è stato il marchio di punta del Gruppo Kering nel 2022, con un fatturato di 3,3 miliardi di euro (+31%), ma sta registrando un rallentamento nel 2023 (-12% a tassi comparabili nel terzo trimestre). “Questo centro avrà un ruolo vitale nello sviluppo di Saint Laurent, che genera il 70% dei ricavi dalla pelletteria”, ha dichiarato Bellettini mentre tagliava il nastro insieme al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, al sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, e all’amministratore delegato di Cdp Real Asset, Giancarlo Scotti. “Qui la creatività potrà esprimersi al massimo – ha aggiunto la manager – anche perché siamo in un territorio con una lunghissima tradizione nella pelletteria, che ci ha permesso di raggiungere questi risultati”.

Cdp si è mostrata molto soddisfatta del progetto, sottolineando che esso rappresenta la missione di recuperare edifici e aree dismesse. Il presidente Giani e il sindaco Nardella hanno ricordato i rapporti storici, politici e industriali tra Italia e Francia, mentre il sindaco Fallani ha evidenziato un obiettivo di riqualificazione in cui pochi credevano qualche anno fa: restituire vita a un edificio pubblico, noto come “Il Palazzaccio”, costruito 30 anni fa e mai utilizzato.

Fonte: Il Sole 24 Ore