Salone del Mobile 2024. Boom di prezzi per gli affitti durante la Design Week di Milano (dati da Immobiliare.it)

La Design Week di Milano, evento di fama internazionale, ha recentemente riacceso i riflettori sul capoluogo lombardo, attirando un pubblico vasto e appassionato di design da ogni angolo del globo. La 62esima edizione, da record, ha visto la partecipazione di oltre 2.600 espositori e l’afflusso di ben 600.000 visitatori, registrando un incremento del 15% rispetto all’anno precedente.

Questo successo si è riflesso in maniera evidente sul mercato degli affitti, dove i prezzi delle abitazioni hanno subito un’impennata vertiginosa. I dati forniti dalla società di property management Italianway, specializzata in affitti brevi, e riportati da Il Sole 24 Ore, rivelano che la tariffa media giornaliera per un appartamento a Milano durante la Design Week 2024 è stata di 386 euro, con un picco di 414 euro per la notte del 17 aprile, segnando un aumento del 7,5% rispetto al 2023.

Ma quanto può arrivare a costare una settimana di affitto durante questo evento? Per un monolocale il costo medio si aggira attorno ai 1.354 euro, mentre per un bilocale si sale a 2.030 euro. Per trilocali o appartamenti più spaziosi, la spesa supera facilmente i 2.700 euro. I prezzi più elevati si registrano per gli appartamenti di lusso nel cuore della città, che possono raggiungere la considerevole cifra di 7.000 euro a settimana.

Un vero e proprio boom che ha fatto la fortuna dei proprietari immobiliari, ma che ha messo a dura prova i portafogli di coloro che cercavano un alloggio durante il periodo della Design Week. Diverse ragioni concorrono a spiegare questa impennata dei prezzi degli affitti. Innanzitutto, la domanda risulta decisamente superiore all’offerta. L’evento attira visitatori da ogni parte del mondo, molti dei quali sono disposti a pagare cifre elevate per un alloggio situato in pieno centro, vicino ai luoghi espositivi e agli eventi collaterali. In secondo luogo, l’offerta di appartamenti disponibili in affitto è limitata. Non tutti i proprietari immobiliari decidono di affittare la propria abitazione durante la Design Week, e coloro che lo fanno spesso applicano prezzi maggiorati per approfittare dell’alta richiesta.

Il Salone del Mobile chiude un’edizione di grande successo. La nuova Milano tra design e immobiliare

Il Salone del Mobile di Milano, la più grande fiera del design e dell’arredamento a livello mondiale, si è rivelato un grande successo con oltre 300.000 visitatori provenienti da tutto il mondo. Siamo ufficialmente di fronte ad un’importante occasione per l’industria del design milanese e per l’economia della città.

Milano si conferma dunque città leader nel campo del design e dell’architettura, e la fiera del Salone del Mobile è un’occasione per gli esperti di settore di presentare le loro nuove creazioni e di mostrare le tendenze del mercato. Inoltre, l’evento attira anche una vasta gamma di acquirenti e appassionati del design, che sono sempre alla ricerca di nuovi prodotti innovativi e di alta qualità.

Il mercato immobiliare di Milano riflette l’importanza del design e dell’architettura nella città. Gli acquirenti di proprietà immobiliari a Milano sono spesso alla ricerca di case e appartamenti con un design moderno e all’avanguardia, dotati di interni eleganti e funzionali. L’importanza del design è evidente non solo nelle case private, ma anche negli edifici commerciali, negli hotel di lusso e negli spazi pubblici come i parchi e le piazze della città.

“La 61ª edizione del Salone del Mobile di Milano è stata un successo internazionale ed è grande la soddisfazione per aver superato le attese” ha commentato Maria Porro. “Le presenze rappresentano un risultato eccezionale per il quale abbiamo lavorato con l’obiettivo di dare nuovi sensi e valori alla visita in fiera e nuove esperienze ai visitatori che ci hanno raggiunto. Da questa edizione abbiamo tratto diverse lezioni importanti: abbiamo imparato che si può riprogettare un evento grandissimo come il Salone per traghettarlo nel futuro, che si può vincere la partita della sostenibilità quando tutto il sistema rimane coeso, che si possono immaginare e utilizzare nuovi contenuti per generare conoscenza, crescita, valore”.

Foto via Salone del Mobile

Milano traina il mercato immobiliare

“S” come Salone, “M” come Milano. Il Salone del Mobile si riprende Milano

Il nuovo abbecedario del design, reinventato dallo studio Leftloft e reinterpretato da Gio Pastori, vede ventisei coloratissimi manifesti, uno per ogni lettera dell’alfabeto, accompagnata da un arredo dalle forme archetipe, per raccontare il Salone del Mobile e gli oggetti attorno ai quali si è sviluppato il sistema del design internazionale. Un alfabetiere alla Munari, composto da forme assolute e animato dall’uso di luce e nuance pure e intense, che, alla domanda “Do you speak design?”, risponde con A is for armchair, B is for bookcase, C is for chair, D is for Desk, G is for Gazebo, L is for Lamp, O is for Outdoor, T is for Table…

In questo alfabeto, le lettere “M” e “S” si accompagnano naturalmente alle icone Mirror e Sofa. Fino a oggi. Ecco, infatti, spuntare due nuovi, vivaci Manifesti che raddoppiano il senso di questi monogrammi. Ad aprile, infatti, “M” non può che indicare la città del design per eccellenza Milano e “S” sta, ovviamente, per Salone, il lemma italiano che, in tutto il mondo, è sinonimo di Design. I visual che le accompagnano raccontano di una città iper- colorata, allegra, in cui traspare una gioia di vivere che sa di viaggio, esperienza, stimolo e ispirazione, in cui gli oggetti icona del design si fanno urbe e giocano a inventare un nuovo skyline che sembra esplodere di energia, forme, geometrie, brusii.

“Manifesto di Euroluce”, invece, mostra, con una suggestione visiva semplice ma potente, la nuova esperienza che il visitatore e l’espositore faranno di questa manifestazione. Lo spazio della biennale, quindi, come involucro magico e luminescente che, dopo aver raccolto in sé tutta la luce del mondo, si apre poco per volta come per invitare a entrare e scoprire non solo il lato tecnico, progettuale, commerciale della biennale ma soprattutto la carica emozionale di questo elemento così imprescindibile per il design e l’architettura. “Reimagine your light experience” suggerisce come Euroluce rappresenterà una nuova esperienza totalizzante, con momenti ispirazionali e generativi, che daranno a chi visiterà i suoi padiglioni la sensazione di vivere un viaggio multisensoriale e coinvolgente alla scoperta di inediti e suggestivi significati luminosi e spaziali.

Fonte: Salone del Mobile

Milano

Milano casa per 30 Paesi: arriva a giugno il Salone del Mobile tra fiducia, sostenibilità e bellezza

“Home Is Where We Are” è il motto del fondatore e amministratore delegato di Columbus International, Richard Tayar. E Milano, uno dei nostri mercarti immobiliari più in espansione, sembra dargli ragione. Dal 7 al 12 giugno, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà la 60a edizione del Salone del Mobile.

Un traguardo importante da celebrare attraverso i valori chiave della manifestazione: qualità, innovazione, bellezza e, oggi più che mai, sostenibilità. Dopo due anni segnati dalla pandemia, ora il Salone guarda avanti consapevole della sua lunga storia, come il real estate. L’obiettivo è ambizioso: dimostrare che è possibile e necessario tornare a realizzare grandi eventi internazionali in presenza, fondendo criteri di sostenibilità e attenzione ambientale con la produzione d’arredo.

“Da sempre, il Salone del Mobile è catalizzatore di creatività ed energie. È generatore di bellezza, inclusione, nuove opportunità. Siamo sempre stati un luogo di dialogo e costruzione, a Milano come nelle edizioni di Shanghai e di Mosca. Oggi, sconvolti come tutti per la guerra in Ucraina, crediamo ancor di più nel valore del nostro essere crocevia di culture e stili aperto al mondo” afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.

Un punto di riferimento per l’intera design community: al Salone, vedremo tante aziende impegnate nel realizzare arredi ponendosi come obiettivo il benessere dell’ambiente e delle persone. “Il Salone – prosegue Porro – sostiene la necessità di una transizione ecologica reale e immediata: proprio per questo ha deciso di essere acceleratore di percorsi etici e virtuosi investendo in un grande progetto curato dall’architetto Mario Cucinella. Aziende e creativi, infatti, potranno toccare con mano materiali alternativi già industrializzati, lasciarsi ispirare dalla visione di aree urbane quali possibili “miniere” di materie prime, riflettere sulla funzione della casa come cellula di un organismo più complesso: la città” conclude la Presidente, aggiungendo: “La sostenibilità della manifestazione è la leva competitiva, su cui vogliamo puntare con onestà, impegno e trasparenza”.

Accanto all’offerta commerciale, il Salone del Mobile offre anche quest’anno un ricco programma di incontri per riflettere su come attività sociali, imprenditoriali, educative e design sostenibile possano influenzare e cambiare in positivo il futuro del pianeta. Tra i protagonisti: Mario Cucinella, Paola Antonelli, Alice Rawsthorn, Yves Béhar, Daan Roosegaarde, Victoria Siddall, Eva Feldkamp, Liam Young, Anab Jain, Marjan van Aubel e Makkox.

A Milano arriva il Super Salone del Mobile, un grande evento pubblico “in presenza” e un nuovo inizio

A Milano arriva il Super Salone del Mobile, un grande evento pubblico “in presenza” e un nuovo inizio

Già sul podio del mercato immobiliare come città più dinamica per le compravendite e con prezzi sempre in salita, Milano non scherza anche quando il suo fermento e la sua creatività investono il campo del design e del lusso. È attesissima infatti l’edizione 2021 del Salone del Mobile (5-10 settembre, Rho Fiera) dopo il rischio di una nuova soppressione dai calendari degli eventi italiani. Il Salone rilancia e si presenta in versione Super con un nuovo nome e un nuovo logo.

È stato il giardino della Triennale a fare da sfondo alla presentazione dell’evento speciale, nella lunga scalinata che collega l’ala meridionale del Palazzo dell’Arte al parco. Cosa succederà a settembre? Come si fa a far ripartire Milano e l’Italia, riaffermando il primato nel design del Salone del Mobile? Milano è l’auspicio di tutti. Come ricorda Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, il coraggio delle imprese nell’organizzare una manifestazione in un anno così difficile e complicato è già un segnale di ottimismo. Un evento che si configura come edizione di transizione, un ponte – proprio come noi di Columbus International – verso il futuro per accogliere, tra sette mesi, l’esposizione numero sessanta.

Sarà, come si legge nel comunicato stampa ufficiale, un unicum fatto di professionalità, capacità sartoriale di pensare e immaginare nuovi spazi, esposizioni, esperienze. Maria Porro, presidente di Assarredo, ha commentato come, in un momento di grande cambiamento, la capacità di reinventarsi e il desiderio di fare squadra siano stati il motore principale di questa iniziativa che, ancora una volta, saprà esprimere al meglio la qualità del settore arredo e dell’intera filiera. Un evento finalmente in presenza, che sarà supportato dalla piattaforma digitale del Salone (al suo debutto il 30 giugno), pensata non solo per presentare prodotti ma per offrire servizi unici a tutti gli addetti al settore.

Per l’architetto Stefano Boeri, curatore designato, il nome dell’evento è uno sguardo verso l’innovazione. Sarà un “supersalone”, un momento unico, una piattaforma di lavoro corale che rileggerà la grammatica del Salone stesso; un appuntamento che uscirà dai confini di un incontro puramente commerciale per guardare a inedite contaminazioni, aperture, fusioni ed estroversioni nel rispetto delle regole e dei protocolli sanitari contro la diffusione del coronavirus. Infine il format: una grande biblioteca del design che celebrerà la rinnovata attenzione per gli spazi dell’abitare contemporaneo e la cui scenografia valorizzerà le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi mesi dalle aziende con i loro prodotti storici.

Foto: Salone del Mobile