Investimenti immobiliari a Milano

Lusso e Milano, una storia d’amore. Ecco come cresce la domanda di residenze esclusive

Lusso e Milano, una storia d’amore. Ecco come cresce la domanda di residenze esclusive

Pensavo fosse amore… invece era un calesse. Che cosa ne penserebbe Massimo Troisi del legame che si sta instaurando da qualche anno tra Milano e il mondo delle case di lusso? Forse dovrebbe guardare i dati e aiutarci a capire. Già, perché il mercato immobiliare delle residenze esclusive – ma fa più chic chiamarle case di lusso e noi di Columbus International non ci sottriamo certo alla “sciccheria”… – sembra non conoscere crisi o ostacoli. Nemmeno davanti ad una crisi sanitaria senza precedenti.

I numeri arrivano dall’Osservatorio sulle Residenze Esclusive pubblicato da Tirelli & Partners Società Benefit e relativo ai dati del secondo semestre 2020. Stando al report, nonostante la forte instabilità, la domanda di quel preciso tipo di immobili continua ad essere sostenuta e di tendenza. Dal sito Immobiliare.it apprendiamo che l’indice di assorbimento medio, cioè la quota di case vendute rispetto a quelle in offerta, supera il 24 per cento. Mica male. La richiesta si fa molto selettiva e in tutte le zone della città meneghina a farla da padroni sono gli immobili di qualità, in particolare in zone come Brera e Magenta. Mentre sul fronte dei prezzi si registra una leggera diminuzione.

Infine, il leggero ribasso che notiamo dallo studio dell’Osservatorio fa rima con due componenti: la rapida uscita dal mercato dei pezzi migliori e la riduzione dei prezzi richiesti per le case rimaste invendute.

mercato immobiliare Milano

A Milano prezzi in aumento e boom del mercato delle case, il Covid non arresta il real estate

Il mercato immobiliare Milano prezzi in aumento e boom delle case, il Covid non arresta il real estate

Il mercato immobiliare di Milano ha una vita tutta sua, lo dicono numeri, report e statistiche. E il Covid non ha certo invertito la tendenza, anzi. Per ciò che riguarda il mercato degli investimenti, scrive il Corriere della Sera (L’Economia), il capoluogo lombardo vale da sé quasi la metà di tutto il mercato italiano: in modo particolare, a dare ossigeno al real estate nel Nord sono le operazioni effettuate da soggetti istituzionali come i fondi, dal valore con un minimo di sette fino a un massimo di nove cifre (generalmente i fondi ruotano attorno ad immobili non residenziali). Le variazioni dei prezzi sono di norma migliori rispetto a quelli delle medie nazionali anche per le case: il capoluogo lombardo è l’unica grande città a vantare valori perfettamente in equilibrio e, in alcuni casi, più alti rispetto a quelli registrati nel 2007-2008, l’anno del grande crollo.

L’Ipab – tranquilli, non è una paraloccia, sta per “indice dei prezzi delle abitazioni” – rivela che, nell’anno del Coronavirus, il mercato della casa di Milano ha registrato una performance superiore rispetto a quella del resto dell’Italia: + 7,4%, contro una media nazionale ferma all’1,9%. Ciò nonostante, l’Agenzia delle Entrate ci riporta con i piedi per terra, dando una panoramica sull’andamento delle compravendite a Milano non molto rassicurante; di fatto, le compravendite sono diminuite del 17,5% a fronte del -5,5% registrato in Italia e, nel quarto trimestre 2020, le transazioni in città sono diminuite dell’8,9% (mentre a livello nazionale si registrava un +8,8%).