New York e real estate: Eataly prepara una nuova sorprendente sede a Soho. I dettagli

I piani di espansione globale di Eataly sembrano iniziare a Soho.

Secondo quanto riportato dal New York Post, l’azienda italiana di alimentari e ristoranti gourmet ha firmato un contratto di locazione per 18.000 metri quadrati al 200 di Lafayette Street di Brookfield Properties. Il contratto comprende il piano terra e i piani inferiori al livello stradale.

Secondo quanto scrive The Real Deal, l’affitto richiesto per lo spazio è di 2,7 milioni di dollari all’anno. Brookfield ha dichiarato di aver concesso una franchigia di milioni di dollari per le migliorie agli inquilini, riducendo così l’importo netto che Eataly pagherà per lo spazio.

Il contratto di locazione prevede anche l’installazione di un’insegna a bandiera per Eataly, la cui apertura non è prevista prima della metà del 2023, in quanto lo spazio è in fase di allestimento.

Oscar Farinetti ha fondato l’azienda italiana Eataly nel 2003. L’azienda ha diverse sedi a New York, tra cui una al 200 di Fifth Avenue, completa di birreria all’aperto, e un’altra al 4 World Trade Center.

Il mese scorso l’azienda ha venduto una quota di maggioranza a Investindustrial per circa 200 milioni di dollari, dichiarando all’epoca che l’investimento era finalizzato all’espansione internazionale. Al momento dell’accordo, la catena aveva 44 sedi, di cui otto negli Stati Uniti.

Lo spazio per la vendita al dettaglio nell’edificio di Soho, che occupa una superficie di 130.000 metri quadrati, non ha visto molta attività di recente, nonostante un progetto di miglioramento del capitale che ha contribuito a riempire i piani superiori con inquilini per uffici. L’immobile, costruito nel 1896, ha subito anche una serie di frequenti cambi di proprietà.

La famiglia Zaccaro ha acquistato la proprietà nel 2006 per 20 milioni di dollari. Sei anni dopo, Jared Kushner e CIM sono intervenuti acquistandola per 50 milioni di dollari. L’anno successivo, General Growth Properties ha pagato 148,8 milioni di dollari per l’edificio.

Nel 2015, GGP ha messo in vendita la parte dell’edificio adibita a uffici, con l’intenzione di conservare gli spazi commerciali. Ciò si è rivelato irrilevante nel 2018, quando Brookfield ha rilevato GGP con un’acquisizione da 9 miliardi di dollari, assumendo la proprietà dell’immobile.

Foto via Eataly

Innovazione e funzionalità. Ecco i tre più importanti centri immobiliari di Milano secondo Immobiliare.it

Milano, città cosmopolita e in grado di attirare l’attenzione di molte realtà commerciali. È quanto emerge dal report di Immobiliare.it che, sotto l’influenza della capitale dello shopping, stila una personale classifica di negozi e centri commerciali. I centri commerciali sarebbero, si legge, anche degli importanti poli attrattivi, punti di riferimento per ragazzi e famiglie. Ecco allora tre dei più lanciati centri commerciali di Milano e dintorni.

Centro ad Arese Il centro commerciale ad Arese è il più grande d’Europa ed è anche uno dei più amati dai milanesi. Tra i molti nei pressi di Milano, questo è certamente il più ricco e completo. Con i suoi 200 negozi e i molti punti di ristoro, in grado di soddisfare tutti i gusti e di servire le diverse esigenze, è tra i luoghi più frequentati della città. La struttura è quella di un’ex fabbrica dell’Alfa Romeo, progettata con un design innovativo ispirato a una cascina lombarda: niente colori, una struttura di legno, tanto verde e grandi vetrate.

CityLife Shopping District Attivo da quattro anni. È il nuovo centro commerciale eretto nel più grande distretto urbano dedicato allo shopping di tutta Italia. Al suo interno, sono presenti molti negozi di marche famose, circa 20 ristoranti, bar e sale cinema. Nei pressi del quartiere di Portello, questo centro commerciale, è un ottimo luogo dove passare del tempo libero. Disegnato dalle archistar Isozaki, Libeskind e Hadid è caratterizzato da un design contemporaneo interamente circondato dal verde. La struttura non ancora completa prevede tre torri, delle quali, attualmente, solo due sono state costruite, mentre la terza è ancora in realizzazione. Alla porta d’ingresso a Sud del Parco, è stata riattivata la storica fontana delle Quattro Stagioni di Giulio Cesare e a nord un fontanile evidenzia il paesaggio lombardo.

MilanoFiori ad Assago Se i due centri qui sopra sono rispettivamente uno il più grande d’Europa e l’altro un importante polo parte del distretto dello shopping più grande d’Italia, MilanoFiori può vantare la nomea di uno degli shopping center più grandi della Lombardia aperto tutti i giorni dell’anno. È una struttura grande, moderna e ricca di diversi servizi, in grado di offrire imperdibili sconti e ospitare molti negozi per bambini e adulti.

Report e classifica di Immobiliare.it

Real estate, buone notizie per Firenze: valori immobiliari al +3,2 per cento e compravendite in crescita

I valori immobiliari di Firenze nella seconda parte del 2021 hanno messo a segno un aumento del 3,2 per cento. Dal lato delle compravendite, la città chiude l’anno con un aumento delle transazioni pari al 28,9 per cento rispetto al 2020, per un totale di 5.443 immobili scambiati. Aumenti a doppia cifra anche in questo primo trimestre del 2022: +10,2 per cento rispetto ai primi mesi del 2021. Sono i dati emersi dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sul capoluogo toscano. L’incremento più significativo dei prezzi è quella di Poggio Imperiale-Bandino: +5,2 per cento. Ottima performance per il quartiere di Gavinana. La domanda immobiliare è molto dinamica e l’offerta in riduzione, in seguito ai brevi tempi di vendita. Coppie e famiglie sono i primi target della ricerca della prima casa . La tipologia più richiesta, si legge, è quella con due camere da letto.

Per gli immobili signorili posizionati in piazza Ferrucci ed in zona Lungarno Ferrucci, il mercato resta vivace, e in futuro sarà caratterizzato dai lavori per la costruzione della tramvia con una probabile riduzione delle aree destinate a parcheggi. La domanda di box, infatti, inizia ad aumentare e i prezzi sono già in crescita. Tra le macroaree in recupero di valori c’è Novoli-Carreggi che ha messo a segno un balzo dei prezzi del 3,4 per cento. Novoli, da sempre di grande interesse per gli investitori, vede convergere la presenza del polo universitario e del Palazzo di Giustizia che determinano “una buona domanda a uso investimento”.

Nel 2021 ci sarebbero più investitori che, se nell’anno della pandemia, hanno preferito frenare per poi lanciarsi più prepotentemente sul mercato. Un importante aumento dei prezzi, +3,4 per cento, si nota nella macroarea di Campo di Marte, grazie all’andamento del mercato immobiliare di Mazzini-Oberdan, una zona residenziale e signorile della città che sta vedendo crescere l’interesse dei residenti in centro.

Una torre di lusso con marchio Cavalli sorgerà nel luogo del crollo di un palazzo a Miami

Il costruttore di Dubai che ha acquistato la proprietà in riva all’Oceano in Florida dove l’anno scorso è parzialmente crollata una torre condominiale, causando la morte di 98 persone, sta progettando una torre condominiale a marchio Cavalli per il suo primo progetto negli Stati Uniti. Damac Properties ha annunciato che una torre con il marchio dello stilista italiano Roberto Cavalli sorgerà dove per quarant’anni ha svettato il Champlain Towers South di Surfside, il palazzo crollato a Miami a causa di “importanti problemi strutturali”.

Il proprietario di Damac, il miliardario di Dubai Hassan Sajwani, ha acquistato la casa di moda tre anni fa attraverso la sua società Vision Investments. Damac Properties ha pagato 120 milioni di dollari per il sito in Florida dopo essere stato l’unico offerente in un’asta giudiziaria alla fine di maggio. L’anno scorso, a seguito della demolizione della porzione di struttura rimanente e con lo sgombero dell’area, il costruttore si era imposto come candidato all’asta. Un’ampia parte del Champlain Towers South, di 12 piani, è crollata nelle prime ore del mattino del 24 giugno. La proprietà si trova a Surfside, una piccola comunità balneare a nord di Miami Beach.

Damac Properties ha dichiarato in un comunicato che la zona ha visto un notevole sviluppo del lusso negli ultimi anni, come le residenze private del Four Seasons Hotel accanto al famoso ristorante Surf Club. Damac Properties ha da tempo “adocchiato opportunità di sviluppo a Miami”, ha dichiarato Sajwani. “Vediamo la città, nota per essere un centro del lusso e della moda, come un’opportunità naturale per la nostra azienda, che ha una reputazione consolidata per le sue offerte di lusso di marca”. Damac Properties non ha rivelato l’altezza della torre in Florida né altri dettagli sul progetto proposto, compresi i tempi di costruzione.

Oltre a Cavalli, il promotore ha progetti immobiliari con il marchio dello stilista Versace e del produttore di auto sportive di lusso Bugatti. Sta sviluppando la sua prima Cavalli Tower a Dubai, la cui costruzione dovrebbe iniziare quest’anno. Stando al sito web del progetto, le unità immobiliari partiranno da oltre 3,2 milioni di dollari. L’azienda sta sviluppando infine Cavalli Estates a Dubai, un quartiere di ville con prezzi a partire da oltre 5,4 milioni di dollari.

Immobiliare e ripresa: Hines e Blue Noble con Starhotels per 150 appartamenti in Corso Italia a Firenze

Hines e Blue Noble, investitori nel fondo “Future Living”, gestito da Savills Investment Management Sgr, hanno finalizzato un accordo con Starhotels per la gestione di una parte dell’asset di Corso Italia, a Firenze. Come si legge su Monitor Immobiliare, l’accordo con Starhotels prevede la gestione di tre dei sette immobili che ospitavano gli spazi del Teatro del Maggio Fiorentino in Corso Italia a Firenze. Il Teatro Luxury Apartments – Starhotels Collezione, la nuova proposta di residenziale di alta gamma in affitto, comprenderà oltre 150 appartamenti di diversa tipologia e dimensioni, e sarà rivolta in particolar modo a clienti alla ricerca di soluzioni abitative per il breve-medio periodo.

“Si tratta di formule di soggiorno flessibili per rispondere alle esigenze di una domanda crescente di natura sia leisure che business alla ricerca di un modo diverso di vivere il territorio” si legge. Il progetto di riqualificazione dell’ex teatro Comunale, che prevede anche una componente di appartamenti in vendita, ha come obiettivo primario “non solo quello di valorizzare l’immobile, luogo simbolo della storia fiorentina, ma anche l’area circostante, dove verrà sviluppata una nuova piazza che si propone di diventare destinazione d’interesse per tutta la città”.

Gli spazi saranno pronti nel 2024 e sono pensati per migliorare la vivibilità dell’area anche per i residenti, includendo la realizzazione di oltre 170 posti auto riservati, una conciergerie, una terrazza con solarium, una palestra e centro benessere, aree dedicate ai bambini, al co-working ed alla ristorazione con servizi aperti a tutta la comunità.

L’accordo con Starhotels, conclude Monitor Immobiliare, si inserisce in una visione più ampia di progetto, incentrata su una filiera profondamente radicata nel territorio italiano. Hines, in qualità di development advisor, ha supportato le fasi di selezione e scelta dei materiali, delle imprese di costruzione e degli architetti coinvolti con una forte attenzione all’italianità, come simbolo di qualità e garanzia. In linea con i valori di Hines e Starhotels, l’operazione verrà inoltre condotta nel rispetto dei più elevati standard internazionali di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con l’obiettivo di ottenere il target Leed Gold.

Foto originale via Monitor Immobiliare

Milano, la metropoli più ricca d’Italia. Vi sveliamo quali sono i quartieri su cui puntare

Non ci sono eguali in Italia. Milano è ufficialmente la metropoli più ricca del Paese e i suoi quartieri rappresentano un ottimo investimento immobiliare, persino durante la pandemia. A rivelarlo è l’Agenzia delle Entrate che ha diffuso la mappa dei redditi basata sulle dichiarazioni del 2021 riferite ai redditi 2020. I comuni lombardi sono primi in classica nella top ten nazionale. In particolar modo, Milano, come l’anno scorso, ha un reddito medio pro capite di 31.778 euro e guida la classifica con circa 10mila euro in più rispetto alla media nazionale di 21.570. A seguire ci sono Padova (25.487), Parma (25.355) e Bologna (25.334). La Capitale è al quinto posto con 24.487 euro. A chiudere la classifica al gradino più basso si trova Rimini con un Irpef pro-capite di 18.213 euro, poco più in alto Catania (18.285) e Prato (19.077).

Come riporta Milano Città Stato, da Brera a CityLife, da Quarto Oggiaro a Cimiano, attraversando Città Studi o viale Certosa, la mappa della ricchezza a Milano passa anche dai suoi quartieri. In cima alla classifica, il centro storico. Al cap 20121, che comprende piazza Duomo, Quadrilatero della Moda, Brera e Castello, si raggiungono medie da 88.745 euro. Al secondo posto City Life, Pagano e Wagner (20145) con una media di 71.792 euro. A seguire con 68.414 euro ancora il Municipio 1 tra corso Magenta e via Torino (20123), poi Missori-Larga-Vittoria-San Babila (20122) con 53.040 euro. Il quinto quartiere è la zona a est di Porta Venezia (20129) con 49.396 euro di reddito pro capite: si va dal villaggio “operaio” di via Lincoln a corso Concordia, da piazza Novelli a via Lambro.

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

La ripresa del mercato immobiliare fa rima con la vendita di tre dimore superlusso a Milano

È un nuovo inizio per il mercato immobiliare in Italia. Sono sempre più in crescita i prezzi degli immobili e il numero di compravendite. E le proprietà di pregio sembrano dare nuova linfa vitale al real estate grazie alla vendita esclusiva di tre dimore di superlusso a Milano, da tempo senza acquirenti.

Come riporta Milano Città Stato, tre sono i casi record da segnalare: un appartamento in Brera da 7,5 milioni di euro, un attico e superattico da 8 milioni di euro in Porta Venezia e Villa Mondadori, 2.000 mq da “sogno” in stile Liberty dal valore di 22 milioni di euro. L’appartamento di Brera era stato scelto dallo Studio durante le riprese del film House of Gucci di Ridley Scott come soggiorno per il regista, mentre l’attico (interamente vetrato) a Porta Venezia si estende su una superficie di 750 mq con 250 mq di terrazze e panoramica su tutta la città.

Infine, la villa in stile Liberty in via Venti Settembre, angolo via Tamburini, è stata progettata dall’architetto Steno Sioli Legnani per l’imprenditore tessile Pasquale Crespi nel 1897. Vanta 15 camere, 15 bagni, ampi saloni, spa con palestra completa, sala cinema, bar e terrazzi.

Immobiliare Milano: nel capoluogo meneghino le case nuove sfiorano i 6mila euro al metro quadro

A Milano le case nuove sfiorano, in media, i 6mila euro al metro quadro Aumenti del +13,2% in due anni, più “contenuti” nell’ultimo semestre (+1,1% in sei mesi).
Da un articolo del Sole 24 Ore, si apprende, con questi dati, gli operatori si dicono preoccupati. Rallentamento delle trattative, cresce l’incertezza per la finanziabilità delle operazioni, influsso della situazione internazionale, lievitazione dei costi di materie prime ed energia.

“Da inizio anno, rispetto al quadro di fine 2021 delineato dalle precedenti rilevazioni – ha sottolineato al Sole 24 Ore Beatrice Zanolini, consigliere Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – stiamo verificando un rallentamento del numero delle trattative insieme ad una emergente incertezza, conseguenza della difficile situazione internazionale e alla lievitazione di costi. Inoltre, la guerra in atto ha già impattato con la perdita di clienti, russi ed ucraini, che hanno un peso significativo per il nostro territorio. Tra le conseguenze future, in uno scenario di smart living, l’impatto che lo smart working continua ad avere sul territorio si traduce non solo in nuovi modi di vivere la propria abitazione ma anche in un modo diverso di fruire di spazi esterni, servizi, trasporti, attività commerciali. Determina nuove abitudini e nuove esigenze, condiziona tutti i settori in modo trasversale. Con la fine auspicata dell’emergenza sanitaria ci saranno aziende che riporteranno i lavoratori in presenza ma anche altre che opteranno per l’attività mista, o totalmente in smart working. Mancano spazi di coworking, la cui costruzione va incentivata e velocizzata, Il Comune si sta anche adoperando per valutare come poter incentivare il miglior uso degli spazi aziendali che restano vuoti, per evitare la desertificazione di alcune zone dove le attività vivono soprattutto grazie all’indotto che queste aziende portano”.

La Toscana è tra le prime regioni in ripresa nella domanda nel settore residenziale

La Toscana è tra le prime regioni in ripresa nella domanda nel settore residenziale

È evidente: la ripresa della domanda nel settore residenziale a Firenze e la grande dinamicità della regione Toscana (nella Top Five delle regioni trainanti del mercato immobiliare italiano) è un lusso che molti di noi non si aspettavano. Eppure il real estate sa ancora stupirci. Le categorie trainanti – dati reali di transato elaborati da Centro Studi RE/MAX Italia – riguardano immobili con più di due locali e una metratura media di 111 mq. Un dato che si presenta uniforme in tutte le province, fatta eccezione per Arezzo dove si preferiscono metrature più ampie.

La parola d’ordine, dunque, è dinamismo che, a sua volta, si riflette anche in tempi di vendita che si riducono del 26 per cento a livello regionale. Diversi i fattori di spinta del mattone, fa sapere GoNews. Tra le nuove esigenze abitative emerse durante i mesi di restrizioni, spuntano: case più grandi, stanze in più per lo smart-working, spazi esterni come balconi e terrazze. Altro fattore di spinta il Decreto Sostegni Bis, che ha portato ad un incremento dei mutui erogati agli Under 36, pronti ad acquistare la prima casa favoriti anche dai tassi di interesse ai minimi storici.

Firenze: grande dinamicità in tutta la regione Toscana. Ecco i nuovi fattori di spinta del mattone

Firenze: grande dinamicità in tutta la regione Toscana. Ecco i nuovi fattori di spinta del mattone

La domanda nel residenziale a Firenze è in aumento e la regione Toscana gode di grande dinamicità. È quello che emerge dai dati elaborati dal Centro Studi RE/MAX Italia. La Toscana è ufficialmente tra le aree trainanti del mercato immobiliare italiano. In testa? La Lombardia, come abbiamo scritto qui.

Le categorie di immobili che hanno maggiore successo sono quelle con più di due locali e una metratura media di 111 mq. Tra gli elementi di spinta del mattone, ci sono le nuove esigenze abitative emerse durante i mesi di restrizioni: case più grandi, stanze pensate per lo smart working, spazi esterni come balconi, terrazze e giardini. Ad agevolare il tutto, anche il Decreto Sostegni Bis, che ha portato verso un aumento dei mutui erogati a chi ha sotto i 36 anni di età e vorrebbe acquistare la prima casa.

A Firenze, in particolare, si registra una notevole ripresa della domanda nel comparto residenziale con una propensione all’acquisto di immobili con più di tre locali e metratura media di 105 mq. Il mercato direzionale fiorentino è in grande fermento nel centro storico, con un occhio alle zone periferiche a nord-ovest della città che ricoprono un posto di maggiore rilevanza, mentre in ambito commerciale i dati disponibili per il Q1 2021 indicano un lieve incremento nel numero di transazioni registrate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.