L’iconico MetLife Building accoglierà un prestigioso ristorante italiano con un accordo milionario. Leggete i dettagli

Il panorama gastronomico di Midtown Manhattan si prepara a una trasformazione significativa: il team dietro il fortunato impero della ristorazione La Pecora Bianca sta espandendo la propria presenza culinaria con un ambizioso nuovo progetto: Giulietta.

Il gruppo di ristorazione ha firmato un contratto di locazione di 15 anni con Irvine Company per uno spazio di oltre 1.000 metri quadrati alla base dello storico MetLife Building al 200 di Park Avenue. L’accordo rappresenta uno dei contratti di ristorazione più significativi nella Manhattan post-pandemia, evidenziando una rinnovata fiducia nel settore della ristorazione commerciale.

Giulietta non sarà solo un altro ristorante italiano – si sta posizionando come una vera destinazione gastronomica, con una capacità di 250 posti a sedere all’interno e ulteriori 200 posti in un’area esterna completa di bar. Il flusso interno-esterno è progettato per sfruttare al meglio la posizione privilegiata dell’edificio, offrendo ai commensali uno scorcio dell’atmosfera di Manhattan insieme ai loro piatti.

“Questo è un segnale importante sul futuro della ristorazione a New York City,” afferma un analista del settore che ha chiesto di rimanere anonimo. “Quando ristoratori affermati assumono impegni a lungo termine di questa portata, è un chiaro segnale di forte fiducia nella ripresa del mercato.”

L’accordo rappresenta una vittoria strategica per Irvine Company, che ha assunto la piena proprietà dell’edificio di 288.000 metri quadrati lo scorso maggio. Roger DeWames, presidente di Irvine Company Office Properties, inquadra Giulietta come un tassello cruciale nella strategia retail in evoluzione dell’edificio. “Giulietta è l’ultimo esempio del nostro continuo impegno verso l’eccellenza,” ha sottolineato, suggerendo che completa le recenti aggiunte commerciali alla proprietà.

Il ristorante, la cui apertura è prevista per la primavera del 2026, è stato affidato alla intermediazione dalla società di consulenza specializzata Friend of Chef in rappresentanza del gruppo, mentre CBRE – che ha opportunamente il proprio quartier generale nello stesso edificio – ha rappresentato Irvine Company.

Per gli appassionati di gastronomia e i businessmen di Manhattan, l’arrivo di Giulietta promette di aggiungere un’altra opzione di prestigio alla competitiva scena gastronomica di Midtown. Con la comprovata esperienza di La Pecora Bianca nell’offrire esperienze di cucina italiana di alto livello, le aspettative sono alte per questa nuova avventura in uno degli indirizzi commerciali più iconici di New York.

Se volete vedere una foto del MetLife potete cliccare qui: Wikipedia | David Shankbone

Il mercato immobiliare in Lombardia

Il mercato immobiliare di lusso a Milano raggiunge nuove vette nonostante l’offerta limitata (fonte: Tirelli & Partners)

Secondo l’ultimo Osservatorio sulle Residenze Esclusive di Tirelli & Partners, il mercato immobiliare di lusso milanese continua a dimostrare una notevole resilienza, con proprietà di prestigio nel Quadrilatero che raggiungono prezzi record di 37.000 euro al metro quadro nel 2024 – un impressionante aumento del 40% dal 2020. Questo trend posiziona Milano come destinazione sempre più attraente per gli investitori immobiliari globali.

Noi di Columbus International, boutique immobiliare, ponte ideale tra i mercati italiano e americano dalla nostra sede strategica in Via San Raffaele 1, 20121, Milano, riteniamo che il mercato del lusso milanese si sia evoluto in due segmenti distinti: il segmento ultra-lusso sopra i 6 milioni rimane robusto, trainato da acquirenti internazionali ed espatriati italiani di ritorno attratti da politiche fiscali favorevoli, mentre quello compreso tra 1-3 milioni mostra una crescita più misurata.

Dinamiche di Mercato

Il segmento top (oltre 3 milioni) e lusso (oltre 6 milioni) continua a vedere una forte domanda, in particolare da acquirenti internazionali con vantaggi fiscali. Tuttavia, le limitazioni dell’offerta e gli standard qualitativi rimangono sfide significative. Le proprietà di alta qualità trovano tipicamente acquirenti motivati rapidamente, comandando prezzi premium con minima negoziazione.

Le porzioni più basse (1-2 milioni) e medie (2-3 milioni) mostrano una domanda domestica più cauta, con acquirenti spesso alla ricerca di upgrade piuttosto che espansioni. Il divario qualitativo tra nuovi sviluppi e proprietà esistenti è diventato sempre più evidente, con progressi tecnologici e innovazioni architettoniche che rendono le proprietà più datate meno competitive.

Indicatori Chiave di Mercato

  • L’indice di assorbimento è diminuito del 3,5%, particolarmente nelle zone prime come Brera dove scarseggiano immobili di qualità
  • I tempi medi di vendita hanno superato i 6 mesi per la prima volta in quattro anni
  • Le negoziazioni medie sui prezzi hanno raggiunto il 6,7%, anche se le proprietà premium spesso ottengono il prezzo richiesto
  • Il Quadrilatero guida l’apprezzamento dei prezzi, mentre zone come Magenta mostrano modesti incrementi dell’1%

Prospettive Future

Il mercato prevede volumi di transazioni stabili nel segmento inferiore, potenzialmente sostenuti dal calo dei tassi d’interesse e dalla forza dei mercati azionari. Il segmento ultra-lusso dovrebbe continuare a beneficiare della domanda internazionale e dei vantaggi fiscali di Milano, nonostante i recenti aggiustamenti della flat tax.

La nostra posizione unica come ponte tra i mercati immobiliari italiano e americano ci permette di servire sia investitori internazionali che clienti locali alla ricerca di proprietà premium. Invitiamo le parti interessate a visitare i nostri uffici in Via San Raffaele 1, dove il nostro team può fornire approfondimenti dettagliati sul panorama immobiliare di lusso in evoluzione di Milano.

Billy Joel mette in vendita la sua tenuta di Long Island per 49,9 milioni di dollari (fonte originale: The New York Times)

La leggendaria rockstar americana sta vendendo la proprietà che un tempo ammirava da adolescente mentre pescava ostriche.

Il “Piano Man” Billy Joel ha messo in vendita la sua maestosa tenuta di Centre Island a Long Island per $49,9 milioni. Come riportato dal New York Times, la proprietà di 26 acri, soprannominata “MiddleSea”, vanta una casa principale, una beach house e due dependance, per un totale di 18 camere da letto e 16 bagni.

La storia dell’acquisto della proprietà è particolarmente significativa: Joel aveva avvistato per la prima volta la mansion da adolescente, mentre lavorava come pescatore di ostriche nelle acque circostanti. All’epoca, vivendo nel quartiere operaio di Hicksville, il giovane William Martin Joel non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe diventato il proprietario di quella stessa dimora che guardava con stupore dalla sua barca.

La tenuta, acquistata nel 2002, include tre piscine, una sala bowling, un eliporto e oltre 2.000 piedi di spiaggia privata – una caratteristica rara nella “Gold Coast” di Long Island.

Joel, 75 anni, ha deciso di vendere la proprietà principalmente per motivi familiari, essendosi trasferito in Florida dove le sue due figlie più giovani frequentano la scuola.

Foto via Instagram

L’eredità infinita di Rockefeller: dal dramma personale di una love story al trionfo immobiliare. Le ultime notizie

Nel panorama in continua evoluzione del mercato immobiliare di New York, pochi nomi hanno tanto peso quanto Rockefeller. Dalle scandalose storie personali alle rivoluzionarie nuove attrazioni e alle manovre finanziarie ad alto rischio, l’eredità Rockefeller continua a plasmare lo skyline della città e a catturare l’immaginazione del pubblico.

La Donna Dietro la Leggenda

La recente scomparsa di Megan Marshack a 70 anni ha riacceso l’interesse per uno dei capitoli più intriganti della saga Rockefeller. Come giovane assistente di Nelson A. Rockefeller, Marshack si trovò al centro di una tempesta mediatica dopo l’improvvisa morte dell’ex vicepresidente nel 1979. Per decenni, ha mantenuto un rigoroso silenzio sulla loro relazione, alimentando infinite speculazioni.

In un ultimo atto di discrezione – o forse di rivelazione – Marshack ha scritto il proprio necrologio, offrendo accenni allettanti sulla sua associazione con Rockefeller. Citando il musical “A Chorus Line”, ha scritto che “non dimenticherà, non può pentirsi di ciò che ha fatto per amore”. Questo criptico addio lascia gli appassionati di immobiliare e di storia a riflettere sulla vera natura del loro legame e sul suo impatto sull’impero Rockefeller.

Rockefeller Center: Verso Nuove Vette

Mentre il passato può essere avvolto nel mistero, il Rockefeller Center è saldamente concentrato sul futuro. L’iconico complesso ha svelato la sua ultima attrazione: Skylift, una corsa mozzafiato che eleva i visitatori a 900 piedi sopra la città per viste a 360 gradi da togliere il fiato.

Questo supplemento di 35 dollari all’esperienza Top of the Rock rappresenta più di una semplice corsa emozionante; è una dichiarazione audace sull’intramontabile fascino degli immobili di pregio. In una città dove le viste sono una valuta, il Rockefeller Center sta letteralmente alzando l’asticella, offrendo una prospettiva senza pari sullo skyline di Manhattan.

Forza Finanziaria in Tempi Incerti

Per quanto impressionante possa essere il nuovo Skylift, il vero numero da funamboli sta avvenendo dietro le quinte. Tishman Speyer, il proprietario del Rockefeller Center, sta cercando un sorprendente accordo di rifinanziamento da 3,5 miliardi di dollari. In un mercato in cui le proprietà ad uso ufficio stanno lottando, questa mossa è osservata attentamente come un potenziale indicatore per l’industria.

Con un tasso di occupazione del 95% e flussi di reddito diversificati provenienti da inquilini uffici, spazi commerciali, NBC Studios e attrazioni turistiche, il Rockefeller Center si distingue come un faro di stabilità in acque agitate. Se avrà successo, questo rifinanziamento potrebbe segnare un punto di svolta per le proprietà ad uso ufficio di alta qualità, separando il grano dalla pula in un settore colpito dalle tendenze del lavoro a distanza e dall’incertezza economica.

Il Futuro del Real Estate Urbano

La saga del Rockefeller Center racchiude le sfide e le opportunità che il real estate urbano deve affrontare nell’era post-pandemia. Mentre molti edifici ad uso ufficio lottano con alti tassi di sfitto e futuri incerti, le proprietà di pregio in luoghi iconici stanno dimostrando la loro resilienza.

Investitori e finanziatori stanno diventando sempre più esigenti, favorendo edifici ben mantenuti e ricchi di servizi in posizioni privilegiate. Il successo o il fallimento della richiesta di rifinanziamento del Rockefeller Center potrebbe dettare il tono per il mercato, potenzialmente sbloccando capitali per altre proprietà di prim’ordine mentre lascia le attività meno desiderabili al freddo.

Mentre New York City e altri centri urbani si confrontano con la natura mutevole del lavoro e della vita cittadina, il nome Rockefeller si trova ancora una volta al centro della conversazione. Dall’intrigo personale all’innovazione architettonica e alla finanza ad alto rischio, l’eredità Rockefeller continua a plasmare il tessuto stesso della città – una storia, e un grattacielo, alla volta.

L’iconico ristorante di New York City fa un balzo verso una nuova era immobiliare. Tutte le ultime novità sul real estate

L’Iconico Ristorante di NYC Salta in una Nuova Era

Lo storico edificio che ha ospitato il rinomato ristorante francese La Grenouille per oltre sei decenni è stato venduto per la straordinaria cifra di 14,3 milioni di dollari. Questa transazione non solo rappresenta un importante affare immobiliare, ma segnala anche un cambiamento nel panorama culturale di Midtown Manhattan.

Inizia un Nuovo Capitolo

La proprietà al 3 E. 52nd St., un edificio di 576 metri quadrati su tre piani con un’affascinante facciata simile a un cottage, è stata acquisita da una società di comodo identificata come 8162024, LLC. Fonti vicine all’affare suggeriscono che l’iconico spazio si trasformerà in un ristorante di cucina asiatica, potenzialmente cinese, segnando un drammatico allontanamento dal suo patrimonio culinario francese.

Da Stalla a Stella Culinaria

La storia dell’edificio è ricca e variegata quanto la città stessa. Originariamente una stalla, fu convertito nel 1913 e da allora ha ospitato varie attività, tra cui:

  • Un’azienda di decorazione d’interni
  • L’Elm Tree Tea Room
  • Un negozio di abbigliamento di lusso
  • Un night club
  • La Vie Parisienne, un altro ristorante francese

La sua incarnazione più famosa, La Grenouille, aprì le sue porte nel 1962 sotto la guida di Charles Masson e sua moglie Gisèle. Per decenni, ha funzionato come un magnete per celebrità, icone della moda e l’élite globale, incluse luminarie come Frank Sinatra, Madonna e Yves Saint Laurent.

La Fine di un’Era

La vendita segna la conclusione della storica corsa di La Grenouille, che ha visto la sua giusta quota di drammi familiari e cambiamenti di gestione. Philippe Masson, il proprietario più recente del ristorante, ha annunciato la sua chiusura il mese scorso, citando la fine di “un vero e proprio who’s who dei più belli e celebrati del mondo” tra i suoi clienti.

Approfondimenti di Mercato

La vendita è stata mediata da una partnership di professionisti immobiliari:

  • Perry Rothenberg di Creative Leasing Concepts
  • Peter Howard di Oxford Property Group NY
  • Joseph Caputo di Exit Premier Real Estate

Questo team ha recentemente orchestrato un’altra vendita di proprietà di ristoranti di alto profilo, l’edificio del Ristorante Frechette al 241 West Broadway, per 15,3 milioni di dollari.

Guardando al Futuro

Mentre la scena gastronomica di New York City continua a evolversi, la trasformazione di questa proprietà iconica riflette tendenze più ampie nello sviluppo urbano e nei cambiamenti delle preferenze dei consumatori. Il passaggio dalla classica cucina francese ai sapori asiatici in questa location storica potrebbe essere indicativo del panorama culinario in continua evoluzione della città e delle dinamiche del mercato immobiliare.

Mentre i clienti di lunga data potrebbero lamentare la perdita di un’istituzione amata, il sostanziale investimento in questa proprietà suggerisce una prospettiva fiduciosa per il futuro dei settori della ristorazione di alta gamma e immobiliare di Manhattan, anche di fronte alle continue incertezze economiche.

Foto via La Grenouille

La tendenza “Casa”: vivere nel lusso delle residenze esclusive di Milano. Da Cipriani a Rocco Forte, fino a Casa Baglioni

Milano, capitale della moda italiana, sta vivendo una nuova tendenza negli alloggi di lusso che colma il divario tra hotel di alta gamma e residenze private. Il concetto “Casa” offre ai viaggiatori esigenti e agli espatriati un mix unico di comfort, privacy ed esclusività. Esploriamo alcune delle proprietà “Casa” più notevoli a Milano che stanno ridefinendo il vivere di lusso.

Casa Cipriani: Un Moderno Club Privato

Casa Cipriani Milano porta la leggendaria ospitalità dell’Harry’s Bar di Venezia nel cuore di Milano. Questo esclusivo club privato crea una comunità eclettica per coloro che apprezzano i semplici piaceri della vita. Con la sua atmosfera vivace e servizi di classe mondiale, Casa Cipriani offre un ambiente sofisticato ma rilassato per socializzare, cenare e godersi la dolce vita.

Casa Brera: Una Porta d’Accesso alla Cultura Milanese

Situata a pochi passi dall’iconico Castello Sforzesco, Casa Brera è un hotel a 5 stelle che fonde armoniosamente l’architettura razionalista con il lusso moderno. Progettato dal rinomato Studio Urquiola, l’hotel dispone di 116 camere splendidamente arredate, tra cui 15 suite e la straordinaria Suite Milanese. Casa Brera va oltre il semplice alloggio, offrendo una vera esperienza di vita milanese con il suo bar sul tetto, la piscina all’aperto e diverse opzioni gastronomiche che mostrano sia la cucina locale che quella internazionale.

Rocco Forte House: Privacy Senza Pari in un Palazzo Storico

Situata nel cuore del quartiere della moda di Milano, Rocco Forte House occupa un palazzo del XIX secolo splendidamente restaurato. Con soli 11 appartamenti esclusivi, questa proprietà offre il massimo della privacy e del lusso su misura. Ogni appartamento è un capolavoro di design, che combina elementi storici con comfort contemporanei. Il dedicato House Concierge assicura che ogni esigenza degli ospiti sia soddisfatta, dalla pulizia alle esperienze personalizzate in città.

Casa Baglioni: Eleganza Italiana degli Anni ’60

Casa Baglioni porta una nuova prospettiva sulla scena degli hotel di lusso di Milano. Situato nell’artistico quartiere di Brera, questo boutique hotel rende omaggio al design italiano degli anni ’60 offrendo allo stesso tempo comfort moderni e un ristorante stellato Michelin. La collezione d’arte accuratamente curata e le eleganti camere fanno di Casa Baglioni un paradiso per gli appassionati di design e gli amanti del cibo.

La tendenza “Casa” a Milano rappresenta una nuova era di alloggi di lusso, dove i confini tra hotel e residenze private sfumano. Queste proprietà offrono non solo un posto dove soggiornare, ma uno stile di vita che abbraccia l’eleganza, la cultura e l’ospitalità italiana. Per coloro che cercano un’autentica esperienza milanese con tutti i comfort di casa e i servizi di un hotel di classe mondiale, il concetto “Casa” fornisce la soluzione perfetta.

Che siate visitatori frequenti di Milano o stiate considerando un soggiorno prolungato, queste proprietà “Casa” offrono un’opportunità unica di immergervi nella ricca cultura e nello stile di vita vivace della città. Vivete il meglio di Milano dal comfort della vostra “casa lontano da casa” italiana.

Foto via Casa Cipriani Milano

OpenAI mette radici a Manhattan e segna un crescente appetito immobiliare nel settore dell’Intelligenza Artificiale

In armonia con la crescente influenza del settore dell’intelligenza artificiale sul mercato immobiliare commerciale, OpenAI, il creatore di ChatGPT, ha siglato un accordo per il suo primo spazio ufficio a New York City. Il colosso dell’AI occuperà 90.000 piedi quadrati nello storico Puck Building, situato nel ricercato quartiere Soho di Manhattan, secondo fonti vicine ai negoziati.

I Giganti dell’AI Alimentano la Rinascita Immobiliare

Questa espansione strategica segue le significative mosse immobiliari di OpenAI a San Francisco, dove l’azienda ha recentemente:

  • Affittato un’intera torre di sei piani a Mission Bay
  • Subaffittato due edifici da Uber Technologies

La strategia di crescita aggressiva dell’azienda non si ferma qui, con ulteriori sedi operative che verranno annunciate a breve.

Tendenza di Settore

OpenAI non è sola nelle sue ambizioni immobiliari. Altri titani dell’AI stanno facendo mosse simili:

  • Anthropic
  • Palantir

Queste aziende stanno rapidamente espandendo la loro presenza in importanti hub tecnologici:

  • New York
  • Area della Baia di San Francisco
  • Denver
  • Atlanta
  • Seattle

Impatto sul Mercato

Dopo aver attraversato un periodo difficile caratterizzato da:

  • Crescenti spazi sfitti
  • Riduzioni degli affitti
  • Transazioni a prezzi di saldo

Il mercato degli uffici mostra segni di ripresa, in particolare a New York, dove il terzo trimestre ha visto un aumento dell’attività di locazione.

“L’AI non sarà una soluzione unica per il mercato degli uffici,” osserva Jacob Rowden, responsabile della ricerca sugli uffici presso JLL, “ma è una componente cruciale della più ampia narrativa di ripresa.”

San Francisco: Epicentro dell’Immobiliare AI

L’impatto è particolarmente pronunciato a San Francisco, dove:

  • Le aziende AI hanno rivendicato circa 5 milioni di piedi quadrati
  • Questo rappresenta oltre il 5% dello spazio totale per uffici della città
  • 57 contratti di locazione firmati da aziende AI solo quest’anno
  • 40 di questi sono primi spazi ufficio per piccole e medie imprese AI

Il Collegamento con il Puck Building

La scelta del Puck Building (un immobile datato 140 anni) da parte di OpenAI non riguarda solo la posizione. La proprietà storica, di proprietà di Kushner Cos., ospita anche Thrive Capital, una società di venture capital che:

  • Ha recentemente guidato un round di finanziamento da 6,6 miliardi di dollari per OpenAI
  • È stata fondata da Joshua Kushner, fratello di Jared Kushner

Guardando al Futuro

Secondo Chris Roeder, responsabile del brokeraggio presso l’ufficio di San Francisco di JLL, l’appetito del settore AI per gli spazi ufficio “potrebbe quadruplicare nei prossimi sei anni”. Mentre i giganti tecnologici tradizionali come Google, Microsoft e Apple raddoppiano gli investimenti nell’AI, questa tendenza non mostra segni di rallentamento.

Fonte: Da una esclusiva di WSJ

Milano

Boom immobiliare: Milano e Monza guidano l’impennata del mercato immobiliare italiano. Ecco le ultime notizie

Il mercato immobiliare del Nord Italia continua a sfidare le difficoltà economiche, con Milano e Monza che emergono come capofila nell’apprezzamento del valore degli immobili. Gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi rivelano una robusta traiettoria di crescita, particolarmente in questi centri urbani chiave, nonostante un concomitante rallentamento nei volumi delle transazioni.

Milano: La Metropoli Inarrestabile

Milano, capitale finanziaria e della moda italiana, mantiene il suo fascino per gli investitori immobiliari, registrando un aumento del 2% nei prezzi degli immobili residenziali durante la prima metà del 2024. Questo incremento porta il prezzo medio per metro quadro a un sostanzioso €6.520, rafforzando lo status della città come mercato immobiliare di prim’ordine in Europa.

Il distretto sud della città è emerso come l’hotspot per la crescita, sperimentando un notevole aumento del 6% nei valori immobiliari. Questa tendenza sottolinea le dinamiche in evoluzione del panorama urbano di Milano, con aree precedentemente trascurate che ora catturano l’interesse degli investitori.

Monza: Il Cavallo del Mercato Immobiliare Italiano

In una svolta sorprendente, Monza ha superato il suo più famoso vicino, registrando una crescita impressionante del 7% nei prezzi degli immobili. Con valori medi che ora raggiungono i €3.444 per metro quadro, Monza si sta rapidamente posizionando come un’attraente alternativa per gli investitori esclusi dal mercato premium di Milano.

Il settore nord della città è stato particolarmente dinamico, con prezzi che sono saliti del 9% raggiungendo una media di €3.869 per metro quadro. Questo aumento indica un crescente riconoscimento del potenziale di Monza come destinazione residenziale e di investimento.

Sfide di Mercato e Prospettive Future

Nonostante i trend positivi dei prezzi, sia Milano che Monza affrontano venti contrari in termini di volumi di transazioni. Milano ha assistito a un calo del 13% nelle transazioni di proprietà residenziali nel primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente, con tendenze simili osservate a Monza e Lodi.

Guido Bardelli, Assessore alla Casa di Milano, riconosce l’urgente necessità di affrontare le preoccupazioni relative all’accessibilità. “L’attrattività di Milano ora pone una sfida: garantire l’accessibilità abitativa per la classe media che fatica con gli attuali costi di mercato,” afferma Bardelli, sottolineando l’impegno della città nell’espandere le iniziative di housing sociale.

Implicazioni per gli Investimenti

Per gli investitori, le attuali dinamiche di mercato presentano sia opportunità che sfide. Il continuo apprezzamento dei prezzi nelle località di pregio suggerisce un potenziale di guadagni in conto capitale, particolarmente in aree emergenti come il distretto sud di Milano o il settore nord di Monza. Tuttavia, il calo nei volumi delle transazioni segnala la necessità di una strategia cauta, con un focus sul valore a lungo termine piuttosto che su rapidi turnover.

Mentre il mercato immobiliare del Nord Italia naviga attraverso queste tendenze complesse, rimane un faro di crescita nel panorama immobiliare europeo. Con interventi politici strategici e approcci di sviluppo innovativi, città come Milano e Monza sono pronte a mantenere il loro appeal, bilanciando crescita e accessibilità negli anni a venire.

Il ritorno della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Momento storico per arte e mercato immobiliare

La 33ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (BIAF) si prepara a trasformare lo storico Palazzo Corsini in un lussuoso mercato d’arte dal 28 settembre al 6 ottobre 2024. L’edizione di quest’anno segna un’importante espansione con la partecipazione di 80 gallerie, incluse 14 nuove prestigiose presenze internazionali, consolidando la sua posizione come uno dei principali eventi artistici al mondo.

Un Evento Importante che Fonde Arte, Moda e Filantropia

La Biennale inizia con una cena di gala esclusiva per 780 VIP internazionali, orchestrata da Gucci Osteria da Massimo Bottura. La sponsorizzazione di Gucci sottolinea la fusione dell’evento tra alta arte e haute couture. Tra i momenti salienti delle festività inaugurali spicca un’asta di beneficenza con la partecipazione del tenore di fama mondiale Andrea Bocelli nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Questa edizione promette di essere una delle migliori sotto la mia gestione,” afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF. “Abbiamo i migliori mercanti d’arte del mondo che portano i loro capolavori a Palazzo Corsini, creando di fatto un museo in vendita.”

Gallerie di Prima Classe Espongono Tesori Rari

L’elenco degli espositori è un vero e proprio who’s who del mondo dell’arte:

  • Colnaghi: Fondata nel XVIII secolo
  • Agnews: Un baluardo londinese dal 1817
  • Enrico Frascione: Una dinastia familiare nel campo dei dipinti antichi dalla fine del 1800
  • Dickinson: Nota per aver scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens

Capolavori in Mostra

Tra le opere notevoli:

  1. Una Madonna col Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano (c. 1555-1560) presso lo stand di Carlo Orsi, autenticata dal rinomato esperto Federico Zeri
  2. Lo Studio di Giove di Michelangelo dalla Galleria Dickinson
  3. Una Madonna col Bambino del Bronzino presentata da Maurizio Canesso
  4. Un ritratto recentemente scoperto della Granduchessa Vittoria Della Rovere di Camilla Guerrieri (1628-1690)

I Maestri Moderni si Uniscono ai Tesori del Vecchio Mondo

La Biennale non si limita alle antichità. Tra i punti salienti del XX secolo:

  • Opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte
  • Un “Notturno” del 1950 di Alberto Savinio da Sperone Westwater
  • “Le figlie di Minosse” del 1933 di Giorgio de Chirico da Farsetti

Impatto sul Mercato e Potenziale di Investimento

Con la maggior parte delle gallerie partecipanti che vantano 30-50 anni di esperienza nel mercato, la Biennale rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e investitori seri. Queste gallerie hanno plasmato le tendenze del collezionismo internazionale e hanno collocato opere nei principali musei del mondo.

Ogni pezzo esposto viene sottoposto a rigorosi processi di autenticazione, restauro e ricerca, garantendo il massimo valore e potenziale di investimento. Come nota il Sindaco Sara Funaro, la Biennale rimane “un punto di riferimento fondamentale per il collezionismo internazionale”.

Foto via BIAF

Gli affitti alle stelle di New York mostrano segni di stabilizzazione, ma non è ancora il momento di festeggiare

In una città rinomata per i suoi stili di vita esosi, si intravede un barlume di speranza per gli affittuari newyorkesi in difficoltà. I dati recenti suggeriscono che gli affitti notoriamente elevati degli appartamenti della Grande Mela potrebbero aver finalmente raggiunto il loro apice, offrendo un potenziale respiro in uno dei mercati immobiliari più competitivi al mondo.

Siete interessati all’acquisto o alla vendita di un immobile a New York?
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Secondo l’ultimo rapporto mensile sugli affitti di Douglas Elliman, compilato dalla società di valutazione Miller Samuel, il prezzo mediano di affitto a Manhattan a luglio è sceso a 4.300 dollari, segnando un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione di 100 dollari, seppur modesta, segnala un potenziale cambiamento nella traiettoria del mercato. Tendenze simili sono state osservate a Brooklyn e nel Northwest Queens, con gli affitti mediani che sono scesi rispettivamente a 3.600 e 3.450 dollari.

Jonathan Miller, presidente e CEO di Miller Samuel, conferma questo punto di svolta: “Gli affitti hanno raggiunto il picco”, ha dichiarato in un’e-mail a CoStar News. Questa affermazione è supportata da diversi indicatori chiave, in particolare dal declino della dimensione media degli appartamenti affittati nei tre distretti.

A Manhattan, la metratura media affittata a luglio si è ridotta del 9,5% su base annua a 945 piedi quadrati, segnando l’undicesimo calo mensile consecutivo. Brooklyn e Northwest Queens hanno registrato contrazioni simili, con dimensioni medie che sono diminuite rispettivamente del 7,3% e del 14,5%. Miller attribuisce questa tendenza a una normalizzazione post-pandemica delle preferenze di spazio e agli sforzi degli inquilini per ridurre i costi.

Il raffreddamento del mercato degli affitti potrebbe essere influenzato anche dal cambiamento delle dinamiche nel mercato degli acquirenti di case. Con l’aspettativa che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse, potenzialmente abbassando i tassi ipotecari, alcuni affittuari stanno riconsiderando la prospettiva di diventare proprietari di casa. Questo rovesciamento della tendenza precedente, dove i potenziali acquirenti inondavano il mercato degli affitti, potrebbe contribuire ad allentare la domanda di locazioni.

Inoltre, il lato dell’offerta dell’equazione mostra segni di espansione. L’inventario delle inserzioni a Manhattan è aumentato del 44% su base annua a 10.634 unità a luglio, mentre il tasso di sfitti è salito al 2,87% dal 2,63% di un anno prima.

Tuttavia, gli esperti del settore mettono in guardia contro le aspettative di una drammatica correzione del mercato. “È ancora un mercato dei proprietari”, ha sottolineato Miller, notando che un affittuario su cinque continua a pagare più del prezzo richiesto. A Manhattan, gli sconti sulle inserzioni rimangono ai minimi storici, spesso rappresentando premi superiori ai prezzi richiesti.

La resilienza del mercato degli affitti di New York è sostenuta dalla robusta economia della città. Con 54.000 posti di lavoro aggiunti nell’ultimo anno e un panorama economico diversificato, la domanda di affitti rimane forte nonostante i costi vertiginosi.

Mentre il mercato immobiliare di New York entra in questa nuova fase, sia gli affittuari che gli investitori osserveranno attentamente. Sebbene i giorni di aumenti inarrestabili degli affitti possano essere in declino, la strada verso un’edilizia abitativa veramente accessibile nella più grande città d’America rimane lunga e tortuosa. Per ora, i newyorkesi possono trovare conforto nel fatto che, almeno per il momento, la spirale ascendente dei costi di affitto sembra aver trovato il suo limite.

Fonte: CoStar News