Nuovi ristoranti a New York

New York è più in fermento che mai. Ecco tre nuovi ristoranti che stanno aprendo in città

New York è più in fermento che mai. Ecco tre nuovi ristoranti che stanno aprendo in città

A più di un anno dall’inizio della pandemia, i ristoranti in tutta la città di New York continuano a guardare avanti e puntano sulle nuove aperture, a volte perché i loro concetti potrebbero essere adattati per l’asporto e la consegna, ma più spesso perché i loro proprietari non vedevano altra scelta che andare avanti. E reinventarsi. Dal 16 marzo 2020, quando lo Stato di New York ha temporaneamente chiuso i ristoranti al coperto, centinaia di nuove location hanno aperto le loro porte, tra cui punti di ristoro vegan soul, birrerie tradizionali e altro ancora. Ecco una selezione dei ristoranti e dei bar aperti a maggio 2021 secondo Eater.

Midtown: a meno di un anno dall’apertura di Angelina e del suo primo avamposto negli Stati Uniti vicino Bryant Park, la famosa sala da tè parigina si sta espandendo con una seconda sede, un satellite da 15 posti all’interno di un negozio di borse Longchamp.
Dove: 645 Fifth Avenue, sulla 51a strada

Upper East Side: il ristorante italiano dell’East Village Cacio e Pepe questa settimana si dirige verso i quartieri alti con una seconda location, secondo East Side Feed, un nuovo blog di quartiere del team dietro I Love the Upper West Side.
Dove: 1479 York Avenue, tra la 78a e la 79a strada

Jamaica: questa settimana il Queens ha un nuovo ristorante soul food vegano che si chiama Real Veggie Cafe. Da un piccolo bancone destinato a soul food e pizze, lo chef Hulando Shaw ora serve mac and cheese vegano, banane verdi e cavolfiori fritti.
Dove: 106-13 Guy R Brewer Boulevard, vicino a Tuskegee Airmen Way

Foto: Cacio e Pepe
Lista completa: Eater

A Miami si scaldano i motori per il mercato immobiliare

In Florida si scaldano i motori: la Formula 1 fa salire di “giri” il settore immobiliare di Miami

In Florida si scaldano i motori: la Formula 1 fa salire di “giri” il settore immobiliare di Miami

Accendete i motori! Le speranze di Miami di dare una sterzata al mercato immobiliare con uno slancio post-Covid sono alimentate dal recente impegno della Formula 1 a tenere gare annuali all’Hard Rock Stadium, a partire dal secondo trimestre del 2022. Ottimo segnale: uno dei mercati più gettonati su cui operiamo noi di Columbus International ora godrà anche di un diversificato set di eventi internazionali di alto livello che si terranno nel sud della Florida. Durante la stagione turistica torneranno Art Basel a dicembre, il Miami International Boat Show a febbraio e il Miami Open a marzo. Le opportunità di aprire il territorio a nuove ondate di visitatori globali sono già straordinarie, con professionisti del turismo e del settore immobiliare che stanno sviluppando, giorno dopo giorno, nuove idee per capitalizzare l’interesse. Esaminiamo l’eredità delle corse, dei piloti e del loro impatto sugli immobili locali in questo breve reportage dal Sud della Florida, in base ai numeri.

Sono 10 gli anni che la Formula 1 si è impegnata a ospitare il Gran Premio di Miami all’Hard Rock Stadium – un accordo che il presidente del Master Brokers Forum, Alicia Cervera Lamadrid, paragona a “ottenere il Super Bowl per impegnarsi per i prossimi anni”.

7,6 milioni di dollari è il prezzo pagato di recente dall’ex pilota di F1 Eddie Irvine per una casa sul lungomare delle Venetian Islands lo scorso dicembre. Un player attivo nel mercato locale, Irvine ha anche pagato 5,1 milioni per una proprietà diversa sulle Venetian Islands e ha venduto una casa con nove camere da letto e otto bagni sulle Sunset Islands per 16 milioni.

32,5 milioni è il prezzo di listino della villa di Johnny Gray, ex runner e professionista di borsa, a Admiral’s Cove, quartiere di Jupiter. La tenuta di 30mila piedi quadrati è la casa più costosa mai messa sul mercato nella zona, con spazio sufficiente per parcheggiare un mega yacht.

Fonte: The Real Deal
Foto: daniel cristian @danicris87 via Unsplash

Palazzo Minerbetti

Palazzo Minerbetti diventerà il resort a cinque stelle Il Tornabuoni. L’ospitalità traina il real estate a Firenze

Palazzo Minerbetti diventerà il resort a cinque stelle Il Tornabuoni. L’ospitalità traina il real estate a Firenze

Doveva aprire ad aprile ma la data è slittata a tempo indeterminato, l’hotel “Il Tornabuoni”, nel palazzo quattrocentesco Minerbetti vicino all’Arno, proprietà del fondo Hines affittato alla romana Ag Hotels. L’immobiliare a Firenze, in particolare le nuove costruzioni e destinazioni storiche, non ha date fisse ma tanto vale tenersi pronti, perché lo storico palazzo Minerbetti ospiterà ufficialmente un resort a cinque stelle. E questa è una buona notizia per il rilancio del real estate in Toscana.

L’apertura dovrebbe definitivamente essere posticipata a settembre 2021. Hines, attraverso Hines European Core Fund (HECF), aveva acquisito cinque anni fa palazzo Minerbetti, che si affaccia nella storica Piazza Santa Trinità, per il suo valore storico e prestigio immobiliare. La proprietà si sviluppa su sei piani, due destinati al retail e quattro all’hotel, per un totale di oltre 5mila metri quadrati.

“Il Tornabuoni” ospiterà 62 camere e suite, unendo modernità e stile rinascimentale. “La presenza dell’hotel e dei suoi servizi contribuirà in modo attrattivo a trasformare via dé Tornabuoni in un’area vivace e dinamica in grado di richiamare nuovi flussi di visitatori, dando un significativo contributo alla ripresa del turismo fiorentino” si legge nel comunicato. “L’intervento di Firenze si inquadra nella più ampia strategia di Hines volta alla rigenerazione di asset storici ed iconici nel centro delle città”. A Milano, Hines si è occupata di progetti con destinazione d’uso mista, direzionale e high-street retail, come per esempio Cordusio 2.0 e The Liberty Tower. Ultimamente sta lavorando a piani di riqualificazione del calibro di Spiga 26, nel Quadrilatero della Moda, e Torre Velasca.

Leggete l’approfondimento su Il Sole 24 Ore nell’articolo di Paola Dezza QUI.

Foto de Il Tornabuoni (Firenze) via Idealista.it

Attico a New York

Vi presentiamo l’attico con la terrazza privata più alta di New York. È sul mercato per 59 milioni di dollari

Vi presentiamo l’attico con la terrazza privata più alta di New York. È sul mercato per 59 milioni di dollari

Quello che vedete non è un comune attico deluxe. A fare la differenza è la terrazza privata più alta della città, attualmente sul mercato, a 300 metri sopra il livello della strada. È 70 piedi più alto di Top of the Rock, a Rockefeller Center, che tocca gli 850 piedi. Ma ha un costo da capogiro: 59 milioni di dollari. L’ampio attico di 945 metri quadrati si estende per l’intero 90° piano di 35 Hudson Yards, dove la star NFL Rob Gronkowski ha appena acquistato la sua unità da 7 milioni di dollari, come riporta il New York Post. “Basti pensare che l’attico è dotato di un proprio Edge privato”, dice una fonte che conosce bene la proprietà, riferendosi al ponte di osservazione di Hudson Yards, sviluppato da Related. A 1.131 piedi di altezza, l’Edge è il ponte di osservazione all’aperto più alto dell’emisfero occidentale. “Un fatto interessante è che puoi vedere l’Oceano Atlantico e Central Park dalla terrazza, che si affaccia a est ea sud”, ha aggiunto la fonte.

La dimora in alto dispone di cinque camere da letto, 6 ½ bagni, soffitti altissimi e un proprio ascensore privato – insieme alla terrazza. La residenza si apre su un foyer d’ingresso con ampi pavimenti in rovere. C’è anche una grande sala d’angolo con vista sul centro di Manhattan e sul World Trade Center, oltre a una cucina abitabile con finestre. Una camera da letto principale d’angolo dispone di un angolo bar e due bagni rivestiti in quarzite iceberg. C’è anche una palestra, una sala multimediale e una lavanderia. L’edificio, progettato da David Childs e Skidmore Owings & Merrill, è dotato di interni di Tony Ingrao. Le residenze sono in cima all’Equinox Hotel (su HuffPost Italia il commento di Richard Tayar, CEO e fondatore di Columbus International).

Oltre alla palestra Equinox, i residenti hanno servizi privati ​​tra cui una propria palestra con uno studio di stretching/yoga, una sala di meditazione, un centro business, un cocktail lounge e una sala da pranzo privata con servizi di catering con vista sul fiume Hudson.

I broker di quotazione sono Sherry Tobak di Related e Cathy Franklin e Leighton Candler di Corcoran.

Foto: Colin Miller

Milano superlusso

A Milano il superlusso non muore mai. È caccia a case con giardini, terrazze e cortili antichi

A Milano il superlusso non muore mai. È caccia a case con giardini, terrazze e cortili antichi

Abitazioni da 10mila euro al metro quadro, priorità a case con giardini e terrazze (con il Covid, le proprietà dotate di diverse boccate d’ossigeno, dai cortili ai balconi, sono la carta vincente del real estate) ed impennata di progetti che recuperano antichi complessi di ringhiera ed ex edifici industriali. È questo il quadro che emerge analizzando gli ultimi trend del mercato immobiliare a Milano, secondo i reportage di Repubblica e Il Sole 24 Ore. Il lusso non conosce battuta d’arresto in Lombardia.

In primis, le nuove costruzioni: il progetto ecosostenibile “Isola Verde” punta a congegnare una comunità indipendente, con servizi come palestra, sauna, area co-working da 40 posti e spazi verdi. Un vero e proprio recupero integrale di un’area produttiva nel quartiere Isola, di cui Italy Sotheby’s International Realty commercializza 11 appartamenti. Il progetto, curato dallo Studio Florulli, nasce dalla totale riqualificazione della costruzione di inizio 900 in via Porro Lambertenghi, costituita da un edificio di abitazione sul fronte strada e una palazzina all’interno, all’epoca destinata alla produzione.
Poi ci sono le dimore storiche, appartenute ad eccellenze e famiglie nobili, ad attrarre l’attenzione di stranieri e non solo. Un caso esemplare è l’appartamento di San Babila della coppia Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani: un attico di 1.800 metri quadrati, con 37 vetrate e una piscina sul tetto. L’agenza Milano Immobili, che in sei mesi ha concluso la metà delle trattative pendenti sugli appartamenti di maggiore prestigio, parla di un un prezzo che si aggira sui 22mila euro al metro quadro.

Stando a MutuiOnline.it, la coppia Fedez e Chiara Ferragni, meglio nota come Ferragnez, dopo la nascita della seconda figlia sembra abbia già opzionato uno spazio più grande dove andare ad abitare, sempre all’interno di Citylife, uno dei quartieri residenziali più in espansione di Milano, dove Generali Re ha già dato inizio alla costruzione di un nuovo immobile con 108 appartamenti.

Foto via Unsplash/Vitaliy Zamedyanskiy/ 
http://instagram.com/zamedianskyi

La svolta di New York

La svolta di New York: “tutto aperto” dal primo luglio. Ecco cosa significa per il mercato immobiliare

La svolta di New York: “tutto aperto” dal primo luglio. Ecco cosa significa per il mercato immobiliare

L’esodo è finito.

Con i nuovi record americani da 4 milioni di vaccinazioni in un giorno, New York si riaccende. Dal primo luglio, la Città Che Non Dorme Mai riapre tutto: negozi, uffici, teatri, musei. E si prepara ad accogliere gli abitanti che per oltre un anno hanno scelto mare e campagna al posto della metropoli. E con loro tornano il turismo, le attività all’aperto e le negoziazioni per l’acquisto alla casa da sogno su Central Park.

Mentre lo storico luna park di Coney Island inaugura la nuova stagione, nel Bronx, la riapertura dello Yankee Stadium, il tempio del baseball di New York, ha già radunato tifosi e non in un evento-simbolo del ritorno alla normalità.

Normalità che fa sempre più rima con mercato immobiliare.

La nuova fase è una scommessa soprattutto per chi cerca casa a New York. Mai come oggi le opportunità di investimento sono in crescita e prendono strade inaspettate. A proposito di strade: sono proprio i quartieri della città, in continua evoluzione, a darci le buone notizie. In testa troviamo Midtown, un quartiere da tenere d’occhio perché è, di fatto, il primo a dirci che l’esodo dei lavoratori dagli uffici è un“inconveniente a breve termine”. Ora si torna al lavoro con più entusiasmo e dinamicità, ricordando sempre il rispetto dell’obbligo mascherina.

Il settore commerciale rappresenta circa la metà delle entrate fiscali della città. Se quindi avete intenzione di prendere un ufficio a New York, ora o mai piú!

New York vanta ora una quantità infinita di spazi per uffici. L’offerta, sul mercato, è aumentata di quasi il 40 per cento rispetto a un anno fa. Una possibilità straordinaria, quella di acquistare o affittare un posto più piccolo situato in posizione centrale da usare appunto come ufficio o pied-à-terre. Midtown si fa largo anche per la proposta di trasformare gli uffici vuoti in unità residenziali, in particolare alloggi a prezzi accessibili.

Se tra le vostre mire, invece, c’è una casa familiare, comoda e spaziosa, vi suggeriamo di guardare verso Brooklyn, in particolare ai quartieri sul lungomare con accesso a spazi aperti e nuovi sviluppi di lusso più convenienti di quelli a Manhattan. I numeri lo confermano: stiamo assistendo ad un aumento del volume delle vendite del 90 per cento a Brooklyn.

Questa estate, la scelta sarà solo vostra: tornare alla normalità affittando un ufficio a Midtown, nel cuore di New York, o comprare casa a Brooklyn per respirare aria di mare e famiglia? Parlatene con noi di Columbus International.

New York

New York, una battaglia da un miliardo per un parcheggio in mare nel quartiere di South Street

New York, una battaglia da un miliardo per un parcheggio in mare nel quartiere storico di South Street

Sapete quanto infinite possano essere le saghe immobiliari di New York, vero? Bene, la battaglia su 250 Water Street (l’indirizzo di uno storico parcheggio nel South Street Seaport Historic District) si avvicina alla “Guerra dei Trent’anni”. Il sito, tra Pearl e Water Street, occupa un intero isolato proprio all’interno dell’ultima vestigia architettonica del lungomare mercantile di New York risalente al periodo tra XVIII e inizio XIX secolo.

Potreste domandarvi come un’oasi storica dell’America più pittoresca sia arrivata ad annoverare e comprendere un enorme posteggio auto che ci lascia in eredità una bizzarra terra di nessuno, tra i bassi magazzini del XIX secolo che costeggiano Water a est e i moderni grattacieli di Lower Manhattan, a ovest di Pearl.

In parte, la risposta del New York Times è che Pearl, una strada allargata, aveva un treno sopraelevato che delimitava le corsie più strette e acciottolate del lungomare, rendendo necessario un bordo o un confine. Ma per una spiegazione ancora più esaustiva dobbiamo tornare agli accordi da parte dei politici locali per placare i costituenti di NIMBY (tradotto letteralmente: non nel mio cortile) in protesta contro l’installazione di strutture presso la propria abitazione, che non volevano che le loro viste sul lungomare fossero bloccate da una torre al 250 Water.

Ora una nuova proposta di riqualificazione si fa largo: la Howard Hughes Corporation, che ha acquistato il lotto di 48.000 piedi quadrati per la cifra di 180 milioni di dollari nel 2018, ha svelato un piano per ripulire il mercurio sotto la proprietà (era il sito di una fabbrica di termometri) e dare l’ok ad una nuova costruzione ad uso misto da 1,4 miliardi di dollari, alta 470 piedi. Chris Cooper e un team di architetti di Skidmore, Owings & Merrill produrranno il progetto progetto.

Hanno immaginato un paio di torri residenziali di 38 piani che si innalzano da un podio di sei piani con uffici, negozi e spazi per la comunità. La disposizione del podio e delle torri è un tentativo di negoziare la difficile ma cruciale transizione tra il porto marittimo e gli edifici moderni più alti immediatamente intorno ad esso. Il piano originale prevedeva 260 condomini di mercato che occupavano le torri insieme a un massimo di 100 unità sovvenzionate per inquilini che rappresentavano in media il 40% del reddito medio dell’area, un numero significativo in un quartiere benestante.

Il mercato immobiliare a Miami è in forte espansione: ecco come acquistare la casa dei vostri sogni

Il mercato immobiliare a Miami è in forte espansione: ecco come acquistare la casa dei vostri sogni

Mentre il Covid ha messo in pausa il mondo, una cosa la pandemia non è riuscita ad arrestare: il mercato immobiliare, in particolare a Miami. Proprio in questi primi mesi del 2021, molti investitori in Florida stanno lasciando i loro appartamenti per trasferirsi in abitazioni familiari con un grande cortile. Questa tendenza si era già registrata lo scorso anno, con il lavoro a distanza che diventava via via più comune, ma l’arrivo del Covid-19 ha amplificato il trend. Quando gli uffici hanno chiuso la scorsa primavera e la maggior parte delle persone ha iniziato a lavorare da remoto, il mondo ha iniziato davvero a cambiare. Lavorare da casa riduce il tempo e le spese tipiche del pendolarismo e, diciamocelo, ha dato a molti lavoratori e ai loro datori di lavoro una nuova prospettiva. Quando è diventato di uso comune lavorare da casa, i datori di lavoro hanno capito che i loro dipendenti potevano ancora svolgere le proprie mansioni senza essere fisicamente in ufficio. A partire da questa angolazione, il mercato immobiliare ha iniziato a vedere un aumento degli acquisti di proprietà mentre quelli con lavori da remoto hanno cominciato a migrare verso la Florida. Se state pensando di trasferirvi a Miami, potete visitare il nostro portfolio di proprietà QUI ma, prima o dopo averlo fatto, ci sono alcune cose da tenere a mente, spiega Forbes.

Trovate un ottimo agente immobiliare (TEAM)

Un agente immobiliare sarà il vostro migliore amico nella ricerca di una proprietà a Miami perché conosce i dettagli della città e cosa cercare. Certi agenti immobiliari hanno occhi solo per il venditore, quindi tenetelo a mente quando scegliete un broker. Inoltre, alcuni agenti immobiliari potrebbero bloccarvi con contratti blindati, in modo tale che non possiate correre da un agente immobiliare diverso con le informazioni del broker precedente, quindi fate attenzione prima di firmare qualsiasi carta. Dovete sempre cercare un agente immobiliare che abbia il vostro miglior interesse come target finale.

Trovate la proprietà perfetta

Prima di iniziare a guardare le proprietà, considerate il budget, le tasse e la posizione. Alcuni clienti di Columbus International che si sono trasferiti a Miami desideravano una proprietà sul mare, ma da qualche tempo sempre più persone optano per proprietà che non si trovano direttamente sulla spiaggia, scovando spiragli di investimento altrove. Inoltre, acquistando una proprietà che non è sulla spiaggia, anche a pochi chilometri di distanza, si possono risparmiare migliaia di dollari sull’acquisto. Scegliete una proprietà ideale per voi e la vostra situazione personale e professionale. Una volta ristretto il tipo di proprietà che state cercando in base al prezzo e alla posizione, potete tuffarvi nelle open houses e farvi un’idea dei quartieri (QUI le nostre schede).

Parte il processo di acquisto

Una volta trovato un posto in cui siete disposti a investire, potete avanzare un’offerta e avviare il processo di acquisto. È una buona idea avere a disposizione fondi extra in modo da poter affrontare eventuali spese impreviste. Un’altra cosa da considerare è il processo di pre-approvazione tramite una banca o un prestatore. Se state cercando un prestito per acquistare la vostra casa, dovrete tenere presente che ci sono altri fattori in gioco quando acquistate una casa oltre ai vostri gusti, vale a dire quello che la banca dice che potete permettervi.

Preparatevi alla chiusura del contratto

La chiusura è il passaggio finale per ottenere una proprietà. Assicuratevi di avere abbastanza soldi da parte per i costi di chiusura, le spese varie, le spese legali e altro ancora. Ci saranno molti documenti da firmare, quindi non esitate a contattare il vostro avvocato per esaminare tutto ciò che vi viene consegnato. Naturalmente, potete negoziare sulle spese di chiusura in anticipo ed è un’idea intelligente chiedere al vostro legale di esaminare tutti i documenti al momento della fatidica firma per assicurarvi di ottenere il miglior affare. La proprietà è un buon investimento se lo fate nel modo giusto. L’acquisto di una proprietà richiede molto tempo e molte energie, soprattutto se vi trasferite dall’Italia agli Stati Uniti.

Trovare un agente immobiliare affidabile, un avvocato e la proprietà dei vostri sogni è la chiave per garantire che l’acquisto della vostra proprietà proceda senza intoppi. Con la pandemia che ha cambiato il modo in cui lavoriamo e viviamo, abbiamo sostanzialmente modificato il modo in cui percepiamo l’idea di “casa”.

Ora più che mai è il momento giusto per acquistare la vostra casa a Miami.

Firenze

Yamamay-Carpisa con Sophia Loren partner. A Firenze il primo ristorante di Pianoforte Holding

Yamamay-Carpisa con Sophia Loren partner. A Firenze il primo ristorante di Pianoforte Holding

Il presidente della società Dream Food, Luciano Cimmino (a capo anche di Pianoforte Holding), con la Loren scommette sul food: “Apro una catena di ristoranti con il brand di Sophia”. La nuova società di ristorazione di Cimmino, imprenditore della moda con Pianoforte holding (Yamamay e Carpisa), ha coinvolto l’icona del cinema italiano per eccellenza, Sophia Loren, per dare una sterzata al settore food: “La partecipazione di Sophia è messa nero su bianco, con un accordo di licenza ibrido a sei cifre – dice Cimmino al Corriere Economia -. Abbiamo entrambi Napoli nel cuore, e tra una sfogliatella e una parola, abbiamo concluso l’accordo. Si parte da Firenze, poi con Sophia che è un mito globale: abbiamo già in mente Dubai, Miami, Hong Kong o Shanghai. E in Italia porteremo la pizza di Sophia anche a Milano e Napoli“.

Pianoforte Holding scavalca il mondo della moda, dunque, e avvia “il primo progetto di diversificazione”. Del resto, come scrive Il Sole 24 Ore, la convinzione delle famiglie napoletane Cimmino e Carlino, che controllano Pianoforte Holding e i marchi Yamamay (homewear e intimo), Carpisa (valigie) e Jaked (costumi da bagno), è che la ripresa post-Covid sarà trainata proprio dal food.

L’inaugurazione sarà in uno dei quattro mercati di riferimento di Columbus International: si terrà infatti lunedì 26 aprile a Firenze, nella centrale piazza della Repubblica, a due passi dal Duomo, dove è pronto il primo bar-ristorante-wine bar chiamato Sophia Loren-Original Italian food: 1.500 metri quadrati precedentemente occupati da Unicredit, distribuiti su tre livelli, con dieci vetrine che si affacciano sui portici, strategici perché “in questo primo momento, si potranno servire portate stellate e pizze napoletane solo nei 60 posti all’aperto“. Per i 270 coperti interni dovrete aspettare il primo giugno, stando alle disposizioni dell’ultimo decreto legge.

Foto via Forbes Italia

Firenze

Scoprite la classifica delle case più cercate a Firenze a inizio 2021 e vi diremo che investitori siete

Scoprite la classifica delle case più cercate a Firenze a inizio 2021 e vi diremo che investitori siete

Casa.it svela la classifica delle case più cercate a Firenze nei primi mesi del 2021 per zone, dimensioni, tipologie, numero di locali e prezzi. E… indovinate un po’? Nel capoluogo toscano, la domanda di case nell’ultimo anno è la perfetta fotografia di come cambia il profilo dell’investitore, tipologia per tipologia, casa per casa. Le proprietà più cercate si trovano nel centro di Firenze: la zona è al primo posto delle aree più visitate su Casa.it con una crescita rispetto al bimestre dello scorso anno del +27%. Rimane stabile al secondo posto la zona Campo di Marte – Libertà che cresce comunque nelle ricerche del +15%. Stabile anche la zona Firenze Nord – Novoli – Nova.

Al quarto posto troviamo Firenze Sud – Gavinana – Europa con una crescita del +20%. A salire è poi la zona Rifredi – Dalmazia – Serpiolle – Careggi; stando allo studio, data la pandemia in corso, la vicinanza agli ospedali avrebbe contribuito alla crescita. Al sesto posto, la zona Bolognese – Le Cure (+56%) vanta la presenza di zone verdi ai margini della città. Si prosegue di una posizione anche per la zona Leopoldo; all’ottavo posto Oltrarno, che scende di due posizioni soprattutto a causa del calo di ricerche di case in vendita, mentre Coverciano, nona in classifica, vanta case più grandi, lontane dal centro e vicine alle colline. Segue le sue tracce l’area Legnaia – Soffiano che si posiziona al decimo posto.

Le dimensioni delle case più cercate vedono al primo posto la fascia dai 51 ai 100 mq con una crescita rispetto allo scorso anno del +22%, seguita da quella tra 26 e 50 mq con un +14% di crescita. Gli appartamenti rimangono la tipologia più cercata con una crescita del +22% e al secondo posto i terratetto o terracielo ma con una flessione rispetto allo scorso anno del -20%. L’attico-mansarda è al terzo posto, quasi a ricordare che, non importa l’imprevedibilità del mercato immobiliare, il profilo dell’investitore ha una corazza d’acciaio.