Firenze, immobiliare non residenziale in fermento: tramvie e turismo ridisegnano i valori del real estate nel 2024
Il mercato immobiliare non residenziale a Firenze sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi. L’espansione delle linee tramviarie, l’afflusso di turisti e le nuove restrizioni del Comune per le attività nell’area UNESCO del centro storico, unite all’apertura del Viola Park, stanno ridisegnando gli scenari di questo settore. Secondo i dati di Tecnocasa, ripresi dal Sole24Ore, a fine 2023/inizio 2024 si registra un aumento dei prezzi di compravendita e dei canoni di locazione, sebbene più contenuto rispetto alla metà dell’anno. Nelle vie di passaggio, l’incremento dei prezzi è più marcato (+0,7%), mentre nelle altre strade è del +0,2%. Per i canoni di locazione, l’aumento è dello 0,3% in entrambi i casi.
Nel centro storico, i brand di lusso e la ristorazione mantengono una forte presenza, nonostante il contingentamento per aprire nuove attività di ristorazione, che richiede l’acquisto di una licenza esistente. Nell’Oltrarno, le quotazioni restano alte in vie come Guicciardini, Borgo San Jacopo e Ponte Vecchio, con affitti che raggiungono i 1.200 euro al mq annuo nelle zone top. Gli artigiani stanno tornando in vie come Maggio e Sant’Agostino, dichiarate dal Comune a vocazione artigianale. Nelle vie a basso transito, c’è un maggior turnover e un aumento dei tempi di vendita e locazione. Queste posizioni attirano startup che non vogliono fare investimenti iniziali importanti, ma mirano ad accumulare capitale per spostarsi successivamente su vie ad alto passaggio.
Gli uffici in centro vengono acquistati solo se possono essere convertiti in residenziali, risultando così interessanti per gli investitori. Altrimenti, i tempi di vendita si dilatano e i prezzi si riducono significativamente. Il rione di San Lorenzo è attualmente l’area più vivace per l’immobiliare non residenziale, grazie ai lavori di ristrutturazione del complesso di Sant’Orsola e all’arrivo della tramvia in piazza San Marco, che dovrebbe rivalutare anche via Cavour. A Firenze Sud, dove è prevista la tramvia verso Bagno a Ripoli per il 2026, si registra una vacancy in viale Giannotti, mentre l’interesse (e i canoni) si mantengono su Viale Europa, che porta al Viola Park. C’è però una notevole domanda per gli uffici in questa zona. Nella zona Baracca-Novoli, la domanda è bassa e molti negozi restano vuoti, eccetto in piazza Dalmazia e via di Novoli, attraversate dalla tramvia.
I canoni di locazione variano notevolmente a seconda della posizione: fino a 600 euro/mq annui per Firenze Sud, oltre 200 euro/mq annui per Rifredi e Isolotto, tra 120 e 144 euro/mq annui per Firenze Nord, e valori a tre zeri per l’area UNESCO. Anche i rendimenti annui lordi richiesti dagli investitori sono differenziati: dal 10% e oltre per l’Isolotto e Novoli, all’8% per Firenze Sud e il centro, dove nel 2023 si è notato un assestamento al 6-7% per i negozi in ottime posizioni nell’area UNESCO con attività affidabili. Nella seconda parte del 2023, gli investitori hanno ripreso ad acquistare appartamenti nel centro storico di Firenze, dove le quotazioni sono aumentate del 3,1%, con l’obiettivo di metterli a reddito con locazioni brevi, nonostante lo stop del Comune per l’area UNESCO (oggetto di contenzioso al TAR).