Gli effetti della pandemia su Firenze

Lucca: il gioiello nascosto della scena enogastronomica toscana. Tutto quello che vorreste sapete su cibo e vini

Con dieci ristoranti stellati Michelin concentrati in un’area straordinariamente compatta, Lucca si è silenziosamente trasformata in una delle destinazioni più interessanti d’Italia per gli appassionati di enogastronomia. Otto di questi rinomati locali sono raggruppati lungo appena 12 chilometri della costa versiliese, mentre altri due – Butterfly e Giglio – rappresentano i punti cardine della scena culinaria dentro e intorno alla città storica.

“Il dinamismo delle cantine lucchesi ha esercitato un’importante influenza sulla scena gastronomica della regione,” osserva Decanter, sottolineando come questo antico insediamento etrusco abbia trasformato la sua ricca storia in eccellenza culinaria moderna.

Un’Eredità di Lusso

L’ascesa di Lucca nel settore enogastronomico di lusso non è casuale. Il ricco patrimonio della città risale alla sua prominenza medievale nel commercio della seta, quando le famiglie locali utilizzarono le loro fortune per stabilire il modello della villa-fattoria che ancora oggi definisce il carattere agricolo della regione. Questo spirito imprenditoriale si è evoluto in un moderno impegno per l’innovazione, particolarmente evidente nel settore vinicolo.

L’Effetto Valgiano

La rinascita vinicola della regione può essere ricondotta all’iniziativa di Tenuta di Valgiano nei primi anni 2000 di abbracciare l’agricoltura biologica e la vinificazione con interventi minimi. Questa mossa audace ha catalizzato la formazione di LuccaBiodinamica nel 2016, un’alleanza che ora include 16 cantine membre impegnate nelle pratiche biodinamiche. Il blend distintivo dell’azienda, Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Rosso, esemplifica il riuscito matrimonio regionale tra il tradizionale Sangiovese e le varietà internazionali come Merlot e Syrah.

Locali Meritevoli di Investimento

Per investitori e viaggiatori di lusso alla ricerca della prossima grande novità nel mondo del cibo e del vino, ecco i migliori locali che stanno ridisegnando il panorama culinario di Lucca:

  1. Giglio – Un ristorante una stella Michelin guidato da tre astri nascenti della cucina italiana: Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi. Con una carta dei vini di 700 etichette e interpretazioni innovative dei classici toscani, rappresenta il nuovo volto della ristorazione di alto livello lucchese.
  2. Enoteca Vanni – Ospitata in un palazzo del XIII secolo, l’inventario di 50.000 bottiglie di questo mercante di vini rappresenta un potenziale di investimento significativo, particolarmente nei vini naturali e invecchiati. L’adiacente bistrot Dispensa offre un punto d’accesso accessibile alla collezione.
  3. Fattoria Sardi – Il recente lancio del ristorante di questa cantina biodinamica, guidato dallo chef locale di fama Damiano Donati, esemplifica l’innovazione dal campo alla tavola della regione. Il concept del menu degustazione stagionale e le location uniche per la cena (inclusa la cantina di maturazione) creano un’esperienza esclusiva.
  4. Al Tambellini dal 1870 – Con oltre 150 anni di storia, questo locale offre autentica cucina lucchese e vini locali premium in un ambiente che esemplifica l’ospitalità storica della regione.
  5. Mecenate – Situato in una storica lavanderia ristrutturata, l’impegno di questo locale verso i produttori artigianali locali e i vini rari (oltre 300 etichette) rappresenta l’intersezione tra tradizione e lusso che definisce la Lucca moderna.

Il Business della Tradizione

La scena culinaria di Lucca bilancia con successo innovazione e patrimonio. Piatti tradizionali come la garmugia (zuppa primaverile di verdure) e i tordelli al ragù (pasta ripiena di carne) rimangono capisaldi dei menu, mentre nuovi locali come Santa Goccia mostrano la crescente influenza della regione nel movimento del vino naturale.

Prospettive di Mercato

Con la sua combinazione di significato storico, innovazione culinaria ed eccellenza vinicola, Lucca rappresenta un’opportunità significativa per gli investitori nel settore enogastronomico di lusso. La concentrazione di ristoranti stellati Michelin, insieme alla crescente prominenza del suo movimento vinicolo biodinamico, suggerisce che questa città toscana è posizionata per una continua crescita nel mercato dell’ospitalità di alto livello.

Per chi desidera esplorare questa emergente destinazione di lusso, l’estate offre condizioni ottimali, coincidendo con il rinomato Lucca Summer Festival e il Festival Puccini. Tuttavia, il richiamo durante tutto l’anno della città garantisce opportunità costanti per chi cerca di sperimentare o investire in questa stella nascente della gastronomia italiana.

Comprare casa in Toscana

Dalle rovine al Rinascimento. Ecco come un avvocato americano ha salvato un borgo medievale in Toscana

La rinascita di un borgo medievale: questa è la storia di Castiglioncello del Trinoro, un piccolo villaggio di soli quattordici abitanti nel comune di Sarteano. La svolta è arrivata nel 2003, quando Michael Cioffi, un avvocato di Cincinnati, si è innamorato di questo antico insediamento di 900 anni, decidendo di salvarlo dall’abbandono.

Prima dell’intervento di Cioffi, il borgo versava in uno stato di degrado, con edifici fatiscenti e vegetazione che invadeva le strade. Ma l’avvocato americano ha intravisto il potenziale nascosto tra quelle antiche mura, attratto dalla storia millenaria del luogo e determinato a riportarlo in vita. Il progetto di restauro, iniziato nel 2005, ha portato alla nascita del Monteverdi Tuscany nel 2012, un esclusivo albergo diffuso che prende il nome dal celebre compositore.

La trasformazione non si è limitata alle strutture ricettive: la chiesetta del borgo è stata convertita in auditorium, mentre la cucina è stata affidata allo chef Riccardo Bacciottini di Poggibonsi, che delizia gli ospiti con piatti della tradizione locale.

Questo intervento ha salvato Castiglioncello del Trinoro da un destino di abbandono e rovina. Tuttavia, la “turistificazione” dei borghi storici resta un tema controverso, come dimostrano le polemiche sorte in casi simili: a Chiusure, nel comune di Asciano, i residenti storici hanno contestato operazioni analoghe, mentre a Monticchiello, nel territorio di Pienza, un gruppo di intellettuali guidato da Alberto Asor Rosa si è opposto alla costruzione di nuove abitazioni presso le mura storiche.

A Castiglioncello del Trinoro, invece, la trasformazione è avvenuta senza conflitti, dando nuova vita al borgo. Un successo che ha fatto felice anche Andrea Franchetti, imprenditore pionieristico che ha avviato un’azienda vinicola in una zona considerata da molti poco promettente per la viticoltura.

Fonti: Corriere di Siena e Cibotoday.it

Palazzo delle Ferrovie a Firenze

Il mercato alberghiero di lusso in Toscana registra una crescita del 24%. Lo rivela il nuovo studio WCG (fonte: TravelNoStop)

World Capital Group (WCG) si prepara a presentare una ricerca innovativa sul settore alberghiero toscano durante il prossimo evento BTO 2024 – Be Travel Onlife a Firenze. L’analisi rivela una notevole trasformazione nel settore alberghiero della regione, in particolare nel segmento lusso, nonostante le contrazioni generali del mercato.

Secondo i risultati del Dipartimento di Ricerca di WCG, la Toscana detiene una significativa quota dell’8,23% del patrimonio immobiliare alberghiero italiano, rappresentando il 7,65% della capacità totale delle camere del paese. Il segmento lusso della regione mantiene una presenza robusta, con strutture upscale (hotel 4 e 5 stelle) che rappresentano oltre il 25% degli stabilimenti, leggermente superiore alla media nazionale del 24%.

Firenze Guida la Trasformazione del Mercato del Lusso

Il capoluogo toscano emerge come il motore trainante del settore dell’ospitalità di lusso della regione, controllando il 39% delle proprietà upscale e un impressionante 66% delle camere premium. Questi numeri si allineano con le metriche osservate negli altri principali mercati metropolitani italiani, come documentato dal team di ricerca WCG.

Gli ultimi cinque anni hanno visto tendenze contrastanti tra i segmenti di mercato. Mentre l’inventario complessivo degli hotel in Italia è diminuito del 3% (con il numero di camere rimasto stabile), la Toscana ha registrato flessioni più pronunciate: una riduzione del 6,44% delle strutture e un calo del 15,39% nell’inventario delle camere.

Tuttavia, il segmento lusso racconta una storia diversa. Il settore upscale toscano ha registrato una notevole crescita del 24% sia nelle strutture che nelle camere. Firenze ha particolarmente esemplificato questa tendenza con un aumento del 25% in entrambe le metriche nel segmento lusso, mentre i segmenti mid-scale ed economy si sono contratti a causa di diffusi aggiornamenti delle strutture.

Il Real Estate Alberghiero di Firenze: Un Mercato da 4,2 Miliardi di Euro

Il Dipartimento di Ricerca WCG valuta il portfolio immobiliare alberghiero di Firenze a oltre 4,2 miliardi di euro, con il segmento lusso che rappresenta 3,6 miliardi di euro (85%) del totale. Il panorama della proprietà rivela pattern interessanti:

  • Gli operatori alberghieri controllano il 46% delle strutture
  • Gli investitori locali possiedono il 40%
  • Gli asset finanziati rappresentano il 6%
  • Gli enti pubblici detengono il 5%
  • Gli investitori istituzionali mantengono il 3% delle proprietà ma controllano il 7% del totale delle camere

“Il mercato immobiliare ricettivo in Toscana rappresenta una fusione unica tra tradizione e innovazione,” afferma Gabriele Fiumara, Real Estate Consultant Hospitality di WCG. “Il territorio regionale, con il suo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, continua ad attrarre l’interesse di investitori nazionali e internazionali, grazie alla crescente domanda di ospitalità di alto livello.”

Fiumara presenterà questi risultati a BTO 2024, in programma il 27 e 28 novembre presso la Stazione Leopolda di Firenze. Parteciperà insieme a leader del settore tra cui Barbara Casillo, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, e Francesco Bechi, Presidente di Federalberghi Firenze, in un panel dedicato allo sviluppo del turismo e all’attrazione degli investimenti in Toscana.

Estate a Firenze

Immobiliare di lusso: Firenze si afferma come hub d’investimento per i grandi patrimoni (terzo posto per investimenti)

In una notevole evoluzione del panorama immobiliare di lusso italiano, Firenze sta consolidando la sua posizione come terzo mercato più attraente del paese per gli individui con elevato patrimonio netto (HNWI), preceduta solo dai colossi economici Milano e Roma. Questa rivelazione emerge da un nuovo studio completo di LuxuryEstate.com, portale immobiliare premium partner di Immobiliare.it, pubblicato poco prima del G7 sul Turismo.

Leadership di Mercato: Milano Mantiene il Primato

I dati rivelano una chiara gerarchia nel mercato immobiliare di lusso italiano:

  • Milano guida con il 17,3% della domanda totale di immobili di lusso
  • Roma segue con il 13,3%
  • Firenze cattura il 5,2% del mercato
  • Forte dei Marmi, sorprendente concorrente, si aggiudica il 4° posto con il 3%

“L’Italia offre diverse opportunità per gli investitori immobiliari di lusso”, spiega Paolo Giabardo, CEO di LuxuryEstate.com. “Mentre i centri economici e politici come Milano e Roma mantengono la loro forza, osserviamo un crescente interesse per località rinomate per il loro significato storico e la bellezza naturale, con eccellente accessibilità.”

Potenze Regionali: L’Influenza Crescente della Toscana

L’analisi regionale rivela una dinamica interessante:

  • La Lombardia mantiene la prima posizione, trainata dalle forti performance di Milano
  • La Toscana si assicura il secondo posto con il 16% delle ricerche di immobili di lusso
  • Il Lazio segue al 10%, nonostante la forza individuale del mercato romano
  • Sardegna (9%), Liguria (7%), e Veneto e Piemonte (entrambi al 6%) completano le prime posizioni

Origine degli Acquirenti: Focus Domestico

Lo studio ha anche tracciato la provenienza di questi acquirenti facoltosi, rivelando:

  1. Milano (20% delle ricerche totali)
  2. Roma (13,8%)
  3. Napoli (7,5%)
  4. Torino (4,7%)
  5. Firenze (3,9%)

I mercati emergenti includono contendenti inaspettati come Jesi (1,8%), Ascoli (1,4%) e Padova (1,36%), suggerendo un ampliamento del panorama immobiliare di lusso italiano.

Implicazioni per gli Investimenti

Questo panorama in evoluzione presenta diverse implicazioni chiave per gli investitori:

  • L’ascesa di Firenze indica una crescente fiducia nei mercati di lusso secondari
  • La forte presenza di città più piccole suggerisce opportunità di diversificazione
  • La performance complessiva della Toscana dimostra il fascino duraturo degli investimenti immobiliari orientati allo stile di vita

Guardando al Futuro

Mentre il mercato immobiliare di lusso italiano continua a evolversi, la posizione di Firenze come destinazione d’investimento di primo livello appare sicura. Il mix di patrimonio culturale, qualità della vita e solidi fondamentali immobiliari la rende un’alternativa sempre più attraente rispetto ai mercati principali tradizionali come Milano e Roma.

L’emergere di concorrenti inaspettati nella top 10 suggerisce che il mercato immobiliare di lusso italiano sta diventando più sofisticato e diversificato, offrendo nuove opportunità per investitori esigenti che cercano sia rendimenti che benefici legati allo stile di vita.

Il ritorno della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Momento storico per arte e mercato immobiliare

La 33ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (BIAF) si prepara a trasformare lo storico Palazzo Corsini in un lussuoso mercato d’arte dal 28 settembre al 6 ottobre 2024. L’edizione di quest’anno segna un’importante espansione con la partecipazione di 80 gallerie, incluse 14 nuove prestigiose presenze internazionali, consolidando la sua posizione come uno dei principali eventi artistici al mondo.

Un Evento Importante che Fonde Arte, Moda e Filantropia

La Biennale inizia con una cena di gala esclusiva per 780 VIP internazionali, orchestrata da Gucci Osteria da Massimo Bottura. La sponsorizzazione di Gucci sottolinea la fusione dell’evento tra alta arte e haute couture. Tra i momenti salienti delle festività inaugurali spicca un’asta di beneficenza con la partecipazione del tenore di fama mondiale Andrea Bocelli nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Questa edizione promette di essere una delle migliori sotto la mia gestione,” afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF. “Abbiamo i migliori mercanti d’arte del mondo che portano i loro capolavori a Palazzo Corsini, creando di fatto un museo in vendita.”

Gallerie di Prima Classe Espongono Tesori Rari

L’elenco degli espositori è un vero e proprio who’s who del mondo dell’arte:

  • Colnaghi: Fondata nel XVIII secolo
  • Agnews: Un baluardo londinese dal 1817
  • Enrico Frascione: Una dinastia familiare nel campo dei dipinti antichi dalla fine del 1800
  • Dickinson: Nota per aver scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens

Capolavori in Mostra

Tra le opere notevoli:

  1. Una Madonna col Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano (c. 1555-1560) presso lo stand di Carlo Orsi, autenticata dal rinomato esperto Federico Zeri
  2. Lo Studio di Giove di Michelangelo dalla Galleria Dickinson
  3. Una Madonna col Bambino del Bronzino presentata da Maurizio Canesso
  4. Un ritratto recentemente scoperto della Granduchessa Vittoria Della Rovere di Camilla Guerrieri (1628-1690)

I Maestri Moderni si Uniscono ai Tesori del Vecchio Mondo

La Biennale non si limita alle antichità. Tra i punti salienti del XX secolo:

  • Opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte
  • Un “Notturno” del 1950 di Alberto Savinio da Sperone Westwater
  • “Le figlie di Minosse” del 1933 di Giorgio de Chirico da Farsetti

Impatto sul Mercato e Potenziale di Investimento

Con la maggior parte delle gallerie partecipanti che vantano 30-50 anni di esperienza nel mercato, la Biennale rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e investitori seri. Queste gallerie hanno plasmato le tendenze del collezionismo internazionale e hanno collocato opere nei principali musei del mondo.

Ogni pezzo esposto viene sottoposto a rigorosi processi di autenticazione, restauro e ricerca, garantendo il massimo valore e potenziale di investimento. Come nota il Sindaco Sara Funaro, la Biennale rimane “un punto di riferimento fondamentale per il collezionismo internazionale”.

Foto via BIAF

Firenze: la seconda città più veloce d’Italia per la vendita immobiliare. Qui trovate tutti i dati più recenti (Immobiliare.it)

In un mercato immobiliare italiano sempre più dinamico, Firenze emerge come una stella che brilla nel panorama generale, posizionandosi al secondo posto tra le grandi città per la velocità di vendita degli immobili. Secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, il capoluogo toscano si distingue per la sua rapidità nelle transazioni immobiliari, superata solo da Milano.

Un Mercato in Accelerazione

Nel primo semestre del 2024, Firenze ha registrato un tempo medio di vendita di 3,3 mesi, alla pari con Bologna e appena dietro Milano, che mantiene il primato con 2,7 mesi. Questo dato rappresenta un leggero aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, indicando una stabilità nel mercato fiorentino.

Le Grandi Città a Confronto

La performance di Firenze è particolarmente impressionante se confrontata con altre metropoli italiane:

  • Roma: 3,4 mesi (+1,8% rispetto al 2023)
  • Napoli: 3,5 mesi
  • Verona: 3,7 mesi

Città come Torino, Catania, Palermo, Genova e Venezia registrano tempi superiori ai 4 mesi, mentre Bari chiude la classifica con 5,5 mesi, segnando un aumento del 13,1% rispetto al 2023.

Il Confronto con l’Era Pre-Covid

Il dato più sorprendente emerge dal confronto con il 2019. Tutte le città analizzate mostrano una riduzione dei tempi di vendita superiore al 20% rispetto al periodo pre-pandemia. Verona guida questa tendenza con un impressionante -43,9%, seguita da Milano con -43,3%.

Conclusioni

Questi dati evidenziano non solo la resilienza del mercato immobiliare italiano post-pandemia, ma anche l’attrattività crescente di città come Firenze. La rapidità delle transazioni suggerisce un mercato vivace e competitivo, indicativo di una domanda robusta e di un’offerta ben posizionata.

Per investitori e operatori del settore, Firenze si conferma come un mercato da tenere d’occhio, offrendo opportunità interessanti in un contesto di rapida evoluzione del panorama immobiliare italiano.

Svolta orientale per il lussuoso progetto immobiliare nell’ex ospedale San Gallo di Firenze (da Repubblica di Firenze)

Il panorama immobiliare di Firenze sta per arricchirsi di un nuovo gioiello di lusso, con una svolta imprenditoriale che porta il profumo dell’Oriente nel cuore della città toscana. Come rivelato da un recente articolo di Matteo Lignelli e Ernesto Ferrara su Repubblica Firenze, il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale militare di San Gallo ha visto un significativo cambio di proprietà, con un gruppo di Singapore che ora detiene la maggioranza delle quote.

Il progetto, avviato a marzo scorso e ora entrato nella sua fase cruciale, prevede la creazione di un quartiere extralusso che, secondo le fonti, non avrà “nulla di popolare”. Il complesso ospiterà alberghi di altissima fascia, residenze di pregio e ristoranti esclusivi, trasformando radicalmente l’area dell’ex ospedale militare.

La novità più rilevante riguarda la proprietà e la gestione dell’operazione immobiliare. Il gruppo Gb Invest Holding, guidato dall’imprenditore toscano Stefano Nesti, noto nel settore delle scommesse online e oggi a capo di un impero nel settore alberghiero e della ristorazione, ha ridotto la sua partecipazione al 20% delle quote della San Gallo Development (Dvp), la società che gestisce l’investimento.

Il controllo maggioritario è passato nelle mani di un gruppo di Singapore, la “Liaigre Hospitality Ventures Limited”, che ha aumentato la sua partecipazione dall’iniziale 10% all’attuale 80%. Questo cambio di proprietà segna un’importante svolta nella direzione del progetto, portando una prospettiva internazionale e potenzialmente nuove risorse al tavolo.

L’ingresso massiccio di capitali asiatici in un progetto di tale portata nel centro storico di Firenze solleva interrogativi sulle future dinamiche del mercato immobiliare di lusso nella città. Potrebbe segnalare un crescente interesse degli investitori orientali per il patrimonio immobiliare italiano di pregio, aprendo potenzialmente la strada a ulteriori investimenti nel settore.

Mentre i lavori procedono, resta da vedere come questa nuova gestione influenzerà il progetto finale e quale impatto avrà sul tessuto urbano e sociale di Firenze. Ciò che è certo è che l’ex ospedale San Gallo si appresta a diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama del lusso fiorentino, con un tocco distintamente internazionale.

Broker immobiliari

Secondo Tecnocasa, il mercato immobiliare a Firenze e Milano si adatta alle esigenze dei compratori (fonte: Il Sole 24 Ore)

Il settore immobiliare sta attraversando una fase di transizione che offre nuove opportunità per gli acquirenti. Secondo i recenti dati dell’Agenzia delle Entrate, si sta assistendo a un riequilibrio del mercato che favorisce una maggiore flessibilità nei prezzi. Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, ha evidenziato come la scontistica media applicata sia aumentata all’8,3%, segnalando un periodo di riflessione dopo un’intensa fase di euforia. Questa tendenza rappresenta un’opportunità per i potenziali acquirenti di negoziare condizioni più vantaggiose.

L’analisi delle diverse tipologie immobiliari rivela interessanti dinamiche. Gli immobili usati, con uno sconto medio dell’8,5%, offrono maggiori margini di trattativa, permettendo agli acquirenti di investire in ristrutturazioni personalizzate. Le abitazioni già ristrutturate (7,5% di sconto) e quelle nuove (4,5%) rimangono attraenti per chi cerca soluzioni pronte all’uso. Particolarmente vantaggiose sono le opportunità per gli investitori, con ribassi fino al 12% sugli immobili destinati a questo scopo.

Anche le soluzioni economiche, con uno sconto del 10,2%, diventano più accessibili, ampliando le possibilità per i primi acquirenti o per chi cerca abitazioni a prezzi contenuti. Il mercato sta dimostrando una maggiore sensibilità alle esigenze dei compratori, con sconti più consistenti per le abitazioni ai piani terra (8,5%) e riduzioni più contenute per gli ultimi piani (7,7%), adattandosi così alle diverse preferenze. Sebbene si registri un rallentamento nelle compravendite nel primo trimestre del 2024, questo può essere interpretato come un segnale di un mercato che si sta stabilizzando, offrendo agli acquirenti più tempo per valutare le opportunità e negoziare condizioni favorevoli.

In conclusione, il settore immobiliare sta evolvendo verso un equilibrio più sostenibile, dove la flessibilità dei prezzi e la varietà dell’offerta creano un ambiente favorevole per chi desidera investire nel mattone, sia per uso personale che per investimento.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Il Four Seasons si espande nell’ex liceo, turisti nella vecchia sede del Castelnuovo (fonte: La Repubblica Firenze)

Il Four Seasons, forse il resort più lussuoso di Firenze, si prepara ad espandersi negli spazi di un ex liceo scientifico. Questa nuova aggiunta occuperà l’area che per decenni ha ospitato la sede del Castelnuovo sui viali della città, recentemente utilizzata per uffici e centri medici.

Il Four Seasons Hotel Firenze ha recentemente guadagnato un prestigioso posto nella classifica The World’s 50 Best Hotels 2023. L’hotel cinque stelle lusso di Borgo Pinti si è assicurato il nono posto in questa lista delle destinazioni più straordinarie del mondo. La classifica si basa sui voti di The World’s 50 Best Hotels Academy, che comprende 580 esperti internazionali nel settore dell’ospitalità e dei viaggi.

La giuria è rimasta colpita dal valore storico dell’hotel, dai tesori artistici presenti nella proprietà e dal servizio eccezionale offerto da questo lussuoso stabilimento. Aperto in Borgo Pinti nel 2008 dopo sette anni di restauro, l’hotel fa parte della catena alberghiera canadese Four Seasons, che gestisce 121 strutture in tutto il mondo e prevede di aggiungerne altre 50. La catena è di proprietà di Bill Gates (Microsoft) e del principe saudita Alwaleed Bin Talal.

L’hotel vanta 116 camere ed è un capolavoro dell’architettura rinascimentale. È circondato da oltre quattro ettari di parco, rendendolo il più grande giardino privato in un centro cittadino in Europa. Questa caratteristica unica lo distingue all’interno della rinomata catena alberghiera, che in Italia ha anche proprietà a Milano e Taormina, con piani di apertura a Roma, in Puglia e a Venezia (nello storico Hotel Danieli) nel 2024.

Durante i suoi 15 anni di attività, il Four Seasons Firenze è stato scelto da attori e reali. Recentemente, ha fatto notizia il soggiorno del produttore e stilista Kanye West e della sua nuova fidanzata Bianca Censori. La lista degli ospiti illustri è lunga e include Woody Allen, la Principessa Carolina di Monaco, Bill Clinton, Paris Hilton, David Beckham, Mick Jagger, Bruce Springsteen, Tina Turner, Vasco Rossi e Monica Bellucci.

Max Musto, General Manager del Four Seasons Hotel Firenze, ha commentato: “È un onore essere stati selezionati per questa lista iconica che include le migliori destinazioni a livello globale. Il nostro palazzo rinascimentale ha accolto le più diverse personalità già dal 1473, facendo sentire i suoi ospiti parte di qualcosa di speciale, nel cuore di un crogiolo culturale. Ora è nostra responsabilità rendere omaggio a questa eredità, ed essere parte di The World’s 50 Best Hotels conferma che stiamo seguendo la strada giusta”.

Per soddisfare le aspettative della sua prestigiosa clientela, l’hotel ha intrapreso un importante restyling delle camere. Questi lavori di ristrutturazione vengono effettuati senza interrompere le operazioni dell’hotel, che includono il ristorante Il Palagio, l’Atrium Bar, una spa, un parrucchiere e una palestra moderna completamente attrezzata.

Foto via Four Seasons Firenze

Firenze, mercato immobiliare del lusso pari al 4 per cento di tutto quello italiano (analisi Immobiliare.it Insights)

Il mercato immobiliare di lusso fiorentino dimostra una notevole resilienza, con un valore stimato di 2,02 miliardi di euro, secondo uno degli ultimi rapporti dell’Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia di Immobiliare.it Insights. Questo rappresenta il 4% del mercato nazionale di fascia alta, mantenendo una stabilità impressionante rispetto ai 2,09 miliardi del 2022.

Trend chiave:

  1. Crescita dell’offerta: Lo stock di immobili di pregio ha registrato un aumento del 15% dal 2021, con gli appartamenti che ora costituiscono il 73% dell’offerta totale.
  2. Evoluzione del mercato: Nonostante l’espansione dell’offerta, si è osservata una leggera contrazione del 6% nel valore monetario dello stock e del 7% nella superficie negli ultimi 5 anni.
  3. Velocità di transazione: Il tempo medio di permanenza sul mercato è sceso drasticamente da 8 mesi nel 2019 a 5,8 mesi nel 2023, indicando una maggiore liquidità del mercato.
  4. Domanda in ripresa: Dopo una flessione del 10% tra fine 2019 e inizio 2021, la domanda ha registrato un rimbalzo del 18% a fine 2023, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente.
  5. Posizionamento nazionale: Sebbene la quota di Firenze nel mercato nazionale del lusso sia leggermente diminuita, passando dal 2% all’1%, ha comunque mostrato un incremento dell’8% rispetto al 2022.

Prospettive: Questi dati suggeriscono che il mercato immobiliare di lusso fiorentino sta attraversando una fase di trasformazione dinamica. La riduzione dei tempi di vendita e l’aumento della domanda indicano un mercato vivace, mentre la leggera contrazione del valore complessivo potrebbe offrire opportunità interessanti per investitori accorti.

Per gli investitori, Firenze rimane una destinazione di primo piano nel panorama immobiliare di lusso italiano, con un mix unico di patrimonio storico e dinamismo economico che continua ad attrarre acquirenti nazionali e internazionali.

Fonte: Firenze Today