commissioni degli immobili cooperativi

New York, d’ora in poi le commissioni degli immobili cooperativi dovranno spiegare i loro “no”

New York, d’ora in poi le commissioni degli immobili cooperativi dovranno spiegare i loro “no”

I legislatori statali stanno proponendo nuove regole che richiederebbero ai consigli delle cooperative di New York City di dichiarare il motivo per cui hanno rifiutato un potenziale acquirente di appartamenti, cercando di porre fine a una pratica di lunga data che secondo i critici facilita la discriminazione abitativa. Ne parla il Wall Street Journal secondo cui il disegno di legge del Senato dello Stato, sponsorizzato dal presidente del comitato per gli alloggi Brian Kavanagh (D., Manhattan), afferma che le cooperative residenziali e le commissioni condominiali dovrebbero fornire spiegazioni scritte quando decidono di rifiutare i candidati che desiderano acquistare nel loro edificio. Secondo la legge attuale, i consigli di amministrazione non sono tenuti a fornire alcuna motivazione e raramente lo fanno.

I Democratici hanno introdotto una versione di questo disegno di legge molte volte in passato, ma è fallita miseramente perché alcuni legislatori si sono dimostrati favorevoli alle obiezioni dei comitati cooperativi, che temono di aprirsi a ulteriori controversie. Gli sponsor credono che ci siano maggiori possibilità di passare nell’ormai solidamente progressista legislatura dello Stato di New York, e sperano di portarla a una votazione quest’anno.

I residenti di una cooperativa non possiedono i loro appartamenti, ma piuttosto acquistano azioni in un edificio in comproprietà, una pratica immobiliare che esiste dalla fine del XIX secolo. Condividendo edifici con altri inquilini, nel tempo, i residenti hanno ritenuto di poter avere un maggiore controllo sui lavori di ristrutturazione e su chi potrebbero essere i loro vicini. Le cooperative erano spesso finanziariamente più stabili rispetto ad altri tipi di edifici durante le recessioni economiche, perché potevano negare le vendite a potenziali acquirenti che dovevano prendere in prestito (pesantemente) per acquistare.

Le commissioni degli immobili cooperativi possono rifiutare potenziali residenti per qualsiasi motivo non protetto dalle leggi antidiscriminatorie locali e federali. Ma i sostenitori di un alloggio equo affermano che la mancanza di responsabilità o trasparenza di un consiglio nel processo decisionale apra la porta alla discriminazione, basata sulla razza, l’orientamento sessuale o la religione di un potenziale acquirente. Vedremo che piega prenderà nel misterioso mondo delle co-op.

Columbus International

Columbus International apre la sua prima sede italiana a Firenze per attirare investitori statunitensi

Columbus International apre la sua prima sede italiana a Firenze per attirare investitori statunitensi

Columbus International – società immobiliare specializzata in consulenza, intermediazione e gestione – inaugura la sua prima sede italiana e sceglie Firenze. Fondata a NewYork nel 2006, Columbus International ha sempre promosso investimenti immobiliari da parte di italiani, principalmente a New York e a Miami. L’apertura di una sede in Italia è frutto invece di una domanda sempre più importante da parte di clienti statunitensi che cercano immobili in Italia e in particolare nelle campagne toscane e nel centro storico di Firenze. L’obiettivo della filiale italiana sarà, dunque, quello di accompagnare gli investitori US verso soluzioni di pregio, con l’obiettivo di valorizzare edifici storici, case coloniche e ville.

“Da anni operiamo su quattro piazze immobiliari, New York, Miami, Milano e Firenze, ma durante la pandemia abbiamo deciso di raccogliere una sfida che alcuni clienti ci ponevano: diventare un punto di riferimento per i loro investimenti immobiliari in Italia. Siamo partiti da Firenze e dalla Toscana perché è un territorio al quale gli statunitensi sono molto legati, dove sorgono sedi di molte loro università e dove la loro comunità è una presenza ormai storica. L’investitore americano è molto rispettoso della forma architettonica, delle soluzioni tradizionali e crede nella conservazione filologica degli immobili. Sa di stare acquistando storia e proprio questa eredità vuole tutelare. Da fiorentino sono quindi sempre felice di individuare la migliore soluzione che diventerà poi casa vacanza o buen retiro, dopo la pensione”, ha commentato Richard Tayar, fondatore e amministratore unico di Columbus International.

Columbus International è una società di agency, advisory e management in ambito real estate. Attiva da 15 anni sul mercato USA, si è specializzata nella gestione di investimenti transnazionali, aiutando principalmente la clientela italiana interessata al settore immobiliare USA, in particolare New York e Miami, e diventando di fatto un ponte tra Italia e Stati Uniti. Columbus International è una boutique immobiliare fortemente specializzata e integra servizi di consulenza legale e tributaria, indispensabili per chi è interessato a diversificare il proprio portafoglio immobiliare.