Il mercato dei condomini a Miami Beach

Il mercato dei condomini a Miami Beach sta cambiando dopo il crollo del palazzo a Surfside

Il mercato dei condomini a Miami Beach sta cambiando dopo il crollo del palazzo a Surfside

Il tragico crollo di una torre residenziale ha spaventato sia gli acquirenti di case della Florida del Sud che gli investitori immobiliari nel rivalutare il rischio di acquistare nel mercato dei condomini nell’area di Miami. Questo dicono i sondaggi più recenti ma è una paura destinata a restare?

Il mercato dei condomini a Miami Beach era in piena espansione prima del Covid. Poi è salito ancora più in alto quando la cultura del lavoro da remoto ha preso piede. Ma, alla fine di giugno, decine di persone sono rimaste sepolte nel crollo delle Champlain Towers South a Surfside. Ora, il mercato si concentra sui rapporti di ispezione ingegneristica delle torri più vecchie, richieste dallo Stato per essere ricertificate ogni 40 anni. Anche gli assicuratori sono sotto esame, poiché detengono le chiavi di nuovi acquisti sul mercato.

L’area di Miami è stata a lungo una storia di due mercati condominiali: quelli costruiti prima e dopo l’anno 2000, quando entrarono in vigore i nuovi regolamenti edilizi nati dai danni dell’uragano Andrew. Ora, dopo il disastro della torre, il divario è ancora più ampio. Mentre i consigli di condominio si stanno affrettando a inviare lettere di garanzia ai proprietari, i potenziali acquirenti non possono avere accesso ai rapporti di ispezione. Una mancanza di trasparenza che, se corretta, potrebbe far tornare quel preciso segmento di mercato in carreggiata.

 

Foto via Unsplash

Billionaires' Row

Nella casa da 21,5 milioni di dollari a Central Park West di Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones

Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones nella loro casa da 21,5 milioni di dollari a Central Park West.

Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones hanno messo in vendita il loro casa di Central Park West per ben 21,5 milioni di dollari, meno di due anni dopo aver acquistato una casa sul fiume nella contea di Westchester, secondo il New York Post. Ma… preparatevi per una commissione che arriva fino a 21mila dollari al mese.

Composta da quattro camere da letto e sei bagni, l’unità occupa l’intera facciata dello storico edificio del 1908 di Central Park West con vista sul parco. Considerato un “appartamento per eccellenza di New York City”, la residenza è progettata con dettagli d’epoca, soffitti alti e grandi stanze, secondo l’elenco.

Ci sono un soggiorno inondato di luce e una biblioteca con pannelli in legno con uno dei due caminetti a legna. La sala da pranzo principale ha un secondo camino e una cucina abitabile da chef.

 

Mistero Versace: nell’ex villa dell’icona della moda a Miami sono stati trovati due corpi senza vita

Mistero Versace: nell’ex villa dell’icona della moda a Miami sono stati trovati due corpi senza vita

Uno strano destino (immobiliare). Due uomini senza vita sono appena stati rinvenuti all’interno dell’ex villa di Gianni Versace a Miami, ad un solo giorno dal 24mo anniversario della morte dell’icona della moda. L’Associated Press riferisce che la polizia sta indagando dopo che il personale delle pulizie ha trovato i corpi mercoledì all’interno di una stanza di Villa Casa Casuarina a South Beach, che un tempo era di proprietà del designer prima di essere ucciso dal serial killer Andrew Cunanan, appena fuori dal perimetro della casa la mattina del 15 luglio 1997. Aveva 50 anni al momento della sua morte.

La polizia non ha identificato subito gli uomini né ha fornito dettagli su come siano deceduti, sebbene l’outlet rilevi che il delitto sia avvenuto proprio nella stanza in cui sono stati scoperti i corpi. Villa Casa Casuarina è stata costruita nel 1930 e acquistata da Versace nel 1992. È stata trasformata in un boutique hotel nel 2015, tre anni prima che FX raccontasse gli ultimi giorni della vita di Versace nella serie L’assassinio di Gianni Versace di Ryan Murphy: American Crime Story, con Édgar Ramirez nel ruolo di Versace e Darren Criss nella parte del suo assassino.

Foto via The Villa Casa Casuarina

Mercato immobiliare New York

…New York è tornata! Ecco come i broker locali vedono il mercato immobiliare nell’America post-Covid

…New York è tornata! Ecco come i broker locali vedono il mercato immobiliare nell’America post-Covid

Il rinnovato slancio del mercato immobiliare di New York City sta registrando una forte domanda e prezzi interessanti rispetto al periodo 2020-21, fa sapere CNBC. “Sto vedendo un mutamento su tutta la linea: tutti i segmenti stanno effettuando transazioni. New York è tornata e la gente vuole tornare ad abitare qui”, sostiene Christopher Kromer, un broker di Brown Harris Stevens. “Stiamo uscendo da un numero record di contratti firmati nel secondo trimestre e ciò che sta guidando il trend è che gli acquirenti ne vedono subito il valore. Ci sono più opportunità rispetto al passato, oltre ad un vero senso di speranza per un boom economico a settembre quando si riaprirà ufficialmente”.

Secondo i broker locali, i potenziali acquirenti possono ancora trovare opportunità ragionevoli, dopo che i prezzi degli immobili in città sono rimasti “schiacciati” all’apice della pandemia. “Per la maggior parte dei casi, se si acquista oggi, è probabilmente meno costoso di quanto sarebbe stato tre o quattro anni fa”. Tuttavia, un recente rapporto di Douglas Elliman e Miller Samuel ha rilevato che il prezzo di rivendita medio per gli appartamenti di Manhattan ha raggiunto il massimo storico nel secondo trimestre. I prezzi medi di vendita sono aumentati del 12 per cento nel trimestre e hanno superato 1,9 milioni di dollari, con un aumento delle vendite del 150 per cento durante lo stesso periodo di tempo rispetto allo scorso anno.

Nel secondo trimestre del 2020, le vendite di appartamenti a Manhattan hanno visto il loro più grande calo percentuale in 30 anni, poiché i residenti sono letteralmente fuggiti dalla città durante la pandemia e i broker non sono stati in gran parte in grado di mostrare a potenziali, nuovi acquirenti i vari appartamenti sul mercato. Alcuni agenti ritengono che il recente prezzo medio di vendita record sia influenzato dalle dinamiche nel mercato del lusso. Il mercato del lusso ultimamente è in forte espansione con molti sconti. Ora, i venditori scendono di prezzo per agevolare le trattative con gli acquirenti. Gli acquirenti hanno opzioni, cosa che nel 2020 non era pensabile. I mercati nei quartieri esterni di New York, come Brooklyn, sono stati “molto più resistenti” alla pandemia rispetto a Manhattan. Le persone cercavano valore, spazio e aree meno dense, e non si sono visti gli sconti di Manhattan nei distretti esterni, come nel Queens e a Brooklyn, dove di recente gli immobili sono stati venduti al di sopra del prezzo richiesto dopo aver ricevuto più offerte. Una cooperativa con due camere da letto a Brooklyn ha persino venduto dall’8 per cento al 9 per cento in più rispetto al prezzo di tre anni fa. Una casa unifamiliare nel Queens è stata “sommersa da interesse” con 50 visite in una settimana.

Palazzo delle Ferrovie a Firenze

Firenze, per i privati non solo alberghi ma case e negozi nell’ex palazzo delle Ferrovie

Palazzo delle Ferrovie a Firenze, per i privati non solo alberghi ma case e negozi.

Non solo alberghi. I proprietari di due progetti di trasformazione, dopo il blocco che Palazzo Vecchio ha annunciato per nuovi grandi hotel in città nel prossimo piano operativo, cambiano strategia. Si tratta del Black Fountain Capital, gruppo che ha in fase di acquisizione Villa Basilewsky, ma soprattutto Ferrovie per i 17 mila metri quadri del palazzo in viale Lavagnini. Lo riporta il Corriere Fiorentino secondo cui, seppur il tutto si regga ancora su contatti informali, “pare davvero che la scelta di usare questi immobili solo per il ricettivo (il più redditizio, dal punto di vista immobiliare, ma anche quello più semplice) non sia più la stella polare di questi progetti”.

Il no di Palazzo Vecchio è stato decisivo. Per Villa Basilewsky, comprata dal gruppo Black Fountain, adesso il target sono residenze, ma anche servizi per la cittadinanza, spazi direzionali, con un progetto “aperto”, dagli asili a coworking. È, come lo ribattezza il Corriere, un “mix funzionale” a cui punta, con le nuove norme che saranno previste nel Piano operativo, l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re: “I privati non hanno ancora firmato il rogito ma non hanno rimesso tutto in discussione, la procedura va avanti e Black Fountain pensa ad usi alternativi. Identico e forse più importante, per gli effetti complessivi sulle regole urbanistiche, è l’approccio di Ferrovie, anche se qui i problemi si complicano: lo spazio a disposizione è enorme, si tratta di 17 mila metri quadrati. Certo, c’è sempre la possibilità di spaziare tra residenziale, direzionale (che vuol dire uffici ma anche servizi) e commerciale. Ma mettere paletti definiti di metri quadri può complicare la vita a possibili acquirenti ed affittuari”.

Per questa ragione, nel piano operativo, l’assessore Del Re pensa ad introdurre una norma che allarghi le “maglie”. Rimarranno indicazioni per le varie funzioni ma con percentuali più flessibili di diminuzione e aumento, dando così maggiore solidità alla trasformazione in tempi rapidi per evitare blackout.

Downtown Brooklyn

È boom per il mercato immobiliare a Downtown Brooklyn. Tutti i dati della ripresa a New York

A Downtown Brooklyn è boom per il mercato immobiliare. Tutti i dati della ripresa a New York

Il mercato immobiliare nel centro di Brooklyn, a Downtown, è in ripresa dopo che il COVID-19 ha messo in ginocchio il paese e l’economia. Le case nel quartiere sono aumentate di valore dai giorni più bui della pandemia, con prezzi medi in aumento del 79 per cento quest’anno rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, secondo uno studio di PropertyShark appena pubblicato.

I nostri clienti potevano quindi aggiudicarsi un appartamento per 765mila dollari tra aprile e giugno dello scorso anno, ma negli ultimi tre mesi il prezzo medio è salito alle stelle (a 1.368.000 dollari, secondo lo studio). Secondo il report, l’area di Downtown Brooklyn è passata addirittura dal 42° più costoso dei distretti al 13° più costoso della città in una sola stagione. Il fondatore e amministratore delegato di Columbus International, Richard Tayar, aveva già anticipato tutto nella intervista uscita a giugno su Economy. Lo studio rileva inoltre che fino a pochi mesi fa Hudson Yards era la zona più costosa della città, con prezzi medi delle case a 5.710.000 dollari.

Tribeca e Soho sono stati a lungo e saranno ancora per molto nelle prime posizioni dei mercati più di grido, mentre i quartieri di Manhattan hanno dominato la top ten poco prima della pandemia (e non retrocedono affatto). Dumbo è arrivato nono per parecchio tempo ed è stato il quartiere più costoso dei quartieri periferici, con un prezzo medio di una casa di 1.490.000 dollari. Se le cose cambieranno, succederà tutto in fretta. È il real estate di New York, bellezza!

Tra ecosistema e real estate: il Frost Science Museum è il fiore all’occhiello di Miami. Ecco perché

Tra ecosistema e real estate: il Frost Science Museum è il fiore all’occhiello di Miami. Ecco perché

Il Frost Science Museum di Miami ha appena celebrato la vita marina nella Giornata mondiale degli oceani ed ora i suoi fondatori ed organizzatori si dicono pronti a dedicare nuove sezioni della struttura al comportamento dei pesci e allo stato attuale delle barriere coralline. Andy Dehart, Vice Presidente dell’Animal Husbandry & Marine Conservation del museo, ha affermato che apportare piccoli aggiustamenti alla propria vita quotidiana può avere un grande effetto sugli ecosistemi nell’oceano. E, perché no, anche alla salvaguardia del mercato immobiliare.

“La gente pensa che questo sia un problema senza soluzioni e senza speranza. Ci sono tonnellate di speranza, invece. C’è molta speranza. Tanto da poter cominciare ad agire nelle piccole azioni quotidiane, a casa. Potete ridurre l’uso della plastica, potete ridurre il consumo di carburante, potete passare a veicoli sostenibili, come i veicoli elettrici”, ha sottolineato. “Tutte queste cose hanno un impatto molto piccolo che può essere fatto a casa”.

Il Frost Science è un fiore all’occhiello di Miami: prima che sorgesse l’attuale museo, il team della sede precedente ha organizzato una mostra interattiva per apprendere ciò che la comunità voleva davvero vedere in un museo della scienza. Le preferenze del pubblico includevano uno spazio esterno illuminato dal sole che esplorava gli ecosistemi unici del Sud della Florida, un planetario e mostre sullo spazio esterno e sulla salute umana. Ciascuno di questi fattori è entrato nei brief degli studi di architettura, così come il desiderio di espandere i già notevoli programmi di scienze marine in un acquario e rendere l’edificio e i terreni parte dell’esplorazione scientifica.

Nel 2007, dopo una ricerca in tutto il mondo, il comitato di selezione, composto da rappresentanti della contea di Miami-Dade e della città di Miami, ha scelto Grimshaw Architects, uno studio con una reputazione per la sensibilità alle condizioni locali e la dedizione alla sostenibilità. Grimshaw ha vinto oltre 170 premi internazionali di design tra cui il Premio Lubetkin per la stazione di Southern Cross a Melbourne, in Australia.

Frost Science si trova nel Museum Park, collegando quindi il centro di Miami e la vita acquatica di Biscayne Bay, luogo ideale per un museo che esplora i mondi naturali e artificiali. Grimshaw ha creato un complesso di quattro edifici con una posizione aperta di fronte ai prati del Museum Park, le brezze prevalenti al largo di Biscayne Bay e la vista dei grattacieli del centro. Questa “postura aperta” collega il mondo alla scienza e crea un senso di sinergia e accesso interno/esterno. Massimizza anche le brezze rinfrescanti, rendendo piacevoli gli spazi esterni e aiutando il processo di certificazione LEED.

I legami visivi di Frost Science con la città e gli habitat marini vicini trasformano la scienza in una conversazione con rilevanza nel mondo reale. Grimshaw ha trasmesso al sito un accogliente senso di apertura in diversi modi. Innanzitutto, la struttura si divide in quattro edifici che si relazionano tra loro come se fossero parti di un puzzle, ma invitano le persone a camminare tra di loro. Il design esprime un “programma edilizio diversificato che è simile a un campus generale con diversi edifici collegati insieme, piuttosto che un edificio singolo”, afferma Grimshaw. L’atrio all’aperto che taglia tra gli edifici esprime una respirazione di persone e idee, rendendo il complesso un ambiente dinamico che si connette alla comunità e agli ecosistemi che lo circondano. Prenotate un tour!

Foto via Frost Science Museum

Mentre voi facevate spesa su Amazon, Jeff Bezos comprava immobili a New York City

Mentre voi facevate spesa su Amazon, Jeff Bezos comprava immobili a New York City

Jeff Bezos, il fondatore, amministratore delegato e presidente di Amazon, la più importante azienda al mondo nel campo delle vendite online, ad oggi vanta un patrimonio netto di 211 miliardi di dollari. Bezos ha fondato Amazon nel 1994 dal suo garage a Seattle con un investimento di 300mila dollari ricevuti dai suoi genitori. Ora è (anche) padrone del real estate.

Bezos ha da poco sborsato 16 milioni di dollari mettendo nel suo listino una nuova proprietà sul mercato di New York, un appartamento con 3 letti e 3mila piedi quadrati calpestatili che si trova nello stesso edificio in cui ha acquistato altre tre unità due anni prima. Gli altri spazi nell’edificio includono un attico su tre piani insieme a due unità abitative, per una stima di 80 milioni di dollari in totale. Dato che il ​​neoacquisto si trova proprio sotto l’attico e due unità, oggi Bezos possiede tutti e quattro i piani superiori dell’edificio condominiale per 96 milioni di dollari di immobili. E ha in programma di combinare queste quattro unità per creare un enorme attico in futuro.

L’edificio di Manhattan si trova nel Flatiron District ed è l’hub in cui si trovano i nuovi spazi di Bezos a New York. È stato costruito nel 1913 e dispone di 50 unità. Si trova nel quartiere a nord di Madison Square e, secondo Localize, è destinato a diventare un impero urbano di proporzioni mai viste prima.

Foto via Instagram

 

Downtown Miami, ci pensa una joint venture ad acquistare One Biscayne Tower per 225 milioni

Downtown Miami, ci pensa una joint venture ad acquistare One Biscayne Tower per 225 milioni

Con 225 milioni di dollari, una joint venture ha acquistato la One Biscayne Tower, un edificio per uffici nel centro di Miami. CP Group, che fino a poco tempo fa si chiamava Crocker Partners, insieme ai fondi gestiti da Rialto Capital Management e Sabal Capital Partners, ha acquistato il grattacielo al 2 di South Biscayne Boulevard, secondo un comunicato stampa. Il venditore era Dow Chemical, con L&R Realty che gestiva la proprietà per conto di Dow. Dow Chemical è un produttore chimico multinazionale con sede a Midland, Michigan e una sussidiaria di Dow.

La torre per uffici di 38 piani con 691.980 piedi quadrati affittabili è già affittata per il 65 percento. È stata costruito nel 1973 su quasi un acro, come mostrano i registri di proprietà. CP Group, con sede a Boca Raton, prevede una serie di lavori di ristrutturazione, compresa la facciata esterna, la hall, la palestra, il piano seminterrato inferiore, i piani degli inquilini e la caffetteria esistente. Inoltre, riadatterà parte dello spazio in un centro congressi. Brett Reese, vicepresidente senior di CP Group, ha affermato che l’edificio è stato storicamente ben affittato, ma ha avuto una “caduta” durante la pandemia. CP Group spera di aumentare l’occupazione dopo i lavori di ristrutturazione e di capitalizzare i trasferimenti e le espansioni dell’azienda a Miami. “È un edificio di classe A in centro, quindi mi aspetto che vedremo un mix di servizi finanziari, assicurazioni, tecnologia e alcune società di tipo immobiliare”, ha fatto sapere Reese.

Foto via One Biscayne Tower

Il 4 luglio della rinascita: lo show dei fuochi d’artificio a New York segna il ritorno alla normalità 

Il 4 luglio a New York il giorno della rinascita: lo show dei fuochi d’artificio segna il ritorno alla normalità

Folle di spettatori giubilanti hanno messo la crisi del COVID-19 nell’album dei ricordi domenica sera mentre si radunavano lungo l’East River per lo spettacolo pirotecnico del 4 luglio. Lo show annuale ha segnato un vero e proprio ritorno alla normalità senza blocchi, distanza sociale e mascherina.

“Questi sono i fuochi d’artificio più belli che abbia mai visto”, ha detto al New York Post un’operatrice sanitaria in visita dalla Carolina del Nord, mentre guardava i fuochi d’artificio da un’area pubblica di Midtown sulla FDR Drive a East 34th Street. “È la mia prima volta qui. Sono stata a New York così tante volte… e non mi aspettavo tutto questo”, ha detto abbracciando la nipote in lacrime.

“Back with a Bang” titolano i giornali. Il tema dello spettacolo del 4 luglio era un saluto all’eroe interiore, in riconoscenza della forza del popolo americano. Noi di Columbus International eravamo vicini alla postazione di Lisa Rozner di CBS2 ed altri giornalisti che commentavano in diretta lo spettacolo da stadio. L’energia era magnetica. Le persone sembravano ancora più grate per l’opportunità di uscire in sicurezza e divertirsi. Hanno riempito entrambi i lati dell’East River per vedere i fuochi e il vibe ha segnato una notte di riscatto per i newyorchesi e non solo.

Il Giorno dell’Indipendenza ha dato il via alla ripartenza anche del Macy’s 4th of July Fireworks Spectacular con ben cinque piattaforme di fuochi d’artificio disposte fiancheggiando l’East River tra la 23rd Street e la 42nd Street. Lo skyline della città era lo sfondo patriottico perfetto per effetti abbaglianti di vari colori e forme, da  a meduse a triplo getto ad avvolgere il cielo di Manhattan. Lo spettacolo ha anche riportato in vita il Miglio d’Oro di Macy, un momento in cui migliaia di conchiglie color oro creano un effetto a cascata largo più di un miglio.

Foto via Unsplash/Olga Subach