Toscana al vertice in Italia per valore dei vigneti all’asta nel 2023. Seguono Umbria e Sicilia (Repubblica Firenze)

Se non primeggia per numero di lotti di vigneti battuti all’asta a livello nazionale, la Toscana si colloca al vertice per il valore complessivo, superando i 24 milioni di euro. Seguono per valore Umbria e Sicilia.

Si registra un calo negli ultimi cinque anni, quando i vigneti toscani finiti all’asta furono 142: “Una buona notizia per il mercato”. Terza a livello nazionale per numero di vigneti battuti all’asta, anche se fortunatamente i numeri sono in deciso calo, ma prima per valore a conferma di una produzione di alta qualità. Nel 2023 in Toscana sono stati 27 i lotti venduti, medaglia di bronzo di un podio che vede al vertice la Sicilia con 48 e la Puglia con 34. Se però si considera il valore assoluto, la nostra regione non ha rivali: 24.589.990 euro, staccatissima l’Umbria con nove milioni e 267mila euro.

Sono i dati che emergono dall’analisi realizzata dal Centro studi AstaSy Analytics di Npls Re_Solutions. Complessivamente lo scorso anno in Italia sono 244 i lotti di vigneti finiti all’asta, per un controvalore di 66.648.711 euro. Il conto è presto fatto: quelli toscani rappresentano l’11% del totale ma pesano per oltre il 36% del valore. La classifica che vede ai primi due posti Toscana e Umbria è confermata dalle procedure giudiziarie: i beni attualmente in vendita al valore più alto sono riconducibili ai Tribunali di Pisa e Spoleto. In particolare, nel comune di Crespina Lorenzana (Pisa) dove si trova un’azienda agricola da ben 484 ettari, di cui 24 a vigneto, per un valore di 11,4 milioni di euro, con una produzione varia, che comprende vitigni chardonnay, vermentino, sangiovese, cabernet sauvignon, syrah, trebbiano e merlot.

L’ultima rilevazione del Centro studi Astasy sul settore risaliva al 2019, periodo pre-pandemico. Allora i vigneti finiti all’asta furono quasi cinque volte il quantitativo attuale (1142). Circa il 40% era concentrato in Toscana (più di 450), dove il prezzo dei vigneti finiti in esecuzione ammontava ad oltre 100 milioni di euro. Secondo gli analisti, la diminuzione di beni all’asta rappresenta “una decrescita positiva, a testimonianza di un settore, quello vitivinicolo, che sta ritrovando forza e determinazione”. “Analizzandolo da un punto di vista immobiliare, quello che riguarda i vigneti è un settore tanto interessante quanto peculiare e sfidante”, spiega Massimiliano Morana, amministratore delegato Npls Re_Solutions, che però avverte: “Si tratta di una tipologia accattivante che può offrire opportunità di investimento redditizie, ma che richiede una conoscenza approfondita del comparto vitivinicolo comprese le pratiche agricole, la gestione della cantina e le tendenze di mercato. È importante prendere in considerazione le sfide e le caratteristiche specifiche del settore prima di impegnarsi in questo tipo di investimento: i costi associati alla gestione di un vigneto, tra cui manodopera, attrezzature, trattamenti fitosanitari e manutenzione, possono essere elevati”.

Gli effetti della pandemia su Firenze

Immobiliare Toscana, 10 castelli in vendita. Il più caro è a Castellina: 15 milioni (da La Repubblica, Firenze)

Se un cavaliere tornasse oggi al suo castello in Toscana, rimarrebbe fermo con il cavallo di fronte all’ingresso principale. Noterebbe la finestra da cui l’amata si affaccia, l’alta torre da cui si scorgono i nemici in lontananza, il boschetto a due passi dal cancello. Tuttavia, la sua attenzione sarebbe catturata da un cartello giallo appeso alla recinzione: una scritta nera, chiaramente visibile, che recita “In vendita”.

La Toscana, scrive La Repubblica di Firenze, è la regione con il maggior numero di castelli e dimore storiche in vendita. Un castello su quattro in vendita in tutta Italia si trova in Toscana: ce ne sono infatti 10 nel Granducato e 39 in totale nella penisola.

Castelli medievali, edifici fortificati, monasteri e grandi strutture storiche sono disponibili per l’acquisto. Nel Chianti, addirittura, c’è un intero borgo ristrutturato che potrebbe essere tuo a fronte di un’offerta a parecchi zeri. Forse parlare di “crisi dei castelli” o “crisi dei monasteri” è fuori luogo, ma, a parte le battute, ci sono molte proprietà con il cartello “in vendita”, secondo il rapporto di Idealista.

La Toscana non ha la proprietà più costosa – questo primato spetta all’Umbria – ma si difende molto bene, soprattutto nelle province di Firenze e Siena, ma non solo. Si è detto che in Umbria si trova la proprietà più costosa: si tratta di una residenza a Perugia del valore di 16 milioni di euro. Poi, sale sul podio la Toscana. La seconda proprietà più costosa si trova a Castellina in Chianti, nella provincia di Siena: è un intero borgo con un castello, già dimora di famiglie illustri, che include una cappella di famiglia e vari ampi casali. Tutto è stato ristrutturato e attualmente è destinato all’attività turistica, con oltre 10 appartamenti. La proprietà include anche circa 60 ettari di terreno, di cui più di dieci ettari sono vigneti DOC (dove viene prodotto vino DOC e IGT) e un oliveto (con una grande produzione di olio extravergine di oliva). C’è anche una piscina coperta e riscaldata. Avete già pensato di fare un’offerta? Il prezzo è di 15 milioni di euro.

Subito dopo troviamo una proprietà non lontana da Siena. Vale 10,5 milioni di euro ed è una rocca medievale autentica. La sua prima menzione come castello risale al periodo tra il 1207 e il 1214, quando era la signoria del Conte Ildebrandino, ma era sottoposta alla sovranità del Comune di Orvieto, come riportato da Idealista. Questa antica proprietà conserva un caratteristico anfiteatro in pietra, in stile romano, ben conservato, con una forma semicircolare, immerso in una corte circondata dal verde del giardino e protetta da alberi alti. Al quarto posto a livello nazionale troviamo la terza proprietà toscana.

A San Casciano in Val di Pesa, un borgo con un castello, vari casali colonici e un’azienda produttrice di vino Chianti Classico Gallo Nero, costa 10 milioni di euro. Al gradino successivo, ancora in Toscana, stavolta a Certaldo (Firenze), si trova un castello del 1200 che vale 9 milioni di euro ed è stato di proprietà di molte famiglie nobili nel corso della storia.

Scendendo di prezzo, troviamo Talamone, vicino a Orbetello (Grosseto): è possibile acquistare un castello a dieci metri dal mare, con una vista incredibile, al prezzo di 6,8 milioni di euro. Oppure, possiamo spostarci a Montaione (Firenze), dove con 5 milioni di euro è possibile ottenere un castello risalente al 1172, comprensivo di mura, una fattoria e una tenuta coltivata con orzo e grano, un bosco. La proprietà si estende su quasi 6.000 metri quadrati. All’ottavo posto troviamo una struttura sul Monte Pisano a Vecchiano, una dimora costruita intorno all’anno Mille, che vale 4,9 milioni di euro.

Ancora più in basso, a 3,8 milioni di euro, troviamo una prestigiosa fattoria (con una cantina di 1.300 metri quadrati…) sulle colline vicino a Volterra, nella zona del Pisano. La proprietà più economica in Toscana si trova a Bucine (Arezzo): Villa Coppedé, come è conosciuta, costa “solo” 3,5 milioni di euro ed è così chiamata dal nome dell’architetto che ha ristrutturato la torre. Chiunque voglia diventare re, regina, cavaliere o dama in Toscana può sicuramente farlo, ma deve mettere mano al portafoglio.

A Firenze la casa più costosa d’Italia. E’ la villa di Monna Lisa, ora in vendita per 25 milioni. Scoprite di più

Un’antica villa del Cinquecento alle porte di Firenze, che sorge su circa tremila metri quadrati, con un giardino incantato. No, non è un sogno. Questa casa nel comune di Scandicci è di fatto l’abitazione più costosa d’Italia, come riporta La Repubblica di Firenze: per acquistarla occorrono venticinque milioni di euro.

Stando alla classifica di Idealista, portale specializzato in mercato immobiliare, in cima alla top ten delle più costose ci sarebbe proprio la villa sui colli sopra Scandicci. La zona è quella compresa tra San Martino alla Palma e Rinaldi. La casa è Villa Antinori di Monte Aguglioni. A inizio Cinquecento la villa fu proprietà della famiglia Del Giocondo, a cui appartenne la celebre Monna Lisa, la Gioconda ritratta da Leonardo Da Vinci.

Villa Antinori è la casa più cara del Paese, nella classifica di Idealista, e stacca di diversi punti quella attualmente al secondo podio (a Porto Rotondo, in Sardegna, dal valore di 19.5 milioni) mentre al terzo posto prevale la Toscana, stavolta però in Alta Valdelsa, a Poggibonsi.

Comprare casa in Toscana

Comprare casa in Toscana: la vita agreste nel Chiantishire fa ancora chic l’immobiliare. Ecco perché

Comprare casa in Toscana: la vita agreste nel Chiantishire fa ancora chic l’immobiliare. Ecco perché

Comprare casa in Toscana: è il momento di investire nel Chiantishire! Da un reportage pubblicato su Repubblica di Firenze ecco emergere una lista di seconde case in Toscana dove conviene comprare e dove i prezzi si sono impennati. Il risultato? Si possono fare affari, con una flessione del listino di circa il 10 per cento rispetto a un anno fa.

Ora, si legge, i prezzi delle case nel Chiantishire calano e sale l’opportunità di fare buoni affari. A rivelarlo è una ricerca che Immobiliare.it ha svolto per conto di Repubblica Firenze sul mercato del mattone nelle località di villeggiatura della regione, mare, montagna, e dunque campagna, borghi celebrati ma anche meno noti affacci sulla costa.

La tabella dei prezzi dal Chianti alla Val d’Orcia

Chi punta ad un buen retiro a Gaiole in Chianti, nel cuore del Chiantishire in provincia di Siena, può sperare di farlo spendendo il 10% in meno rispetto ad un anno fa. Immobiliare.it certifica che a Gaiole in Chianti il prezzo del mattone è calato da maggio 2020 a maggio 2021 a 2.199 euro a metro quadrato, -10% appunto. Tuttavia, i proprietari, messi alle strette dal calo dei prezzi, resistono, e l’offerta di case risulta in calo del 9% mentre la redditività tocca il 4,37%.

Maggiori opportunità si intercettano nella limitrofa Castellina in Chianti, dove il prezzo degli immobili è calato del -7% a 2.527 euro a metro quadrato, ma l’immissione dei beni sul mercato è salita del 7%. Aumenta del 5% il prezzo e cala del 4% l’offerta a Greve in Chianti, provincia di Firenze. Come rileva Repubblica, “si tratta di prezzi medi, impossibile con queste cifre acquistare il casale ristrutturato ma un podere da rimettere e un buon appartamento all’aria buona, questo sì”.