Lo Chef Bottura porta il suo capolavoro culinario sui tetti di Miami. L’apertura di Torno Subito è prevista per il 2024

Lo chef Massimo Bottura e sua moglie Lara Gilmore sanno come coniugare real estate e gusto, data l’imminente apertura del loro ristorante. Si tratta di Torno Subito e si troverà sul tetto di Julia & Henry’s a Miami. Apertura prevista per il 2024. Si è ancora in attesa del completamento dei lavori di costruzione presso l’edificio storico situato al 200 E. Flagler St. Questa struttura aggiungerà colori vibranti e cucina italiana classica al rinomato Julia & Henry’s, un food hall gourmet e complesso di intrattenimento di sette piani.

In una recente intervista con New Times, la coppia, nota per il loro acclamato ristorante con tre stelle Michelin, Osteria Francescana a Modena, in Italia, ha condiviso dettagli sul loro percorso culinario. Erano a Miami per promuovere il loro terzo libro collaborativo, “Slow Food, Fast Cars: Casa Maria Luigia – Storie e Ricette”, pubblicato da Phaidon. Osteria Francescana è stata classificata al primo posto nella lista dei migliori 50 ristoranti del mondo due volte ed è attualmente parte della lista dei migliori tra i migliori. La coppia ha lasciato il segno anche attraverso collaborazioni con prestigiosi brand come Gucci e Ferrari. Nel 2019, hanno aperto Casa Maria Luigia, una villa hotel nei pressi di Modena, e il loro ultimo libro narra le sue storie, fornisce ricette regionali ed esplora le ispirazioni dietro i loro progetti creativi.

Torno Subito ha avuto origine a Dubai nel 2018, colmando un vuoto nella scena culinaria della città. Il concetto colma il divario tra i ristoranti italiani contemporanei di alta classe e le pizzerie rustiche, infondendo all’atmosfera gli elementi vibranti e colorati della Dolce Vita degli anni ’60 e del design italiano. Miami è diventata la località prescelta per Torno Subito poiché gli investitori, affascinati dal ristorante di Dubai, credevano che fosse una scelta ideale per il sud della Florida. Lara Gilmore sottolinea la prontezza dello spazio, colmo di colore e vita, mentre lo chef originario di Dubai, Bernardo Paladino, lavora sul perfezionamento del concetto delle ricette a Miami.

L’ispirazione di Massimo Bottura per Torno Subito trae origine dalla sua infanzia trascorsa a Rimini, la città natale del celebre regista italiano Federico Fellini. I bei ricordi dell’estate trascorsa al mare con la famiglia fungono da base per la creazione di esperienze gioiose attraverso il ristorante. Torno Subito a Miami si distinguerà per la sua attenzione ai piatti autentici italiani preparati in un forno a legna, riflettendo lo stile culinario della loro guesthouse italiana, Casa Maria Luigia.

Il menu, presentato in “Slow Food, Fast Cars”, propone specialità uniche della regione dell’Emilia-Romagna, dalle verdure arrostite alla ricotta al forno e alla focaccia calda. Il libro cattura anche l’essenza di Casa Maria Luigia, una villa con 12 camere, mettendo in risalto le sue caratteristiche distintive come la cucina, l’arte contemporanea, il design degli interni, la musica e la presenza di auto e motociclette. La villa è disponibile per il noleggio sia nella sua interezza che per singole camere, offrendo agli ospiti uno sguardo sul fascino e l’attrattiva di questo rifugio idilliaco.

Ecco come Rockefeller Center ha attratto alcuni dei migliori talenti della ristorazione di New York

La messa a nuovo culinaria di Rockefeller Center, sede degli uffici a New York di Columbus International, da parte della capital market company Tishman Speyer (la società immobiliare dal grande capitale che ha acquistato il centro per 1,85 miliardi di dollari nel 1996) continua a ritmo serrato: i prossimi locali in arrivo sono NARO, un cafe coreano a bordo pista del team che ha lavorato a Atomix e Atoboy; un’espansione dell’accogliente 21 Greenpoint di Homer Murray che aggiungerà un bancone grab-and-go alle opzioni sedute; Jupiter, una destinazione di pasta del trio di stelle che ha reso King New York un successo alla periferia di Soho; e Five Acres, una caffetteria incentrata sulle verdure dove lo chef di Olmsted Greg Baxtrom sarà in grado di ampliare le sue ambizioni farm-to-table in tutti e tre i pasti della giornata. A svelare le prossime aperture è Grub Street, il canale daily food news del New York Magazine.

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Secondo Eater NY, se in passato gli uffici e gli appartamenti di lusso erano stati la chiave per rivitalizzare un particolare punto di Manhattan, il Rockefeller Center sta puntando il suo futuro su ristoranti indipendenti importati da Harlem e Prospect Heights per attirare i newyorkesi a Midtown. Si tratta di un’operazione ormai consueta – basti pensare alla food hall Market Line nel Lower East Side – ma il tempo e il denaro investiti in questo particolare progetto di rivitalizzazione sono di livello superiore.

Le Rock, gestito da Riad Nasr e Lee Hanson del famoso bistrot francese Frenchette di Tribeca, è il primo dei numerosi ristoranti di spicco che stanno per arrivare in un’ondata di aperture orchestrate da Tishman Speyer. Tra gli altri nuovi arrivati ci sono i ristoranti di Ignacio Mattos dei locali di Manhattan Estela e Altro Paradiso, di Ellia e Junghyun Park del ristorante stellato Atomix e di altri chef di alto profilo. L’ex star del Saturday Night Live Pete Davidson, un improbabile portabandiera dell’ospitalità, si sta persino lanciando nel gioco. Esteso su sei isolati e composto da 16 ristoranti, il gruppo di ristoranti che ha aderito finora è una scommessa multimilionaria che, con un numero sufficiente di attività indipendenti e cool nei paraggi, il Rockefeller Center potrebbe diventare esso stesso cool. Funzionerà davvero? New York sta per scoprirlo.