I nuovi gioielli dell’ospitalità italiana del 2024. Da Firenze a Milano e Capri, ecco gli hotel imperdibili (Elle Decor)

Tra i propositi per il nuovo anno, non può mancare l’entusiasmo di esplorare nuovi hotel e godersi qualche lusso in più durante i viaggi. Le mete turistiche in Italia stanno migliorando le loro offerte, con grandi gruppi alberghieri storici e boutique pronti ad accogliere i turisti con servizi di alta qualità, comfort e design avvincenti.

Ecco una panoramica sugli hotel più attesi nel 2024 in Italia secondo Elle Decor.

Firenze: Collegio alla Querce, un hotel-giardino con vista sul Duomo
Auberge Resorts Collection si espande a Firenze con un complesso che abbraccia tre edifici del XVI secolo, completi di cappella e teatro originali. Nell’ex scuola preparatoria è stato creato un nuovo hotel con 61 camere, 20 suite e una master suite di 210 metri quadrati. Gli ospiti potranno godere di giardini barocchi con vista sul Duomo da un lato e vigneti del Chianti dall’altro. Il cuore dell’hotel è un giardino interno illuminato da un lucernario, con alberi di limoni e un imponente camino. Il Collegio alla Querce offre un’esperienza completa con ristorante, sala da giardino con vetri, bar, cigar lounge e bar a bordo piscina con cocktail innovativi.

Firenze: Anglo American Hotel Florence, fascino e sostenibilità
Curio Collection di Hilton presenta il nuovo Anglo American Hotel Florence nel centro storico di Firenze. La struttura riflette il fascino della città e pone un’enfasi particolare sulla sostenibilità, con il restauro delle caratteristiche architettoniche originali. Il cortile esterno ospita un menu toscano ispirato ai sapori locali e alle tradizioni. Nuovi Hotel a Milano: Max Brown Missori, stile milanese e vibes anni ’70 Il gruppo olandese di boutique hotel Max Brown fa il suo ingresso in Italia con un hotel a Milano, il Max Brown Missori. L’hotel offre 64 camere e presenta uno stile ispirato agli anni ’70, con mobili restaurati e dettagli italiani e internazionali, come i bollitori colorati SMEG e giradischi Crosley in ogni camera. L’hotel promette di essere un luogo accogliente per i viaggiatori desiderosi di immergersi nella vita milanese, con spazi comuni progettati per favorire momenti conviviali.

Milano: Calimala, una sorpresa all’ombra della Madonnina
Calimala, già presente a Firenze, apre un secondo hotel a Milano con 90 stanze, palestra, 2 rooftop, bar, ristorante e piscina. Ancora poco si sa sullo stile, ma se seguirà quello di Firenze, ci aspettiamo un dialogo tra la struttura storica e arredi moderni.

Roma: Casa Monti, una residenza artistica che celebra la dolce vita
Il gruppo Leitmotiv debutta a Roma con Casa Monti, un hotel tributo al Rione Monti. L’hotel a cinque stelle dispone di 36 camere, un ristorante, un bar per l’aperitivo, una terrazza e una Spa con vista panoramica sulla città. Il design di Laura Gonzalez celebra l’arte e la dolce vita, attingendo dall’atmosfera vibrante del quartiere.

Roma: Romeo, tra Zaha Hadid e il Cinquecento
La collezione Romeo, con il suo nuovo hotel firmato Zaha Hadid Architects, occupa un palazzo cinquecentesco vicino a Piazza del Popolo. L’hotel offre 74 stanze e suite con viste magnifiche, affreschi originali e Il Ristorante diretto da Alain Ducasse. Completa l’offerta un cortile con piscina, installazioni d’arte contemporanea, lounge bar sul tetto e La SPA Sisley Paris.

Roma: Corinthia, cucina stellata sotto gli affreschi
Corinthia si prepara ad aprire un nuovo hotel in Piazza del Parlamento, ospitato in una storica sede della Banca d’Italia. Carlo Cracco garantirà l’eccellenza culinaria, mentre G.A Design si occupa degli interni, mantenendo elementi originali con un tocco moderno. L’hotel dispone di 60 camere, 21 suite, rooftop, spa di lusso e Suite Storica con vista sulla piazza.

Roma: J.K. Place Residence Club, un nuovo modo di soggiornare in città
J.K. Place Residence Club aprirà in un nobile palazzo del XVII secolo vicino a Piazza di Spagna, con 15 nuovi appartamenti progettati da Michele Bonan. Ogni residenza avrà un butler e un servizio di concierge privato, con aree comuni come ristorante, lounge privata e palestra aperte sia ai soci del club che agli ospiti dell’hotel.

Capri: Grand Hotel Quisisana, una novità ricca di storia
Il Grand Hotel Quisisana, sin dal 1860 simbolo dello sfarzo di Capri, si rinnova per la stagione 2024. Il ristorante Colombaia offre cucina di ispirazione italiana e una ricca carta dei vini. Verranno inaugurati una piscina all’aperto, campi da tennis e nuove camere. Il passaggio al riscaldamento solare e alla produzione di 100kw contribuirà a rendere l’hotel più sostenibile.

Fonte: Elle Decor | Viaggi
Foto: Collegio alle Querce

Richard Tayar

Ecco il quadro del mercato immobiliare italiano del 2024: aumenti e sfide tra Milano e Firenze (Immobiliare.it)

Quale sarà il destino del mercato immobiliare italiano nel corso del 2024? Si prospetta un potenziale aumento nei valori degli immobili, segnando una svolta rispetto al 2023 caratterizzato da una relativa stabilità. Questa previsione emerge da un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, che identifica Milano come la città con le transazioni di compravendita più costose, mentre Firenze si distinguerà per i prezzi più alti degli affitti. Per quanto riguarda le vendite, il rapporto prevede un incremento del 6% a Catania, del 4,1% a Verona, del 2% a Milano e dell’1,1% a Roma. Per quanto riguarda gli affitti, invece, si prevede un notevole aumento a Napoli (+16,8%) e a Firenze, dove si prevede un incremento del +18%.

Nonostante non registri la crescita percentuale più elevata, Milano manterrà la sua posizione di città con i prezzi di vendita più elevati. Nel capoluogo lombardo, l’acquisto di un immobile richiederà mediamente quasi 5.500 euro al metro quadro, rappresentando un incremento di circa 100 euro al metro quadro rispetto ai valori attuali. Si prevedono oscillazioni positive, intorno al +3%, anche per Napoli, Genova, Bari, Venezia e Torino. I prezzi al metro quadro previsti si collocano su fasce di prezzo molto diverse, variando dai 3.415 euro al metro quadro di Venezia ai 1.707 euro al metro quadro di Genova. Bari e Torino, inoltre, supereranno i 2.000 euro al metro quadro entro la fine del prossimo anno, rappresentando una novità per entrambe le città.

La situazione è diversa per quanto riguarda gli affitti. Nel 2024, Milano potrebbe perdere la sua posizione di città con gli affitti più costosi. Secondo l’analisi di Immobiliare.it, Firenze si avvicinerà ai 29 euro al metro quadro entro la fine dell’anno successivo, in aumento rispetto agli attuali 24,5 euro al metro quadro. Milano, nonostante un aumento a 25 euro al metro quadro, si posizionerà dietro il capoluogo toscano, ma comunque in salita rispetto agli attuali 24,7 euro al metro quadro. Secondo il rapporto, in termini di volumi di compravendite, sia il 2023 che il 2024 si discosteranno dalle prestazioni eccezionali registrate nel 2022, e l’andamento tornerà a seguire un ritmo più regolare, simile a quello che si sarebbe avuto in assenza della crisi legata alla pandemia.

L’incognita del mercato immobiliare in Italia. Le sfide finanziarie 2023 (fonte: Monitor Immobiliare)

Lo scenario immobiliare 2023, ammettiamolo, non è dei più rosei: tassi in crescita sui mutui, imposte sugli affitti brevi “aggiustate” verso l’alto, inflazione che non risparmia famiglie intere e un piccolo, grande spettro di nome “recessione”.

Il settore che aveva affrontato la crisi pandemica con resilienza, ora si trova a dover guardare in faccia un carovita fuori portata. Il settore immobiliare italiano sta affrontando, infatti, una serie di sfide significative nei primi nove mesi del 2023, e i fattori chiave che guidano questa situazione sono anche l’accesso difficile al credito, l’incremento dei costi di finanziamento e la concorrenza con i titoli di Stato.

Questi fattori hanno avuto un impatto notevole sulla contrazione del mercato degli investimenti immobiliari, come evidenziato dall’Indice dei prezzi degli immobili (Ipi). Nonostante un miglioramento nel contesto macroeconomico, i dati presentati nel recente rapporto dell’Ipi rivelano una drastica diminuzione del mercato immobiliare, con una contrazione del 65% rispetto allo stesso periodo nel 2022 e del 67% rispetto alla media quinquennale.

Questo si traduce in un totale di soli 3,16 miliardi di euro di investimenti. Nel terzo trimestre, le operazioni immobiliari hanno raggiunto solamente 1,072 miliardi di euro, in linea con quanto osservato nei primi due trimestri dell’anno. Analizzando i settori specifici, il comparto della Logistica si conferma come il più resiliente, con un totale di investimenti di quasi 500 milioni di euro, rappresentanti oltre il 46% degli investimenti totali.

Gli investimenti sono prevalentemente concentrati nel Nord Italia. Inoltre, si osserva un aumento generale dei canoni prime e dei rendimenti netti, che rimangono sopra il 5,25%, registrando un incremento di 25 punti base rispetto al primo semestre.

Nel settore del Living, si registrano risultati promettenti, con volumi di investimento nel trimestre che ammontano a 165 milioni di euro, pari al 15% del totale del periodo, per un totale di 455 milioni dall’inizio dell’anno. Durante questo trimestre, l’84% degli investimenti è stato concentrato a Milano, principalmente in progetti di sviluppo residenziale e riqualificazione urbana, soprattutto legati al concetto di “Build to Rent”.

Il mercato del Leisure è stato spinto dalla notevole ripresa dei flussi turistici e ha registrato volumi di investimento di circa 107 milioni di euro nel trimestre, portando il totale dell’anno a 387 milioni. Le operazioni più rilevanti sono state concentrate sulle principali località turistiche del Centro Italia.

L’asset class degli uffici, nonostante abbia registrato transazioni per un totale di 105 milioni di euro nel trimestre e 552 milioni dall’inizio del 2023, riflette l’atteggiamento attendista degli investitori verso questo comparto. Milano e Roma hanno rappresentato rispettivamente 79 e 21 milioni di euro di queste transazioni nel periodo, mentre altre città regionali, come Napoli, continuano a mostrare una buona performance.

Nel settore Retail, gli investimenti ammontano a circa 94 milioni di euro nel trimestre, portando il totale per i primi tre trimestri a 345 milioni. Questo rappresenta una crescita rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie a diverse operazioni legate ai centri commerciali situati in città regionali.

Gli investimenti rimanenti, pari a circa 100 milioni di euro, sono stati distribuiti tra immobili di uso misto, il comparto Healthcare e alcune operazioni più contenute nel settore delle Alternative, con un’attenzione particolare alle centraline telefoniche. In sintesi, il settore immobiliare italiano sta navigando attraverso un contesto finanziario complesso, ma presenta ancora opportunità interessanti in alcuni specifici comparti, come la logistica, il residenziale e il turismo. Gli investitori rimangono cauti, ma il mercato mostra segni di resilienza e adattamento alle sfide attuali.

Milano, in autunno tornano a crescere domanda e offerta delle case in vendita. Tutti i dettagli da Immobiliare.it

A settembre, per acquistare una casa in Italia, il costo medio si attesta a 2.122 euro al metro quadro. Tuttavia, se si considera Milano, uno dei mercati di punta di Columbus International e del suo fondatore Richard Tayar, il prezzo supera i 5.300 euro al metro quadro.

Questi dati emergono dall’Osservatorio mensile del mercato immobiliare italiano di Immobiliare.it Insights, relativo alle transazioni immobiliari del mese di settembre 2023. Non si osservano sostanziali differenze nei prezzi di vendita delle case su tutto il territorio nazionale.

Il divario nazionale è dell’0,2% rispetto al mese precedente (e del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), con una leggera variazione tra le regioni del Nord (0,6%) e l’area Centro-Isole (-0,2% e -0,1%). Il prezzo medio al metro quadro a livello nazionale riflette realtà molto diverse: mentre al Centro-Nord si superano facilmente i 2.000 euro al metro quadro, al Sud e nelle Isole si stabilizzano tra i 1.300 e i 1.500 euro.

Ad agosto, l’offerta immobiliare aveva registrato un calo di quasi il 9% in tutte le regioni, soprattutto nel Nord-Ovest e nel Centro con un -10%. A settembre, la situazione si ribalta radicalmente, con una crescita media nazionale di oltre il 9,1%.

Le zone che avevano subito un forte calo il mese precedente sono quelle che si riprendono maggiormente: il Nord-Ovest (+10,5%) e il Centro (+10,1%), seguiti da Sud (+8,1%), Nord-Est (+6,9%) e Isole (+6,5%). Un andamento simile si riscontra nella domanda: ad agosto, a causa della stagionalità, c’era stato un forte calo, mentre a settembre si osserva una ripresa, con picchi del 25,2% nel Nord-Ovest. La media nazionale supera il 20%, precisamente il 21,3%. La domanda cresce ovunque, anche se in modo meno marcato nelle Isole, dove si attesta all’8,2%. I canoni di locazione registrano una tendenza alla stabilità, con lievi incrementi sia nelle grandi città (+0,4%, a 3.250 euro al metro quadro) che nei centri più piccoli (+0,2%, a 1.797 euro al metro quadro) – questi ultimi con meno di 250.000 abitanti.

L’aspetto più evidente emerge quando si analizzano la domanda e l’offerta: c’è una netta differenza tra le grandi città e i centri minori. Nelle città si è verificata una corsa ai contratti di vendita, con una crescita della domanda del 33,4% rispetto ad agosto, anche se si registra una flessione del -4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nei centri minori si osserva un incremento del 11,6% (-0,3% rispetto a settembre 2022). Contestualmente, anche l’offerta si è ampliata: +20,8% nei centri con più di 250.000 abitanti e +6,4% in quelli al di sotto di questa soglia. Milano si conferma come la città più costosa d’Italia. Per acquistare una proprietà, servono 5.301 euro al metro quadro.

È la prima volta che si supera la soglia dei 5.300 euro, dato che ad agosto il prezzo era di 5.271 euro al metro quadro. Bolzano si classifica al secondo posto con 4.657 euro al metro quadro, in lieve calo rispetto ai 4.684 euro al metro quadro di agosto, seguita da Firenze con 4.125 euro al metro quadro (rispetto ai 4.130 euro di agosto). Tra i capoluoghi di provincia, Catanzaro è il meno costoso, con 988 euro al metro quadro.

Richard Tayar

Nel corso di un anno, a Milano gli affitti hanno registrato una crescita doppia rispetto a Roma. (Fonte: Sole24Ore)

Nel corso del mese di luglio, nei due maggiori centri urbani italiani, i prezzi delle abitazioni e i canoni d’affitto mantengono una stabilità, pur restando rilevante la crescita su base annua per gli affitti. In aggiunta, la capacità di accesso al mercato immobiliare, intesa come “affordability”, rimane allineata alle tendenze dei mesi precedenti. Nello specifico, un cittadino medio può avere accesso solo al 3,6% delle offerte disponibili a Milano e al 6,3% a Roma. Questi sono i risultati emersi dall’Osservatorio mensile sui mercati immobiliari di Roma e Milano, elaborato da Immobiliare.it Insights, una società affiliata a Immobiliare.it, come riportato dal Sole24Ore.

In merito ai prezzi, a Milano si è raggiunta una media di 5.270 euro al metro quadrato per le vendite, evidenziando un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente (+5,4% su base annua). A Roma, invece, i prezzi si sono stabilizzati a 3.336 euro/mq (-0,1% nell’ultimo mese e rispetto a un anno fa). I canoni di affitto, per la loro parte, si attestano a 22,1 euro al metro quadrato a Milano e a 15 euro/mq a Roma. In entrambi i casi, si osserva un incremento di circa mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente, ma con una crescita più marcata su base annua: +10% a Milano e +5,4% a Roma.

Il mercato immobiliare milanese presenta una contrazione nella domanda per le abitazioni in vendita, con un calo del 7% registrato a luglio. Questo è accompagnato da una diminuzione delle offerte immobiliari disponibili, che è stata del 2,1% nello stesso periodo, un dato che va in controtendenza rispetto alla cifra annuale. Un quadro simile si presenta a Roma, con una riduzione dell’offerta dello 0,7% a luglio e una diminuzione della domanda del 5,9% nello stesso arco temporale.

Nel settore delle locazioni a Milano, si è osservato un aumento delle offerte immobiliari nell’ultimo mese, pari al 7,9%, e un incremento della domanda nello stesso periodo, del 4,5%. In entrambi i casi, si mantiene un trend positivo su base annua, con una crescita mensile che addirittura triplica il ritmo registrato nei dodici mesi precedenti. A Roma, la situazione è diversa rispetto a Milano. Nel mese appena trascorso, si è verificata una riduzione netta delle offerte di locazione di quasi 5 punti percentuali. Tuttavia, la domanda procede a un ritmo doppio rispetto a quella di Milano, registrando un aumento del 9,4% nell’ultimo mese.

Tra le due principali città italiane, i quartieri più costosi sono i rispettivi centri storici: il prezzo medio al metro quadrato supera i 10.100 euro a Milano e oltre i 7.100 euro a Roma. In aggiunta a questa informazione attesa, l’Osservatorio rivela anche i quartieri che hanno registrato la maggiore rivalutazione nell’ultimo anno.

A Roma, il quartiere di Termini e Repubblica si distingue per una rivalutazione dell’11,8% in un anno, raggiungendo una media di 4.459 euro al metro quadrato. Seguono Battistini, Torrevecchia e Appio Claudio, Capannelle, con prezzi medi che oscillano tra i 3.200 e i 3.300 euro al metro quadrato; il primo di questi ha visto un aumento del 6,8% nell’ultimo anno, mentre il secondo del 6,6%. Aventino, San Saba e Caracalla, oltre a essere il secondo quartiere più costoso di Roma con una media di 6.278 euro al metro quadrato, hanno registrato la maggiore crescita dei prezzi nell’ultimo mese, con un aumento del 1,7%, pur mantenendo la stabilità rispetto all’anno precedente.

A Milano, simile a quanto accade a Roma, è un quartiere vicino a una stazione a registrare le rivalutazioni principali: Corvetto e Rogoredo evidenziano un apprezzamento del 10,7% in un anno (+1,5% nell’ultimo mese) e raggiungono una media di 3.980 euro al metro quadrato. Garibaldi, Moscova e Porta Nuova, il secondo quartiere più costoso della città (e dell’Italia) con una media di 9.958 euro al metro quadrato, sono anche i più alti per quanto riguarda l’incremento dei prezzi di vendita: +9,7% rispetto a luglio 2022. Il terzo quartiere più rivalutato rispetto all’anno precedente è nuovamente vicino a una stazione, in questo caso Lambrate: Udine e Lambrate raggiungono una media di 4.187 euro/mq dopo un aumento annuale del 9,6%.

Quanto ai quartieri più costosi per le locazioni, i centri storici delle due città si confermano le zone più onerose, con un prezzo medio di quasi 30,2 euro al metro quadrato per il centro di Milano e 24,2 euro/mq per il centro storico di Roma. Nel caso di Roma, il quartiere Aventino, San Saba e Caracalla ha visto la maggiore crescita degli affitti nell’ultimo anno, con un +19,4% (nonostante la stabilità nel mese), portando il prezzo medio a 23,3 euro al metro quadrato e mantenendolo al secondo posto tra i quartieri più costosi in termini di affitto. Subito dopo, si trovano Trionfale, Monte Mario e Ottavia, con un aumento annuale del 15%, e Pigneto, San Lorenzo e Casal Bertone con un +11,6%. Nel caso di Milano, l’area di Bisceglie, Baggio e Olmi rappresenta la zona più economica, con 15,9 euro/mq, ma anche quella con la maggiore crescita rispetto all’anno precedente (+21,3%). Sul podio ci sono anche Cimiano, Crescenzago e Adriano (+21,1%), seguiti da Famagosta e Barona (+15,6%), che precedono di poco Affori e Bovisa (+15,4%). Nel mese di luglio, è stata evidenziata un’apprezzamento per gli immobili in affitto nella zona di Pasteur e Rovereto, con un +3,3% (comunque un +13,4% su base annua).

Milano

Vi sveliamo quanto costa affittare una stanza a Milano. Gli ultimi trend e notizie dall’Osservatorio sulle Stanze di Immobiliare.it

Il costo medio dell’affitto mensile di una stanza singola a Milano nel 2023 è di 626 euro al mese, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sulle Stanze di Immobiliare.it. Questo prezzo rappresenta una stabilità rispetto all’anno precedente, con un modesto aumento del 1%, mantenendo comunque la posizione di città più costosa d’Italia in questo ambito. Tuttavia, è importante sottolineare che questa cifra non è uniforme in tutta la città. Infatti, secondo lo stesso studio, i costi variano a seconda delle diverse zone di Milano.

Le aree più esclusive in termini di affitti sono il triangolo composto da Porta Venezia, il Centro e Porta Genova. Qui, per assicurarsi una stanza singola, gli affittuari devono essere pronti a spendere di più rispetto alle altre zone della città. Ad esempio, nella zona di Genova e Ticinese, il costo mensile medio è aumentato del 29%, arrivando a 871 euro. Allo stesso modo, a Porta Venezia e Indipendenza, si registra un aumento del 22% rispetto al 2022, con un costo medio di 769 euro al mese. Nel centro storico, invece, si è avuto un incremento del 10%, con un costo medio di 758 euro al mese. Sebbene esistano aree dove è possibile risparmiare rispetto alla media della città, è interessante notare che Milano rimane comunque la città più costosa in termini di affitti, anche nelle zone in cui i prezzi sono più contenuti. Per coloro che desiderano vivere a Milano ma cercano soluzioni più economiche rispetto al centro, ci sono alcune zone più convenienti. Ad esempio, a Napoli, nella zona di Soderini, il costo medio mensile per una stanza singola è di 536 euro. Nella zona di Forlanini, a Milano, si registra un costo medio di 553 euro al mese. Anche a Udine, nella zona di Lambrate, è possibile trovare affitti più contenuti con una media di 567 euro al mese.

Guardando alle variazioni dei prezzi nell’ultimo anno, si osserva che alcune zone hanno registrato un’apprezzabile crescita del valore degli affitti. Le cinque zone dove si è verificato il maggior incremento sono Genova (Ticinese), Maggiolina (Istria), Precotto (Turro), Porta Venezia (Indipendenza) e Navigli, con costi che variano da 609 euro a 871 euro al mese. Al contrario, ci sono alcune aree dove l’aumento dei prezzi è stato più contenuto. In particolare, le zone di Quadronno, Palestro, Guastalla, Solari e Washington, Napoli (Soderini), Forlanini e Cenisio, Sarpi, Isola, hanno registrato un incremento dei costi più moderato, con prezzi che vanno dai 536 euro ai 682 euro al mese. Questi dati dell’Osservatorio sulle Stanze di Immobiliare.it evidenziano il quadro dei costi degli affitti nelle diverse zone di Milano nel 2023, offrendo una panoramica esaustiva delle variazioni dei prezzi nel corso dell’ultimo anno. Fonte: Immobiliare.it.