New York, i costi di conversione del condominio Waldorf Astoria salgono a 2 miliardi di dollari

La lenta conversione dello storico Waldorf Astoria Hotel di Manhattan, che aggiungerà al complesso 375 condomini, è in ritardo di anni e si sta rivelando molto più costosa di quanto inizialmente previsto. Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, i costi sono così fuori controllo che un grande boss del settore immobiliare sta uscendo dal progetto.

La conversione da hotel a condo di lusso doveva essere completata entro il 2021, ma dovremo aspettare altri due anni per l’apertura ufficiale. Intanto le stime sarebbe andate talmente fuori budget da portare un executive che supervisiona il progetto ad abbandonare la nave. L’amministratore delegato statunitense del proprietario dell’hotel, la società cinese Anbang Insurance Group Co. che ha acquistato il Waldorf per la cifra record di 1,95 miliardi di dollari nel 2015, è improvvisamente uscito dal progetto alla fine del mese scorso, con grande stupore di alcuni dei suoi dipendenti di New York.

I lavori sull’hotel (chiuso) potrebbero continuare fino al 2024 e si prevede che i costi supereranno i 2 miliardi di dollari, hanno detto gli addetti ai lavori. Insieme al prezzo d’acquisto, questo significa che il progetto potrebbe costare più di 4 miliardi di dollari in totale, portandolo al titolo di “uno dei più costosi progetti di conversione da hotel a condominio di tutti i tempi”.

“Ora non abbiamo solo il Covid, a cui la gente si è abituata, abbiamo la guerra. L’inflazione. Tassi d’interesse in aumento. E la Cina è tutta sottosopra”, ha commentato al Wall Street Journal l’agente immobiliare di lusso Donna Olshan, sottolineando che il Waldorf non ha segnalato alcuna vendita alla sua azienda questa settimana. “Quando si arriva a questo cocktail, un promotore non può che scoraggiarsi”. Le nuove unità partono da 1,8 milioni di dollari per uno studio, e i residenti hanno ingressi separati dalle 375 persone che alloggiano nelle suite dell’hotel, così come i servizi, tra cui l’oasi Déco Starlight Pool che si affaccia su Park Avenue.

A New York la guerra tra agenti immobiliari e il colosso Zillow è appena cominciata

A New York la guerra tra agenti immobiliari e il colosso Zillow è appena cominciata

Gli agenti immobiliari esperti di settore residenziale a New York stanno per conquistare il proprio sito web di annunci per competere con il gigante Zillow Group Inc. I principali intermediari della città – e il gruppo commerciale che li rappresenta – stanno lavorando infatti con Homesnap, di proprietà di CoStar Group Inc., per sviluppare la nuova piattaforma.

Citysnap, al debutto in rete il prossimo anno, offrirà agli acquirenti un’alternativa a StreetEasy (di proprietà Zillow) e ad altri siti che usano le inserzioni faticosamente ottenute dai brokers come trampolino di lancio per generare entrate. Lo sforzo arriva dopo diversi anni di acrimonia tra l’industria immobiliare residenziale di New York e i siti web in questione. Gli agenti hanno da tempo protestato contro la pratica del brand StreetEasy di addebitare una tariffa giornaliera per gli annunci di affitto. Nel frattempo, Zillow ha dovuto affrontare una serie di sfide legali sul suo programma “Premier Agent” che, secondo i broker di vendita, consente ad un agente, da qualsiasi parte si trovi, di entrare in affari pagando una commissione a Zillow. “Questo è sicuramente un punto dolente per la comunità di brokeraggio”, afferma Gary Malin, direttore operativo di Corcoran Group, che ha consigliato l’iniziativa su Bloomberg. Citysnap prenderà il sito di annunci gestito dal Real Estate Board di New York – per ora aperto solo agli agenti professionisti – e lo renderà accessibile al pubblico, con funzionalità come la cronologia delle vendite di una proprietà e notifica di variazioni di prezzo.

Il servizio di REBNY ha più di 40mila annunci attivi da quasi 600 società di brokeraggio e proprietari di immobili. Il nuovo sito competerà con StreetEasy di Zillow, un punto fermo a New York per broker, consumatori e “curiosi” immobiliari urbani, oltre ad essere noto per il suo database iperfornito. Gli utenti possono vedere, ad esempio, tutti gli appartamenti in vendita in un determinato edificio, gli sconti che i loro proprietari avevano da offrire nel tempo o se i vicini hanno un pegno fiscale depositato contro la loro unità. Un Grande Fratello nel real estate è l’orwelliana metafora dei tempi in cui viviamo…