Per gli investitori immobiliari di Milano, l’espansione di Salt Bae segna un mercato sempre in crescita

Per una consulenza esperta sul mercato immobiliare di Milano, contattate i consulenti di Columbus International, con uffici a Milano, Firenze, New York e Miami. Il nostro team di specialisti offre una conoscenza senza pari del panorama degli investimenti milanesi.

Salt Bae firma un accordo per una location di lusso a Milano, confermando l’attrattività dell’Italia per gli investitori globali

L’espansione del ristoratore celebrità Nusret Gökçe – meglio conosciuto come Salt Bae – nella scena “hospitality di lusso” milanese rappresenta molto più di un semplice nuovo ristorante. Segnala la continua forza di Milano come location privilegiata per gli investimenti immobiliari commerciali di fascia alta (e non solo).

Dopo molte speculazioni, il macellaio turco diventato fenomeno globale ha ufficialmente firmato un accordo per aprire il suo nuovo ristorante a Casa Brera, un hotel di lusso recentemente lanciato nella storica Piazzetta Bossi di Milano.

Il settore dell’ospitalità di lusso a Milano ha mostrato una notevole resilienza negli ultimi anni, con marchi premium che continuano a cercare locations di punta nel centro città. L’espansione di Salt Bae segue questa tendenza, con il ristoratore che stabilisce strategicamente la sua presenza italiana dopo le precedenti aperture a Roma e Napoli.

L’accordo immobiliare è stato firmato con lo sviluppatore immobiliare Giuseppe Statuto, proprietario dell’immobile Casa Brera, piuttosto che con il Gruppo Marriott che gestisce le operazioni dell’hotel. Questo accordo evidenzia le complesse strutture di proprietà spesso presenti nel settore dell’ospitalità premium di Milano.

Casa Brera, inaugurata nel 2024 come prima proprietà del brand Casa Brera di Marriott all’interno della sua Luxury Collection, occupa un palazzo novecentesco meticolosamente restaurato progettato da Pietro Lingeri, con interni firmati dalla acclamata designer Patricia Urquiola. La proprietà ospita già molteplici concept di ristorazione supervisionati dai rinomati chef Andrea Berton e Haruo Ichikawa.

Gli osservatori del settore notano che il ristorante di Salt Bae occuperà probabilmente lo spazio sul rooftop attualmente sede di Etereo, sfruttando le viste panoramiche e la piscina scenografica di Casa Brera. Questo posizionamento strategico si allinea con la spettacolarità che ha reso i ristoranti di Nusret destinazioni globali.

Implicazioni di mercato

Il continuo investimento nelle proprietà commerciali di lusso di Milano riflette il fascino duraturo della città come capitale della moda e del design. Aperture di ristoranti di alto profilo come quello di Salt Bae tendono ad aumentare i valori delle proprietà circostanti e ad attrarre ulteriori investimenti nei quartieri.

La tempistica di questa espansione è particolarmente degna di nota in quanto dimostra fiducia nella ripresa post-pandemica di Milano e nelle prospettive di crescita a lungo termine nel settore del lusso.

Fonte: Milano Today
Immagini: Instagram Nusr_et

Investimenti immobiliari a Milano

Milano: la capitale del mercato immobiliare di lusso si conferma “Regina d’Italia”. Ecco perché investire ora

In un panorama immobiliare in continua evoluzione, Milano mantiene saldamente la sua posizione di leadership come mercato più attrattivo d’Italia, nonostante i prezzi record che, secondo le proiezioni di Immobiliare.it Insights, raggiungeranno i 5.700 euro al metro quadro entro la fine del 2025. Un trend che conferma il crescente appeal del capoluogo lombardo nel settore immobiliare di alto livello, un segmento in cui Columbus International si distingue con la sua presenza strategica.

Un Primato Incontestabile

Il Market Appeal Index, l’autorevole indicatore sviluppato da Immobiliare.it Insights per misurare l’attrattività dei mercati immobiliari, assegna a Milano il punteggio massimo di 100/100, confermando la sua posizione di vertice già registrata a gennaio 2024. Questo indice, che valuta fattori quali i volumi di offerta, le ricerche e i contatti ricevuti per gli annunci immobiliari, testimonia la robusta domanda che caratterizza il mercato milanese.

L’Effetto Milano sul Mercato Lombardo

L’influenza positiva di Milano si estende all’intera regione Lombardia, creando un ecosistema immobiliare particolarmente dinamico. Le città satellite come Monza, che ha conquistato il primato tra i capoluoghi di provincia con 94,3 punti, e Bergamo, che segue con 93 punti, beneficiano di questo effetto trainante. Como e Mantova mostrano performance altrettanto impressionanti, consolidando la supremazia lombarda nel settore immobiliare nazionale.

Un Mercato in Costante Evoluzione

Il successo di Milano non è casuale. La città continua ad attrarre investimenti nazionali e internazionali, grazie a:

  • Un tessuto economico-finanziario di primo livello
  • Un’offerta culturale e di intrattenimento di respiro internazionale
  • Infrastrutture moderne e efficienti
  • Una qualità della vita elevata che attrae professionisti e famiglie

L’Expertise di Columbus International

In questo contesto di mercato altamente competitivo, Columbus International si posiziona come punto di riferimento per chi cerca opportunità immobiliari di pregio a Milano. Con una presenza consolidata nelle principali piazze internazionali – da New York a Miami, passando per Firenze – l’agenzia vanta una profonda conoscenza del mercato milanese e delle sue dinamiche.

La nostra rete di agenti specializzati offre un servizio personalizzato che va oltre la semplice intermediazione, garantendo:

  • Una profonda conoscenza del territorio e delle sue zone più esclusive
  • Un’expertise consolidata nella valutazione degli immobili di prestigio
  • Un network internazionale che facilita le transazioni cross-border
  • Un approccio consulenziale orientato alle specifiche esigenze del cliente

Prospettive Future

Mentre Roma accorcia le distanze (86,1 punti) e Bologna mantiene la sua posizione sul podio (72,2 punti), Milano continua a distinguersi come hub immobiliare d’eccellenza. Le previsioni sui prezzi al metro quadro per il 2025 suggeriscono un ulteriore consolidamento di questa tendenza, confermando l’attrattività del capoluogo lombardo per investitori e acquirenti di immobili di prestigio.

In questo scenario, Columbus International si conferma partner ideale per chi cerca non solo un immobile, ma un investimento di valore in una delle città più dinamiche e promettenti d’Europa.

Richard Tayar

Milano: il mercato immobiliare segna una forte ripresa. Contattateci se cercate casa nel capoluogo meneghino

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Il mercato immobiliare di Milano ha dimostrato una notevole resilienza nel 2024, emergendo come protagonista indiscusso nel panorama degli investimenti italiani. Il settore uffici della città meneghina ha catalizzato il 45% degli investimenti nazionali, confermando Milano come principale hub degli investimenti corporate in Italia.

La città ha registrato un assorbimento di spazi direzionali pari a circa 400.000 mq, con una particolare predilezione per immobili di grado A/A+, che hanno rappresentato oltre il 75% delle transazioni. Nonostante una leggera flessione rispetto al 2023, il mercato ha mostrato un dinamismo significativo, specialmente nell’ultimo trimestre, che ha segnato un record storico per numero di operazioni concluse.

Particolarmente significativo è stato l’incremento dei canoni prime nel mercato milanese, che hanno raggiunto i 775 €/mq/anno, con prospettive di ulteriore crescita nei prossimi trimestri. Questo trend riflette la crescente attrattività di Milano per gli investitori internazionali e la costante richiesta di spazi di qualità.

Nel settore residenziale, Milano continua a distinguersi per la sua unicità nel panorama italiano, con una forte domanda concentrata su unità di piccole dimensioni, che rappresentano oltre il 65% delle transazioni totali. La quota di nuove costruzioni, pari al 10,6%, si mantiene significativamente superiore alla media nazionale.

Investimenti immobiliari a Milano

World Capital Group: ecco un quadro del mercato degli uffici a Milano. Solidità nel tessuto urbano e nuovi orizzonti

World Capital Group ha pubblicato un’approfondita analisi sul mercato degli immobili direzionali di Milano relativa al terzo trimestre 2024, confermando la posizione dominante del Centro Città e dell’area Garibaldi nel panorama nazionale degli spazi ad uso ufficio.

Panoramica del Mercato
Il mercato milanese degli uffici mantiene una notevole solidità, evidenziata dalla stabilità dei canoni di locazione sia nel tessuto urbano che nell’hinterland. L’indice REAI_O (Real Estate Attractiveness Index Office) conferma questa tendenza positiva, sottolineando la crescente attrattività del settore direzionale milanese per gli investitori.

Analisi dei Canoni e Rendimenti
Nel Centro storico, la zona Duomo registra prime rent compresi tra 570 e 730 €/mq/anno. I rendimenti si attestano su una media del 4,3% nelle zone centrali, con punte del 4,2% nel Business District. Il Semicentro presenta rendimenti più elevati, raggiungendo il 7% in aree emergenti come Città Studi, Pasteur, Rovereto e NoLo.

REAI_O: Nuovo Indicatore di Attrattività
L’innovativo indice REAI_O, sviluppato per valutare l’attrattività delle diverse zone, integra molteplici parametri:

  • Canoni di locazione
  • Prezzi di vendita
  • Rendimenti
  • Dinamiche di domanda e offerta
  • Altri indicatori settoriali rilevanti

Performance per Zone
Le aree più performanti secondo il REAI_O sono: Centro città:

  • Duomo: 127,31
  • Centrale/Repubblica: 100,48
  • Garibaldi/Moscova/Porta Nuova: 96,23

Hinterland:

  • Assago: 7,17
  • Segrate: 5,39
  • San Donato Milanese: 5,29

La forza economica del capoluogo lombardo si riflette positivamente anche sulle aree periferiche, consolidando il ruolo di Milano come polo attrattivo per il mercato immobiliare.

Prospettive Future
Marco Clerici, Head of Research & Advisory di World Capital Group, commenta: “Milano continua a distinguersi come fulcro del mercato immobiliare direzionale italiano. La sua capacità di attrarre operatori nazionali e internazionali, unita a una costante evoluzione del tessuto urbano, la rende un modello di riferimento nel contesto europeo. Il report del Q3 2024 evidenzia come la città, attraverso progetti strategici e un’accresciuta attrattività, mantenga una posizione di leadership sia nel contesto nazionale che continentale.”

Fonte: Monitor Immobiliare 

Investimenti immobiliari a Milano

Il mattone regna incontrastato a Milano. È l’investimento preferito delle famiglie che pagano in contanti

Il Mattone Continua a Essere l’Investimento Preferito a Milano

Quando si parla di investimenti sicuri, il mattone rimane un punto fermo per gli italiani, specialmente a Milano. La città meneghina si conferma una piazza altamente attraente per gli investitori immobiliari, posizionandosi al terzo posto nazionale con il 35% degli acquisti destinati a investimento, superata solo da Pavia e Mantova. Un dato in netta crescita rispetto al 2022, quando la percentuale si fermava al 23,5%. E l’85% di questi investitori paga in contanti, dimostrando una solida capacità finanziaria.

L’Appetito per gli Immobili a Milano

Sebbene la maggioranza degli acquirenti milanesi (65%) acquisti case per viverci, la restante parte abbraccia la filosofia del mattone come miglior investimento. Comprare appartamenti per affittarli è una strategia consolidata, soprattutto in una città come Milano, crocevia di studenti e lavoratori in cerca di sistemazioni temporanee. Nel 2023, il 16,6% delle compravendite in Lombardia è stato finalizzato da investitori, con un aumento di circa il 2% rispetto all’anno precedente. La fascia d’età più attiva in queste operazioni è quella tra i 45 e i 54 anni, rappresentando il 31% degli investimenti immobiliari. Questa categoria gode di una maggiore stabilità economica e accesso più agevole ai mutui, anche se solo il 15% degli investitori lombardi sceglie questa modalità di pagamento.

Le Famiglie al Centro degli Investimenti Immobiliari

Quasi il 70% degli investitori immobiliari in Lombardia sono famiglie, a dimostrazione dell’importanza del mattone come asset strategico per molti nuclei familiari. La tipologia di abitazione più gettonata dagli investitori è il bilocale, scelto dal 47% delle persone, seguito dal trilocale con il 23,3% delle preferenze. Queste dimensioni rispondono alla domanda di soluzioni abitative compatte e accessibili per studenti e lavoratori in città.

Il Mattone Resta un Investimento Solido

Nonostante le fluttuazioni del mercato immobiliare, l’investimento nel mattone continua a rappresentare una scelta prudente per molti italiani, soprattutto a Milano. La città offre un ambiente favorevole per gli investitori, con una domanda costante di alloggi in affitto e la possibilità di generare rendite stabili nel tempo. Mentre alcuni optano per l’acquisto cash, altri sfruttano l’accesso ai mutui per diversificare il proprio portafoglio. In ogni caso, il mattone rimane un investimento tangibile e rassicurante per molte famiglie italiane.

Fonte: Milano Today

Gruppo LEGO e Percassi ridefiniscono lo spazio immobiliare di Milano e Firenze. Gli ultimi trend del real estate

Il panorama immobiliare italiano è destinato a un’impetuosa evoluzione, catalizzata dall’alleanza strategica tra il Gruppo LEGO e Percassi, pronti a inaugurare il loro ultimo exploit nel cuore di Milano.

Il 29 marzo segna un momento da non perdere con l’apertura del 26° LEGO Certified Store, situato in Via Dante 4, un’incantevole oasi di creatività abbracciata dal vibrante centro della città. L’inaugurazione sarà ancorata da un evento senza precedenti: di fronte allo store, in Piazza Cordusio, sorge un monumentale uovo LEGO, alto 4 metri e con un peso di 1.200 kg, un’installazione affascinante destinata a incantare i passanti.

Matteo Morandi, CEO di Percassi Retail, condivide l’entusiasmo per questa avventura, sottolineando l’importanza di posizionare questo iconico store nel cuore pulsante di Milano, rinomata come “la strada nuova di Milano”, e destinata a diventare un faro di creatività per tutti gli appassionati di mattoncini LEGO. Rossana Mastrosimini, Channel Director LEGO Certified Stores West Europe, rafforza questo entusiasmo, celebrando l’espansione della presenza LEGO in Italia e la continua innovazione nel concept retail. Il nuovo flagship store unisce sapientemente elementi digitali e fisici, offrendo un’esperienza ‘immersiva’ che incanterà sia giovani che adulti.

Mentre Milano si prepara ad accogliere questa new entry nel retail, l’attenzione sul mercato immobiliare rimane vivace, soprattutto in un contesto di mutui in declino del 40%. Tuttavia, il segmento luxury del real estate brilla come un faro di stabilità in mezzo alle incertezze, rappresentando solo una piccola frazione del mercato totale ma contribuendo significativamente al suo valore complessivo. Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare del Lusso in Italia 2023, Milano primeggia come centro di gravità per il segmento del lusso, con uno stock di oltre 6 miliardi di euro, rappresentando il 13% del totale nazionale. Un dato che rimane sorprendente considerando la solidità e la costanza del settore, con il 99% dello stock composto da appartamenti, riflettendo una domanda costante e una crescita sostenuta.

Questa tendenza ascendente non è sfuggita nemmeno al colosso dei mattoncini, che nel 2022 ha già fatto il proprio ingresso a Firenze, riconvertendo gli spazi precedentemente occupati dallo store Disney. In collaborazione con Percassi, questo nuovo emporio LEGO introduce un’innovazione senza precedenti: il “Mosaic Maker”. I clienti hanno ora la possibilità di creare ritratti personalizzati utilizzando esclusivamente mattoncini LEGO, tramite un processo che trasforma una foto in un set di 4.500 pezzi, rendendo il ricordo tangibile e unico. In un contesto di continua trasformazione, il Gruppo LEGO e Percassi si ergono come piccoli grandi pionieri, ridefinendo non solo il panorama retail, ma anche lo spazio immobiliare, intessendo un tessuto urbano sempre più vibrante e creativo per le generazioni future.

Immagine tratta da LEGO Store

Quartieri Milano

Il progetto di rigenerazione urbana di Nhood promette di trasformare Piazzale Loreto a Milano (Il Sole 24 Ore)

Carlo Masseroli, CEO di Nhood Italia, esprime la sua visione riguardo a piazzale Loreto, a Milano, sottolineando le potenzialità del luogo e le sfide legate alla generazione di percorsi commerciali in contesti meno centrali e più complessi. Parlando con il Sole24Ore, Masseroli illustra il progetto “Loc-Loreto Open Community”, vincitore del bando Reinventing Cities indetto dal Comune di Milano nel 2021 e attualmente in fase di cantierizzazione per riqualificare piazzale Loreto. Il successo di tale iniziativa, spiega Masseroli, risiede nel rapporto sinergico tra settore pubblico e privato, fondamentale per una rigenerazione urbana e immobiliare efficace. Masseroli evidenzia l’importanza strategica di piazzale Loreto a Milano, frequentato da una considerevole quantità di persone che utilizzano la metropolitana e dagli abitanti della zona densamente popolata circostante. Tuttavia, il percorso commerciale lungo corso Buenos Aires verso piazzale Loreto risulta attualmente poco sviluppato.

L’obiettivo del progetto è trasformare questo luogo in una destinazione, coinvolgendo vari brand di mercato per avviare i lavori entro maggio. Il piano prevede l’installazione di punti vendita di diverse dimensioni per soddisfare le esigenze di chi è di passaggio e della comunità locale. Un aspetto innovativo del progetto è la gestione della piazza come punto di riferimento per il territorio, un modello finora assente a Milano ma presente in altre città. Masseroli vede questa iniziativa non solo come una sfida locale, ma anche come un’opportunità per sperimentare e successivamente esportare il modello adottato.

Diversamente dai tentativi passati con i distretti commerciali, il progetto mira a creare un valore collettivo superiore alla somma delle singole attività commerciali. Tuttavia, le complessità burocratiche hanno rappresentato un ostacolo al successo di tali iniziative. Il modello proposto potrebbe essere replicato in altre piazze poco animate, soprattutto quelle vicine alle fermate della metropolitana, per stimolare l’attrattività e la diffusione del commercio al dettaglio, generando valore aggiunto per gli spazi circostanti.

Il progetto presenta anche un vantaggioso rapporto economico-sociale (Sroi), stimando che ogni euro investito generi un valore pari a quattro euro. Gli affitti degli spazi commerciali nei pressi di corso Buenos Aires, vicino a piazzale Loreto, si attestano tra 1.000 e 2.000 euro al metro quadrato all’anno, e il progetto prevede la distribuzione di spazi commerciali su una superficie complessiva di 8.000 metri quadrati. Questo modello, radicato soprattutto nel mondo anglosassone, in cui i distretti commerciali sono gestiti privatamente, trova attuazione anche altrove. Nhood sta attualmente implementando un progetto simile in Spagna, confermando il potenziale internazionale di questa innovativa strategia di rigenerazione urbana e commerciale.

Milano

Milano: ecco chi acquista case di lusso oltre i 3 milioni di euro (e perché aumentano i prezzi anche in periferia)

Un recente rapporto immobiliare, il “Wealth Report 2024” dedicato a Milano e curato da Knight Frank, un network internazionale specializzato nell’intermediazione di immobili di prestigio, ha rivelato un interessante fenomeno: l’ascesa dei valori immobiliari nei quartieri di lusso come Porta Nuova sta influenzando direttamente i prezzi anche in aree tradizionalmente meno centrali come Quarto Oggiaro. Sebbene il rapporto non menzioni esplicitamente questi quartieri, evidenzia il notevole impatto che la forte domanda da parte degli stranieri nei quartieri di fascia alta ha avuto sulla crescita dei prezzi immobiliari a Milano negli ultimi anni.

Inizialmente potrebbe sembrare sorprendente, considerando che lo studio si concentra sugli Uhnwi, ovvero coloro con un reddito netto eccezionalmente alto (generalmente superiore a 30 milioni di euro), un segmento di acquirenti piuttosto esclusivo. Tuttavia, sia il rapporto di Knight Frank che l’Osservatorio di Tirelli & Partner confermano che gli acquirenti principali di immobili di lusso a Milano sono proprio questi individui ad altissimo reddito, molti dei quali stranieri. La scelta di Milano come meta per attività commerciali di alto livello nel Paese è ben nota, mentre coloro che cercano un luogo tranquillo per la pensione o le vacanze tendono a preferire regioni come la Toscana o la Sardegna.

Ma cosa rende Milano così attraente per gli investimenti immobiliari di lusso? Christian Dominici, un commercialista milanese, ha spiegato che oltre al suo status di importante centro finanziario internazionale, Milano offre anche una qualità della vita elevata, con una vivace scena culturale e una gastronomia di alto livello. Dal punto di vista degli investimenti immobiliari, Milano si distingue come l’unica città italiana in grado di garantire una stabilità nei valori nel tempo. Mentre una villa in Sardegna potrebbe non mantenere il suo valore in modo significativo nel tempo, una proprietà di lusso a Brera o in Corso Magenta offre prospettive di guadagno più concrete nel lungo periodo. Un fattore chiave che ha contribuito all’attrattività di Milano per gli Uhnwi è il favorevole regime fiscale offerto dalla legislazione italiana. Coloro che trasferiscono la propria residenza in Italia possono beneficiare di una tassazione agevolata di 100.000 euro all’anno, con ulteriori 25.000 euro per ogni membro aggiuntivo del nucleo familiare, evitando così altre imposte sui redditi esteri nei paesi con i quali l’Italia ha accordi contro le doppie imposizioni. Questa agevolazione fiscale ha portato a un aumento significativo di individui, compresi sportivi di alto livello, che scelgono Milano come loro residenza fiscale. Anche gli stranieri con redditi più modesti trovano vantaggioso investire in immobili a Milano grazie ai generosi bonus fiscali offerti per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico delle abitazioni.

Le statistiche dell’anagrafe cittadina evidenziano la presenza significativa di cittadini stranieri ad alto reddito a Milano, provenienti principalmente da Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera e Giappone, molti dei quali scelgono di risiedere nei quartieri centrali della città. Questi dati confermano il ruolo sempre più centrale di Milano nel panorama degli investimenti immobiliari di lusso a livello internazionale.

Fonte: Corriere Milano

Ponte Vecchio Firenze

Opportunità di affitto in crescita. Da Milano a Firenze, è il momento ideale per investire in Italia (Immobiliare.it)

I costi dell’affitto nelle principali città italiane sono diventati così elevati da escludere sia individui che famiglie con un solo reddito. È interessante notare che non è Milano, ma Firenze, ad emergere come la città meno accessibile per coloro che cercano un bilocale in affitto. E questo la rende un ottimo asset se state cercando un investimento immobiliare sicuro.

Secondo le analisi di Immobiliare.it, l’importo mensile medio che una persona dovrebbe destinare all’affitto – non superiore al 30% del proprio reddito netto – è stato confrontato con l’effettivo affitto medio richiesto per un bilocale nei principali centri urbani. A Firenze, ad esempio, l’affitto mensile medio per un bilocale si attesta sui 1.066 euro, ma il budget medio disponibile per un singolo individuo a malapena supera i 480 euro. Sorprendentemente, solo lo 0,5% dei bilocali presenti sul mercato è accessibile ai singoli affittuari.

A stretto giro c’è Napoli, dove l’affitto mensile medio raggiunge gli 850 euro, ma dato il reddito medio un singolo individuo può permettersi solo circa 415 euro, meno della metà dell’importo richiesto. Di conseguenza, il tasso di accessibilità scende al di sotto dell’1%. Milano vanta i canoni d’affitto più elevati tra le città prese in esame, con affitti che superano i 1.320 euro al mese per un bilocale, mentre il budget disponibile per un singolo individuo, pari a 650 euro, è significativamente insufficiente.

Una situazione simile si presenta a Venezia, dove nonostante un affitto mensile medio di circa 880 euro, un singolo individuo può permettersi solo 430 euro, meno della metà dell’importo richiesto. Inoltre, mentre a Milano solo lo 0,8% dei bilocali in offerta è accessibile ai singoli affittuari, la situazione a Venezia è ancora più “grave”, con nessuna opzione accessibile disponibile. Anche i singoli individui affrontano condizioni di affitto difficili a Bari e Bologna. A Bari, dove l’affitto per un bilocale è aumentato di quasi 200 euro al mese nell’ultimo anno, raggiungendo gli 800 euro, lo stipendio medio non è sufficiente, oscillando intorno ai 430 euro. Nel caso di Bologna, invece, l’affitto medio si attesta sui 925 euro al mese, superando di molto i 510 euro che una persona potrebbe realisticamente pagare. A Roma, c’è una disparità evidente tra l’affitto richiesto dai proprietari e il budget disponibile per gli affittuari, con un divario superiore al 70%. I proprietari richiedono un affitto medio mensile di 890 euro, mentre il budget di un singolo individuo si attesta a malapena sui 520 euro. Verona ha una situazione leggermente migliore, con un affitto mensile medio di 770 euro, più vicino al budget di circa 480 euro che un residente può destinare all’affitto.

Nelle due principali città siciliane, Palermo e Catania, il divario tra l’affitto richiesto dai proprietari e il budget dei singoli affittuari si aggira intorno al 45%. In entrambe le città, infatti, l’affitto mensile supera di poco i 580 euro, mentre i singoli affittuari possono permettersi solo circa 400 euro. Nei comuni come Torino e Genova, dove il budget disponibile per l’affitto di un bilocale si avvicina al canone richiesto, la situazione è più equilibrata. A Torino, l’affitto mensile medio supera di poco i 600 euro, mentre il budget medio mensile di un singolo individuo si avvicina ai 500 euro. Analogamente, a Genova, la differenza tra l’affitto mensile medio di 550 euro e le risorse personali di 450 euro è più stretta. Da notare che Genova resta la città con la maggiore accessibilità ai bilocali per i singoli affittuari, con il 38% delle opzioni disponibili.

Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it, ha commentato: “L’analisi rivela che il mercato dell’affitto nelle nostre principali città offre poche opzioni sostenibili per coloro che hanno un solo reddito. Nella maggior parte dei casi, i singoli individui devono destinare almeno il 50% in più rispetto al budget considerato sostenibile per l’affitto, se non addirittura il doppio. Considerando il potenziale per ulteriori aumenti degli affitti, è imperativo riflettere sul futuro dei nostri principali centri urbani, che stanno diventando sempre meno accessibili alle nuove generazioni, costrette a cercare soluzioni abitative nelle periferie e potenzialmente indebolendo il tessuto socio-economico delle città.”

Fonte: Monitor Immobiliare

Un affare milionario: Campari acquista da Bnp sede a Milano. Tutte le ultime informazioni qui (fonte: Sole24Ore)

Un’operazione che rimette in gioco il mercato immobiliare di Milano, in calo dall’inizio dell’anno. La transazione in questione vede come protagonisti Campari, nel ruolo di acquirente, e Bnp Paribas Reim, società di gestione degli investimenti specializzata nell’immobiliare e parte del Gruppo Bnp Paribas, come venditore. La società immobiliare ha ceduto, per conto di un fondo immobiliare gestito, un edificio ad uso uffici situato in corso Europa 2, a pochi passi dal Duomo di Milano.

Qui Campari stabilirà il proprio quartier generale. La transazione è stata completata per una cifra di circa 110 milioni di euro, a cui si aggiungono i costi di ristrutturazione. L’edificio si estende su una superficie complessiva di circa 10.000 metri quadrati, distribuiti su nove piani fuori terra e quattro piani interrati. L’edificio si affaccia sia su corso Europa sia su via Larga. Dopo la vendita, l’edificio sarà sottoposto a lavori di ristrutturazione e modernizzazione da parte dell’acquirente, poiché attualmente è diviso in spazi precedentemente affittati a vari inquilini italiani e internazionali. Molti di loro hanno già lasciato lo stabile, inclusa la filiale di Bpm, e presto seguiranno Commerzbank e il negozio Molteni.

Nascerà così il nuovo quartier generale dove Campari Group si trasferirà nel 2027, come dichiarato dalla società. Attualmente, la sede di Campari si trova a Sesto San Giovanni, in un complesso progettato dall’architetto Mario Botta e inaugurato nel 2009. Tornando all’edificio in corso Europa, è stato acquistato nel 2016 dalla società immobiliare del gruppo bancario tramite il fondo Fundamenta, pagato all’epoca 91 milioni di euro. A vendere l’asset era stata la famiglia Borromeo, assistita nell’operazione da JLL Italia.

I Borromeo rimangono attivi nel settore immobiliare anche attraverso Merope Asset Management, società di investimento e sviluppo immobiliare fondata e guidata da Pietro Croce, di cui detengono il 10%. “La vendita dell’asset in corso Europa a una società internazionale e prestigiosa come Campari testimonia quanto Bnp Paribas Reim sia in grado di proporre soluzioni di altissimo livello nella gestione attiva degli investimenti immobiliari”, ha commentato Vincenzo Nocerino, CEO di Bnp Paribas Reim Italy al Sole24Ore. “Dimostra l’interesse per un edificio con solidi fondamentali e situato in una posizione strategica nel centro di Milano, cuore pulsante di una metropoli sempre più orientata verso l’Europa, caratteristiche essenziali per un immobile destinato a ospitare il quartier generale di un grande gruppo”.