I grandi affari immobiliari mostrano fiducia in New York: il Covid sarà presto un brutto ricordo
Il New York Post non ha dubbi: il mercato immobiliare della Grande Mela “si riprenderà alla grande”. Un esempio? Il developer Edward Minskoff aprirà al 29 Jay St. un edificio per uffici a Dumbo che sarà il primo nuovo indirizzo di “uffici di prima classe” del quartiere di Brooklyn da oltre un secolo. Il mercato degli uffici non è morto, Columbus International lo aveva reso nota mesi fa tramite interviste rilasciate dal Fondatore e Amministratore Delegato Richard Tayar, e questa ne è una ulteriore dimostrazione. La domanda sorgerebbe spontanea: “Ma Minskoff non sa che siamo in una pandemia senza fine?”. In effetti, Manhattan sembra sapere qualcosa sul futuro post-COVID che il resto dell’America e il mondo non sanno. I magnati delle proprietà della Grande Mela, così come i normali cittadini, hanno guardato in faccia la variante Delta e hanno scelto di andare avanti. I newyorkesi guardano oltre i doomcast quotidiani e si fanno guidare dall’ottimismo e da una rinnovata visione del mercato. Sanno, in fondo, che il tasso di nuove infezioni della città è e resterà basso. Solo alcuni luoghi richiedono ancora maschere anche all’aperto, come nel giardino pensile del Metropolitan Museum of Art e sui ponti superiori all’aperto dei traghetti di New York. Il ritorno alla vita quasi normale si riflette in ristoranti affollati e vendita di biglietti per Broadway e Radio City Music Hall.
A New York stanno avanzando le nuove costruzioni e anche il temporaneo “esodo” residenziale del 2020 (insieme agli avvertimenti sull’aumento della criminalità e delle tasse e sulla qualità della vita in declino) ha trovato via via un suo punto di svolta. Nella giungla competitiva degli immobili, i developers restano “animali sorprendentemente cauti”, scrive il New York Post, soprattutto per quanto riguarda il lancio di nuovi uffici.
Foto via Adam Gong @radiantsnaps