Milano è il mercato immobiliare più interessante dell’anno in Europa e nel mondo
Secondo il report Ubs Global Real Estate Bubble Index, Milano è una delle città più interessanti per il mercato immobiliare globale. Nel confronto con importanti città d’Europa e del mondo, lo scenario della città meneghina è un invito all’investimento per diverse fasce di clienti.
Il report di Ubs, che analizza i prezzi degli immobili residenziali in 25 grandi città del mondo, conferma la centralità del mercato immobiliare a Milano: le sue fondamenta sono ben radicate, anche tenendo conto della discesa dei rendimenti del debito pubblico che ha spinto al ribasso i tassi sui mutui e l’aumento dei risparmi delle famiglie nel corso della pandemia, aggiunge Immobiliare.it.
L’operazione di riqualificazione degli immobili che interessa numerosi quartieri della città mantiene il mercato immobiliare a Milano dinamico. Nei prossimi anni, anche in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, daranno la loro sterzata al capoluogo lombardo interventi in alcuni primari scali urbani, l’ex Scalo Romana e l’ex Scalo Farini, senza contare gli investimenti nel residenziale in centro città e in periferia, in particolare modo a nord (Bruzzano) e a sud (Gratosoglio).
Numa arriva in Italia: nuovi hotel a Milano e Firenze. “Italia al centro dell’espansione immobiliare”
Bring Some Soul to Travel. È il motto di Numa, il gruppo tedesco fornitore di tecnologia nel settore degli hotel e degli affitti a breve termine, che ora punta a espandersi in Italia: previste nuove strutture a Milano e Firenze, e l’inaugurazione della sede italiana nel centro di Roma. Lo riporta Immobiliare.it secondo cui l’azienda, già proprietaria di immobili alberghieri e commerciali in alcune zone centrali nelle principali città italiane, ha nuovi progetti in arrivo. A Firenze è previsto Numa Rodo, hotel che sorgerà di fronte al Duomo di Santa Maria del Fiore, e Numa Vita all’interno di una villa ristrutturata. A Milano, Numa lancerà il nuovo hotel di Piazzale Loreto.
Stando all’articolo di Immobiliare.it, “le proposte di Numa per l’hotellerie, rivolte soprattutto a soggiorni di breve e media durata, hanno già suscitato interesse da parte dei proprietari immobiliari, sviluppatori nel settore real estate e investitori”. L’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi operativi interni all’hotel è sempre più richiesta. Le soluzioni tecnologiche innovative di Numa ridurrebbero i costi fino al 60%. Il riferimento dell’azienda in Italia è Gabriele Coen, Director of Real Estate Expansion di Numa. Christian Gaiser, Ceo e co-fondatore del gruppo Numa, ha condiviso queste parole: “L’Italia ospita la maggior parte dei siti patrimonio Unesco a livello globale. Sulla base della nostra forte attenzione alle destinazioni iconiche per il tempo libero, è al centro della nostra strategia di espansione”.
New York: grazie a Venchi la love story tra cioccolato e mercato immobiliare va a gonfie vele
Venchi, sinonimo di cioccolato d’alta qualità e gelato Made in Italy, continua ad affittare spazi a New York mentre si prepara ad espandere la sua presenza al dettaglio negli Stati Uniti. L’ultima destinazione, nella Città Che Non Dorme Mai, è il quartier generale al numero 16 di West 36th Street a Midtown (oltre 325mq) . Venchi, marchio di cioccolato di quasi 150 anni che ora vanta oltre 150 negozi in tutto il mondo, ha in programma di aprire 25 nuovi locali negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni.
Ci sono già diversi avamposti Venchi a Manhattan. L’azienda ha fatto il suo ingresso nel mercato nel 2010 aprendo all’interno di Eataly nel Flatiron District. Il suo primo negozio indipendente si è insediato al numero 861 di Broadway dove ha presentato ai newyorkesi la più grande cascata di cioccolato al mondo. Durante la pandemia, ha rilevato l’ex gelateria italiana Grom al 233 di Bleecker Street nel West Village e ha aperto al 1796 Broadway durante l’estate.
Venchi ha anche uno spazio all’interno del Downtown Eataly presso il World Trade Center. Le fonti dicono che sarebbe in avvio un altro contratto di locazione al 198 di Columbus Avenue, precedentemente sede del negozio di bellezza L’Occitane en Provence. Secondo un sondaggio del fornitore di cioccolato Cargill, un terzo degli americani ha aumentato il consumo di cioccolato durante il COVID-19.
A New York la guerra tra agenti immobiliari e il colosso Zillow è appena cominciata
Gli agenti immobiliari esperti di settore residenziale a New York stanno per conquistare il proprio sito web di annunci per competere con il gigante Zillow Group Inc. I principali intermediari della città – e il gruppo commerciale che li rappresenta – stanno lavorando infatti con Homesnap, di proprietà di CoStar Group Inc., per sviluppare la nuova piattaforma.
Citysnap, al debutto in rete il prossimo anno, offrirà agli acquirenti un’alternativa a StreetEasy (di proprietà Zillow) e ad altri siti che usano le inserzioni faticosamente ottenute dai brokers come trampolino di lancio per generare entrate. Lo sforzo arriva dopo diversi anni di acrimonia tra l’industria immobiliare residenziale di New York e i siti web in questione. Gli agenti hanno da tempo protestato contro la pratica del brand StreetEasy di addebitare una tariffa giornaliera per gli annunci di affitto. Nel frattempo, Zillow ha dovuto affrontare una serie di sfide legali sul suo programma “Premier Agent” che, secondo i broker di vendita, consente ad un agente, da qualsiasi parte si trovi, di entrare in affari pagando una commissione a Zillow. “Questo è sicuramente un punto dolente per la comunità di brokeraggio”, afferma Gary Malin, direttore operativo di Corcoran Group, che ha consigliato l’iniziativa su Bloomberg. Citysnap prenderà il sito di annunci gestito dal Real Estate Board di New York – per ora aperto solo agli agenti professionisti – e lo renderà accessibile al pubblico, con funzionalità come la cronologia delle vendite di una proprietà e notifica di variazioni di prezzo.
Il servizio di REBNY ha più di 40mila annunci attivi da quasi 600 società di brokeraggio e proprietari di immobili. Il nuovo sito competerà con StreetEasy di Zillow, un punto fermo a New York per broker, consumatori e “curiosi” immobiliari urbani, oltre ad essere noto per il suo database iperfornito. Gli utenti possono vedere, ad esempio, tutti gli appartamenti in vendita in un determinato edificio, gli sconti che i loro proprietari avevano da offrire nel tempo o se i vicini hanno un pegno fiscale depositato contro la loro unità. Un Grande Fratello nel real estate è l’orwelliana metafora dei tempi in cui viviamo…
A Magazzino Italian Art, Cristian Chironi: New York Drive (tra Sardegna e Toscana)
Nell’ambito della sua missione di promuovere l’arte contemporanea italiana, Magazzino Italian Art presenta una serie di performance dell’artista Cristian Chironi che si svolgeranno in varie località di New York dal 12 al 17 ottobre 2021.
New York Drive di Cristian Chironi è una serie di spettacoli che hanno origine e sono stati ispirati dall’artista sardo Costantino Nivola, con il quale Chironi condivide il luogo di nascita (la città di Orani in Sardegna, Italia). Il programma è stato quindi organizzato in concomitanza con l’attuale exhibit in mostra al museo, Nivola: Sandscapes, che esplora il corpo unico di opere sandcast di Nivola dai primi anni ’50 agli anni ’70.
Per il contributo di Richard Tayar su Magazzino, potete leggere Il Sole 24 Ore a questo link.
New York Drive invita il pubblico a salire a bordo della colorata Fiat 127 di Chironi, un veicolo strettamente legato alla storia della vita di Nivola. Nei primi anni ’80, vicino alla fine della vita dell’artista, Nivola si ammalò. Viveva a Springs, New York – dove lui e sua moglie, Ruth Guggenheim, si erano trasferiti insieme nel 1948 – e iniziò a preoccuparsi che le cose che aveva lasciato nella sua casa in Toscana non sarebbero mai tornate al suo luogo di nascita. Nivola decise così di chiedere aiuto a suo nipote Daniele. È proprio lui a consigliare all’artista di portare con sé il più possibile, inclusa la Fiat 127 di Nivola, la stessa marca e modello dell’auto che Chironi utilizza per le esibizioni di New York Drive. Daniele ha fatto del suo meglio per riempire l’auto il più possibile – Nivola aveva lasciato le sue sculture e dipinti, nonché opere di artisti come Maria Lai, Giovanni Pintori e Salvatore Fancello. La New York Drive di Chironi rende omaggio a questo importante viaggio celebrando inoltre l’amicizia e le collaborazioni artistiche tra Nivola e il famoso architetto Le Corbusier.
Chianti, in vendita 45 tenute del vino per 400 milioni: “L’offerta sale, la domanda ripartirà”
I più ricercati sono casolari con un fazzoletto di vigne: quanto basta per dare sfogo al gusto di crearsi una propria etichetta di vino da regalare agli amici e ricavarsi un rifugio in campagna lontano dagli assembramenti. Prezzo due-tre milioni di euro. Ma in vendita, nel cuore del Chianti Classico, ci sono anche proprietà più grandi, di 10-14 ettari di viti, che si comprano a 4,5-6,5 milioni di euro, e aziende vitivinicole di prim’ordine valutate fino a 50 milioni di euro.
In totale – stime a cura di Columbus International rilasciate in un’intervista a Repubblica – nel primo semestre di quest’anno sul mercato sono state messe in vendita 45 tenute con vigneto nelle aree di Chianti, Siena, Cortona e Colline Fiorentine, per un valore complessivo che oscilla tra 300 e 400 milioni di euro. “L’offerta aumenta più della domanda, anche per effetto di un cambio generazionale a cui molti eredi preferiscono sottrarsi, per chi compra c’è l’occasione di fare buoni affari” sostiene Richard Tayar, fondatore nel 2006 della Columbus International.
Al Capone e il real estate: venduta la villa di Scarface a Miami per 15,5 milioni di dollari
La villa di Al Capone a Miami, un tempo destinata a essere demolita, è stata appena venduta per 15 milioni e mezzo di dollari. Il Miami Herald dà notizia che la casa è stata venduta a 93 Palm Residence LLC, gestita dal contabile di Coral Gables, Toni Alam. Capone, l’originale Scarface, acquistò la casa sul lungomare per 40.000 dollari nel 1928. Morì lì nel 1947 per un attacco di cuore.
Il promotore Todd Michael Glaser e il partner Nelson Gonzalez, vicepresidente di Berkshire Hathaway HomeServices EWM, hanno acquistato la proprietà ad agosto per 10,75 milioni con l’intenzione di demolirla e sostituirla con un progetto più moderno. Ma gli attivisti di Miami Beach si sono opposti ai loro piani. Glaser ha detto che l’offerta è venuta fuori dal nulla e l’ha paragonata a un biglietto vincente della lotteria: “Se qualcuno ti dice che vuole regalarti un biglietto della lotteria da 5 milioni, ovviamente lo accetti”.
Record di vendite di appartamenti a Manhattan. Non si registravano dati simili da tre decenni
Ottime notizie, investitori di Columbus International. Secondo i nuovi rapporti di mercato, nel terzo trimestre sono stati venduti più appartamenti a Manhattan che in qualsiasi altro momento negli ultimi 32 anni. Il settore immobiliare di New York City è pronto per una ripresa più rapida del previsto. Ci sono state 4.523 vendite chiuse di cooperative e condomini a Manhattan nel terzo trimestre, superando il record stabilito a metà del 2007, quando sono state registrate 3.939 vendite, secondo Jonathan J. Miller, autore di un nuovo rapporto dall’intermediazione Douglas Elliman. Il trimestre si è concluso con più di tre volte il numero di vendite rispetto allo stesso periodo del 2020, quando il mercato era in gran parte bloccato a causa della pandemia, e con il 76,5 per cento in più di vendite rispetto allo stesso periodo del 2019, prima del coronavirus. “Quello che stiamo vedendo in questo momento è un recupero”, ha detto Miller. “Tutti i sobborghi stavano esplodendo mentre Manhattan registrava vendite a metà del tasso normale l’anno scorso. Ora stiamo assistendo a questo enorme aumento”.
I dati concordano con i risultati di altre società. Il volume delle vendite ha superato i 9,5 miliardi di dollari, il più alto in qualsiasi trimestre registrato, secondo l’agenzia di brokeraggio Corcoran, mentre Brown Harris Stevens ha riportato i numeri di vendita trimestrali più alti degli ultimi otto anni. Anche noi di Columbus International abbiamo assistito ad un aumento sostanziale, in particolare verso Brooklyn. “La svendita è finita da tempo”, ha detto Gregory Heym, capo economista di Brown Harris Stevens, a proposito degli sconti ricevuti durante gran parte del 2020. Tali sconti erano in gran parte dovuti a un eccesso di inventario di lusso che esisteva anche prima che la pandemia spingesse verso un calo di prezzi, e il Covid “ha imposto un adeguamento dei prezzi che era necessario da diversi anni”. Grazie all’aumento delle vendite, stimolato dal numero di vaccinazioni e dai tassi ipotecari ancora bassi, i prezzi di vendita hanno già superato i livelli pre-pandemici in molti segmenti del mercato.
Stando al New York Times, il prezzo medio di vendita a Manhattan negli ultimi tre mesi è stato di 1.115.000 dollari, in aumento dell’1,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e dell’8,8 per cento rispetto allo stesso periodo di due anni fa, ha affermato Miller. Le cooperative e i condomini con una camera da letto, che costituiscono la quota maggiore delle vendite, sono stati venduti per una media di 800.000 dollari, in crescita del 3,6 per cento rispetto a un anno fa. La concorrenza si è ancora una volta inasprita. Nel mercato della rivendita, i venditori hanno tagliato in media il 2,6 per cento sul loro ultimo prezzo richiesto, lo sconto più basso in quasi quattro anni. Anche le guerre di offerta stanno tornando e la quota di acquirenti all-cash, dopo essere scesa al minimo di sette anni del 39,3 per cento all’inizio dell’anno, è salita al 48,6 per cento di tutte le vendite, in linea con la media di lunga data.
Ma il mercato è lungi dall’essersi completamente rialzato. Ci sono, all’attuale, 7.694 annunci attivi a Manhattan, circa il 17 per cento in più rispetto alla media di 10 anni per il terzo trimestre, e un ritorno prolungato in ufficio per una grande quota di potenziali acquirenti di case, alcuni dei quali potrebbero non tornare mai più al classico pendolarismo di cinque giorni, mette in dubbio le aspettative più ottimistiche di alcuni analisti. Anche una battuta d’arresto nella riduzione del coronavirus e l’aumento dei tassi ipotecari potrebbe arrestare lo slancio. Tuttavia, l’aumento delle vendite è stato incoraggiante per i venditori e gli agenti immobiliari di Columbus International. Al ritmo delle vendite durante il terzo trimestre del 2020, ci sarebbero voluti più di 20 mesi per vendere tutto l’inventario esistente, il secondo peggior ritmo di vendita in oltre due decenni. Nell’ultimo trimestre c’erano solo 5,1 mesi di fornitura, quando la media nell’ultimo decennio era di 7,2 mesi.
I super grattacieli della Billionaires’ Row a New York sono sicuri? Ecco il verdetto degli esperti
I grattacieli della Billionaires’ Row di New York a Midtown Manhattan hanno tutti qualcosa in comune oltre ai prezzi allettanti: la città li considera ancora cantieri attivi, con una serie di requisiti relativi alla sicurezza che rimangono incompleti, a volte a distanza di anni dall’occupazione.
A tutte e otto le torri manca ancora l’autorizzazione finale del Dipartimento degli Edifici (Department of Buildings) per gli ascensori e gli impianti idraulici; sette non hanno avuto l’autorizzazione finale sugli impianti antincendio; a cinque mancano le approvazioni dei vigili del fuoco. Ci sono centinaia di edifici in tutta la città che allo stesso modo non hanno ricevuto il cosiddetto certificato finale di occupazione e il sistema di certificati temporanei che consente di occupare edifici senza queste approvazioni finali è in vigore da decenni.
Ma la posta in gioco non è mai stata così alta. L’ondata di torri superalte vicine o superiori a 1.000 piedi in tutta la città nell’ultimo decennio è senza precedenti e gli edifici, più snelli e architettonicamente complicati che mai, stanno mostrando falle e lacune nella strategia di applicazione della città che potrebbero comportare rischi per la sicurezza, se non controllati. Secondo i resoconti di ingegneri, urbanisti ed ex dipendenti del Dipartimento delle Costruzioni, un edificio non è necessariamente pericoloso se non ha completato tutti i tasselli di supervisione richiesti dalla città, e non ci sono prove che si rischi di arrivare ad una situazione drammatica come il crollo del condominio a Surfside, in Florida, a giugno.
Tutti i grattacieli di New York City hanno ottenuto i cosiddetti certificati di occupazione temporanei, o TCO, che la città afferma di non rilasciare in caso di problemi strutturali. Ma questi nuovi Supertalls rientrano in regolamentazioni che in alcuni casi sono state create pensando agli edifici prebellici e non considerano cambiamenti significativi nella progettazione degli edifici, dice al New York Times Jose Torero, capo del dipartimento di ingegneria civile, ambientale e geomatica presso l’University College di Londra, e un esperto di ingegneria della sicurezza antincendio. Alcuni calcoli di resistenza al fuoco, ad esempio, si basano su planimetrie molto più compartimentate, non sui progetti di piani aperti di condomini di lusso, e il fuoco può diffondersi in modo diverso in un edificio con facciata in vetro, rispetto a uno con esterni in mattoni.
Design Miami/Basel celebra il ritorno agli eventi di persona con una forte partecipazione e vendite
Design Miami/Basel ha chiuso la scorsa settimana la sua quindicesima edizione con 26 gallerie, 14 Curios e 5 mostre Design at Large. La partecipazione alla giornata di anteprima di lunedì 20 settembre ha quasi eguagliato i numeri record pre-pandemia, mostrando un rinnovato sostegno per il ritorno agli eventi di persona dopo una breve pausa nel 2020.
Commenta Jennifer Roberts, CEO di Design Miami: “La scorsa settimana abbiamo ospitato una vera reunion delle principali gallerie, collezionisti, designer e architetti del mondo dopo troppo tempo lontani. La fiera è stata più attiva e impegnata che mai, con vendite al top del mercato, acquisizioni istituzionali e molta attesa per le fiere di Miami, Shanghai e Doha. Non potremmo essere più felici della risposta e sentirci stimolati dalla forza del mercato del design da collezione”.
Curato dal direttore curatoriale, Aric Chen, Design Miami/Basel di quest’anno ha esplorato la tematica della natura umana, esplorando il rapporto (in evoluzione) tra uomo e natura. Molte delle gallerie e dei partner hanno risposto al tema, esplorando le relazioni con i nuovi materiali, la tecnologia e le nostre connessioni con le persone che ci circondano. Uno degli elementi di spicco per i visitatori è stato Shy Synchrony di DRIFT, presentato da Design Miami e Superblue nel padiglione 1.0 al piano inferiore, l’ingresso a Design Miami/Basel. Questo lavoro immersivo e multisensoriale è ispirato dal movimento delle piante mentre rispondono al sole e alla luna – un processo noto come “nyctinasty” – ed è diventato un luogo di calma e riflessione (elementi che il real estate, con i suoi movimenti involuti sul mercato, conosce appena).
Presentati per la prima volta in formato ibrido, gli oggetti dello showfloor erano disponibili per la visualizzazione e l’acquisto online. I visitatori possono anche sperimentare un tour virtuale in 3D della fiera, alimentato da Matterport, oltre a tour curati che mettono in evidenza le opere straordinarie delle gallerie. Design Miami/Basel 2021 ha anche incorporato DM/BX, la nuova destinazione di design online lanciata da Design Miami con pezzi unici, design in edizione limitata e opere appena rilasciate di designer celebri ed emergenti. Design Miami/Basel ha poi ospitato uno stand con il lavoro dei designer Laura Sattin e Diego Faivre che è stato possibile vedere e acquistare sia online che di persona durante la fiera.
Presentato dal Doha Design District, il programma di talk Design Miami/Basel ha abbracciato anche il nuovo formato ibrido della fiera, offrendo talk sia di persona che digitali a disposizione dei visitatori di tutto il mondo. Si è partiti con la proiezione del nuovo film documentario, Breuer’s Bohemia di James Crump, che esamina una collezione di case private progettate dall’iconico architetto-designer Marcel Breuer per i suoi clienti più politicamente progressisti tra gli anni ’50 e ’70. I talk sono ancora disponibili per la visione ora su designmiami.com, i punti salienti includono:
The Hot List: designer emergenti negli Stati Uniti e in Europa
Chi sono i giovani emergenti da tenere d’occhio? Dung Ngo, fondatore e caporedattore di AUGUST Journal, parla in negozio con la curatrice-editor Monica Khemsurov di Sight Unseen e la curatrice Alice Stori Liechtenstein di Schloss Hollenegg. Insieme sondano il panorama del design contemporaneo e condividono il lavoro che più li appassiona in questo momento.
It’s Personal/È personale: design ispirato al tempo, al luogo e all’identità, presentato da DM/BX
In che modo l’handmade si adatta in modo univoco allo storytelling personale e in che modo lo storytelling aumenta il fascino del fatto a mano? Moderata da Wava Carpenter, Direttore curatoriale di Design Miami in arrivo, questa conversazione esplora i ruoli che la biografia personale e l’esperienza soggettiva giocano nel lavoro di tre designer-maker emergenti: Darren Appiagyei, Diego Faivre e Laura Sattin.
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