Una lettera datata 26 settembre 1957 con scritto: “Caro Lenny, sai fin troppo bene quanto sia difficile per me dimostrare gratitudine e affetto, tanto meno impegnarli per iscritto”. È questo il calcio di inizio di un’avventura tutta newyorchese, nel tentativo di ripescare memorie e bazar immobiliari che fanno di Broadway, oggi, il tempio del musical.
La lettera, inviata da Stephen Sondheim a Leonard Bernstein, è stata scritta il giorno della prima a Broadway del leggendario musical West Side Story ed ora, come riportato dal Daily Beast, può essere ammirata in una teca di vetro nella sala “West Side Story” del Museum of Broadway, che apre il 15 novembre, al 145 West 45th Street, a un passo da Times Square.
Siete pronti per un nuovo museo in città? Questo non è come gli altri. Si tratta di una sorta di labirinto zigzagante che si estende per 26.000 metri quadrati su quattro piani, è il paradiso degli amanti del teatro musicale. Per quanto riguarda le opere teatrali, quest’ultime sono esposte su numerosi cartelli informativi, vere e proprie enciclopedie per gli affezionati. Informativo e magico, il museo racconta la storia del teatro di Broadway dal primo spettacolo (1732) rappresentato a New York, mercato immobiliare per eccellenza di Columbus International, fino ai giorni nostri, su pannelli ricchi di dettagli. Poi, esposizioni di oggetti ed ephemera teatrali e sale appositamente progettate, rivelano come è nato il teatro musicale di Broadway e come vengono realizzati i musical stessi. Tutte le sale appositamente allestite, tranne una, sono dedicate ai musical e alle opere teatrali.
La sala dedicata a “West Side Story” comprende un mock-up completo del bancone di Doc. Altre sale sono dedicate ai musical, tra cui HAIR (con illustrazioni e costumi psichedelici), Company (con i suoi palloncini al neon e d’argento che scandiscono 35 anni per il compleanno di Bobby), Show Boat (il fulcro è una scultura fluida del copione dello spettacolo), Oklahoma! (sì, è esposto un campo di grano simulato) e Rent (che presenta un convincente ambiente urbano artistico, oltre alla corrispondenza del creatore Jonathan Larson).
Altre aree sono dedicate a Funny Girl, Fiddler on the Roof e The Phantom of the Opera. Ci sono video, costumi, modelli e una sezione adeguatamente teatrale dedicata alla vita nel backstage e alla “realizzazione di uno spettacolo di Broadway”. Le registrazioni originali del cast di ogni spettacolo escono dalla propria sala, a partire da “Ol’ Man River” nella sala Show Boat, “Oh, What a Beautiful Mornin'” nella sala Oklahoma, “Aquarius” da Hair, “Company” da Company e “Seasons of Love” da Rent. Dopo aver lasciato il Museo di Broadway canticchiando felici, siamo certi che passerete presso i nostri uffici a Rockefeller dove i nostri agenti immobiliari vi attendono ogni giorno.