Gli effetti della pandemia su Firenze

Lucca: il gioiello nascosto della scena enogastronomica toscana. Tutto quello che vorreste sapete su cibo e vini

Con dieci ristoranti stellati Michelin concentrati in un’area straordinariamente compatta, Lucca si è silenziosamente trasformata in una delle destinazioni più interessanti d’Italia per gli appassionati di enogastronomia. Otto di questi rinomati locali sono raggruppati lungo appena 12 chilometri della costa versiliese, mentre altri due – Butterfly e Giglio – rappresentano i punti cardine della scena culinaria dentro e intorno alla città storica.

“Il dinamismo delle cantine lucchesi ha esercitato un’importante influenza sulla scena gastronomica della regione,” osserva Decanter, sottolineando come questo antico insediamento etrusco abbia trasformato la sua ricca storia in eccellenza culinaria moderna.

Un’Eredità di Lusso

L’ascesa di Lucca nel settore enogastronomico di lusso non è casuale. Il ricco patrimonio della città risale alla sua prominenza medievale nel commercio della seta, quando le famiglie locali utilizzarono le loro fortune per stabilire il modello della villa-fattoria che ancora oggi definisce il carattere agricolo della regione. Questo spirito imprenditoriale si è evoluto in un moderno impegno per l’innovazione, particolarmente evidente nel settore vinicolo.

L’Effetto Valgiano

La rinascita vinicola della regione può essere ricondotta all’iniziativa di Tenuta di Valgiano nei primi anni 2000 di abbracciare l’agricoltura biologica e la vinificazione con interventi minimi. Questa mossa audace ha catalizzato la formazione di LuccaBiodinamica nel 2016, un’alleanza che ora include 16 cantine membre impegnate nelle pratiche biodinamiche. Il blend distintivo dell’azienda, Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Rosso, esemplifica il riuscito matrimonio regionale tra il tradizionale Sangiovese e le varietà internazionali come Merlot e Syrah.

Locali Meritevoli di Investimento

Per investitori e viaggiatori di lusso alla ricerca della prossima grande novità nel mondo del cibo e del vino, ecco i migliori locali che stanno ridisegnando il panorama culinario di Lucca:

  1. Giglio – Un ristorante una stella Michelin guidato da tre astri nascenti della cucina italiana: Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi. Con una carta dei vini di 700 etichette e interpretazioni innovative dei classici toscani, rappresenta il nuovo volto della ristorazione di alto livello lucchese.
  2. Enoteca Vanni – Ospitata in un palazzo del XIII secolo, l’inventario di 50.000 bottiglie di questo mercante di vini rappresenta un potenziale di investimento significativo, particolarmente nei vini naturali e invecchiati. L’adiacente bistrot Dispensa offre un punto d’accesso accessibile alla collezione.
  3. Fattoria Sardi – Il recente lancio del ristorante di questa cantina biodinamica, guidato dallo chef locale di fama Damiano Donati, esemplifica l’innovazione dal campo alla tavola della regione. Il concept del menu degustazione stagionale e le location uniche per la cena (inclusa la cantina di maturazione) creano un’esperienza esclusiva.
  4. Al Tambellini dal 1870 – Con oltre 150 anni di storia, questo locale offre autentica cucina lucchese e vini locali premium in un ambiente che esemplifica l’ospitalità storica della regione.
  5. Mecenate – Situato in una storica lavanderia ristrutturata, l’impegno di questo locale verso i produttori artigianali locali e i vini rari (oltre 300 etichette) rappresenta l’intersezione tra tradizione e lusso che definisce la Lucca moderna.

Il Business della Tradizione

La scena culinaria di Lucca bilancia con successo innovazione e patrimonio. Piatti tradizionali come la garmugia (zuppa primaverile di verdure) e i tordelli al ragù (pasta ripiena di carne) rimangono capisaldi dei menu, mentre nuovi locali come Santa Goccia mostrano la crescente influenza della regione nel movimento del vino naturale.

Prospettive di Mercato

Con la sua combinazione di significato storico, innovazione culinaria ed eccellenza vinicola, Lucca rappresenta un’opportunità significativa per gli investitori nel settore enogastronomico di lusso. La concentrazione di ristoranti stellati Michelin, insieme alla crescente prominenza del suo movimento vinicolo biodinamico, suggerisce che questa città toscana è posizionata per una continua crescita nel mercato dell’ospitalità di alto livello.

Per chi desidera esplorare questa emergente destinazione di lusso, l’estate offre condizioni ottimali, coincidendo con il rinomato Lucca Summer Festival e il Festival Puccini. Tuttavia, il richiamo durante tutto l’anno della città garantisce opportunità costanti per chi cerca di sperimentare o investire in questa stella nascente della gastronomia italiana.

Comprare casa in Toscana

Dalle rovine al Rinascimento. Ecco come un avvocato americano ha salvato un borgo medievale in Toscana

La rinascita di un borgo medievale: questa è la storia di Castiglioncello del Trinoro, un piccolo villaggio di soli quattordici abitanti nel comune di Sarteano. La svolta è arrivata nel 2003, quando Michael Cioffi, un avvocato di Cincinnati, si è innamorato di questo antico insediamento di 900 anni, decidendo di salvarlo dall’abbandono.

Prima dell’intervento di Cioffi, il borgo versava in uno stato di degrado, con edifici fatiscenti e vegetazione che invadeva le strade. Ma l’avvocato americano ha intravisto il potenziale nascosto tra quelle antiche mura, attratto dalla storia millenaria del luogo e determinato a riportarlo in vita. Il progetto di restauro, iniziato nel 2005, ha portato alla nascita del Monteverdi Tuscany nel 2012, un esclusivo albergo diffuso che prende il nome dal celebre compositore.

La trasformazione non si è limitata alle strutture ricettive: la chiesetta del borgo è stata convertita in auditorium, mentre la cucina è stata affidata allo chef Riccardo Bacciottini di Poggibonsi, che delizia gli ospiti con piatti della tradizione locale.

Questo intervento ha salvato Castiglioncello del Trinoro da un destino di abbandono e rovina. Tuttavia, la “turistificazione” dei borghi storici resta un tema controverso, come dimostrano le polemiche sorte in casi simili: a Chiusure, nel comune di Asciano, i residenti storici hanno contestato operazioni analoghe, mentre a Monticchiello, nel territorio di Pienza, un gruppo di intellettuali guidato da Alberto Asor Rosa si è opposto alla costruzione di nuove abitazioni presso le mura storiche.

A Castiglioncello del Trinoro, invece, la trasformazione è avvenuta senza conflitti, dando nuova vita al borgo. Un successo che ha fatto felice anche Andrea Franchetti, imprenditore pionieristico che ha avviato un’azienda vinicola in una zona considerata da molti poco promettente per la viticoltura.

Fonti: Corriere di Siena e Cibotoday.it

Palazzo delle Ferrovie a Firenze

Il mercato alberghiero di lusso in Toscana registra una crescita del 24%. Lo rivela il nuovo studio WCG (fonte: TravelNoStop)

World Capital Group (WCG) si prepara a presentare una ricerca innovativa sul settore alberghiero toscano durante il prossimo evento BTO 2024 – Be Travel Onlife a Firenze. L’analisi rivela una notevole trasformazione nel settore alberghiero della regione, in particolare nel segmento lusso, nonostante le contrazioni generali del mercato.

Secondo i risultati del Dipartimento di Ricerca di WCG, la Toscana detiene una significativa quota dell’8,23% del patrimonio immobiliare alberghiero italiano, rappresentando il 7,65% della capacità totale delle camere del paese. Il segmento lusso della regione mantiene una presenza robusta, con strutture upscale (hotel 4 e 5 stelle) che rappresentano oltre il 25% degli stabilimenti, leggermente superiore alla media nazionale del 24%.

Firenze Guida la Trasformazione del Mercato del Lusso

Il capoluogo toscano emerge come il motore trainante del settore dell’ospitalità di lusso della regione, controllando il 39% delle proprietà upscale e un impressionante 66% delle camere premium. Questi numeri si allineano con le metriche osservate negli altri principali mercati metropolitani italiani, come documentato dal team di ricerca WCG.

Gli ultimi cinque anni hanno visto tendenze contrastanti tra i segmenti di mercato. Mentre l’inventario complessivo degli hotel in Italia è diminuito del 3% (con il numero di camere rimasto stabile), la Toscana ha registrato flessioni più pronunciate: una riduzione del 6,44% delle strutture e un calo del 15,39% nell’inventario delle camere.

Tuttavia, il segmento lusso racconta una storia diversa. Il settore upscale toscano ha registrato una notevole crescita del 24% sia nelle strutture che nelle camere. Firenze ha particolarmente esemplificato questa tendenza con un aumento del 25% in entrambe le metriche nel segmento lusso, mentre i segmenti mid-scale ed economy si sono contratti a causa di diffusi aggiornamenti delle strutture.

Il Real Estate Alberghiero di Firenze: Un Mercato da 4,2 Miliardi di Euro

Il Dipartimento di Ricerca WCG valuta il portfolio immobiliare alberghiero di Firenze a oltre 4,2 miliardi di euro, con il segmento lusso che rappresenta 3,6 miliardi di euro (85%) del totale. Il panorama della proprietà rivela pattern interessanti:

  • Gli operatori alberghieri controllano il 46% delle strutture
  • Gli investitori locali possiedono il 40%
  • Gli asset finanziati rappresentano il 6%
  • Gli enti pubblici detengono il 5%
  • Gli investitori istituzionali mantengono il 3% delle proprietà ma controllano il 7% del totale delle camere

“Il mercato immobiliare ricettivo in Toscana rappresenta una fusione unica tra tradizione e innovazione,” afferma Gabriele Fiumara, Real Estate Consultant Hospitality di WCG. “Il territorio regionale, con il suo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, continua ad attrarre l’interesse di investitori nazionali e internazionali, grazie alla crescente domanda di ospitalità di alto livello.”

Fiumara presenterà questi risultati a BTO 2024, in programma il 27 e 28 novembre presso la Stazione Leopolda di Firenze. Parteciperà insieme a leader del settore tra cui Barbara Casillo, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, e Francesco Bechi, Presidente di Federalberghi Firenze, in un panel dedicato allo sviluppo del turismo e all’attrazione degli investimenti in Toscana.

Villa in Toscana o appartamento a Manhattan? La scelta d’investimento che sta rivoluzionando il mercato immobiliare

Un’analisi di mercato rivoluzionaria, che sta catturando l’attenzione sia degli investitori più accorti che di chi cerca uno stile di vita migliore, rivela che il prezzo di un modesto appartamento a Manhattan potrebbe garantire una maestosa villa toscana – una trend che sta ridefinendo l’approccio degli acquirenti internazionali agli investimenti immobiliari di lusso.

Il Valore della Proposta Transatlantica

I recenti dati di mercato analizzati da Columbus International, società immobiliare leader nella gestione di opportunità tra New York/Miami e Firenze/Milano, confermano la ricerca di My Dolce Casa che dimostra come 750.000 dollari – il prezzo attuale per un appartamento di 46 metri quadrati a Manhattan – potrebbero garantire una magnifica villa di 300 metri quadrati tra i rinomati paesaggi toscani. Questa disparità di valore sta guidando una nuova ondata di decisioni strategiche d’investimento tra gli acquirenti più esigenti.

Quello che stiamo osservando è un cambiamento fondamentale nel modo in cui gli investitori sofisticati approcciano il mercato immobiliare di lusso. I nostri clienti riconoscono sempre più che la Toscana offre non solo benefici legati allo stile di vita, ma anche opportunità d’investimento convincenti con un forte potenziale di apprezzamento.

Analisi dei Numeri

L’attuale mercato immobiliare di Manhattan presenta statistiche che fanno riflettere:

  • Prezzo mediano di listino: 16.000 euro al metro quadro
  • Appartamento medio di 46 metri quadri: 750.000 dollari
  • Potenziale di apprezzamento limitato in un mercato sovrasaturo

In confronto, le proprietà toscane offrono:

  • Prezzo medio: 2.550 euro al metro quadro
  • Investimento equivalente: 300 metri quadri
  • Servizi aggiuntivi: terreni privati, architettura storica e, spesso, uliveti o vigneti

Il Vantaggio Columbus International

Con anni di esperienza nel fare da ponte tra i mercati immobiliari di lusso statunitense e italiano, Columbus International ha sviluppato una competenza impareggiabile nella gestione delle transazioni “oltreoceano”. Il team dedicato di broker della nostra società, con uffici a New York, Miami, Milano e Firenze, offre:

  • Intelligence di mercato completa su entrambi i continenti
  • Guida esperta sulle leggi e i regolamenti immobiliari internazionali
  • Accesso a proprietà esclusive fuori mercato
  • Supporto completo dalla ricerca iniziale fino alla chiusura e oltre

Prospettive di Investimento

Il mercato immobiliare toscano presenta una combinazione unica di stabilità e potenziale di crescita. A differenza della volatilità che stiamo osservando nei principali mercati urbani statunitensi, le proprietà toscane hanno storicamente dimostrato un costante apprezzamento, offrendo al contempo benefici immediati legati allo stile di vita e potenziali flussi di reddito da locazione.

I recenti trend di mercato indicano:

  • Apprezzamento annuale del 5-7% nelle località toscane di pregio
  • Crescente domanda da parte di investitori internazionali
  • Crescente scarsità di proprietà storiche nelle località più prestigiose

Oltre l’Investimento

Mentre i vantaggi finanziari sono convincenti, i clienti di Columbus International citano frequentemente benefici aggiuntivi:

  • Ricco patrimonio culturale
  • Scena culinaria di fama mondiale
  • Eccellente sistema sanitario
  • Posizione strategica per viaggiare in Europa
  • Forti comunità di espatriati

Realizzare la Transizione

Columbus International ha il vantaggio di semplificare il processo di acquisizione immobiliare guidando i clienti attraverso ogni aspetto del loro percorso di investimento, dalla selezione della proprietà ai servizi di trasferimento.

Per coloro che stanno considerando questa strategia di investimento, Columbus International offre consulenze private con il proprio team di broker esperti, specializzati sia nel mercato immobiliare di New York che in quello toscano.

La nostra profonda comprensione di entrambi i mercati garantisce ai clienti una guida completa su misura per i loro specifici obiettivi di investimento e aspirazioni di stile di vita.

Per saperne di più sugli investimenti in proprietà toscane o per programmare una consulenza con un broker di Columbus International, scrivete a info@columbusintl.com.

Il ritorno della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Momento storico per arte e mercato immobiliare

La 33ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (BIAF) si prepara a trasformare lo storico Palazzo Corsini in un lussuoso mercato d’arte dal 28 settembre al 6 ottobre 2024. L’edizione di quest’anno segna un’importante espansione con la partecipazione di 80 gallerie, incluse 14 nuove prestigiose presenze internazionali, consolidando la sua posizione come uno dei principali eventi artistici al mondo.

Un Evento Importante che Fonde Arte, Moda e Filantropia

La Biennale inizia con una cena di gala esclusiva per 780 VIP internazionali, orchestrata da Gucci Osteria da Massimo Bottura. La sponsorizzazione di Gucci sottolinea la fusione dell’evento tra alta arte e haute couture. Tra i momenti salienti delle festività inaugurali spicca un’asta di beneficenza con la partecipazione del tenore di fama mondiale Andrea Bocelli nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Questa edizione promette di essere una delle migliori sotto la mia gestione,” afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF. “Abbiamo i migliori mercanti d’arte del mondo che portano i loro capolavori a Palazzo Corsini, creando di fatto un museo in vendita.”

Gallerie di Prima Classe Espongono Tesori Rari

L’elenco degli espositori è un vero e proprio who’s who del mondo dell’arte:

  • Colnaghi: Fondata nel XVIII secolo
  • Agnews: Un baluardo londinese dal 1817
  • Enrico Frascione: Una dinastia familiare nel campo dei dipinti antichi dalla fine del 1800
  • Dickinson: Nota per aver scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens

Capolavori in Mostra

Tra le opere notevoli:

  1. Una Madonna col Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano (c. 1555-1560) presso lo stand di Carlo Orsi, autenticata dal rinomato esperto Federico Zeri
  2. Lo Studio di Giove di Michelangelo dalla Galleria Dickinson
  3. Una Madonna col Bambino del Bronzino presentata da Maurizio Canesso
  4. Un ritratto recentemente scoperto della Granduchessa Vittoria Della Rovere di Camilla Guerrieri (1628-1690)

I Maestri Moderni si Uniscono ai Tesori del Vecchio Mondo

La Biennale non si limita alle antichità. Tra i punti salienti del XX secolo:

  • Opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte
  • Un “Notturno” del 1950 di Alberto Savinio da Sperone Westwater
  • “Le figlie di Minosse” del 1933 di Giorgio de Chirico da Farsetti

Impatto sul Mercato e Potenziale di Investimento

Con la maggior parte delle gallerie partecipanti che vantano 30-50 anni di esperienza nel mercato, la Biennale rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e investitori seri. Queste gallerie hanno plasmato le tendenze del collezionismo internazionale e hanno collocato opere nei principali musei del mondo.

Ogni pezzo esposto viene sottoposto a rigorosi processi di autenticazione, restauro e ricerca, garantendo il massimo valore e potenziale di investimento. Come nota il Sindaco Sara Funaro, la Biennale rimane “un punto di riferimento fondamentale per il collezionismo internazionale”.

Foto via BIAF

Firenze: la seconda città più veloce d’Italia per la vendita immobiliare. Qui trovate tutti i dati più recenti (Immobiliare.it)

In un mercato immobiliare italiano sempre più dinamico, Firenze emerge come una stella che brilla nel panorama generale, posizionandosi al secondo posto tra le grandi città per la velocità di vendita degli immobili. Secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, il capoluogo toscano si distingue per la sua rapidità nelle transazioni immobiliari, superata solo da Milano.

Un Mercato in Accelerazione

Nel primo semestre del 2024, Firenze ha registrato un tempo medio di vendita di 3,3 mesi, alla pari con Bologna e appena dietro Milano, che mantiene il primato con 2,7 mesi. Questo dato rappresenta un leggero aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, indicando una stabilità nel mercato fiorentino.

Le Grandi Città a Confronto

La performance di Firenze è particolarmente impressionante se confrontata con altre metropoli italiane:

  • Roma: 3,4 mesi (+1,8% rispetto al 2023)
  • Napoli: 3,5 mesi
  • Verona: 3,7 mesi

Città come Torino, Catania, Palermo, Genova e Venezia registrano tempi superiori ai 4 mesi, mentre Bari chiude la classifica con 5,5 mesi, segnando un aumento del 13,1% rispetto al 2023.

Il Confronto con l’Era Pre-Covid

Il dato più sorprendente emerge dal confronto con il 2019. Tutte le città analizzate mostrano una riduzione dei tempi di vendita superiore al 20% rispetto al periodo pre-pandemia. Verona guida questa tendenza con un impressionante -43,9%, seguita da Milano con -43,3%.

Conclusioni

Questi dati evidenziano non solo la resilienza del mercato immobiliare italiano post-pandemia, ma anche l’attrattività crescente di città come Firenze. La rapidità delle transazioni suggerisce un mercato vivace e competitivo, indicativo di una domanda robusta e di un’offerta ben posizionata.

Per investitori e operatori del settore, Firenze si conferma come un mercato da tenere d’occhio, offrendo opportunità interessanti in un contesto di rapida evoluzione del panorama immobiliare italiano.

Il Four Seasons si espande nell’ex liceo, turisti nella vecchia sede del Castelnuovo (fonte: La Repubblica Firenze)

Il Four Seasons, forse il resort più lussuoso di Firenze, si prepara ad espandersi negli spazi di un ex liceo scientifico. Questa nuova aggiunta occuperà l’area che per decenni ha ospitato la sede del Castelnuovo sui viali della città, recentemente utilizzata per uffici e centri medici.

Il Four Seasons Hotel Firenze ha recentemente guadagnato un prestigioso posto nella classifica The World’s 50 Best Hotels 2023. L’hotel cinque stelle lusso di Borgo Pinti si è assicurato il nono posto in questa lista delle destinazioni più straordinarie del mondo. La classifica si basa sui voti di The World’s 50 Best Hotels Academy, che comprende 580 esperti internazionali nel settore dell’ospitalità e dei viaggi.

La giuria è rimasta colpita dal valore storico dell’hotel, dai tesori artistici presenti nella proprietà e dal servizio eccezionale offerto da questo lussuoso stabilimento. Aperto in Borgo Pinti nel 2008 dopo sette anni di restauro, l’hotel fa parte della catena alberghiera canadese Four Seasons, che gestisce 121 strutture in tutto il mondo e prevede di aggiungerne altre 50. La catena è di proprietà di Bill Gates (Microsoft) e del principe saudita Alwaleed Bin Talal.

L’hotel vanta 116 camere ed è un capolavoro dell’architettura rinascimentale. È circondato da oltre quattro ettari di parco, rendendolo il più grande giardino privato in un centro cittadino in Europa. Questa caratteristica unica lo distingue all’interno della rinomata catena alberghiera, che in Italia ha anche proprietà a Milano e Taormina, con piani di apertura a Roma, in Puglia e a Venezia (nello storico Hotel Danieli) nel 2024.

Durante i suoi 15 anni di attività, il Four Seasons Firenze è stato scelto da attori e reali. Recentemente, ha fatto notizia il soggiorno del produttore e stilista Kanye West e della sua nuova fidanzata Bianca Censori. La lista degli ospiti illustri è lunga e include Woody Allen, la Principessa Carolina di Monaco, Bill Clinton, Paris Hilton, David Beckham, Mick Jagger, Bruce Springsteen, Tina Turner, Vasco Rossi e Monica Bellucci.

Max Musto, General Manager del Four Seasons Hotel Firenze, ha commentato: “È un onore essere stati selezionati per questa lista iconica che include le migliori destinazioni a livello globale. Il nostro palazzo rinascimentale ha accolto le più diverse personalità già dal 1473, facendo sentire i suoi ospiti parte di qualcosa di speciale, nel cuore di un crogiolo culturale. Ora è nostra responsabilità rendere omaggio a questa eredità, ed essere parte di The World’s 50 Best Hotels conferma che stiamo seguendo la strada giusta”.

Per soddisfare le aspettative della sua prestigiosa clientela, l’hotel ha intrapreso un importante restyling delle camere. Questi lavori di ristrutturazione vengono effettuati senza interrompere le operazioni dell’hotel, che includono il ristorante Il Palagio, l’Atrium Bar, una spa, un parrucchiere e una palestra moderna completamente attrezzata.

Foto via Four Seasons Firenze

Firenze, mercato immobiliare del lusso pari al 4 per cento di tutto quello italiano (analisi Immobiliare.it Insights)

Il mercato immobiliare di lusso fiorentino dimostra una notevole resilienza, con un valore stimato di 2,02 miliardi di euro, secondo uno degli ultimi rapporti dell’Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia di Immobiliare.it Insights. Questo rappresenta il 4% del mercato nazionale di fascia alta, mantenendo una stabilità impressionante rispetto ai 2,09 miliardi del 2022.

Trend chiave:

  1. Crescita dell’offerta: Lo stock di immobili di pregio ha registrato un aumento del 15% dal 2021, con gli appartamenti che ora costituiscono il 73% dell’offerta totale.
  2. Evoluzione del mercato: Nonostante l’espansione dell’offerta, si è osservata una leggera contrazione del 6% nel valore monetario dello stock e del 7% nella superficie negli ultimi 5 anni.
  3. Velocità di transazione: Il tempo medio di permanenza sul mercato è sceso drasticamente da 8 mesi nel 2019 a 5,8 mesi nel 2023, indicando una maggiore liquidità del mercato.
  4. Domanda in ripresa: Dopo una flessione del 10% tra fine 2019 e inizio 2021, la domanda ha registrato un rimbalzo del 18% a fine 2023, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente.
  5. Posizionamento nazionale: Sebbene la quota di Firenze nel mercato nazionale del lusso sia leggermente diminuita, passando dal 2% all’1%, ha comunque mostrato un incremento dell’8% rispetto al 2022.

Prospettive: Questi dati suggeriscono che il mercato immobiliare di lusso fiorentino sta attraversando una fase di trasformazione dinamica. La riduzione dei tempi di vendita e l’aumento della domanda indicano un mercato vivace, mentre la leggera contrazione del valore complessivo potrebbe offrire opportunità interessanti per investitori accorti.

Per gli investitori, Firenze rimane una destinazione di primo piano nel panorama immobiliare di lusso italiano, con un mix unico di patrimonio storico e dinamismo economico che continua ad attrarre acquirenti nazionali e internazionali.

Fonte: Firenze Today

Colpo senza precedenti a Firenze: il gruppo Cogemad trasforma Palazzo Sassetti in tre residenze di lusso

Nel cuore pulsante di Firenze sta per prendere vita un progetto immobiliare che promette di ridefinire il concetto di lusso urbano. Il gruppo Cogemad, fondato dal visionario imprenditore Emad Khashoggi, ha annunciato un investimento significativo per la trasformazione di un edificio storico in un’esperienza di vita e shopping di altissimo livello.

Il progetto, la cui conclusione è prevista per il 2026, prevede la trasformazione di Palazzo Sassetti in una boutique esclusiva che si estenderà su tre livelli – interrato, piano terra e mezzanino – offrendo uno spazio commerciale senza precedenti nel centro storico fiorentino. Ma è ai piani superiori che il concetto di lusso abitativo raggiungerà nuove vette.

Dal primo al quarto piano, verranno realizzate residenze di lusso di varie dimensioni, dagli spaziosi appartamenti con tre camere da letto ai sofisticati duplex. Ciò che distingue queste abitazioni è la grandiosità delle loro proporzioni e dei volumi, mai visti prima a Firenze, promettendo di offrire una delle esperienze di vita moderna più entusiasmanti della città.

I lavori di ristrutturazione e realizzazione sono stati affidati alla rinomata ditta Nigro, garanzia di eccellenza e attenzione ai dettagli. La galleria commerciale al piano terra completerà l’offerta, creando un mix perfetto tra shopping di lusso e residenze esclusive.

Cogemad porta a Firenze la sua trentennale esperienza nel settore del lusso immobiliare. Fondata nel 1989 da Emad Khashoggi, l’azienda si è distinta per progetti come la trasformazione de La Tropicale a Cannes, la creazione del Palais Napoleon a Golfe Juan, e più recentemente, la costruzione dello Château Louis XIV a Parigi, che ha stabilito un record mondiale di vendita nel 2015.

L’approccio di Cogemad, che fonde abilmente l’artigianato tradizionale con le più moderne tecnologie, promette di portare a Firenze un nuovo standard di lusso, rispettando al contempo il ricco tessuto storico della città. Come recita la presentazione sul sito del progetto, gli acquirenti potranno “scoprire l’epitome dell’opulenza”, in un’ubicazione senza pari nel centro storico fiorentino.

Questo sviluppo non solo eleverà l’offerta immobiliare di lusso a Firenze, ma potrebbe anche attrarre un nuovo tipo di residente e visitatore nella città, consolidando ulteriormente la posizione di Firenze come destinazione di lusso a livello globale.

Foto via Cogemad 

Vesta si espande a Portofino e Pietrasanta con una valutazione da 50 milioni di dollari (Monitor Immobiliare)

Vesta, il brand di ristoranti di proprietà di Triple Sea Food Holding (Tsf), sta aprendo due nuove location questa estate nelle esclusive località di mare di Portofino e Marina di Pietrasanta. Le mosse arrivano mentre la holding, di cui è parzialmente proprietaria Lmdv Capital di Leonardo Maria Del Vecchio, ha visto recentemente la sua valutazione stimata intorno ai 50 milioni di dollari da una delle Big Four società di consulenza.

Il nuovo Vesta Portofino sarà situato all’interno del beach club Le Carillon sulla pittoresca baia di Paraggi, che quest’anno è stato preso in gestione creativamente da Dolce&Gabbana per ribrandizzarlo come Le Carillon Dolce&Gabbana Resort. A Marina di Pietrasanta, Vesta ha rilevato l’intero beach club Franco Mare e offrirà 53 cabine private con menù dedicati oltre al ristorante, così come una vasca per il ghiaccio per i pescati freschi e una griglia in stile basco.

Le due aperture segnano la quinta e sesta location per la holding Tsf in rapida espansione in meno di due anni. Si uniscono al Vesta originale nel quartiere milanese di Brera insieme ai ristoranti Trattoria del Ciumbia e Casa Fiori Chiari della società nella stessa zona. “I risultati e le prospettive di crescita sono così solidi che la valutazione di Tsf, condotta da una delle ‘Big Four’ società di consulenza globali, è stata recentemente stimata nell’ordine dei 45 milioni di euro (50 milioni di dollari)”, ha affermato Davide Ciancio, CEO e co-fondatore.

“Con le nuove aperture del 2024 supereremo la soglia dei 250 dipendenti e guardiamo con fiducia ai nuovi progetti per il 2025 attraverso tutti e tre i nostri brand”. Le espansioni nelle prestigiose località di mare sottolineano le ambizioni in forte crescita del giovane gruppo milanese di ospitalità mentre cavalca l’onda della domanda per esperienze di ristorazione di alto livello nelle località più prestigiose d’Italia. Con una valutazione di solito riservata alle unicorni tech, Tsf mira a diventare rapidamente un player nazionale dominante sulla scena ristorativa del paese.

Fonte: Monitor Immobiliare 
Foto: Instagram