Il Palagio: la rinascita di una tenuta storica. Sting e la moglie Trudie Styler tra le dolci colline della Toscana

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Adagiato tra le dolci colline della Toscana, a sud di Firenze, sorge Il Palagio – una tenuta del XVI secolo che fonde armoniosamente lo splendore rinascimentale con il lusso contemporaneo. Un tempo rifugio nobiliare, questa proprietà storica ha trovato nuova vita sotto la guida dell’icona della musica Sting e sua moglie Trudie Styler, che l’hanno trasformata in una fiorente fattoria biologica, una cantina di livello mondiale e una destinazione esclusiva per eventi.

Un Passato Illustre e un Acquisto Fortuito

Il capitolo moderno della tenuta inizia con uno stratagemma elaborato. Alla fine degli anni ’90, il Duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente, precedente proprietario, orchestrò quello che forse è stato uno dei più sofisticati inganni legati al vino della storia recente. Durante le trattative con Sting, il Duca offrì quello che sembrava essere un vino prodotto dalla tenuta—un calice che avrebbe definitivamente concluso l’affare. Solo successivamente Sting scoprì che il Duca gli aveva servito un pregiato Barolo invece del vino locale de Il Palagio, all’epoca non particolarmente eccellente.

“Quando servivamo il vino della tenuta ai nostri ospiti, vedevo che qualcuno vuotava il proprio bicchiere nelle aiuole,” ha ricordato Sting in un’intervista. Questa scoperta, invece di generare risentimento, ha acceso la determinazione di trasformare i vigneti de Il Palagio in qualcosa di straordinario.

Rinascita e Rinnovamento

Sotto la gestione di Sting e Styler, la tenuta di 350 ettari ha subito una notevole metamorfosi. La coppia ha meticolosamente restaurato non solo la villa principale, ma anche le case degli ospiti, i vigneti e gli uliveti. Il loro impegno nei metodi di agricoltura biologica ha rivitalizzato la terra, dando nuova vita alle antiche tradizioni.

I vigneti della tenuta, ripiantati dal 2000, si estendono ora su 11 ettari e producono circa 150.000 bottiglie all’anno. I vini de Il Palagio hanno ottenuto il plauso della critica, con il loro blend rosso di punta “Sister Moon”—che prende il nome da una delle canzoni di Sting—che si è guadagnato un posto tra i 101 migliori vini italiani secondo Wine Spectator. Il portfolio include quattro rossi distintivi: Message in a Bottle, Casino delle Vie, Sister Moon e When We Dance, ognuno dei quali riflette le caratteristiche uniche del terroir.

Oltre la Vite

Il rinascimento de Il Palagio si estende ben oltre la viticoltura. Gli uliveti secolari della tenuta producono un olio extravergine d’oliva eccezionale, spremuto a freddo da olive Leccino, Frantoio e Moraiolo. L’olio risultante cattura l’essenza della tradizione toscana—basso in acidità ma ricco di profondità e carattere.

Le attività apicole della proprietà sono altrettanto impressionanti. Sessanta famiglie di api producono una varietà di mieli, ognuno con note floreali distinte provenienti dalla campagna toscana circostante. Dal robusto castagno al delicato acacia, questi prodotti artigianali incarnano l’impegno de Il Palagio per l’eccellenza agricola.

Una Destinazione Moderna

Oggi, Il Palagio è molto più di un semplice rifugio privato. La tenuta si è evoluta in una location premium per eventi e una destinazione di lusso, aggiungendo recentemente una pizzeria biologica e un wine bar alla sua offerta. Durante i tempi difficili degli ultimi anni, Sting ha dimostrato l’impegno della tenuta verso la comunità culinaria mettendo all’asta degustazioni esclusive di vini, con i proventi destinati ai ristoratori statunitensi in difficoltà.

Per Sting, che scherza sul fatto di cantare ai suoi vini in cantina, Il Palagio rappresenta un’evoluzione personale. “Vengo dal Nord dell’Inghilterra. Nessuno in quelle parti beveva vino,” riflette, aggiungendo con un sorriso, “Sono diventato raffinato.” Questa trasformazione rispecchia Il Palagio stesso—una proprietà che onora le sue radici storiche abbracciando la sofisticatezza contemporanea.

La tenuta che un tempo faceva da sfondo a riunioni familiari intime e concerti privati ora accoglie i visitatori per far vivere loro la sua miscela unica di storia, lusso ed eccellenza agricola. Come nota lo stesso Sting, “Il Palagio è come entrare in un dipinto. Ed è uno dei miei luoghi preferiti sulla Terra. Spero che ve ne innamoriate tanto quanto me.”

Nel cuore del Chianti, Il Palagio si erge come testimonianza del fascino duraturo della cultura toscana e della possibilità di reinvenzione nel rispetto della tradizione. Dai suoi inizi ingannevoli al suo attuale status di faro dell’agricoltura biologica e dell’ospitalità, la tenuta incarna l’essenza stessa della Toscana moderna—dove passato e presente si fondono per creare qualcosa di veramente straordinario.

L’ultimo sviluppo di lusso in Toscana ridefinisce il concetto di vita costiera. Contattate Columbus International per info

All’interno della Nuova Residenza Marina che Sta Ridefinendo il Mercato Immobiliare di Lusso nel Mediterraneo

Per chi è alla ricerca dell’autentico stile di vita costiero italiano, un nuovo sviluppo di lusso a Puntone di Scarlino offre un’opportunità senza precedenti di possedere un pezzo della Riviera Toscana. Marina Residence – contattate Columbus International info@columbusintl.com per visite private – rappresenta una sofisticata fusione tra lusso moderno e intramontabile fascino mediterraneo.

Quello che abbiamo qui è più di un semplice complesso residenziale – è una porta d’accesso all’autentico stile di vita toscano.

https://www.youtube.com/watch?v=WnaTzTBL3yU

Situato nella strategica località portuale di Marina di Scarlino, questo boutique development comprende solo 35 residenze meticolosamente progettate, distribuite su due eleganti edifici. Ogni unità, che varia da intimi appartamenti di 50 metri quadrati a spaziosi attici di 90 metri quadrati, è stata sapientemente progettata per massimizzare sia lo spazio che le viste sul Mar Tirreno.

La posizione della proprietà è a dir poco straordinaria. Posizionata a soli 16 miglia nautiche dall’Isola d’Elba e raggiungibile in un giorno di navigazione dalla Corsica, offre ai residenti un accesso senza pari alle destinazioni più ambite del Mediterraneo. La regione circostante, nota come Maremma, rappresenta quella che molti considerano l’ultima frontiera della Toscana – un paesaggio incontaminato dove l’antica eredità etrusca incontra il lusso moderno.

Un Nuovo Standard nel Vivere Costiero

La visione architettonica dello sviluppo si integra perfettamente con il contesto costiero. Edifici di quattro piani, coronati da generosi attici con terrazze avvolgenti, degradano verso il mare, mentre i tetti piatti e i balconi sporgenti abbracciano il clima mediterraneo. La filosofia progettuale enfatizza la vita indoor-outdoor, con ogni residenza che presenta ampie terrazze che fungono da naturale estensione dello spazio abitativo.

Investimento in Stile di Vita

Ciò che distingue Marina Residence è la sua combinazione di servizi di lusso e posizione strategica. Lo sviluppo si trova all’ingresso di Marina di Scarlino, un sofisticato hub marittimo che offre boutique di alto livello, ristoranti raffinati e strutture per la nautica di classe mondiale. Per gli appassionati di cultura, la posizione della proprietà fornisce facile accesso ai tesori artistici della Toscana – Firenze, Siena e San Gimignano sono tutte comodamente raggiungibili.

Il Vantaggio Naturale

Il microclima del Golfo di Follonica, protetto dalle colline circostanti e dai parchi naturali, garantisce condizioni ideali durante tutto l’anno. La vicina Cala Violina, con le sue spiagge incontaminate e le acque cristalline, offre ai residenti un paradiso privato. Questa ambientazione unica crea quello che gli sviluppatori chiamano “uno stile di vita a chilometro zero” – dove vela di classe mondiale, eccellenza gastronomica e ricchezza culturale sono tutte a portata di mano.

Specifiche della Proprietà

Le residenze sono disponibili in diverse configurazioni:

  • Unità al piano terra: Efficienti layout di 50 metri quadrati perfetti come pied-à-terre
  • Residenze ai piani intermedi: 70-80 metri quadrati con design open-plan flessibili
  • Attici: 90 metri quadrati di spazio abitativo di lusso con ampie terrazze private

Ogni residenza presenta materiali di costruzione premium, tra cui strutture in cemento armato e blocchi di isolamento termico, garantendo sia durabilità che comfort. Gli interni fondono design contemporaneo con artigianalità italiana tradizionale, offrendo ai proprietari una tela per creare il loro rifugio mediterraneo ideale.

Per chi cerca di abbracciare la dolce vita in una delle enclave costiere più esclusive d’Italia, Marina Residence rappresenta un’opportunità rara. Le visite private possono essere organizzate attraverso Columbus International all’indirizzo info@columbusintl.com.

Elon Musk punta il suo sguardo (immobiliare) sui castelli storici toscani. Il Castello di Montepò è in pole position

Una vita (immobiliare) di pregio e riservatezza vi attende con Villa Covoni, il capolavoro rinascimentale di Fiesole tra le proposte esclusive di Richard Tayar, fondatore di Columbus International.

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Il magnate tecnologico Elon Musk starebbe esplorando l’acquisizione di proprietà storiche in Toscana. Il quotidiano Il Tirreno riferisce che l’amministratore delegato di Tesla e SpaceX si è attivamente impegnato con i proprietari di castelli toscani, segnalando una potenziale espansione dei suoi interessi immobiliari in una delle regioni più prestigiose d’Italia.

Musk avrebbe visitato la regione a novembre, concentrando la sua attenzione su due proprietà di rilievo: il Castello di Bibbiano a Buonconvento, Siena, e il Castello di Montepò a Scansano, Grosseto. Fonti vicine alla questione suggeriscono che Musk sia rimasto particolarmente colpito dal Castello di Montepò, considerandolo ideale per le sue esigenze.

Il medievale Castello di Montepò, attualmente di proprietà della rinomata famiglia vinicola Biondi Santi, rappresenta un raro esempio di villa fortificata senese rinascimentale. La proprietà si estende su ben 600 ettari, inclusi 50 ettari di vigneti, ed è stata un tempo dimora dello scrittore britannico Graham Greene. Tuttavia, contattato da WineNews, l’attuale proprietario Jacopo Biondi Santi ha smentito qualsiasi vendita a Musk.

Il Castello di Bibbiano, risalente all’850 d.C., si erge come monumento nazionale con una ricca storia che include la proprietà di importanti famiglie italiane come i Borghese e i Chigi. La fortezza mantiene il suo carattere medievale con merlature guelfe intatte e un fossato tradizionale, sebbene attualmente necessiti di restauro.

Oltre agli interessi immobiliari, le fonti indicano che la visione di Musk per la Toscana si estende a potenziali venture imprenditoriali. Durante la sua visita, l’imprenditore avrebbe discusso di iniziative tra cui l’installazione di estese reti di pannelli solari sui tetti urbani, potenzialmente combinando le sue ambizioni nell’energia verde con l’architettura storica italiana.

Questo interesse per la Toscana segue le precedenti visite di Musk in Italia, inclusa un’apparizione inaspettata a Firenze nel 2021. Se realizzata, questa acquisizione si aggiungerebbe alla crescente lista di personalità di alto profilo che hanno scelto di investire nelle proprietà storiche della Toscana, in particolare nella provincia di Grosseto.

La mossa segnerebbe un significativo investimento personale in Italia per Musk, i cui interessi commerciali mantengono già forti legami con il paese. Tuttavia, come molti sviluppi che circondano il miliardario tecnologico, queste segnalazioni rimangono soggette a verifica, con precedenti voci di acquisizioni simili che sono state smentite.

Gli effetti della pandemia su Firenze

Lucca: il gioiello nascosto della scena enogastronomica toscana. Tutto quello che vorreste sapete su cibo e vini

Con dieci ristoranti stellati Michelin concentrati in un’area straordinariamente compatta, Lucca si è silenziosamente trasformata in una delle destinazioni più interessanti d’Italia per gli appassionati di enogastronomia. Otto di questi rinomati locali sono raggruppati lungo appena 12 chilometri della costa versiliese, mentre altri due – Butterfly e Giglio – rappresentano i punti cardine della scena culinaria dentro e intorno alla città storica.

“Il dinamismo delle cantine lucchesi ha esercitato un’importante influenza sulla scena gastronomica della regione,” osserva Decanter, sottolineando come questo antico insediamento etrusco abbia trasformato la sua ricca storia in eccellenza culinaria moderna.

Un’Eredità di Lusso

L’ascesa di Lucca nel settore enogastronomico di lusso non è casuale. Il ricco patrimonio della città risale alla sua prominenza medievale nel commercio della seta, quando le famiglie locali utilizzarono le loro fortune per stabilire il modello della villa-fattoria che ancora oggi definisce il carattere agricolo della regione. Questo spirito imprenditoriale si è evoluto in un moderno impegno per l’innovazione, particolarmente evidente nel settore vinicolo.

L’Effetto Valgiano

La rinascita vinicola della regione può essere ricondotta all’iniziativa di Tenuta di Valgiano nei primi anni 2000 di abbracciare l’agricoltura biologica e la vinificazione con interventi minimi. Questa mossa audace ha catalizzato la formazione di LuccaBiodinamica nel 2016, un’alleanza che ora include 16 cantine membre impegnate nelle pratiche biodinamiche. Il blend distintivo dell’azienda, Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Rosso, esemplifica il riuscito matrimonio regionale tra il tradizionale Sangiovese e le varietà internazionali come Merlot e Syrah.

Locali Meritevoli di Investimento

Per investitori e viaggiatori di lusso alla ricerca della prossima grande novità nel mondo del cibo e del vino, ecco i migliori locali che stanno ridisegnando il panorama culinario di Lucca:

  1. Giglio – Un ristorante una stella Michelin guidato da tre astri nascenti della cucina italiana: Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi. Con una carta dei vini di 700 etichette e interpretazioni innovative dei classici toscani, rappresenta il nuovo volto della ristorazione di alto livello lucchese.
  2. Enoteca Vanni – Ospitata in un palazzo del XIII secolo, l’inventario di 50.000 bottiglie di questo mercante di vini rappresenta un potenziale di investimento significativo, particolarmente nei vini naturali e invecchiati. L’adiacente bistrot Dispensa offre un punto d’accesso accessibile alla collezione.
  3. Fattoria Sardi – Il recente lancio del ristorante di questa cantina biodinamica, guidato dallo chef locale di fama Damiano Donati, esemplifica l’innovazione dal campo alla tavola della regione. Il concept del menu degustazione stagionale e le location uniche per la cena (inclusa la cantina di maturazione) creano un’esperienza esclusiva.
  4. Al Tambellini dal 1870 – Con oltre 150 anni di storia, questo locale offre autentica cucina lucchese e vini locali premium in un ambiente che esemplifica l’ospitalità storica della regione.
  5. Mecenate – Situato in una storica lavanderia ristrutturata, l’impegno di questo locale verso i produttori artigianali locali e i vini rari (oltre 300 etichette) rappresenta l’intersezione tra tradizione e lusso che definisce la Lucca moderna.

Il Business della Tradizione

La scena culinaria di Lucca bilancia con successo innovazione e patrimonio. Piatti tradizionali come la garmugia (zuppa primaverile di verdure) e i tordelli al ragù (pasta ripiena di carne) rimangono capisaldi dei menu, mentre nuovi locali come Santa Goccia mostrano la crescente influenza della regione nel movimento del vino naturale.

Prospettive di Mercato

Con la sua combinazione di significato storico, innovazione culinaria ed eccellenza vinicola, Lucca rappresenta un’opportunità significativa per gli investitori nel settore enogastronomico di lusso. La concentrazione di ristoranti stellati Michelin, insieme alla crescente prominenza del suo movimento vinicolo biodinamico, suggerisce che questa città toscana è posizionata per una continua crescita nel mercato dell’ospitalità di alto livello.

Per chi desidera esplorare questa emergente destinazione di lusso, l’estate offre condizioni ottimali, coincidendo con il rinomato Lucca Summer Festival e il Festival Puccini. Tuttavia, il richiamo durante tutto l’anno della città garantisce opportunità costanti per chi cerca di sperimentare o investire in questa stella nascente della gastronomia italiana.

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Dalle rovine al Rinascimento. Ecco come un avvocato americano ha salvato un borgo medievale in Toscana

La rinascita di un borgo medievale: questa è la storia di Castiglioncello del Trinoro, un piccolo villaggio di soli quattordici abitanti nel comune di Sarteano. La svolta è arrivata nel 2003, quando Michael Cioffi, un avvocato di Cincinnati, si è innamorato di questo antico insediamento di 900 anni, decidendo di salvarlo dall’abbandono.

Prima dell’intervento di Cioffi, il borgo versava in uno stato di degrado, con edifici fatiscenti e vegetazione che invadeva le strade. Ma l’avvocato americano ha intravisto il potenziale nascosto tra quelle antiche mura, attratto dalla storia millenaria del luogo e determinato a riportarlo in vita. Il progetto di restauro, iniziato nel 2005, ha portato alla nascita del Monteverdi Tuscany nel 2012, un esclusivo albergo diffuso che prende il nome dal celebre compositore.

La trasformazione non si è limitata alle strutture ricettive: la chiesetta del borgo è stata convertita in auditorium, mentre la cucina è stata affidata allo chef Riccardo Bacciottini di Poggibonsi, che delizia gli ospiti con piatti della tradizione locale.

Questo intervento ha salvato Castiglioncello del Trinoro da un destino di abbandono e rovina. Tuttavia, la “turistificazione” dei borghi storici resta un tema controverso, come dimostrano le polemiche sorte in casi simili: a Chiusure, nel comune di Asciano, i residenti storici hanno contestato operazioni analoghe, mentre a Monticchiello, nel territorio di Pienza, un gruppo di intellettuali guidato da Alberto Asor Rosa si è opposto alla costruzione di nuove abitazioni presso le mura storiche.

A Castiglioncello del Trinoro, invece, la trasformazione è avvenuta senza conflitti, dando nuova vita al borgo. Un successo che ha fatto felice anche Andrea Franchetti, imprenditore pionieristico che ha avviato un’azienda vinicola in una zona considerata da molti poco promettente per la viticoltura.

Fonti: Corriere di Siena e Cibotoday.it

Palazzo delle Ferrovie a Firenze

Il mercato alberghiero di lusso in Toscana registra una crescita del 24%. Lo rivela il nuovo studio WCG (fonte: TravelNoStop)

World Capital Group (WCG) si prepara a presentare una ricerca innovativa sul settore alberghiero toscano durante il prossimo evento BTO 2024 – Be Travel Onlife a Firenze. L’analisi rivela una notevole trasformazione nel settore alberghiero della regione, in particolare nel segmento lusso, nonostante le contrazioni generali del mercato.

Secondo i risultati del Dipartimento di Ricerca di WCG, la Toscana detiene una significativa quota dell’8,23% del patrimonio immobiliare alberghiero italiano, rappresentando il 7,65% della capacità totale delle camere del paese. Il segmento lusso della regione mantiene una presenza robusta, con strutture upscale (hotel 4 e 5 stelle) che rappresentano oltre il 25% degli stabilimenti, leggermente superiore alla media nazionale del 24%.

Firenze Guida la Trasformazione del Mercato del Lusso

Il capoluogo toscano emerge come il motore trainante del settore dell’ospitalità di lusso della regione, controllando il 39% delle proprietà upscale e un impressionante 66% delle camere premium. Questi numeri si allineano con le metriche osservate negli altri principali mercati metropolitani italiani, come documentato dal team di ricerca WCG.

Gli ultimi cinque anni hanno visto tendenze contrastanti tra i segmenti di mercato. Mentre l’inventario complessivo degli hotel in Italia è diminuito del 3% (con il numero di camere rimasto stabile), la Toscana ha registrato flessioni più pronunciate: una riduzione del 6,44% delle strutture e un calo del 15,39% nell’inventario delle camere.

Tuttavia, il segmento lusso racconta una storia diversa. Il settore upscale toscano ha registrato una notevole crescita del 24% sia nelle strutture che nelle camere. Firenze ha particolarmente esemplificato questa tendenza con un aumento del 25% in entrambe le metriche nel segmento lusso, mentre i segmenti mid-scale ed economy si sono contratti a causa di diffusi aggiornamenti delle strutture.

Il Real Estate Alberghiero di Firenze: Un Mercato da 4,2 Miliardi di Euro

Il Dipartimento di Ricerca WCG valuta il portfolio immobiliare alberghiero di Firenze a oltre 4,2 miliardi di euro, con il segmento lusso che rappresenta 3,6 miliardi di euro (85%) del totale. Il panorama della proprietà rivela pattern interessanti:

  • Gli operatori alberghieri controllano il 46% delle strutture
  • Gli investitori locali possiedono il 40%
  • Gli asset finanziati rappresentano il 6%
  • Gli enti pubblici detengono il 5%
  • Gli investitori istituzionali mantengono il 3% delle proprietà ma controllano il 7% del totale delle camere

“Il mercato immobiliare ricettivo in Toscana rappresenta una fusione unica tra tradizione e innovazione,” afferma Gabriele Fiumara, Real Estate Consultant Hospitality di WCG. “Il territorio regionale, con il suo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, continua ad attrarre l’interesse di investitori nazionali e internazionali, grazie alla crescente domanda di ospitalità di alto livello.”

Fiumara presenterà questi risultati a BTO 2024, in programma il 27 e 28 novembre presso la Stazione Leopolda di Firenze. Parteciperà insieme a leader del settore tra cui Barbara Casillo, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, e Francesco Bechi, Presidente di Federalberghi Firenze, in un panel dedicato allo sviluppo del turismo e all’attrazione degli investimenti in Toscana.

Villa in Toscana o appartamento a Manhattan? La scelta d’investimento che sta rivoluzionando il mercato immobiliare

Un’analisi di mercato rivoluzionaria, che sta catturando l’attenzione sia degli investitori più accorti che di chi cerca uno stile di vita migliore, rivela che il prezzo di un modesto appartamento a Manhattan potrebbe garantire una maestosa villa toscana – una trend che sta ridefinendo l’approccio degli acquirenti internazionali agli investimenti immobiliari di lusso.

Il Valore della Proposta Transatlantica

I recenti dati di mercato analizzati da Columbus International, società immobiliare leader nella gestione di opportunità tra New York/Miami e Firenze/Milano, confermano la ricerca di My Dolce Casa che dimostra come 750.000 dollari – il prezzo attuale per un appartamento di 46 metri quadrati a Manhattan – potrebbero garantire una magnifica villa di 300 metri quadrati tra i rinomati paesaggi toscani. Questa disparità di valore sta guidando una nuova ondata di decisioni strategiche d’investimento tra gli acquirenti più esigenti.

Quello che stiamo osservando è un cambiamento fondamentale nel modo in cui gli investitori sofisticati approcciano il mercato immobiliare di lusso. I nostri clienti riconoscono sempre più che la Toscana offre non solo benefici legati allo stile di vita, ma anche opportunità d’investimento convincenti con un forte potenziale di apprezzamento.

Analisi dei Numeri

L’attuale mercato immobiliare di Manhattan presenta statistiche che fanno riflettere:

  • Prezzo mediano di listino: 16.000 euro al metro quadro
  • Appartamento medio di 46 metri quadri: 750.000 dollari
  • Potenziale di apprezzamento limitato in un mercato sovrasaturo

In confronto, le proprietà toscane offrono:

  • Prezzo medio: 2.550 euro al metro quadro
  • Investimento equivalente: 300 metri quadri
  • Servizi aggiuntivi: terreni privati, architettura storica e, spesso, uliveti o vigneti

Il Vantaggio Columbus International

Con anni di esperienza nel fare da ponte tra i mercati immobiliari di lusso statunitense e italiano, Columbus International ha sviluppato una competenza impareggiabile nella gestione delle transazioni “oltreoceano”. Il team dedicato di broker della nostra società, con uffici a New York, Miami, Milano e Firenze, offre:

  • Intelligence di mercato completa su entrambi i continenti
  • Guida esperta sulle leggi e i regolamenti immobiliari internazionali
  • Accesso a proprietà esclusive fuori mercato
  • Supporto completo dalla ricerca iniziale fino alla chiusura e oltre

Prospettive di Investimento

Il mercato immobiliare toscano presenta una combinazione unica di stabilità e potenziale di crescita. A differenza della volatilità che stiamo osservando nei principali mercati urbani statunitensi, le proprietà toscane hanno storicamente dimostrato un costante apprezzamento, offrendo al contempo benefici immediati legati allo stile di vita e potenziali flussi di reddito da locazione.

I recenti trend di mercato indicano:

  • Apprezzamento annuale del 5-7% nelle località toscane di pregio
  • Crescente domanda da parte di investitori internazionali
  • Crescente scarsità di proprietà storiche nelle località più prestigiose

Oltre l’Investimento

Mentre i vantaggi finanziari sono convincenti, i clienti di Columbus International citano frequentemente benefici aggiuntivi:

  • Ricco patrimonio culturale
  • Scena culinaria di fama mondiale
  • Eccellente sistema sanitario
  • Posizione strategica per viaggiare in Europa
  • Forti comunità di espatriati

Realizzare la Transizione

Columbus International ha il vantaggio di semplificare il processo di acquisizione immobiliare guidando i clienti attraverso ogni aspetto del loro percorso di investimento, dalla selezione della proprietà ai servizi di trasferimento.

Per coloro che stanno considerando questa strategia di investimento, Columbus International offre consulenze private con il proprio team di broker esperti, specializzati sia nel mercato immobiliare di New York che in quello toscano.

La nostra profonda comprensione di entrambi i mercati garantisce ai clienti una guida completa su misura per i loro specifici obiettivi di investimento e aspirazioni di stile di vita.

Per saperne di più sugli investimenti in proprietà toscane o per programmare una consulenza con un broker di Columbus International, scrivete a info@columbusintl.com.

Il ritorno della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Momento storico per arte e mercato immobiliare

La 33ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (BIAF) si prepara a trasformare lo storico Palazzo Corsini in un lussuoso mercato d’arte dal 28 settembre al 6 ottobre 2024. L’edizione di quest’anno segna un’importante espansione con la partecipazione di 80 gallerie, incluse 14 nuove prestigiose presenze internazionali, consolidando la sua posizione come uno dei principali eventi artistici al mondo.

Un Evento Importante che Fonde Arte, Moda e Filantropia

La Biennale inizia con una cena di gala esclusiva per 780 VIP internazionali, orchestrata da Gucci Osteria da Massimo Bottura. La sponsorizzazione di Gucci sottolinea la fusione dell’evento tra alta arte e haute couture. Tra i momenti salienti delle festività inaugurali spicca un’asta di beneficenza con la partecipazione del tenore di fama mondiale Andrea Bocelli nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Questa edizione promette di essere una delle migliori sotto la mia gestione,” afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF. “Abbiamo i migliori mercanti d’arte del mondo che portano i loro capolavori a Palazzo Corsini, creando di fatto un museo in vendita.”

Gallerie di Prima Classe Espongono Tesori Rari

L’elenco degli espositori è un vero e proprio who’s who del mondo dell’arte:

  • Colnaghi: Fondata nel XVIII secolo
  • Agnews: Un baluardo londinese dal 1817
  • Enrico Frascione: Una dinastia familiare nel campo dei dipinti antichi dalla fine del 1800
  • Dickinson: Nota per aver scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens

Capolavori in Mostra

Tra le opere notevoli:

  1. Una Madonna col Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano (c. 1555-1560) presso lo stand di Carlo Orsi, autenticata dal rinomato esperto Federico Zeri
  2. Lo Studio di Giove di Michelangelo dalla Galleria Dickinson
  3. Una Madonna col Bambino del Bronzino presentata da Maurizio Canesso
  4. Un ritratto recentemente scoperto della Granduchessa Vittoria Della Rovere di Camilla Guerrieri (1628-1690)

I Maestri Moderni si Uniscono ai Tesori del Vecchio Mondo

La Biennale non si limita alle antichità. Tra i punti salienti del XX secolo:

  • Opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte
  • Un “Notturno” del 1950 di Alberto Savinio da Sperone Westwater
  • “Le figlie di Minosse” del 1933 di Giorgio de Chirico da Farsetti

Impatto sul Mercato e Potenziale di Investimento

Con la maggior parte delle gallerie partecipanti che vantano 30-50 anni di esperienza nel mercato, la Biennale rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e investitori seri. Queste gallerie hanno plasmato le tendenze del collezionismo internazionale e hanno collocato opere nei principali musei del mondo.

Ogni pezzo esposto viene sottoposto a rigorosi processi di autenticazione, restauro e ricerca, garantendo il massimo valore e potenziale di investimento. Come nota il Sindaco Sara Funaro, la Biennale rimane “un punto di riferimento fondamentale per il collezionismo internazionale”.

Foto via BIAF

Firenze: la seconda città più veloce d’Italia per la vendita immobiliare. Qui trovate tutti i dati più recenti (Immobiliare.it)

In un mercato immobiliare italiano sempre più dinamico, Firenze emerge come una stella che brilla nel panorama generale, posizionandosi al secondo posto tra le grandi città per la velocità di vendita degli immobili. Secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, il capoluogo toscano si distingue per la sua rapidità nelle transazioni immobiliari, superata solo da Milano.

Un Mercato in Accelerazione

Nel primo semestre del 2024, Firenze ha registrato un tempo medio di vendita di 3,3 mesi, alla pari con Bologna e appena dietro Milano, che mantiene il primato con 2,7 mesi. Questo dato rappresenta un leggero aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, indicando una stabilità nel mercato fiorentino.

Le Grandi Città a Confronto

La performance di Firenze è particolarmente impressionante se confrontata con altre metropoli italiane:

  • Roma: 3,4 mesi (+1,8% rispetto al 2023)
  • Napoli: 3,5 mesi
  • Verona: 3,7 mesi

Città come Torino, Catania, Palermo, Genova e Venezia registrano tempi superiori ai 4 mesi, mentre Bari chiude la classifica con 5,5 mesi, segnando un aumento del 13,1% rispetto al 2023.

Il Confronto con l’Era Pre-Covid

Il dato più sorprendente emerge dal confronto con il 2019. Tutte le città analizzate mostrano una riduzione dei tempi di vendita superiore al 20% rispetto al periodo pre-pandemia. Verona guida questa tendenza con un impressionante -43,9%, seguita da Milano con -43,3%.

Conclusioni

Questi dati evidenziano non solo la resilienza del mercato immobiliare italiano post-pandemia, ma anche l’attrattività crescente di città come Firenze. La rapidità delle transazioni suggerisce un mercato vivace e competitivo, indicativo di una domanda robusta e di un’offerta ben posizionata.

Per investitori e operatori del settore, Firenze si conferma come un mercato da tenere d’occhio, offrendo opportunità interessanti in un contesto di rapida evoluzione del panorama immobiliare italiano.

Il Four Seasons si espande nell’ex liceo, turisti nella vecchia sede del Castelnuovo (fonte: La Repubblica Firenze)

Il Four Seasons, forse il resort più lussuoso di Firenze, si prepara ad espandersi negli spazi di un ex liceo scientifico. Questa nuova aggiunta occuperà l’area che per decenni ha ospitato la sede del Castelnuovo sui viali della città, recentemente utilizzata per uffici e centri medici.

Il Four Seasons Hotel Firenze ha recentemente guadagnato un prestigioso posto nella classifica The World’s 50 Best Hotels 2023. L’hotel cinque stelle lusso di Borgo Pinti si è assicurato il nono posto in questa lista delle destinazioni più straordinarie del mondo. La classifica si basa sui voti di The World’s 50 Best Hotels Academy, che comprende 580 esperti internazionali nel settore dell’ospitalità e dei viaggi.

La giuria è rimasta colpita dal valore storico dell’hotel, dai tesori artistici presenti nella proprietà e dal servizio eccezionale offerto da questo lussuoso stabilimento. Aperto in Borgo Pinti nel 2008 dopo sette anni di restauro, l’hotel fa parte della catena alberghiera canadese Four Seasons, che gestisce 121 strutture in tutto il mondo e prevede di aggiungerne altre 50. La catena è di proprietà di Bill Gates (Microsoft) e del principe saudita Alwaleed Bin Talal.

L’hotel vanta 116 camere ed è un capolavoro dell’architettura rinascimentale. È circondato da oltre quattro ettari di parco, rendendolo il più grande giardino privato in un centro cittadino in Europa. Questa caratteristica unica lo distingue all’interno della rinomata catena alberghiera, che in Italia ha anche proprietà a Milano e Taormina, con piani di apertura a Roma, in Puglia e a Venezia (nello storico Hotel Danieli) nel 2024.

Durante i suoi 15 anni di attività, il Four Seasons Firenze è stato scelto da attori e reali. Recentemente, ha fatto notizia il soggiorno del produttore e stilista Kanye West e della sua nuova fidanzata Bianca Censori. La lista degli ospiti illustri è lunga e include Woody Allen, la Principessa Carolina di Monaco, Bill Clinton, Paris Hilton, David Beckham, Mick Jagger, Bruce Springsteen, Tina Turner, Vasco Rossi e Monica Bellucci.

Max Musto, General Manager del Four Seasons Hotel Firenze, ha commentato: “È un onore essere stati selezionati per questa lista iconica che include le migliori destinazioni a livello globale. Il nostro palazzo rinascimentale ha accolto le più diverse personalità già dal 1473, facendo sentire i suoi ospiti parte di qualcosa di speciale, nel cuore di un crogiolo culturale. Ora è nostra responsabilità rendere omaggio a questa eredità, ed essere parte di The World’s 50 Best Hotels conferma che stiamo seguendo la strada giusta”.

Per soddisfare le aspettative della sua prestigiosa clientela, l’hotel ha intrapreso un importante restyling delle camere. Questi lavori di ristrutturazione vengono effettuati senza interrompere le operazioni dell’hotel, che includono il ristorante Il Palagio, l’Atrium Bar, una spa, un parrucchiere e una palestra moderna completamente attrezzata.

Foto via Four Seasons Firenze