Immobiliare Firenze (da La Repubblica): un palazzo sul lungarno Serristori passa a Casamonti

Casamonti non si smentisce. Come riporta Repubblica di Firenze, dopo l’ex teatro Nazionale di via de’ Cimatori, il Joyce in piazza Ferrucci e l’antico rifugio di guerra trasformato in galleria in via della Fornace l’architetto patron dello studio Archea e progettista del Viola Park della Fiorentina a Bagno a Ripoli mette a segno un altro colpo sul mercato immobiliare.

La società Mg Property (Marco Casamonti ne detiene il 67 per cento con un’altra porzione che spetta al socio e partner di studio Giovanni Polazzi) ha da poco rilevato la società San Giorgio, proprietaria di un palazzo di 3mila metri quadrati sul lungarno Serristori per trasferirci il quartier generale di Archea e al pian terreno aprire una sede ufficiale della collezione di suo padre, il mecenate Roberto Casamonti. Un affare concluso nei mesi scorsi con la società pratese che ne era proprietaria per una cifra top secret, fa sapere Repubblica. E in pochi mesi potrebbero anche partire i lavori di ristrutturazione.

L’immobile ha un valore storico. “Si tratta di un annesso ottocentesco del vicino, prestigioso palazzo Serristori, comprato da un magnate di Taiwan negli anni scorsi per essere trasformato in appartamenti di super lusso, dove i cantieri sono già in corso”. Il palazzo ora di Casamonti ha “una facciata con le finestre ai piani che assomigliano molto a quelle del Serristori, mentre al pian terreno mostra una successione di arcate con spazi interni che ben si prestano ad ospitare una galleria d’arte”. Sul retro, si legge nella descrizione, vanta un grande giardino mentre all’angolo del palazzo con via Lupo c’è una lapide in italiano e in inglese, posta dal Comune nel 1997 in ricordo dell’uccisione qui avvenuta per mano di un cecchino il 4 agosto 1944 del tenente della guardia scozzese Hugh M. Snell.

È in questi spazi, si legge, che Casamonti al momento pensa di trasferire i suoi uffici attualmente sparsi in più sedi, alcune anche in affitto, tra via della Fornace e il lungarno Cellini.