Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano, i dieci Comuni più economici nell’hinterland (da uno studio effettuato da Insights)

Milano fa sempre più rima con cocktail immobiliare. Prendete i prezzi molto alti delle case, combinateli ai canoni di affitto al massimo storico, aggiungete una forte crescita dei mutui, ed ecco che i prezzi nel capoluogo lombardo volano. Ma a volar via potrebbero essere anche i suoi futuri abitanti, costretti a cercare la loro prima casa fuori Milano. L’opportunità della scelta dipende da diversi fattori: la distanza dal capoluogo è un elemento fondamentale se si lavora in città e se per raggiungerla bisogna utilizzare mezzi propri (a quel punto il costo del carburante e dell’usura dell’auto rischia di mangiare tutto il risparmio sulla rata del mutuo), mentre un altro fattore da considerare è se si può lavorare da casa online. Un ulteriore esempio è quello di chi ha figli che devono frequentare le scuole superiori e che valutano di trasferirsi in un comune dove non ce ne sono, e così via.

Concentrandosi solo sul fattore economico, uno studio effettuato da Insights – business unit specializzata in analisi di mercato di immobiliare.it – identifica i dieci Comuni della provincia a 30-40 minuti dal centro del capoluogo, dove è possibile comprare un trilocale con un sostanziale risparmio di prezzo e di rata di mutuo rispetto a Milano centro. Il Comune più economico, sottolinea Corriere Milano, risulta essere Abbiategrasso, dove un trilocale costa in media 150.000 euro. Con 160.000 euro si trova a Lodi e con 180.000 a Pioltello, la prima ha tutti i servizi tipici di un capoluogo di provincia, e, come Pioltello, è servita molto bene dal treno. Sotto i 190.000 euro si trovano Saronno (servitissima con la Nord Cadorna, Garibaldi, Centrale e Passante) e Cinisello Balsamo. In realtà, in entrambi questi Comuni il nuovo costa più o meno come il nuovo nella periferia meno servita di Milano.

Sotto i 200.000 euro si pongono Rho, Lissone e Seregno, mentre appena sopra, a 203.000 euro, Cologno Monzese e Cesano Maderno. Che cosa significano questi prezzi in termini di rata del mutuo? Ipotizzando un finanziamento a 30 anni pari all’80 per cento del prezzo, si parte da Abbiategrasso per arrivare a 969 euro a Cesano Maderno. La rata per la casa tipo da 450.000 euro a Milano sarebbe di 1.933 euro.

Mercato immobiliare, i prezzi delle case a Milano sono i più alti d’Italia. “Il Post” ci spiega il perché

Il mercato immobiliare di Milano gioca tutta un’altra partita.

A Milano continua la corsa dei prezzi, la cui media si attesta ad oltre 6.600 euro al metro quadrato, in aumento dell’11,9 per cento sul 2021 e del 46,6 rispetto a cinque anni fa. Considerando le macroaree urbane, il prezzo medio varia sensibilmente da zona a zona: in quelle centrali si va da 10.400 ai circa 13.200 euro al metro quadrato, con punte che raggiungono i 19.200, mentre nelle aree semicentrali da 5.000 a 6.550, con punte di 8.100 nel semicentro Sud, influenzato dalle opere di riqualificazione legate a Milano Cortina 2026; e in quelle periferiche da 3.800 a 4.900, con una media di prezzo top vicina ai 5.800 euro al metro quadrato.

Stando a Il Post, oggi comprare una casa a Milano costa mediamente il 40 per cento in più rispetto al 2015, anno in cui la città ha ospitato Expo. Lo stesso vale per gli affitti. Nello stesso arco di tempo il reddito medio degli abitanti è cresciuto solo del 5 per cento. La crescita dei prezzi delle case a Milano è stata eccezionale e più sostenuta di quella che comunque ha interessato anche alcune delle altre grandi città italiane.

Ci sono varie ragioni che spiegano questa eccezionalità:

1 – Milano vanta un mercato immobiliare più paragonabile a quello delle grandi città europee, più attrattive in termini di investimenti immobiliari sia da parte dei grandi fondi che da parte dei piccoli risparmiatori.

2 – Milano è una città con un’economia in forte crescita da anni e che si è resa sempre più attrattiva per lavoratori e aziende, ma anche per la ricerca e le università.

3 – Le dimensioni di Milano sono contenute, cosa che fa crescere i prezzi, sia di vendita che di affitto. Ci sarebbero troppi pochi immobili per soddisfare la richiesta che arriva da chi vuole trasferirsi per lavoro o studio, oppure da chi vuole semplicemente investire.

4 – Edifici nuovi e moderni costruiti negli ultimi anni hanno contribuito ad aumentare le quotazioni.

Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano, Palazzo Trussardi riapre a Milano dopo una grande ristrutturazione, tra moda e cultura

L’idea di una sede – Palazzo Trussardi – che fosse un vero e proprio hub del suo marchio, nel centro di Milano, arriva da Nicola Trussardi. Lo individuò nel palazzo sul lato sinistro del Teatro alla Scala, affacciato sulla Piazza omonima. Inaugurato nel 1996, nel decennio successivo è divenuto un riferimento per il mondo fashion, ma non solo, dal momento che Palazzo Trussardi era sede anche dell’omonimo e celebre ristorante. Come riportato dal Sole 24 Ore, dopo un lungo periodo di chiusura, a fine 2022 il palazzo ha riaperto le sue porte, “proponendosi come fulcro del mondo Trussardi”. Sede oggi ancor più significativa per la casa di moda, entrata in una fase di ristrutturazione affidata ad Angelo Rodolfi. Il manager, nel ruolo di amministratore unico e chief restructuring officer, è partner della società bergamasca 3XCapital specializzata in ristrutturazioni aziendali. Nell’edificio sono riuniti il flagship store, l’headquarter e due spazi per la ristorazione; un caffè e un ristorante, affidati allo chef stellato Giancarlo Perbellini.

L’intervento degli architetti, prosegue il Sole 24 Ore, è partito dalla ripulitura da tutti gli strati che negli anni erano stati sovrapposti alla struttura originaria, per valorizzare con onestà e chiarezza le funzioni e i materiali originali dell’edificio. “È riemerso il pavimento in ‘terrazzo”’ voluto da Nicola Trussardi – spiega Grawert – un chiaro richiamo a Carlo Scarpa. I pilastri perimetrali sono stati spogliati dai rivestimenti posticci, quindi ricoperti con un intonaco materico, del colore della terra locale, per dare la sensazione di una presenza coerente con il luogo e la storia dell’edificio”.

Uno degli elementi di maggior impatto è lo specchio diagonale che, a piano terra, unisce la zona retail al Café e che riflette Piazza della Scala: “Riporta lo spazio esterno all’interno – commenta il progettista – e invita a percorrere tutti gli ambienti, unendo con una diagonale luminosa le varie funzioni, fino al piano superiore del ristorante. Lo specchio, così come la superfice metallica che riveste il soffitto, è in contrasto con l’aspetto dei pilastri perimetrali, lasciati al grezzo. Abbiamo deciso di riutilizzare anche materiali dal cantiere, come negli sgabelli dello store, realizzati con residui cementizi a cui sono stati sovrapposti da Gröbel dei sedili di auto rottamate. Anche alcune portiere di auto dismesse sono diventate degli espositori per la pelletteria in vetrina. Il motivo del riuso e della durata dei materiali nel tempo è stato uno dei temi portanti”.

Un modo di progettare, quello di bplus.xyz, che tiene in considerazione le inevitabili evoluzioni nel tempo: “Una serie di luci verticali abbraccia come una corona i pilastri interni e caratterizza tutti gli spazi, dal negozio al Café, al Ristorante, transitando da una luminosità più fredda a una più calda. Le lampade sono in metallo e vetro e possono essere sostituite, così come, una volta dismesse, recuperate nei loro componenti” conclude Grawert.

Milano traina il mercato immobiliare

“S” come Salone, “M” come Milano. Il Salone del Mobile si riprende Milano

Il nuovo abbecedario del design, reinventato dallo studio Leftloft e reinterpretato da Gio Pastori, vede ventisei coloratissimi manifesti, uno per ogni lettera dell’alfabeto, accompagnata da un arredo dalle forme archetipe, per raccontare il Salone del Mobile e gli oggetti attorno ai quali si è sviluppato il sistema del design internazionale. Un alfabetiere alla Munari, composto da forme assolute e animato dall’uso di luce e nuance pure e intense, che, alla domanda “Do you speak design?”, risponde con A is for armchair, B is for bookcase, C is for chair, D is for Desk, G is for Gazebo, L is for Lamp, O is for Outdoor, T is for Table…

In questo alfabeto, le lettere “M” e “S” si accompagnano naturalmente alle icone Mirror e Sofa. Fino a oggi. Ecco, infatti, spuntare due nuovi, vivaci Manifesti che raddoppiano il senso di questi monogrammi. Ad aprile, infatti, “M” non può che indicare la città del design per eccellenza Milano e “S” sta, ovviamente, per Salone, il lemma italiano che, in tutto il mondo, è sinonimo di Design. I visual che le accompagnano raccontano di una città iper- colorata, allegra, in cui traspare una gioia di vivere che sa di viaggio, esperienza, stimolo e ispirazione, in cui gli oggetti icona del design si fanno urbe e giocano a inventare un nuovo skyline che sembra esplodere di energia, forme, geometrie, brusii.

“Manifesto di Euroluce”, invece, mostra, con una suggestione visiva semplice ma potente, la nuova esperienza che il visitatore e l’espositore faranno di questa manifestazione. Lo spazio della biennale, quindi, come involucro magico e luminescente che, dopo aver raccolto in sé tutta la luce del mondo, si apre poco per volta come per invitare a entrare e scoprire non solo il lato tecnico, progettuale, commerciale della biennale ma soprattutto la carica emozionale di questo elemento così imprescindibile per il design e l’architettura. “Reimagine your light experience” suggerisce come Euroluce rappresenterà una nuova esperienza totalizzante, con momenti ispirazionali e generativi, che daranno a chi visiterà i suoi padiglioni la sensazione di vivere un viaggio multisensoriale e coinvolgente alla scoperta di inediti e suggestivi significati luminosi e spaziali.

Fonte: Salone del Mobile

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Milano, maxi sviluppo. La risposta di Hines-Prelios: “Milanosesto non è in vendita”

Aria di braccio di ferro a Milano dalle parti di Hines e Prelios, dopo le indiscrezioni – pubblicate dal Sole 24Ore – sulla presentazione di un’offerta da circa 100 milioni di euro da parte di una cordata guidata da Coima e Redo per rilevare l’area di Milanosesto. “In relazione a quanto apparso oggi sulla stampa – si legge nella nota delle due società – Hines e Prelios Sgr, che hanno ieri sera ricevuto un’offerta di acquisto, definita binding, da parte di Coima e Redo, precisano che il progetto Milanosesto non è in vendita. Stupisce che sia pervenuta un’offerta, senza alcuna base seria meritevole di approfondimento e senza alcuna possibilità di trovare un riscontro se non nel fermo diniego. Hines e Prelios Sgr qualificano assolutamente irricevibile, anzi provocatoria, l’offerta ricevuta. Hines e Prelios Sgr si riservano ogni azione utile alla tutela dei propri interessi economici e reputazionali”.

Come riportato dal Sole 24 Ore, Coima, gruppo italiano leader nel real estate e già protagonista, tra gli altri, dello sviluppo del quartiere Porta Nuova a Milano, e Redo Sgr, fondo promosso da Fondazione Cariplo, partecipato da Cdp e già storicamente attivo nell’housing sociale, hanno inviato la loro offerta a Hines per l’acquisizione delle quote sia di Milanosesto che di “Unione 0”. Dietro tutto, un potenziale ripensamento dell’intero progetto da parte di Intesa Sanpaolo (istituto capofila del pool di finanziatori in compagnia di UniCredit, BancoBpm e Banca Ifis), per un masterplan a maggiore trazione sociale, in cui sanità, ricerca, social housing e studentati dovrebbero avere un ruolo di primo impatto.

Foto via Sole 24 Ore

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Boom del mercato immobiliare. Milano attrae sempre più investitori ed apre nuovi orizzonti

Il mercato immobiliare commerciale europeo resta attrattivo per gli investitori. Nel corso della prima metà del 2022 gli investimenti immobiliari sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2021 (circa 20 miliardi di euro e un incremento del 70 per cento circa) per poi subire un rallentamento a causa degli elevati livelli di inflazione, dell’incremento dei tassi di finanziamento, e dell’aumento dei livelli di incertezza economica, dell’incremento dei costi dell’energia e del perdurare del conflitto russo-ucraino, compensato, però, da importanti transazioni concluse a fine anno che hanno portato i volumi totali a superare i livelli del 2021: 40 miliardi di euro di investimenti complessivi, per un incremento di circa il 20 per cento.

Le previsioni per il 2023 risultano fortemente legate alla sostenibilità economica dei canoni di locazione e alla loro capacità di incidere sui rendimenti. È quanto emerge dal Rapporto 2023 sul mercato immobiliare commerciale, presentato a Milano da Scenari Immobiliari nel corso del convegno “LIVING IN A TWO-SPEED WORLD – Negozi di città e centri commerciali del nuovo decennio” e ripreso da AffariItaliani.it.

“I consumatori, in Italia, in Europa, nel mondo – commenta Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – sono tornati nei negozi e, nello stesso tempo, le loro abitudini di acquisto online sono diventate continuative e definite. I luoghi del commercio, i negozi, le grandi superfici, stanno cambiando forma e rapporto con lo spazio pubblico. Gli investimenti immobiliari nel settore sono in crescita e, nello stesso tempo, gli investitori istituzionali sono diventati maggiormente speculativi”.

Una nuova casa immersa nella natura di Milano 3. Vi presentiamo i nuovi appartamenti in vendita

Parte la commercializzazione di unità abitative di Milano 3.0-Next Generation Living, il progetto di sviluppo immobiliare lanciato da DeA Capital Real Estate Sgr tramite il Fondo HighGarden. Da febbraio sono disponibili altri 70 appartamenti in due costruzioni in via di realizzazione, fa sapere Idealista. Le nuove soluzioni saranno caratterizzate da differenti tipologie abitative di varia metratura con viste uniche su lago, parco e città godibili dagli ampi terrazzi, logge e giardini privati. Prezzi a partire da 3300-3800 euro al metro quadro.

Milano 3.0 è un intervento residenziale contemporaneo e all’avanguardia, immerso nel territorio naturalistico di Milano 3. L’architettura moderna si mescola alla natura: logge, giardini privati e il verde residenziale. Un legame con l’ambiente che trova spazio nell’intero progetto. Vi attendono diverse soluzioni abitative che godono di viste suggestive sul parco circostante. La luce pervade ogni spazio, dando vita ad appartamenti di ampio respiro.La cura di ogni dettaglio dona alla casa un’eleganza indiscutibile. Finiture e materiali preziosi vestono gli ambienti, per una living experience di alto livello.

I servizi tipici di una grande metropoli, la pace di un’oasi residenziale riservata: a Milano3.0 tanti plus che renderanno ancora più semplice il vivere. Alle porte di Milano sorge quindi un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. A Milano3 la natura regala attimi di pace assoluta, da condividere e assaporare.

Foto e informazioni via Milano3puntozero

Da New York a Milano, il mercato immobiliare mostra segni di disgelo. Ecco cosa ci aspetta

Il mercato immobiliare torna a ruggire. Il tasso medio dei mutui trentennali è sceso di circa un punto percentuale rispetto al massimo ventennale di novembre (oltre il 7 per cento), soprattutto in risposta ai segnali che la Federal Reserve ha quasi finito di alzare i tassi. Questo ha portato alcuni nuovi acquirenti sul mercato. Le richieste di mutui sono aumentate di circa un quarto rispetto alla fine dello scorso anno. I contratti immobiliari firmati sono aumentati a dicembre dopo sei mesi di calo. E il numero di persone che contattano gli agenti immobiliari per iniziare il processo di acquisto è risalito dal minimo di novembre, secondo i dati interni del brokeraggio Redfin Corp. I tassi sono ancora ben al di sopra del 3 per cento di un anno fa, ma “il fatto che siano più bassi di un punto percentuale, nessuno se ne lamenta”, ha dichiarato Michael Menatian, presidente della Sanborn Mortgage Corp. di West Hartford, Conn. “Semmai sono piacevolmente soddisfatti”.

Il mercato immobiliare è un barometro della risposta dell’economia all’allentamento delle condizioni finanziarie delle ultime settimane. Stando al Wall Street Journal, sia le azioni che le obbligazioni hanno registrato un forte rimbalzo all’inizio dell’anno sulla base della premessa che l’inflazione sta scendendo senza portare gli Stati Uniti in una profonda recessione. Tuttavia, la Fed ha dichiarato di voler mantenere i tassi alti fino a quando l’inflazione non sarà diminuita, e di essere disposta a rischiare una recessione per farlo. Tassi elevati e una recessione potrebbero essere un doppio colpo per qualsiasi rimbalzo. Indipendentemente da ciò che accadrà, è probabile che questo sia un anno lento per il mercato immobiliare. L’attività immobiliare rimane in forte calo rispetto a un anno fa, quando la Fed ha iniziato ad alzare i tassi di riferimento per frenare l’inflazione. Questo ha fatto salire i tassi ipotecari a velocità record, costringendo acquirenti e venditori a uscire dal mercato. Le vendite di case sono diminuite per la maggior parte dell’anno scorso, spegnendo rapidamente il boom registrato all’apice della pandemia. Il rallentamento ha fatto scendere i prezzi nazionali rispetto ai picchi dello scorso anno, anche se l’indice nazionale dei prezzi delle case S&P CoreLogic Case-Shiller è aumentato del 40 per cento rispetto a tre anni fa. Si prevede che il calo, che a novembre ha raggiunto il quinto mese, continuerà, colpendo in modo particolare mercati un tempo caldi come quello di Boise, nell’Idaho.

I dirigenti di D.R. Horton Inc., il più grande costruttore di case degli Stati Uniti per volume, hanno dichiarato agli analisti a gennaio di aver registrato un’intensa attività di vendita nelle prime settimane dell’anno. Si prevede che le vendite nette aumenteranno in modo significativo dal primo trimestre al secondo, quando si verificherà la tradizionale stagione di vendita primaverile. La primavera tende a far emergere un maggior numero di acquirenti e venditori, in particolare le famiglie che cercano di trasferirsi prima del nuovo anno scolastico. Gli agenti immobiliari affermano che gli acquirenti si sono adattati alla realtà che l’aumento dei tassi ipotecari assorbirà una parte maggiore dei costi mensili dell’abitazione. “Sono meno concentrati sul tasso specifico che sull’identificazione di una finestra in cui sono a loro agio con la spesa mensile”, ha dichiarato Steven Centrella, agente immobiliare di Redfin nell’area di Washington. Heather Cruz, assistente sovrintendente in un distretto scolastico, ha iniziato a cercare casa con il suo fidanzato a Phoenix nelle scorse settimane. Dopo aver visitato una mezza dozzina di case, hanno fatto un’offerta che è stata accettata la scorsa settimana. Hanno deciso di acquistare sapendo che i tassi sarebbero potuti scendere e che avrebbero potuto rifinanziare il loro attuale mutuo in un secondo momento. “Sto pensando che non è una cosa per sempre”, ha detto la signora Cruz. I costruttori di case hanno offerto incentivi per vendere le loro case finite. Alcuni acquirenti stanno sottoscrivendo mutui con tassi temporaneamente ridotti per i primi anni. Jack e Cassie Halpin hanno chiuso la loro casa a Glastonbury, nel Connecticut, la scorsa settimana e hanno iniziato a togliere la moquette e a prepararsi a dipingere. Hanno utilizzato due mutui, uno dei quali a tasso variabile al 5,375% per i primi 10 anni e a tasso variabile per i successivi. “Ci aspettavamo di arrivare al 7%”, ha detto il signor Halpin.

Prosegue il Wall Street Journal: le richieste di mutui per l’acquisto sono aumentate del 15% rispetto alla fine dell’anno scorso, mentre i rifinanziamenti sono aumentati del 50%, anche se entrambi sono diminuiti nella settimana conclusasi il 27 gennaio, secondo un indice monitorato dalla Mortgage Bankers Association, un gruppo di categoria. L’anno scorso i rifinanziamenti erano caduti a picco e rimangono a livelli molto bassi. Milioni di proprietari di casa hanno rifinanziato quando i tassi erano intorno al 3% o inferiori. Sono molto meno quelli che possono risparmiare con tassi superiori al 6%. “I miei clienti non sono necessariamente entusiasti dell’attuale prezzo dei mutui, quindi il rifinanziamento ha senso solo se stanno prelevando del denaro per consolidare il debito o per rifinanziare un prestito privato con interessi più alti”, ha dichiarato Tom Jessop, consulente per i prestiti presso la New American Funding di San Clemente, in California.

Secondo la National Association of Realtors, un’associazione di categoria, le vendite di case in attesa, un indicatore di riferimento per il mercato immobiliare, sono aumentate del 2,5% a dicembre, con un incremento nel Sud e nell’Ovest. I contratti firmati a gennaio in alcune contee della California meridionale sono aumentati per il primo mese da agosto, secondo un rapporto di Douglas Elliman e Miller Samuel. Secondo il fornitore di dati e tecnologie ipotecarie Black Knight Inc. le chiusure di mutui ipotecari sono aumentate del 64% tra la prima e la quarta settimana di gennaio, registrando il più forte aumento in almeno cinque anni. I tassi più alti e i prezzi ancora elevati si sono combinati per erodere l’accessibilità economica. Inoltre, un numero minore di venditori mette sul mercato le case, provocando una corsa all’acquisto di quelle più convenienti. Becky Skrypek, insegnante, ha deciso di acquistare seriamente nella zona di St. Paul, nel Minnesota, lo scorso autunno, quando ha iniziato a vedere più annunci sul mercato. Finora ha scoperto che le case che rientrano nel suo budget di circa 300.000 dollari hanno spesso una domanda elevata che porta a guerre di offerte. “È scoraggiante che vadano via così in fretta”, ha detto.

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Milano, crescono prezzi per le abitazioni di lusso. Ma tra le metropoli resta low cost (dal Sole 24 Ore)

Nel 2022 i prezzi per le abitazioni di lusso, a Milano, sono aumentate del 7,2 per cento (11.750 euro al mq) rispetto al 2021. Un fatturato, quello del segmento prime del centro storico, che è cresciuto dell’8,7 per cento in un anno ma che resta sotto il miliardo (circa 855 milioni di euro). Un’offerta di case di pregio che rappresenta l’8 per cento dell’offerta totale di abitazioni a Milano (era il 10 per cento nel 2021). Solo il 19 per cento degli immobili sul mercato possiede un’alta efficienza energetica e se metà della domanda cerca appartamenti fra i 200 e i 250 metri quadrati di superficie, meno del 20 per cento di quanto è sul mercato soddisfa questa richiesta. A riportarlo è il Sole 24 Ore che, riprendendo il report sul comparto residenziale milanese di fascia lusso, secondo le stime di Vincenzo Monti Prestige Prime Residential 2022, ci dice che il mercato immobiliare residenziale milanese è previsto chiudere il 2022 con una crescita stimata di oltre 27mila compravendite totali fra abitazioni usate e nuove.

Il comparto degli immobili di lusso, all’interno del centro storico, ha segnato un aumento degli scambi del 2,1 per cento rispetto all’anno precedente, con un totale di 485 transazioni. Il prezzo medio per le abitazioni di lusso (sulle transazioni effettuate) si attesta a 11.750 euro al metro quadro. Rispetto al 2021 c’è stato quindi un aumento dei valori medi di 7,2 punti percentuali. Rispetto all’anno passato, l’offerta di abitazioni in vendita è però scesa in maniera significativa, pari a -13,3 per cento, e rappresenta, rispetto al totale di tutta la città, circa l’8 per cento. I tempi di vendita sono leggermente aumentati ed oggi i giorni necessari sono circa 120 rispetto ai quasi 100 del 2021.

Voglia di casa: Milano guida tutti i mercati immobiliari in Italia nelle compravendite. Ecco perché

Buon anno nuovo da Columbus International e dal suo fondatore e amministratore delegato, Richard Tayar! E se le emozioni del 2023 sono ancora tutte da scrivere, sono le rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, presso le agenzie Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, a darci un grande segnale di ottimismo immobiliare. Milano ha mostrato segnali positivi e sempre in crescita lungo tutto il 2022 per il mercato residenziale. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nei primi nove mesi del 2022 a Milano si sono registrate 21.415 transazioni residenziali, +10 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2021.

La variazione dei prezzi nel 2022 è stata del +2,2 per cento. Le tempistiche medie di vendita si confermano intorno ai 2 mesi. Gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono stati nell’ordine dell’8 per cento, con variabilità a seconda del rapporto qualità-prezzo delle soluzioni immobiliari. Oltre ai processi di riqualificazione urbana di cui Milano è stata protagonista negli ultimi decenni (da Porta Nuova a City Life), il capoluogo lombardo è stato investito anche dai grandi eventi di respiro internazionale, come l’Expo. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 porterà ad un livello successivo il numero di compravendite nei prossimi 9 mesi.

Brera, il Centro StoricoMagenta si confermano tra le aree più attive e vivaci, con domanda, compravendite e prezzi in crescita. In aumento, rispetto allo scorso semestre, il quartiere del Quadrilatero, complice il rilancio delle attività di retail nel quartiere.