CityLife Milano: ridefinire la vita urbana nel cuore della capitale della moda Italiana (Neighborhood Spotlight)

Nella frenetica metropoli di Milano, uno sviluppo urbano rivoluzionario sta ridisegnando lo skyline della città e ridefinendo il concetto di vita moderna. CityLife Milano, un progetto ambizioso che si estende su un’impressionante area di 366.000 metri quadrati, sta stabilendo nuovi standard nella pianificazione urbana e nell’innovazione architettonica.

Il Futuro dello Sviluppo Urbano

Nel suo nucleo, CityLife Milano rappresenta una visione audace per il futuro degli spazi urbani. Questo sviluppo meticolosamente pianificato fonde armoniosamente settori pubblici e privati, creando un ecosistema equilibrato che soddisfa le esigenze sia dei residenti che delle imprese. L’approccio innovativo del progetto sfida le norme tradizionali della pianificazione urbana, offrendo uno sguardo sul futuro dell’abitare in città.

Uno Skyline Trasformato

I gioielli della corona dello sviluppo sono tre imponenti strutture commerciali che dominano lo skyline di Milano. Questi prodigi architettonici servono a più che semplici spazi per uffici; sono il cuore pulsante di CityLife, attorno al quale ruota l’intero progetto. I loro design accattivanti non solo simboleggiano la modernità, ma fungono anche da faro per le ambizioni economiche di Milano.

Ridefinire l’Abitare Residenziale

Circondando questi giganti commerciali ci sono gruppi di edifici residenziali che ridefiniscono il concetto di abitare di lusso. Queste abitazioni non sono mere aggiunte, ma componenti integrali della visione di CityLife. Ogni complesso residenziale è una testimonianza del design contemporaneo, offrendo ai residenti un’esperienza abitativa unica che si integra perfettamente con gli spazi commerciali e pubblici dello sviluppo.

Spazi Verdi: I Polmoni di CityLife

In una rinfrescante deviazione dagli sviluppi urbani tipici, CityLife Milano pone una significativa enfasi sugli spazi verdi pubblici. Queste aree non sono solo aggiunte estetiche, ma sono cruciali per l’approccio olistico del progetto alla vita urbana. Parchi lussureggianti e giardini accuratamente paesaggistici fungono da ritiri comuni, offrendo ai residenti e ai visitatori una fuga tanto necessaria dalla vita cittadina.

Le Implicazioni Economiche

CityLife Milano è più di una semplice impresa architettonica; è un investimento strategico nel futuro di Milano. Il progetto è destinato ad attrarre imprese internazionali, rafforzando lo status economico già formidabile della città. Inoltre, è probabile che inneschi un boom immobiliare nelle aree circostanti, potenzialmente ridisegnando il mercato immobiliare di Milano.

Un Modello per le Città Future

Con la continua crescita delle popolazioni urbane a livello globale, sviluppi come CityLife Milano offrono preziose intuizioni sulla pianificazione urbana sostenibile. Il suo approccio integrato nel combinare spazi commerciali, residenziali e pubblici potrebbe servire da modello per futuri sviluppi urbani in tutto il mondo.

Il Bilancio Finale

CityLife Milano rappresenta un passo audace nel futuro dello sviluppo urbano. Reinventando la relazione tra spazi commerciali, aree residenziali e domini pubblici, stabilisce un nuovo standard per la pianificazione urbana. Mentre il progetto continua a evolversi, cementerà indubbiamente la posizione di Milano come leader nel design urbano innovativo e nella vita sostenibile.

Per investitori e urbanisti, CityLife Milano è un progetto da osservare attentamente. Potrebbe ben essere il precursore di una nuova era nello sviluppo urbano, una che privilegia esperienze di vita olistica rispetto alla mera funzionalità. Mentre le città di tutto il mondo affrontano le sfide dell’urbanizzazione, CityLife Milano si erge come un esempio brillante di ciò che è possibile quando la visione incontra l’esecuzione nel regno della pianificazione urbana.

Foto via City-Life

Il mercato immobiliare in Lombardia

Il mercato immobiliare di lusso in Italia: tendenze e prezzi. Milano e Roma in prima linea (analisi di Immobiliare.it)

Il panorama immobiliare di lusso in Italia mostra una concentrazione significativa nelle grandi città, con Milano e Roma in prima linea. Secondo un’analisi recente di Immobiliare.it, queste due metropoli raccolgono oltre un quarto dell’offerta di immobili di pregio del paese.

Milano emerge come leader indiscusso, con circa il 16% dello stock di lusso nazionale, un trend in crescita negli ultimi anni. Roma segue con quasi l’11%, ma mostra segni di contrazione. Firenze, pur essendo terza, rappresenta solo il 3% dell’offerta totale.

A livello regionale, Lombardia e Toscana dominano il mercato, con rispettivamente il 29% e il 22,4% dell’offerta di alta gamma. Il Lazio si posiziona terzo con il 14,8%.

Le località turistiche giocano un ruolo chiave nel segmento di lusso. Como ha visto un aumento dell’offerta, mentre destinazioni come Forte dei Marmi hanno registrato un calo.

In termini di prezzi, Portofino si distingue come il comune più costoso, con una media di 19.074 euro/mq. Seguono Villasimius in Sardegna e Capri. Le mete turistiche generalmente superano i grandi centri urbani per costi al metro quadro.

Tra le regioni, la Valle d’Aosta guida la classifica con prezzi medi di 9.173 euro/mq, seguita da Sardegna e Campania. La Lombardia, nonostante la forte presenza di immobili di lusso, si posiziona solo quinta in termini di prezzi medi.

Questa analisi evidenzia un mercato di lusso dinamico e geograficamente diversificato, con una chiara preferenza per le località costiere e turistiche in termini di valutazioni immobiliari.

Fonte: Monitor Immobiliare

Broker immobiliari

Secondo Tecnocasa, il mercato immobiliare a Firenze e Milano si adatta alle esigenze dei compratori (fonte: Il Sole 24 Ore)

Il settore immobiliare sta attraversando una fase di transizione che offre nuove opportunità per gli acquirenti. Secondo i recenti dati dell’Agenzia delle Entrate, si sta assistendo a un riequilibrio del mercato che favorisce una maggiore flessibilità nei prezzi. Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, ha evidenziato come la scontistica media applicata sia aumentata all’8,3%, segnalando un periodo di riflessione dopo un’intensa fase di euforia. Questa tendenza rappresenta un’opportunità per i potenziali acquirenti di negoziare condizioni più vantaggiose.

L’analisi delle diverse tipologie immobiliari rivela interessanti dinamiche. Gli immobili usati, con uno sconto medio dell’8,5%, offrono maggiori margini di trattativa, permettendo agli acquirenti di investire in ristrutturazioni personalizzate. Le abitazioni già ristrutturate (7,5% di sconto) e quelle nuove (4,5%) rimangono attraenti per chi cerca soluzioni pronte all’uso. Particolarmente vantaggiose sono le opportunità per gli investitori, con ribassi fino al 12% sugli immobili destinati a questo scopo.

Anche le soluzioni economiche, con uno sconto del 10,2%, diventano più accessibili, ampliando le possibilità per i primi acquirenti o per chi cerca abitazioni a prezzi contenuti. Il mercato sta dimostrando una maggiore sensibilità alle esigenze dei compratori, con sconti più consistenti per le abitazioni ai piani terra (8,5%) e riduzioni più contenute per gli ultimi piani (7,7%), adattandosi così alle diverse preferenze. Sebbene si registri un rallentamento nelle compravendite nel primo trimestre del 2024, questo può essere interpretato come un segnale di un mercato che si sta stabilizzando, offrendo agli acquirenti più tempo per valutare le opportunità e negoziare condizioni favorevoli.

In conclusione, il settore immobiliare sta evolvendo verso un equilibrio più sostenibile, dove la flessibilità dei prezzi e la varietà dell’offerta creano un ambiente favorevole per chi desidera investire nel mattone, sia per uso personale che per investimento.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano: mercato immobiliare in evoluzione tra stabilità e crescita. Il report dell’estate mostra segnali positivi

Il mercato immobiliare di Milano continua a mostrare una notevole resilienza, con dinamiche contrastanti tra il settore delle vendite e quello degli affitti. Secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader in Italia, i prezzi delle abitazioni nel capoluogo lombardo si sono stabilizzati nel trimestre primaverile del 2024, attestandosi a una media di 4.987 euro/m².

Punti chiave:

  1. Stabilità dei prezzi di vendita a Milano (+1,4% su base annua)
  2. Continua crescita dei canoni di locazione
  3. Dinamiche variabili tra i diversi quartieri

Analisi di mercato:

  • Il Centro Storico si conferma l’area più costosa con 10.311 euro/m²
  • San Siro-Trenno-Figino guida gli incrementi trimestrali (+3,3%)
  • Vialba-Gallaratese registra il calo più significativo (-4,8%)

Nell’hinterland, si osserva un trend leggermente negativo, con un calo dell’1,2% e una media di 3.389 euro/m². Assago emerge come il comune più caro (3.647 euro/m²), mentre Grezzago offre i prezzi più accessibili (1.054 euro/m²).

Il mercato degli affitti, d’altra parte, continua la sua corsa al rialzo. Un bilocale di 55 metri quadri nel cuore di Milano ora costa in media 1.760 euro al mese, evidenziando una pressione crescente sul mercato delle locazioni.

Andrea Napoli, CEO di Locare, offre una chiave di lettura: “La mancanza di tutele adeguate sta spingendo i proprietari verso affitti a breve termine, riducendo drasticamente l’offerta per i residenti di lungo periodo.”

Fattori chiave che influenzano questa tendenza:

  1. Prezzi d’acquisto elevati
  2. Tassi di interesse ancora alti
  3. Crescente domanda di affitti turistici

Il futuro del mercato immobiliare milanese rimane incerto, ma è chiaro che la città sta attraversando una fase di trasformazione, con opportunità e sfide sia per investitori che per residenti.

Investimenti immobiliari a Milano. Dal Corriere della Sera un’analisi approfondita del mercato e parecchi consigli

In un mercato immobiliare in continua evoluzione, Milano si conferma una delle piazze più attraenti per gli investitori. Un recente studio rivela che circa il 20% delle transazioni immobiliari nel capoluogo lombardo è finalizzato alla generazione di reddito. Ma quanto è realmente proficuo investire nel mattone milanese? Il Corriere della Sera ha condotto un’analisi dettagliata per fare chiarezza su questo trend.

Rendimenti a confronto: Immobili vs BTP

Per valutare l’effettiva redditività degli investimenti immobiliari, abbiamo messo a confronto i rendimenti degli affitti a Milano con quelli dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 8 anni, attualmente al 3,2% netto. La nostra analisi si basa su contratti d’affitto standard a canone libero della durata di 8 anni, ipotizzando un inquilino affidabile e pagamenti regolari.

Il quadro milanese: Dati e cifre

Basandoci sui dati forniti da immobiliare.it, abbiamo preso in esame un appartamento tipo di 70 m²:

  • Prezzo medio d’acquisto: 378.000€
  • Canone mensile: 1.631€
  • Rendimento lordo: 5,17%
  • Rendimento netto: 3,36%

È importante notare che il rendimento netto, considerando tasse e spese, è solo leggermente superiore a quello dei BTP, ma comporta rischi significativamente maggiori.

La geografia dei rendimenti

La nostra ricerca ha evidenziato notevoli disparità tra le diverse zone di Milano:

  • Centro storico: rendimento netto del 2,3%
  • Aree premium (> 350.000€ per 70 m²): rendimenti inferiori ai BTP
  • Zone periferiche come Baggio e Ponte Lambro: rendimenti fino al 4,6% netto

L’hinterland milanese: Un’alternativa interessante?

Estendendo l’analisi alla provincia, emergono dati sorprendenti:

  • Rendimento medio: 6,8% lordo, 4,4% netto
  • Top 3 per canoni mensili: Gorgonzola (1.156€), Vimodrone (1.084€), Segrate (1.075€)
  • Comuni con i migliori rendimenti: Turibigo, Truccazzano, Tribiano (> 6% netto)

Questi dati suggeriscono che l’hinterland potrebbe offrire opportunità di investimento più redditizie rispetto al capoluogo.

Affitti brevi: La nuova frontiera?

Il fenomeno degli affitti brevi sta guadagnando terreno, promettendo rendimenti lordi più elevati. Tuttavia, i costi di gestione, le tasse e le commissioni delle piattaforme erodono significativamente i margini. La redditività di questo modello sembra limitarsi principalmente ad alcune zone specifiche di Milano.

Conclusioni per gli investitori

L’investimento immobiliare a Milano può ancora offrire rendimenti interessanti, ma richiede un’attenta valutazione dei rischi e una profonda conoscenza del mercato locale. Gli investitori dovrebbero considerare:

  1. La location come fattore chiave per la redditività
  2. Il potenziale di apprezzamento del capitale nelle aree in via di sviluppo
  3. I costi di gestione e manutenzione, specialmente per gli affitti brevi
  4. La solidità finanziaria degli inquilini per gli affitti a lungo termine

In un mercato caratterizzato da prezzi elevati e rendimenti compressi, la due diligence e una strategia ben ponderata sono più cruciali che mai per gli investitori immobiliari a Milano.

Fonte: Corriere della Sera Milano

Nuovo hub culturale a Milano Santa Giulia: nasce Scirocco, grazie all’accordo Lendlease-Mare culturale urbano

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il quartiere Milano Santa Giulia si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alla cultura grazie all’accordo tra Lendlease e Mare culturale urbano. Il progetto, denominato Scirocco, sarà un hub ibrido di oltre 500 metri quadrati situato nello Spark Business District. L’hub troverà posto all’interno dell’edificio Spark 3 e offrirà un palinsesto di eventi culturali, musicali e sportivi aperti a tutta la cittadinanza.

Andrea Capaldi, co-founder e direttore artistico di Mare culturale urbano, ha sottolineato l’importanza di Scirocco come presidio sociale e culturale per la comunità esistente e futura del quartiere. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana di Milano Santa Giulia, che copre un’area di oltre un milione di metri quadri.

Lendlease, il gruppo internazionale che sta sviluppando l’intervento, prevede la creazione di un grande parco urbano circondato da servizi per persone e imprese. Claudia Imparato, head of fund & asset management di Lendlease Italy, ha espresso entusiasmo per la partnership, evidenziando come Scirocco non sarà solo uno spazio artistico e commerciale, ma un punto di incontro per promuovere inclusione e coesione sociale nel quartiere.

Il Sole 24 Ore riporta che questo progetto è solo uno dei tanti previsti per rivitalizzare Milano Santa Giulia, destinata a diventare un nuovo centro nevralgico nella zona sud-est della città, ridefinendo il concetto di vita urbana.

Il mercato immobiliare in Lombardia

Mercato immobiliare italiano tra crescita dello sconto sul prezzo di vendita e un calo delle compravendite

Il mercato immobiliare sta attraversando una fase di transizione, passando da un periodo di forte euforia a uno di maggiore riflessione. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate e del Gruppo Tecnocasa, si registra una diminuzione delle compravendite residenziali e un aumento della scontistica media applicata sui prezzi di vendita.

Nel secondo semestre del 2023, la scontistica media in Italia è stata dell’8,3%, un incremento rispetto all’anno precedente. Questa forbice tra il prezzo richiesto dai venditori e quello effettivamente pagato dagli acquirenti si amplia, indicando una maggiore cautela nel mercato. La scontistica varia in base alla tipologia immobiliare. Gli immobili usati subiscono ribassi maggiori (8,5%) rispetto a quelli ristrutturati (7,5%) e nuovi (4,5%), poiché spesso necessitano di interventi di riqualificazione che comportano costi aggiuntivi. I ribassi più consistenti, quasi del 12%, si registrano per gli immobili acquistati a scopo di investimento, dove il potere d’acquisto dell’acquirente ha un peso maggiore. Le soluzioni economiche e le abitazioni vendute per necessità subiscono ribassi superiori alla media, rispettivamente del 10,2% e del 9,6%.

Anche la posizione dell’immobile influisce sulla scontistica: gli appartamenti a piano terra subiscono ribassi dell’8,5%, mentre per quelli agli ultimi piani i ribassi sono più contenuti (7,7%). Questi dati confermano il quadro di un mercato immobiliare in rallentamento. L’Agenzia delle Entrate ha infatti registrato un calo deciso delle compravendite residenziali nel primo trimestre del 2024, pari al 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 e al 7,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2023, coinvolgendo tutte le aree del paese.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Quartieri Milano

Un’oasi di biodiversità per B&B Hotels nel vivace quartiere milanese di Cenisio Garibaldi (Fonte: ReQuadro)

Per i viaggiatori di oggi, il lusso non si misura più solo con comodità e servizi di prim’ordine. C’è una nuova tendenza in atto, dove la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente diventano elementi imprescindibili per un’esperienza di viaggio di alto livello. E B&B Hotels, catena alberghiera europea in forte espansione, ha colto questa tendenza al volo.

Sulla terrazza del suo hotel nel vivace quartiere milanese di Cenisio Garibaldi, B&B Hotels ha dato vita a “B&Bees”, un’autentica oasi di biodiversità urbana. Un angolo di natura incontaminata dove api selvatiche, farfalle e altri preziosi impollinatori possono trovare cibo e rifugio, favorendo il ripristino degli ecosistemi locali.

“La responsabilità ambientale è parte integrante del nostro DNA aziendale”, afferma Liliana Comitini, l’energica CEO di B&B Hotels Italia. “Con B&Bees abbiamo voluto creare uno spazio dove i nostri ospiti possano rilassarsi immersi nella bellezza della natura, pur essendo in pieno centro città.”

L’iniziativa fa parte di una collaborazione con Beeing, startup pioniera nell’apicoltura urbana. Grazie a loro, sulla terrazza sono stati installati speciali “Bee Hotels” – rifugi naturali dove gli impollinatori possono nutrirsi e riprodursi al riparo dai pericoli della città. Intorno, un’accurata selezione di piantecome lavanda, gelsomino e fiori selvatici attira questi preziosi insetti con il loro nettare.

Per Comitini, però, B&Bees è solo l’ultima tappa di un percorso intrapreso da tempo. “Il rispetto per l’ambiente è una priorità assoluta per noi. Lo dimostra la recente certificazione Socotec, che valuta il nostro impatto su aspetti come biodiversità, economia locale e coinvolgimento delle comunità”. In effetti, il 73% dei viaggiatori ritiene ormai cruciale l’impegno di un brand verso società e pianeta. Una percentuale che continuerà a crescere, mentre la sensibilità green diventerà sempre più un fattore distintivo del vero lusso del XXI secolo. E B&B Hotels vuole essere all’avanguardia di questa rivoluzione sostenibile.

Investimenti immobiliari a Milano

Il mattone regna incontrastato a Milano. È l’investimento preferito delle famiglie che pagano in contanti

Il Mattone Continua a Essere l’Investimento Preferito a Milano

Quando si parla di investimenti sicuri, il mattone rimane un punto fermo per gli italiani, specialmente a Milano. La città meneghina si conferma una piazza altamente attraente per gli investitori immobiliari, posizionandosi al terzo posto nazionale con il 35% degli acquisti destinati a investimento, superata solo da Pavia e Mantova. Un dato in netta crescita rispetto al 2022, quando la percentuale si fermava al 23,5%. E l’85% di questi investitori paga in contanti, dimostrando una solida capacità finanziaria.

L’Appetito per gli Immobili a Milano

Sebbene la maggioranza degli acquirenti milanesi (65%) acquisti case per viverci, la restante parte abbraccia la filosofia del mattone come miglior investimento. Comprare appartamenti per affittarli è una strategia consolidata, soprattutto in una città come Milano, crocevia di studenti e lavoratori in cerca di sistemazioni temporanee. Nel 2023, il 16,6% delle compravendite in Lombardia è stato finalizzato da investitori, con un aumento di circa il 2% rispetto all’anno precedente. La fascia d’età più attiva in queste operazioni è quella tra i 45 e i 54 anni, rappresentando il 31% degli investimenti immobiliari. Questa categoria gode di una maggiore stabilità economica e accesso più agevole ai mutui, anche se solo il 15% degli investitori lombardi sceglie questa modalità di pagamento.

Le Famiglie al Centro degli Investimenti Immobiliari

Quasi il 70% degli investitori immobiliari in Lombardia sono famiglie, a dimostrazione dell’importanza del mattone come asset strategico per molti nuclei familiari. La tipologia di abitazione più gettonata dagli investitori è il bilocale, scelto dal 47% delle persone, seguito dal trilocale con il 23,3% delle preferenze. Queste dimensioni rispondono alla domanda di soluzioni abitative compatte e accessibili per studenti e lavoratori in città.

Il Mattone Resta un Investimento Solido

Nonostante le fluttuazioni del mercato immobiliare, l’investimento nel mattone continua a rappresentare una scelta prudente per molti italiani, soprattutto a Milano. La città offre un ambiente favorevole per gli investitori, con una domanda costante di alloggi in affitto e la possibilità di generare rendite stabili nel tempo. Mentre alcuni optano per l’acquisto cash, altri sfruttano l’accesso ai mutui per diversificare il proprio portafoglio. In ogni caso, il mattone rimane un investimento tangibile e rassicurante per molte famiglie italiane.

Fonte: Milano Today

Milano, prezzi immobiliari in crescita con parecchie sorprese, da Garibaldi a Moscova, da Porta Nuova a CityLife

Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa riprese da Monitor Immobiliare, nel secondo semestre 2023 i prezzi delle case a Milano hanno registrato un aumento dello 0,1%, portando la crescita complessiva annuale allo 0,3%.

Le zone centrali come Garibaldi, Moscova, Porta Nuova e CityLife hanno visto un incremento dei valori del 2,1%, risultando molto richieste da clienti nazionali e internazionali per viverci, lavorare e studiare. La domanda si è concentrata su immobili spaziosi oltre 200 mq, con più camere, esterni e piani alti. I prezzi più elevati, fino a 15.000 €/mq per le compravendite, si registrano a Porta Nuova.

Alcune aree semi-centrali come Lambrate, Navigli e Famagosta hanno visto una lieve flessione dei prezzi, in parte legata all’elevata offerta di nuove costruzioni. Il mercato delle locazioni è rimasto vivace, con canoni medi di 1.500 €/mese per un bilocale in zone centrali.

Crescita dei prezzi dell’1,6% per la macroarea Vercelli-Lorenteggio, trainata da Lorenteggio-Frattini e Tolstoj. In aumento dell’1% la zona Lodi-Corsica, spinta dai lavori per il Villaggio Olimpico. Cali contenuti nelle macroaree Bovisa-Sempione (-0,7%), Centrale-Stazione (-1,6%) e Navigli (-0,5%), con andamenti alterni tra quartieri. Il quartiere Bovisa è stato trainato dal progetto Scalo Farini.

Prezzi stabili a Città Studi-Indipendenza, con rialzi localizzati su viale Abruzzi e corso Buenos Aires. Buona la domanda di affitti da studenti e lavoratori. In sintesi, il mercato immobiliare milanese ha registrato una crescita modesta ma costante nel 2023, trainato dalle zone centrali e dai grandi tagli, con dinamiche eterogenee tra i vari quartieri semi-centrali.