Il mercato immobiliare in Lombardia

Il magnate del retail giapponese amplia il portafoglio immobiliare europeo con l’acquisizione milanese (i dettagli)

Tadashi Yanai di Fast Retailing ha aggiunto un altro asset europeo di primo piano alle sue crescenti partecipazioni immobiliari con l’acquisizione di uno storico edificio commerciale milanese per oltre 300 milioni di euro.

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L’immobile Cordusio 2.0, che ospita il flagship store italiano di Uniqlo, rappresenta l’ultima mossa strategica di Yanai nel settore immobiliare retail di alto valore nei principali distretti commerciali europei. La transazione con il venditore Hines ha generato un rendimento del 3,5% sull’asset di 15.700 metri quadrati.

L’interesse di Yanai per gli immobili commerciali europei si è intensificato considerevolmente, con tre importanti acquisizioni in mercati chiave negli ultimi mesi. La sua strategia d’investimento sembra focalizzata sul controllo a lungo termine di location strategiche dove il suo brand Uniqlo mantiene operazioni flagship.

La trasformazione dell’edificio milanese da struttura ottocentesca largamente vuota a destinazione commerciale mista esemplifica il tipo di opportunità di riposizionamento che attraggono capitali globali. Quando Hines acquisì originariamente l’immobile nel 2016 per il fondo pensione tedesco Bayerische Versorgungkammer, l’edificio richiedeva una ristrutturazione completa per liberarne il potenziale.

Oltre ad ospitare il debutto italiano di Uniqlo su tre piani, l’immobile rivitalizzato accoglie ora inquilini premium per uffici, incluso il centro operativo regionale di Bain & Company. Il mix retail al piano terra presenta brand affermati come Champion accanto a concept innovativi che uniscono ristorazione e retail fashion.

Il pattern di acquisizioni suggerisce che Yanai stia costruendo un portafoglio di asset trophy nei corridoi retail più competitivi d’Europa. I suoi precedenti acquisti includono proprietà nel distretto commerciale di Amsterdam e nella zona di Covent Garden a Londra, entrambe similmente ancorate da location Uniqlo.

Per venditori istituzionali come Hines, l’attrattiva risiede nel collaborare con acquirenti che comprendono i fondamentali del real estate retail offrendo prezzi premium per asset in location di primo piano. La transazione è stata facilitata dai servizi di consulenza di JLL.

L’operazione riflette tendenze più ampie nel real estate commerciale europeo, dove acquirenti strategici con expertise operativa nel retail competono sempre più con investitori istituzionali tradizionali per gli asset più desiderabili.

Fonte: Monitor Immobiliare

Milano

I tesori architettonici di Milano: 10 edifici imperdibili che definiscono la città secondo il New York Times

Milano si erge a capitale italiana del design, dove secoli di evoluzione architettonica creano uno straordinario tessuto urbano. La città fonde armoniosamente capolavori gotici con strutture contemporanee all’avanguardia, offrendo ai visitatori un viaggio straordinario attraverso la storia dell’architettura. Dalle fortezze medievali ai grattacieli sostenibili, gli edifici di Milano raccontano la storia di una città che ha sempre abbracciato l’innovazione rispettando il proprio passato.

Ecco dieci gemme architettoniche che mostrano il diversificato patrimonio edilizio milanese:

La Meraviglia Gotica: Duomo di Milano

La cattedrale di Milano rappresenta uno degli esempi più magnifici di architettura gotica d’Europa. Questo capolavoro in pietra calcarea ha richiesto quasi sei secoli per essere completato, risultando in una facciata intricata ornata da oltre 3.400 statue e 135 guglie. Il caratteristico stile gotico lombardo della cattedrale unisce elementi verticali slanciti a dettagli decorativi elaborati. I visitatori possono salire alle terrazze panoramiche per ammirare viste mozzafiato sulla città, camminando tra archi rampanti e pinnacoli scolpiti che rendono questa struttura davvero indimenticabile.

Galleria Vittorio Emanuele II: Il Salotto della Città

Adiacente al Duomo, questa galleria commerciale ottocentesca incarna la reputazione di Milano per eleganza e commercio. La Galleria presenta una stupenda volta in ferro e vetro che inonda lo spazio di luce naturale, mentre il suo stile architettonico eclettico incorpora elementi del Revival rinascimentale. Oltre al suo significato architettonico, la Galleria ospita caffè storici, boutique di lusso e ristoranti raffinati, rendendola sia un punto di riferimento culturale che un vivace centro sociale.

Villa Necchi Campiglio: Perfezione Razionalista

Nascosta nel tranquillo quartiere del Quadrilatero del Silenzio di Milano, questa villa degli anni ’30 esemplifica l’architettura razionalista italiana. Progettata da Piero Portaluppi, l’edificio dimostra come i principi modernisti possano creare spazi di notevole raffinatezza. Le linee pulite della villa, le forme geometriche e gli spazi accuratamente proporzionati riflettono l’adesione dell’epoca alla bellezza funzionale. La sua conservazione permette ai visitatori di sperimentare l’autentica filosofia progettuale degli anni ’30 in un ambiente residenziale intimo.

Villa Borsani: Innovazione del Dopoguerra

Situata nella vicina Varedo, questa residenza del 1945 di Osvaldo Borsani mostra l’innovazione del design italiano del dopoguerra. La villa rappresenta una sintesi perfetta tra architettura razionalista ed eccellenza nell’interior design, caratterizzata da arredi su misura e soluzioni spaziali innovative che rimangono straordinariamente contemporanee. Ogni dettaglio riflette l’ottimistico abbraccio del periodo verso nuovi materiali e tecnologie, rendendola un luogo di pellegrinaggio per gli appassionati di design.

Castello Sforzesco: Fortezza Medievale Trasformata

Questo castello del XV secolo funge da ancora storica di Milano, collegando la città moderna al suo passato ducale. Originariamente costruito come fortezza per la famiglia regnante degli Sforza, il complesso ora ospita diversi musei e istituzioni culturali. Il circostante Parco Sempione fornisce spazio verde nel cuore urbano, mentre le imponenti mura e torri in mattoni del castello ricordano ai visitatori l’importanza strategica di Milano nella storia europea.

Torre Velasca: Icona Brutalista

Elevandosi 106 metri sopra il centro città, questa torre degli anni ’50 rappresenta le ambizioni architettoniche milanesi del dopoguerra. La caratteristica silhouette a fungo dell’edificio richiama le torri medievali lombarde abbracciando le tecniche costruttive moderniste in cemento. La sua forma geometrica audace e l’espressione materica cruda la rendono un esempio definitivo dell’architettura brutalista italiana, controversa ma innegabilmente iconica nello skyline milanese.

Chiesa di Santa Maria Annunciata: Spiritualità Geometrica

Progettata dal rinomato architetto Gio Ponti, questa chiesa dimostra come l’architettura moderna possa servire scopi sacri. La forma poligonale dell’edificio crea un motivo geometrico simile al diamante che si estende dalla struttura generale ai dettagli decorativi. La filosofia progettuale di Ponti enfatizzava l’unità tra architettura e arti applicate, facendo sì che ogni elemento contribuisca a un’esperienza spirituale ed estetica coesa.

Da Giacomo: La Ristorazione come Architettura

Questo ristorante dimostra che l’architettura degli interni può essere significativa quanto la progettazione degli edifici. Creato da Renzo Mongiardino, lo spazio evoca il lusso degli anni ’30 attraverso dettagli accuratamente realizzati inclusi boiserie, superfici in marmo ed elementi Art Nouveau. Il design del ristorante crea un ambiente immersivo dove cenare diventa un’esperienza teatrale, dimostrando il potere dell’architettura di valorizzare le attività umane.

Bosco Verticale: Innovazione Sostenibile

Queste torri residenziali gemelle hanno rivoluzionato il pensiero sulla sostenibilità urbana e l’architettura verde. Progettate da Stefano Boeri, gli edifici sostengono oltre 900 alberi e migliaia di piante sulle loro facciate, creando foreste verticali che migliorano la qualità dell’aria e forniscono habitat per la fauna urbana. Il progetto rappresenta un nuovo modello per l’abitare ad alta densità che lavora con piuttosto che contro i sistemi naturali, ispirando sviluppi simili in tutto il mondo.

Fondazione Prada: Patrimonio Industriale Reimmaginato

Questo complesso culturale trasforma un’ex distilleria in un polo per l’arte contemporanea attraverso la visione degli architetti OMA. Il progetto conserva gli edifici industriali originali aggiungendo nuove strutture audaci, inclusa una caratteristica sala espositiva dorata. Il complesso dimostra come il riuso adattivo possa onorare il patrimonio architettonico creando spazi per la programmazione culturale all’avanguardia, rendendolo sia un successo di conservazione che una destinazione architettonica.

Questi dieci edifici illustrano collettivamente la ricchezza architettonica milanese, dalla grandezza gotica all’innovazione sostenibile. Ogni struttura contribuisce all’identità della città rappresentando movimenti più ampi nella storia dell’architettura, rendendo Milano una destinazione essenziale per chiunque sia interessato a come gli edifici plasmano la vita urbana e l’espressione culturale.

Fonte: Idealista 

Esclusiva Villa Ci: il gioiello architettonico (nascosto) di Milano cambia proprietà in un affare da 50 milioni di euro

Un capolavoro dei rinomati architetti Gio Ponti e Pier Giulio Magistretti trova finalmente nuovi proprietari dopo decenni di esclusività deliberata

Nel cuore di Milano, dove Via De Marchi incontra il patrimonio architettonico della città, sorge Villa Ci—un complesso residenziale straordinario che ha silenziosamente affascinato il mercato immobiliare di lusso per decenni. Dopo anni di strategica indisponibilità, questo capolavoro architettonico ha finalmente cambiato proprietà in un affare del valore di circa 50 milioni di euro.

Il Guardiano Eccentrico

Per oltre un decennio, Villa Ci è rimasta largamente disabitata sotto la custodia di Corrado Minucci, ingegnere e giornalista che trasformò le visite immobiliari in una forma d’arte. Chi conosceva Minucci descrive un uomo che provava particolare piacere nell’ospitare potenziali acquirenti—da regnanti mediorientali a magnati della moda e titani della finanza—solo per rifiutare alla fine ogni offerta.

Il suo rituale era costante: tour elaborati che mostravano il pedigree dell’edificio, dai progetti dei leggendari architetti Gio Ponti e Pier Giulio Magistretti ai giardini rigogliosi e alle terrazze discrete, persino il rifugio antiaereo del tempo di guerra. Ogni presentazione si concludeva con la stessa domanda astuta: “Allora, quanto vale per lei?” Indipendentemente dalla risposta, la conclusione di Minucci rimaneva invariata: “Non fa per lei.”

Chi lo conosceva insiste che fosse diventato un passatempo più che un serio affare. La proprietà rimase virtualmente vuota eccetto per la residenza di Minucci al sesto piano, la sua governante al settimo, e uno studio al pianoterra.

Patrimonio Architettonico

La storia di Villa Ci inizia quasi un secolo fa quando l’attuale Via De Marchi non esisteva. L’area era definita dal sistema dei navigli, e Via Turati portava il nome di Via Principe Umberto, conducendo a quella che allora era Piazza Fiume (ora Repubblica), sede della stazione Centrale originale.

Il piano regolatore del 1933 stabilì la continuazione lungo Via dei Giardini, permettendo la costruzione di quello che i documenti di pianificazione descrivevano come un “pettine di fabbricati con terrazzi e cortili.” Entra in scena Francesco Plodari, imprenditore lombardo per eccellenza e produttore di utensili a Magenta, il cui nome ancora oggi adorna lo stadio locale grazie al suo successo come presidente del Novara.

Plodari ottenne i permessi di costruzione e incaricò i suoi amici Ponti e Magistretti per il progetto. Ogni dettaglio—dalle scale ai lampadari, dalle porte alle maniglie—porta la firma di maestri artigiani. La costruzione iniziò nel 1939, e sorprendentemente, l’edificio attualmente opera senza vincoli di protezione del patrimonio.

Un Laboratorio Vivente

Nel corso dei decenni, Villa Ci guadagnò riconoscimento nelle guide turistiche internazionali, celebrata non solo per il suo merito architettonico ma per la sua biodiversità unica. Il complesso divenne un’oasi urbana, caratterizzata da specie di uccelli rari che nidificavano tra magnolie e alberi di agrumi, insieme ad anatre esotiche incluse “corritrici indiane” e “caroline” che attiravano i passanti curiosi.

Oggi, i visitatori premono ancora i loro telefoni contro i cancelli per catturare scorci di questo santuario urbano. Marissa, la fedele custode di Minucci per 30 anni ed erede designata, continua a prendersi cura dei cedri, limoni, pompelmi e arance amare. La sua dedizione ai giardini rimane incrollabile: “Le piante vanno curate!”

Nuovi Custodi

I nuovi proprietari della proprietà sono la famiglia Nassimiha, figure prominenti della comunità ebraica persiana milanese originaria di Mashad, Iran. Attivi nel commercio di diamanti, la famiglia ha radici profonde nel panorama culturale milanese, fondando in particolare Noam—la prima associazione religiosa in Italia a costruire ex novo una sinagoga nell’ultimo secolo, situata in Via Montecuccoli.

L’interesse dei Nassimiha per Villa Ci risale al 2016, quando si avvicinarono per la prima volta a Minucci. Ora, avendo navigato con successo quella che la consulente legale Barbara de Muro dello studio LCA descrive come una “operazione complessa” che ha coinvolto negoziazioni, dispute ereditarie e considerazioni storiche, pianificano di restaurare la proprietà per un’eventuale vendita preservandone l’integrità architettonica.

Implicazioni di Mercato

La transazione di Villa Ci rappresenta più di un affare immobiliare di lusso—segnala il trasferimento del patrimonio architettonico milanese a nuovi custodi impegnati nella conservazione. In un mercato dove le proprietà centrali di prima qualità con proprietà unificata sono sempre più rare, la valutazione di 50 milioni di euro riflette sia il valore intrinseco dell’edificio che il suo potenziale come capolavoro restaurato.

Come la caratterizza de Muro, Villa Ci era “un gioiello nascosto e inespresso.” Sotto la nuova proprietà, questo tesoro architettonico potrebbe finalmente realizzare il suo pieno potenziale mantenendo la visione dei suoi creatori originali e l’eredità di biodiversità del suo più devoto guardiano.

Fonte: Corriere Milano

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Milano in controtendenza rispetto al resto d’Italia: i bilocali rimangono favoriti nonostante il calo di popolarità

Il compatto bilocale è da tempo la tipologia di immobile preferita dagli acquirenti milanesi, anche se i dati recenti mostrano che questa preferenza potrebbe gradualmente cambiare

Nel competitivo mercato immobiliare urbano italiano, le preferenze abitative rivelano modelli regionali distinti, con Milano che dimostra costantemente la sua posizione unica nel panorama immobiliare nazionale. Mentre la maggior parte delle grandi città italiane mostra una chiara preferenza per i trilocali, Milano continua a seguire il proprio ritmo – sebbene i dati recenti suggeriscano l’inizio di un potenziale cambiamento nel comportamento degli acquirenti.

Secondo un’analisi completa del mercato condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, i trilocali dominano nei grandi centri urbani italiani, rappresentando il 34% delle proprietà disponibili. Gli appartamenti di quattro locali seguono al 24%, mentre i bilocali costituiscono il 22% della quota di mercato nelle più grandi città italiane.

Milano, tuttavia, presenta un’eccezione sorprendente a questo modello nazionale. L’offerta abitativa del capoluogo lombardo rimane fortemente concentrata sui bilocali, che rappresentano il 31% delle proprietà disponibili—anche se questa percentuale è diminuita rispetto alle rilevazioni precedenti.

Questa preferenza milanese di lunga data per gli spazi abitativi compatti deriva da molteplici fattori di mercato. I bilocali sono storicamente la scelta preferita dagli acquirenti milanesi, in parte per la loro maggiore presenza sul mercato, ma anche perché la loro metratura inferiore si traduce in prezzi più accessibili in uno dei mercati immobiliari più costosi d’Italia.

La distintiva preferenza della città per spazi abitativi più compatti riflette sia considerazioni economiche pratiche sia le preferenze di stile di vita urbano dei suoi residenti. Tuttavia, la percentuale in calo dei bilocali nel mercato complessivo potrebbe segnalare un’evoluzione nelle preferenze degli acquirenti o nelle priorità di sviluppo.

Nel frattempo, la limitata offerta abitativa continua a plasmare le dinamiche immobiliari di Milano. La città affronta una persistente carenza di immobili disponibili, nonostante il continuo sviluppo di progetti di nuova costruzione che rimangono attraenti per i potenziali acquirenti, i quali privilegiano sempre più le proprietà nuove. Questo squilibrio tra domanda e offerta crea un mercato a due livelli dove gli immobili che necessitano di significativi interventi di ristrutturazione rimangono invenduti mentre le unità più nuove o ben mantenute vengono vendute rapidamente.

Poiché i progetti di nuova costruzione continuano in tutta Milano, essi rispondono a chiari segnali del mercato—gli acquirenti preferiscono fortemente proprietà di nuova costruzione con servizi moderni e caratteristiche di efficienza energetica. Questa preferenza per le nuove costruzioni sta creando un’ulteriore segmentazione nel mercato, con proprietà più datate che richiedono lavori di ristrutturazione sostanziali e sperimentano periodi di inserzione prolungati.

Il mercato immobiliare della città continua a riflettere lo status di Milano come capitale finanziaria e della moda d’Italia, dove lo spazio ha un premio e le considerazioni pratiche spesso guidano le decisioni di acquisto. Se la percentuale in calo dei bilocali segnali un cambiamento fondamentale nel mercato o semplicemente una fluttuazione temporanea resta da vedere, ma rappresenta una tendenza importante da monitorare nei prossimi mesi per investitori, sviluppatori e potenziali acquirenti.

Mentre Milano evolve, le sue preferenze immobiliari forniscono una finestra sulle priorità in cambiamento e sulle realtà economiche del centro urbano più dinamico d’Italia. Mentre i bilocali mantengono per ora la loro posizione come tipologia abitativa più diffusa della città, il graduale cambiamento suggerisce che Milano potrebbe eventualmente allinearsi più strettamente con le tendenze nazionali—o forse stabilire modelli completamente nuovi che riflettono la sua posizione unica nel panorama urbano italiano.

Richard Tayar

Tutto quello che c’è da sapere sul mercato immobiliare di Milano. Analisi dei costi per quartiere e proiezioni

Una panoramica approfondita sui prezzi delle abitazioni a Milano nel 2025

Il mercato immobiliare milanese continua a rappresentare un caso unico nel panorama italiano, con differenze significative tra i diversi quartieri cittadini. Per chi desidera acquistare o affittare un’abitazione nel capoluogo lombardo, comprendere queste dinamiche risulta fondamentale. Analizziamo nel dettaglio la situazione attuale, basandoci sui dati più recenti forniti da Immobiliare.it Insights.

La sostenibilità economica dell’acquisto immobiliare

Secondo uno studio di Immobiliare.it Insights pubblicato a gennaio 2024, per sostenere l’acquisto di un appartamento con due stanze senza rimanere sopraffatti dal mutuo, un lavoratore dovrebbe percepire circa 52.000 euro annui, equivalenti a circa 4.300 euro netti mensili. Questa cifra rappresenta più del doppio dello stipendio medio dei lavoratori milanesi, evidenziando il crescente divario tra potere d’acquisto e costo degli immobili.

Mercato delle compravendite: analisi quartiere per quartiere

Ad aprile 2025, i dati di Immobiliare.it Insights rivelano una marcata stratificazione dei prezzi al metro quadro nella città. Il Centro si conferma l’area più esclusiva con quotazioni che superano gli 11.000 euro al metro quadro.

Le zone premium della città

Subito dopo il Centro, i quartieri che comandano la classifica dei prezzi sono:

  • Garibaldi, Moscova, Porta Nuova con quotazioni prossime ai 9.900 euro/mq
  • Arco della Pace, Arena, Pagano che superano i 9.500 euro/mq
  • Quadronno, Palestro, Guastalla e Genova, Ticinese, entrambi oltre gli 8.000 euro/mq

Le aree più accessibili

All’estremo opposto della scala dei valori si collocano quartieri come Bisceglie, Baggio e Olmi, dove i prezzi scendono a circa 3.000 euro al metro quadro. Altre zone che presentano valori inferiori ai 4.000 euro al metro quadro sono:

  • Ponte Lambro, Santa Giulia
  • Cimiano, Crescenzago, Adriano
  • Forlanini
  • Affori, Bovisa
  • Bicocca, Niguarda

Il mercato delle locazioni

Il segmento degli affitti rispecchia sostanzialmente le stesse dinamiche geografiche delle compravendite. Le zone centrali e di maggior prestigio come Centro, Garibaldi, Moscova, Porta Nuova, Arco della Pace, Arena, Pagano, Porta Venezia e Indipendenza registrano canoni che sfiorano o superano i 30 euro/mq.

È interessante notare che, a differenza del mercato delle compravendite, il settore delle locazioni ha registrato nell’ultimo anno una flessione dei prezzi in quasi tutti i quartieri milanesi. Nonostante questo calo, anche nelle zone più economiche i canoni restano nettamente superiori alla media nazionale di 14 euro/mq.


Fonte: Immobiliare.it Insights, dati aggiornati ad aprile 2025

Il mercato immobiliare italiano mostra un leggero cambiamento nelle tendenze di investimento 2024-25. Vi sveliamo il perché

Dopo due anni di crescita, gli acquisti per investimento rallentano leggermente pur mantenendo livelli storicamente solidi

Il mercato immobiliare italiano sta mostrando segni di un sottile cambiamento di direzione nel 2024-2025. Dopo gli aumenti registrati nel 2022 e nel 2023, gli acquisti per investimento rappresentano ora il 19% delle transazioni totali, un calo marginale rispetto al 19,5% dell’anno scorso, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa basata sulle compravendite concluse dalle agenzie presenti su tutto il territorio nazionale.

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Sebbene minimo, questo calo rappresenta un segnale di raffreddamento dopo due anni consecutivi di crescita. Dal 2012 al 2022, gli acquisti per investimento si sono mantenuti costantemente tra il 16% e il 18%, rendendo il livello attuale—nonostante la diminuzione—ancora tra i più alti registrati nel periodo 2012-2024. I minimi storici si erano toccati nel biennio 2014-2015 e nuovamente tra il 2020 e il 2021, principalmente a causa degli effetti della pandemia.

Le Grandi Città Continuano a Trainare l’Attività di Investimento

Le grandi aree metropolitane mantengono la loro posizione di poli di attrazione per gli investimenti, con acquisti che raggiungono il 28,1% delle transazioni—in leggera diminuzione rispetto al 28,6% del 2023 ma significativamente sopra la media nazionale. Napoli guida la classifica del 2024 con un impressionante 38,9% di acquisti effettuati per scopo di investimento, seguita da Palermo (36,0%), Verona (32,2%), Bari (30,5%) e Firenze (30,3%). Milano e Bologna superano entrambe la soglia del 28%, mentre Roma (21,5%) e Torino (21%) completano la classifica.

Le Preferenze Immobiliari Evolvono con Investitori alla Ricerca di Spazi Più Ampi

I bilocali rimangono la scelta preferita dagli investitori, rappresentando il 32,5% degli acquisti per investimento, seguiti dai trilocali al 27,4%. È importante notare che il 2024 ha visto un crescente interesse per proprietà più grandi (quattro locali e oltre) e soluzioni abitative indipendenti, che sono cresciute dal 13,2% al 13,8% degli acquisti per investimento—segnalando un rinnovato interesse per proprietà più spaziose e versatili.

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Profilo dell’Investitore: Professionisti a Metà Carriera e Famiglie Guidano il Mercato

L’età media degli investitori rimane stabile, con la fascia 45-54 anni più attiva (27,7%), seguita dai 35-44enni (22,6%) e dai 55-64enni (21,8%). Coppie e famiglie dominano il mercato degli investimenti, rappresentando il 72,2% degli acquirenti per investimento. Gli investitori single sono diminuiti dal 30,6% nel 2023 al 27,8% nel 2024, invertendo il trend di crescita osservato negli anni precedenti.

Investitori Stranieri e Opzioni di Finanziamento Guadagnano Terreno

L’investimento straniero nel mercato immobiliare italiano continua a rafforzarsi. Mentre gli investitori internazionali rappresentavano solo il 4,1% delle transazioni nel 2019, ora costituiscono il 9,5% nel 2024, apportando un contributo significativo al segmento degli investimenti.

Gli acquisti in contanti rimangono predominanti all’85,9% delle transazioni per investimento. Tuttavia, il finanziamento tramite mutuo è aumentato al 14,1%, mostrando una ripresa dopo il rallentamento del 2023 causato dall’aumento dei tassi di interesse.

Fonte: Analisi del Gruppo Tecnocasa, come riportato da Idealista

Agevolazioni fiscali prima casa. La guida di notariato e consumatori per navigare i benefici d’acquisto (da Idealista)

Una collaborazione strategica per chiarire le opportunità fiscali nell’acquisto immobiliare

Fonte: Idealista.it

In un mercato immobiliare in continua evoluzione, l’acquisto della prima casa rappresenta ancora un pilastro fondamentale nell’economia delle famiglie italiane. Riconoscendo l’importanza di questo passaggio cruciale, il Consiglio Nazionale del Notariato, in partnership con 14 Associazioni dei Consumatori, ha sviluppato uno strumento pratico e accessibile per guidare i cittadini attraverso il complesso panorama delle agevolazioni fiscali.

Un vademecum strategico in formato domanda-risposta

La diciannovesima guida realizzata da questa collaborazione, intitolata “Agevolazioni fiscali prima casa – Istruzioni per l’uso”, si distingue per il suo approccio pragmatico. Strutturata attraverso un formato di domande e risposte, accompagnate da tabelle riassuntive, la pubblicazione offre chiarimenti immediati su interrogativi chiave: chi può accedere alle agevolazioni, quali immobili possono beneficiarne, e come evitare la decadenza dai benefici fiscali.

“Questa guida nasce dall’esperienza concreta dei notai e dei consumatori ed è per questo che si differenzia da altri prodotti sullo stesso tema,” spiega Alessandra Mascellaro, consigliera nazionale del Notariato responsabile dei rapporti con le Associazioni dei consumatori. “È particolarmente incisiva perché, nel marasma di normative che si sono avvicendate nel tempo, circoscrive le singole tematiche con lo schema della domanda e della risposta.”

Un investimento che mantiene il suo valore sociale

Nonostante il panorama economico in trasformazione, l’acquisto della prima casa continua a rappresentare un traguardo significativo. Secondo Giulio Biino, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, “In un mondo che sta cambiando, l’acquisto della prima casa continua a costituire un traguardo.” La guida si propone come un supporto essenziale proprio in questa fase preliminare, quando “ci si dimentica che il prezzo non è tutto” e che le implicazioni fiscali “possono incidere molto o molto meno sul prezzo definitivo proprio in funzione delle possibili agevolazioni.”

Il documento, definito da Biino come “una sorta di pronto soccorso”, non intende sostituire la consulenza professionale, ma fornire un primo orientamento accessibile a tutti.

I numeri confermano l’importanza della proprietà immobiliare

Secondo il rapporto Federproprietà-Censis, per l’83,2% degli italiani la proprietà della casa rappresenta un fattore di sicurezza e stabilità. Il 78,4% la considera espressione della propria identità, mentre per il 69,1% rimane un investimento sempre sicuro. La metà dei proprietari, inoltre, dichiara l’intenzione di trasmettere l’immobile in eredità ai figli o nipoti.

I Dati Statistici Notarili rivelano che nel 2023 quasi il 50% degli acquisti ha riguardato prime case, con una prevalenza della fascia d’età tra i 18 e i 35 anni (26% delle transazioni, in calo rispetto al 28% del 2022). Anche il ricorso al credito d’imposta ha mostrato una flessione: la fascia tra i 36 e i 45 anni è passata dal 35% del 2021 al 31% del 2023.

Cosa sono le agevolazioni prima casa

Le agevolazioni variano in base al venditore: se l’acquisto avviene da un’impresa di costruzione, l’IVA scende dal 10% al 4% del prezzo, con imposte catastale e ipotecaria fisse di 200 euro ciascuna. Se il venditore è un privato, l’imposta di registro si riduce dal 9% al 2% del valore catastale, con imposte catastale e ipotecaria di 50 euro ciascuna. Questi benefici si estendono anche alle pertinenze (box, cantine, posti auto), anche se acquistate separatamente.

I requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni

Per accedere alle agevolazioni, l’immobile deve appartenere a categorie catastali “non di lusso” (esclusi A/1, A/8, A/9), mentre sono ammissibili le categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, oltre a C/2, C/6 e C/7 per le pertinenze (limitatamente a una per categoria).

Quanto all’acquirente, deve essere un privato con residenza (o impegno a trasferirla entro 18 mesi) nel Comune dell’immobile. Non deve possedere altri immobili nello stesso Comune, né proprietà acquistate con le medesime agevolazioni sul territorio nazionale.

Importante: la vendita o donazione dell’immobile entro cinque anni dall’acquisto comporta la decadenza dai benefici, con l’obbligo di versare la differenza d’imposta (7% per imposta di registro, 6% per IVA), una sanzione del 30% e interessi di mora, a meno che non si acquisti un’altra prima casa entro un anno dall’alienazione. Lo stesso accade in caso di mancato trasferimento della residenza nei termini previsti.

La guida completa è liberamente consultabile e scaricabile sui siti del Notariato e delle Associazioni dei Consumatori.

Billionaires' Row

La volatilità dei mercati crea turbolenze senza precedenti nel settore immobiliare ultra-lusso (Wall Street Journal)

La recente volatilità dei mercati ha innescato un cambiamento significativo e improvviso nel settore immobiliare residenziale di ultra-lusso, con individui ad alto patrimonio netto che riconsiderano o abbandonano acquisizioni immobiliari multimilionarie a causa dell’incertezza economica. Secondo quanto riportato recentemente dal Wall Street Journal, questa improvvisa battuta d’arresto segnala un potenziale punto di svolta per un segmento del mercato che era rimasto apparentemente immune alle più ampie pressioni economiche.

L’Effetto Ricchezza al Contrario

Il mercato immobiliare di lusso, che ha dimostrato una notevole resilienza attraverso gli aumenti dei tassi di interesse che hanno rallentato il mercato immobiliare generale, sta sperimentando quello che gli economisti definiscono un effetto ricchezza inverso. Quando individui ad alto patrimonio netto assistono al declino del valore dei loro portafogli, emergono barriere psicologiche agli acquisti discrezionali di grande entità, indipendentemente dalla loro stabilità finanziaria complessiva.

Un caso emblematico: un agente immobiliare di New York, Peter Ocean, aveva concluso un accordo da 10,25 milioni di dollari per un appartamento di quattro camere a Lenox Hill all’inizio di marzo, solo per vederlo crollare giorni prima della firma del contratto quando le turbolenze del mercato hanno eroso il portafoglio azionario dell’acquirente di circa il 25%, come riportato dal Wall Street Journal.

Questo schema si sta ripetendo in tutti gli enclave più esclusivi della nazione. A Bel-Air, una transazione da 65 milioni di dollari è saltata quando acquirenti internazionali si sono ritirati durante il loro periodo di contingenza a seguito delle fluttuazioni del mercato. Nel frattempo, a Coral Gables, in Florida, un uomo d’affari ha richiesto una pausa di 30 giorni nelle negoziazioni per una residenza di 15.000 piedi quadrati da 42 milioni di dollari a causa di preoccupazioni riguardanti la sua attività di importazione dipendente dalla Cina.

Ricalibrazione Strategica tra Acquirenti Facoltosi

La turbolenza del mercato si estende oltre le preoccupazioni immediate di preservazione della ricchezza. Il Wall Street Journal riporta che alcuni acquirenti facoltosi stanno strategicamente riposizionando il capitale che sarebbe stato destinato a residenze di lusso.

Nel quartiere Park Slope di Brooklyn, gli imprenditori Joanna Neumann e suo marito hanno ritirato la loro offerta per una brownstone da 3,995 milioni di dollari nonostante fosse la loro “casa dei sogni”. La loro priorità si è spostata verso il mantenimento della liquidità per sostenere la loro attività di palestra qualora le condizioni economiche dovessero deteriorarsi ulteriormente.

Questo calcolo—soppesare proprietà da sogno contro le esigenze aziendali—rappresenta un significativo cambiamento psicologico in un segmento di mercato dove il potere d’acquisto discrezionale è sembrato illimitato negli ultimi anni.

Ampiezza Geografica della Frenata

Il raffreddamento del mercato del lusso è geograficamente diversificato, colpendo sia centri di ricchezza consolidati che destinazioni di lusso emergenti. Secondo il Wall Street Journal:

  • Ad Aspen, Colorado, circa 100 milioni di dollari in proprietà di fascia alta sono tornati sul mercato all’inizio di aprile, inclusa una residenza nel West End da 52,5 milioni di dollari che è stata rimessa in vendita dopo essere uscita dal contratto
  • A Houston, Texas, un’offerta verbale di 1,3 milioni di dollari è stata ritirata poiché gli acquirenti hanno citato l’incertezza del mercato
  • A Morris Township, New Jersey, un castello da 9,95 milioni di dollari ha perso il suo acquirente durante la due diligence
  • A Ridgewood, New Jersey, una proprietà da 1,8 milioni di dollari è uscita dal contratto il 2 aprile, in coincidenza con l’azione presidenziale sul commercio

L’impatto comprende residenze primarie, proprietà per vacanze e acquisizioni di investimento, suggerendo una ricalibratura su ampia scala della valutazione del rischio tra acquirenti facoltosi.

Contesto di Mercato e Indicatori Anticipatori

L’attuale turbolenza segue un periodo di straordinaria crescita nel settore immobiliare di lusso. Secondo i dati citati dal Wall Street Journal da Redfin, il prezzo mediano di vendita per le case di lusso negli Stati Uniti—definite come il 5% superiore delle vendite—è aumentato dell’8,8% durante il secondo trimestre del 2024, superando le proprietà non di lusso di più del doppio.

Questo apprezzamento dei prezzi, unito a un inventario limitato nei mercati di primo piano, aveva creato un mercato del venditore che sembrava inarrestabile. I recenti eventi di mercato, tuttavia, hanno provocato un reset sia nelle aspettative dei venditori che nella fiducia degli acquirenti.

Implicazioni Strategiche per i Partecipanti al Mercato

I professionisti del settore sono divisi sul fatto che l’attuale rallentamento rappresenti un’esitazione temporanea o l’inizio di una correzione più sostanziale. Alcuni agenti segnalano un interesse continuo da parte di acquirenti che cercano di diversificare lontano dai titoli azionari, mentre altri notano un approccio attendista tra i clienti.

Per i venditori, le dinamiche in evoluzione potrebbero richiedere pazienza strategica. Il proprietario dell’appartamento di Lenox Hill che ha perso un affare da 10,25 milioni di dollari ha successivamente rifiutato un’offerta di 9 milioni, contando sulla stabilizzazione del mercato per ripristinare la fiducia degli acquirenti.

Per gli ultra-ricchi, queste decisioni riflettono in ultima analisi strategie di gestione del portafoglio piuttosto che necessità abitative—una distinzione fondamentale dal più ampio mercato immobiliare che rende il settore immobiliare di lusso sia più volatile che potenzialmente più resiliente in risposta all’incertezza economica.

Mentre i mercati cercano di trovare equilibrio tra gli sviluppi economici e politici in corso, il settore immobiliare di lusso potrebbe servire come indicatore anticipatore del sentiment degli investitori ad alto patrimonio netto e della loro fiducia a lungo termine nelle condizioni economiche.

Cosa ci è piaciuto della Design Week di Brera: le installazioni di spicco che hanno definito l’innovazione a Milano

Nel panorama competitivo degli eventi globali di design, il Distretto di Brera a Milano ha dimostrato ancora una volta perché rimane la destinazione principale sia per i marchi di lusso affermati che per i talenti creativi emergenti. Con 237 eventi ufficiali e numerose presentazioni satellite, come riportato da Living Corriere, l’edizione di quest’anno ha offerto un eccezionale ritorno sull’investimento sia per i partecipanti che per i visitatori in cerca di ispirazione all’intersezione tra artigianato, tecnologia ed esperienza di lusso.

Posizionamento Strategico dei Brand Attraverso Ambienti Immersivi

I marchi di lusso più affermati hanno sfruttato luoghi storici per creare esperienze memorabili che trascendono le tradizionali esposizioni di prodotti. Hermès ha esemplificato questo approccio a La Pelota con un’installazione eterea di Charlotte Macaux Perelman, co-direttrice artistica delle collezioni per la casa del brand. Le strutture luminose sospese hanno creato un effetto labirinto, posizionando strategicamente la maison di lusso francese come innovatrice nel design spaziale oltre la sua offerta di prodotti.

L’installazione “Bamboo Encounters” di Gucci presso i Chiostri di San Simpliciano del XVI secolo ha dimostrato un’efficace marketing del patrimonio storico, collegando l’iconica borsa Bamboo del 1947 alle interpretazioni contemporanee di questo materiale sostenibile. La mostra, curata da 2050+, ha presentato sette progetti commissionati a diversi designer internazionali tra cui Anton Alvarez, Dima Srouji e Nathalie Du Pasquier. Questa integrazione strategica tra patrimonio del marchio e narrative orientate alla sostenibilità esemplifica l’attuale equilibrio del lusso tra tradizione e innovazione.

Esclusività Attraverso l’Accesso: Il Lusso della Disponibilità Limitata

Secondo Living Corriere, la Design Week di quest’anno ha continuato la tradizione di fornire accesso a luoghi tipicamente riservati—un importante fattore di valore esclusivo nell’economia dell’esperienza. Il Chiostro Sant’Angelo, dove Flexform ha presentato la collezione outdoor di Antonio Citterio, ha creato valore percepito sia attraverso l’esposizione dei prodotti che attraverso il privilegio di accedere a uno spazio storico normalmente privato.

Allo stesso modo, il marchio australiano di skincare di lusso Aēsop ha dimostrato differenziazione di mercato creando un’installazione multisensoriale nella sacrestia normalmente inaccessibile della Chiesa del Carmine. Il brand ha efficacemente esteso la sua identità olfattiva nel design spaziale, utilizzando il suo balsamo per le mani Eleos Aromatique come finitura architettonica che emanava note legnose ed erbacee in tutto lo spazio.

Investimento in Capitale Culturale: L’Effetto Es Devlin

Forse l’investimento più significativo in programmazione culturale è arrivato dal Salone del Mobile con l’installazione “Library of Light” di Es Devlin nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera. La struttura circolare di 18 metri di diametro, contenente oltre 2.000 volumi su scaffali luminosi rotanti, rappresenta il tipo di investimento culturale su larga scala che genera sostanziali media earned e coinvolgimento dei visitatori.

La sofisticata integrazione dell’installazione con l’architettura storica—funzionando come una meridiana che illumina porzioni precedentemente non illuminate del cortile del XVII secolo—esemplifica come le installazioni della Design Week si siano evolute da semplici esposizioni di prodotti a complessi interventi culturali con impatto duraturo. Living Corriere nota che l’installazione rimarrà accessibile fino al 21 aprile 2025, estendendo l’influenza dell’evento oltre il tradizionale calendario della Design Week.

Espansione di Mercato Attraverso Lanci Strategici di Showroom

L’apertura del primo showroom milanese di Tacchini in Largo Treves 5 ha dimostrato un efficace posizionamento di mercato, creando un’atmosfera residenziale che ha sfumato il confine tra ambienti retail e di ospitalità. La presenza di luminari del design come Tobia Scarpa, che ha supervisionato la riedizione della sua sedia Africa del 1975, e Faye Toogood che sistemava i cuscini sul suo divano Butter, ha aggiunto un autentico valore narrativo all’esperienza del brand.

Questo concetto di “casa aperta agli amici” segnala un cambiamento nell’approccio dei marchi di design verso il retail fisico nel mercato post-pandemia—enfatizzando la connessione personale e l’integrazione dello stile di vita rispetto alla tradizionale esposizione dei prodotti.

Il Risultato Finale

Le presentazioni di maggior successo al Distretto di Brera di quest’anno hanno condiviso un approccio comune: sfruttare il distinto capitale culturale degli spazi storici milanesi creando allo stesso tempo installazioni all’avanguardia che posizionano i brand per la rilevanza futura nel mercato. Mentre il lusso continua a spostarsi verso l’esperienza piuttosto che l’acquisizione, questi investimenti strategici in programmazione culturale e ambienti immersivi forniscono un significativo vantaggio competitivo in un mercato globale del design sempre più affollato.

Milano superlusso

La rivoluzione del design di Milano. Il Fenomeno Fuorisalone 2025: ecco la guida di Columbus International

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Mentre l’élite creativa mondiale si riversa a Milano questo aprile, scopriamo come la 63ª Design Week sta trasformando la capitale della moda italiana in un laboratorio di innovazione, creatività e pensiero orientato al futuro.

Quando il Fuorisalone di Milano aprirà le sue porte dal 7 al 13 aprile, non mostrerà solo mobili e illuminazione. Quello che una volta era principalmente una fiera commerciale si è evoluto in un colosso culturale dove i confini tra design, arte, tecnologia e intrattenimento si dissolvono completamente.

L’edizione 2025 rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione della Milano Design Week, con una convergenza senza precedenti di discipline che sta ridefinendo il ruolo del design nella società.

I Nuovi Protagonisti

L’edizione 2025 segna un cambiamento significativo con importanti figure culturali provenienti da ambiti esterni al design tradizionale che assumono un ruolo centrale. Il regista premio Oscar Paolo Sorrentino trasforma i padiglioni 22-24 del Salone del Mobile in un’installazione meditativa intitolata La dolce attesa, sfidando i visitatori a sperimentare il tempo in modo diverso nel nostro mondo iper-accelerato.

Nel frattempo, il leggendario regista teatrale Bob Wilson svela Mother al Castello Sforzesco, un’installazione multimediale che dialoga con il capolavoro incompiuto di Michelangelo. L’opera, accompagnata dalle composizioni minimaliste del compositore estone Arvo Pärt, esemplifica l’approccio interdisciplinare che definisce l’evento di quest’anno.

Impatto sul Mercato: Il Business della Design Week

Con oltre 500.000 visitatori attesi e un impatto economico stimato di 370 milioni di euro per la città, la Milano Design Week è diventata un’opportunità di business di grande potenza. I principali marchi stanno investendo budget record in installazioni spettacolari che fungono anche da sofisticati veicoli di marketing.

Questa evoluzione riflette cambiamenti più ampi nel marketing del lusso, dove le attivazioni esperienziali superano sempre più la pubblicità tradizionale nel connettersi con i consumatori di nuova generazione.

La Mappa dell’Innovazione: Navigare tra i Distretti del Design di Milano

Brera: L’Epicentro dell’Economia dell’Esperienza

Con oltre 300 eventi programmati, Brera è emerso come il distretto che richiede i premi al metro quadro più elevati. Library of Light dell’artista britannica Es Devlin alla Pinacoteca di Brera ne dimostra il motivo: l’installazione immersiva combina mapping proiettivo all’avanguardia con architettura fisica, creando quello che probabilmente sarà il momento di design più fotografato della settimana.

A Palazzo Moscova 18, l’artista digitale Michela Picchi collabora con Glo For Art per una installazione technicolor che rappresenta un’altra tendenza cruciale: la gamification delle mostre di design. I visitatori non si limitano a osservare, ma interagiscono attraverso elementi di realtà aumentata che estendono l’esperienza in ambiti digitali.

Tortona: Il Centro dell’Innovazione Commerciale

Un tempo zona industriale, Tortona si è trasformata nel cuore commerciale del Fuorisalone, dove dominano i lanci di prodotti. Il programma We Will Design di Base Milano funziona come incubatore per talenti emergenti, mentre il Superdesign Show di Superstudio Più offre una piattaforma per 70 designer internazionali focalizzati su tecniche di produzione sostenibile.

Il distretto serve come barometro essenziale per chiunque operi nel business del design orientato al consumatore, mostrando oggi le innovazioni retail di domani.

5Vie: Patrimonio Incontra Disruption

Nel centro storico di Milano, il distretto 5Vie cura un dialogo riflessivo tra le tradizioni artigianali italiane e l’innovazione tecnologica. Il focus di quest’anno su ordine ed equilibrio si manifesta in luoghi inaspettati come il cortile dell’INPS, dove Metropolitan Jungle di Angela Florio esplora i principi del design biofilico.

Per i collezionisti esperti, il distretto offre opportunità di caccia al tesoro in laboratori come Laboratorio Paravicini, le cui porcellane decorate a mano rappresentano il tipo di investimento artigianale di alto valore che sta attraendo sempre più l’attenzione della gestione patrimoniale.

Oltre il Centro: La Frontiera dell’Innovazione

I lavori più sperimentali appaiono nei distretti periferici come Isola, dove la mostra Design is Human esamina come le tecnologie emergenti stiano ridefinendo le tradizioni artigianali. Al Quartiere Stadera, una rete di visite agli studi organizzata dall’associazione Vicini di Strada offre ai visitatori un raro accesso ai creatori di nuova generazione prima che raggiungano il riconoscimento commerciale.

L’influente galleria Nilufar di Nina Yashar si insedia in Via Lancetti con tre mostre, tra cui Silver Lining, un’esplorazione all’avanguardia di tecniche avanzate di lavorazione dei metalli curata dal collettivo di architettura Fosbury Architecture.

La Conclusione per l’Intelligence Aziendale

Per i leader aziendali che partecipano alla Milano Design Week, l’intelligence chiave va oltre le tendenze estetiche. L’evento funziona come un laboratorio per osservare come le esperienze fisiche possono essere monetizzate in un mercato sempre più digitale, offrendo spunti strategici applicabili in vari settori, dal retail all’ospitalità.

Mentre i confini tra discipline creative continuano a sfumarsi, la Milano Design Week non si limita a mostrare oggetti, ma anticipa come vivremo, lavoreremo e interagiremo nel prossimo decennio. Per i dirigenti lungimiranti, è diventata un’opportunità essenziale di ricerca sul campo sui meccanismi del desiderio e dell’attenzione nell’economia dell’esperienza di domani.

Fonte: Corriere