Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano: il nuovo paradiso fiscale che sta trasformando il mercato immobiliare di lusso

Milano sta vivendo un afflusso senza precedenti di individui ad alto patrimonio netto che si trasferiscono in città, trasformando la capitale finanziaria d’Italia in un emergente paradiso fiscale che compete con le destinazioni offshore tradizionali. I dati del 2023 mostrano un notevole afflusso di residenti benestanti provenienti da paradisi fiscali consolidati, tra cui 69 individui da Cipro, 30 da Panama e numeri minori da destinazioni caraibiche come Antigua, Bahamas e Barbados.

La tendenza si estende oltre i paradisi fiscali tradizionali, con trasferimenti record dalle principali economie: 4.862 dalla Francia, 3.121 dalla Spagna, 2.130 dal Regno Unito e 1.627 dagli Stati Uniti – il dato più alto dal 2003. Altri movimenti significativi includono 567 dai Paesi Bassi, 395 dal Belgio e 281 dal Canada.

Il Vantaggio Fiscale

La forza trainante dietro questa migrazione è l’attraente regime di flat tax italiano per gli stranieri facoltosi. La recente legislazione ha raddoppiato il tetto della flat tax da €100.000 a €200.000, indipendentemente dai livelli di reddito estero. Per gli individui con patrimonio ultra-elevato, questo crea di fatto un ambiente fiscale quasi azzerato. Il beneficio si estende ai familiari, che pagano una modesta flat tax di €25.000.

Secondo l’ultima analisi di mercato di Scenari Immobiliari, le transazioni immobiliari di lusso superiori a €1 milione rappresentano ora il 6% delle transazioni immobiliari totali a Milano, con valori medi delle transazioni in significativo aumento.

Impatto sul Mercato Immobiliare

I dati recenti del mercato rivelano transazioni immobiliari di lusso senza precedenti:

  • Un attico da €15 milioni vicino alla Pinacoteca di Brera (500 metri quadrati)
  • Una casa cielo-terra da €10 milioni nel quartiere Sant’Ambrogio
  • Un appartamento con terrazzo in via della Moscova da €9 milioni (350 metri quadrati)
  • Due interi piani nella Torre Solaria, quartiere Porta Nuova: €7,5 milioni
  • Un attico da €6,5 milioni con vista su Piazza Gae Aulenti

Il mercato degli affitti di lusso è altrettanto robusto, con transazioni recenti che includono:

  • Affitto mensile di €15.000 per un attico con vista sui Giardini Montanelli
  • Affitto annuale di €140.000 per una proprietà premium in viale Majno

Implicazioni Economiche

Il Private Wealth Migration Report 2024 di Henley & Partners posiziona l’Italia come principale destinazione europea per i migranti facoltosi, al sesto posto a livello globale. Si prevede che il paese attirerà 2.200 individui ad alto patrimonio netto quest’anno, con Milano che cattura la maggior parte della quota, seguita da Portofino.

I modelli finanziari mostrano che gli individui che guadagnano €10 milioni all’anno in altri paesi europei possono risparmiare tra €4-5 milioni in tasse trasferendosi a Milano. I nuovi sviluppi immobiliari stanno rispondendo a questa domanda, con proprietà in località prestigiose come Largo Treves che comandano prezzi superiori a €20.000 al metro quadrato nelle prevendite.

Analisi di Mercato

I dati di mercato indicano che le metriche tradizionali del prezzo al metro quadrato non si applicano più al segmento ultra-lusso di Milano. La scarsità di proprietà uniche ha creato un mercato dove ogni proprietà premium stabilisce il proprio punto di prezzo, indipendentemente dai metodi di valutazione convenzionali.

Impatto Socioeconomico

Mentre l’afflusso di individui ad alto patrimonio netto porta significativo capitale e potere d’acquisto a Milano, gli economisti avvertono di potenziali implicazioni socioeconomiche. La concentrazione di ricchezza nell’area urbana relativamente compatta di Milano sta facendo aumentare i valori immobiliari in tutti i segmenti, creando preoccupazioni sulla sostenibilità abitativa e sulla disparità salariale per la popolazione esistente della città.

Mentre Milano continua a posizionarsi come il più nuovo paradiso fiscale d’Europa, la città affronta la sfida di bilanciare il suo crescente appeal per la ricchezza internazionale con il mantenimento del suo tradizionale tessuto sociale e la garanzia di una crescita economica sostenibile per tutti i residenti.

Il Museo d’Arte Moderna di Milano apre dopo cinquant’anni di attesa. La città rivaleggia con gli Uffizi di Firenze

Al culmine di una saga durata mezzo secolo, tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.

La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica

I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.

“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”

Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna

La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:

  • “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
  • Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
  • “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
  • Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque

Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.

Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto

Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:

  • Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
  • Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
  • Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento

La Scommessa Economica: Milano Può Competere?

La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.

Una Nuova Era per i Musei Italiani

L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.

“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”

Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.

In un drammatico culmine di una saga durata mezzo secolo tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.

La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica

I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.

“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”

Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna

La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:

  • “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
  • Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
  • “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
  • Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque

Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.

Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto

Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:

  • Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
  • Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
  • Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento

La Scommessa Economica: Milano Può Competere?

La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.

Una Nuova Era per i Musei Italiani

L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.

“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”

Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.

Foto in copertina e social media via Palazzo Citterio/Brera Design District 

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Milano superlusso

Milano supera New York nel retail di lusso globale: Via Montenapoleone contro Fifth Avenue, i vincitori e vinti

In un cambiamento che ha ridefinito il panorama del retail di lusso globale, Via Montenapoleone a Milano ha raggiunto ciò che una volta sembrava improbabile: spodestare la Fifth Avenue di New York come via dello shopping più costosa al mondo. Questo traguardo, documentato nella 34esima edizione del report “Main Streets Across the World” di Cushman & Wakefield, segna la prima volta che una località europea conquista la prima posizione nella classifica globale.

La trasformazione di Via Montenapoleone riflette la più ampia evoluzione di Milano come potenza mondiale del lusso. Con affitti annuali che raggiungono i 20.000 euro al metro quadrato, rappresentando una notevole crescita dell’11% su base annua e un impressionante aumento del 30% in due anni, la via è diventata il gioiello della corona del retail di lusso globale. In confronto, i canoni di locazione della Fifth Avenue sono rimasti stabili a 19.537 euro al metro quadrato negli ultimi due anni, suggerendo un mercato maturo che ha raggiunto un plateau.

Ciò che rende particolarmente affascinante l’ascesa di Via Montenapoleone è il carattere unico del quartiere del lusso milanese. A differenza dei vasti paesaggi commerciali di altre città globali, il quartiere del lusso di Milano è notevolmente concentrato. Il posizionamento premium della via è valorizzato dalla sua posizione strategica all’interno del Quadrilatero, in particolare nell’ambita area tra Via Verri e Via Sant’Andrea. Questa concentrazione ha creato una densità senza precedenti di marchi di lusso, favorendo un’atmosfera di esclusività e raffinatezza che è diventata sempre più attraente per i retailer globali.

La Fifth Avenue di New York, pur cedendo la prima posizione, rimane un simbolo iconico del retail di lusso. La sua più ampia distribuzione geografica e il mix commerciale diversificato sono da tempo parte del suo fascino, offrendo ai brand l’esposizione a un’ampia gamma di consumatori e turisti facoltosi. La stabilità dei suoi canoni di locazione testimonia il fascino duraturo della via e la sua posizione consolidata nel mercato del lusso globale.

Le caratteristiche contrastanti di queste due destinazioni del lusso riflettono tendenze più ampie nel retail globale. L’ascesa di Milano esemplifica la crescente importanza di esperienze di lusso concentrate e altamente curate. La città ha sfruttato con successo il suo patrimonio nella moda e nel design per creare una proposta convincente per i marchi di lusso. Thomas Casolo, responsabile retail Italia di Cushman & Wakefield, osserva che “Milano è diventata un brand globale sinonimo di lusso”, sottolineando come l’approccio mirato della città abbia dato i suoi frutti.

Questo cambiamento nella gerarchia del retail di lusso presenta sia opportunità che sfide. Per Milano, la sfida chiave, come notato da Joachim Sandberg, CEO di Cushman & Wakefield Italia, sta nel trasformare questo risultato in valore tangibile per l’intera comunità. La città deve bilanciare il suo richiamo lussuoso con uno sviluppo sostenibile che porti benefici a tutti gli stakeholder.

La risposta della Fifth Avenue a questo mutato panorama sarà altrettanto significativa. La resilienza di New York e la sua capacità di reinventarsi sono state dimostrate nel corso della storia, e questa nuova sfida potrebbe innescare approcci innovativi al retail di lusso in una delle destinazioni dello shopping più famose al mondo.

La competizione tra queste due vie iconiche riflette più che semplici valori immobiliari commerciali; rappresenta un panorama del lusso globale in evoluzione dove la sofisticatezza europea e l’eccellenza concentrata hanno, per il momento, superato la scala e la diversità americana. Mentre entrambe le località continuano a evolversi, i loro approcci al mantenimento e al miglioramento del loro richiamo lussuoso offriranno preziose intuizioni sul futuro del retail di alta gamma.

Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano guida il mercato immobiliare di lusso in Italia. Il capoluogo lombardo catalizza la domanda

Il capoluogo lombardo supera Roma e Porto Cervo nelle preferenze degli acquirenti di alto livello, con particolare interesse da parte degli investitori internazionali

In un mercato immobiliare che mostra segnali contrastanti, Milano si conferma indiscussa regina del settore lusso in Italia. Secondo un recente studio condotto da LuxuryEstate.Com, il capoluogo lombardo catalizza il 17,3% della domanda nazionale per immobili di prestigio, distanziando significativamente Roma (13,3%) e altre rinomate località come Porto Cervo e Forte dei Marmi.

Il Primato del Lusso

Il segmento ultra-lusso, caratterizzato da proprietà con valori superiori ai 6 milioni di euro, mantiene un dinamismo particolare, soprattutto nelle zone più esclusive della città. Il Quadrilatero della Moda, Brera e l’area del Duomo continuano ad attrarre significativi investimenti, principalmente da parte di acquirenti internazionali.

Appeal Internazionale

Un fattore chiave del successo di Milano nel mercato immobiliare di lusso è la sua attrattività per gli investitori stranieri, attirati non solo dal prestigio delle location ma anche da un regime fiscale favorevole. Questo trend si è mantenuto solido anche nel 2024, con gli acquirenti internazionali che guidano le transazioni di maggior valore.

Segmentazione del Mercato

Mentre le proprietà nel segmento più alto del mercato (oltre i 6 milioni di euro) mantengono un forte dinamismo, si osserva una leggera contrazione nelle compravendite di immobili di lusso nella fascia tra 1 e 6 milioni di euro, evidenziando una polarizzazione del mercato verso l’ultra-lusso.

Investimenti immobiliari a Milano

World Capital Group: ecco un quadro del mercato degli uffici a Milano. Solidità nel tessuto urbano e nuovi orizzonti

World Capital Group ha pubblicato un’approfondita analisi sul mercato degli immobili direzionali di Milano relativa al terzo trimestre 2024, confermando la posizione dominante del Centro Città e dell’area Garibaldi nel panorama nazionale degli spazi ad uso ufficio.

Panoramica del Mercato
Il mercato milanese degli uffici mantiene una notevole solidità, evidenziata dalla stabilità dei canoni di locazione sia nel tessuto urbano che nell’hinterland. L’indice REAI_O (Real Estate Attractiveness Index Office) conferma questa tendenza positiva, sottolineando la crescente attrattività del settore direzionale milanese per gli investitori.

Analisi dei Canoni e Rendimenti
Nel Centro storico, la zona Duomo registra prime rent compresi tra 570 e 730 €/mq/anno. I rendimenti si attestano su una media del 4,3% nelle zone centrali, con punte del 4,2% nel Business District. Il Semicentro presenta rendimenti più elevati, raggiungendo il 7% in aree emergenti come Città Studi, Pasteur, Rovereto e NoLo.

REAI_O: Nuovo Indicatore di Attrattività
L’innovativo indice REAI_O, sviluppato per valutare l’attrattività delle diverse zone, integra molteplici parametri:

  • Canoni di locazione
  • Prezzi di vendita
  • Rendimenti
  • Dinamiche di domanda e offerta
  • Altri indicatori settoriali rilevanti

Performance per Zone
Le aree più performanti secondo il REAI_O sono: Centro città:

  • Duomo: 127,31
  • Centrale/Repubblica: 100,48
  • Garibaldi/Moscova/Porta Nuova: 96,23

Hinterland:

  • Assago: 7,17
  • Segrate: 5,39
  • San Donato Milanese: 5,29

La forza economica del capoluogo lombardo si riflette positivamente anche sulle aree periferiche, consolidando il ruolo di Milano come polo attrattivo per il mercato immobiliare.

Prospettive Future
Marco Clerici, Head of Research & Advisory di World Capital Group, commenta: “Milano continua a distinguersi come fulcro del mercato immobiliare direzionale italiano. La sua capacità di attrarre operatori nazionali e internazionali, unita a una costante evoluzione del tessuto urbano, la rende un modello di riferimento nel contesto europeo. Il report del Q3 2024 evidenzia come la città, attraverso progetti strategici e un’accresciuta attrattività, mantenga una posizione di leadership sia nel contesto nazionale che continentale.”

Fonte: Monitor Immobiliare 

Il mercato immobiliare in Lombardia

Il mercato immobiliare di lusso a Milano raggiunge nuove vette nonostante l’offerta limitata (fonte: Tirelli & Partners)

Secondo l’ultimo Osservatorio sulle Residenze Esclusive di Tirelli & Partners, il mercato immobiliare di lusso milanese continua a dimostrare una notevole resilienza, con proprietà di prestigio nel Quadrilatero che raggiungono prezzi record di 37.000 euro al metro quadro nel 2024 – un impressionante aumento del 40% dal 2020. Questo trend posiziona Milano come destinazione sempre più attraente per gli investitori immobiliari globali.

Noi di Columbus International, boutique immobiliare, ponte ideale tra i mercati italiano e americano dalla nostra sede strategica in Via San Raffaele 1, 20121, Milano, riteniamo che il mercato del lusso milanese si sia evoluto in due segmenti distinti: il segmento ultra-lusso sopra i 6 milioni rimane robusto, trainato da acquirenti internazionali ed espatriati italiani di ritorno attratti da politiche fiscali favorevoli, mentre quello compreso tra 1-3 milioni mostra una crescita più misurata.

Dinamiche di Mercato

Il segmento top (oltre 3 milioni) e lusso (oltre 6 milioni) continua a vedere una forte domanda, in particolare da acquirenti internazionali con vantaggi fiscali. Tuttavia, le limitazioni dell’offerta e gli standard qualitativi rimangono sfide significative. Le proprietà di alta qualità trovano tipicamente acquirenti motivati rapidamente, comandando prezzi premium con minima negoziazione.

Le porzioni più basse (1-2 milioni) e medie (2-3 milioni) mostrano una domanda domestica più cauta, con acquirenti spesso alla ricerca di upgrade piuttosto che espansioni. Il divario qualitativo tra nuovi sviluppi e proprietà esistenti è diventato sempre più evidente, con progressi tecnologici e innovazioni architettoniche che rendono le proprietà più datate meno competitive.

Indicatori Chiave di Mercato

  • L’indice di assorbimento è diminuito del 3,5%, particolarmente nelle zone prime come Brera dove scarseggiano immobili di qualità
  • I tempi medi di vendita hanno superato i 6 mesi per la prima volta in quattro anni
  • Le negoziazioni medie sui prezzi hanno raggiunto il 6,7%, anche se le proprietà premium spesso ottengono il prezzo richiesto
  • Il Quadrilatero guida l’apprezzamento dei prezzi, mentre zone come Magenta mostrano modesti incrementi dell’1%

Prospettive Future

Il mercato prevede volumi di transazioni stabili nel segmento inferiore, potenzialmente sostenuti dal calo dei tassi d’interesse e dalla forza dei mercati azionari. Il segmento ultra-lusso dovrebbe continuare a beneficiare della domanda internazionale e dei vantaggi fiscali di Milano, nonostante i recenti aggiustamenti della flat tax.

La nostra posizione unica come ponte tra i mercati immobiliari italiano e americano ci permette di servire sia investitori internazionali che clienti locali alla ricerca di proprietà premium. Invitiamo le parti interessate a visitare i nostri uffici in Via San Raffaele 1, dove il nostro team può fornire approfondimenti dettagliati sul panorama immobiliare di lusso in evoluzione di Milano.

La tendenza “Casa”: vivere nel lusso delle residenze esclusive di Milano. Da Cipriani a Rocco Forte, fino a Casa Baglioni

Milano, capitale della moda italiana, sta vivendo una nuova tendenza negli alloggi di lusso che colma il divario tra hotel di alta gamma e residenze private. Il concetto “Casa” offre ai viaggiatori esigenti e agli espatriati un mix unico di comfort, privacy ed esclusività. Esploriamo alcune delle proprietà “Casa” più notevoli a Milano che stanno ridefinendo il vivere di lusso.

Casa Cipriani: Un Moderno Club Privato

Casa Cipriani Milano porta la leggendaria ospitalità dell’Harry’s Bar di Venezia nel cuore di Milano. Questo esclusivo club privato crea una comunità eclettica per coloro che apprezzano i semplici piaceri della vita. Con la sua atmosfera vivace e servizi di classe mondiale, Casa Cipriani offre un ambiente sofisticato ma rilassato per socializzare, cenare e godersi la dolce vita.

Casa Brera: Una Porta d’Accesso alla Cultura Milanese

Situata a pochi passi dall’iconico Castello Sforzesco, Casa Brera è un hotel a 5 stelle che fonde armoniosamente l’architettura razionalista con il lusso moderno. Progettato dal rinomato Studio Urquiola, l’hotel dispone di 116 camere splendidamente arredate, tra cui 15 suite e la straordinaria Suite Milanese. Casa Brera va oltre il semplice alloggio, offrendo una vera esperienza di vita milanese con il suo bar sul tetto, la piscina all’aperto e diverse opzioni gastronomiche che mostrano sia la cucina locale che quella internazionale.

Rocco Forte House: Privacy Senza Pari in un Palazzo Storico

Situata nel cuore del quartiere della moda di Milano, Rocco Forte House occupa un palazzo del XIX secolo splendidamente restaurato. Con soli 11 appartamenti esclusivi, questa proprietà offre il massimo della privacy e del lusso su misura. Ogni appartamento è un capolavoro di design, che combina elementi storici con comfort contemporanei. Il dedicato House Concierge assicura che ogni esigenza degli ospiti sia soddisfatta, dalla pulizia alle esperienze personalizzate in città.

Casa Baglioni: Eleganza Italiana degli Anni ’60

Casa Baglioni porta una nuova prospettiva sulla scena degli hotel di lusso di Milano. Situato nell’artistico quartiere di Brera, questo boutique hotel rende omaggio al design italiano degli anni ’60 offrendo allo stesso tempo comfort moderni e un ristorante stellato Michelin. La collezione d’arte accuratamente curata e le eleganti camere fanno di Casa Baglioni un paradiso per gli appassionati di design e gli amanti del cibo.

La tendenza “Casa” a Milano rappresenta una nuova era di alloggi di lusso, dove i confini tra hotel e residenze private sfumano. Queste proprietà offrono non solo un posto dove soggiornare, ma uno stile di vita che abbraccia l’eleganza, la cultura e l’ospitalità italiana. Per coloro che cercano un’autentica esperienza milanese con tutti i comfort di casa e i servizi di un hotel di classe mondiale, il concetto “Casa” fornisce la soluzione perfetta.

Che siate visitatori frequenti di Milano o stiate considerando un soggiorno prolungato, queste proprietà “Casa” offrono un’opportunità unica di immergervi nella ricca cultura e nello stile di vita vivace della città. Vivete il meglio di Milano dal comfort della vostra “casa lontano da casa” italiana.

Foto via Casa Cipriani Milano

Milano

Boom immobiliare: Milano e Monza guidano l’impennata del mercato immobiliare italiano. Ecco le ultime notizie

Il mercato immobiliare del Nord Italia continua a sfidare le difficoltà economiche, con Milano e Monza che emergono come capofila nell’apprezzamento del valore degli immobili. Gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi rivelano una robusta traiettoria di crescita, particolarmente in questi centri urbani chiave, nonostante un concomitante rallentamento nei volumi delle transazioni.

Milano: La Metropoli Inarrestabile

Milano, capitale finanziaria e della moda italiana, mantiene il suo fascino per gli investitori immobiliari, registrando un aumento del 2% nei prezzi degli immobili residenziali durante la prima metà del 2024. Questo incremento porta il prezzo medio per metro quadro a un sostanzioso €6.520, rafforzando lo status della città come mercato immobiliare di prim’ordine in Europa.

Il distretto sud della città è emerso come l’hotspot per la crescita, sperimentando un notevole aumento del 6% nei valori immobiliari. Questa tendenza sottolinea le dinamiche in evoluzione del panorama urbano di Milano, con aree precedentemente trascurate che ora catturano l’interesse degli investitori.

Monza: Il Cavallo del Mercato Immobiliare Italiano

In una svolta sorprendente, Monza ha superato il suo più famoso vicino, registrando una crescita impressionante del 7% nei prezzi degli immobili. Con valori medi che ora raggiungono i €3.444 per metro quadro, Monza si sta rapidamente posizionando come un’attraente alternativa per gli investitori esclusi dal mercato premium di Milano.

Il settore nord della città è stato particolarmente dinamico, con prezzi che sono saliti del 9% raggiungendo una media di €3.869 per metro quadro. Questo aumento indica un crescente riconoscimento del potenziale di Monza come destinazione residenziale e di investimento.

Sfide di Mercato e Prospettive Future

Nonostante i trend positivi dei prezzi, sia Milano che Monza affrontano venti contrari in termini di volumi di transazioni. Milano ha assistito a un calo del 13% nelle transazioni di proprietà residenziali nel primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente, con tendenze simili osservate a Monza e Lodi.

Guido Bardelli, Assessore alla Casa di Milano, riconosce l’urgente necessità di affrontare le preoccupazioni relative all’accessibilità. “L’attrattività di Milano ora pone una sfida: garantire l’accessibilità abitativa per la classe media che fatica con gli attuali costi di mercato,” afferma Bardelli, sottolineando l’impegno della città nell’espandere le iniziative di housing sociale.

Implicazioni per gli Investimenti

Per gli investitori, le attuali dinamiche di mercato presentano sia opportunità che sfide. Il continuo apprezzamento dei prezzi nelle località di pregio suggerisce un potenziale di guadagni in conto capitale, particolarmente in aree emergenti come il distretto sud di Milano o il settore nord di Monza. Tuttavia, il calo nei volumi delle transazioni segnala la necessità di una strategia cauta, con un focus sul valore a lungo termine piuttosto che su rapidi turnover.

Mentre il mercato immobiliare del Nord Italia naviga attraverso queste tendenze complesse, rimane un faro di crescita nel panorama immobiliare europeo. Con interventi politici strategici e approcci di sviluppo innovativi, città come Milano e Monza sono pronte a mantenere il loro appeal, bilanciando crescita e accessibilità negli anni a venire.

Il mercato immobiliare di Milano affronta sfide nonostante la ripresa del settore in Italia. Tutti i trend in aggiornamento

Il mercato immobiliare italiano mostra segni di vita dopo sei trimestri consecutivi di declino. Tuttavia, Milano, il centro finanziario del paese, si trova a nuotare controcorrente. Secondo i recenti dati dell’Agenzia delle Entrate, il mercato immobiliare nazionale ha registrato una modesta crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con 186.324 transazioni registrate nel secondo trimestre del 2024.

Tendenze Nazionali vs. Anomalia di Milano

Mentre città come Roma (+3,4%) e Genova (+3,9%) guidano questa nascente ripresa, Milano ha registrato un significativo calo del 7,3% nelle transazioni immobiliari. Questo forte contrasto solleva interrogativi sui fattori che influenzano il panorama immobiliare del capoluogo lombardo.

Il Paradosso di Milano

Il calo delle vendite immobiliari a Milano presenta un’interessante peculiarità. I contratti di locazione a lungo termine in città hanno visto un aumento dell’1%, mentre gli accordi a canone concordato sono aumentati di un sorprendente 153%. Tuttavia, è cruciale notare che questa percentuale rappresenta un numero relativamente piccolo: solo 948 contratti sono stati firmati secondo questi termini durante il trimestre.

Cambiamento delle Preferenze nei Tipi di Immobili

In tutta Italia, inclusa Milano, si nota una tendenza evidente nei tipi di proprietà che cambiano mano. I bilocali e le unità più grandi stanno registrando una maggiore domanda. Gli esperti del settore attribuiscono questo a due distinti gruppi di acquirenti:

  1. Investitori e giovani coppie/single che optano per unità compatte a due camere
  2. Famiglie alla ricerca di spazi più ampi per adattarsi alle esigenze di vita in evoluzione, inclusi uffici domestici e aree multifunzionali

Fattori Economici in Gioco

La ripresa del mercato italiano più ampio è alimentata da diversi fattori economici:

  • L’inflazione ha quasi raggiunto l’obiettivo del 2% della Banca Centrale Europea
  • I tassi di interesse sono su una traiettoria discendente graduale
  • Il 71% degli acquisti è stato effettuato utilizzando i benefici fiscali “prima casa”, un aumento del 7% rispetto all’anno precedente
  • Il 41% delle transazioni ha coinvolto finanziamenti ipotecari

Variazioni Regionali

L’aumento nazionale non è uniforme in tutte le regioni. I comuni più piccoli stanno superando le prestazioni delle grandi città con un aumento dell’1,6% nelle transazioni, rispetto a solo lo 0,2% nei capoluoghi di provincia. Questo suggerisce un potenziale spostamento delle preferenze verso la vita suburbana o rurale.

Guardando al Futuro

Nonostante l’attuale flessione di Milano, molti professionisti del settore immobiliare rimangono cautamente ottimisti sul futuro del mercato. Gli indicatori economici in stabilizzazione e la domanda repressa di abitazioni suggeriscono che la seconda metà del 2024 potrebbe portare sviluppi più positivi per il settore immobiliare italiano, inclusa la sua capitale della moda e della finanza.

Mentre Milano naviga in queste acque difficili, investitori e potenziali acquirenti farebbero bene a tenere d’occhio come le dinamiche uniche del mercato della città si evolvono in risposta alle più ampie tendenze nazionali.

Fonte: Sky Tg24

La rivoluzione verde di Milano: Bosconavigli porta la foresta in città (Scoprite le ultime tendenze con Richard Tayar)

Nel cuore dello storico quartiere San Cristoforo di Milano, un complesso residenziale all’avanguardia sta ridefinendo il concetto di vita urbana. Bosconavigli, progettato dal rinomato studio Stefano Boeri Architetti in collaborazione con Arassociati e AG&P greenscape, non è semplicemente un altro edificio – è una foresta verticale che colma il divario tra la vita cittadina e la natura.

Questo innovativo progetto reinterpreta la tradizionale casa a corte lombarda, sviluppandosi verso l’alto per creare un’armoniosa fusione tra architettura e verde. Con 170 alberi di 60 specie diverse che adornano facciate, tetti e balconi, Bosconavigli è un esempio concreto di sviluppo urbano sostenibile.

Ma Bosconavigli non è solo un’opera bella da vedere. Il complesso offre 90 appartamenti, ognuno progettato con ampi spazi esterni che fungono da “stanze all’aperto”, sfumando il confine tra la vita interna ed esterna. Servizi pubblici, tra cui un ristorante-bistrò e strutture per il benessere, ne fanno un vero centro comunitario.

L’impegno del progetto per la sostenibilità va oltre il verde rigoglioso. Pannelli solari, raccolta di acqua piovana e produzione di energia geotermica sono solo alcune delle caratteristiche ecologiche integrate nel design. Inoltre, gli elementi verdi dell’edificio fungono da barriere naturali contro il rumore e l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità della vita dei residenti.

Bosconavigli non sta solo cambiando lo skyline di Milano – sta cambiando il modo in cui pensiamo alla vita urbana. Mentre le città di tutto il mondo affrontano sfide ambientali, questo progetto offre uno sguardo su un futuro più verde e sostenibile, dove natura e architettura coesistono in perfetta armonia.

Foto via Bosconavigli