Milano superlusso

La rivoluzione del design di Milano. Il Fenomeno Fuorisalone 2025: ecco la guida di Columbus International

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Mentre l’élite creativa mondiale si riversa a Milano questo aprile, scopriamo come la 63ª Design Week sta trasformando la capitale della moda italiana in un laboratorio di innovazione, creatività e pensiero orientato al futuro.

Quando il Fuorisalone di Milano aprirà le sue porte dal 7 al 13 aprile, non mostrerà solo mobili e illuminazione. Quello che una volta era principalmente una fiera commerciale si è evoluto in un colosso culturale dove i confini tra design, arte, tecnologia e intrattenimento si dissolvono completamente.

L’edizione 2025 rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione della Milano Design Week, con una convergenza senza precedenti di discipline che sta ridefinendo il ruolo del design nella società.

I Nuovi Protagonisti

L’edizione 2025 segna un cambiamento significativo con importanti figure culturali provenienti da ambiti esterni al design tradizionale che assumono un ruolo centrale. Il regista premio Oscar Paolo Sorrentino trasforma i padiglioni 22-24 del Salone del Mobile in un’installazione meditativa intitolata La dolce attesa, sfidando i visitatori a sperimentare il tempo in modo diverso nel nostro mondo iper-accelerato.

Nel frattempo, il leggendario regista teatrale Bob Wilson svela Mother al Castello Sforzesco, un’installazione multimediale che dialoga con il capolavoro incompiuto di Michelangelo. L’opera, accompagnata dalle composizioni minimaliste del compositore estone Arvo Pärt, esemplifica l’approccio interdisciplinare che definisce l’evento di quest’anno.

Impatto sul Mercato: Il Business della Design Week

Con oltre 500.000 visitatori attesi e un impatto economico stimato di 370 milioni di euro per la città, la Milano Design Week è diventata un’opportunità di business di grande potenza. I principali marchi stanno investendo budget record in installazioni spettacolari che fungono anche da sofisticati veicoli di marketing.

Questa evoluzione riflette cambiamenti più ampi nel marketing del lusso, dove le attivazioni esperienziali superano sempre più la pubblicità tradizionale nel connettersi con i consumatori di nuova generazione.

La Mappa dell’Innovazione: Navigare tra i Distretti del Design di Milano

Brera: L’Epicentro dell’Economia dell’Esperienza

Con oltre 300 eventi programmati, Brera è emerso come il distretto che richiede i premi al metro quadro più elevati. Library of Light dell’artista britannica Es Devlin alla Pinacoteca di Brera ne dimostra il motivo: l’installazione immersiva combina mapping proiettivo all’avanguardia con architettura fisica, creando quello che probabilmente sarà il momento di design più fotografato della settimana.

A Palazzo Moscova 18, l’artista digitale Michela Picchi collabora con Glo For Art per una installazione technicolor che rappresenta un’altra tendenza cruciale: la gamification delle mostre di design. I visitatori non si limitano a osservare, ma interagiscono attraverso elementi di realtà aumentata che estendono l’esperienza in ambiti digitali.

Tortona: Il Centro dell’Innovazione Commerciale

Un tempo zona industriale, Tortona si è trasformata nel cuore commerciale del Fuorisalone, dove dominano i lanci di prodotti. Il programma We Will Design di Base Milano funziona come incubatore per talenti emergenti, mentre il Superdesign Show di Superstudio Più offre una piattaforma per 70 designer internazionali focalizzati su tecniche di produzione sostenibile.

Il distretto serve come barometro essenziale per chiunque operi nel business del design orientato al consumatore, mostrando oggi le innovazioni retail di domani.

5Vie: Patrimonio Incontra Disruption

Nel centro storico di Milano, il distretto 5Vie cura un dialogo riflessivo tra le tradizioni artigianali italiane e l’innovazione tecnologica. Il focus di quest’anno su ordine ed equilibrio si manifesta in luoghi inaspettati come il cortile dell’INPS, dove Metropolitan Jungle di Angela Florio esplora i principi del design biofilico.

Per i collezionisti esperti, il distretto offre opportunità di caccia al tesoro in laboratori come Laboratorio Paravicini, le cui porcellane decorate a mano rappresentano il tipo di investimento artigianale di alto valore che sta attraendo sempre più l’attenzione della gestione patrimoniale.

Oltre il Centro: La Frontiera dell’Innovazione

I lavori più sperimentali appaiono nei distretti periferici come Isola, dove la mostra Design is Human esamina come le tecnologie emergenti stiano ridefinendo le tradizioni artigianali. Al Quartiere Stadera, una rete di visite agli studi organizzata dall’associazione Vicini di Strada offre ai visitatori un raro accesso ai creatori di nuova generazione prima che raggiungano il riconoscimento commerciale.

L’influente galleria Nilufar di Nina Yashar si insedia in Via Lancetti con tre mostre, tra cui Silver Lining, un’esplorazione all’avanguardia di tecniche avanzate di lavorazione dei metalli curata dal collettivo di architettura Fosbury Architecture.

La Conclusione per l’Intelligence Aziendale

Per i leader aziendali che partecipano alla Milano Design Week, l’intelligence chiave va oltre le tendenze estetiche. L’evento funziona come un laboratorio per osservare come le esperienze fisiche possono essere monetizzate in un mercato sempre più digitale, offrendo spunti strategici applicabili in vari settori, dal retail all’ospitalità.

Mentre i confini tra discipline creative continuano a sfumarsi, la Milano Design Week non si limita a mostrare oggetti, ma anticipa come vivremo, lavoreremo e interagiremo nel prossimo decennio. Per i dirigenti lungimiranti, è diventata un’opportunità essenziale di ricerca sul campo sui meccanismi del desiderio e dell’attenzione nell’economia dell’esperienza di domani.

Fonte: Corriere

Casa Cipriani si espande oltre New York e Milano. In arrivo un lussuoso sviluppo sul lungomare della Florida

Columbus International: Il Vostro Ponte d’Eccellenza tra il Mercato Immobiliare Statunitense e Italiano

Con prestigiosi uffici a New York, Miami, Milano e Firenze, Columbus International offre una competenza senza pari negli investimenti immobiliari internazionali. Contattate oggi i nostri esperti agenti per esplorare opportunità eccezionali su entrambi i continenti: info@columbusintl.com

L’Iconico Marchio di Ospitalità Italiana Annuncia il Suo Primo Progetto Residenziale nella Location Oceanfront di Miami Beach

Casa Cipriani, lo storico marchio italiano di ospitalità sinonimo di lusso raffinato, sta facendo scalpore nel mercato immobiliare del Sud della Florida con i suoi ambiziosi piani di espansione. L’iconico brand sta per lanciare la sua prima location in Florida – uno sviluppo sofisticato che comprenderà 23 condomini ultra-lusso accanto a un boutique hotel da 40 camere e un esclusivo club privato per membri.

Secondo fonti vicine al progetto, questa impresa senza precedenti sarà ospitata in una straordinaria torre oceanfront di 17 piani al 3611 di Collins Avenue a Miami Beach, posizionando lo sviluppo in una delle strisce costiere più ambite del paese.

Questo segna l’ingresso strategico di Casa Cipriani nel settore immobiliare di lusso, stabilendo la sua presenza in un prestigioso distretto fronte oceano che ha recentemente accolto il nuovo Aman Miami Beach a pochi isolati di distanza—consolidando ulteriormente lo status dell’area come centro per residenze di marca ultra-lusso.

L’ambizioso progetto rappresenta una potente collaborazione tra tre grandi protagonisti: la 13th Floor Investments di Arnaud Karsenti con sede a Miami, la Midtown Equities di Joseph Cayre e la leggendaria famiglia Cipriani.

L’acclamato architetto Brandon Haw è stato incaricato di progettare l’edificio, che promette di fondere magistralmente l’iconico patrimonio Art Deco di Miami Beach con l’estetica senza tempo di Cipriani—un’eleganza che risale al 1931 quando Giuseppe Cipriani fondò l’originale Harry’s Bar a Venezia, Italia.

Un portavoce del progetto ha rivelato in esclusiva che le residenze di lusso, che vanno da una a quattro camere da letto, dovrebbero avere prezzi di partenza intorno ai 25 milioni di dollari quando le vendite inizieranno entro la fine dell’anno. La costruzione è prevista per iniziare poco dopo, segnalando fiducia nel resiliente mercato del lusso di Miami nonostante le più ampie incertezze economiche.

Mentre Casa Cipriani può essere nuova a Miami, l’impressionante portfolio della famiglia Cipriani vanta già una significativa presenza in Florida, tra cui le Cipriani Residences Miami in costruzione, il ristorante Cipriani Downtown Miami su Brickell Avenue, le completate Mr. C Residences e il Mr. C Hotel a Coconut Grove, e un prossimo Mr. C Hotel & Residences a West Palm Beach.

“Casa Cipriani è fondamentalmente incentrata su comfort, privacy, servizio ed eleganza,” spiega Maggio Cipriani, presidente di Cipriani USA e membro della famiglia di quarta generazione. E sottolinea che la location di Miami offrirà l’eccezionale esperienza di club privato “che i nostri membri apprezzano” offrendo al contempo una “opportunità unica di chiamare questo straordinario posto casa.”

Lo sviluppo includerà una impressionante serie di servizi premium, tra cui un ingresso privato dedicato ai residenti, esperienze gastronomiche esclusive, servizi completi di ristorazione e catering in casa, sale da pranzo private, una piscina che serve il rinomato cibo e le bevande di Cipriani, una spa di livello mondiale, un sofisticato lounge e un centro fitness all’avanguardia.

Gli analisti del settore notano che questo sviluppo rappresenta un significativo voto di fiducia nel mercato ultra-lusso di Miami, così come la tendenza continua dei prestigiosi marchi di ospitalità ad estendersi nel settore immobiliare residenziale per soddisfare la crescente domanda di esperienze di vita di marca.

Fonte: New York Post

Il mercato immobiliare in Lombardia

La rinascita architettonica di Milano. I landmark che ridisegnano la città per le Olimpiadi 2026 (da Domus)

Da quando ha ospitato Expo 2015, Milano ha intrapreso un ambizioso percorso di trasformazione urbana che sta ridisegnando profondamente la capitale economica d’Italia. Questi sviluppi architettonici e infrastrutturali seguono una chiara visione strategica: rigenerazione sostenibile degli spazi urbani esistenti piuttosto che espansione in terreni non sviluppati—una scelta dettata sia da vincoli spaziali che da considerazioni etiche.

La metamorfosi di Milano si estende su più scale, dalla rivitalizzazione di enormi scali ferroviari ed ex zone industriali alla attenta ristrutturazione di edifici storici e spazi pubblici iconici. La città si sta posizionando come destinazione globale per l’eccellenza nei servizi, nella cultura e nella sostenibilità, attirando talenti architettonici di livello mondiale per ridefinire il suo tessuto urbano.

Questa rinascita architettonica ha attirato un impressionante roster di designer internazionali tra cui Bjarke Ingels Group (BIG), Skidmore, Owings & Merrill (SOM), Renzo Piano, Snøhetta e David Chipperfield. Il loro lavoro è concentrato in zone di sviluppo chiave come lo Scalo di Porta Romana, CityLife, Porta Nuova e il centro storico, con progetti la cui conclusione è prevista entro il 2025 e in tempo per le Olimpiadi Invernali 2026.

Fonte: Domus

Per gli investitori immobiliari di Milano, l’espansione di Salt Bae segna un mercato sempre in crescita

Per una consulenza esperta sul mercato immobiliare di Milano, contattate i consulenti di Columbus International, con uffici a Milano, Firenze, New York e Miami. Il nostro team di specialisti offre una conoscenza senza pari del panorama degli investimenti milanesi.

Salt Bae firma un accordo per una location di lusso a Milano, confermando l’attrattività dell’Italia per gli investitori globali

L’espansione del ristoratore celebrità Nusret Gökçe – meglio conosciuto come Salt Bae – nella scena “hospitality di lusso” milanese rappresenta molto più di un semplice nuovo ristorante. Segnala la continua forza di Milano come location privilegiata per gli investimenti immobiliari commerciali di fascia alta (e non solo).

Dopo molte speculazioni, il macellaio turco diventato fenomeno globale ha ufficialmente firmato un accordo per aprire il suo nuovo ristorante a Casa Brera, un hotel di lusso recentemente lanciato nella storica Piazzetta Bossi di Milano.

Il settore dell’ospitalità di lusso a Milano ha mostrato una notevole resilienza negli ultimi anni, con marchi premium che continuano a cercare locations di punta nel centro città. L’espansione di Salt Bae segue questa tendenza, con il ristoratore che stabilisce strategicamente la sua presenza italiana dopo le precedenti aperture a Roma e Napoli.

L’accordo immobiliare è stato firmato con lo sviluppatore immobiliare Giuseppe Statuto, proprietario dell’immobile Casa Brera, piuttosto che con il Gruppo Marriott che gestisce le operazioni dell’hotel. Questo accordo evidenzia le complesse strutture di proprietà spesso presenti nel settore dell’ospitalità premium di Milano.

Casa Brera, inaugurata nel 2024 come prima proprietà del brand Casa Brera di Marriott all’interno della sua Luxury Collection, occupa un palazzo novecentesco meticolosamente restaurato progettato da Pietro Lingeri, con interni firmati dalla acclamata designer Patricia Urquiola. La proprietà ospita già molteplici concept di ristorazione supervisionati dai rinomati chef Andrea Berton e Haruo Ichikawa.

Gli osservatori del settore notano che il ristorante di Salt Bae occuperà probabilmente lo spazio sul rooftop attualmente sede di Etereo, sfruttando le viste panoramiche e la piscina scenografica di Casa Brera. Questo posizionamento strategico si allinea con la spettacolarità che ha reso i ristoranti di Nusret destinazioni globali.

Implicazioni di mercato

Il continuo investimento nelle proprietà commerciali di lusso di Milano riflette il fascino duraturo della città come capitale della moda e del design. Aperture di ristoranti di alto profilo come quello di Salt Bae tendono ad aumentare i valori delle proprietà circostanti e ad attrarre ulteriori investimenti nei quartieri.

La tempistica di questa espansione è particolarmente degna di nota in quanto dimostra fiducia nella ripresa post-pandemica di Milano e nelle prospettive di crescita a lungo termine nel settore del lusso.

Fonte: Milano Today
Immagini: Instagram Nusr_et

Investimenti immobiliari a Milano

Milano: la capitale del mercato immobiliare di lusso si conferma “Regina d’Italia”. Ecco perché investire ora

In un panorama immobiliare in continua evoluzione, Milano mantiene saldamente la sua posizione di leadership come mercato più attrattivo d’Italia, nonostante i prezzi record che, secondo le proiezioni di Immobiliare.it Insights, raggiungeranno i 5.700 euro al metro quadro entro la fine del 2025. Un trend che conferma il crescente appeal del capoluogo lombardo nel settore immobiliare di alto livello, un segmento in cui Columbus International si distingue con la sua presenza strategica.

Un Primato Incontestabile

Il Market Appeal Index, l’autorevole indicatore sviluppato da Immobiliare.it Insights per misurare l’attrattività dei mercati immobiliari, assegna a Milano il punteggio massimo di 100/100, confermando la sua posizione di vertice già registrata a gennaio 2024. Questo indice, che valuta fattori quali i volumi di offerta, le ricerche e i contatti ricevuti per gli annunci immobiliari, testimonia la robusta domanda che caratterizza il mercato milanese.

L’Effetto Milano sul Mercato Lombardo

L’influenza positiva di Milano si estende all’intera regione Lombardia, creando un ecosistema immobiliare particolarmente dinamico. Le città satellite come Monza, che ha conquistato il primato tra i capoluoghi di provincia con 94,3 punti, e Bergamo, che segue con 93 punti, beneficiano di questo effetto trainante. Como e Mantova mostrano performance altrettanto impressionanti, consolidando la supremazia lombarda nel settore immobiliare nazionale.

Un Mercato in Costante Evoluzione

Il successo di Milano non è casuale. La città continua ad attrarre investimenti nazionali e internazionali, grazie a:

  • Un tessuto economico-finanziario di primo livello
  • Un’offerta culturale e di intrattenimento di respiro internazionale
  • Infrastrutture moderne e efficienti
  • Una qualità della vita elevata che attrae professionisti e famiglie

L’Expertise di Columbus International

In questo contesto di mercato altamente competitivo, Columbus International si posiziona come punto di riferimento per chi cerca opportunità immobiliari di pregio a Milano. Con una presenza consolidata nelle principali piazze internazionali – da New York a Miami, passando per Firenze – l’agenzia vanta una profonda conoscenza del mercato milanese e delle sue dinamiche.

La nostra rete di agenti specializzati offre un servizio personalizzato che va oltre la semplice intermediazione, garantendo:

  • Una profonda conoscenza del territorio e delle sue zone più esclusive
  • Un’expertise consolidata nella valutazione degli immobili di prestigio
  • Un network internazionale che facilita le transazioni cross-border
  • Un approccio consulenziale orientato alle specifiche esigenze del cliente

Prospettive Future

Mentre Roma accorcia le distanze (86,1 punti) e Bologna mantiene la sua posizione sul podio (72,2 punti), Milano continua a distinguersi come hub immobiliare d’eccellenza. Le previsioni sui prezzi al metro quadro per il 2025 suggeriscono un ulteriore consolidamento di questa tendenza, confermando l’attrattività del capoluogo lombardo per investitori e acquirenti di immobili di prestigio.

In questo scenario, Columbus International si conferma partner ideale per chi cerca non solo un immobile, ma un investimento di valore in una delle città più dinamiche e promettenti d’Europa.

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Il mercato immobiliare di Milano nel 2025. Perché i prezzi delle case stanno frenando (dal Corriere della Sera)

I Segnali del Mercato Indicano un Rallentamento nella Capitale Finanziaria d’Italia

Il mercato immobiliare milanese, un tempo inarrestabile, sta mostrando qualche segno di decelerazione, con dati che suggeriscono che sia i prezzi degli immobili che i canoni di affitto stanno raggiungendo un plateau – e potrebbero essere pronti per una flessione. Questo cambiamento rappresenta un punto di svolta significativo per uno dei mercati immobiliari più dinamici d’Europa.

I volumi delle transazioni raccontano una storia interessante. Nei primi tre trimestri del 2024, i contratti di compravendita sono crollati dell’8,8% rispetto al 2023, sotto-performando significativamente rispetto al calo medio nazionale dell’1,1%. Questa forte contrazione è avvenuta nonostante l’aumento degli acquisti tramite mutuo, indicando un ritiro del capitale di investimento dal mercato.

Il panorama dei prezzi rivela pattern altrettanto considerevoli. Secondo i dati di immobiliare.it, i prezzi medi degli immobili a Milano sono aumentati di un modesto 1,4% nel 2024, raggiungendo i 5.420 euro al metro quadrato—una cifra che garantirebbe immobili di pregio nella maggior parte delle altre città italiane. Tuttavia, questo dato generale nasconde variazioni significative tra i quartieri:

Il chiaro vincitore è Forlanini, che registra un notevole apprezzamento del 15,4%, largamente attribuito allo sviluppo della nuova linea metropolitana M4. Seguono Certosa e Baggio-Bisceglie-Olmi con aumenti rispettivamente del 9,5% e dell’8,3%, anche se questi incrementi riflettono principalmente nuovi progetti di sviluppo come Cascina Merlata e SeiMilano.

Per contro, lo storico quartiere dei Navigli ha visto un leggero calo (-0,1%), mentre Indipendenza e Bande Nere sono rimasti stabili—potenzialmente segnalando un cambiamento nelle dinamiche di mercato.

Il mercato degli affitti presenta un quadro ancora più sorprendente, con una crescita annua che si è fermata allo 0,7%, mostrando segni di declino nella seconda metà del 2024. In particolare, 11 dei 32 quartieri di Milano hanno registrato una diminuzione dei canoni di affitto, con l’area Repubblica-Centrale che ha subito il calo più marcato del -3%.

Guardando al Futuro: Forze di Mercato e Impatto delle Politiche

Le prospettive per il 2025 presentano un mix di opportunità e sfide. Il previsto calo dei tassi dei mutui potrebbe fornire un certo sostegno al mercato, beneficiando in particolare i mutui a tasso variabile. A fine 2024, la stessa rata mensile di 1.000 euro poteva finanziare 43,7 metri quadrati rispetto ai 40 metri quadrati del 2023—un aumento del 9% del potere d’acquisto.

Tuttavia, il mercato si trova a un punto critico con la legislazione “Salva Milano” in sospeso e le dinamiche del settore delle costruzioni. L’attuale carenza di offerta di nuovi sviluppi è innegabile, e lo stallo amministrativo nel Settore Urbanistica sta ostacolando progetti che rispettano le normative esistenti. La potenziale ripresa di nuovi progetti di sviluppo, in particolare fuori dalle zone centrali di pregio della città, potrebbe esercitare una pressione al ribasso sui prezzi degli immobili esistenti—un fattore significativo mentre il mercato si confronta sia con la stagnazione dei prezzi che con le imminenti direttive UE sulle prestazioni energetiche.

Mentre Milano affronta queste sfide, la questione fondamentale dell’accessibilità economica rimane primaria. Il crescente divario tra i livelli di reddito e i costi abitativi continua a rimodellare il tessuto sociale della città, potenzialmente minacciando la sua posizione di motore economico d’Italia. I prossimi mesi riveleranno se questi segnali di mercato rappresentano un aggiustamento temporaneo o un cambiamento più fondamentale nel panorama immobiliare milanese.

Fonte: Corriere della Sera Milano

Richard Tayar

Milano: il mercato immobiliare segna una forte ripresa. Contattateci se cercate casa nel capoluogo meneghino

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Il mercato immobiliare di Milano ha dimostrato una notevole resilienza nel 2024, emergendo come protagonista indiscusso nel panorama degli investimenti italiani. Il settore uffici della città meneghina ha catalizzato il 45% degli investimenti nazionali, confermando Milano come principale hub degli investimenti corporate in Italia.

La città ha registrato un assorbimento di spazi direzionali pari a circa 400.000 mq, con una particolare predilezione per immobili di grado A/A+, che hanno rappresentato oltre il 75% delle transazioni. Nonostante una leggera flessione rispetto al 2023, il mercato ha mostrato un dinamismo significativo, specialmente nell’ultimo trimestre, che ha segnato un record storico per numero di operazioni concluse.

Particolarmente significativo è stato l’incremento dei canoni prime nel mercato milanese, che hanno raggiunto i 775 €/mq/anno, con prospettive di ulteriore crescita nei prossimi trimestri. Questo trend riflette la crescente attrattività di Milano per gli investitori internazionali e la costante richiesta di spazi di qualità.

Nel settore residenziale, Milano continua a distinguersi per la sua unicità nel panorama italiano, con una forte domanda concentrata su unità di piccole dimensioni, che rappresentano oltre il 65% delle transazioni totali. La quota di nuove costruzioni, pari al 10,6%, si mantiene significativamente superiore alla media nazionale.

Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano: il nuovo paradiso fiscale che sta trasformando il mercato immobiliare di lusso

Milano sta vivendo un afflusso senza precedenti di individui ad alto patrimonio netto che si trasferiscono in città, trasformando la capitale finanziaria d’Italia in un emergente paradiso fiscale che compete con le destinazioni offshore tradizionali. I dati del 2023 mostrano un notevole afflusso di residenti benestanti provenienti da paradisi fiscali consolidati, tra cui 69 individui da Cipro, 30 da Panama e numeri minori da destinazioni caraibiche come Antigua, Bahamas e Barbados.

La tendenza si estende oltre i paradisi fiscali tradizionali, con trasferimenti record dalle principali economie: 4.862 dalla Francia, 3.121 dalla Spagna, 2.130 dal Regno Unito e 1.627 dagli Stati Uniti – il dato più alto dal 2003. Altri movimenti significativi includono 567 dai Paesi Bassi, 395 dal Belgio e 281 dal Canada.

Il Vantaggio Fiscale

La forza trainante dietro questa migrazione è l’attraente regime di flat tax italiano per gli stranieri facoltosi. La recente legislazione ha raddoppiato il tetto della flat tax da €100.000 a €200.000, indipendentemente dai livelli di reddito estero. Per gli individui con patrimonio ultra-elevato, questo crea di fatto un ambiente fiscale quasi azzerato. Il beneficio si estende ai familiari, che pagano una modesta flat tax di €25.000.

Secondo l’ultima analisi di mercato di Scenari Immobiliari, le transazioni immobiliari di lusso superiori a €1 milione rappresentano ora il 6% delle transazioni immobiliari totali a Milano, con valori medi delle transazioni in significativo aumento.

Impatto sul Mercato Immobiliare

I dati recenti del mercato rivelano transazioni immobiliari di lusso senza precedenti:

  • Un attico da €15 milioni vicino alla Pinacoteca di Brera (500 metri quadrati)
  • Una casa cielo-terra da €10 milioni nel quartiere Sant’Ambrogio
  • Un appartamento con terrazzo in via della Moscova da €9 milioni (350 metri quadrati)
  • Due interi piani nella Torre Solaria, quartiere Porta Nuova: €7,5 milioni
  • Un attico da €6,5 milioni con vista su Piazza Gae Aulenti

Il mercato degli affitti di lusso è altrettanto robusto, con transazioni recenti che includono:

  • Affitto mensile di €15.000 per un attico con vista sui Giardini Montanelli
  • Affitto annuale di €140.000 per una proprietà premium in viale Majno

Implicazioni Economiche

Il Private Wealth Migration Report 2024 di Henley & Partners posiziona l’Italia come principale destinazione europea per i migranti facoltosi, al sesto posto a livello globale. Si prevede che il paese attirerà 2.200 individui ad alto patrimonio netto quest’anno, con Milano che cattura la maggior parte della quota, seguita da Portofino.

I modelli finanziari mostrano che gli individui che guadagnano €10 milioni all’anno in altri paesi europei possono risparmiare tra €4-5 milioni in tasse trasferendosi a Milano. I nuovi sviluppi immobiliari stanno rispondendo a questa domanda, con proprietà in località prestigiose come Largo Treves che comandano prezzi superiori a €20.000 al metro quadrato nelle prevendite.

Analisi di Mercato

I dati di mercato indicano che le metriche tradizionali del prezzo al metro quadrato non si applicano più al segmento ultra-lusso di Milano. La scarsità di proprietà uniche ha creato un mercato dove ogni proprietà premium stabilisce il proprio punto di prezzo, indipendentemente dai metodi di valutazione convenzionali.

Impatto Socioeconomico

Mentre l’afflusso di individui ad alto patrimonio netto porta significativo capitale e potere d’acquisto a Milano, gli economisti avvertono di potenziali implicazioni socioeconomiche. La concentrazione di ricchezza nell’area urbana relativamente compatta di Milano sta facendo aumentare i valori immobiliari in tutti i segmenti, creando preoccupazioni sulla sostenibilità abitativa e sulla disparità salariale per la popolazione esistente della città.

Mentre Milano continua a posizionarsi come il più nuovo paradiso fiscale d’Europa, la città affronta la sfida di bilanciare il suo crescente appeal per la ricchezza internazionale con il mantenimento del suo tradizionale tessuto sociale e la garanzia di una crescita economica sostenibile per tutti i residenti.

Il Museo d’Arte Moderna di Milano apre dopo cinquant’anni di attesa. La città rivaleggia con gli Uffizi di Firenze

Al culmine di una saga durata mezzo secolo, tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.

La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica

I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.

“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”

Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna

La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:

  • “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
  • Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
  • “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
  • Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque

Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.

Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto

Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:

  • Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
  • Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
  • Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento

La Scommessa Economica: Milano Può Competere?

La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.

Una Nuova Era per i Musei Italiani

L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.

“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”

Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.

In un drammatico culmine di una saga durata mezzo secolo tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.

La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica

I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.

“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”

Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna

La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:

  • “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
  • Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
  • “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
  • Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque

Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.

Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto

Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:

  • Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
  • Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
  • Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento

La Scommessa Economica: Milano Può Competere?

La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.

Una Nuova Era per i Musei Italiani

L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.

“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”

Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.

Foto in copertina e social media via Palazzo Citterio/Brera Design District 

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Milano superlusso

Milano supera New York nel retail di lusso globale: Via Montenapoleone contro Fifth Avenue, i vincitori e vinti

In un cambiamento che ha ridefinito il panorama del retail di lusso globale, Via Montenapoleone a Milano ha raggiunto ciò che una volta sembrava improbabile: spodestare la Fifth Avenue di New York come via dello shopping più costosa al mondo. Questo traguardo, documentato nella 34esima edizione del report “Main Streets Across the World” di Cushman & Wakefield, segna la prima volta che una località europea conquista la prima posizione nella classifica globale.

La trasformazione di Via Montenapoleone riflette la più ampia evoluzione di Milano come potenza mondiale del lusso. Con affitti annuali che raggiungono i 20.000 euro al metro quadrato, rappresentando una notevole crescita dell’11% su base annua e un impressionante aumento del 30% in due anni, la via è diventata il gioiello della corona del retail di lusso globale. In confronto, i canoni di locazione della Fifth Avenue sono rimasti stabili a 19.537 euro al metro quadrato negli ultimi due anni, suggerendo un mercato maturo che ha raggiunto un plateau.

Ciò che rende particolarmente affascinante l’ascesa di Via Montenapoleone è il carattere unico del quartiere del lusso milanese. A differenza dei vasti paesaggi commerciali di altre città globali, il quartiere del lusso di Milano è notevolmente concentrato. Il posizionamento premium della via è valorizzato dalla sua posizione strategica all’interno del Quadrilatero, in particolare nell’ambita area tra Via Verri e Via Sant’Andrea. Questa concentrazione ha creato una densità senza precedenti di marchi di lusso, favorendo un’atmosfera di esclusività e raffinatezza che è diventata sempre più attraente per i retailer globali.

La Fifth Avenue di New York, pur cedendo la prima posizione, rimane un simbolo iconico del retail di lusso. La sua più ampia distribuzione geografica e il mix commerciale diversificato sono da tempo parte del suo fascino, offrendo ai brand l’esposizione a un’ampia gamma di consumatori e turisti facoltosi. La stabilità dei suoi canoni di locazione testimonia il fascino duraturo della via e la sua posizione consolidata nel mercato del lusso globale.

Le caratteristiche contrastanti di queste due destinazioni del lusso riflettono tendenze più ampie nel retail globale. L’ascesa di Milano esemplifica la crescente importanza di esperienze di lusso concentrate e altamente curate. La città ha sfruttato con successo il suo patrimonio nella moda e nel design per creare una proposta convincente per i marchi di lusso. Thomas Casolo, responsabile retail Italia di Cushman & Wakefield, osserva che “Milano è diventata un brand globale sinonimo di lusso”, sottolineando come l’approccio mirato della città abbia dato i suoi frutti.

Questo cambiamento nella gerarchia del retail di lusso presenta sia opportunità che sfide. Per Milano, la sfida chiave, come notato da Joachim Sandberg, CEO di Cushman & Wakefield Italia, sta nel trasformare questo risultato in valore tangibile per l’intera comunità. La città deve bilanciare il suo richiamo lussuoso con uno sviluppo sostenibile che porti benefici a tutti gli stakeholder.

La risposta della Fifth Avenue a questo mutato panorama sarà altrettanto significativa. La resilienza di New York e la sua capacità di reinventarsi sono state dimostrate nel corso della storia, e questa nuova sfida potrebbe innescare approcci innovativi al retail di lusso in una delle destinazioni dello shopping più famose al mondo.

La competizione tra queste due vie iconiche riflette più che semplici valori immobiliari commerciali; rappresenta un panorama del lusso globale in evoluzione dove la sofisticatezza europea e l’eccellenza concentrata hanno, per il momento, superato la scala e la diversità americana. Mentre entrambe le località continuano a evolversi, i loro approcci al mantenimento e al miglioramento del loro richiamo lussuoso offriranno preziose intuizioni sul futuro del retail di alta gamma.