Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano: mercato immobiliare in evoluzione tra stabilità e crescita. Il report dell’estate mostra segnali positivi

Il mercato immobiliare di Milano continua a mostrare una notevole resilienza, con dinamiche contrastanti tra il settore delle vendite e quello degli affitti. Secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader in Italia, i prezzi delle abitazioni nel capoluogo lombardo si sono stabilizzati nel trimestre primaverile del 2024, attestandosi a una media di 4.987 euro/m².

Punti chiave:

  1. Stabilità dei prezzi di vendita a Milano (+1,4% su base annua)
  2. Continua crescita dei canoni di locazione
  3. Dinamiche variabili tra i diversi quartieri

Analisi di mercato:

  • Il Centro Storico si conferma l’area più costosa con 10.311 euro/m²
  • San Siro-Trenno-Figino guida gli incrementi trimestrali (+3,3%)
  • Vialba-Gallaratese registra il calo più significativo (-4,8%)

Nell’hinterland, si osserva un trend leggermente negativo, con un calo dell’1,2% e una media di 3.389 euro/m². Assago emerge come il comune più caro (3.647 euro/m²), mentre Grezzago offre i prezzi più accessibili (1.054 euro/m²).

Il mercato degli affitti, d’altra parte, continua la sua corsa al rialzo. Un bilocale di 55 metri quadri nel cuore di Milano ora costa in media 1.760 euro al mese, evidenziando una pressione crescente sul mercato delle locazioni.

Andrea Napoli, CEO di Locare, offre una chiave di lettura: “La mancanza di tutele adeguate sta spingendo i proprietari verso affitti a breve termine, riducendo drasticamente l’offerta per i residenti di lungo periodo.”

Fattori chiave che influenzano questa tendenza:

  1. Prezzi d’acquisto elevati
  2. Tassi di interesse ancora alti
  3. Crescente domanda di affitti turistici

Il futuro del mercato immobiliare milanese rimane incerto, ma è chiaro che la città sta attraversando una fase di trasformazione, con opportunità e sfide sia per investitori che per residenti.

Coral Gables: l’oasi ideale per un investimento immobiliare a Miami. Tutto quello che c’è da sapere (Fonte: WSJ)

Nel cuore di Miami si cela una gemma nascosta, Coral Gables, una città che da tempo ha affascinato gli acquirenti di case con la sua architettura di ispirazione mediterranea e la sua lussureggiante vegetazione.

La pandemia ha proiettato questo idilliaco quartiere verso nuove vette, trasformandolo in una delle destinazioni immobiliari più ambite della Florida. Il codice di avviamento postale 33156, un tempo un rifugio per coloro che cercavano una tranquilla fuga dalla frenetica città, ha vissuto un notevole aumento dei valori immobiliari. Dopo essersi aggirato intorno al milione di dollari, il prezzo medio di vendita è schizzato a 4,6 milioni di dollari ad aprile 2024, secondo i dati di Realtor.com. Questo apprezzamento straordinario ha reso Coral Gables la seconda area residenziale più costosa della Florida, superata solo dall’illustre Fisher Island, un’enclave adiacente a Miami Beach con un prezzo di vendita mediano di 12,75 milioni di dollari.

Mentre Miami viveva un rinascimento economico durante la pandemia, con l’arrivo di aziende e un’impennata di mega transazioni immobiliari intorno a Miami Beach, Coral Gables è emersa come un santuario per le famiglie alla ricerca di scuole di prim’ordine, vicinanza a una vivace cultura d’ufficio e un’atmosfera cittadina a misura di pedone.

Membership Esclusiva: Il Riviera Country Club
Per coloro che cercano uno stile di vita senza pari, il Riviera Country Club offre un campo da golf a 18 buche meticolosamente progettato e costruito dal leggendario Donald Ross negli anni ’20. Nel 2015, il campo ha subito un’importante ristrutturazione ad opera del rinomato Kipp Schulties, aumentandone ulteriormente l’attrattiva e il prestigio.

Evento dell’Anno: Il Mango Festival
Coral Gables non è solo un’oasi di lusso, ma anche una celebrazione dell’abbondanza della natura. Ogni estate, il Fairchild Tropical Botanic Garden ospita l’attesissimo Mango Festival, un evento di un week-end che rende omaggio al frutto con attività come l’assaggio di mango. Il giardino vanta la più grande collezione di mango del mondo, con quasi 400 varietà, e si estende su 83 acri, ospitando quasi 30.000 piante individuali nella sua immacolata collezione, rendendolo un vero punto di riferimento di Coral Gables.

Consigli per l’Acquirente
Mentre Coral Gables comprende un’area di 13 miglia quadrate con codici di avviamento postale sovrapposti, la forza trainante dietro i prezzi immobiliari in ascesa nel codice di avviamento postale 33156 è l’esclusiva comunità residenziale recintata di Gables Estates. Secondo David Siddons, un esperto agente immobiliare di Douglas Elliman, “Il quartiere più costoso di Coral Gables è Gables Estates. Offre accesso diretto al mare, ampie vedute e proprietà che si estendono su un acro o più”. Siddons sottolinea inoltre che Gables Estates è uno dei pochi quartieri dell’area di Miami dove si possono trovare immobili di lusso sul mare, rivaleggiando solo con l’esclusiva enclave di Indian Creek. In conclusione, Coral Gables si erge come l’oasi ideale per coloro che cercano uno stile di vita lussuoso e tranquillo nel cuore di Miami. Con le sue impareggiabili strutture, le prestigiose comunità e l’ineguagliabile bellezza naturale, questo quartiere presenta un’opportunità senza pari per gli investitori esigenti alla ricerca di un angolo di paradiso in uno dei mercati immobiliari più ambiti della Florida.

Fonte: Wall Street Journal

Foto via Coral Gables

New York City di nuovo alla ribalta per gli investimenti stranieri nell’immobiliare: triplica il volume in dollari

In mezzo al contesto della pandemia, gli investitori stranieri, che erano rimasti in disparte, sono tornati sul mercato delle vendite della città di New York nel 2023, segnando la più alta proporzione del totale degli acquirenti dal 2019 ad oggi. Secondo un rapporto della società di intermediazione Avison Young, gli acquirenti internazionali hanno rappresentato il 32,4 percento degli investitori della città quest’anno. Questa impennata ha superato le cifre del 2021 e del 2022 e ha appena superato il 32,3 percento registrato nel 2020.

A metà dicembre, il volume in dollari del 2023 era triplicato rispetto all’anno precedente, riportando New York City alla ribalta come destinazione principale per gli investimenti stranieri, come indicato nel rapporto Avison Young. La stretta dei mercati finanziari all’inizio del 2023, accentuata dagli aumenti dei tassi nel 2022, ha spinto gli investitori domestici a ridimensionarsi. Ciò ha creato un’opportunità per gli acquirenti stranieri, che, dotati di capitali consistenti, potevano evitare la necessità di prestiti. James Nelson, responsabile delle vendite di investimenti nel tri-state di Avison Young, ha notato: “Una volta che il finanziamento è diventato più costoso e ha iniziato a scarseggiare, penso che sia in quel momento che gli investitori stranieri, essendo acquirenti in contanti, sono stati in grado di competere”.

I principali acquirenti di immobili della città per volume in dollari nel 2023 sono stati il Qatar e il Giappone, che hanno conquistato le prime due posizioni. Le società con sede in Qatar hanno concluso affari per oltre 1 miliardo di dollari, mentre gli investitori giapponesi ne hanno contati poco meno di 1 miliardo. Gli acquirenti giapponesi sono stati attratti dai benefici della deprezzamento e dai rendimenti superiori, come spiegato dal broker di Avison Young Brandon Polakoff. Con il rendimento del decennale del governo giapponese rimasto al di sotto dell’1 percento per tutto il 2023, rispetto al tasso medio di circa il 4 percento per il decennale del tesoro degli Stati Uniti, l’attrattiva per gli investitori giapponesi era evidente. Gli acquirenti stranieri si sono principalmente orientati verso asset stabilizzati, come evidenziato da recenti transazioni. Nel quarto trimestre, gli investitori giapponesi hanno concluso accordi su tre proprietà completamente occupate e ristrutturate, per un totale di circa 35 milioni di dollari. Esempi di queste transazioni includono la vendita di 96 Sterling Place a Park Slope alla società di investimento giapponese Sow Kousan per circa 17 milioni di dollari e 422 East 81st Street nell’Upper East Side a Shink per circa 11 milioni di dollari, entrambi confermati dai registri immobiliari. Inoltre, Peak Capital Advisors e JAM Real Estate Partners hanno ceduto 355 East 50th Street per 8 milioni di dollari a Kenbishi Sake Brewing, la prima birreria di sakè a marchio del Giappone. Guardando avanti, se la Federal Reserve attua le tre previste riduzioni dei tassi l’anno prossimo, è possibile che gli investitori stranieri cedano il passo agli acquirenti domestici, poiché finanziamenti più convenienti stimolerebbero la domanda locale. “Non penso che gli acquirenti stranieri saranno esclusi”, ha affermato Nelson, “ma sicuramente avranno più concorrenza dagli investitori con sede negli Stati Uniti l’anno prossimo”.

Palazzo delle Ferrovie a Firenze

Non sarà un autunno da ricordare: mercato immobiliare in calo ma le prospettive di investimento restano salde

Non possiamo definirle buone notizie ma “notizie di transizione”, quelle che stiamo per darvi. Nuovi dati confermano infatti una marcata diminuzione delle vendite nel mercato immobiliare. Secondo l’Osservatorio semestrale del Consiglio Nazionale del Notariato, nel periodo gennaio-giugno le compravendite sono scese dell’8,7%, mentre i mutui hanno subito una flessione del 29,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene ci siano differenze metodologiche con i dati rilasciati dall’Agenzia delle Entrate, l’andamento generale di riduzione del mercato è innegabile.

L’Osservatorio evidenzia che la diminuzione degli acquisti riguarda principalmente le prime case. Un fenomeno coerente con il fatto che le abitazioni non agevolate, spesso destinate a utilizzi non residenziali, tendono ad essere pagate in contanti, specialmente in un contesto di tassi di mutuo in aumento. Attualmente, molte famiglie italiane dispongono di liquidità, come evidenziato dai depositi su conto corrente che ammontavano a 1.764 miliardi di euro nel settembre precedente. Tuttavia, l’incertezza economica e l’aspettativa di eventuali ribassi dei prezzi potrebbero essere tra le ragioni che frenano gli acquisti.

Analizzando i dati nel dettaglio, emerge che il calo delle compravendite è stato progressivo nel semestre: -2,7% nel primo bimestre, -4,8% nel primo trimestre e -1% nel secondo trimestre del 2023. Le compravendite di prime case tra privati hanno subito una riduzione dell’11%, mentre quelle di prime case da impresa sono scese del 34,2%. Per quanto riguarda i mutui, la diminuzione del 29,5% è stata il risultato di cali sia nel primo che nel secondo trimestre del 2023. In termini di capitale erogato, si è passati da 38,5 a 26,9 miliardi di euro. Il 38,6% dei mutui è stato concesso a acquirenti nella fascia di età 18-35 anni, beneficiando delle agevolazioni per i giovani.

Le prospettive future indicano un potenziale/ulteriore calo, con previsioni del -10,5% per le compravendite e del -23,8% per i mutui nel corso del 2023. Queste proiezioni potrebbero tuttavia risultare ottimistiche, considerando gli sviluppi inattesi come l’ulteriore aumento dei tassi di interesse deciso dalla Bce. Infine, i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni, comprensivi di spese accessorie, sono aumentati a agosto, passando dal 4,58% di luglio al 4,67%. Nel complesso, il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di significativa contrazione, influenzata da diversi fattori economici e finanziari.