Estate a Firenze

Firenze e real estate: valori degli immobili residenziali in crescita. Ecco i punti chiave del mercato in ripresa

“Nel corso del 2022 il mercato immobiliare fiorentino conferma il trend di ripresa, in parte già segnalata nella prima parte dell’anno. Il mercato delle compravendite residenziali risulta trainato dall’incremento dei valori immobiliari, dalla maggiore liquidità del mercato ed in parte anche dall’attività transattiva”. È quanto emerge dal terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma riguardo alla città di Firenze.

Come riportato dal Corriere Fiorentino, i prezzi delle abitazioni, sia nuove che usate, hanno continuato ad aumentare anche nel secondo semestre dell’anno, soprattutto in semicentro e in periferia. Su base semestrale, il rialzo medio dei valori di vendita del comparto residenziale si aggira attorno al +2 per cento per il nuovo e attorno al +2,3 per cento l’usato. Nomisma rileva un recupero dei valori di mercato nelle zone semicentrali e periferiche in controtendenza rispetto al primo semestre, caratterizzato dall’aumento più marcato dei valori nelle zone centrali e di pregio della città.

Per quanto riguarda i canoni di locazione, si evidenzia anche nel secondo semestre una crescita più contenuta rispetto ai prezzi, nell’ordine dell’1,5% su base semestrale, più marcata nel semicentro e in periferia a differenza del centro città dove i valori si mantengono pressoché stabili. Considerando la finalizzazione dei contratti, si rileva una contrazione dei tempi sia sul fronte della vendita, dove in media sono necessari 4 mesi per il trasferimento della proprietà di appartamenti nuovi, sia su quello della locazione, dove nel caso del nuovo si arriva alla consegna delle chiavi dell’appartamento in meno di 2 mesi. In leggera riduzione anche il divario tra prezzo di offerta ed effettivo, pari in media al 6,5 per cento per il nuovo e all’11 per cento per l’usato, confermando pertanto la maggiore liquidità del mercato. I rendimenti medi lordi annui si mantengono stabili, intorno al 5.

Previsioni? Secondo il Corriere, la parola d’ordine è “prudenza”. “Il sentiment previsionale degli operatori per la prima parte del 2023 è dettato dalla prudenza, soprattutto relativamente al segmento della compravendita, per effetto dell’impennata dei prezzi che può indebolire la capacità di spesa e di investimento delle famiglie, deteriorando il trend rialzista che ha caratterizzato il mercato immobiliare italiano nell’ultimo anno e mezzo”. Le previsioni sul mercato della locazione sono invece “positive rispetto ai valori e ai contratti”.

Anche il comparto non residenziale ha continuato a mostrare in questo semestre segnali di dinamicità (più moderati rispetto a quelli evidenziati nel comparto residenziale). Per quanto riguarda il comparto degli uffici, “nel primo semestre 2022 le compravendite sono aumentate del +14 per cento, confermando la crescita registrata nel 2021”. Il comparto dei negozi al dettaglio ha segnato nella prima parte del 2022 un aumento delle compravendite del 7,9 per cento, determinando una flessione degli sconti applicanti e dei tempi di vendita e locazione sul mercato. La seconda parte dell’anno ha segnato per il comparto direzionale una lieve flessione dei valori di vendita, dopo il rialzo avvenuto nella prima parte del 2022, in particolare nel Business District (-1,9 per cento su base semestrale), che nel complesso continua a manifestare maggiori segnali di resistenza alla ripresa.

Mercato immobiliare New York

Il mercato rallenta a New York. Ecco perché è una buona notizia per chi vuole investire oggi

Per il mercato immobiliare di New York, il primo trimestre del 2022 ha registrato lo stesso elevato volume di vendite e di offerte competitive degli ultimi mesi del 2021. Tuttavia, verso la fine di marzo si è insinuato un certo rallentamento. Nel secondo trimestre il cosiddetto slowdown ha giocato le sue carte, senza portare danni negli investimenti. Si sono comunque registrati meno contratti firmati, meno guerre di offerte, più riduzioni di prezzo e un graduale aumento delle scorte disponibili. La miriade di fattori che affliggono l’economia nazionale si è fatta sentire anche nella “intoccabile” Grande Mela. Aumenti aggressivi, anche se tardivi, dei tassi d’interesse, mentre la Fed cerca di domare un’inflazione in crescita. E una guerra russo-ucraina che sembra non avere fine.

Queste percezioni portano tuttora a un minor numero di transazioni consumate e a un conseguente aumento delle proprietà disponibili. Con un maggior numero di immobili in vendita, gli acquirenti sono ancora più sicuri di avere la meglio. Non fraintendete: le transazioni sono ancora in corso e gli agenti immobiliari di Columbus International sono iperattivi negli affari con clienti internazionali. In effetti, il flusso di transazioni rimane più elevato rispetto a questo periodo del 2019. Ma il ritmo a rotta di collo è stato mitigato e la conclusione di un affare richiede un acquirente e un venditore che siano entrambi realistici sull’attuale comportamento del mercato.

Alcuni venditori sono ancora riluttanti a ridurre i prezzi per far fronte alle nuove realtà del mercato. Ora il mercato cerca un livello solido al quale acquirenti e venditori possono tornare a incontrarsi più facilmente, di solito con relativa insoddisfazione di entrambe le parti: gli acquirenti frustrati per aver pagato più di quanto speravano, i venditori frustrati per aver accettato meno di quanto ritenevano dovesse valere la loro proprietà. Ogni buon agente sa che un buon affare in questo contesto è quello in cui entrambe le parti hanno fatto più concessioni di quelle che volevano, puntualizza Forbes. Mentre il secondo trimestre del 2022 volge al termine, la situazione descritta sopra racchiude l’attuale realtà del mercato. Già in aria di cambiamento. I prezzi e le “guerre” all’acquisto sono alle stelle. Un ottimo punto di attrazione per gli investitori internazionali.

Mentre l’Olshan Report, che tiene traccia degli accordi conclusi a Manhattan a partire da 4 milioni di dollari, ha regolarmente riportato settimane con oltre 40 contratti firmati per tutto il 2021 e i primi mesi del 2022, alla quarta settimana di giugno 2022 il numero era di 20, con un aumento di 8 rispetto alla settimana precedente.

Lusso e mercato immobiliare: il brand RH sbarca a Milano grazie a Merope. Qui tutte le novità

RH, marchio attivo nel settore dell’arredamento di lusso in Nord America, sbarca a Milano. La prima gallery italiana del brand aprirà all’interno di Palazzo del Principe di Piombino, in Corso Venezia.

L’edificio, come riporta Monitor Immobiliare, è stato acquisito da Merope Asset Management nell’aprile 2020. La società di investimento e sviluppo immobiliare collaborerà con RH alla riqualificazione e al riposizionamento del palazzo con l’obiettivo di restaurarne il valore storico e i dettagli architettonici. RH Milano si svilupperà su una superficie di oltre 5.500 mq, oltre a una corte e un giardino di oltre 1.000 mq.

Pietro Croce, fondatore e amministratore delegato di Merope: “L’accordo raggiunto con RH conferma il successo della strategia adottata da Merope, capace di attrarre l’interesse dei brand più esclusivi a livello internazionale, che stanno scegliendo i trophy asset del nostro portafoglio per aprire in Italia i loro concept più innovativi”. Gary Friedman, presidente e AD di RH: “Siamo onorati di lanciare il nostro brand nella capitale mondiale del design all’interno di questo straordinario edificio storico”.

Foto via Merope