Real estate: Milano emerge come terza metropoli più ricca d’Europa e attira individui ad alto patrimonio netto

Milano ha consolidato la sua posizione come polo d’attrazione per la ricchezza globale, salendo all’undicesimo posto nella classifica di Henley & Partners delle 50 città mondiali in grado di attrarre individui con patrimonio netto ultra-elevato. Con 115.000 milionari e 17 miliardari che ora chiamano casa la città, Milano si posiziona come la terza città più ricca d’Europa, superata solo da Londra e Parigi per concentrazione di ricchezza straordinaria.

Un Decennio di Accumulazione di Ricchezza

La capitale lombarda ha registrato una crescita notevole nella sua popolazione di milionari, con un aumento del 24% nell’ultimo decennio dal 2014 al 2024. Questo posiziona la città a livello globale tra Sydney e Chicago, e davanti a Pechino nella prestigiosa classifica sulla ricchezza di Henley & Partners.

Questo fenomeno di migrazione della ricchezza riflette il fascino multisfaccettato di Milano per l’élite globale. Il programma di flat tax del governo italiano per i nuovi residenti ad alto reddito ha creato un ambiente fiscale favorevole che ha chiaramente trovato riscontro tra i detentori di ricchezza internazionali. Tuttavia, il successo di Milano va ben oltre la politica fiscale.

Rinascimento Economico e Magnetismo per il Business

I punti di forza tradizionali di Milano nella moda, nei beni di lusso e nel design continuano a fungere da potenti generatori e attrattori di ricchezza. Queste industrie storiche sono state affiancate da un più ampio rinascimento imprenditoriale che ha visto la città accogliere 49 nuove multinazionali estere nel solo 2023.

Il settore immobiliare commerciale fornisce ulteriori prove della crescente importanza internazionale di Milano, con 600 milioni di euro di investimenti immobiliari commerciali registrati. Questa performance pone Milano nella stessa categoria di consolidati hub commerciali globali come Barcellona e San Francisco, che hanno attratto rispettivamente 600 milioni e 900 milioni di euro.

Boom del Mercato Immobiliare Residenziale

Il mercato immobiliare residenziale ha riflesso questo afflusso di ricchezza, con performance particolarmente forti nei nuovi sviluppi abitativi. Nel 2024, le nuove proprietà residenziali hanno rappresentato oltre il 22% di tutte le transazioni immobiliari a Milano, superando significativamente la media nazionale italiana del 12,8%.

Questa performance del settore premium dimostra come la concentrazione di ricchezza influenzi direttamente lo sviluppo fisico della città, con la domanda di opzioni residenziali di alta qualità che guida nuove costruzioni e rinnovamento urbano.

Resilienza Economica Post-Pandemia

Forse ancora più impressionante è l’eccezionale ripresa economica di Milano dopo la pandemia globale. Secondo una ricerca condotta da Assolombarda, Milano ha raggiunto una notevole crescita del PIL dell’8,7% dal 2019 al 2023, superando altre importanti città globali.

Questa ripresa supera Amsterdam (+8,1%), Berlino (+6,9%), New York (+4,4%), Monaco (+2,2%), Barcellona (+1,9%) e Londra (+0,1%). È degno di nota che Parigi rimanga al di sotto del 2,6% rispetto al suo output economico pre-pandemico, evidenziando la particolare resilienza di Milano.

Prospettive Future

L’emergere di Milano come polo di ricchezza sembra essere più di una tendenza temporanea, con punti di forza economici strutturali, benefici in termini di qualità della vita e decisioni politiche strategiche che creano una base sostenibile per una continua prosperità.

Con l’aumento della mobilità della ricchezza globale in risposta a fattori politici ed economici, l’offerta equilibrata di Milano in termini di opportunità di business, ricchezza culturale e benefici per lo stile di vita posiziona la capitale lombarda per una potenziale ulteriore ascesa nelle classifiche globali della ricchezza nei prossimi anni.

La sfida per la leadership cittadina sarà gestire questo afflusso di ricchezza per garantire che benefici la più ampia comunità metropolitana, preservando al contempo il carattere autentico che rende Milano attraente in primo luogo.

Il mercato immobiliare di Milano continua la sua traiettoria ascendente: prezzi a 5.500 euro al metro quadro

Il mercato immobiliare di Milano sta dimostrando una notevole resilienza e crescita nel 2025, con i prezzi degli immobili che continuano la loro tendenza al rialzo raggiungendo una media di 5.500 euro al metro quadro. Questo livello di prezzo rappresenta una pietra miliare significativa nella trasformazione in corso della città in uno dei mercati immobiliari più ambiti d’Europa.

Crescita Sostenuta in una Città Dinamica

Il continuo apprezzamento dei prezzi a Milano riflette il fascino duraturo della città come capitale finanziaria e della moda italiana. Nonostante le fluttuazioni economiche globali, Milano è riuscita a mantenere la fiducia degli investitori grazie ai suoi solidi fondamentali economici, al suo significato culturale e alla sua importanza strategica nel panorama imprenditoriale europeo.

Gli analisti immobiliari attribuiscono questa crescita sostenuta a diversi fattori chiave, tra cui l’offerta limitata di abitazioni nei quartieri centrali più desiderabili, i progetti di rigenerazione urbana in corso e il profilo internazionale potenziato di Milano in seguito a eventi di successo come i preparativi per le Olimpiadi Invernali del 2026.

Tendenze di Investimento in Italia

Gli italiani continuano a considerare gli immobili come un solido veicolo di investimento. Secondo uno studio dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, il 19% degli acquisti immobiliari in tutta Italia nel 2024 è stato effettuato specificamente a scopo di investimento. Sebbene questa cifra rappresenti una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, indica comunque una forte fiducia nel “mattone” come classe di attività affidabile.

In questo contesto nazionale, Milano rimane una destinazione privilegiata per gli acquisti di investimento, con il 28,2% di tutte le transazioni in città durante il 2024 classificate come proprietà d’investimento—case acquistate specificamente per generare reddito da locazione. Tuttavia, nella classifica nazionale dei mercati orientati all’investimento, Milano non detiene la prima posizione. Napoli guida il paese con il 39% delle transazioni che sono acquisti di investimento, seguita da Palermo (36%), Verona (32,2%) e Bari (30,5%).

Tipologie di Immobili Preferite e Profili degli Investitori

Il bilocale rimane senza dubbio la tipologia di immobile prediletta per chi compra a scopo di investimento in tutta Italia. Nel 2024, queste unità hanno rappresentato il 32,5% di tutti gli acquisti per investimento a livello nazionale, seguite dai trilocali al 27,4%. Da notare anche un aumento negli acquisti di immobili di ampie metrature.

Il tipico investitore immobiliare in Italia è qualcuno che possiede già la propria residenza principale. La fascia d’età più attiva in questo segmento di mercato è quella tra 45 e 54 anni (27,7% degli investitori), seguita da 35-44 anni (22,6%) e 55-64 anni (21,8%). Coppie e famiglie dominano il mercato degli investimenti, rappresentando il 72% degli acquisti, mentre i single costituiscono meno del 30%. Forse il dato più significativo è che l’86% degli acquisti di proprietà per investimento viene effettuato in contanti, senza necessità di finanziamento tramite mutuo.

Variazioni tra Quartieri e Zone di Investimento Privilegiate

Mentre i 5.500 euro al metro quadro rappresentano una media in tutta la città, i prezzi variano significativamente tra i quartieri. Località premium come Brera, Porta Nuova e il Quadrilatero della Moda richiedono prezzi sostanzialmente più alti, spesso superiori a 10.000 euro al metro quadro per proprietà di lusso.

Nel frattempo, quartieri emergenti come NoLo (Nord di Loreto), Isola e le aree che circondano il progetto di riqualificazione dello Scalo Farini stanno sperimentando la crescita di prezzo più dinamica mentre subiscono processi di gentrificazione e attirano giovani professionisti e famiglie.

Dinamiche di Mercato e Profili degli Acquirenti

Il panorama degli acquirenti a Milano si è evoluto notevolmente negli ultimi anni. Gli investitori internazionali continuano a vedere la città come un rifugio sicuro per il capitale, mentre gli acquirenti nazionali privilegiano sempre più case energeticamente efficienti con spazi esterni—una tendenza accelerata durante gli anni della pandemia che non mostra segni di inversione.

Il segmento del lusso rimane particolarmente robusto, con individui ad alto patrimonio netto provenienti da tutta Europa, Medio Oriente e Asia alla ricerca di asset di prestigio nella città più cosmopolita d’Italia. Allo stesso tempo, la crescente presenza di aziende internazionali che stabiliscono o espandono le loro sedi italiane a Milano ha alimentato la domanda nel mercato degli affitti premium.

Prospettive Future e Sfide

Mentre il mercato continua a performare con forza, si profilano sfide all’orizzonte. Le preoccupazioni riguardanti l’accessibilità economica stanno aumentando poiché i redditi locali faticano a tenere il passo con l’apprezzamento dei prezzi immobiliari. Questa discrepanza ha sollecitato discussioni tra i funzionari comunali su potenziali misure per aumentare l’accessibilità abitativa per i residenti di Milano.

Inoltre, le politiche dei tassi di interesse a livello europeo potrebbero influenzare l’accessibilità dei mutui e potenzialmente moderare la crescita dei prezzi nei prossimi anni. Tuttavia, la maggior parte degli osservatori di mercato si aspetta che i prezzi degli immobili di Milano continuino la loro traiettoria ascendente, seppur potenzialmente a un ritmo più moderato.

L’impegno della città verso la sostenibilità e lo sviluppo urbano intelligente, esemplificato da progetti come MIND (Milano Innovation District) e la continua rigenerazione di ex aree industriali, dovrebbe creare nuove opportunità di investimento affrontando al contempo alcune delle limitazioni di offerta che hanno contribuito all’aumento dei prezzi.

Per investitori e acquirenti di case, il mercato immobiliare di Milano nel 2025 presenta sia opportunità che sfide, richiedendo un’attenta considerazione della posizione, della tipologia di immobile e degli obiettivi a lungo termine in una città che continua a reinventarsi mantenendo il suo carattere storico.

Fonte: Repubblica

Cosa ci è piaciuto della Design Week di Brera: le installazioni di spicco che hanno definito l’innovazione a Milano

Nel panorama competitivo degli eventi globali di design, il Distretto di Brera a Milano ha dimostrato ancora una volta perché rimane la destinazione principale sia per i marchi di lusso affermati che per i talenti creativi emergenti. Con 237 eventi ufficiali e numerose presentazioni satellite, come riportato da Living Corriere, l’edizione di quest’anno ha offerto un eccezionale ritorno sull’investimento sia per i partecipanti che per i visitatori in cerca di ispirazione all’intersezione tra artigianato, tecnologia ed esperienza di lusso.

Posizionamento Strategico dei Brand Attraverso Ambienti Immersivi

I marchi di lusso più affermati hanno sfruttato luoghi storici per creare esperienze memorabili che trascendono le tradizionali esposizioni di prodotti. Hermès ha esemplificato questo approccio a La Pelota con un’installazione eterea di Charlotte Macaux Perelman, co-direttrice artistica delle collezioni per la casa del brand. Le strutture luminose sospese hanno creato un effetto labirinto, posizionando strategicamente la maison di lusso francese come innovatrice nel design spaziale oltre la sua offerta di prodotti.

L’installazione “Bamboo Encounters” di Gucci presso i Chiostri di San Simpliciano del XVI secolo ha dimostrato un’efficace marketing del patrimonio storico, collegando l’iconica borsa Bamboo del 1947 alle interpretazioni contemporanee di questo materiale sostenibile. La mostra, curata da 2050+, ha presentato sette progetti commissionati a diversi designer internazionali tra cui Anton Alvarez, Dima Srouji e Nathalie Du Pasquier. Questa integrazione strategica tra patrimonio del marchio e narrative orientate alla sostenibilità esemplifica l’attuale equilibrio del lusso tra tradizione e innovazione.

Esclusività Attraverso l’Accesso: Il Lusso della Disponibilità Limitata

Secondo Living Corriere, la Design Week di quest’anno ha continuato la tradizione di fornire accesso a luoghi tipicamente riservati—un importante fattore di valore esclusivo nell’economia dell’esperienza. Il Chiostro Sant’Angelo, dove Flexform ha presentato la collezione outdoor di Antonio Citterio, ha creato valore percepito sia attraverso l’esposizione dei prodotti che attraverso il privilegio di accedere a uno spazio storico normalmente privato.

Allo stesso modo, il marchio australiano di skincare di lusso Aēsop ha dimostrato differenziazione di mercato creando un’installazione multisensoriale nella sacrestia normalmente inaccessibile della Chiesa del Carmine. Il brand ha efficacemente esteso la sua identità olfattiva nel design spaziale, utilizzando il suo balsamo per le mani Eleos Aromatique come finitura architettonica che emanava note legnose ed erbacee in tutto lo spazio.

Investimento in Capitale Culturale: L’Effetto Es Devlin

Forse l’investimento più significativo in programmazione culturale è arrivato dal Salone del Mobile con l’installazione “Library of Light” di Es Devlin nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera. La struttura circolare di 18 metri di diametro, contenente oltre 2.000 volumi su scaffali luminosi rotanti, rappresenta il tipo di investimento culturale su larga scala che genera sostanziali media earned e coinvolgimento dei visitatori.

La sofisticata integrazione dell’installazione con l’architettura storica—funzionando come una meridiana che illumina porzioni precedentemente non illuminate del cortile del XVII secolo—esemplifica come le installazioni della Design Week si siano evolute da semplici esposizioni di prodotti a complessi interventi culturali con impatto duraturo. Living Corriere nota che l’installazione rimarrà accessibile fino al 21 aprile 2025, estendendo l’influenza dell’evento oltre il tradizionale calendario della Design Week.

Espansione di Mercato Attraverso Lanci Strategici di Showroom

L’apertura del primo showroom milanese di Tacchini in Largo Treves 5 ha dimostrato un efficace posizionamento di mercato, creando un’atmosfera residenziale che ha sfumato il confine tra ambienti retail e di ospitalità. La presenza di luminari del design come Tobia Scarpa, che ha supervisionato la riedizione della sua sedia Africa del 1975, e Faye Toogood che sistemava i cuscini sul suo divano Butter, ha aggiunto un autentico valore narrativo all’esperienza del brand.

Questo concetto di “casa aperta agli amici” segnala un cambiamento nell’approccio dei marchi di design verso il retail fisico nel mercato post-pandemia—enfatizzando la connessione personale e l’integrazione dello stile di vita rispetto alla tradizionale esposizione dei prodotti.

Il Risultato Finale

Le presentazioni di maggior successo al Distretto di Brera di quest’anno hanno condiviso un approccio comune: sfruttare il distinto capitale culturale degli spazi storici milanesi creando allo stesso tempo installazioni all’avanguardia che posizionano i brand per la rilevanza futura nel mercato. Mentre il lusso continua a spostarsi verso l’esperienza piuttosto che l’acquisizione, questi investimenti strategici in programmazione culturale e ambienti immersivi forniscono un significativo vantaggio competitivo in un mercato globale del design sempre più affollato.

Milano superlusso

La rivoluzione del design di Milano. Il Fenomeno Fuorisalone 2025: ecco la guida di Columbus International

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Mentre l’élite creativa mondiale si riversa a Milano questo aprile, scopriamo come la 63ª Design Week sta trasformando la capitale della moda italiana in un laboratorio di innovazione, creatività e pensiero orientato al futuro.

Quando il Fuorisalone di Milano aprirà le sue porte dal 7 al 13 aprile, non mostrerà solo mobili e illuminazione. Quello che una volta era principalmente una fiera commerciale si è evoluto in un colosso culturale dove i confini tra design, arte, tecnologia e intrattenimento si dissolvono completamente.

L’edizione 2025 rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione della Milano Design Week, con una convergenza senza precedenti di discipline che sta ridefinendo il ruolo del design nella società.

I Nuovi Protagonisti

L’edizione 2025 segna un cambiamento significativo con importanti figure culturali provenienti da ambiti esterni al design tradizionale che assumono un ruolo centrale. Il regista premio Oscar Paolo Sorrentino trasforma i padiglioni 22-24 del Salone del Mobile in un’installazione meditativa intitolata La dolce attesa, sfidando i visitatori a sperimentare il tempo in modo diverso nel nostro mondo iper-accelerato.

Nel frattempo, il leggendario regista teatrale Bob Wilson svela Mother al Castello Sforzesco, un’installazione multimediale che dialoga con il capolavoro incompiuto di Michelangelo. L’opera, accompagnata dalle composizioni minimaliste del compositore estone Arvo Pärt, esemplifica l’approccio interdisciplinare che definisce l’evento di quest’anno.

Impatto sul Mercato: Il Business della Design Week

Con oltre 500.000 visitatori attesi e un impatto economico stimato di 370 milioni di euro per la città, la Milano Design Week è diventata un’opportunità di business di grande potenza. I principali marchi stanno investendo budget record in installazioni spettacolari che fungono anche da sofisticati veicoli di marketing.

Questa evoluzione riflette cambiamenti più ampi nel marketing del lusso, dove le attivazioni esperienziali superano sempre più la pubblicità tradizionale nel connettersi con i consumatori di nuova generazione.

La Mappa dell’Innovazione: Navigare tra i Distretti del Design di Milano

Brera: L’Epicentro dell’Economia dell’Esperienza

Con oltre 300 eventi programmati, Brera è emerso come il distretto che richiede i premi al metro quadro più elevati. Library of Light dell’artista britannica Es Devlin alla Pinacoteca di Brera ne dimostra il motivo: l’installazione immersiva combina mapping proiettivo all’avanguardia con architettura fisica, creando quello che probabilmente sarà il momento di design più fotografato della settimana.

A Palazzo Moscova 18, l’artista digitale Michela Picchi collabora con Glo For Art per una installazione technicolor che rappresenta un’altra tendenza cruciale: la gamification delle mostre di design. I visitatori non si limitano a osservare, ma interagiscono attraverso elementi di realtà aumentata che estendono l’esperienza in ambiti digitali.

Tortona: Il Centro dell’Innovazione Commerciale

Un tempo zona industriale, Tortona si è trasformata nel cuore commerciale del Fuorisalone, dove dominano i lanci di prodotti. Il programma We Will Design di Base Milano funziona come incubatore per talenti emergenti, mentre il Superdesign Show di Superstudio Più offre una piattaforma per 70 designer internazionali focalizzati su tecniche di produzione sostenibile.

Il distretto serve come barometro essenziale per chiunque operi nel business del design orientato al consumatore, mostrando oggi le innovazioni retail di domani.

5Vie: Patrimonio Incontra Disruption

Nel centro storico di Milano, il distretto 5Vie cura un dialogo riflessivo tra le tradizioni artigianali italiane e l’innovazione tecnologica. Il focus di quest’anno su ordine ed equilibrio si manifesta in luoghi inaspettati come il cortile dell’INPS, dove Metropolitan Jungle di Angela Florio esplora i principi del design biofilico.

Per i collezionisti esperti, il distretto offre opportunità di caccia al tesoro in laboratori come Laboratorio Paravicini, le cui porcellane decorate a mano rappresentano il tipo di investimento artigianale di alto valore che sta attraendo sempre più l’attenzione della gestione patrimoniale.

Oltre il Centro: La Frontiera dell’Innovazione

I lavori più sperimentali appaiono nei distretti periferici come Isola, dove la mostra Design is Human esamina come le tecnologie emergenti stiano ridefinendo le tradizioni artigianali. Al Quartiere Stadera, una rete di visite agli studi organizzata dall’associazione Vicini di Strada offre ai visitatori un raro accesso ai creatori di nuova generazione prima che raggiungano il riconoscimento commerciale.

L’influente galleria Nilufar di Nina Yashar si insedia in Via Lancetti con tre mostre, tra cui Silver Lining, un’esplorazione all’avanguardia di tecniche avanzate di lavorazione dei metalli curata dal collettivo di architettura Fosbury Architecture.

La Conclusione per l’Intelligence Aziendale

Per i leader aziendali che partecipano alla Milano Design Week, l’intelligence chiave va oltre le tendenze estetiche. L’evento funziona come un laboratorio per osservare come le esperienze fisiche possono essere monetizzate in un mercato sempre più digitale, offrendo spunti strategici applicabili in vari settori, dal retail all’ospitalità.

Mentre i confini tra discipline creative continuano a sfumarsi, la Milano Design Week non si limita a mostrare oggetti, ma anticipa come vivremo, lavoreremo e interagiremo nel prossimo decennio. Per i dirigenti lungimiranti, è diventata un’opportunità essenziale di ricerca sul campo sui meccanismi del desiderio e dell’attenzione nell’economia dell’esperienza di domani.

Fonte: Corriere

Columbus International

Dai castelli medievali ai palazzi della moda: la gastronomia di lusso ridisegna il patrimonio immobiliare in Italia

Columbus International, con la sua esperienza distintiva nel settore immobiliare di lusso tra New York, Miami, Milano e Toscana, continua a osservare come esperienze gastronomiche eccezionali stiano trasformando proprietà storiche in destinazioni di classe mondiale. Due recenti sviluppi evidenziano questa tendenza che gli investitori immobiliari più accorti dovrebbero notare.

Castello di Fighine: Una Meraviglia Medievale Rinata Attraverso la Gastronomia

Nel cuore della Val d’Orcia toscana, si è verificata una trasformazione straordinaria. Ciò che nel 1266 nacque come fortezza concessa da Federico II di Svevia a Tancredi Campiglia si è evoluto in una delle destinazioni gastronomiche più esclusive d’Italia.

Il borgo medievale di Fighine, un tempo abbandonato, è stato meticolosamente restaurato per offrire 34 sistemazioni di lusso distribuite tra cinque ville elegantemente progettate, due appartamenti e varie strutture storiche, tra cui una chiesa consacrata del XVIII secolo. Il design interno conservativo ma lussuoso, opera dei designer internazionali David Mlinaric e Hugh Henry, crea un’atmosfera di autentica eleganza campestre con lusso funzionale.

Al centro di questa rinascita si trova il ristorante stellato Michelin Castello di Fighine. Sotto la guida dello chef tristellato Heinz Beck (de La Pergola di Roma) e guidato dal talentuoso chef Francesco Nunziata, il ristorante offre sofisticati menu degustazione (€130 per 5 portate, €150 per 7 portate) con ingredienti di provenienza locale, molti dei quali dall’orto biologico della proprietà.

Cenare qui significa sperimentare la maestria culinaria all’interno di mura di pietra spesse due metri, dove piatti come i “Cappelletti alla Genovese con aceto balsamico e fonduta di Parmigiano” fondono influenze regionali italiane con precisione tecnica. L’ambiente intimo del ristorante, con tavoli ben distanziati e vista sul verde circostante, crea un’atmosfera di esclusività protetta.

Louis Vuitton Porta la Ristorazione di Lusso nel Quadrilatero della Moda di Milano

Nel frattempo, nel prestigioso Quadrilatero della Moda di Milano, la maison di lusso Louis Vuitton sta estendendo il suo marchio nel mondo culinario con l’apertura di “DaV by Da Vittorio Louis Vuitton” questo aprile. Situato a Palazzo Taverna in Via Montenapoleone, il ristorante sarà accessibile sia dallo showroom della maison che da Via Bagutta.

Questa collaborazione con il gruppo ristorativo Da Vittorio, insignito di tre stelle Michelin, segna la prima avventura gastronomica di Louis Vuitton in Italia, dopo il successo di locali di ristorazione in Francia, Giappone, Cina e Stati Uniti. La famiglia Cerea, proprietaria di Da Vittorio, promette una fusione tra tradizione culinaria italiana e creatività internazionale in un ambiente contemporaneo.

Il ristorante presenterà le collezioni Art de la Table di Louis Vuitton ed elementi di design che fondono l’estetica del marchio con le influenze culturali italiane. Sebbene descritto come “casual dining”, questa iniziativa rappresenta la crescente intersezione tra alta moda e ristorazione raffinata in location immobiliari premium.

Columbus International: Pionieri del Lusso all’Intersezione tra Immobiliare e Stile di Vita

Per i clienti esigenti di Columbus International, questi sviluppi rappresentano più di semplici notizie culinarie: segnalano opportunità di investimento redditizie. Le proprietà adiacenti a tali prestigiose destinazioni culinarie spesso registrano un significativo apprezzamento di valore.

In Toscana, Columbus International si è da tempo specializzata nell’identificazione e rappresentazione di proprietà storiche con potenziale di restauro simile al Castello di Fighine. La nostra competenza nella navigazione delle normative italiane sul restauro e nel reperimento di materiali autentici ha aiutato numerosi clienti a trasformare strutture antiche in alloggi di lusso.

A Milano, la conoscenza approfondita del nostro team del quartiere della moda ci permette di identificare proprietà con potenziale per partnership con marchi di lusso o conversioni commerciali di alta gamma. Il ristorante Louis Vuitton esemplifica come palazzi storici possano essere reinventati per esperienze di lusso contemporanee mantenendo al contempo la loro integrità architettonica.

Che stiate cercando una tenuta toscana con potenziale culinario o una proprietà milanese in prossimità di esperienze di shopping e ristorazione di lusso, l’approccio boutique di Columbus International garantisce una guida personalizzata attraverso ogni aspetto dell’acquisizione, del restauro e delle potenziali partnership commerciali.

Come dimostrano questi due sviluppi distintivi, l’intersezione tra proprietà storiche e ristorazione eccezionale crea una proposta di valore particolarmente convincente nel settore immobiliare di lusso—un’area in cui Columbus International continua a guidare con competenza e visione senza pari.

Fonti: Reporter Gourmet | Nss Magazine

La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Milano Real Estate 2025: Il mercato premium si rafforza e gli immobili datati “perdono” valore (fonte: Tecnocasa)

La capitale economica italiana continua a distinguersi nel panorama immobiliare nazionale, con una prospettiva di crescita che riflette la sua posizione di leadership nel mercato premium. Un’analisi approfondita di Tecnocasa rivela un quadro di mercato in evoluzione, dove la qualità degli immobili gioca un ruolo sempre più determinante nelle valutazioni.

Il Mercato in Numeri

Milano si conferma locomotiva del settore immobiliare italiano, con previsioni di crescita dei prezzi tra il 2% e il 4% per il 2025. Questo trend positivo caratterizza gran parte della Lombardia, con l’unica eccezione di Sondrio, dove si prevede una contrazione fino al 3%.

Driver di Crescita

Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi Tecnocasa, identifica due fattori chiave che stanno alimentando il mercato: “La riduzione dei tassi sui mutui e i recenti dati dell’Agenzia delle Entrate suggeriscono una ripresa delle transazioni nel 2025.” Il settore beneficia inoltre della proroga fino al 2027 dei mutui garantiti dal Fondo Consap per i giovani acquirenti, un elemento che potrebbe catalizzare la domanda nel segmento entry-level.

La Polarizzazione del Mercato

Un trend significativo emerge dall’analisi: il mercato si sta polarizzando tra immobili di qualità e proprietà datate. Gli immobili di pregio, caratterizzati da elevata efficienza energetica e posizioni strategiche, vedranno probabilmente un apprezzamento continuo. Al contrario, le proprietà che necessitano di significativi interventi di riqualificazione potrebbero subire deprezzamenti, specialmente alla luce delle nuove normative energetiche europee e della riduzione degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni.

Il Mercato degli Affitti

Il settore locativo mostra dinamiche interessanti, con una tendenza al rialzo dei canoni sostenuta da una domanda robusta. Un fenomeno emergente è la potenziale migrazione di proprietari dal mercato degli affitti brevi a quello delle locazioni tradizionali, suggerendo una possibile riconfigurazione del settore.

Prospettive per gli Investitori

Il real estate milanese mantiene un forte appeal per gli investitori, sia nel segmento delle locazioni brevi che in quello tradizionale. Le località turistiche continuano ad attirare interesse internazionale, confermando la resilienza del mercato immobiliare di fascia alta.

Bottom Line

Il 2025 si profila come un anno di consolidamento per il mercato immobiliare milanese, dove la qualità degli asset diventerà sempre più il discriminante principale per le performance di investimento. Gli investitori dovranno prestare particolare attenzione alla qualità costruttiva e alla posizione degli immobili, fattori che determineranno in modo crescente il loro valore nel tempo.

Fonte: Tecnocasa

Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano: il nuovo paradiso fiscale che sta trasformando il mercato immobiliare di lusso

Milano sta vivendo un afflusso senza precedenti di individui ad alto patrimonio netto che si trasferiscono in città, trasformando la capitale finanziaria d’Italia in un emergente paradiso fiscale che compete con le destinazioni offshore tradizionali. I dati del 2023 mostrano un notevole afflusso di residenti benestanti provenienti da paradisi fiscali consolidati, tra cui 69 individui da Cipro, 30 da Panama e numeri minori da destinazioni caraibiche come Antigua, Bahamas e Barbados.

La tendenza si estende oltre i paradisi fiscali tradizionali, con trasferimenti record dalle principali economie: 4.862 dalla Francia, 3.121 dalla Spagna, 2.130 dal Regno Unito e 1.627 dagli Stati Uniti – il dato più alto dal 2003. Altri movimenti significativi includono 567 dai Paesi Bassi, 395 dal Belgio e 281 dal Canada.

Il Vantaggio Fiscale

La forza trainante dietro questa migrazione è l’attraente regime di flat tax italiano per gli stranieri facoltosi. La recente legislazione ha raddoppiato il tetto della flat tax da €100.000 a €200.000, indipendentemente dai livelli di reddito estero. Per gli individui con patrimonio ultra-elevato, questo crea di fatto un ambiente fiscale quasi azzerato. Il beneficio si estende ai familiari, che pagano una modesta flat tax di €25.000.

Secondo l’ultima analisi di mercato di Scenari Immobiliari, le transazioni immobiliari di lusso superiori a €1 milione rappresentano ora il 6% delle transazioni immobiliari totali a Milano, con valori medi delle transazioni in significativo aumento.

Impatto sul Mercato Immobiliare

I dati recenti del mercato rivelano transazioni immobiliari di lusso senza precedenti:

  • Un attico da €15 milioni vicino alla Pinacoteca di Brera (500 metri quadrati)
  • Una casa cielo-terra da €10 milioni nel quartiere Sant’Ambrogio
  • Un appartamento con terrazzo in via della Moscova da €9 milioni (350 metri quadrati)
  • Due interi piani nella Torre Solaria, quartiere Porta Nuova: €7,5 milioni
  • Un attico da €6,5 milioni con vista su Piazza Gae Aulenti

Il mercato degli affitti di lusso è altrettanto robusto, con transazioni recenti che includono:

  • Affitto mensile di €15.000 per un attico con vista sui Giardini Montanelli
  • Affitto annuale di €140.000 per una proprietà premium in viale Majno

Implicazioni Economiche

Il Private Wealth Migration Report 2024 di Henley & Partners posiziona l’Italia come principale destinazione europea per i migranti facoltosi, al sesto posto a livello globale. Si prevede che il paese attirerà 2.200 individui ad alto patrimonio netto quest’anno, con Milano che cattura la maggior parte della quota, seguita da Portofino.

I modelli finanziari mostrano che gli individui che guadagnano €10 milioni all’anno in altri paesi europei possono risparmiare tra €4-5 milioni in tasse trasferendosi a Milano. I nuovi sviluppi immobiliari stanno rispondendo a questa domanda, con proprietà in località prestigiose come Largo Treves che comandano prezzi superiori a €20.000 al metro quadrato nelle prevendite.

Analisi di Mercato

I dati di mercato indicano che le metriche tradizionali del prezzo al metro quadrato non si applicano più al segmento ultra-lusso di Milano. La scarsità di proprietà uniche ha creato un mercato dove ogni proprietà premium stabilisce il proprio punto di prezzo, indipendentemente dai metodi di valutazione convenzionali.

Impatto Socioeconomico

Mentre l’afflusso di individui ad alto patrimonio netto porta significativo capitale e potere d’acquisto a Milano, gli economisti avvertono di potenziali implicazioni socioeconomiche. La concentrazione di ricchezza nell’area urbana relativamente compatta di Milano sta facendo aumentare i valori immobiliari in tutti i segmenti, creando preoccupazioni sulla sostenibilità abitativa e sulla disparità salariale per la popolazione esistente della città.

Mentre Milano continua a posizionarsi come il più nuovo paradiso fiscale d’Europa, la città affronta la sfida di bilanciare il suo crescente appeal per la ricchezza internazionale con il mantenimento del suo tradizionale tessuto sociale e la garanzia di una crescita economica sostenibile per tutti i residenti.

Il Museo d’Arte Moderna di Milano apre dopo cinquant’anni di attesa. La città rivaleggia con gli Uffizi di Firenze

Al culmine di una saga durata mezzo secolo, tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.

La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica

I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.

“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”

Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna

La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:

  • “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
  • Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
  • “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
  • Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque

Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.

Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto

Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:

  • Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
  • Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
  • Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento

La Scommessa Economica: Milano Può Competere?

La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.

Una Nuova Era per i Musei Italiani

L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.

“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”

Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.

In un drammatico culmine di una saga durata mezzo secolo tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.

La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica

I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.

“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”

Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna

La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:

  • “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
  • Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
  • “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
  • Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque

Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.

Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto

Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:

  • Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
  • Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
  • Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento

La Scommessa Economica: Milano Può Competere?

La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.

Una Nuova Era per i Musei Italiani

L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.

“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”

Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.

Foto in copertina e social media via Palazzo Citterio/Brera Design District 

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Il mercato immobiliare di Milano affronta sfide nonostante la ripresa del settore in Italia. Tutti i trend in aggiornamento

Il mercato immobiliare italiano mostra segni di vita dopo sei trimestri consecutivi di declino. Tuttavia, Milano, il centro finanziario del paese, si trova a nuotare controcorrente. Secondo i recenti dati dell’Agenzia delle Entrate, il mercato immobiliare nazionale ha registrato una modesta crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con 186.324 transazioni registrate nel secondo trimestre del 2024.

Tendenze Nazionali vs. Anomalia di Milano

Mentre città come Roma (+3,4%) e Genova (+3,9%) guidano questa nascente ripresa, Milano ha registrato un significativo calo del 7,3% nelle transazioni immobiliari. Questo forte contrasto solleva interrogativi sui fattori che influenzano il panorama immobiliare del capoluogo lombardo.

Il Paradosso di Milano

Il calo delle vendite immobiliari a Milano presenta un’interessante peculiarità. I contratti di locazione a lungo termine in città hanno visto un aumento dell’1%, mentre gli accordi a canone concordato sono aumentati di un sorprendente 153%. Tuttavia, è cruciale notare che questa percentuale rappresenta un numero relativamente piccolo: solo 948 contratti sono stati firmati secondo questi termini durante il trimestre.

Cambiamento delle Preferenze nei Tipi di Immobili

In tutta Italia, inclusa Milano, si nota una tendenza evidente nei tipi di proprietà che cambiano mano. I bilocali e le unità più grandi stanno registrando una maggiore domanda. Gli esperti del settore attribuiscono questo a due distinti gruppi di acquirenti:

  1. Investitori e giovani coppie/single che optano per unità compatte a due camere
  2. Famiglie alla ricerca di spazi più ampi per adattarsi alle esigenze di vita in evoluzione, inclusi uffici domestici e aree multifunzionali

Fattori Economici in Gioco

La ripresa del mercato italiano più ampio è alimentata da diversi fattori economici:

  • L’inflazione ha quasi raggiunto l’obiettivo del 2% della Banca Centrale Europea
  • I tassi di interesse sono su una traiettoria discendente graduale
  • Il 71% degli acquisti è stato effettuato utilizzando i benefici fiscali “prima casa”, un aumento del 7% rispetto all’anno precedente
  • Il 41% delle transazioni ha coinvolto finanziamenti ipotecari

Variazioni Regionali

L’aumento nazionale non è uniforme in tutte le regioni. I comuni più piccoli stanno superando le prestazioni delle grandi città con un aumento dell’1,6% nelle transazioni, rispetto a solo lo 0,2% nei capoluoghi di provincia. Questo suggerisce un potenziale spostamento delle preferenze verso la vita suburbana o rurale.

Guardando al Futuro

Nonostante l’attuale flessione di Milano, molti professionisti del settore immobiliare rimangono cautamente ottimisti sul futuro del mercato. Gli indicatori economici in stabilizzazione e la domanda repressa di abitazioni suggeriscono che la seconda metà del 2024 potrebbe portare sviluppi più positivi per il settore immobiliare italiano, inclusa la sua capitale della moda e della finanza.

Mentre Milano naviga in queste acque difficili, investitori e potenziali acquirenti farebbero bene a tenere d’occhio come le dinamiche uniche del mercato della città si evolvono in risposta alle più ampie tendenze nazionali.

Fonte: Sky Tg24

La rivoluzione verde di Milano: Bosconavigli porta la foresta in città (Scoprite le ultime tendenze con Richard Tayar)

Nel cuore dello storico quartiere San Cristoforo di Milano, un complesso residenziale all’avanguardia sta ridefinendo il concetto di vita urbana. Bosconavigli, progettato dal rinomato studio Stefano Boeri Architetti in collaborazione con Arassociati e AG&P greenscape, non è semplicemente un altro edificio – è una foresta verticale che colma il divario tra la vita cittadina e la natura.

Questo innovativo progetto reinterpreta la tradizionale casa a corte lombarda, sviluppandosi verso l’alto per creare un’armoniosa fusione tra architettura e verde. Con 170 alberi di 60 specie diverse che adornano facciate, tetti e balconi, Bosconavigli è un esempio concreto di sviluppo urbano sostenibile.

Ma Bosconavigli non è solo un’opera bella da vedere. Il complesso offre 90 appartamenti, ognuno progettato con ampi spazi esterni che fungono da “stanze all’aperto”, sfumando il confine tra la vita interna ed esterna. Servizi pubblici, tra cui un ristorante-bistrò e strutture per il benessere, ne fanno un vero centro comunitario.

L’impegno del progetto per la sostenibilità va oltre il verde rigoglioso. Pannelli solari, raccolta di acqua piovana e produzione di energia geotermica sono solo alcune delle caratteristiche ecologiche integrate nel design. Inoltre, gli elementi verdi dell’edificio fungono da barriere naturali contro il rumore e l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità della vita dei residenti.

Bosconavigli non sta solo cambiando lo skyline di Milano – sta cambiando il modo in cui pensiamo alla vita urbana. Mentre le città di tutto il mondo affrontano sfide ambientali, questo progetto offre uno sguardo su un futuro più verde e sostenibile, dove natura e architettura coesistono in perfetta armonia.

Foto via Bosconavigli