posto più costoso d'America

Che destro! Floyd Mayweather acquisisce un portafoglio immobiliare pari a 402 milioni di dollari a New York City

Il leggendario pugile Floyd Mayweather Jr., ritiratosi dall’attività pugilistica professionistica nel 2017 con un record di 50 vittorie e 0 sconfitte, sta conquistando il mercato immobiliare di New York City.

Secondo TMZ Sports, il 47enne ha acquistato più di 60 edifici residenziali contenenti oltre 1.000 unità in tutta l’Upper Manhattan, per un totale di 402 milioni di dollari. L’obiettivo di Mayweather è quello di fornire alloggi a prezzi accessibili alle famiglie in difficoltà economica della zona.

“Da bambino sognavo di possedere almeno una casa tutta mia. Quando lavori sodo, puoi raggiungere qualsiasi cosa,” ha dichiarato Mayweather in una nota per TMZ.

Questo acquisto è l’ultima di una lunga serie di redditizie iniziative imprenditoriali per Mayweather, ampiamente considerato uno degli atleti più ricchi e di maggior successo finanziario di tutti i tempi. Il suo record-breaking incontro contro Manny Pacquiao nel 2015 ha generato $600 milioni, con Mayweather che ha intascato un stimato $250 milioni. Ha poi guadagnato circa $275 milioni per il suo incontro del 2017 con la star UFC Conor McGregor, portando i suoi guadagni in carriera oltre il miliardo di dollari.

Anche durante il suo ritiro, Mayweather ha trovato modi per far continuare a fluire il denaro. Ha partecipato a diverse partite di esibizione di alto profilo, inclusi incontri con la Superstar WWE Logan Paul e il pugile John Gotti III. Mayweather è anche il fondatore di Mayweather Promotions, una società di promozione pugilistica che ha firmato e promosso numerosi combattenti di rilievo dalla sua fondazione nel 2007.

Questa ultima mossa immobiliare indica che Mayweather sta cercando di diversificare i suoi investimenti e creare un lascito duraturo oltre la sua carriera da Hall of Famer della boxe. Con il suo potere di guadagno senza pari e la sua acume imprenditoriale, è chiaro che “Money” Mayweather è tanto formidabile nella sala riunioni quanto lo era sul ring.

Manhattan immobiliare

Il mercato immobiliare di Manhattan si scalda con l’avvicinarsi dell’autunno. È stagione di acquirenti e venditori

Mentre l’aria frizzante d’autunno inizia a soffiare per le strade di New York City, il mercato immobiliare di Manhattan sta sperimentando un’inaspettata ondata di caldo. Dopo una primavera tiepida, il mercato mostra segni di rinnovato vigore, promettendo una stagione autunnale emozionante sia per acquirenti che per venditori.

Sorpresa Estiva: Guerre di Offerte in Agosto

Tradizionalmente un mese tranquillo per l’immobiliare di Manhattan, l’agosto 2024 ha rotto gli schemi con un’ondata di attività. I professionisti del settore riferiscono di un improvviso afflusso di acquirenti desiderosi, che ha portato a offerte multiple e persino a guerre di offerte – un fenomeno non visto negli ultimi anni.

“All’improvviso, stavamo mettendo annunci e ricevendo offerte multiple,” riporta un agente esperto. “A luglio, gli acquirenti arrivavano ed erano gli unici. Ad agosto, i tassi sono diminuiti e ho avuto tre inserzioni. Tutte sono finite in guerre di offerte”.

Il Mercato del Lusso Guida la Carica

Il segmento di lusso è particolarmente rialzista, con i dati di Olshan Realty che rivelano 73 contratti firmati a 4 milioni di dollari e oltre nelle quattro settimane fino al 25 agosto. Questa cifra impressionante supera l’anno scorso del 20% e rappresenta il terzo miglior agosto dell’ultimo decennio.

Il Mercato più Ampio Guadagna Slancio

L’ottimismo non si limita al settore del lusso. Anche il mercato più ampio mostra segni di ripresa, con 680 contratti firmati fino al 25 agosto, superando i 671 contratti dell’intero mese di agosto dell’anno scorso.

Previsioni Autunnali: Sole con Possibilità di Guerre di Offerte

Diversi fattori stanno convergendo per creare la tempesta perfetta di opportunità per il mercato autunnale:

  1. Calo dei Tassi Ipotecari: I tassi sono scesi sotto il 6,5% per la prima volta dall’inizio del 2023, con ulteriori diminuzioni previste.
  2. Taglio dei Tassi Fed Previsto: Ci si aspetta che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse il prossimo mese, potenzialmente alimentando ancora più attività.
  3. Crisi di Inventario: L’offerta limitata sta creando un senso di urgenza tra gli acquirenti.

Terzo Trimestre 2024: Un Punto di Svolta

Il mercato di Manhattan sta facendo progressi significativi, con tutti gli indicatori chiave della domanda in miglioramento per la prima volta dal 2022. Rispetto all’anno precedente:

  • Le chiusure e i contratti firmati sono aumentati
  • L’inventario si è mantenuto stabile
  • Il numero di vendite è aumentato del 2% annuo, raggiungendo circa 3.275 chiusure – quasi eguagliando la media quinquennale

Guardando al Futuro

Mentre ci avviciniamo alla stagione autunnale, il mercato immobiliare di Manhattan sembra pronto per una rinascita. Gli acquirenti sono desiderosi di capitalizzare su condizioni favorevoli prima che i prezzi potenzialmente aumentino a causa della maggiore domanda e dell’inventario limitato.

Per coloro che stanno considerando di entrare nel mercato immobiliare di Manhattan, il messaggio è chiaro: l’autunno del 2024 potrebbe offrire un’opportunità d’oro per trovare la casa dei tuoi sogni o fare un investimento astuto. Con il mercato che mostra segni così promettenti di ripresa e crescita, i prossimi mesi potrebbero essere il momento ideale per fare la tua mossa nella scena immobiliare della Grande Mela.

L’iconico ristorante di New York City fa un balzo verso una nuova era immobiliare. Tutte le ultime novità sul real estate

L’Iconico Ristorante di NYC Salta in una Nuova Era

Lo storico edificio che ha ospitato il rinomato ristorante francese La Grenouille per oltre sei decenni è stato venduto per la straordinaria cifra di 14,3 milioni di dollari. Questa transazione non solo rappresenta un importante affare immobiliare, ma segnala anche un cambiamento nel panorama culturale di Midtown Manhattan.

Inizia un Nuovo Capitolo

La proprietà al 3 E. 52nd St., un edificio di 576 metri quadrati su tre piani con un’affascinante facciata simile a un cottage, è stata acquisita da una società di comodo identificata come 8162024, LLC. Fonti vicine all’affare suggeriscono che l’iconico spazio si trasformerà in un ristorante di cucina asiatica, potenzialmente cinese, segnando un drammatico allontanamento dal suo patrimonio culinario francese.

Da Stalla a Stella Culinaria

La storia dell’edificio è ricca e variegata quanto la città stessa. Originariamente una stalla, fu convertito nel 1913 e da allora ha ospitato varie attività, tra cui:

  • Un’azienda di decorazione d’interni
  • L’Elm Tree Tea Room
  • Un negozio di abbigliamento di lusso
  • Un night club
  • La Vie Parisienne, un altro ristorante francese

La sua incarnazione più famosa, La Grenouille, aprì le sue porte nel 1962 sotto la guida di Charles Masson e sua moglie Gisèle. Per decenni, ha funzionato come un magnete per celebrità, icone della moda e l’élite globale, incluse luminarie come Frank Sinatra, Madonna e Yves Saint Laurent.

La Fine di un’Era

La vendita segna la conclusione della storica corsa di La Grenouille, che ha visto la sua giusta quota di drammi familiari e cambiamenti di gestione. Philippe Masson, il proprietario più recente del ristorante, ha annunciato la sua chiusura il mese scorso, citando la fine di “un vero e proprio who’s who dei più belli e celebrati del mondo” tra i suoi clienti.

Approfondimenti di Mercato

La vendita è stata mediata da una partnership di professionisti immobiliari:

  • Perry Rothenberg di Creative Leasing Concepts
  • Peter Howard di Oxford Property Group NY
  • Joseph Caputo di Exit Premier Real Estate

Questo team ha recentemente orchestrato un’altra vendita di proprietà di ristoranti di alto profilo, l’edificio del Ristorante Frechette al 241 West Broadway, per 15,3 milioni di dollari.

Guardando al Futuro

Mentre la scena gastronomica di New York City continua a evolversi, la trasformazione di questa proprietà iconica riflette tendenze più ampie nello sviluppo urbano e nei cambiamenti delle preferenze dei consumatori. Il passaggio dalla classica cucina francese ai sapori asiatici in questa location storica potrebbe essere indicativo del panorama culinario in continua evoluzione della città e delle dinamiche del mercato immobiliare.

Mentre i clienti di lunga data potrebbero lamentare la perdita di un’istituzione amata, il sostanziale investimento in questa proprietà suggerisce una prospettiva fiduciosa per il futuro dei settori della ristorazione di alta gamma e immobiliare di Manhattan, anche di fronte alle continue incertezze economiche.

Foto via La Grenouille

OpenAI mette radici a Manhattan e segna un crescente appetito immobiliare nel settore dell’Intelligenza Artificiale

In armonia con la crescente influenza del settore dell’intelligenza artificiale sul mercato immobiliare commerciale, OpenAI, il creatore di ChatGPT, ha siglato un accordo per il suo primo spazio ufficio a New York City. Il colosso dell’AI occuperà 90.000 piedi quadrati nello storico Puck Building, situato nel ricercato quartiere Soho di Manhattan, secondo fonti vicine ai negoziati.

I Giganti dell’AI Alimentano la Rinascita Immobiliare

Questa espansione strategica segue le significative mosse immobiliari di OpenAI a San Francisco, dove l’azienda ha recentemente:

  • Affittato un’intera torre di sei piani a Mission Bay
  • Subaffittato due edifici da Uber Technologies

La strategia di crescita aggressiva dell’azienda non si ferma qui, con ulteriori sedi operative che verranno annunciate a breve.

Tendenza di Settore

OpenAI non è sola nelle sue ambizioni immobiliari. Altri titani dell’AI stanno facendo mosse simili:

  • Anthropic
  • Palantir

Queste aziende stanno rapidamente espandendo la loro presenza in importanti hub tecnologici:

  • New York
  • Area della Baia di San Francisco
  • Denver
  • Atlanta
  • Seattle

Impatto sul Mercato

Dopo aver attraversato un periodo difficile caratterizzato da:

  • Crescenti spazi sfitti
  • Riduzioni degli affitti
  • Transazioni a prezzi di saldo

Il mercato degli uffici mostra segni di ripresa, in particolare a New York, dove il terzo trimestre ha visto un aumento dell’attività di locazione.

“L’AI non sarà una soluzione unica per il mercato degli uffici,” osserva Jacob Rowden, responsabile della ricerca sugli uffici presso JLL, “ma è una componente cruciale della più ampia narrativa di ripresa.”

San Francisco: Epicentro dell’Immobiliare AI

L’impatto è particolarmente pronunciato a San Francisco, dove:

  • Le aziende AI hanno rivendicato circa 5 milioni di piedi quadrati
  • Questo rappresenta oltre il 5% dello spazio totale per uffici della città
  • 57 contratti di locazione firmati da aziende AI solo quest’anno
  • 40 di questi sono primi spazi ufficio per piccole e medie imprese AI

Il Collegamento con il Puck Building

La scelta del Puck Building (un immobile datato 140 anni) da parte di OpenAI non riguarda solo la posizione. La proprietà storica, di proprietà di Kushner Cos., ospita anche Thrive Capital, una società di venture capital che:

  • Ha recentemente guidato un round di finanziamento da 6,6 miliardi di dollari per OpenAI
  • È stata fondata da Joshua Kushner, fratello di Jared Kushner

Guardando al Futuro

Secondo Chris Roeder, responsabile del brokeraggio presso l’ufficio di San Francisco di JLL, l’appetito del settore AI per gli spazi ufficio “potrebbe quadruplicare nei prossimi sei anni”. Mentre i giganti tecnologici tradizionali come Google, Microsoft e Apple raddoppiano gli investimenti nell’AI, questa tendenza non mostra segni di rallentamento.

Fonte: Da una esclusiva di WSJ

Milano

Boom immobiliare: Milano e Monza guidano l’impennata del mercato immobiliare italiano. Ecco le ultime notizie

Il mercato immobiliare del Nord Italia continua a sfidare le difficoltà economiche, con Milano e Monza che emergono come capofila nell’apprezzamento del valore degli immobili. Gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi rivelano una robusta traiettoria di crescita, particolarmente in questi centri urbani chiave, nonostante un concomitante rallentamento nei volumi delle transazioni.

Milano: La Metropoli Inarrestabile

Milano, capitale finanziaria e della moda italiana, mantiene il suo fascino per gli investitori immobiliari, registrando un aumento del 2% nei prezzi degli immobili residenziali durante la prima metà del 2024. Questo incremento porta il prezzo medio per metro quadro a un sostanzioso €6.520, rafforzando lo status della città come mercato immobiliare di prim’ordine in Europa.

Il distretto sud della città è emerso come l’hotspot per la crescita, sperimentando un notevole aumento del 6% nei valori immobiliari. Questa tendenza sottolinea le dinamiche in evoluzione del panorama urbano di Milano, con aree precedentemente trascurate che ora catturano l’interesse degli investitori.

Monza: Il Cavallo del Mercato Immobiliare Italiano

In una svolta sorprendente, Monza ha superato il suo più famoso vicino, registrando una crescita impressionante del 7% nei prezzi degli immobili. Con valori medi che ora raggiungono i €3.444 per metro quadro, Monza si sta rapidamente posizionando come un’attraente alternativa per gli investitori esclusi dal mercato premium di Milano.

Il settore nord della città è stato particolarmente dinamico, con prezzi che sono saliti del 9% raggiungendo una media di €3.869 per metro quadro. Questo aumento indica un crescente riconoscimento del potenziale di Monza come destinazione residenziale e di investimento.

Sfide di Mercato e Prospettive Future

Nonostante i trend positivi dei prezzi, sia Milano che Monza affrontano venti contrari in termini di volumi di transazioni. Milano ha assistito a un calo del 13% nelle transazioni di proprietà residenziali nel primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente, con tendenze simili osservate a Monza e Lodi.

Guido Bardelli, Assessore alla Casa di Milano, riconosce l’urgente necessità di affrontare le preoccupazioni relative all’accessibilità. “L’attrattività di Milano ora pone una sfida: garantire l’accessibilità abitativa per la classe media che fatica con gli attuali costi di mercato,” afferma Bardelli, sottolineando l’impegno della città nell’espandere le iniziative di housing sociale.

Implicazioni per gli Investimenti

Per gli investitori, le attuali dinamiche di mercato presentano sia opportunità che sfide. Il continuo apprezzamento dei prezzi nelle località di pregio suggerisce un potenziale di guadagni in conto capitale, particolarmente in aree emergenti come il distretto sud di Milano o il settore nord di Monza. Tuttavia, il calo nei volumi delle transazioni segnala la necessità di una strategia cauta, con un focus sul valore a lungo termine piuttosto che su rapidi turnover.

Mentre il mercato immobiliare del Nord Italia naviga attraverso queste tendenze complesse, rimane un faro di crescita nel panorama immobiliare europeo. Con interventi politici strategici e approcci di sviluppo innovativi, città come Milano e Monza sono pronte a mantenere il loro appeal, bilanciando crescita e accessibilità negli anni a venire.

Il ritorno della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Momento storico per arte e mercato immobiliare

La 33ª Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze (BIAF) si prepara a trasformare lo storico Palazzo Corsini in un lussuoso mercato d’arte dal 28 settembre al 6 ottobre 2024. L’edizione di quest’anno segna un’importante espansione con la partecipazione di 80 gallerie, incluse 14 nuove prestigiose presenze internazionali, consolidando la sua posizione come uno dei principali eventi artistici al mondo.

Un Evento Importante che Fonde Arte, Moda e Filantropia

La Biennale inizia con una cena di gala esclusiva per 780 VIP internazionali, orchestrata da Gucci Osteria da Massimo Bottura. La sponsorizzazione di Gucci sottolinea la fusione dell’evento tra alta arte e haute couture. Tra i momenti salienti delle festività inaugurali spicca un’asta di beneficenza con la partecipazione del tenore di fama mondiale Andrea Bocelli nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Questa edizione promette di essere una delle migliori sotto la mia gestione,” afferma Fabrizio Moretti, Segretario Generale della BIAF. “Abbiamo i migliori mercanti d’arte del mondo che portano i loro capolavori a Palazzo Corsini, creando di fatto un museo in vendita.”

Gallerie di Prima Classe Espongono Tesori Rari

L’elenco degli espositori è un vero e proprio who’s who del mondo dell’arte:

  • Colnaghi: Fondata nel XVIII secolo
  • Agnews: Un baluardo londinese dal 1817
  • Enrico Frascione: Una dinastia familiare nel campo dei dipinti antichi dalla fine del 1800
  • Dickinson: Nota per aver scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens

Capolavori in Mostra

Tra le opere notevoli:

  1. Una Madonna col Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano (c. 1555-1560) presso lo stand di Carlo Orsi, autenticata dal rinomato esperto Federico Zeri
  2. Lo Studio di Giove di Michelangelo dalla Galleria Dickinson
  3. Una Madonna col Bambino del Bronzino presentata da Maurizio Canesso
  4. Un ritratto recentemente scoperto della Granduchessa Vittoria Della Rovere di Camilla Guerrieri (1628-1690)

I Maestri Moderni si Uniscono ai Tesori del Vecchio Mondo

La Biennale non si limita alle antichità. Tra i punti salienti del XX secolo:

  • Opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte
  • Un “Notturno” del 1950 di Alberto Savinio da Sperone Westwater
  • “Le figlie di Minosse” del 1933 di Giorgio de Chirico da Farsetti

Impatto sul Mercato e Potenziale di Investimento

Con la maggior parte delle gallerie partecipanti che vantano 30-50 anni di esperienza nel mercato, la Biennale rappresenta un’opportunità unica per collezionisti e investitori seri. Queste gallerie hanno plasmato le tendenze del collezionismo internazionale e hanno collocato opere nei principali musei del mondo.

Ogni pezzo esposto viene sottoposto a rigorosi processi di autenticazione, restauro e ricerca, garantendo il massimo valore e potenziale di investimento. Come nota il Sindaco Sara Funaro, la Biennale rimane “un punto di riferimento fondamentale per il collezionismo internazionale”.

Foto via BIAF

Firenze: la seconda città più veloce d’Italia per la vendita immobiliare. Qui trovate tutti i dati più recenti (Immobiliare.it)

In un mercato immobiliare italiano sempre più dinamico, Firenze emerge come una stella che brilla nel panorama generale, posizionandosi al secondo posto tra le grandi città per la velocità di vendita degli immobili. Secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, il capoluogo toscano si distingue per la sua rapidità nelle transazioni immobiliari, superata solo da Milano.

Un Mercato in Accelerazione

Nel primo semestre del 2024, Firenze ha registrato un tempo medio di vendita di 3,3 mesi, alla pari con Bologna e appena dietro Milano, che mantiene il primato con 2,7 mesi. Questo dato rappresenta un leggero aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, indicando una stabilità nel mercato fiorentino.

Le Grandi Città a Confronto

La performance di Firenze è particolarmente impressionante se confrontata con altre metropoli italiane:

  • Roma: 3,4 mesi (+1,8% rispetto al 2023)
  • Napoli: 3,5 mesi
  • Verona: 3,7 mesi

Città come Torino, Catania, Palermo, Genova e Venezia registrano tempi superiori ai 4 mesi, mentre Bari chiude la classifica con 5,5 mesi, segnando un aumento del 13,1% rispetto al 2023.

Il Confronto con l’Era Pre-Covid

Il dato più sorprendente emerge dal confronto con il 2019. Tutte le città analizzate mostrano una riduzione dei tempi di vendita superiore al 20% rispetto al periodo pre-pandemia. Verona guida questa tendenza con un impressionante -43,9%, seguita da Milano con -43,3%.

Conclusioni

Questi dati evidenziano non solo la resilienza del mercato immobiliare italiano post-pandemia, ma anche l’attrattività crescente di città come Firenze. La rapidità delle transazioni suggerisce un mercato vivace e competitivo, indicativo di una domanda robusta e di un’offerta ben posizionata.

Per investitori e operatori del settore, Firenze si conferma come un mercato da tenere d’occhio, offrendo opportunità interessanti in un contesto di rapida evoluzione del panorama immobiliare italiano.

Pastis si espande a West Palm Beach e si unisce al trendy Nora District. Ecco l’ultimo hotspot culinario della Florida

In una mossa che cementa ulteriormente lo status della Florida come emergente hotspot culinario, il rinomato bistrot newyorkese Pastis è pronto ad aprire la sua quarta sede negli Stati Uniti nel prossimo Nora District di West Palm Beach. Questa espansione, prevista per il 2026, segna una pietra miliare significativa sia per il ristorante che per il nascente distretto artistico e commerciale.

Un’icona di New York nello Stato del Sole

Pastis, creazione del ristoratore Stephen Starr, è stata un’istituzione di New York sin dalla sua apertura originale nel 1999. Dopo una breve pausa e una ricollocazione, il bistrot ha intrapreso una traiettoria di espansione, con aperture di successo a Miami e Washington, D.C. La sede di West Palm Beach sarà la sua seconda incursione nel mercato della Florida meridionale, dopo la calorosa accoglienza di Pastis Miami a Wynwood.

Il Nora District: La risposta di West Palm Beach a Wynwood

Il nuovo Pastis sarà uno stabilimento cardine nel Nora District, uno sviluppo ad uso misto che mira a portare un tocco del quartiere artistico Wynwood di Miami a West Palm Beach. Guidato da NDT Development, Wheelock Street Capital e Place Projects, il distretto è progettato per essere un hub pedonale di arte, shopping e ristorazione appena a nord del centro città.

Un’ancora culinaria per un hotel boutique

Pastis occuperà uno spazio privilegiato di 1.235 metri quadrati al piano terra del boutique hotel Nora. Fedele alle sue radici, il ristorante presenterà i suoi elementi di design caratteristici, tra cui piastrelle bianche della metropolitana, banquette rosse e un bancone curvo in zinco. Il coinvolgimento di Starr Restaurants si estende oltre Pastis, poiché co-creeranno e gestiranno anche il ristorante e il lounge sul tetto dell’hotel, oltre a gestire il servizio in camera.

Crescita strategica e domanda di mercato

La decisione di Stephen Starr di portare Pastis a West Palm Beach è stata guidata da una forte domanda di mercato. “Dall’apertura di Pastis a Miami l’anno scorso, la risposta positiva al ristorante è stata sorprendente. I residenti di Palm Beach, West Palm Beach e delle aree circostanti mi hanno chiesto innumerevoli volte di portare Pastis nel loro quartiere,” ha dichiarato Starr in un comunicato stampa.

Il Nora District: Un nuovo paesaggio urbano

Il Nora District rappresenta un significativo progetto di sviluppo urbano per West Palm Beach. La prima fase di costruzione, iniziata l’anno scorso, è supportata da un prestito di 84 milioni di dollari dalla Bank OZK. Il progetto prevede la ristrutturazione e il riutilizzo di edifici industriali lungo North Railroad Avenue, creando 13.935 metri quadrati di spazio commerciale, inclusi 5.110 metri quadrati di spazio per uffici creativi e un parco lineare.

Un magnete per i trapianti di New York

Il distretto ha già attirato oltre una dozzina di locatari commerciali, molti dei quali sono aziende con base a New York che si espandono nel mercato della Florida meridionale. Questa tendenza si allinea con il più ampio movimento di aziende e individui che si trasferiscono dal Nord-est alla Florida per un ambiente fiscale più favorevole e offerte di stile di vita.

Guardando al futuro

Mentre Pastis si prepara a lasciare il segno a West Palm Beach, il Nora District è destinato a diventare un importante hub culturale e commerciale nella Florida meridionale. Con il suo mix di ristorazione, shopping e arte, unito al prestigio di marchi newyorkesi affermati, lo sviluppo è pronto a ridefinire il paesaggio urbano di West Palm Beach e ad elevare ulteriormente il suo status come destinazione sia per i residenti che per i visitatori.

Fonte: CoStar News 
Foto via Pastis

Nasdaq dice addio alla sede di Times Square, segnalando un cambiamento nel panorama aziendale di Manhattan

In una mossa che sottolinea le dinamiche in evoluzione del mercato immobiliare commerciale di New York City, Nasdaq si appresta a lasciare la sua sede storica di Times Square al 1500 di Broadway. Questa decisione strategica, rivelata in un recente rapporto di Moody’s, segna la fine di un’era per il gigante della borsa e pone nuove sfide per l’iconica proprietà di Manhattan.

La fine di un’era

Quando l’orologio scoccherà la mezzanotte del 31 agosto 2024, il contratto di locazione di Nasdaq al 1500 di Broadway scadrà, concludendo un capitolo iniziato all’indomani degli attacchi dell’11 settembre. La torre di 33 piani e 500.000 piedi quadrati (circa 46.450 metri quadrati) su West 44th Street, rinomata per i suoi prominenti cartelloni pubblicitari e come sede del programma “Good Morning America” della ABC, sta perdendo uno dei suoi inquilini più prestigiosi.

La presenza di Nasdaq a New York

Nonostante questa partenza, Nasdaq non sta abbandonando completamente Times Square. L’azienda manterrà il suo studio televisivo MarketSite all’angolo tra Broadway e West 43rd Street, dove i leader aziendali tradizionalmente celebrano le loro IPO. Inoltre, Nasdaq manterrà la sua sede centrale di 145.000 piedi quadrati (circa 13.470 metri quadrati) al 4 Times Square (151 W. 42nd St.). Vale la pena notare che Nasdaq ha subaffittato gran parte del suo spazio al 1500 di Broadway per diversi anni, indicando un graduale cambiamento nella sua strategia immobiliare.

Un effetto domino

L’uscita di Nasdaq fa parte di una tendenza più ampia che sta influenzando il 1500 di Broadway. Anche “Good Morning America” della ABC è destinato a partire la prossima primavera, trasferendosi nella nuova sede di New York della Walt Disney, un edificio di 1,2 milioni di piedi quadrati (circa 111.480 metri quadrati) a Hudson Square, sviluppato in partnership con Silverstein Properties.

Questo esodo avviene in mezzo a cambiamenti più ampi nel panorama dei media. Paramount Global ha recentemente annunciato piani per ridurre la sua forza lavoro di circa il 10% presso la sua sede al 1515 di Broadway, influenzando 436 dipendenti secondo un documento presentato al Dipartimento del Lavoro dello Stato.

Sfide per il proprietario dell’immobile

L’imminente perdita dei suoi due maggiori inquilini presenta sfide significative per il proprietario del 1500 di Broadway, il Gruppo Tamares. L’azienda con sede a Londra, che ha acquisito la proprietà nel 1995 per una modesta somma di 55 milioni di dollari, ora si trova ad affrontare potenziali problemi di flusso di cassa. Moody’s avverte che il flusso di cassa netto potrebbe scendere sotto la soglia richiesta per i pagamenti del debito il prossimo anno.

L’edificio di Classe B è gravato da un debito di 505 milioni di dollari, incluso un mutuo di 335 milioni di dollari e 170 milioni di dollari di debito mezzanino. Con il mutuo in scadenza a ottobre, Tamares è in trattative per un nuovo prestito da gennaio. Mentre alcuni finanziatori hanno condotto una sottoscrizione preliminare, nessun accordo è stato finalizzato al momento.

Guardando al futuro

Mentre il mercato degli uffici di Manhattan continua a evolversi, il destino del 1500 di Broadway serve come microcosmo delle sfide e delle opportunità che l’immobiliare commerciale deve affrontare nell’era post-pandemia. Per Nasdaq, questa mossa rappresenta un consolidamento strategico della sua presenza a New York. Per il Gruppo Tamares e altri proprietari immobiliari, sottolinea la necessità di adattabilità in un panorama sempre più competitivo.

I prossimi mesi saranno cruciali mentre le parti interessate navigano questi cambiamenti, potenzialmente ridisegnando lo skyline e l’ecosistema aziendale di uno degli incroci più famosi del mondo.

Foto via Nasdaq

Il caso Madison Avenue

Il panorama del retail di lusso di Madison Avenue affronta un cambiamento storico. Vi raccontiamo cosa sta accadendo

L’iconica Madison Avenue di New York, da lungo tempo sinonimo di retail d’alta gamma ed esperienze di shopping opulente, è sull’orlo di una trasformazione. Il tratto dove East Midtown incontra l’Upper East Side è pronto per un significativo “restauro”, con la promessa di rimodellare lo skyline e ridefinire il “corridoio” dello shopping di lusso.

Due grandi complessi uffici-retail sono destinati alla demolizione, così da lasciare spazio a progetti ad uso misto avvolti nel mistero. Nel frattempo, il futuro dell’ex edificio Barneys, vacante da quattro anni, rimane oggetto di intense speculazioni tra gli appassionati di moda e i magnati immobiliari.

Related Companies, guidata dal CEO Jeff Blau, è pronta a radere al suolo il 625 di Madison Avenue. Il piano? Una torre ad uso misto potenzialmente alta oltre 1.200 piedi, con condomini di lusso, spazi commerciali di alta gamma e possibilmente un hotel. Il processo di demolizione di nove mesi è già iniziato, con impalcature che avvolgono la proprietà.

Non da meno, anche il 655 di Madison Avenue è destinato alla demolizione. L’edificio di 24 piani, di proprietà di una joint venture che include Jamestown e Williams Equity, è destinato a una sorte simile. Michael T. Cohen, co-principal di Williams, ha accennato a un “mix di retail, ospitalità e residenziale” per questa location di primo piano.

Questi sviluppi hanno innescato un esodo di retailer, con partenze notevoli come quella di Marc Jacobs dalla sua prominente location d’angolo al 655 di Madison. Il trasferimento promesso del designer sulla Fifth Avenue rimane non confermato, aggiungendo all’aria di incertezza.

Dall’altra parte della strada, l’elegante ex edificio Barneys di 10 piani al 660 di Madison Avenue continua a lasciare perplessi gli addetti ai lavori. L’audace affermazione del proprietario Ben Ashkenazy di un’imminente vendita da 1 miliardo di dollari a “un grande retailer” ha sollevato sopracciglia e, a quanto pare, frustrazione tra gli investitori.

Nonostante questi sconvolgimenti, Matthew Bauer, presidente del Madison Avenue Business Improvement District, rimane ottimista. Sottolinea l’attrattiva unica dell’avenue per una base di clienti locali e vede i nuovi sviluppi come opportunità per migliorare il fascino del distretto. “Questi nuovi edifici non solo porteranno nuovi negozi e luoghi di ospitalità nel distretto, ma porteranno residenti che saranno clienti per i nostri negozi, ristoranti, spa, saloni e gallerie,” afferma Bauer.

La tendenza al ridisegnamento si estende oltre queste location di punta, con progetti come le residenze Giorgio Armani al 760 di Madison e le iniziative del Naftali Group al 1045 e 1165 di Madison Avenue che stabiliscono precedenti per sviluppi di lusso ad uso misto nell’area.

Mentre alcuni vedono sfide, altri individuano opportunità. Un broker immobiliare anonimo nota: “Ogni volta che i negozi chiudono a causa di nuovi sviluppi, è un buon affare per altri proprietari – e per noi. I negozi devono trovare un posto dove andare, e ci sono molti posti dove andare in questo momento.”

Mentre Madison Avenue si prepara a questo cambiamento sismico, il futuro del panorama del retail di lusso di New York è in bilico. Con miliardi di dollari in gioco e il potenziale per aggiunte architettoniche rivoluzionarie allo skyline, tutti gli occhi sono puntati su questo storico tratto di immobili di Manhattan. I prossimi mesi e anni promettono di rivelare se questi ambiziosi piani rivitalizzeranno il prestigio di Madison Avenue o ne altereranno fondamentalmente il carattere nel mondo in continua evoluzione del retail e del real estate di alta gamma.