La catena Hard Rock Cafe conquista Milano: lo svelano le foto del cantiere in via Dante

La catena Hard Rock Cafe conquista Milano: lo svelano le foto del cantiere in via Dante

Dopo Roma, Venezia, Firenze e Verona anche Milano si prepara ad ospitare il ristorante della celebre catena Hard Rock Cafe. Non ci sono ancora comunicati ufficiali ma pochi giorni fa è stata pubblicata sui social la foto di un cantiere in via Dante, in pieno centro città, che lascia pochi dubbi in merito. Come nota Immobiliare.it, non solo si vede l’inconfondibile logo, ma si legge anche l’annuncio per la ricerca di personale.

“La catena Hard Rock Cafe venne fondata a Londra nel 1971 da due americani e in poco tempo raggiunse un enorme successo, tanto che a oggi si contano ben 167 locali in ogni angolo del mondo, da Hong Kong a Kathmandu, da New York a Sydney” si legge. Qual è il valore (pop) aggiunto che rende così speciali questi locali? Prima ancora che i menu (dove dominano hamburger e patatine) sono le memorabilia esposte al loro interno, come gli strumenti appartenuti ai più famosi artisti internazionali, e il merchandising: la maglietta con il logo dell’Hard Rock Cafe e il nome della città è l’oggetto più iconico e il più venduto.

Come riporta qui Laura Fabbro, Milano conferma l’appeal che esercita agli occhi degli investitori. Di recente, infatti, si sono visti brand importanti inaugurare la loro sede nel capoluogo lombardo: fra questi citiamo per esempio Lego, Victoria’s Secret e FAO Schwarz, in linea con l’immagine della città come mecca dello shopping, e anche locali che si rivolgono a un target di giovani e di turisti low-budget come Starbucks e Kfc.

Foto via Hard Rock Cafe NYC

Appartamenti quartiere Hell's Kitchen

Più trasparenza nel real estate di New York: arriva il nuovo portale di quotazione per consumatori

Più trasparenza nel real estate di New York: arriva il nuovo portale di quotazione per consumatori

Durante la prima metà del 2022, New York City accoglierà un nuovo portale di annunci immobiliari rivolto ai consumatori, chiamato CitySnap. Pilotato dal Real Estate Board di New York (REBNY), CitySnap alza l’asticella delle sfide al dominio in corso di StreetEasy. Resta da vedere come andrà, ma parte già ben finanziato e parecchie delle migliori menti nel settore dell’intermediazione residenziale sono state coinvolte nella consulenza sulla sua struttura e contenuto. Dal punto di vista dell’agente immobiliare, “la concorrenza sarà benvenuta” fa sapere Forbes.

Creato dalla comunità di agenti per consumatori e agenti, CitySnap indirizzerà gli acquirenti all’agente di quotazione per ogni proprietà che compare durante la ricerca. Ciò consentirà agli acquirenti di parlare direttamente con la persona più informata sulla proprietà, lasciando gli “utenti” liberi di trattenere l’agente di propria scelta per rappresentarli in qualsiasi trattativa.

CitySnap sarà finanziato, come lo è ora il Residential Listing Service (la versione della MLS di New York City), attraverso quote di intermediazione residenziale pagabili a REBNY.

StreetEasy è diventato il “Re” del mercato di New York a causa, almeno in parte, di litigi interni tra le società di intermediazione. 20 anni fa, la comunità di brokeraggio residenziale non è riuscita a creare un vero e proprio portale rivolto ai consumatori nel momento in cui StreetEasy è apparso per la prima volta sulla scena. All’inizio, gli agenti amavano il servizio; la prima iteration del sito era gratuita e mirava davvero ad aiutare acquirenti, venditori e agenti a condividere le informazioni sui listings in modo più fluido. Quando un diverso tipo di “potenziale di monetizzazione” ha iniziato a farsi largo nel servizio, Zillow ha acquistato StreetEasy per 50 milioni di dollari nel 2013. È stato solo allora che i broker hanno capito il valore di ciò a cui avevano rinunciato.

 

La top model Adriana Lima, ex icona di Victoria’s Secret, vende la sua villa di Miami per 40 milioni

La top model Adriana Lima, ex icona di Victoria’s Secret, vende la sua villa di Miami per 40 milioni

La top model ed ex ‘Angel’ di Victoria’s Secret Adriana Lima ha venduto la sua villa in Florida per 40 milioni di dollari in un accordo off market (fuori mercato). La vendita segna un profitto da capogiro per la modella che ha acquistato la casa, con il suo ex marito Marko Jarić, per 9 milioni nel 2009. Situata su Indian Creek, un’isola di 300 acri situata nella Biscayne Bay di Miami, la proprietà si estende su due acri.

L’isola viene spesso chiamata “Billionaire Bunker”, un nome che si è guadagnato per la sua lunga lista di ricchi residenti che include Tom Brady e Gisele Bündchen, Ivanka Trump e Jared Kushner e, in precedenza, anche Beyoncé e Jay Z. Dal momento che la proprietà della star di origine brasiliana è stata venduta con un affare fuori mercato, si sa poco dell’immobile e delle sue condizioni, anche se Lima avrebbe finito di ristrutturare gli interni, datati 1958, nel 2020.

La residenza sull’isola privata include l’accesso al suo country club privato e un campo da golf a 18 buche e il lotto stesso ha quasi 200 piedi di affaccio sull’acqua.

Foto via Facebook

Benvenuti a Star Island, dove una villa segna il record di Miami con una vendita da 75 milioni

Benvenuti a Star Island, dove una villa segna il record di Miami con una vendita da 75 milioni

Un misterioso acquirente ha portato un po’ di nuova magia nella Magic City. A Miami Beach, una villa – sul lungomare della ricca Star Island – è stata venduta per 75 milioni di dollari. Jill Eber e Jill Hertzberg del Jills Zeder Group, affiliato a Coldwell Banker Realty, confermano al New York Post che la somma segna ufficialmente un record per “la casa più costosa mai venduta a Miami“.

Il Wall Street Journal e Mansion Global hanno dato per primi la notizia dell’affare ad alto tasso di lusso e lifestyle. La quotazione inizialmente era pari a 80 milioni, quando la proprietà è arrivata sul mercato ad agosto.

Situato al numero 8 di Star Island Drive, l’immobile dei sogni dispone di nove camere da letto e 11 bagni su un perimetro di 15mila piedi quadrati ed un terreno di 1,85 acri. Il venditore, secondo Mansion Global, era indicato come Lourdes Sanjenis, in possesso della casa dal 2013. L’identità del nuovo proprietario non è ancora nota. Tuttavia, Eber ha fatto sapere a a Mansion Global che la cifra della vendita dimostra la “popolarità sempre crescente” del mercato immobiliare di Miami. I brokers di Columbus International possono confermare!

Il mercato immobiliare in Lombardia

Il trend del 2022 in Italia: la seconda casa come rifugio anti-inflazione. Cosa dicono gli analisti

Il trend del 2022 in Italia: la seconda casa come rifugio anti-inflazione. Cosa dicono gli analisti

Con il 2021 in archivio, il mercato immobiliare italiano può dirsi in buono stato: l’anno si è chiuso con circa 710mila compravendite in ambito residenziale, mettendo a segno un +27 per cento rispetto al 2020 e +18 per cento rispetto al 2019 con una tenuta dei valori di mercato. A darci il quadro completo è la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip), la quale sottolinea che, per alcune tipologie di immobili, come quelli con ampi spazi interni ed esterni, indipendenti o con poche unità in condominio, lo stato rialzo dei prezzi è evidente, soprattutto nel seconde semestre, e in particolare modo in città come Milano e Firenze. Inoltre, nel 2021, ad uscire vittoriose sono le compravendite di seconde case, arrivate a circa 180mila nel 2021 (stiamo parlando quindi di un + 44 per cento rispetto al 2020, dove se ne erano registrate circa 125mila).

Come rilevano Paola Dezza e Laura Cavestri nello speciale RealEstate+ del Sole24Ore, il trend include “acquisti di seconde case finalizzate sia ad un utilizzo personale, per trascorrere i fine settimana, oppure per vivere le vacanze più libere, evitando restrizioni pandemiche, coniugando esigenze di lavoro o di studio per i figli, e sia seconde case finalizzate all’investimento da destinare prevalentemente a locazioni brevi, richieste dall’avvio della pandemia, a seguito del crescente diffondersi di timori di tipo sanitario derivanti dalle ampie e ripetute restrizioni che hanno interessato e che continuano ad interessare le strutture ricettive tradizionali”.

Stando agli analisti, l’inflazione in crescita potrebbe addirittura “accrescere”, se sempre più famiglie italiane decideranno di canalizzare i propri risparmi lungo un binario sicuro. “Perché una proprietà può compensare l’aumento del tasso d’inflazione aumentando parallelamente il reddito da locazione” si legge. “Il segreto per centrare l’affare è capire dove comprare. Dove la domanda supera l’offerta”.

Dopo Milano, Bulgari lancia l’Hotel Roma, dove lusso, storia e immobiliare si fondono

Dopo Milano, Bulgari lancia l’Hotel Roma, dove lusso, storia e immobiliare si fondono

Il 2022 è l’anno del ritorno a casa per Bulgari. Inaugurato questo autunno, il Bvlgari Hotel Roma trova il suo nuovo sviluppo nella città natale, nel cuore del quartiere di Campo Marzio a Roma, di fronte a due dei monumenti più iconici della città, l’Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto. Il progetto di ACPV reinterpreta l’edificio razionalista in uno stile contemporaneo e senza tempo, bilanciando il rigore delle pietre utilizzate nella Roma imperiale, dettagli concisi ma potenti, nonché ricche trame in contrasto con l’essenzialità architettonica dell’edificio.

VIDEO

Con la sua inaugurazione nel 2022, “il Bvlgari Hotel Roma sarà uno sfavillante tributo alla culla dell’universo Bulgari e alla sua più gloriosa fonte di ispirazione” si legge nel comunicato ufficiale. L’Hotel sorgerà dunque a pochi minuti dalla scalinata di Trinità dei Monti, da Via del Corso e dalla celebre boutique capitolina di Via dei Condotti.

Il nuovo Bvlgari Hotel Roma “occuperà uno splendido palazzo modernista degli anni ’30”. Come per tutti gli altri Bulgari Hotel, sarà il celebre studio di architettura italiano Antonio Citterio – Patricia Viel a firmare il restauro della dimora e a curare il design dei suoi interni, che ospiteranno oltre 100 camere, in maggioranza suite, insieme al prestigioso Il Ristorante – Niko Romito e Il Bvlgari Bar.

Il sapiente connubio di materiali quali il travertino color ocra e i mattoncini in terracotta celebrerà l’estetica dell’Antica Roma augustea, mentre magnifiche collezioni d’arte antica e contemporanea a rotazione impreziosiranno la struttura, evocando il ricco e sfaccettato patrimonio della città eterna, una delle città più belle al mondo, da sempre simbolo di arte e cultura. Con apertura prevista nel 2022, l’hotel è destinato a divenire il tempio dell’eredità Bulgari, andando ad arricchire la città che ha dato così tanto alla Maison di gioielli.

Intanto, a pochi passi da via Montenapoleone e via della Spiga, tra l’Accademia di Brera e la Scala, in pieno centro città, un palazzo milanese, risalente al XVIII secolo e rinnovato con gusto, accoglie il Bvlgari Hotel di Milano. L’albergo a cinque stelle è ubicato in una strada privata nel centro finanziario e culturale della città che, dietro le sue facciate austere, nasconde incantevoli cortili e inaspettati spazi verdi. Ne è un esempio il lussuoso giardino privato di 4.000 metri quadrati, estensione naturale del vicino Giardino Botanico e oasi di serenità e relax dove rigenerarsi e fuggire dal ritmo frenetico della città.

 

Foto via Bvlgari

Quartieri Milano

Camere con vista sul Duomo: Milano cerca investitori per nuovo hotel con servizi e negozi

Camere con vista sul Duomo: Milano cerca investitori per nuovo hotel con servizi e negozi

Camere con vista sul Duomo di Milano, accanto al Museo del Novecento. Secondo Il Sole 24 Ore è la destinazione prevista dall’Amministrazione comunale per la porzione centrale del palazzo di proprietà in via Dogana, sul lato sud di Piazza Duomo, fra via Marconi e via Mazzini.

L’immobile, in parte occupato dalla libreria Mondadori, è oggetto di un avviso di manifestazione d’interesse aperto fino al prossimo 25 febbraio: con questo, Palazzo Marino cerca soggetti interessati a riqualificare gli oltre 7.260 metri quadri fronte Duomo, disposti dal piano terra al quinto (più interrato e sottotetto), per farne un albergo con servizi e negozi connessi. L’atto fa seguito alla delibera di Giunta con cui lo scorso 30 luglio si è dato avvio al trasloco della libreria in altri spazi dello stesso palazzo sull’angolo con via Mazzini. Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, si tratta degli storici locali marchiati Galtrucco dal 1923 al 2001 e poi Benetton dal 2003 allo scorso marzo. Il trasferimento di Mondadori si realizzerà nel corso del 2022.

Al tempo stesso l’Amministrazione procederà alla “valorizzazione del corpo centrale dell’edificio (che comprende anche spazi già liberi e altri che saranno liberati da uffici comunali) in coerenza con il progetto di ampliamento del Museo del Novecento nel secondo Arengario”. Per il complesso, tutelato dalla Soprintendenza, Palazzo Marino si riserva di valutare anche proposte per “eventuali destinazioni alternative ma sempre rispettose dell’ambito storico monumentale”, si evince dall’avviso pubblico. In considerazione del piano di investimenti, “la concessione è di 18 anni ad un canone annuale non inferiore a 500 euro al metro quadro per gli spazi a destinazione alberghiera, a 1.850 euro per quelli destinati a ristorazione e a 2.899,81 euro per servizi e negozi”.

“Obiettivo dell’Amministrazione – fa notare l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte – è di valorizzare il palazzo dal punto di vista della redditività e insieme garantire un mix di funzioni adatte per il contesto di Piazza Duomo. La destinazione ricettiva con servizi di alto livello permette un giusto bilanciamento fra le esigenze di chi investe, il rispetto del contesto monumentale e l’utilità pubblica”.

Fonte: Il Sole 24 Ore

 

Mercato immobiliare New York

Midtown Manhattan noiosa? Non più. New York oggi combina uffici, moda e divertimento

Midtown Manhattan noiosa? Non più. New York oggi combina uffici, moda e divertimento

Chi teme che le vacanze natalizie a New York rischino di diventare un disco in loop, si sorprenderà: il Rockefeller Center, quest’anno, è davvero rock! Ve lo possiamo dimostrare noi di Columbus International, con tre uffici a Rockefeller, nel cuore di New York e la Fifth Avenue del lusso e degli affari. Proprio così: anche Rockefeller si sta rinnovando e cambia volto in città. Nascosto dietro la facciata Art Déco del 30 Rockefeller Plaza, in uno spazio carico di 10mila vinili, ora sorge il paradiso degli amanti del rock. Rough Trade, un negozio di dischi indipendente di Londra, ha aperto a giugno dopo aver chiuso la sua sede di Williamsburg a marzo. Sta facendo la sua parte nell’introdurre un’atmosfera indie nell’area a lungo considerata ‘noiosa’ di Midtown, portando spettacoli dal vivo nella piazza all’aperto e all’interno della famosa Rainbow Room al 65° piano. Il mese scorso, il locale ha ospitato la band post-punk britannica Dry Cleaning e i Muckers di Brooklyn. “Sento che questa svolta a Midtown avvicinerà le persone a molti artisti indie e alternativi”, ha detto al New York Post Christian Salhany, un acquirente di 24 anni e residente a East Harlem, a proposito della presenza del negozio nel distretto. “Mostra solo la rinascita che la città può avere con grinta e coraggio, ed è in continua evoluzione – ed è fantastico”

Rough Trade è in buona compagnia e a Midtown è in arrivo un’onda di divertimento e novità che suona di rivoluzione culturale. La scorsa settimana, Ace’s Perfect Pizza in stile Detroit (di Williamsburg) ha aperto un avamposto al 30 Rock, così come il minimarket di Soho, attento alla salute e “socialmente consapevole”, The Goods Mart, che vende burritos di manzo da 5,75 dollari trasportati settimanalmente da Los Angeles. All’orizzonte: una tap room per il birrificio Other Half di Brooklyn a Rockefeller Plaza; e, attraverso la Sixth Avenue al 135 W. 50th St., un mercato alimentare in stile Singapore da Urbanspace e il guru dello street-food KF Seetoh, la cui apertura è prevista per il prossimo anno.

Nonostante alcune di queste locations stessero prendendo in considerazione un trasloco verso il Rockefeller Center già prima della pandemia, il COVID-19 li ha lanciati in azione, dato che le sedi vicine di catene di negozi come The Gap e Duane Reade hanno deciso di abbassare preventivamente le saracinesche. “Questo momento ci ha offerto l’opportunità di trasferirci in un’area della città che era priva di controcultura, che chiedeva a gran voce attività di cultura creativa indipendente, che era ampiamente considerata ‘non cool’, mentre allo stesso tempo era un’area facilmente accessibile”, ha affermato Stephen Godfroy, co-proprietario e direttore di Rough Trade di 48 anni, via e-mail da Londra.

Secondo il New York Times, negli ultimi anni, il padrone di casa Tishman Speyer ha contattato piccole imprese locali per l’apertura al Rockefeller Center e per contrastare la presenza di catene. Inoltre, sono in corso “affari ragionevoli” sugli affitti. Per Jill Lindsey, proprietaria di un’omonima boutique, caffetteria e centro benessere a Fort Greene, Brooklyn, un’impresa nel centro di Brooklyn ha rappresentato un’opportunità unica per portare designer emergenti in un quartiere noto per essere un colosso di grandi marchi.

“È stata davvero una bella boccata d’aria fresca da ciò che la gente ha detto”, ha rivelato al Post la fondatrice e proprietaria Lindsey, 43 anni. “Le persone dicevano, ‘Wow, un locale nel centro? È pazzesco!’… Questo è ciò di cui New York City ha bisogno”. Ha aperto lo scorso novembre, vendendo abbigliamento, accessori e articoli per la casa – come candele di Greentree Home e borse progettate in collaborazione con KZ_K Studio e 1 Atelier – in un accordo di 13 mesi che durerà fino a dicembre.

Anche Eli Sussman, il comproprietario 36enne del fast-casual shawarma spot Samesa – che ha operato da East Williamsburg prima della chiusura a causa del COVID-19 lo scorso settembre – ha optato per un debutto nel centro di Midtown. A marzo, Sussman e suo fratello Max, 39 anni, hanno aperto un ristorante sul livello dell’atrio al Rockefeller Center, centrando l’obiettivo di mettere alla prova il loro concetto in una zona trafficata. “Midtown è una creatura urbana completamente diversa, e anche se sembra non avere lo stesso fascino cool del West Village o dell’East Village, o di qualche parte a Brooklyn, se volete avere un ristorante di successo, dovete essere dove sono i clienti”, ha detto Susman. “Portiamo qualcosa di interessante a Midtown. Qualcosa di nuovo e fresco, qualcosa che non è certamente una catena fatta con lo stampino”.

Miami, la torre sulla spiaggia più alta degli Stati Uniti sarà marchiata Bentley. Venite a scoprirla

Miami, la torre sulla spiaggia più alta degli Stati Uniti sarà marchiata Bentley. Venite a scoprirla

Il developer Gil Dezer, della Porsche Design Tower and Residences by Armani/Casa di Miami, sta lanciando un nuovo condominio di lusso a Sunny Isles Beach, in Florida, in collaborazione con Bentley Motors. È la prima residenza di marca Bentley al mondo e ogni residenza includerà un garage per più auto nello stesso piano del loro appartamento tramite un ascensore brevettato e noto come Dezervator.

FOTO

Il completamento della torre alta 749 piedi (228 metri), destinata a essere la più alta su una spiaggia americana, è previsto nel 2026. I prezzi partono da 4,2 milioni di dollari e ogni unità sarà fornita di finestre di vetro, dal pavimento al soffitto, vista sull’acqua e balcone con piscina e doccia esterna.

I servizi dell’edificio includono un ristorante privato con uno chef ‘residente’, un cinema, un whisky bar e una cigar lounge, palestra, piscina, spa, cabanas e paesaggistica. La galleria di vendita, che aprirà al 18325 Collins Ave. a gennaio, comprenderà un Macallan Whisky Bar and Lounge, una sala Bentley Heritage con un’auto e una scultura di un’auto Bentley a grandezza naturale.

Tour dei più bei vigneti della Toscana. Sorpresa: hanno tutti radici nel mondo della moda

Tour dei più bei vigneti della Toscana. Sorpresa: hanno tutti radici nel mondo della moda

Chi meglio di noi della Columbus International conosce vino e real estate come le proprie tasche? Il vino è prodotto in quasi ogni angolo d’Italia, ma la Toscana, uno dei nostri mercati immobiliari fiori all’occhiello nel mondo, è un caso speciale e di pregio. Lo testimonia un lungo articolo del New York Post, secondo cui il vino, sebbene determini solo il 5 per cento del volume del paese, rappresenta il 10 per cento del valore del settore. I vigneti sono specializzati in produzione di rossi di prima qualità pronti per la cantina. Non c’è da meravigliarsi che il fash-pack li ami così tanto.

Il dio regnante del Geek-chic, Alessandro Michele, è nato a Roma, ma come capo di Gucci con sede a Firenze, ha abbracciato con gusto la sua casa adottiva toscana. Michele ha iniziato con alcuni locali selezionati in tutto il mondo come Gucci Places, tappe imperdibili che catturano l’atmosfera distintiva del suo marchio.

Il Gucci Place più vicino al quartier generale è il vigneto di produzione del Chianti, Castello Sonnino, a circa 20 chilometri a sud di Firenze. Più di un quarto della tenuta della famiglia de Renzis Sonnino è coltivato a vigneto, per lo più uve chiantigiane tradizionali come Sangiovese e Canaiolo; il meglio dei primi è riservato al Cantinino, una gemma della produzione di famiglia. Ci sono stanze disponibili se optaste per bere un po’ più a fondo nelle cantine della famiglia invece di tornare a Firenze alla fine della giornata.

Non è l’unico vigneto alla moda della zona. Diciassette anni fa, Giovanni Bulgari acquistò una tenuta di 50 acri nel sud della Toscana vicino a Siena, chiamata Podernuovo. Nel 2009 sono arrivate le prime annate approvate da Bulgari del vigneto e, non molto tempo dopo, la famiglia ha venduto la sua quota di controllo della loro omonima azienda alla compagnia di lusso LVMH. Ora si concentrano sulla vinificazione. Intelligentemente, i Bulgari hanno ingaggiato Riccardo Cotarella, un enologo soprannominato “Il Mago” per supervisionare la produzione qui. L’elegante azienda vinicola in cemento, progettata da Alvisi Kirimoto, con sede a Venezia, si basa in parte sull’energia geotermica come fonte di energia, cenno alla reputazione della regione per le sorgenti termali.

Nel frattempo, due rami della famiglia Ferragamo con sede a Firenze possiedono vigneti separati nella regione. Il Borro, una tenuta di 2.700 acri che un tempo era di proprietà dei Medici, è ora un hotel, un centro equestre e un centro vinicolo, dopo che Ferruccio Ferragamo lo acquistò nel 1993.

Qui, il pezzo forte non è un Chianti – questa è la valle del Valdarno tra Firenze e Arezzo, dopotutto – ma bottiglie di Alessandro Dal Borro, una bellezza tutta Syrah che costa circa 350 dollari negli Stati Uniti e prende il nome da uno degli storici buongustai italiani. Il fratello di Ferruccio, Massimo, non doveva essere superato da quegli sforzi: dieci anni dopo, acquistò un appezzamento di terreno ancora più grande, i 4.300 acri di Castiglion del Bosco. Potete venire qui per assaggiare uno dei suoi tre superbi Brunello, imparare a cucinare nella sua scuola in loco o giocare una partita a golf nel campo da campionato progettato da Tom Weiskopf.

Infine, gli interessi della famiglia Antinori risiedono interamente nella produzione di vino: sono stati i principali produttori qui dal 14mo secolo e hanno svolto un ruolo fondamentale nell’emergere dei vini Super Tuscan vicini alla costa negli anni Settanta, principalmente attraverso il loro vino più noto, Tignanello, una miscela robusta di Sangiovese. Ma la famiglia  ha anche profondi legami con il mondo della moda e della gioielleria: la linea Alta Gioielleria di Dolce & Gabbana è stata presentata l’anno scorso nella sua azienda vinicola del Chianti classico in un esclusivo evento privato. I gioielli non erano solo esposti in vetrine, ma su spaventapasseri progettati su misura e tempestati di diamanti e seminascosti tra le viti.