Nuovo hub culturale a Milano Santa Giulia: nasce Scirocco, grazie all’accordo Lendlease-Mare culturale urbano

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il quartiere Milano Santa Giulia si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alla cultura grazie all’accordo tra Lendlease e Mare culturale urbano. Il progetto, denominato Scirocco, sarà un hub ibrido di oltre 500 metri quadrati situato nello Spark Business District. L’hub troverà posto all’interno dell’edificio Spark 3 e offrirà un palinsesto di eventi culturali, musicali e sportivi aperti a tutta la cittadinanza.

Andrea Capaldi, co-founder e direttore artistico di Mare culturale urbano, ha sottolineato l’importanza di Scirocco come presidio sociale e culturale per la comunità esistente e futura del quartiere. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana di Milano Santa Giulia, che copre un’area di oltre un milione di metri quadri.

Lendlease, il gruppo internazionale che sta sviluppando l’intervento, prevede la creazione di un grande parco urbano circondato da servizi per persone e imprese. Claudia Imparato, head of fund & asset management di Lendlease Italy, ha espresso entusiasmo per la partnership, evidenziando come Scirocco non sarà solo uno spazio artistico e commerciale, ma un punto di incontro per promuovere inclusione e coesione sociale nel quartiere.

Il Sole 24 Ore riporta che questo progetto è solo uno dei tanti previsti per rivitalizzare Milano Santa Giulia, destinata a diventare un nuovo centro nevralgico nella zona sud-est della città, ridefinendo il concetto di vita urbana.

Un affare milionario: Campari acquista da Bnp sede a Milano. Tutte le ultime informazioni qui (fonte: Sole24Ore)

Un’operazione che rimette in gioco il mercato immobiliare di Milano, in calo dall’inizio dell’anno. La transazione in questione vede come protagonisti Campari, nel ruolo di acquirente, e Bnp Paribas Reim, società di gestione degli investimenti specializzata nell’immobiliare e parte del Gruppo Bnp Paribas, come venditore. La società immobiliare ha ceduto, per conto di un fondo immobiliare gestito, un edificio ad uso uffici situato in corso Europa 2, a pochi passi dal Duomo di Milano.

Qui Campari stabilirà il proprio quartier generale. La transazione è stata completata per una cifra di circa 110 milioni di euro, a cui si aggiungono i costi di ristrutturazione. L’edificio si estende su una superficie complessiva di circa 10.000 metri quadrati, distribuiti su nove piani fuori terra e quattro piani interrati. L’edificio si affaccia sia su corso Europa sia su via Larga. Dopo la vendita, l’edificio sarà sottoposto a lavori di ristrutturazione e modernizzazione da parte dell’acquirente, poiché attualmente è diviso in spazi precedentemente affittati a vari inquilini italiani e internazionali. Molti di loro hanno già lasciato lo stabile, inclusa la filiale di Bpm, e presto seguiranno Commerzbank e il negozio Molteni.

Nascerà così il nuovo quartier generale dove Campari Group si trasferirà nel 2027, come dichiarato dalla società. Attualmente, la sede di Campari si trova a Sesto San Giovanni, in un complesso progettato dall’architetto Mario Botta e inaugurato nel 2009. Tornando all’edificio in corso Europa, è stato acquistato nel 2016 dalla società immobiliare del gruppo bancario tramite il fondo Fundamenta, pagato all’epoca 91 milioni di euro. A vendere l’asset era stata la famiglia Borromeo, assistita nell’operazione da JLL Italia.

I Borromeo rimangono attivi nel settore immobiliare anche attraverso Merope Asset Management, società di investimento e sviluppo immobiliare fondata e guidata da Pietro Croce, di cui detengono il 10%. “La vendita dell’asset in corso Europa a una società internazionale e prestigiosa come Campari testimonia quanto Bnp Paribas Reim sia in grado di proporre soluzioni di altissimo livello nella gestione attiva degli investimenti immobiliari”, ha commentato Vincenzo Nocerino, CEO di Bnp Paribas Reim Italy al Sole24Ore. “Dimostra l’interesse per un edificio con solidi fondamentali e situato in una posizione strategica nel centro di Milano, cuore pulsante di una metropoli sempre più orientata verso l’Europa, caratteristiche essenziali per un immobile destinato a ospitare il quartier generale di un grande gruppo”.

Il mercato immobiliare in Lombardia

Case di lusso, Milano è la città più cara. Il mercato senza crisi porta le compravendite in aumento del 9%

Le transazioni immobiliari nel settore delle case di lusso stanno vivendo un incremento del 9%, con una domanda che supera l’offerta, secondo il report dell’Ufficio Studi Gabetti basato sui dati forniti da Santandrea Luxury Houses & Top Properties, specializzato nell’analisi del mercato immobiliare di prestigio. Gli acquirenti stranieri rappresentano il 70%, mentre il restante 30% è di nazionalità italiana.

Nella maggior parte dei casi, l’acquisto è motivato dall’utilizzo esclusivo, che può riguardare sia la residenza principale che una seconda casa. La fascia d’età media degli acquirenti varia dai 45 ai 70 anni per immobili dal costo minimo di un milione di euro, il cui mantenimento può risultare oneroso. Le caratteristiche più richieste includono piani alti e terrazze, seguiti dai box auto. Milano emerge come la città più costosa, con un aumento medio dei prezzi del 1,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Nel quartiere di Brera, il prezzo medio al metro quadro supera gli 11.000 euro, mentre nel quadrilatero si attesta sui 12.300 euro.

A Roma, la domanda si concentra nei quartieri Prati e Salario-Trieste, con prezzi medi di circa 6.000 euro al metro quadro per immobili nuovi o ristrutturati. Nel centro storico della capitale, la media supera i 10.000 euro al metro quadro. A Firenze, le zone più costose sono centrali, come i Lungarni, dove il costo medio di una nuova costruzione o ristrutturazione si attesta sui 6.200 euro al metro quadro. Genova registra un aumento dei prezzi in tutte le zone, eccetto che nella zona di Quarto/Quinto. A Napoli, i prezzi rimangono sostanzialmente stabili, mentre il numero di compravendite mostra una lieve diminuzione. Anche a Torino, i prezzi si mantengono stabili, sebbene la domanda di acquisto vari in base ai quartieri.