Nobu Hospitality e Asset World Corp. svelano i piani per il Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa New York

Nobu Hospitality ha stretto un’entusiasmante partnership con Asset World Corp. per dare vita al Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa New York, un prestigioso sviluppo alberghiero di 145 camere situato nell’esclusivo Upper East Side di Manhattan, a New York City. Posizionato tra le prestigiose Park e Madison Avenues, il Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa New York promette un’esperienza di lusso senza precedenti. Le suites, dotate di terrazze in vetro sia interne che esterne, offrono uno sguardo panoramico sulla vivace metropoli americana. La struttura offre anche la possibilità di affittare una townhouse, con servizi esclusivi, per un’esperienza ancora più personalizzata. Immerso in un contesto di raffinatezza, le suite presentano eleganti terrazze e gazebi, mentre la townhouse offre un’opzione di servizio esclusiva.

Tra i comfort spiccano una tradizionale struttura di bagni giapponesi onsen, una spa e un centro benessere, garantendo agli ospiti un’oasi di relax nel cuore della frenetica città. Il Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa New York sarà sede di un ristorante Nobu, celebre per offrire un’esperienza omakase, un viaggio culinario in cui gli ospiti affidano la scelta del menu allo chef. Un elegante bar e lounge, oltre a un’area sul tetto dedicata a eventi privati, completano l’offerta di questa destinazione di lusso.

Con la sua inaugurazione prevista per il 2026, Asset World Corp. guiderà lo sviluppo del progetto, curandone concept e design. Inoltre, la partnership ha annunciato piani ambiziosi per il Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa Bangkok in Thailandia, con costi di sviluppo ancora da rivelare. Il CEO di Nobu Hospitality, Trevor Horwell, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con il team di AWC, guidato dalla visionaria CEO Khun Wallapa Traisorat. In una dichiarazione, Horwell ha affermato: “Il Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa Bangkok e il Plaza Athenee Nobu Hotel and Spa New York ridefiniranno gli standard di lusso e raffinatezza, creando un connubio unico tra l’eleganza europea e l’energia vibrante degli Stati Uniti. Questa partnership ci immerge in un viaggio straordinario, unendo due mondi distinti in un’esperienza senza precedenti.” Questa eccitante notizia segue un accordo esclusivo firmato a luglio tra AWC e Nobu Hospitality per aprire il primo ristorante Nobu in Thailandia, situato all’ultimo piano de “The Empire”, il prestigioso complesso di uffici multifunzionale di AWC nel cuore del distretto finanziario di Bangkok.

Fonte: Hotel Management 

Il mercato immobiliare in Lombardia

Investitori e grandi brand: l’Italia fa gola alle catene alberghiere. Le ultime news di Columbus International

L’Italia chiama a sé le più grandi catene alberghiere. E gli investitori (anche se il boom di acquisizioni realizzate pre-Covid non si ripresenterà quest’anno, a causa di una situazione economia e geopolitica complessa che induce alla cautela. Lo rivela Il Sole 24 Ore, secondo cui quei 3,2 miliardi di euro di volumi del 2019 richiederanno tempo prima di essere di nuovo raggiunti. Le catene di hotel, prosegue Il Sole 24 Ore, continuano a credere nel nostro Paese e nelle sue potenzialità nel settore turistico tanto che, come rilevato da Thrends nel suo decimo report sul settore, negli ultimi dieci anni (dal 2013 al 2022) le catene alberghiere in Italia hanno incrementato la loro presenza.

La crescita ha visto un incremento da 1.324 hotel di fine 2013 a 2.105 a chiusura del 2022, per la prima volta superando la soglia delle 2.000 strutture, per un totale di 210mila camere. “Il censimento ha restituito una immagine dell’ospitalità italiana molto dinamica: nell’ultimo decennio il comparto ha intrapreso una decisa evoluzione nei modelli di sviluppo e crescita, più decisa di quanto direttamente visibile a livello immobiliare, con un consolidamento sempre più marcato e vicino a dinamiche europee e dei mercati anglosassoni – recita il report -. In massima sintesi, nel decennio, gli hotel sono passati da poco oltre 1.300 a 2.100 (+59%), mentre le camere da 146mila ad oltre 210mila (+44 per cento)”. Il tasso di penetrazione in termini di hotel è quindi passato dal 4 per cento del 2013, valore molto modesto a confronto con le dinamiche di altri player mondiali del turismo, al 6,6 di oggi. Ma in termini di camere, la crescita è molto più marcata, perché le catene hanno iniziato ad accettare, nella loro espansione, anche dimensioni più ridotte, caratteristiche del panorama immobiliare italiano: le camere di catena erano il 13,4 per cento del totale nel 2013 e sono oggi il 19,7 per cento.