La Lombardia è la regione con più transazioni in Italia

Immobiliare, l’effetto metro a Milano porta i prezzi in aumento del 36%. Da un articolo di Wall Street Italia

Il mercato immobiliare a Milano è in costante evoluzione, grazie in parte agli sviluppi delle infrastrutture locali, in particolare la rete metropolitana, che è diventata un mezzo di trasporto essenziale per molti residenti. La vicinanza a una stazione della metropolitana ha un notevole impatto sui prezzi delle abitazioni, ma ciò dipende anche dalla tipologia dell’immobile, se è nuovo o usato, ristrutturato o da ristrutturare.

In un’analisi di mercato recente condotta da Abitare Co., è emersa una differenza significativa negli aumenti dei prezzi registrati negli ultimi 5 anni tra le case usate e da ristrutturare, e quelle nuove o completamente ristrutturate. Questa differenza è particolarmente evidente quando le abitazioni si trovano nelle vicinanze di una delle 5 linee metropolitane di Milano: la Rossa, la Gialla, la Verde, la Lilla e persino la Blu, che è ancora in fase di completamento.

Esaminando le diverse fermate della metropolitana, emergono notevoli differenze nei prezzi in alcune linee. Ad esempio, sulla linea Rossa, i prezzi al metro quadro più elevati si trovano nelle zone di Molino Dorino e San Leonardo, con cifre intorno ai 2.500 euro, mentre nelle zone Duomo, Conciliazione e San Babila, i prezzi superano i 10.000 euro al metro quadro, arrivando a 15.500 euro in zona Duomo. I prezzi sulla linea Rossa non sono generalmente economici, con ben otto fermate che superano ampiamente i 10.000 euro al metro quadro. Inoltre, i prezzi aumentano significativamente nelle zone a nord di Loreto e Sesto San Giovanni, con incrementi superiori al 40% a Porta Venezia. I prezzi nella zona Duomo non sono comparabili con quelli sulla linea Gialla, dove, ad esempio, Montenapoleone raggiunge i 19.000 euro al metro quadro, con un aumento del 43,2%. Le abitazioni economiche si trovano in zone come Porto di Mare (2.900 euro), Comasina (2.950 euro) e Affori FN (3.100 euro). La stessa tendenza si verifica sulla linea Verde, con zone come Cascina Gobba e Crescenzago, dove i prezzi si aggirano intorno ai 3.300 euro al metro quadro, e zone come Moscova e Garibaldi, che hanno subito aumenti del 44,6% e del 36,9% a causa della riqualificazione di Porta Nuova. Le fermate tra Porta Genova e Piazza Abbiategrasso presentano una media dei prezzi leggermente inferiore a 5.000 euro. Sulla linea Blu, i prezzi nella zona di San Cristoforo hanno recentemente raggiunto i 5.200 euro al metro quadro, con un aumento di oltre il 40% dovuto a nuovi progetti residenziali di alta qualità come Bosco Navigli. Per prezzi più convenienti, è possibile considerare le zone di Gelsomini e Segneri, che offrono immobili a meno di 4.000 euro al metro quadro. Al contrario, le zone di alto profilo legate alla linea Blu, come Sforza Policlinico (10.600 euro) e Santa Sofia (10.500 euro), richiedono un investimento quasi triplo. Per prezzi più contenuti, è possibile cercare abitazioni vicino alla linea Lilla, nella zona di Bicocca, dove il prezzo medio si attesta intorno a 3.900 euro al metro quadro, con un aumento del 35,4%, che è comunque una frazione dei prezzi nella zona di City Life – Tre Torri (12.300 euro).

La rete metropolitana milanese è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni, con lavori di rigenerazione urbana previsti in fermate come Isola e San Siro. Quest’ultima potrebbe diventare particolarmente strategica in vista della potenziale costruzione di due nuovi stadi nell’hinterland milanese, come Rozzano e San Donato, sebbene siano ancora in fase di progettazione e approvazione. Questi sviluppi potrebbero inevitabilmente aumentare il valore delle abitazioni circostanti, un fenomeno comune anche nelle città con stadi nazionali. Inoltre, l’espansione della rete metropolitana con la possibile aggiunta della M6 a Milano, che coprirebbe il Municipio 5, attualmente scarsamente servito dalla metropolitana, potrebbe portare benefici significativi alle abitazioni della zona. La presenza di importanti università nella vicinanza potrebbe garantire un flusso costante di studenti, rendendo gli investimenti immobiliari come il buy-to-rent e il build-to-rent molto promettenti. Naturalmente, questi benefici saranno pienamente realizzati solo una volta completati i lavori in corso.

Milano, in autunno tornano a crescere domanda e offerta delle case in vendita. Tutti i dettagli da Immobiliare.it

A settembre, per acquistare una casa in Italia, il costo medio si attesta a 2.122 euro al metro quadro. Tuttavia, se si considera Milano, uno dei mercati di punta di Columbus International e del suo fondatore Richard Tayar, il prezzo supera i 5.300 euro al metro quadro.

Questi dati emergono dall’Osservatorio mensile del mercato immobiliare italiano di Immobiliare.it Insights, relativo alle transazioni immobiliari del mese di settembre 2023. Non si osservano sostanziali differenze nei prezzi di vendita delle case su tutto il territorio nazionale.

Il divario nazionale è dell’0,2% rispetto al mese precedente (e del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), con una leggera variazione tra le regioni del Nord (0,6%) e l’area Centro-Isole (-0,2% e -0,1%). Il prezzo medio al metro quadro a livello nazionale riflette realtà molto diverse: mentre al Centro-Nord si superano facilmente i 2.000 euro al metro quadro, al Sud e nelle Isole si stabilizzano tra i 1.300 e i 1.500 euro.

Ad agosto, l’offerta immobiliare aveva registrato un calo di quasi il 9% in tutte le regioni, soprattutto nel Nord-Ovest e nel Centro con un -10%. A settembre, la situazione si ribalta radicalmente, con una crescita media nazionale di oltre il 9,1%.

Le zone che avevano subito un forte calo il mese precedente sono quelle che si riprendono maggiormente: il Nord-Ovest (+10,5%) e il Centro (+10,1%), seguiti da Sud (+8,1%), Nord-Est (+6,9%) e Isole (+6,5%). Un andamento simile si riscontra nella domanda: ad agosto, a causa della stagionalità, c’era stato un forte calo, mentre a settembre si osserva una ripresa, con picchi del 25,2% nel Nord-Ovest. La media nazionale supera il 20%, precisamente il 21,3%. La domanda cresce ovunque, anche se in modo meno marcato nelle Isole, dove si attesta all’8,2%. I canoni di locazione registrano una tendenza alla stabilità, con lievi incrementi sia nelle grandi città (+0,4%, a 3.250 euro al metro quadro) che nei centri più piccoli (+0,2%, a 1.797 euro al metro quadro) – questi ultimi con meno di 250.000 abitanti.

L’aspetto più evidente emerge quando si analizzano la domanda e l’offerta: c’è una netta differenza tra le grandi città e i centri minori. Nelle città si è verificata una corsa ai contratti di vendita, con una crescita della domanda del 33,4% rispetto ad agosto, anche se si registra una flessione del -4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nei centri minori si osserva un incremento del 11,6% (-0,3% rispetto a settembre 2022). Contestualmente, anche l’offerta si è ampliata: +20,8% nei centri con più di 250.000 abitanti e +6,4% in quelli al di sotto di questa soglia. Milano si conferma come la città più costosa d’Italia. Per acquistare una proprietà, servono 5.301 euro al metro quadro.

È la prima volta che si supera la soglia dei 5.300 euro, dato che ad agosto il prezzo era di 5.271 euro al metro quadro. Bolzano si classifica al secondo posto con 4.657 euro al metro quadro, in lieve calo rispetto ai 4.684 euro al metro quadro di agosto, seguita da Firenze con 4.125 euro al metro quadro (rispetto ai 4.130 euro di agosto). Tra i capoluoghi di provincia, Catanzaro è il meno costoso, con 988 euro al metro quadro.

Milano

Vi sveliamo quanto costa affittare una stanza a Milano. Gli ultimi trend e notizie dall’Osservatorio sulle Stanze di Immobiliare.it

Il costo medio dell’affitto mensile di una stanza singola a Milano nel 2023 è di 626 euro al mese, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sulle Stanze di Immobiliare.it. Questo prezzo rappresenta una stabilità rispetto all’anno precedente, con un modesto aumento del 1%, mantenendo comunque la posizione di città più costosa d’Italia in questo ambito. Tuttavia, è importante sottolineare che questa cifra non è uniforme in tutta la città. Infatti, secondo lo stesso studio, i costi variano a seconda delle diverse zone di Milano.

Le aree più esclusive in termini di affitti sono il triangolo composto da Porta Venezia, il Centro e Porta Genova. Qui, per assicurarsi una stanza singola, gli affittuari devono essere pronti a spendere di più rispetto alle altre zone della città. Ad esempio, nella zona di Genova e Ticinese, il costo mensile medio è aumentato del 29%, arrivando a 871 euro. Allo stesso modo, a Porta Venezia e Indipendenza, si registra un aumento del 22% rispetto al 2022, con un costo medio di 769 euro al mese. Nel centro storico, invece, si è avuto un incremento del 10%, con un costo medio di 758 euro al mese. Sebbene esistano aree dove è possibile risparmiare rispetto alla media della città, è interessante notare che Milano rimane comunque la città più costosa in termini di affitti, anche nelle zone in cui i prezzi sono più contenuti. Per coloro che desiderano vivere a Milano ma cercano soluzioni più economiche rispetto al centro, ci sono alcune zone più convenienti. Ad esempio, a Napoli, nella zona di Soderini, il costo medio mensile per una stanza singola è di 536 euro. Nella zona di Forlanini, a Milano, si registra un costo medio di 553 euro al mese. Anche a Udine, nella zona di Lambrate, è possibile trovare affitti più contenuti con una media di 567 euro al mese.

Guardando alle variazioni dei prezzi nell’ultimo anno, si osserva che alcune zone hanno registrato un’apprezzabile crescita del valore degli affitti. Le cinque zone dove si è verificato il maggior incremento sono Genova (Ticinese), Maggiolina (Istria), Precotto (Turro), Porta Venezia (Indipendenza) e Navigli, con costi che variano da 609 euro a 871 euro al mese. Al contrario, ci sono alcune aree dove l’aumento dei prezzi è stato più contenuto. In particolare, le zone di Quadronno, Palestro, Guastalla, Solari e Washington, Napoli (Soderini), Forlanini e Cenisio, Sarpi, Isola, hanno registrato un incremento dei costi più moderato, con prezzi che vanno dai 536 euro ai 682 euro al mese. Questi dati dell’Osservatorio sulle Stanze di Immobiliare.it evidenziano il quadro dei costi degli affitti nelle diverse zone di Milano nel 2023, offrendo una panoramica esaustiva delle variazioni dei prezzi nel corso dell’ultimo anno. Fonte: Immobiliare.it.

Il mercato immobiliare in Lombardia

Proprietà di lusso: la scelta preferita dai proprietari di case di prestigio a Milano. Da un report di Nativo, via Idealista

Possedere una proprietà di lusso a Milano rappresenta un’autentica occasione d’oro: in questi casi, ci si trova in possesso di un vero e proprio gioiello, da far fruttare con saggezza, sia che si decida di cederlo che di trarne profitto. Secondo Nativo, un’azienda specializzata nell’affitto breve di residenze di prestigio, sempre più proprietari di abitazioni di lusso a Milano optano per questa seconda scelta. Su Idealista, i fondatori Sara Lini e Adriano Frigoli spiegano le ragioni per cui l’affitto sta divenendo l’opzione preferita per chi possiede una proprietà di pregio a Milano. Secondo le statistiche fornite da Nativo (Nativostay.com), oltre il 30 per cento dei proprietari di abitazioni di lusso che si rivolgono all’azienda sta ponderando sia la vendita che l’affitto, ma, dopo un’analisi accurata del mercato e delle variabili economiche, la stragrande maggioranza opta per l’affitto. In sintesi, i fattori cruciali che spesso guidano la decisione tra vendita e affitto di una casa di lusso a Milano comprendono: l’incremento dell’inflazione, le sfide nell’individuare opportunità d’investimento alternative vantaggiose – sia nel settore immobiliare che in quello azionario e obbligazionario – l’aumento dei tassi di interesse sui mutui e la crescente richiesta di abitazioni di lusso in affitto, influenzata da eventi quali la Brexit o l’introduzione della flat tax, oltre che da stili di vita più flessibili, che richiedono una maggiore mobilità.

Le ragioni a favore dell’affitto di una dimora di lusso a Milano sono diverse:

Protezione dall’inflazione: Il settore degli affitti di lusso costituisce un segmento protetto all’interno del mercato immobiliare. L’immobile di pregio rappresenta un asset solido per affrontare l’inflazione e costituisce un’opzione per preservare il rendimento dell’investimento nel lungo termine.

Complessità nell’investire i proventi della vendita: Al momento, mancano soluzioni convenienti e alternative in cui destinare i fondi derivanti dalla vendita di una dimora di lusso. L’incertezza che caratterizza il mercato azionario, accentuata dalla situazione geopolitica e dall’aumento dei costi delle materie prime, rende gli investimenti immobiliari residenziali a Milano più vantaggiosi rispetto ad altre possibilità, come i titoli di Stato. Ad esempio, l’affitto di un bilocale a Milano con un contratto libero della durata di otto anni genera un rendimento medio lordo del 5,5 per cento all’anno per il proprietario, una redditività superiore rispetto ai titoli di Stato, i quali offrono un rendimento del 3,75 per cento.

Scarsità di offerta di abitazioni di prestigio: Per coloro che si trovano temporaneamente lontani da Milano ma intendono fare ritorno, risulta impegnativo reperire un’abitazione di pregio nella città meneghina, poiché la domanda supera costantemente l’offerta. Molte proprietà appartengono a famiglie che non necessitano di liquidità e, pertanto, chi possiede un bell’appartamento tende a conservarlo.

Effetto Olimpiadi: Un fattore non da sottovalutare è l’effetto legato alle Olimpiadi. Molti prevedono che i prezzi continueranno a salire almeno fino al 2026, motivo per cui preferiscono mettere a reddito le proprie proprietà fino a quando il mercato non raggiungerà i livelli massimi.

Aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE: Da un punto di vista economico, la politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea ha portato a un significativo incremento dei tassi d’interesse sui mutui. Ciò significa che chi ha acquistato un immobile in passato a tassi più bassi si troverebbe a dover pagare una somma considerevolmente maggiore in caso di un nuovo acquisto, perdendo così il beneficio del tasso inferiore.

Crescente richiesta di affitto: Ulteriori elementi che influenzano la decisione di affittare invece che vendere riguardano la crescente richiesta di alloggi da parte di stranieri con un alto potere d’acquisto, rendendo questo settore particolarmente vantaggioso. Molti dei locatari delle proprietà di Nativo arrivano in Italia per beneficiare della flat tax, mentre altri giungono dopo aver vissuto a lungo a Londra a causa della Brexit. In generale, diventa sempre più evidente che Milano sta attirando numerosi professionisti di successo, dirigenti e imprenditori, generando un’ottima domanda di affitti di lusso.

Maggiore flessibilità: Infine, i mutati stili di vita e di lavoro rendono complesso per i proprietari di abitazioni prevedere dove risiederanno in futuro. La flessibilità diviene dunque un elemento cruciale, e l’affitto consente di mantenere aperte le possibilità per un eventuale utilizzo futuro della proprietà.

Milano superlusso

Mercato immobiliare ancora in rialzo, +2,5 per cento rispetto a inizio 2023. La città più cara è Milano

Secondo un rapporto pubblicato dall’Osservatorio semestrale del mercato residenziale di Immobiliare.it Insights, il costo medio per l’acquisto di una casa in Italia è attualmente di 2.125 euro al metro quadro, registrando un aumento del 2,5 per cento rispetto all’inizio del 2023. Nel medesimo periodo, i canoni di locazione sono aumentati del 5,4.

È interessante notare che la città di Milano, uno dei mercati di riferimento di Columbus International, risulta essere la località più costosa sia per l’acquisto che per l’affitto di immobili. Nonostante una diminuzione della domanda e un aumento dell’offerta sul mercato immobiliare italiano, i prezzi delle case continuano ad aumentare nel corso del primo semestre del 2023.

L’Osservatorio semestrale del mercato residenziale di Immobiliare.it Insights evidenzia anche una diminuzione dell’accessibilità economica per single e coppie nel paese. Per le grandi città, il costo medio per l’acquisto di una casa è di 3.236 euro al metro quadro, tuttavia la domanda si è ridotta del 2,9 per cento nell’ultimo semestre, mentre l’offerta di immobili disponibili sul mercato è aumentata dell’8,3. Per quanto riguarda gli affitti, i canoni rimangono più elevati nelle grandi città, con una media di oltre 16 euro al metro quadro, rispetto ai 10 euro delle città più piccole. Tuttavia, queste ultime registrano un tasso di crescita più elevato (+8,1 per cento nel semestre) rispetto alle città più grandi (+5,5).

Milano si conferma la città più costosa per l’acquisto di una casa, con un prezzo medio superiore a 5.250 euro al metro quadro, seguita da Bolzano, Firenze, Bologna e Roma. Inoltre, Milano è anche la città più costosa per gli affitti, con una media di 22 euro al metro quadro, seguita da Firenze e Bologna.

Notizie immobiliari, CBRE realizza l’interior design del nuovo Design Center a Milano. Scoprite i dettagli

CBRE, la più grande società al mondo di consulenza immobiliare, ha svolto un ruolo fondamentale nell’assistere un’azienda produttrice di semiconduttori nella progettazione, coordinamento e gestione del loro nuovo Design Center a Milano. Il team di Project Management di CBRE ha fornito servizi completi, tra cui progettazione degli spazi di lavoro, direzione lavori, gestione del progetto e dei costi. Inoltre, il team di Advisory & Transaction Services Office di CBRE è stato coinvolto nella negoziazione del contratto di locazione.

Stando a Monitor Immobiliare, il nuovo Design Center occupa l’intero quarto piano e parte del piano terra, coprendo circa 1.500 metri quadrati all’interno di un complesso immobiliare situato nella zona di Lorenteggio. Il design degli spazi riflette la visione del cliente di creare un ambiente di lavoro contemporaneo che favorisca la collaborazione e l’interazione sociale tra il personale, aumentando così l’engagement dei dipendenti.

Il layout del quarto piano è principalmente composto da spazi aperti con aree per il brainstorming e sale riunioni all’avanguardia, mentre il nucleo centrale è dedicato a facilitare la socializzazione e il networking. Al piano terra si trovano i laboratori di ricerca e sviluppo, insieme a una town-hall dedicata a seminari e presentazioni.

Il team di Project Management di CBRE ha adottato un approccio integrato, sfruttando la propria esperienza nella progettazione degli spazi di lavoro e nella gestione dei progetti. In modo cruciale, il team ha coordinato in modo efficace tutti gli stakeholder e i fornitori italiani e internazionali, gestendo le diverse richieste e raggiungendo con successo gli obiettivi del progetto entro i tempi e i budget prestabiliti.

Lorenzo Galbiati, Direttore del Dipartimento di Project Management di CBRE Italy, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutti gli stakeholder sin dall’inizio del progetto per garantire soluzioni collaborative che rispondano alle esigenze dei clienti. Ha sottolineato che i nuovi spazi combinano in modo armonioso un aspetto contemporaneo e accogliente con la necessità di ambienti di lavoro differenziati per i diversi dipartimenti. Inoltre, le strutture vantano caratteristiche tecnologiche avanzate sia nelle sale riunioni che nei laboratori.

Milano superlusso

Il rapporto di Scenari Immobiliari: a Milano il costo medio di una stanza raggiunge gli 810 euro. Ecco come muoversi

Il mercato immobiliare delle principali città italiane continua a registrare prezzi elevati per l’affitto di una stanza, con Milano e Roma a svolgere un ruolo di primo piano. Secondo gli ultimi dati, il costo medio di una stanza a Milano ha raggiunto la cifra notevole di 810 euro al mese, mentre a Roma sono sufficienti 630 euro per trovare alloggio.

Milano, una delle città più importanti e costose d’Italia, continua a sperimentare una domanda crescente per le stanze in affitto. La vivace vita notturna, l’offerta culturale e le numerose opportunità di lavoro attirano molti giovani e professionisti, aumentando così la richiesta di alloggi. Di conseguenza, i prezzi delle stanze sono saliti in modo significativo. Il costo medio di 810 euro al mese è una cifra considerevole che richiede un impegno finanziario considerevole da parte degli inquilini.

Dall’altra parte, Roma, la capitale italiana, offre un’alternativa più conveniente. Nonostante sia anch’essa una città costosa, il costo medio di una stanza a Roma si attesta a 630 euro al mese. Questo potrebbe essere attribuito a vari fattori, come la maggiore disponibilità di alloggi e una concorrenza leggermente inferiore rispetto a Milano.

Milano offre un’ampia gamma di opportunità di lavoro e un vibrante stile di vita urbano, nonostante il costo elevato rappresenti una sfida finanziaria per molti. Cresce, però, il dato degli appartamenti sfitti sul territorio cittadino. Sì, perché se secondo l’osservatorio di Immobiliare.it ben il 46 per cento degli annunci immobiliari sono “difficili da collocare sul mercato”, e restano online per mesi. A Milano, secondo quanto registrato dall’Agenzia delle entrate, le unità immobiliari residenziali sono circa 820mila, di cui 700mila occupate dalle famiglie residenti. Restano quindi 120mila case. Gli studenti fuori sede sono più di 70mila, e il loro fabbisogno si aggira tra le 25mila e le 30mila unità, arrivando a 90mila appartamenti occupati, rileva Fanpage.it. Airbnb e altre piattaforme di affitti brevi, inoltre, hanno sottomano tra i 15mila e i 20mila appartamenti. Altri 50mila vanno a chi vive e lavora a Milano, senza prendere la residenza: secondo questo calcolo, a restare fuori sarebbero circa 20mila appartamenti.