Le opportunità di investimento nel settore immobiliare core plus fanno rima con diversificazione, protezione dall’inflazione e rendimento. A sostenerlo è Zsolt Kohalmi, Global Head of Real Estate e Gestore del fondo Pictet – Elevation Core Plus. In un periodo storico dominato da incertezza, mercati volatili e inflazione in aumento, il real estate core plus può offrire agli investitori dei vantaggi inaspettati. Il primo semestre non ci è sembrato particolarmente in salita: asset che normalmente non si muovono all’unisono hanno fatto esattamente questo, complicando gli sforzi per mantenere diversificati i portafogli. In un contesto simile, come sanno bene i broker di Columbus International, il ramo immobiliare si distingue per la sua capacità di generare rendimenti non strettamente correlati a quelli delle azioni o delle obbligazioni.

Ecco allora che, pur non essendo una copertura totale contro l’inflazione, gli immobili aprono verso una determinata protezione dall’aumento dei prezzi sotto forma di affitti indicizzati all’inflazione. Inoltre, le opportunità di investimento nel settore immobiliare si stanno moltiplicando perché ciò che le imprese e le famiglie vogliono dalle diverse soluzioni abitative è in fase di riequilibrio. La domanda di edifici commerciali e residenziali più efficienti e rispettosi dell’ambiente è in crescita, mentre i progressi tecnologici e le nuove pratiche di lavoro flessibile fanno sì che le persone abbiano ora esigenze diverse da porre ad abitazioni, uffici e destinazioni ricreative.

Si legge nella riflessione di Kohalmi: “I portafogli immobiliari core plus offrono un modo per capitalizzare tali opportunità. Questi investimenti non solo beneficiano di affitti sicuri e a lungo termine, ma offrono anche il potenziale per aumentare i rendimenti attraverso la ristrutturazione, il riposizionamento o la riqualificazione degli edifici”. A farsi largo sono anche opportunità green: gli immobili sostenibili stanno già iniziando a ricevere benefici. L’occupazione sarebbe in media superiore del 4,3 per cento negli edifici certificati verdi, mentre gli affitti sono più alti di circa il 4,6 per cento. Il miglioramento dei dati economici riflette in parte il fatto che un numero crescente di investitori istituzionali investa ora solo in “bioedilizia”, creando così un mercato potenziale per qualsiasi ristrutturazione intrapresa dai fondi core plus.

Inline, combinando ristrutturazioni tattiche e pratiche di proprietà attiva con l’investimento in asset core solidi, il core plus real estate può quindi offrire rendimenti interessanti, un flusso di reddito sostenibile, un contributo a lungo termine al miglioramento delle emissioni e un certo grado di protezione dall’inflazione.

Fonte: Monitor Immobiliare 

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