La maggior parte dei newyorchesi ha un po’ di Century 21 nelle proprie case: un capo d’abbigliamento o un accessorio di alta gamma con un forte sconto nei grandi magazzini del Financial District, ormai chiusi.
I proprietari del negozio hanno annunciato che, dopo il fallimento nel 2020, una nuova incarnazione del grande magazzino, chiamata Century 21 NYC, riaprirà in versione ridotta nel suo vecchio spazio al 25 di Church Street ad aprile 2023. L’azienda ha annunciato che collaborerà con Legends, una “società di esperienze” globale specializzata in e-commerce, pop-up store e gestione delle operazioni in negozio.
I newyorkesi in cerca di un ritorno alla normalità dopo la pandemia hanno trovato speranza nell’annuncio, ma il ritorno di Century 21 è più che altro una storia immobiliare che potrebbe essere difficile da replicare per altri rivenditori, perché riguarda più il proprietario che il concetto di vendita al dettaglio. La famiglia Gindi, proprietaria di Century 21, possiede anche il sito in cui sorgerà il negozio, rendendo il rivenditore per lo più immune dalla volatilità degli affitti commerciali a Manhattan.
La dichiarazione di fallimento di Century 21 nel 2020 è stata uno shock per gli appassionati del negozio, che ha visto un’attività vivace prima della pandemia, guadagnando 747 milioni di dollari nel 2019. Il co-CEO Raymond Gindi ha dato la colpa del fallimento agli assicuratori per non aver coperto l’interruzione dell’attività durante le misure di blocco del Covid-19, ma negli atti giudiziari la società ha ammesso che l’e-commerce e la diminuzione del traffico pedonale nella zona bassa di Manhattan hanno danneggiato il commercio. “La loro attività è stata fortemente dipendente dal traffico all’interno dei negozi, che negli ultimi anni è diminuito a causa di fattori di mercato generali e del calo del turismo nel centro di Manhattan, dove si trova il negozio di punta dei Debitori”, ha scritto il direttore finanziario Norm Veit in un documento di fallimento.