In un cambiamento che ha ridefinito il panorama del retail di lusso globale, Via Montenapoleone a Milano ha raggiunto ciò che una volta sembrava improbabile: spodestare la Fifth Avenue di New York come via dello shopping più costosa al mondo. Questo traguardo, documentato nella 34esima edizione del report “Main Streets Across the World” di Cushman & Wakefield, segna la prima volta che una località europea conquista la prima posizione nella classifica globale.
La trasformazione di Via Montenapoleone riflette la più ampia evoluzione di Milano come potenza mondiale del lusso. Con affitti annuali che raggiungono i 20.000 euro al metro quadrato, rappresentando una notevole crescita dell’11% su base annua e un impressionante aumento del 30% in due anni, la via è diventata il gioiello della corona del retail di lusso globale. In confronto, i canoni di locazione della Fifth Avenue sono rimasti stabili a 19.537 euro al metro quadrato negli ultimi due anni, suggerendo un mercato maturo che ha raggiunto un plateau.
Ciò che rende particolarmente affascinante l’ascesa di Via Montenapoleone è il carattere unico del quartiere del lusso milanese. A differenza dei vasti paesaggi commerciali di altre città globali, il quartiere del lusso di Milano è notevolmente concentrato. Il posizionamento premium della via è valorizzato dalla sua posizione strategica all’interno del Quadrilatero, in particolare nell’ambita area tra Via Verri e Via Sant’Andrea. Questa concentrazione ha creato una densità senza precedenti di marchi di lusso, favorendo un’atmosfera di esclusività e raffinatezza che è diventata sempre più attraente per i retailer globali.
La Fifth Avenue di New York, pur cedendo la prima posizione, rimane un simbolo iconico del retail di lusso. La sua più ampia distribuzione geografica e il mix commerciale diversificato sono da tempo parte del suo fascino, offrendo ai brand l’esposizione a un’ampia gamma di consumatori e turisti facoltosi. La stabilità dei suoi canoni di locazione testimonia il fascino duraturo della via e la sua posizione consolidata nel mercato del lusso globale.
Le caratteristiche contrastanti di queste due destinazioni del lusso riflettono tendenze più ampie nel retail globale. L’ascesa di Milano esemplifica la crescente importanza di esperienze di lusso concentrate e altamente curate. La città ha sfruttato con successo il suo patrimonio nella moda e nel design per creare una proposta convincente per i marchi di lusso. Thomas Casolo, responsabile retail Italia di Cushman & Wakefield, osserva che “Milano è diventata un brand globale sinonimo di lusso”, sottolineando come l’approccio mirato della città abbia dato i suoi frutti.
Questo cambiamento nella gerarchia del retail di lusso presenta sia opportunità che sfide. Per Milano, la sfida chiave, come notato da Joachim Sandberg, CEO di Cushman & Wakefield Italia, sta nel trasformare questo risultato in valore tangibile per l’intera comunità. La città deve bilanciare il suo richiamo lussuoso con uno sviluppo sostenibile che porti benefici a tutti gli stakeholder.
La risposta della Fifth Avenue a questo mutato panorama sarà altrettanto significativa. La resilienza di New York e la sua capacità di reinventarsi sono state dimostrate nel corso della storia, e questa nuova sfida potrebbe innescare approcci innovativi al retail di lusso in una delle destinazioni dello shopping più famose al mondo.
La competizione tra queste due vie iconiche riflette più che semplici valori immobiliari commerciali; rappresenta un panorama del lusso globale in evoluzione dove la sofisticatezza europea e l’eccellenza concentrata hanno, per il momento, superato la scala e la diversità americana. Mentre entrambe le località continuano a evolversi, i loro approcci al mantenimento e al miglioramento del loro richiamo lussuoso offriranno preziose intuizioni sul futuro del retail di alta gamma.