Gli Acquirenti Stranieri Tornano a Guardare al Mercato Immobiliare Americani con Numeri Record (Idealista)

Gli Acquirenti Stranieri Tornano a Guardare al Mercato Immobiliare Americani con Numeri Record (Idealista)

Le transazioni internazionali aumentano del 44% nel periodo pre-dazi, segnando il primo incremento annuale dal 2017

Gli investimenti stranieri nel settore immobiliare americano sono tornati prepotentemente in vita, con acquirenti internazionali che hanno completato 78.100 transazioni immobiliari nei 12 mesi terminati a marzo 2025 – un notevole aumento del 44% rispetto all’anno precedente e il primo incremento annuale dal 2017, secondo i nuovi dati della National Association of Realtors (NAR).

La ripresa arriva con un prezzo elevato. Gli acquirenti internazionali hanno pagato una media record di 494.400 dollari per proprietà, portando il totale delle transazioni immobiliari estere a 56 miliardi di dollari—un balzo del 33,2% che sottolinea il premio che questi acquirenti sono disposti a pagare per gli asset americani.

Una Ripresa Post-Pandemica

“L’interesse internazionale nell’acquisto di immobili negli Stati Uniti è aumentato a seguito della ripresa economica globale, dopo diversi anni di interruzioni legate alla pandemia”, ha dichiarato Lawrence Yun, capo economista della NAR. “Gli acquirenti stranieri sono attratti dagli investimenti immobiliari americani grazie alla forte protezione che il nostro paese offre per i diritti di proprietà privata.”

I tempi di questi dati si rivelano particolarmente significativi. Il periodo di 12 mesi misurato dalla NAR si è concluso prima dell’annuncio di aprile del Presidente Donald Trump sui nuovi dazi sui beni esteri—quello che ha definito il “Giorno della Liberazione.” Gli esperti immobiliari prevedono che questo cambiamento politico potrebbe raffreddare drasticamente gli investimenti stranieri, con gli acquirenti canadesi tra i primi ad essere colpiti.

Gli Acquirenti Cinesi Guidano la Carica

La popolazione cinese ha dominato gli acquisti stranieri, rappresentando il 15% di tutte le transazioni internazionali, seguita da quella canadese al 13%. Gli acquirenti messicani hanno rappresentato l’8% delle vendite estere, mentre indiani e britannici hanno rivendicato rispettivamente il 6% e il 4%.

Questi acquirenti hanno dimostrato una chiara preferenza per proprietà di lusso e transazioni in contanti. Quasi la metà (47%) degli acquirenti internazionali ha pagato in contanti, rispetto al solo 28% di tutti gli acquirenti americani – una tendenza che la NAR attribuisce in parte ai tassi ipotecari persistentemente elevati che rendono il finanziamento meno attraente per gli investitori stranieri.

La Florida Mantiene la Corona

La Florida ha continuato il suo regno di 15 anni come destinazione principale per gli investimenti immobiliari stranieri, catturando il 21% di tutte le transazioni internazionali. “La Florida rimane la destinazione primaria per gli acquirenti stranieri, una tendenza che dura da almeno 15 anni”, ha osservato Yun.

La California si è assicurata il secondo posto, seguita da Texas, New York e Arizona. La concentrazione geografica riflette la preferenza degli acquirenti stranieri per mercati consolidati con forti protezioni dei diritti di proprietà e solido potenziale di rivendita.

Sfide in Vista

Nonostante la crescita impressionante, i volumi delle transazioni rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemici. “I prezzi elevati delle case e i tassi di interesse continuano a limitare l’attività potenziale di vendita e rimangono ben al di sotto dei livelli pre-pandemici”, ha avvertito Yun.

L’impennata degli acquirenti stranieri avviene sullo sfondo di sfide più ampie del mercato immobiliare americano, incluse carenze di inventario e preoccupazioni per l’accessibilità che hanno escluso molti acquirenti domestici. Gli investitori internazionali, con le loro maggiori riserve di liquidità e disponibilità a pagare prezzi premium, hanno trovato opportunità che altri non possono permettersi.

Implicazioni Politiche

I tempi dei dati – catturati prima degli annunci sui dazi di Trump – forniscono una base per misurare come la politica commerciale influenzi i modelli di investimento immobiliare. Gli osservatori del settore si aspettano che il prossimo rapporto NAR mostri tendenze marcatamente diverse mentre gli acquirenti internazionali rivalutano le loro strategie di investimento americane alla luce delle relazioni commerciali in evoluzione.

Per ora, i numeri raccontano una storia di rinnovata fiducia nel settore immobiliare americano come veicolo di investimento stabile e redditizio. Se questa fiducia sopravviverà al nuovo ambiente politico rimane una questione aperta che potrebbe rimodellare i flussi di investimento internazionali per anni a venire.

Fonte: Idealista