La messa a nuovo culinaria di Rockefeller Center, sede degli uffici a New York di Columbus International, da parte della capital market company Tishman Speyer (la società immobiliare dal grande capitale che ha acquistato il centro per 1,85 miliardi di dollari nel 1996) continua a ritmo serrato: i prossimi locali in arrivo sono NARO, un cafe coreano a bordo pista del team che ha lavorato a Atomix e Atoboy; un’espansione dell’accogliente 21 Greenpoint di Homer Murray che aggiungerà un bancone grab-and-go alle opzioni sedute; Jupiter, una destinazione di pasta del trio di stelle che ha reso King New York un successo alla periferia di Soho; e Five Acres, una caffetteria incentrata sulle verdure dove lo chef di Olmsted Greg Baxtrom sarà in grado di ampliare le sue ambizioni farm-to-table in tutti e tre i pasti della giornata. A svelare le prossime aperture è Grub Street, il canale daily food news del New York Magazine.
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Secondo Eater NY, se in passato gli uffici e gli appartamenti di lusso erano stati la chiave per rivitalizzare un particolare punto di Manhattan, il Rockefeller Center sta puntando il suo futuro su ristoranti indipendenti importati da Harlem e Prospect Heights per attirare i newyorkesi a Midtown. Si tratta di un’operazione ormai consueta – basti pensare alla food hall Market Line nel Lower East Side – ma il tempo e il denaro investiti in questo particolare progetto di rivitalizzazione sono di livello superiore.
Le Rock, gestito da Riad Nasr e Lee Hanson del famoso bistrot francese Frenchette di Tribeca, è il primo dei numerosi ristoranti di spicco che stanno per arrivare in un’ondata di aperture orchestrate da Tishman Speyer. Tra gli altri nuovi arrivati ci sono i ristoranti di Ignacio Mattos dei locali di Manhattan Estela e Altro Paradiso, di Ellia e Junghyun Park del ristorante stellato Atomix e di altri chef di alto profilo. L’ex star del Saturday Night Live Pete Davidson, un improbabile portabandiera dell’ospitalità, si sta persino lanciando nel gioco. Esteso su sei isolati e composto da 16 ristoranti, il gruppo di ristoranti che ha aderito finora è una scommessa multimilionaria che, con un numero sufficiente di attività indipendenti e cool nei paraggi, il Rockefeller Center potrebbe diventare esso stesso cool. Funzionerà davvero? New York sta per scoprirlo.