Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano: mercato immobiliare in evoluzione tra stabilità e crescita. Il report dell’estate mostra segnali positivi

Il mercato immobiliare di Milano continua a mostrare una notevole resilienza, con dinamiche contrastanti tra il settore delle vendite e quello degli affitti. Secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader in Italia, i prezzi delle abitazioni nel capoluogo lombardo si sono stabilizzati nel trimestre primaverile del 2024, attestandosi a una media di 4.987 euro/m².

Punti chiave:

  1. Stabilità dei prezzi di vendita a Milano (+1,4% su base annua)
  2. Continua crescita dei canoni di locazione
  3. Dinamiche variabili tra i diversi quartieri

Analisi di mercato:

  • Il Centro Storico si conferma l’area più costosa con 10.311 euro/m²
  • San Siro-Trenno-Figino guida gli incrementi trimestrali (+3,3%)
  • Vialba-Gallaratese registra il calo più significativo (-4,8%)

Nell’hinterland, si osserva un trend leggermente negativo, con un calo dell’1,2% e una media di 3.389 euro/m². Assago emerge come il comune più caro (3.647 euro/m²), mentre Grezzago offre i prezzi più accessibili (1.054 euro/m²).

Il mercato degli affitti, d’altra parte, continua la sua corsa al rialzo. Un bilocale di 55 metri quadri nel cuore di Milano ora costa in media 1.760 euro al mese, evidenziando una pressione crescente sul mercato delle locazioni.

Andrea Napoli, CEO di Locare, offre una chiave di lettura: “La mancanza di tutele adeguate sta spingendo i proprietari verso affitti a breve termine, riducendo drasticamente l’offerta per i residenti di lungo periodo.”

Fattori chiave che influenzano questa tendenza:

  1. Prezzi d’acquisto elevati
  2. Tassi di interesse ancora alti
  3. Crescente domanda di affitti turistici

Il futuro del mercato immobiliare milanese rimane incerto, ma è chiaro che la città sta attraversando una fase di trasformazione, con opportunità e sfide sia per investitori che per residenti.

Oak Row Equities si assicura una posizione privilegiata a Miami per 38,5 milioni di dollari con una torre di lusso

In una mossa audace che sottolinea il crescente fascino del centro urbano di Miami, Oak Row Equities ha acquisito un terreno privilegiato nel centro città per 38,5 milioni di dollari in un’operazione fuori mercato. La società di investimenti e sviluppo immobiliare, con uffici a New York e Miami, prevede di trasformare il sito al 49 NW 5th St. in una imponente torre residenziale di 45 piani denominata “First & Fifth”.

L’acquisizione, mediata da Mika Mattingly e Cecilia Estevez di Colliers, insieme a Vincent Pastore di Pastore and Associates, rappresenta un investimento significativo nel crescente panorama dello sviluppo orientato al trasporto pubblico di Miami.

Progettata dagli architetti ODP, la torre proposta First & Fifth vanterà 65.000 metri quadrati di spazio, ospitando 500 unità residenziali di lusso. Mentre i dettagli specifici sulla composizione delle unità e i canoni di locazione rimangono riservati, il progetto mira a fondere il lusso moderno con il fascino storico, preservando elementi della struttura originale del 1925 di ispirazione veneziana.

La posizione strategica dello sviluppo, adiacente alla stazione MiamiCentral, lo colloca al centro del sistema di trasporto pubblico di Miami, offrendo ai residenti un accesso senza precedenti ai servizi Brightline, Tri-Rail, Metrorail e Metromover. Questa vicinanza ai principali snodi di trasporto si allinea con una tendenza crescente nello sviluppo urbano di Miami, rispondendo alle esigenze dei residenti che cercano opzioni di vita senza auto nel centro città.

Erik Rutter, managing partner di Oak Row Equities, ha sottolineato l’allineamento del progetto con le preferenze in evoluzione degli inquilini: “First & Fifth esemplifica la nostra tesi secondo cui la possibilità di vivere, lavorare e divertirsi a poca distanza a piedi o in treno diventerà fondamentale nel processo decisionale degli inquilini nel Sud della Florida”.

Lo sviluppo arriva in un momento in cui Miami affronta una significativa congestione del traffico, classificandosi all’ottavo posto a livello globale secondo gli ultimi dati di INRIX. Questa sfida ha stimolato un’ondata di sviluppi orientati al trasporto pubblico e un rinnovato focus sull’espansione delle opzioni di trasporto di massa.

I dati di mercato supportano la saggezza dell’investimento di Oak Row Equities. Negli ultimi cinque anni, il centro di Miami ha catturato oltre il 30% della domanda di affitto della città. La desiderabilità dell’area si riflette nei canoni di locazione richiesti premium, che comandano un tasso del 21% più alto rispetto al mercato più ampio di Miami, secondo CoStar.

Mentre Miami continua a evolversi come città globale, progetti come First & Fifth sono destinati a rimodellare il paesaggio urbano, offrendo un mix di vita lussuosa e accessibilità pratica che potrebbe stabilire nuovi standard per lo sviluppo residenziale nelle aree urbane ad alta densità.

Fonte: CoStar News

Colpo senza precedenti a Firenze: il gruppo Cogemad trasforma Palazzo Sassetti in tre residenze di lusso

Nel cuore pulsante di Firenze sta per prendere vita un progetto immobiliare che promette di ridefinire il concetto di lusso urbano. Il gruppo Cogemad, fondato dal visionario imprenditore Emad Khashoggi, ha annunciato un investimento significativo per la trasformazione di un edificio storico in un’esperienza di vita e shopping di altissimo livello.

Il progetto, la cui conclusione è prevista per il 2026, prevede la trasformazione di Palazzo Sassetti in una boutique esclusiva che si estenderà su tre livelli – interrato, piano terra e mezzanino – offrendo uno spazio commerciale senza precedenti nel centro storico fiorentino. Ma è ai piani superiori che il concetto di lusso abitativo raggiungerà nuove vette.

Dal primo al quarto piano, verranno realizzate residenze di lusso di varie dimensioni, dagli spaziosi appartamenti con tre camere da letto ai sofisticati duplex. Ciò che distingue queste abitazioni è la grandiosità delle loro proporzioni e dei volumi, mai visti prima a Firenze, promettendo di offrire una delle esperienze di vita moderna più entusiasmanti della città.

I lavori di ristrutturazione e realizzazione sono stati affidati alla rinomata ditta Nigro, garanzia di eccellenza e attenzione ai dettagli. La galleria commerciale al piano terra completerà l’offerta, creando un mix perfetto tra shopping di lusso e residenze esclusive.

Cogemad porta a Firenze la sua trentennale esperienza nel settore del lusso immobiliare. Fondata nel 1989 da Emad Khashoggi, l’azienda si è distinta per progetti come la trasformazione de La Tropicale a Cannes, la creazione del Palais Napoleon a Golfe Juan, e più recentemente, la costruzione dello Château Louis XIV a Parigi, che ha stabilito un record mondiale di vendita nel 2015.

L’approccio di Cogemad, che fonde abilmente l’artigianato tradizionale con le più moderne tecnologie, promette di portare a Firenze un nuovo standard di lusso, rispettando al contempo il ricco tessuto storico della città. Come recita la presentazione sul sito del progetto, gli acquirenti potranno “scoprire l’epitome dell’opulenza”, in un’ubicazione senza pari nel centro storico fiorentino.

Questo sviluppo non solo eleverà l’offerta immobiliare di lusso a Firenze, ma potrebbe anche attrarre un nuovo tipo di residente e visitatore nella città, consolidando ulteriormente la posizione di Firenze come destinazione di lusso a livello globale.

Foto via Cogemad 

Il mercato degli uffici di Manhattan mostra segni di ripresa mentre il ritorno dei lavoratori guadagna slancio

In una svolta promettente per il settore immobiliare commerciale di New York City, dati recenti suggeriscono che il mercato degli uffici di Manhattan sta gradualmente recuperando il suo vigore pre-pandemico. Secondo un’analisi del Real Estate Board of New York (REBNY), le “visite” agli uffici a maggio hanno raggiunto il 74% dei livelli del 2019, segnando un notevole miglioramento rispetto al 70% dello stesso mese dell’anno scorso.

Questa tendenza al rialzo nell’occupazione degli uffici offre uno spiraglio di speranza per i proprietari di immobili e gli investitori che hanno dovuto affrontare le sfide poste dalle politiche di lavoro a distanza sulla scia della pandemia di COVID-19. I dati, derivati dalle informazioni di localizzazione di Placer.ai, comprendono le visite a 350 edifici adibiti a uffici, tracciati attraverso i registri dei telefoni cellulari, e includono anche il traffico retail all’interno di queste proprietà.

Mentre il dato di maggio ha mostrato una leggera flessione rispetto al 75% di aprile a causa dei viaggi nel weekend del Memorial Day, gli analisti ritengono che la traiettoria complessiva rimanga positiva. Keith DeCoster, direttore dei dati di mercato e delle politiche del REBNY, osserva che escludendo il weekend festivo, i numeri di maggio avrebbero superato quelli di aprile.

Punti chiave:

  1. Le visite agli uffici di Manhattan a maggio 2024 hanno raggiunto il 74% dei livelli pre-pandemici.
  2. Il miglioramento anno su anno dal 70% di maggio 2023 indica una ripresa costante.
  3. I dati riflettono sia il ritorno dei lavoratori in ufficio che il traffico retail negli edifici adibiti a uffici.

Guardando al futuro, gli esperti del settore sono cautamente ottimisti ma rimangono vigili. “Osserveremo attentamente se i tassi di visita aumenteranno, si manterranno stabili o diminuiranno durante l’estate in linea con il comportamento storico,” aggiunge DeCoster.

Mentre il mercato degli uffici di New York continua a evolversi, le parti interessate osserveranno attentamente queste tendenze. Il graduale ritorno agli spazi ufficio potrebbe avere implicazioni di vasta portata per l’economia della città, dalle attività locali che dipendono dal traffico pedonale dei lavoratori d’ufficio alla valutazione degli asset immobiliari commerciali.

Per gli investitori e i leader aziendali, questi dati forniscono preziose informazioni sulle dinamiche mutevoli degli ambienti di lavoro urbani e potrebbero informare decisioni strategiche riguardanti l’utilizzo degli spazi ufficio e gli investimenti immobiliari nell’era post-pandemica.

Investimenti immobiliari a Milano. Dal Corriere della Sera un’analisi approfondita del mercato e parecchi consigli

In un mercato immobiliare in continua evoluzione, Milano si conferma una delle piazze più attraenti per gli investitori. Un recente studio rivela che circa il 20% delle transazioni immobiliari nel capoluogo lombardo è finalizzato alla generazione di reddito. Ma quanto è realmente proficuo investire nel mattone milanese? Il Corriere della Sera ha condotto un’analisi dettagliata per fare chiarezza su questo trend.

Rendimenti a confronto: Immobili vs BTP

Per valutare l’effettiva redditività degli investimenti immobiliari, abbiamo messo a confronto i rendimenti degli affitti a Milano con quelli dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 8 anni, attualmente al 3,2% netto. La nostra analisi si basa su contratti d’affitto standard a canone libero della durata di 8 anni, ipotizzando un inquilino affidabile e pagamenti regolari.

Il quadro milanese: Dati e cifre

Basandoci sui dati forniti da immobiliare.it, abbiamo preso in esame un appartamento tipo di 70 m²:

  • Prezzo medio d’acquisto: 378.000€
  • Canone mensile: 1.631€
  • Rendimento lordo: 5,17%
  • Rendimento netto: 3,36%

È importante notare che il rendimento netto, considerando tasse e spese, è solo leggermente superiore a quello dei BTP, ma comporta rischi significativamente maggiori.

La geografia dei rendimenti

La nostra ricerca ha evidenziato notevoli disparità tra le diverse zone di Milano:

  • Centro storico: rendimento netto del 2,3%
  • Aree premium (> 350.000€ per 70 m²): rendimenti inferiori ai BTP
  • Zone periferiche come Baggio e Ponte Lambro: rendimenti fino al 4,6% netto

L’hinterland milanese: Un’alternativa interessante?

Estendendo l’analisi alla provincia, emergono dati sorprendenti:

  • Rendimento medio: 6,8% lordo, 4,4% netto
  • Top 3 per canoni mensili: Gorgonzola (1.156€), Vimodrone (1.084€), Segrate (1.075€)
  • Comuni con i migliori rendimenti: Turibigo, Truccazzano, Tribiano (> 6% netto)

Questi dati suggeriscono che l’hinterland potrebbe offrire opportunità di investimento più redditizie rispetto al capoluogo.

Affitti brevi: La nuova frontiera?

Il fenomeno degli affitti brevi sta guadagnando terreno, promettendo rendimenti lordi più elevati. Tuttavia, i costi di gestione, le tasse e le commissioni delle piattaforme erodono significativamente i margini. La redditività di questo modello sembra limitarsi principalmente ad alcune zone specifiche di Milano.

Conclusioni per gli investitori

L’investimento immobiliare a Milano può ancora offrire rendimenti interessanti, ma richiede un’attenta valutazione dei rischi e una profonda conoscenza del mercato locale. Gli investitori dovrebbero considerare:

  1. La location come fattore chiave per la redditività
  2. Il potenziale di apprezzamento del capitale nelle aree in via di sviluppo
  3. I costi di gestione e manutenzione, specialmente per gli affitti brevi
  4. La solidità finanziaria degli inquilini per gli affitti a lungo termine

In un mercato caratterizzato da prezzi elevati e rendimenti compressi, la due diligence e una strategia ben ponderata sono più cruciali che mai per gli investitori immobiliari a Milano.

Fonte: Corriere della Sera Milano

Il Four Seasons di New York riaprirà dopo l’accordo tra il proprietario miliardario e la direzione. Ecco le ultime news

In una svolta significativa per il settore dell’ospitalità di lusso di New York City, il Four Seasons Hotel New York si appresta a riaprire le sue porte questo settembre, ponendo fine a una pausa di quattro anni iniziata con l’inizio della pandemia. La riapertura arriva dopo una lunga negoziazione tra il proprietario dell’hotel, il miliardario Ty Warner – noto soprattutto come creatore dei Beanie Babies – e Four Seasons Hotels & Resorts, la società di gestione della proprietà.

Fonti vicine alla questione rivelano che un fattore chiave per superare lo stallo è stata la decisione di convertire circa 50 delle 368 camere dell’hotel in appartamenti residenziali. Questa mossa strategica dovrebbe generare sostanziali spese di manutenzione da parte dei residenti a tempo pieno, contribuendo a compensare i costi operativi dell’hotel e ad affrontare le preoccupazioni di Warner sulla redditività.

La disputa tra Warner e Four Seasons si concentrava sulla struttura delle commissioni e sulle spese operative della proprietà iconica, che Warner aveva acquisito nel 1999 per 275 milioni di dollari. Il magnate dei Beanie Babies avrebbe spinto per un modello di commissioni legato al profitto, sostenendo che l’accordo esistente fosse insostenibile date le performance finanziarie dell’hotel.

Mentre i termini esatti dell’accordo rimangono riservati, la risoluzione sembra essere reciprocamente vantaggiosa. Four Seasons manterrà la gestione della proprietà, conservando la sua presenza in uno dei mercati alberghieri di lusso più competitivi al mondo. Nel frattempo, Warner potrebbe beneficiare della potenziale operazione immobiliare e di un modello operativo più favorevole.

La riapertura del Four Seasons New York avrà probabilmente un effetto a catena sul settore dell’ospitalità di alta gamma della città. Essendo uno degli hotel più costosi di New York, il suo ritorno segnala una rinnovata fiducia nel mercato dei viaggi di lusso e potrebbe stimolare ulteriori investimenti nel segmento.

Tuttavia, rimangono delle sfide. L’hotel deve ancora raggiungere un accordo con il New York Hotel and Gaming Trades Council, il potente sindacato che rappresenta i lavoratori del settore alberghiero. Le dispute di lavoro sono state un ostacolo significativo nel percorso di riapertura della proprietà, con ex dipendenti che hanno intentato cause per salari e indennità di licenziamento.

La risoluzione si estende oltre New York. Come parte dell’accordo, Warner e Four Seasons si sono impegnati a riaprire il Biltmore Santa Barbara, un’altra proprietà di lusso chiusa dall’inizio della pandemia. Questo hotel californiano dovrebbe accogliere nuovamente gli ospiti nella primavera del 2025.

Mentre il Four Seasons New York si prepara per la riapertura di settembre, l’industria alberghiera osserverà attentamente. Il successo di questa proprietà di alto profilo potrebbe servire da indicatore per la ripresa post-pandemica del mercato alberghiero di lusso e potenzialmente stabilire nuove tendenze nelle strutture di proprietà e gestione degli hotel.

Per Ty Warner, il cui patrimonio netto Forbes stima a 3,8 miliardi di dollari, la riapertura rappresenta una pietra miliare significativa nel suo portfolio immobiliare. Per Four Seasons, segna la rinascita di una delle sue proprietà di punta in un mercato globale chiave. E per New York City, segnala un altro passo verso la normalità nei suoi vitali settori del turismo e dell’ospitalità.

Fonti: Curbed e New York Post

Foto via Four Seasons New York

JPMorgan Chase espande la sua presenza nel Sud della Florida, raddoppiando gli uffici a Miami (da Bisnow)

In una mossa audace che segnala il suo impegno nel fiorente mercato del Sud della Florida, JPMorgan Chase (NYSE: JPM) ha annunciato piani per espandere significativamente la sua presenza nella regione. Il gigante finanziario raddoppierà i suoi spazi ufficio nel distretto di Brickell a Miami e stabilirà la sua prima sede a West Palm Beach, accogliendo una forza lavoro e una base clienti in crescita.

Espansione a Miami La banca si appresta ad affittare ulteriori 7.432 metri quadrati al 1450 di Brickell Avenue, raddoppiando effettivamente la sua attuale impronta nella torre. Questa espansione creerà spazio per 400 nuovi dipendenti, sottolineando la fiducia di JPMorgan nel potenziale economico dell’area.

Ingresso a West Palm Beach In una mossa strategica per attingere al mercato benestante della Contea di Palm Beach, JPMorgan Chase aprirà un ufficio di 1.208 metri quadrati presso lo sviluppo 360 Rosemary di Related Companies a West Palm Beach. Si prevede che questa nuova sede ospiterà oltre 60 dipendenti.

Strategia di crescita regionale Jonathan Bello, co-presidente del South Florida Market Leadership Team di JPMorgan, ha sottolineato l’importanza strategica della regione, affermando: “Miami e il Sud della Florida sono la casa di un numero crescente dei nostri clienti, partner comunitari e dipendenti, e una sede strategica per le nostre operazioni in America Latina.”

Il piano di espansione biennale della banca include:

  • Ristrutturazione degli attuali 7.432 metri quadrati nella torre di Brickell
  • Apertura di nuovi uffici a Melbourne, Sarasota e Fort Myers
  • Lancio di tre nuovi centri finanziari J.P. Morgan a Palm Beach, Jupiter e Palm Beach Gardens

Integrazione di First Republic Dopo l’acquisizione di First Republic Bank nel maggio 2023, JPMorgan Chase sta convertendo alcune ex sedi di First Republic in nuovi uffici rivolti ai clienti. Jen Roberts, CEO del settore consumer banking di Chase, ha osservato che questi centri offriranno “la forza e la scala di JPMorgan Chase e l’impegno di First Republic per un servizio clienti eccezionale.”

Contesto di mercato L’espansione di JPMorgan avviene nel contesto di una più ampia tendenza di aziende finanziarie che si spostano nel Sud della Florida, attratte dall’afflusso di individui benestanti e capitali latinoamericani. Tra le mosse notevoli ci sono Goldman Sachs che ha raddoppiato la sua presenza a Brickell e BNY Mellon Wealth Management che ha rafforzato il suo team a Miami.

La banca vanta attualmente 16.400 dipendenti in tutta la Florida, servendo 6,2 milioni di clienti attraverso oltre 400 filiali. Con circa 5.400 consulenti patrimoniali che gestiscono circa 900 miliardi di dollari in asset, JPMorgan è ben posizionata per capitalizzare le crescenti opportunità di gestione patrimoniale della regione.

Impatto immobiliare L’espansione di 7.432 metri quadrati si colloca tra i più grandi contratti di locazione nel Sud della Florida quest’anno. Alan Ojeda, Presidente di Rilea Group, che ha sviluppato il 1450 Brickell, ha evidenziato l’attrattiva dell’edificio per le aziende blue-chip e la sua capacità di “comandare alcuni degli affitti medi più alti della città oggi.”

Mentre JPMorgan Chase raddoppia i suoi investimenti nel Sud della Florida, la mossa non solo rafforza lo status di Miami come hub finanziario, ma segnala anche una continua fiducia nelle prospettive economiche della regione. Con questa espansione, il gigante bancario è pronto a migliorare i suoi servizi e catturare una quota maggiore del dinamico mercato del Sud della Florida.

Foto via Google Maps da Bisnow 

Nuovo hub culturale a Milano Santa Giulia: nasce Scirocco, grazie all’accordo Lendlease-Mare culturale urbano

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il quartiere Milano Santa Giulia si arricchisce di un nuovo spazio dedicato alla cultura grazie all’accordo tra Lendlease e Mare culturale urbano. Il progetto, denominato Scirocco, sarà un hub ibrido di oltre 500 metri quadrati situato nello Spark Business District. L’hub troverà posto all’interno dell’edificio Spark 3 e offrirà un palinsesto di eventi culturali, musicali e sportivi aperti a tutta la cittadinanza.

Andrea Capaldi, co-founder e direttore artistico di Mare culturale urbano, ha sottolineato l’importanza di Scirocco come presidio sociale e culturale per la comunità esistente e futura del quartiere. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana di Milano Santa Giulia, che copre un’area di oltre un milione di metri quadri.

Lendlease, il gruppo internazionale che sta sviluppando l’intervento, prevede la creazione di un grande parco urbano circondato da servizi per persone e imprese. Claudia Imparato, head of fund & asset management di Lendlease Italy, ha espresso entusiasmo per la partnership, evidenziando come Scirocco non sarà solo uno spazio artistico e commerciale, ma un punto di incontro per promuovere inclusione e coesione sociale nel quartiere.

Il Sole 24 Ore riporta che questo progetto è solo uno dei tanti previsti per rivitalizzare Milano Santa Giulia, destinata a diventare un nuovo centro nevralgico nella zona sud-est della città, ridefinendo il concetto di vita urbana.

Agenzia investimenti immobiliari

Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas: Arrivederci alla tenuta di lusso da 12 milioni di dollari a New York

Le icone di Hollywood Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas stanno per dire addio alla loro prestigiosa tenuta sul fiume Hudson, mettendo sul mercato la loro residenza nella contea di Westchester per l’impressionante cifra di 12 milioni di dollari.

Situata nell’esclusivo villaggio di Irvington, a soli 32 chilometri dal cuore pulsante di Manhattan, questa oasi privata si estende su 4,8 ettari di terreno lussureggiante. La proprietà, acquisita da Zeta-Jones per 4,5 milioni di dollari nel 2019, ha ospitato numerosi eventi di alto profilo, tra cui una recente raccolta fondi per la campagna del Presidente Biden, come riportato dal Wall Street Journal, che per primo ha dato notizia della vendita.

La star di “Mercoledì”, 54 anni, ha condiviso con il Journal riflessioni nostalgiche sul tempo trascorso nella dimora: “Quando ho acquistato la nostra casa a Irvington, sapevo che la nostra famiglia avrebbe vissuto qui molti momenti felici, e così è stato!” Ha aggiunto che, con entrambi i figli ormai fuori casa, il momento sembra “giusto” per una vendita. “Michael ed io abbiamo in programma di trascorrere più tempo alle Bermuda e in Europa,” ha rivelato, citando impegni di lavoro che li portano oltremare.

La coppia possiede una residenza alle Bermuda, anch’essa messa in vendita in passato. La tenuta, che vanta otto camere da letto e dodici bagni, è ricca di storia. Con 40 metri di fronte sul fiume, il terreno apparteneva un tempo a Charles Lewis Tiffany, fondatore di Tiffany & Co., e alla dinastia dello zucchero Matthiessen. L’attuale magione in stile georgiano, risalente agli anni ’20, si estende su oltre 1.100 metri quadrati, con imponenti colonne e un’elegante facciata in mattoni e pietra. Una terrazza di 30 metri offre viste mozzafiato sul fiume. All’interno, lo splendore continua con una biblioteca a due piani rivestita in quercia, una piscina coperta e una cucina secondaria al piano inferiore che si apre su una pittoresca terrazza. La coppia ha sapientemente aggiornato la dimora mantenendo il suo fascino originale, creando un perfetto equilibrio tra spazi formali e informali.

“Longmeadow è una proprietà spettacolare – una vera tenuta sul fiume Hudson. I proprietari hanno fatto un lavoro magistrale nel rinnovare la casa con un’estetica moderna e confortevole che ne preserva la grandezza e l’integrità originali,” ha dichiarato a The Post David Turner di Compass, agente incaricato della vendita. La coppia premio Oscar, che in precedenza risiedeva nella vicina Bedford, ha dimostrato una notevole abilità negli investimenti immobiliari. Zeta-Jones ha venduto la loro casa di Bedford per 20,5 milioni di dollari dopo averla acquistata per 11,25 milioni. Douglas, dal canto suo, ha messo in vendita il loro appartamento a Central Park West per 21,5 milioni di dollari.

Vesta si espande a Portofino e Pietrasanta con una valutazione da 50 milioni di dollari (Monitor Immobiliare)

Vesta, il brand di ristoranti di proprietà di Triple Sea Food Holding (Tsf), sta aprendo due nuove location questa estate nelle esclusive località di mare di Portofino e Marina di Pietrasanta. Le mosse arrivano mentre la holding, di cui è parzialmente proprietaria Lmdv Capital di Leonardo Maria Del Vecchio, ha visto recentemente la sua valutazione stimata intorno ai 50 milioni di dollari da una delle Big Four società di consulenza.

Il nuovo Vesta Portofino sarà situato all’interno del beach club Le Carillon sulla pittoresca baia di Paraggi, che quest’anno è stato preso in gestione creativamente da Dolce&Gabbana per ribrandizzarlo come Le Carillon Dolce&Gabbana Resort. A Marina di Pietrasanta, Vesta ha rilevato l’intero beach club Franco Mare e offrirà 53 cabine private con menù dedicati oltre al ristorante, così come una vasca per il ghiaccio per i pescati freschi e una griglia in stile basco.

Le due aperture segnano la quinta e sesta location per la holding Tsf in rapida espansione in meno di due anni. Si uniscono al Vesta originale nel quartiere milanese di Brera insieme ai ristoranti Trattoria del Ciumbia e Casa Fiori Chiari della società nella stessa zona. “I risultati e le prospettive di crescita sono così solidi che la valutazione di Tsf, condotta da una delle ‘Big Four’ società di consulenza globali, è stata recentemente stimata nell’ordine dei 45 milioni di euro (50 milioni di dollari)”, ha affermato Davide Ciancio, CEO e co-fondatore.

“Con le nuove aperture del 2024 supereremo la soglia dei 250 dipendenti e guardiamo con fiducia ai nuovi progetti per il 2025 attraverso tutti e tre i nostri brand”. Le espansioni nelle prestigiose località di mare sottolineano le ambizioni in forte crescita del giovane gruppo milanese di ospitalità mentre cavalca l’onda della domanda per esperienze di ristorazione di alto livello nelle località più prestigiose d’Italia. Con una valutazione di solito riservata alle unicorni tech, Tsf mira a diventare rapidamente un player nazionale dominante sulla scena ristorativa del paese.

Fonte: Monitor Immobiliare 
Foto: Instagram