Palazzo delle Ferrovie a Firenze

Il mercato alberghiero di lusso in Toscana registra una crescita del 24%. Lo rivela il nuovo studio WCG (fonte: TravelNoStop)

World Capital Group (WCG) si prepara a presentare una ricerca innovativa sul settore alberghiero toscano durante il prossimo evento BTO 2024 – Be Travel Onlife a Firenze. L’analisi rivela una notevole trasformazione nel settore alberghiero della regione, in particolare nel segmento lusso, nonostante le contrazioni generali del mercato.

Secondo i risultati del Dipartimento di Ricerca di WCG, la Toscana detiene una significativa quota dell’8,23% del patrimonio immobiliare alberghiero italiano, rappresentando il 7,65% della capacità totale delle camere del paese. Il segmento lusso della regione mantiene una presenza robusta, con strutture upscale (hotel 4 e 5 stelle) che rappresentano oltre il 25% degli stabilimenti, leggermente superiore alla media nazionale del 24%.

Firenze Guida la Trasformazione del Mercato del Lusso

Il capoluogo toscano emerge come il motore trainante del settore dell’ospitalità di lusso della regione, controllando il 39% delle proprietà upscale e un impressionante 66% delle camere premium. Questi numeri si allineano con le metriche osservate negli altri principali mercati metropolitani italiani, come documentato dal team di ricerca WCG.

Gli ultimi cinque anni hanno visto tendenze contrastanti tra i segmenti di mercato. Mentre l’inventario complessivo degli hotel in Italia è diminuito del 3% (con il numero di camere rimasto stabile), la Toscana ha registrato flessioni più pronunciate: una riduzione del 6,44% delle strutture e un calo del 15,39% nell’inventario delle camere.

Tuttavia, il segmento lusso racconta una storia diversa. Il settore upscale toscano ha registrato una notevole crescita del 24% sia nelle strutture che nelle camere. Firenze ha particolarmente esemplificato questa tendenza con un aumento del 25% in entrambe le metriche nel segmento lusso, mentre i segmenti mid-scale ed economy si sono contratti a causa di diffusi aggiornamenti delle strutture.

Il Real Estate Alberghiero di Firenze: Un Mercato da 4,2 Miliardi di Euro

Il Dipartimento di Ricerca WCG valuta il portfolio immobiliare alberghiero di Firenze a oltre 4,2 miliardi di euro, con il segmento lusso che rappresenta 3,6 miliardi di euro (85%) del totale. Il panorama della proprietà rivela pattern interessanti:

  • Gli operatori alberghieri controllano il 46% delle strutture
  • Gli investitori locali possiedono il 40%
  • Gli asset finanziati rappresentano il 6%
  • Gli enti pubblici detengono il 5%
  • Gli investitori istituzionali mantengono il 3% delle proprietà ma controllano il 7% del totale delle camere

“Il mercato immobiliare ricettivo in Toscana rappresenta una fusione unica tra tradizione e innovazione,” afferma Gabriele Fiumara, Real Estate Consultant Hospitality di WCG. “Il territorio regionale, con il suo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, continua ad attrarre l’interesse di investitori nazionali e internazionali, grazie alla crescente domanda di ospitalità di alto livello.”

Fiumara presenterà questi risultati a BTO 2024, in programma il 27 e 28 novembre presso la Stazione Leopolda di Firenze. Parteciperà insieme a leader del settore tra cui Barbara Casillo, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, e Francesco Bechi, Presidente di Federalberghi Firenze, in un panel dedicato allo sviluppo del turismo e all’attrazione degli investimenti in Toscana.

Il mercato immobiliare di New York City cambia radicalmente: SoHo in testa, Brooklyn guadagna terreno (I dati)

Il mercato immobiliare di New York ha registrato cambiamenti significativi nel Q3 2024, con SoHo che emerge come quartiere più costoso per la prima volta dal 2016. Il mercato ha mostrato una crescita moderata, con prezzi mediani di vendita in aumento del 3% su base annua a $770.000 e volumi di transazioni in crescita del 6% a 7.925 operazioni.

L’assenza di Hudson Yards

Lo sviluppo più significativo è stata l’assenza di Hudson Yards dalle classifiche, con solo quattro vendite residenziali—insufficienti per l’analisi dei prezzi. È la prima esclusione del quartiere dal Q2 2020, durante la prima fase della pandemia.

SoHo e TriBeCa guidano il mercato

Nonostante un calo dei prezzi dell’8% anno su anno, SoHo ha conquistato la prima posizione con un prezzo mediano di $4,25 milioni. TriBeCa segue a $3,9 milioni, beneficiando di un drammatico aumento dei prezzi del 55%, sebbene il volume delle vendite sia diminuito del 36% su base annua a causa della diminuzione delle transazioni di cooperative.

L’influenza crescente di Brooklyn

Brooklyn ha raggiunto un traguardo importante piazzando 23 quartieri tra i 50 più costosi di NYC—superando Manhattan per la prima volta dal Q2 2021. Tre quartieri di Brooklyn si sono classificati nella top 10:

  • Cobble Hill (4°) a $1,84 milioni
  • DUMBO (8°) a $1,67 milioni
  • Carroll Gardens (9°) a $1,63 milioni

Il distretto ha anche dominato la crescita delle vendite, con Greenpoint in testa dove le transazioni sono più che raddoppiate su base annua, grazie principalmente alle 25 unità vendute nel complesso The Huron.

Queens mostra un forte slancio

Queens ha dimostrato una crescita notevole, piazzando 11 quartieri nella top 50. Hollis Hills ha registrato l’aumento dei prezzi più marcato della città al 125% su base annua, raggiungendo $966.000. Questo aumento deriva da uno spostamento verso le vendite di case unifamiliari, che hanno rappresentato 10 delle 17 transazioni totali.

Hunters Point ha guidato il mercato del lusso del Queens come unico rappresentante del quartiere nella top 20, assicurandosi la 20ª posizione con un prezzo mediano di vendita di $1,21 milioni.

Implicazioni di mercato

I cambiamenti del terzo trimestre suggeriscono l’evoluzione delle preferenze degli acquirenti e delle dinamiche di mercato:

  • La crescita dei prezzi rimane moderata ma costante
  • L’ascesa di Brooklyn indica una forte domanda per le sue offerte residenziali
  • Il mercato del lusso mostra resilienza nonostante i venti economici contrari
  • Le vendite di nuovi sviluppi influenzano significativamente le classifiche dei quartieri

Con l’uscita temporanea di Hudson Yards e la rinascita di SoHo, il Q3 2024 segna un potenziale punto di svolta nel panorama immobiliare di lusso di New York City. Mentre il mercato si adatta alle mutevoli condizioni, l’interazione tra i consolidati corridoi del lusso di Manhattan e la crescente prominenza di Brooklyn promette di plasmare le tendenze future.

Milano superlusso

Milano supera New York nel retail di lusso globale: Via Montenapoleone contro Fifth Avenue, i vincitori e vinti

In un cambiamento che ha ridefinito il panorama del retail di lusso globale, Via Montenapoleone a Milano ha raggiunto ciò che una volta sembrava improbabile: spodestare la Fifth Avenue di New York come via dello shopping più costosa al mondo. Questo traguardo, documentato nella 34esima edizione del report “Main Streets Across the World” di Cushman & Wakefield, segna la prima volta che una località europea conquista la prima posizione nella classifica globale.

La trasformazione di Via Montenapoleone riflette la più ampia evoluzione di Milano come potenza mondiale del lusso. Con affitti annuali che raggiungono i 20.000 euro al metro quadrato, rappresentando una notevole crescita dell’11% su base annua e un impressionante aumento del 30% in due anni, la via è diventata il gioiello della corona del retail di lusso globale. In confronto, i canoni di locazione della Fifth Avenue sono rimasti stabili a 19.537 euro al metro quadrato negli ultimi due anni, suggerendo un mercato maturo che ha raggiunto un plateau.

Ciò che rende particolarmente affascinante l’ascesa di Via Montenapoleone è il carattere unico del quartiere del lusso milanese. A differenza dei vasti paesaggi commerciali di altre città globali, il quartiere del lusso di Milano è notevolmente concentrato. Il posizionamento premium della via è valorizzato dalla sua posizione strategica all’interno del Quadrilatero, in particolare nell’ambita area tra Via Verri e Via Sant’Andrea. Questa concentrazione ha creato una densità senza precedenti di marchi di lusso, favorendo un’atmosfera di esclusività e raffinatezza che è diventata sempre più attraente per i retailer globali.

La Fifth Avenue di New York, pur cedendo la prima posizione, rimane un simbolo iconico del retail di lusso. La sua più ampia distribuzione geografica e il mix commerciale diversificato sono da tempo parte del suo fascino, offrendo ai brand l’esposizione a un’ampia gamma di consumatori e turisti facoltosi. La stabilità dei suoi canoni di locazione testimonia il fascino duraturo della via e la sua posizione consolidata nel mercato del lusso globale.

Le caratteristiche contrastanti di queste due destinazioni del lusso riflettono tendenze più ampie nel retail globale. L’ascesa di Milano esemplifica la crescente importanza di esperienze di lusso concentrate e altamente curate. La città ha sfruttato con successo il suo patrimonio nella moda e nel design per creare una proposta convincente per i marchi di lusso. Thomas Casolo, responsabile retail Italia di Cushman & Wakefield, osserva che “Milano è diventata un brand globale sinonimo di lusso”, sottolineando come l’approccio mirato della città abbia dato i suoi frutti.

Questo cambiamento nella gerarchia del retail di lusso presenta sia opportunità che sfide. Per Milano, la sfida chiave, come notato da Joachim Sandberg, CEO di Cushman & Wakefield Italia, sta nel trasformare questo risultato in valore tangibile per l’intera comunità. La città deve bilanciare il suo richiamo lussuoso con uno sviluppo sostenibile che porti benefici a tutti gli stakeholder.

La risposta della Fifth Avenue a questo mutato panorama sarà altrettanto significativa. La resilienza di New York e la sua capacità di reinventarsi sono state dimostrate nel corso della storia, e questa nuova sfida potrebbe innescare approcci innovativi al retail di lusso in una delle destinazioni dello shopping più famose al mondo.

La competizione tra queste due vie iconiche riflette più che semplici valori immobiliari commerciali; rappresenta un panorama del lusso globale in evoluzione dove la sofisticatezza europea e l’eccellenza concentrata hanno, per il momento, superato la scala e la diversità americana. Mentre entrambe le località continuano a evolversi, i loro approcci al mantenimento e al miglioramento del loro richiamo lussuoso offriranno preziose intuizioni sul futuro del retail di alta gamma.

In arrivo il prossimo boom immobiliare di Miami. Ecco perché gli investitori esperti puntano al 2025-2026

Lo skyline di Miami racconta una storia di trasformazione, ma sotto la scintillante facciata si nasconde un’opportunità che gli investitori più sofisticati si stanno silenziosamente preparando a cogliere. Mentre si placano gli effetti del boom post-pandemia, si sta preparando una perfetta tempesta di condizioni di mercato per il 2025-2026.

La Crisi Nascosta nell’Offerta di Affitti di Lusso

Mentre i titoli si concentrano sul mercato dei condomini di lusso di Miami, si sta sviluppando una narrativa più interessante nel settore degli affitti di alta gamma. Brickell, il centro finanziario di Miami, non vede un nuovo sviluppo di appartamenti a prezzo di mercato dal 2019. Questa carenza di offerta, combinata con i tassi di occupazione degli uffici in forte aumento e la crescente presenza del settore finanziario, crea un’opportunità di arbitraggio unica per gli investitori istituzionali.

Segui il Denaro: I Giganti Finanziari Raddoppiano

La recente decisione di JP Morgan di raddoppiare la sua presenza a Brickell non è solo un’altra espansione aziendale: è il presagio di un cambiamento più ampio. Quando Elliott Investment Management di Paul Singer impegna 443 milioni di dollari per acquisire 701 Brickell, segnala qualcosa di più grande di un semplice investimento immobiliare. Queste mosse suggeriscono una scommessa a lungo termine sull’evoluzione di Miami come hub finanziario serio, che richiederà soluzioni abitative sofisticate per una classe professionale in crescita.

I Dati Demografici Non Mentono

I numeri dipingono un quadro convincente: il reddito familiare medio di 185.585 dollari a Brickell non è solo una statistica, rappresenta un cambiamento fondamentale nella base di inquilini di Miami. Questa non è la Miami delle case vacanza e dei pensionati; è sempre più il dominio di professionisti ad alto reddito in cerca di alloggi in affitto di qualità. Con una crescita dell’occupazione nel settore privato che supera la media nazionale del 107%, la pressione della domanda sugli affitti di lusso è destinata a intensificarsi.

Il Nuovo Playbook degli Investitori Smart

Investitori istituzionali come Empira Group, con 9 miliardi di euro di asset in gestione, stanno già eseguendo questa strategia. Il loro focus sugli sviluppi multifamiliari di Classe A in posizioni premium suggerisce una comprensione sofisticata della direzione del mercato. L’intuizione chiave: il mercato degli affitti di lusso di Miami non riguarda solo gli alloggi, ma l’infrastruttura lifestyle per una nuova generazione di professionisti ad alto reddito.

Perché il 2025-2026 è Importante

Mentre i tassi di interesse si normalizzano e i costi di costruzione si stabilizzano, si avvicina la finestra per un ingresso ottimale nel mercato. Ma la vera opportunità non è solo nel tempismo del mercato, ma nel posizionamento per un cambiamento fondamentale nel panorama immobiliare di Miami. La convergenza di offerta limitata di nuove costruzioni, forti tendenze demografiche e flussi di capitale istituzionale suggerisce un mercato pronto per investitori sofisticati che possono eseguire progetti residenziali complessi e su larga scala.

Il Punto Finale

Per gli investitori in cerca di alpha nel settore immobiliare, la finestra 2025-2026 di Miami presenta una rara opportunità di capitalizzare su un’inefficienza di mercato. Mentre altri inseguono i titoli nel mercato dei condomini, gli investitori smart stanno silenziosamente costruendo posizioni nel settore degli affitti di lusso, scommettendo su una trasformazione fondamentale del panorama immobiliare di Miami.

Come ha recentemente osservato in privato un importante promotore, “il prossimo capitolo di Miami non riguarda la vendita di sogni ai turisti, ma la costruzione di infrastrutture per la finanza globale.” Per gli investitori che sanno leggere tra le righe, questo potrebbe essere l’insight più prezioso di tutti.

Il Consiglio di New York approva una storica legge sulle commissioni immobiliari. Vi raccontiamo cosa cambia

Il Consiglio Comunale di New York ha approvato mercoledì una legge innovativa che obbliga i proprietari degli immobili, non gli inquilini, a pagare le commissioni degli agenti immobiliari. Il “Fairness in Apartment Rental Expenses” (F.A.R.E.) Act è passato con una maggioranza qualificata di 42 voti su 51.

La legge stabilisce un principio fondamentale: chi ingaggia l’agente immobiliare deve pagarne la commissione. Questo rappresenta un cambio di rotta significativo rispetto all’attuale sistema newyorkese, unico nel suo genere, dove gli inquilini pagano commissioni pari al 12-15% dell’affitto annuale, nonostante siano i proprietari a incaricare gli agenti.

“In quale altro settore succede che qualcuno ordini un servizio e qualcun altro debba pagarlo?” ha commentato il Consigliere Chi Ossé, promotore della legge. La normativa punta a ridurre gli esborsi iniziali per gli affittuari, che attualmente devono disporre di circa 10.000 dollari per assicurarsi un bilocale, tra commissioni, prima mensilità e caparra.

Opposizione del Settore e Dubbi del Sindaco

Il settore immobiliare si oppone fermamente alla legge, sostenendo che i proprietari compenseranno le commissioni aumentando gli affitti. Bess Freedman, CEO di Brown Harris Stevens, sottolinea che “quasi il 50% degli appartamenti è già senza commissioni” e che queste sono sempre negoziabili.

Il sindaco Eric Adams ha espresso preoccupazione che la legge possa trasformare un costo una tantum in un aumento permanente degli affitti. Ossé ribatte con due argomentazioni:

  1. Tali aumenti sarebbero illegali per il 47% degli appartamenti a canone concordato
  2. I canoni sono determinati dalle dinamiche di mercato, non dalla volontà dei proprietari

Tempi di Attuazione

Il F.A.R.E. Act diventerà legge entro 30 giorni, con o senza la firma del sindaco. La normativa entrerà in vigore 180 giorni dopo la promulgazione, allineando New York alle prassi comuni nelle altre principali città statunitensi.

Corona d’Oro: un attico da 25 milioni di dollari ridefinisce il lusso abitativo a New York (fonti: CNN e Bloomberg)

Un attico storico sulla Fifth Avenue, coronato da una spettacolare cupola dorata, è stato messo in vendita a 25 milioni di dollari, offrendo una rara opportunità di possedere una delle proprietà più distintive di Manhattan.

La proprietà di 537 metri quadrati al 170 della Fifth Avenue occupa gli ultimi due piani dell’edificio Beaux-Arts del 1898, con cinque camere da letto, cinque bagni e una straordinaria cupola ottagonale a due piani divenuta un punto di riferimento architettonico.

“Non esiste nulla di simile in questa fascia di prezzo”, affermano da Sotheby’s. La maggior parte delle proprietà comparabili si trova in costruzioni moderne, rendendo questa offerta particolarmente attraente per gli acquirenti che cercano l’autentico carattere newyorkese.

L’unico proprietario dal 2001, il filantropo Gregory C. Carr, che acquistò la proprietà per 7,5 milioni di dollari, ha annunciato che i proventi della vendita finanzieranno iniziative educative in Mozambico.

Fascino Storico Incontra Lusso Moderno

Originariamente sede della Sohmer Piano Company, nota per aver lanciato i pianoforti a mezza coda negli anni 1880, l’edificio precede di quattro anni il suo famoso vicino, il Flatiron Building. Progettato dal rinomato architetto Robert Maynicke, la struttura stretta 8,8 metri e lunga 36,5 metri crea spazi abitativi dalle proporzioni uniche.

I punti-chiave architettonici dell’attico includono:

  • Vista a 360 gradi sulla città dalla cupola dorata
  • Una maestosa scala a chiocciola in ferro battuto
  • Cucina open space con lucernari
  • Bagni in marmo
  • Accesso privato al roof deck

Potenziale di Investimento

Il prezzo richiesto rappresenta un premio significativo rispetto alla vendita del 2001, riflettendo sia le ampie ristrutturazioni sia la trasformazione dell’area in uno dei quartieri più ambiti di Manhattan. La sua posizione adiacente all’iconico Flatiron Building aggiunge un significativo valore storico all’investimento.

Credit foto Social Media: 170 5th Avenue | Street Easy
Secondo credit foto Social Media: Sotheby’s International Realty

Il mercato immobiliare in Lombardia

Milano guida il mercato immobiliare di lusso in Italia. Il capoluogo lombardo catalizza la domanda

Il capoluogo lombardo supera Roma e Porto Cervo nelle preferenze degli acquirenti di alto livello, con particolare interesse da parte degli investitori internazionali

In un mercato immobiliare che mostra segnali contrastanti, Milano si conferma indiscussa regina del settore lusso in Italia. Secondo un recente studio condotto da LuxuryEstate.Com, il capoluogo lombardo catalizza il 17,3% della domanda nazionale per immobili di prestigio, distanziando significativamente Roma (13,3%) e altre rinomate località come Porto Cervo e Forte dei Marmi.

Il Primato del Lusso

Il segmento ultra-lusso, caratterizzato da proprietà con valori superiori ai 6 milioni di euro, mantiene un dinamismo particolare, soprattutto nelle zone più esclusive della città. Il Quadrilatero della Moda, Brera e l’area del Duomo continuano ad attrarre significativi investimenti, principalmente da parte di acquirenti internazionali.

Appeal Internazionale

Un fattore chiave del successo di Milano nel mercato immobiliare di lusso è la sua attrattività per gli investitori stranieri, attirati non solo dal prestigio delle location ma anche da un regime fiscale favorevole. Questo trend si è mantenuto solido anche nel 2024, con gli acquirenti internazionali che guidano le transazioni di maggior valore.

Segmentazione del Mercato

Mentre le proprietà nel segmento più alto del mercato (oltre i 6 milioni di euro) mantengono un forte dinamismo, si osserva una leggera contrazione nelle compravendite di immobili di lusso nella fascia tra 1 e 6 milioni di euro, evidenziando una polarizzazione del mercato verso l’ultra-lusso.

Case quartiere South Beach

Forum Immobiliare di Miami: Il trend migratorio persiste nonostante le sfide del mercato (fonte: The Real Deal)

Secondo i leader del settore presenti al recente Forum Immobiliare del South Florida di The Real Deal, il boom immobiliare della Florida meridionale non mostra segni di rallentamento. Nonostante i costi crescenti e l’inventario limitato, la regione continua ad attirare investitori e residenti, distinguendosi da altri importanti mercati statunitensi.

Il forum di due giorni, ospitato presso Mana Wynwood il 6 e 7 novembre, ha attirato una folla impressionante di oltre 6.000 professionisti del settore immobiliare e ha presentato più di 50 relatori distribuiti su 80 stand espositivi. L’evento ha evidenziato la persistente forza del mercato immobiliare della Florida meridionale, anche mentre altre regioni affrontano significativi venti contrari.

I Leader del Settore in Prima Linea

Il programma stellare del forum ha incluso diversi relatori di spicco:

  • Il fondatore di WeWork e miliardario Adam Neumann ha discusso della sua nuova impresa, Flow, rivelando una crescita del NOI superiore alla media nelle loro proprietà in affitto
  • Il neo nominato CEO di Douglas Elliman, Michael Liebowitz, ha fatto la sua prima importante apparizione pubblica
  • L’amministratore delegato di Terra, David Martin, ha condiviso approfondimenti sulle relazioni governative e le strategie di sviluppo
  • I broker di celebrità Ryan Serhant e Pam Liebman hanno ospitato colazioni VIP esclusive

Analisi di Mercato: Sfide e Opportunità

Settore Multifamiliare

Lo sviluppatore principale di Miami Worldcenter, Nitin Motwani, mantiene una prospettiva ottimistica sulla crescita degli affitti degli appartamenti nel Sud della Florida. Tuttavia, gli sviluppatori riconoscono le attuali realtà del mercato:

  • La crescita degli affitti si è stabilizzata a causa del sostanziale nuovo inventario
  • I costi di costruzione stanno superando l’inflazione
  • I tassi di interesse più elevati stanno influenzando il finanziamento delle costruzioni

Panorama dello Sviluppo

Le principali sfide che gli sviluppatori devono affrontare includono:

  • Carenza di subappaltatori qualificati per costruzioni di alto livello
  • Costi assicurativi e dei terreni in aumento
  • Preoccupazioni sulla catena di approvvigionamento, in particolare riguardo ai potenziali impatti tariffari

Mercato delle Abitazioni Unifamiliari

Lo sviluppatore veterano Todd Michael Glaser ha riferito un cambio strategico verso progetti di ristrutturazione piuttosto che nuove costruzioni, citando un’economia sfavorevole per lo sviluppo ex novo di case di lusso.

Guardando al Futuro

Nonostante queste sfide, il mercato immobiliare del Sud della Florida continua a beneficiare di diversi vantaggi:

  • Migrazione sostenuta da altri stati
  • Forte domanda nei settori residenziale e commerciale
  • Continuo interesse da parte di individui facoltosi e investitori istituzionali

L’impennata del mercato immobiliare della Florida meridionale guidata dalla pandemia potrebbe essersi moderata, ma l’attrattiva fondamentale della regione rimane forte. Con il suo ambiente fiscale favorevole, l’ecosistema imprenditoriale in crescita e i benefici dello stile di vita, i leader del settore si aspettano che la tendenza del “volo verso la Florida” persista, anche mentre il mercato si adatta alle nuove realtà economiche.

Estate a Firenze

Immobiliare di lusso: Firenze si afferma come hub d’investimento per i grandi patrimoni (terzo posto per investimenti)

In una notevole evoluzione del panorama immobiliare di lusso italiano, Firenze sta consolidando la sua posizione come terzo mercato più attraente del paese per gli individui con elevato patrimonio netto (HNWI), preceduta solo dai colossi economici Milano e Roma. Questa rivelazione emerge da un nuovo studio completo di LuxuryEstate.com, portale immobiliare premium partner di Immobiliare.it, pubblicato poco prima del G7 sul Turismo.

Leadership di Mercato: Milano Mantiene il Primato

I dati rivelano una chiara gerarchia nel mercato immobiliare di lusso italiano:

  • Milano guida con il 17,3% della domanda totale di immobili di lusso
  • Roma segue con il 13,3%
  • Firenze cattura il 5,2% del mercato
  • Forte dei Marmi, sorprendente concorrente, si aggiudica il 4° posto con il 3%

“L’Italia offre diverse opportunità per gli investitori immobiliari di lusso”, spiega Paolo Giabardo, CEO di LuxuryEstate.com. “Mentre i centri economici e politici come Milano e Roma mantengono la loro forza, osserviamo un crescente interesse per località rinomate per il loro significato storico e la bellezza naturale, con eccellente accessibilità.”

Potenze Regionali: L’Influenza Crescente della Toscana

L’analisi regionale rivela una dinamica interessante:

  • La Lombardia mantiene la prima posizione, trainata dalle forti performance di Milano
  • La Toscana si assicura il secondo posto con il 16% delle ricerche di immobili di lusso
  • Il Lazio segue al 10%, nonostante la forza individuale del mercato romano
  • Sardegna (9%), Liguria (7%), e Veneto e Piemonte (entrambi al 6%) completano le prime posizioni

Origine degli Acquirenti: Focus Domestico

Lo studio ha anche tracciato la provenienza di questi acquirenti facoltosi, rivelando:

  1. Milano (20% delle ricerche totali)
  2. Roma (13,8%)
  3. Napoli (7,5%)
  4. Torino (4,7%)
  5. Firenze (3,9%)

I mercati emergenti includono contendenti inaspettati come Jesi (1,8%), Ascoli (1,4%) e Padova (1,36%), suggerendo un ampliamento del panorama immobiliare di lusso italiano.

Implicazioni per gli Investimenti

Questo panorama in evoluzione presenta diverse implicazioni chiave per gli investitori:

  • L’ascesa di Firenze indica una crescente fiducia nei mercati di lusso secondari
  • La forte presenza di città più piccole suggerisce opportunità di diversificazione
  • La performance complessiva della Toscana dimostra il fascino duraturo degli investimenti immobiliari orientati allo stile di vita

Guardando al Futuro

Mentre il mercato immobiliare di lusso italiano continua a evolversi, la posizione di Firenze come destinazione d’investimento di primo livello appare sicura. Il mix di patrimonio culturale, qualità della vita e solidi fondamentali immobiliari la rende un’alternativa sempre più attraente rispetto ai mercati principali tradizionali come Milano e Roma.

L’emergere di concorrenti inaspettati nella top 10 suggerisce che il mercato immobiliare di lusso italiano sta diventando più sofisticato e diversificato, offrendo nuove opportunità per investitori esigenti che cercano sia rendimenti che benefici legati allo stile di vita.

Il nuovo progetto culinario di Heidi Klum con l’ex Flavio Briatore a New York: arriva Crazy Pizza nel quartiere SoHo

In un’inaspettata fusione tra alta moda e alta cucina, la supermodella Heidi Klum si è unita in partnership con l’ex compagno Flavio Briatore per portare il loro concept di pizzeria di lusso, Crazy Pizza, nel vivace quartiere SoHo di New York. Il locale, che aprirà il 6 novembre al 218 di Lafayette Street, promette di offrire un’esperienza culinaria teatrale unica che sta già facendo parlare di sé nella competitiva scena gastronomica di Manhattan.

Un Banchetto all’Insegna della Moda

L’estetica del ristorante è curata nei minimi dettagli come una sfilata di moda, con eleganti interni rossi e tavoli vestiti con tovaglie bianche che creano un’atmosfera raffinata. Il pezzo forte del locale è una disco ball personalizzata a forma di pizza, completa di pepperoni a forma di cuore, realizzata artigianalmente a Londra dall’artista Sophie Lopez (TownGirlDisco). Le pareti mostrano opere d’arte su misura della vignettista newyorkese Arianna Margulis, che raffigura celebrità mentre gustano cucina italiana in scene giocose ispirate alla street art.

Menu: Dove Tradizione Incontra Contemporaneità

Il menu si legge come una lettera d’amore alla cucina italiana, con classici rivisitati in chiave moderna. Gli antipasti includono focaccia croccante, burrata fresca e calamari fritti con zucchine. La selezione di paste presenta favoriti tradizionali come pennette all’arrabbiata e linguine alle vongole. Tuttavia, è la selezione di pizze a dominare la scena, con proposte eccezionali come la Vesuvio, condita con mozzarella di bufala e provolone affumicato, e la lussuosa Tartufo, con crema di tartufo, funghi e scaglie di tartufo nero fresco.

Uno Scontro Culturale sull’Ananas

In un momento rivelatore di attrito culturale, la Klum ha confidato a PEOPLE un divertente dissapore con il suo socio italiano riguardo le proposte del menu. La supermodella di origine tedesca ha sostenuto l’inclusione della pizza Hawaii, un suggerimento che inizialmente ha incontrato una forte resistenza da parte di Briatore. “Gli italiani pensano che sia la cosa peggiore del pianeta,” ha condiviso la Klum, anche se alla fine ha vinto la battaglia, sebbene come piatto fuori menu.

Il Business delle Seconde Opportunità

La partnership tra Klum, 51 anni, e Briatore, 74 anni, dimostra come l’acume imprenditoriale possa trascendere le relazioni passate. La coppia, che si è frequentata nel 2003 e ha una figlia, Leni (ora ventenne), ha messo da parte qualsiasi storia personale per concentrarsi su questo progetto. Crazy Pizza NYC segna la prima location americana del marchio, con piani di espansione già in discussione.

Inaugurazione VIP

All’evento di lancio del ristorante hanno partecipato figure di spicco tra cui l’attuale marito della Klum, Tom Kaulitz, lo stilista Christian Siriano e il fenomeno social Elevator Boys. La serata ha presentato elementi teatrali che diventeranno il marchio distintivo dell’esperienza culinaria: camerieri che lanciano l’impasto della pizza in aria, preparazione del tiramisù al tavolo e tocchi personalizzati come tovaglioli ricamati per gli ospiti.

Guardando al Futuro

Mentre Crazy Pizza si prepara ad aprire le porte al pubblico, si unisce a un panorama competitivo di ristoranti italiani di alto livello a New York. Tuttavia, con la sua combinazione unica di esperienza culinaria teatrale, sostegno di celebrità e comprovato successo internazionale (il marchio vanta già 14 sedi in tutto il mondo), sembra ben posizionato per ritagliarsi la propria nicchia nella esigente scena culinaria di Manhattan.

Il progetto rappresenta più di una semplice apertura di un ristorante di celebrità; è una testimonianza di come i moderni rapporti commerciali possano evolversi al di là della storia personale, creando partnership innovative che fondono la sofisticatezza europea con l’energia di New York. Come ha osservato la Klum, “È super chic. E ovviamente il cibo è straordinario, e lo lasciamo fare agli italiani.”

Foto via Heidi Klum/Instagram