Al culmine di una saga durata mezzo secolo, tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.
La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica
I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.
“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”
Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna
La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:
- “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
- Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
- “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
- Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque
Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.
Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto
Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:
- Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
- Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
- Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento
La Scommessa Economica: Milano Può Competere?
La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.
Una Nuova Era per i Musei Italiani
L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.
“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”
Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.
In un drammatico culmine di una saga durata mezzo secolo tra ritardi e false partenze, Milano svela finalmente la sua ambiziosa risposta alla Galleria degli Uffizi di Firenze: Palazzo Citterio, una splendida residenza settecentesca trasformata in un museo d’arte moderna di livello mondiale. L’apertura del 7 dicembre segna un momento cruciale nella ricerca di Milano di affermarsi tra i pesi massimi culturali d’Italia.
La Visione di Grande Brera: Da Periferia Culturale a Potenza Economica
I numeri raccontano una storia sobria. Mentre la Galleria degli Uffizi di Firenze ha generato uno straordinario fatturato di 63 milioni di euro nel 2023 e il Colosseo di Roma si è avvicinato ai 100 milioni di euro, il prestigioso complesso museale della Pinacoteca di Brera di Milano ha raggiunto appena i 5 milioni di euro. Ma Angelo Crespi, l’ambizioso direttore di Brera, vede in Palazzo Citterio la chiave per cambiare questa equazione.
“Stiamo creando un ecosistema culturale che può finalmente competere con Firenze e Roma,” ha dichiarato Crespi a Forbes. “Non si tratta solo di arte – si tratta di trasformare l’economia culturale di Milano.”
Dentro la Collezione: Una Potenza dell’Arte Moderna
La collezione inaugurale di Palazzo Citterio si legge come un who’s who dei maestri moderni:
- “Testa di toro” (1942) di Pablo Picasso
- Una rara natura morta del 1919 di Giorgio Morandi
- “Rissa in Galleria” (1910) di Umberto Boccioni
- Opere di Amedeo Modigliani e Georges Braque
Le fondamenta del museo poggiano su due donazioni trasformative delle famiglie Jesi e Vitali (1976 e 1984), con acquisizioni recenti che includono ulteriori dipinti di Morandi e opere di Mario Schifano e Arturo Martini.
Il Viaggio da 23 Milioni: Superare Cinque Decenni di Battute d’Arresto
Il percorso verso l’apertura non è stato agevole. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del governo italiano nel 1972, il progetto ha affrontato:
- Una ristrutturazione abbandonata negli anni ’80 dell’architetto britannico James Stirling
- Un restauro da 23 milioni di euro nel 2018 fallito a causa di problemi di umidità
- Decenni di ritardi burocratici e sfide di finanziamento
La Scommessa Economica: Milano Può Competere?
La posta in gioco è alta. Attualmente attirando 500.000 visitatori annuali alla Pinacoteca, Brera prevede ulteriori 50.000 visitatori a Palazzo Citterio nel suo primo anno. La recente aggiunta dell'”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci al portafoglio di Brera potrebbe spingere le entrate totali a 10 milioni di euro e il numero di visitatori a 1,5 milioni.
Una Nuova Era per i Musei Italiani
L’apertura di Palazzo Citterio riflette una più ampia trasformazione nella gestione dei musei italiani. Grazie alle riforme del 2014 introdotte dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, le istituzioni godono ora di maggiore autonomia nella generazione di entrate e nelle operazioni.
“Stiamo assistendo a un rinascimento nella gestione dei musei italiani,” ha spiegato Crespi. “La vecchia narrativa secondo cui i musei italiani non erano in grado di generare entrate significative sta finalmente cambiando. Non stiamo solo preservando l’arte – stiamo costruendo istituzioni culturali sostenibili.”
Con la sua posizione strategica a soli 200 metri dalla Pinacoteca di Brera e dalla storica biblioteca Braidense, Palazzo Citterio non è solo un nuovo museo – è la scommessa di Milano per ridisegnare il panorama culturale italiano e catturare una fetta più ampia del crescente mercato del turismo culturale del paese.
Foto in copertina e social media via Palazzo Citterio/Brera Design District
info@breradesigndistrict.it
T. +39 02 36 63 81 50