Non ci sono restrizioni per gli acquirenti stranieri in Toscana. Se, prima della pandemia, la maggior parte dei clienti di Columbus International era alla ricerca di case per le vacanze, e non di investimenti, oggi la Toscana è al quarto posto in Italia per numero di esecuzioni di aste immobiliari. A dirlo è il rapporto del centro studi Astasy Analytics di Npls solution, secondo cui nel 2022 sono stati 7.864, quasi il 7 per cento del totale, gli immobili messi all’asta nella regione, con una media di 655 al mese. Prima in Italia è la Lombardia, con oltre il 15 per cento di aste sul totale. Le province con il più alto indice di beni all’asta risultano Firenze e Pistoia che insieme sommano 2.841 esecuzioni.
Guida agli investimenti immobiliari in Toscana
I prezzi in Italia, scesi fino al 30 per cento dal 2008 al 2015, ora si sono stabilizzati. Nella fascia più alta, negli ultimi tre anni, alcuni acquirenti di seconde case e investitori, molti dei quali con un budget più elevato rispetto alla media, sono tornati sul mercato toscano con nuove prospettive. Risultato: un deciso aumento delle vendite. Con un inventario considerevole, il mercato di acquirenti si è ritagliato una nicchia propria da non sottovalutare. Fino a una decina di anni fa, gli acquirenti erano molto più disposti a comprare un rudere e a restaurarlo. Di recente, invece, la maggior parte di loro desidera acquistare un immobile in condizioni quasi perfette. Le aree più vicine alle città principali come Firenze e Siena e quelle vicine al mare hanno i prezzi più alti. Tra Firenze e Siena, la destinazione più richiesta è la zona collinare del Chianti. Le fluttuazioni valutarie sono una manna per gli acquirenti americani.
Per i dati relativi agli immobili all’asta: aumentano di oltre il 12 per cento i negozi, uffici e locali adibiti a uso commerciale che, se sommati al 3,3 dei capannoni industriali, commerciali ed artigianali, opifici e laboratori e a oltre il 3 dei magazzini, si attestano al 18,6 per cento. Una fetta importante è data dai terreni, agricoli ed edificabili, incluse sia aree importanti situate nelle più prestigiose zone viticole, sia un buon numero di terreni edificabili che oggi non hanno più l’appeal commerciale di una volta, quando i comuni consentivano l’iper-edificazione in cambio del pagamento di oneri di urbanizzazione. I terreni si trovano prevalentemente nelle province, al di fuori delle grandi aree metropolitane, rileva La Nazione. Con questa varietà di immobili, l’asta può rappresentare un’opportunità per chi vuole investire sul mattone. Basta disporre di liquidità immediata. Il prezzo di una casa all’asta è infatti, di media, più basso del 20 per cento e se il bene non viene assegnato alla prima vendita.